lunedì 28 maggio 2012

UN SAGGIO SULLA SCUOLA

(D) - ISTRUZIONE

La spirale scolastica rappresenta un punto cruciale nella vita di ogni animale sociale.
La “perdita dell‟innocenza” tanto cara alla letteratura avviene tra i banchi di scuola.
Tolta l‟ipocrisia, facciamo anche tra i seggiolini dell‟asilo.

Dai 3, sino ai 18 anni siamo costretti - mancato adempimento al servizio scolare comporta l‟incarcerazione dei familiari più altre spiacevolezze – come bestie sceme, vagare in un caleidoscopico, confusionario, indefinito insieme di macchie senza senso, a cui diamo nomi tipo “lavagna”, “professori”, “compito in classe”, “appunti”, “dispensa”, “micro sequenze”, “compito a sorpresa”, “verifica”, “mappa concettuale”, “lavoro di gruppo”, “interrogazione”, “bidella vacca”.

Interrogazione; spero di avere un alibi convincente da mostrare alla giuria.

Abbiamo subìto la scuola.

Per alcuni, apparentemente, è stata una lunga passeggiata, la maggioranza silenziosa ha nuotato tra le pozze dell‟inferno, ritrovaticisi di botto senza manco aver mai invocato una bestemmia - semmai, la scuola è la causa primaria che porta i “neofiti” verso l‟iniziazione all‟oscura Arte.

Dovrebbero inserirla nei licei l‟ora settimanale di “bestemmia”.

Come insegnano a scuola, “Lo Stato siamo noi”.

Lo Stato si impegna a formare ogni nuova generazione di cittadini con lo scopo di (tras)formarli in intelligenti, acculturati, consapevoli, validi membri sociali.

Obbligandoli ad andare a scuola 8 anni.

Diciamo le cose come stanno, l‟avete notato pure voi, giunto è il tempo di dire le cose come stanno senza timori. L‟epoca dell‟oscuro consenso silenzioso deve finire.

Lo Stato si impegna a trasformare le nuove generazioni di Esseri Umani in cittadini produttivi NELLA società, i quali leccheranno culi tutt’altro che acculturati, sorridendo coi denti, la lingua sporchi di merda pur di lavorare 8 ore al giorno, fino alla morte, in produttivi call center.

La versione ufficiale dietro la sciarada reiterata recita: “Per essere liberi bisogna essere istruiti”.

Tolto che il concetto di obbligatorietà è un mito, una cazzata fascista (bisogna), nulla da obbiettare!

Genitori, allievi, professori: quanti si sono chiesti a cosa serve la scuola?

E a chi?

Pochi.

Ed è naturale conseguenza; ciò che si è sempre fatto si continua a farlo perché è cosa buona e giusta.
“La scuola è la cultura, cardine d‟ogni società democratica, quindi libera”.

DEMOCRAZIA = LIBERTÀ

Puah!

Ormai è vecchia, tenetevela da parte.
La sola utilità dell‟istituzione scolastica è il mantenimento dello status quo. Un ingranaggio di quell‟enorme macchina chiamata Sistema, ha il compito d‟indottrinare i ragazzi insegnandoli “cosa si deve sapere”, “cosa è importante”, “cosa è necessario, cosa no”, “questo serve, questo è immondizia”, inducendoli a memorizzare acriticamente date, date, numeri, numeri, nomi, nomi, avvenimenti, col fine di illuderli che sapere (recitare) a memoria valanghe di nozioni sia essere consapevoli, privandoli della possibilità di esprimere - per non dire coltivare - la propria unicità, cioè i personali talenti, il “dono” che ognuno ha ricevuto, potenziare la mente analitica fornendogli validi strumenti per analizzare criticamente le sfaccettature di ciascuna materia affinché non siano la piatta serie consequenziale di FATTI, DATI INOPPUGNABILMENTE OGGETTIVI che sono.

Sia storia, italiano, matematica, scienze, qualsivoglia materia: “Le cose da sapere sono queste. Più ne saprai riferire oralmente, per iscritto, più otterrai come premio un numero che rappresenta il tuo valore”.

Un numero che è il tuo valore, una cifra che tu sei e sarai.

Barattare infanzia, adolescenza, in cambio di un numeri da 2 a 10.

Sembra equo come baratto, no?

D'altronde vi stanno abituando ad entrare nel “mondo degli adulti”. La scuola funziona esattamente come il mondo del lavoro, i soldi: tu Lavoratore mi fornisci ore della tua vita e io, Proprietario Benefattore, in cambio ti premio tramite pezzi di carta - senza nessun effettivo valore – coi quali potrai acquistare qualcosa, potendo scegliere tra una serie infinita di sedativi (che alla scuola di tuo figlio chiamano “beni e servizi”) grazie ai quali trascorrerai felice, appagato (narcotizzato, disconnesso) le porzioni di tempo in cui fisicamente sarai lontano dal mio ufficio/dalla mia fabbrica per darmi altra energia.

In cambio di altra carta.

“Trovarsi fisicamente sul posto di lavoro”: quante volte, anche se fisicamente eravate a casa, in vacanza, mentalmente eravate sul posto di lavoro litigando coi colleghi, visualizzando commissioni che dovrete portare a termine?

Vacanza un cazzo.

Rimani seduto al banco 5, 6 ore, torni a casa e devi fare i COMPITI.

Per saper fronteggiare interrogazioni, compiti in classe, mediamente un paio d‟ore al giorno devi dedicargliele.
Siamo a otto ore quotidiane dedicate alla scuola.

Cazzo, domani c‟è il compito di ****, ho studiato bene tutti i quattro i capitoli… però quella ha detto che forse può chiedere a sorpresa tra altri sei. Li ho studiati, però non sono preparato come il mese scorso… oddio, e se chiede solo quelli?

COMPITO, CHIEDERE A SORPRESA: cazzo di vita è?

Forse può chiedere?

Sotto stress, schiacciati dalla pressione, pigiati spalle al muro per via d‟uno schifo di linguaggio orwelliano a scuola, a casa.

Per cosa?

Un bel voto!

Peccato che coi voti non si paghino le bollette, ne s‟impara a gestire problemi familiari affrontandoli serenamente, con amore.

Realmente utile, la scuola insegna poco e niente.

Il sistema scolastico privilegia la stimolazione del “lato freddo” del cervello per fare ragionare gli alunni il minimo indispensabile tra i banchi, nella vita reale.

Chi non ragiona non ragionerà mai.

Chi non impara a ragionare difficilmente si sveglierà una mattina col quadro chiaro.
Mirano ad aumentare – lo stanno facendo - le ore di materie matematiche, numeriche, schematiche, per assemblare robot mnemonici addestrati a compiere il tipo di comando più a cuore al sistema: ESEGUI!

… non che le materie umanistiche - insegnate come vengono inculcate - riescano a rendere critici.

Nel * è successo * , ha avuto come conseguenza * ma poi, per via di *, nato nel *, vissuto a *, che * insieme a *, che * anni dopo, esattamente il * compì *. In seguito al *, re *, nato a *, figlio di *
ecc. ecc. ecc.


SIGNORE E SIGNORI, ECCOVI UNA CRITICA, STIMOLANTE, SPRONA LOGICA, LEZIONE DI STORIA CHE ASSICURERA‟ AL 100% UN POSTO STATALE, OVVIO SINONIMO DI FELICITÀ !

Dalle elementari alle superiori questo canovaccio, gli basta aggiungere agli asterischi nomi e date diverse.
Arrivati all‟università, la scuola dei Grandi – UNIVERSITÀHHHH, SIIIIIÌ , AHHHHH, „STA SCUOLA DA ACCESSO ALL‟UNIVERSO!!!! - una lezione di storia si svolge più o meno:

Nel * è successo * . Secondo l‟eminente critico e storico * è stato *****, ha avuto come conseguenza *, per via di *, nato nel *, vissuto a *. La sua illuminante biografia, scritta da * ci fa capire che * *********** , e alla luce di ciò avvenne che * insieme a *, che * anni dopo, esattamente il * fece *, a quanto riporta il famoso “Trattato ***” scritto dallo storico storico storicamente riconosciuto * in seguito al *, il re *, nato a *, figlio di (una puttana asterisca?) ecc. ecc. ecc.

La differenza tra università e scuole inferiori in una sottolineatura della lista della spesa?
Be‟, quella “sottolineatura” costa migliaia di euro l‟anno a milioni di famiglie speranzose. Fanno tanti sacrifici con la speranza che i figli, dopo essersi SACRIFICATI, imparando tanta tanta tanta sana roba diverranno dottori, avvocati, ingegneri, guadagneranno tonnellate di denaro facendo il lavoro per cui hanno penato (con “posto sicuro” fino alla PENSIONE, of course!), metteranno su famiglia, sulla strada dell‟Amore procreeranno figli che poi manterranno con una minuscola parte di tutto lo spropositato stipendio, smetteranno soffrire, sacrificarsi e…

Sto delirando?

E questi, allora?

La scuola è l‟ennesima facciata dello stesso Inganno. Appone, salda sigilli a uniche, sacre coscienze, ingabbiandole dentro l‟assurda visione monocromatica dell‟esistenza propinata a generazioni e generazioni, pigiandogli nel cranio un unico strumentale punto di vita.

Quello richiesto dall‟autorità.

La scuola dell‟obbligo esiste perché lo Stato (i pochi che governano la massa) deve avere la certezza che tutti abbiano vissuto la medesima esperienza, registrato come indispensabile la nobiltà, la valorosità del sacrificio, assicurarsi che il Programma del Ministero sia cicatrizzato nelle menti dei robot – al secolo “cittadini”- programmati per eseguire compiti senza fare domande.

Eccoti le basi ottimali per avere al tuo servizio una popolazione di robot civili e robot soldati.

L‟arcaico, superato concetto “conseguire l‟obbiettivo passando per il sacrificio” è una madornale puttanata partorita dalla chiesa (onnipresente “altra metà” d‟ogni stato sulla Terra), e non ha mai, MAI avuto motivo di essere l‟obbiettivo del popolo, tantomeno adesso.

Dove sta scritto che per vivere felici ci si debba sacrificare?

Sulla bibbia?

Vivere ponendo basi, valori, condotta esistenziale di un intera nazione su storielle riportate in un testo di fantascienza, manipolato dal potere nei secoli, vecchio millenni, mi pare una stronzata da ignoranti.
Ma noi non siamo ignoranti, cazzo, siamo andati a scuola, no?

Fortuna che stiamo combattendo l‟ignoranza, assicurando a sempre più bambini il DIRITTO ALLO STUDIO.

Nella scuola di regime.

DIRITTO ALLO STUDIO: se per mio figlio IO, GENITORE m‟assumessi la responsabilità di non beneficiare di un nobile diritto offertomi dallo Stato?

Gli assistenti sociali toglierebbero la custodia perché in ogni società “democratica” i diritti sono doveri, tutto è dovere, facendo leva sul fatto che sanno perfettamente che il “senso del dovere” sarà il solo, unico incentivo che ti farà andare giù la pillola col sorriso stampato in bocca ogniqualvolta sarai facoltativamente obbligato a fare quello che ti dicono.

Perché sei libero.

Libero di eseguire.

Possiamo dire basta, la “lezione” - perdonate il gioco di parole – l‟abbiamo più che compresa.

Proteste, cortei, da escludere.

Libertà non è saltare tutto il giorno per prati fioriti col sole in fronte, fare l‟amore tutte le volte e con chi si vuole, o aver ampia disponibilità di mezzi per comprare ciò che crediamo di desiderare.

Libertà è assenza di sigilli mentali.

Fin quando saremo complici del Volere del Regime anarcofasciocomunista – le 3 correnti di pensiero sono la stessa cosa - , mandando a scuola i nostri figli, saremo impalati come vittime di una boia medievale. Magari vi farà piacere; mutilati, seviziati, annegati, impalati, crocefissi: l‟importante è soffrire, tanto poi arriva il premio, la salvezza, no?

Poi…

E adesso?

Possono decidere al posto nostro solo col nostro consenso, con la nostra collaborazione.

Se i ragazzi non si arruolassero non ci sarebbero guerre.

I terroristi siamo noi.

„MMAZZA, OH, SEI „NFENOMENO! MIRABILE DISCORSO,GRANDE RETORICA, C‟HAI FATTO „NA MORALE DA BRIVIDI, SEI MEGLIO DEL TELEGIORNALE, HAI COMMOSSO LE PLATEE DI TUTTO IL MONDO, BRAVO, GRANDI APPLAUSI A LEI, SIGNOR‟ MAESTRO RIVOLUZIONARIO, C‟HAI IMPRESSIONATO CO‟ TUTTE „STE BELLE PAROLE. SENTIAMO: COSA PROPONE PER SALVARE NOI, POVERO POPOLO STOLTO, RENDERCI LIBERI COSI‟ POTRAI DIVENTARE IL MESSIA UFFICIALE DELL‟UNIVERSO?

Ho iniziato a scrivere il saggio senza presunzione (ci credete a „sta cazzata?), conscio d‟essere privo di illuminanti soluzioni rivoluzionarie per cambiare il modo di pensare attuale (questa è vera… come la tua vita!).
Volevo far presente dove ci troviamo.

Se la “situazione” va avanti senza cambiare mai, mi sono detto, le spiegazioni al continuum non possono essere che due: o siamo una massa di teste di cazzo masochiste oppure siamo condizionati a fare solo quello che ci viene detto di fare al punto che abbiamo sublimato la scena in cui il gioco ci sfugge di mano ritrovandoci da un istante all‟altro tramutati in amebe impotenti prive di potere decisionale.

L‟articolo vuole essere “ecco il mio punto di vista”.

… magari una rinfrescatina di memoria…

In profondità sapete che è così.

Se proprio devo proporre una soluzione – grazie al cazzo, il saggio è mio; che presunzione! - penso dovremmo dimenticare come funzionavano le cose “una volta”.

Il mito “LAUREA = VITA FELICEFELICEFELICE” è carcassa putrefatta seppellita sotto gassosi strati di merda sofferente.

Dovremmo ridere al solo pensiero dell‟associazione mentale “SCUOLA = ISTRUZIONE = LIBERTÀ ”.

Scordare, dimenticare, cancellare dall‟inconscio collettivo l‟equazione

SACRIFICIO : REDENZIONE = SALVEZZA: FELICITÀ

In sé, il concetto di scuola è…

Cos‟è?

Un edificio dove i ragazzi vanno per crearsi il futuro ideale?

Un uomo dotato di sensibilità, capacità d‟ascolto interiore - al contrario di noi “povero popolo stolto” - sintonizzato con la coscienza Divina (non sto parlando del “dio” delle chiese) conosce verità occluse a noi disconnessi, è passato attraverso esperienze e ha compreso molto.

Uno di questi saggi “pionieri” possiamo chiamarlo MAESTRO senza abusare del significato alla base del nome.
Maestro non è stipendiato dipendente di un istituzione pubblica e privata che fa il lavaggio del cervello ai nostri figli seguendo il Protocollo del Sistema a menadito, avvelenato, disinteressato, messo lì per percepire l‟agognata mensilità portando avanti IL PROGRAMMA

Prendiamo queste sagge persone, siano anziani, ragazzi – altro concetto assoluto da dimenticare è ANZIANO = ESPERIENZA = necessariamente SAGGEZZA, – , mettiamole in condizione di tramandare il loro Sapere.
Farli discutere, confrontare tra loro, riderci, riflettere, meditare.

Senza obblighi.

Senza ruoli.

Alla pari.

Alla pari perché TUTTI SIAMO UNO

Se vi sembra una stronzata new age la riscrivo: SIAMO TUTTI SULLA STESSA BARCA.
Non esiste “chi sa di più, chi meno”.

„Fanculo il fascismo, l‟anarchia, il comunismo, le dottrine separatiste, il concetto illuminista di uguaglianza partorito dal sistema che divide ed impera.

Tutto è uno. Io sono te, tu sei me, me e imparare deve essere un piacere.

Per essere un piacere si devo imparare cose utili.
Cose vere.

QUALI SONO LE COSE VERE?

Guarda dentro te; tu lo sai.

Visto?

Sei un maestro anche tu.

Ora sei pronto per andare a fare concorsi statali.
Prepara sorriso e lingua.
Di strada ce n‟è da leccare.

Oooooh, sììììì.

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