domenica 25 settembre 2011

PAROLE, PENSIERI... E BASTA PENSARE; ESSERE PUNTO E BASTA, NO?

Succede all'interno, mica all'esterno.
Poi lo proietti e lo credi reale.
Sta a te gustarti il film in sala senza lasciarti toccare, oppure essere nello schermo a 360°, per gioire e soffrire insieme al tizio che morfologicamente dovrebbe somigliarti.
Ma che non sei tu.

… tutto questo senza acido.

Ho scoperto di avere un feeling - con lo shint tzu di casa - che va oltre il platonico, sfocia nel carnale più aberrante.
Pensavo fossero coccole affettuose.
Succede solo nelle pubblicità delle merendine.

Ogni mattina il cane sale sul divano perché mi desidera.
Vuole scoparmi.
Mi vuole.
Erotismo interspecie.

Non ho tentato di dissuaderlo più di tanto, solo una pedina dell'ego arreso; il fascino canino è difficile da respingere, sopratutto se il cane è un vecchio saggio (soltanto eEgli può avere accesso ai templi tibetani).

Poi mi sono perso nel centro di Verona.
E mi sono ritrovato.
In mezzo ai tossici.

Strani figuri operano nelle strade della città, occhi, mani, gambe, pircingzs, labbra, sopracciglia, borse, scarpe, sguardi pressati, un acquarello astrattista seduto al bar, 12€ a pasto precotto.

Le campane suonano ogni 5 minuti, forse perché il Signore è talmente lontano da qui che anche la tecnologia si concede il lusso di festeggiare.
Celebrare una gradita assenza.

I mistici d'oriente furono fermati alla dogana senza permesso di soggiorno.
In carcere trasmigrarono.
Da mistici a spastici.
Dicevano che il carcere era un “istituto correzionale” ; lo scoprirono a proprie spese.
Iva esclusa.

Un viaggio nel lato oscuro della mente.
Sorridi che ti conviene.
Se ti conviene.
Non conviene mai.

Convivici, neanche Marilyn era così fica prima dell'arrivo degli addetti agli effetti speciali.

INTERMISSION:

PER RISPONDERE A MAX CHE HA COMMENTATO IL POST PRECEDENTE:

Palahniuk è un grande giornalista, sapiente livellatore della parola (ecco cos'ha in comune con Delillo), un mago del ritmo, un copiaincollatore di ideali più o meno (non) condivisi da tutti. D
alla vita, dalla vita degli amici trae spunti per le sue caratteristiche storie divertenti e sbalorditive.

Un po' di internet per i dettagli più truci ed eccoti il librazzone immortale dello zio Chuck.

Ora come ora non riesco più a leggere roba così.
Ho amato Chuck, letto i suoi primi 5 libri in una settimana (appena scoperto sentenziai “Cazzo, è LO scrittore).
Col senno di poi, posso dire che NON butto giù dalla torre:
“Fight club”.
“Invisible monsters”.
“Survivor” (il primo che ho letto).
“Cavie”.
“La scimmia pensa, la scimmia fa”.
“Diary” (chiaro omaggio a uno dei miti di Chuck, Stephen King, che è anche il mio padre spirituale letterario).

Le altre opere non mi hanno convinto, le ho sentite svogliate, “per contratto”.
Seppure un paio di belle ghignate te le regala sempre.
Mi manca Pigmy.

Quanto all'asteroide in caduta libera sul nord Italia, che arrivi, io son' qui.
Con gli occhiali da sole.
Voglio godermelo metro per metro in picchiata.

Il progetto di dare vita a una Comune tra le campagne veronesi pian piano prende vita, si forma, si modella secondo i nostri sogni.
Obbiettivo: compiere la missione che i fricchettoni fallirono per colpa delle piattole che si erano impossessate dei loro pubi sozzi, dei cervelli drogati d'acidi e liberocazzate.

Ce la faremo?
Lo scopriremo solo vivendo.
Nella vasca.

Per l'igiene profonda prova la nuova Ace Gentile.
Prima di uccidere lo sporco lo invita a cena, gli spiega il perché di tanta crudeltà.
Lo sporco muore sereno, si convince che non sia crudeltà, la sua imminente dipartita.
Solo la selezione naturale dell'ecosistema della lavatrice.

Per l'igiene di pensieri ed emozioni, consigliato “I'm with you”.
Lo sento e più mi convinco che il loro cammino era tutto un preludio, tassello dopo tassellino per QUESTO album.
Il migliore.

Sto diventando scarno anche nella scrittura.
Sto diventando scarno come un bambino denutrito.
Sto diventando scarno per magia.
Sto diventando scarno in fretta.
Sto diventando... scarno.

Se mi scarnificassi?
O si dice scarificarsi?
Qua è pieno di giovani, per integrarmi dovrò pure seguire qualche movimento filosofico di pensiero trandy.

O no?

O no?

Yoko.

I giapponesi fanno a gara per sembrare italiani, i quali fanno a gara per sembrare americani, i quali fanno a gara per bombardare chi non gli vuole somigliare come loro non si somigliano.

In mezzo a una simile crisi d'identità spirituale, duve l'è andà el Signòre?
Chiamate uno per uno tutti i canili della vostra zona, chiedete se hanno trovato un cane più cane degli altri.
L'equivoco verrà risolto.
Finirete all'inferno con la condizionale; avete pur sempre fatto una buona azione prima di morire (la telefonata).

Ma Amanda Knox vendeva pentole in acciaio?

Obama e Bush al ground zero per l'anniversario del primo decennio senza torri.
A turno, prima l'uno poi l'altro, si sono assentati per circa venti minuti.
Quando tornavano erano tutti rossi, sudati.
Con le palle svuotate.
… ciò che si chiama auto compiacimento riguardo le proprie azioni.

Da sondaggi: COSA RICORDI DI PIU' DELL'11/9?
Quasi tutti: “l'immagine dell'aereo che tira dritto senza fare lo stop”.

Anche stavolta i media trionfano.
Non ci fosse stato il filmato, non l'avessero trasmesso a rotazione ripetizione... non sarebbe successo niente!

La colpa è sempre di uno o più terroristi: e se fosse semplicemente qualcuno che si è rotto i coglioni e ha avuto le palle per sbroccare tipo “Un giorno di ordinaria follia” lasciandosi tutto alle spalle?

Questa che ho scritto è una delle classiche frasi che quando (in tribunale) vogliono incastrarti ci vanno a nozze.
Peccato che dopo la frase incriminata non citino mai quella successiva.
Cioè questa.

E allora cercherò di dire quello che sento affidandomi a un mestruo maestro.


PAROLE DI OSHO:

Non ti chiedo di credere negli altri.
Credi in me!

Non puoi diventare una rosa, ma questa non è una ragione per diventare una spina.
Accontentati della condizione di pidocchio.
Illuminati in testa dell'ospite.

Fa di ogni passo la tua scelta.
Crea te stesso e assumiti ogni responsabilità.
Pe' sta' sicuro, prima comprati un mio libro.
Giusto così.
Pe' stà tranquillo.

Per essere sani di mente bisogna attraversare molte follie.
Per essere insani di mente bisogna affidarsi a qualcun altro.

In amore non essere mendicante, sii imperatore, anche quando ti viene presentato il conto per la prestazione.
Da' e resta semplicemente a vedere cosa accade... fin quando non arriva il pappone.

La maggioranza è formata da sciocchi, da veri sciocchi. Ecco perché in occidente sono un best seller più o meno da sempre.
Guardati dalla maggioranza.
Se la maggioranza ti dice: “Jemo a comprà osho?”, be', a quel punto comportati da raggio di sole che sei.
Riunisciti al sole.
Talvolta la maggioranza è sole; dipende dal prezzo di copertina.

Essere fluidi significa essere vivi.
… ?
Essere fluidi significa essere materiale di lavoro per i Ghostbusters.
O che ci hai la diarrea perché non segui Ehret.

La consapevolezza non esiste nel dualismo e la mente non può esistere senza dualismo.
Perciò sei bi - fottuto.

La meditazione è l'unico tempio in cui, quando entri, puoi evitare di toglierti le scarpe.

Quando voi non siete, il divino si manifesta.
Quando voi siete, il divino è assente.
Che voi siate o non siate le rate del mutuo son' lì.
Se “non siete” vi dichiareranno infermi mentali.
Se voi “siete” dovrete pagare.
Essere o non essere?
E se dicessi che dio mi ha donato il jolly, posso passare alla domanda seguente?

IL MIO INSEGNAMENTO E' SEMPLICISSIMO, DRITTO AL PUNTO ESSENZIALE.
Non si direbbe; o tutti quei libri che trovo ovunque sono sempre lo stesso testo e cambia solo la copertina o anche Osho è da ricollocare tra i vari venditori della Folletto.

Ok, se lavori per il folletto ti impongono la rasatura giornaliera della barba.
Ma Osho era un guru marketing e... poteva permetterselo.

Tra tre anni, a meno che la bieca mietitrice non sopraggiunga per fare giustizia, sarò musicoterapista e musicoterapiopata.
Vedremo cosa insegnerò IO.

... cazzo voglio insegnà?

Facciamo 'na cosa.
Mi spedisci il numero del tuo conto corrente così ti finanzio per comprarti l'opera omnia di un maestro a caso (quello che ti sta più simpatico; unica condizione è che il maestro non deve avere la barba; troppo comodo, eh!).

Come Pilato, come Gesù prima di lui, ME NE LAVO LE MANI.
Anche perché ho l'ossessione compulsiva dell'igiene.

Davvero un gran' mondo da esplorare.

domenica 18 settembre 2011

VERONA.... RINNOVA?


VOI SIETE... DOVE?
IO SONO QUI'


E QUI'


LOROOO, SOLO LORO POTEVA ENDRHARE NEI MONASHTERI TIBBETTANI PERCHE' ERA I GAGNOLINI DELLA MEDITAZIONE, SOLO LORO, ODDIOOOOOOO, SOLO LORO BOTEVA ENDRHAREEEEEEEEEEE ODDIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO.
OGNI MATTINA UNO DI QUESTI COSI VIENE SUL DIVANO E MI SVEGLIA LECCANDOMI LA FACCIA, CERCANDO AMORE NELLA PROFONDITA' DELLE MIE ASCELLE.
VOLEVABBBEENEEEEEEEEEEEE


Facevo la valigia coi foo fighters nelle vene.
Li avevo visti dal vivo su megavideo far sussultare arene strabordanti di fan in delirio fino a cinque minuti prima.

Dave, ti voglio bene.
Strilla, strilla per me.

Compro le cuffie per il lettore mp3 (15€ alla Sony, cioè ai proprietari della vita di bambini denutriti del quindicesimo mondo), faccio la fila per consultare lo svogliato saccente commesso, incrocio lo sguardo con un paio di casalinghe in cerca di emozioni al di fuori del tutt'altro che teporoso focolare familiare - si so' sposate per obbligo sforzato; lo deduco - e aspetto alla stazione per un oretta buona.

Ancora l'ora prima.
Un ora prima.
Questa l'ho già scritta.
Il copiaincolla di me stesso.
… e pure questa...

In cabina strana, pacata ostilità.
C'è Dave grohl di fronte a me, indossa occhiali da discotecaro. Alla sua destra la rumena che mi accompagnerà fino a Verona (lei scendeva al capolinea, Bolzano).
Innanzi a essa un tipo che pensavo fosse il pappone.
Era un pappone, non il suo.

Alla mia sinistra - alla destra del pappone - una ragazza dalla parlata emiliana che scenderà dopo Riccione.
Leggeva Vanity Fair, perciò non ho attaccato bottone, seppur teutonicamente interessante agli occhi di me.

La musica scelta erano R.h.c.p - l'ultimo è il migliore dai tempi di “Blood Sugar” - l'ultimo di Dave - è periodo fissazione F.F. - , “2112” dei Rush, la colonna sonora di “American Graffiti”.

Tanto sano Rock'n'Roll, persino “All summer long”; l'ho ascoltata per vedere se mi faceva lo stesso effetto piagnisteo di quando l'ho ascoltata appena Sara mi ha detto al telefono che non poteva più essere (se nulla è, cosa “non può più essere?!)

Mi sono concesso la lettura delle ultime 50 pagine di “Molto forte, incredibilmente vicino”. In stazione ero stato tentato da bei romanzi a 3€.

Cinque ore e mezza immobile.
Una colonna cementificata all'interno dell'intonaco.
Una statua rinascimentale con musica moderna nelle orecchie.
Vecchi dipinti delle maggiori città italiane attaccati ai vetri delle cabine - sarà retrò o soltanto inappropriato?

I paesaggi scorrevano veloci.
Cambiavano.
Io con loro.
Lo sentivo.

E poi erano dieci minuti che stavo trattenendo gas intestinale.

Le proprietà acustico olfattive della cabina non le conoscevo, non sapevo il potere riverberante del rumore di una scoreggia in un vagone ferroviario, ne quanto l'odore - che non riuscivo ad ipotizzare - si sarebbe propagato, a quale velocità, con quale intensità, per assalire gli altri passeggeri e far scattare l'enigma “chiccazzo ci ha condannato?”.

Ero impossibilitato, dovevo tenerla.
Un soldatino su di un campo di battaglia ignoto.

… svelato il significato nascosto di “Unknown soldier” dei Doors?

Avevo da scrivere il resoconto della vacanza alle Tremiti.
Ci ho provato, ma mi sono scocciato (paura?) dopo un paio di pagine.
Spero, almeno stavolta, di finire qualcosa che ho iniziato.

Pensate che per lenire tali falle del sistema pensatorio mi sono recato dalla sciamana erborista del mio paese, la quale mi ha assegnato dei fiori di Bach capaci di curare persino l'indecisione cronica, la creazione di pensieri scomodi e la mancanza di concentrazione.

Bombardato di psicogocce floreali per non pensare a Sara.
Ci penso.
È ego o le voglio bene sul serio?
Difficile dirlo.
Meglio tenersi alla larga dai pensieri irreparabili.
Gocce, bollite per me; è ora che più ne ho bisogno.

Il viaggio fila come il treno, un amore di metallo a centinaia di Km/h.
Abbiamo tardato 5 minuti, due stronzi scappavano da un vagone all'altro per non pagare il biglietto.

Pisciare in movimento: un ottimo esercizio per sviluppare la concentrazione.

Siamo programmi di computer biologici, è assoldato.
Con tutta questa concentrazione rischio di fare la fine di un file .rar

Dipartiti, partiti e defunti gli altri passeggeri, rimaniamo io e la Rumena.
Soli, nel vagone.
Tenta e tenta.
Sorride verso me dall'inizio del viaggio.
Declino l'offerta focalizzandomi altrove, anche se devo ammettere che ogni tanto architetto, preparo ed intreccio giochi di sguardi per guardarle il senso senza farmi scoprire - significherebbe dare l'ok per attaccare bottone, e sono vuoto e non ho niente da dire, Vs. Onore.

Anche se è lei che vuole parlare.
Non ho niente da dire IO ma è LEI che vuole parlare, ne ha bisogno.

Il solito egoismo, io al centro di me e del mondo.

Mi concedo.

Prima volta Italia, parlo poco italiano, sento sola, prima volta treno, avere paura, cercare compagnia chiacchiere, viaggio lungo, troppo lungo.

1h e 30min di biografia Rumena.
Una vita triste.
Impegni, obblighi, lavoro.
Impegni di lavoro obbligatori.
Non sembra così felice come millantano i suoi occhi color nocciola.
Vuole un ascoltatore.
Purtroppo ci sono solo io quaddentro.

Disagio.
Non so mai che dire, tanto meno alle belle ragazze, tanto meno alle persone che non parlano la mia lingua (l' “Andreese italianizzato”, per chi non lo sapesse).

Sono vuoto.

O sono pieno di roba che agli altri non serve.

A proposito, sei in castigo perché sei uscito.
Evviva la rabbia.
La prossima puntata di “Sedicenni incinta”.

GINEVRA, SPEGNI QUEL CAZZO DI SCATOLA LUMINOSA SPARA STRONZATE, M'INCASINI IL BLOG!

Vai su www.nonpuoessere.it.

EEEEEEEEVASHTA!!!!!!!!!!!!!!

Concentrazione.
Con-cen-tra-zio-ne.

Ecco.

Scendo dal treno alle 21:20.
In anticipo.
L'aria è calda, l'opposto delle previsioni paranoiche che m'ero fatto il giorno prima e il giorno corrente.

Squinchi squinchi squinchi!!!

Ora vado a prendere un machete: la televisione deve morire.

E con l'esclusivo calendario 2012 dei Pokemon!

Provo una sensazione simile al jet lag, sono frastornato, ho le viscere ancora in movimento, come se toccassero le pareti interne del mio corpo, proiettato in avanti, attratto da una misteriosa forza simile a gravità mescolata a forza centrifuga extracorporea.

Un po' mi dispiace di aver lasciato da sola la ragazza - continuava a ripetere che sente sola, paura arrivare Bolzano, forse c'è nessuno aspettare me.

Le stazioni di notte son postacci per le ragazze a tette di fuori.

Dall'indomani, fino ad oggi, e oltre (non so quando, SE tornerò a casa) vengo a contatto con la fauna locale di diciottenni veronesi.

Ricordate il filmato che girava su yutubb in cui svisceravano gli adolescenti d'oggi (“io sono una scene queen”, “Io sono emo”, “Sono un brutallaro” ecc. ) ?

Corrisponde tutto a verità.

Cellulari come stereo, musica che rimbomba, cantanti che ruttano rimbombando nel parco, ragazzi che urlano rutti brutal dimenandosi pogando (e rimbombavano).

Ferite, sangue, azzardate manovre sanitarie su escoriazioni conquistate ai concerti dei beniamini urlatori.

Espansioni dei lobi a livelli tribali (ho infilato quattro dita nell'orecchio di qualcuno), cani assassini che però no, sono buoni, non ti morde mica, ACCAREZZALO SUL NASO, negozi di tecnologia saturanti giocattoli luminosi diseducativi (ti allontanano dall'umanità facendoti per giunta pagare), asfalto rovente intriso di bolle del tempo, cinesi felici dell'Italia, facce incazzate, bodeguite simil cubane da letali mojito con menta allucinogena, bellissime ragazze incrociano lo sguardo, non lasciandoti indietreggiare.

Tossici su di un altro pianeta fisicamente operano sul nostro, strani scherzi della natura perfettamente a proprio agio con l'infausta condizione di tronco umano a spasso al centro, commessi felici del proprio lavoro, parole senza senso pronunciate con enfasi, poi ancora strilli gutturali, magliette da 5€ vendute a 40, pezzi di storia incastonati nel progresso architettonico dei nuovi architetti burloni, esistenze 6 ore in fila per sentir Jovanotti cantare la bellezza delle piccole cose della vita (con tutti quei soldi, anch'io saprei apprezzare la magnificenza celata nello spazio tra un raggio di sole e l'altro), obesi da McDonald's, antri magici di alchimia magica dove vendono pozioni rigeneranti, sciamane a ruota libera, mendicanti con faccia barba capelli occhi di Osho, giardini per tutti, birre da battaglia, porzioni di spazio coscienziosamente inutilizzati.

E l'idea di aver trovato un posto dove fermarmi a tempo indeterminato.

Poi si vedrà; tutto dipende da come riuscirò a vendere le mie fattezze e il mio cranio.

Per ora chiudo.

Ciao Giusè, ciao Sa'.
Thanks for all the shoes.

domenica 11 settembre 2011

ISOLE (DA) TREMITI (E) TREMORI


DEVE ESSERE DAVVERO FELICE DELL'ESISTENZA CHE CONDUCE



FARE CALCOLI MATEMATICI, SEGUIRE TRAME COMPLICATE AIUTA LA MENTE A TENERE A BADA L'ANSIA.
SEPPUR ANSIOGENO LO CONSIGLIO VIVAMENTE A CHI... VUOLE RILASSARSI.
PROVARE PER CREDERE: IL TRUCCO STA NEL CERCARE DI SEGUIRE ATTENTAMENTE E CAPIRE OGNI DIALOGO.



UNO DEI PIU' GRANDI HORROR - IN TUTTI I SENSI, NEL VERO SENSO DELLA PAROLA - DELLA STORIA DEL CINEMA





È finito agosto, hai lavorato duramente sacrificando molte cose, come ad esempio le ultime giornate lunghe, sei stanco, abbacchiato, demotivato, deluso, spaventato.

Il posto dove vivi non ti è mai stato tanto stretto alle palle come una morsa di materiale alieno, prodotta in una galassia di stronzi, da esseri dotati di intelligenza rasentante la bastardaggine.

Ti viene offerta la possibilità di fare una vacanza lontano da tutto.
Cosa fai?
Accendi il portatile, digiti, clicchi alla volta telematica di voli, treni, alla ricerca di qualcosa capace di soddisfare il tuo ego – come se fosse interamente fattibile - senza prosciugarti troppo le tasche.

Non sei propriamente convinto – il culo ti pesa più del solito – ma pensi a cosa ti aspetta nei giorni successivi, condannato a ripetere e ripetere le stesse azioni senza senso nei medesimi luoghi senza significato.

Si manifesta sana motivazione con una pagina sulle Isole Tremiti.

Prezzi abbordabili, sorridi, vai a fare il biglietto in un agenzia viaggi ossessionata dalle riproduzioni a grandezza naturale di antichi papiri egiziani.

Segni del destino, “coincidenze” che tali non sono – c'è un grande disegno dietro le tue azioni e tu sei pittore, tela, cornice – giocano tutte nella tua squadra.

Diventi interiormente sorridente.

Un paio di spinelli, tre giri per negozi, comprare una tenda – voi farla on the road, una full immersion nella natura selvaggia – e sei pronto per partire, prendere il treno, salire sul traghetto, farti cuocere dal sole, conoscere l'espressione arcigna di chi, come te, insieme a te, sta indebitamente occupando il suolo della zona.

Ho sentito l'attrezzista di Gigi d'Alessio lamentarsi del furto di un furgone con12mila euro di attrezzatura più Annalisa Minetti a bordo.

Ho visto onde che ci schernivano.

Ho rischiato di essere arrestato per spaccio internazionale senza avere niente addosso.

Ho visto cani della finanza con problemi di tossicodipendenza superiori allo standard del tossico irrecuperabile medio.

Ho visto un isola esclusivamente abitata da parenti (200, per l'esattezza), nati dall'incesto, votati al noleggiare illusioni, mezzi, strutture.

Ho rifiutato di essere portato in una grotta per 10€.

Ho guidato un gommone da profugo senza essere tale.

Ho fissato per ore delle luci simil natalizie senza aver assunto sostanze stupefacenti.

Ho assistito a una scena da sceneggiata napoletana in diretta, rischiando di esserne coinvolto e sparato.

Ho rischiato di morire almeno 5 volte.

Ho visto il nostro gommone allontanarsi a velocità troppo veloce per essere raggiunta.

Ho visto la morte in faccia e non mi ha stupito.

Ho pagato 1pisciata 1€.

Ho visto un isola lucrare sulle funzioni corporali dei turisti.

Ho visto gente fare la stessa domanda a chiunque, per tutte le ore diurne.

Ho visto il mio corpo deteriorarsi a causa di sale marino molto potente.

Ho visto paesaggi da mozzare il fiato senza spendere un soldo – considerando che ne ho dovuto spenderne 1 per liberare la vescica dal suo contenuto.

Ho dato da mangiare un arancia a una lucertola che si è lasciata fotografare in mia compagnia.

Ho fatto amicizia con delle formiche

Ho visto pesci studiarmi.

Ho accarezzato creature marine passandogli in mezzo come se niente fosse.

Ho visto infiniti mondi sommersi a neanche un metro da dove m'ero tuffato.

Ho visto un isola con una sola spiaggia, 30mX10m, anch'essa a pagamento.

Ho visto gente camminare scalza, a petto nudo, 24 h su 24 (dove abito è consentito togliersi la maglia solo in spiaggia).

Ho visto istruttori di sub, che di lì a poche ore sarebbero andati a guadagnarsi il pane sott'acqua, bere alcool, fumare sigarette e spinelli in quantità doppia di quanto il mio organismo riesce quando (non) deve andare a lavorare (sulla terraferma).

Ho visto un sacco di tette non ballonzolare.

Ho visto un attraente signora leggere un libro che non era ne“The secret”, ne Coelho, ne la Mazzantini.

Ho visto una signora spogliarsi per me.

Ho avuto pensieri impuri per una donna che aveva 14 anni solo dopo che me l'hanno detto i genitori.

Ho resistito alla masturbazione per 6 giorni filati (non succedeva dal '95; il record era di 4gg.).

Ho visto lavoratori preoccuparsi per la salute dei clienti.

Ho ascoltato un centinaio di canzoni provenienti dagli anni '80 di ogni nazione.

Ho scatarrato come quando ho avuto la bronchite acuta nel '92.

Ho mangiato prodotti locali che non erano del luogo.

Ho assaporato pesce dopo un anno e quattro mesi di astinenza.

Ho mangiato in un ristorante dove hanno mangiato e cantato al karaoke gigi d'alessio e lucio dalla, al quale è dedicata una statua 'ov'egli è raffigurato, insime a un bambino che pare gli stia scattando una foto col cellulare, al centro della piazza principale dell'isola.

Ho visto vecchi rincoglioniti compiere manovre da giovane pilota americano impasticcato.

Ho visto coppie ricominciare a parlare dopo anni di silenzioso matrimonio e rendersi conto che non era più il caso.

Ho visto la tristezza sotto forma di gente di mezza età, danzare con studiata nonchalance.

Ho visto la carcassa di una macchina della polizia che fu lanciata in fiamme contro il cancello del faro.

Ho visto vespai industriali a pochi metri da centri abitati intensivi.

Ho visto un tossico, al livello dei cani della finanza, battere le mani per 1h di treno.

Ho visto le sculture del mare proiettarsi sul soffitto del traghetto come ombre cinesi messe in atto dall'elica del motore che avevamo sotto il culo.

Ho visto spacciare per anelli fragilissime conchiglie intagliate.

Ho visto la mafia locale comportarsi da mafia locale.

Ho evitato di vedere una statua di padre pio buttata in fondo al mare.

Ho visitato tutte tutte le attrazioni del posto in meno di 48h.

Ho mangiato un gelato mentre guardavo l'isola di fronte, mentre una telecamera guardava me.

Ho imparato un sacco di cose sull'atomo e sui pianeti.

Ho scolpito il mio corpo camminando ore e ore senza destinazione.

Ho visto 1000 cose essere strane solo ai miei occhi.

Consiglio a tutti di andare alle isole Tremiti, sopratutto in questi periodi (poca gente, poco casino, tanta quiete).

Astenersi scopatori in cerca di divertimento (chiunque importunerete sarà la moglie, la cugina, la zia o la nonna nipote madre cognata di qualcuno).

Per il resto, andate con dio.
Senza passare dalla statua di padre pio.

Un sentito grazie all'anonimo A. che nel post precedente mi ha scritto un bel commento (che condivido al 100%) per tirarmi su il morale.

domenica 4 settembre 2011


È strano, fa strano.

Fa brutto.

Senti dire: "Non fa niente, che te ne frega, vai avanti, ne trovi mille migliori".

Come si fa a cancellare un sentimento?

Non si cancella, lo si riconverte.

Come si fa a convertirlo, commutandolo?

Sentimenti (che è una cosa che non si tocca) e oggetti (che è una cosa che ci basiamo l'esistenza) sono l'opposto.

Vale per pochissimi.

L'ho scoperto adesso.

Com'è possibile?

Negli ultimi tre anni – mai avuta da bambino, anzi! - ho scoperto di avere la passione per lo studio degli "alieni" perché – capisco ora - , mi affascinava il “fattore freddezza” ; creature tanto “diverse” da noi ci hanno dato vita mischiando il loro DNA di ghiaccio al DNA stupido delle scimmie.

Che fossi attirato dallo strettissimo legame tra genere umano (la creatura) e il vero Dio?

Forse è stato subire fascino di conoscere creature dalle quali abbiamo ereditato il corredo emozionale.

Come fai a spingere un tasto sapendo che porrà fine a migliaia/milioni di vite e dormire come se niente fosse?

Che esistano o meno, i rettiliani sono parte di noi.

Siamo noi.

Per provare compassione, pietà, perdono, abbiamo bisogno di studiare libri.
Dobbiamo impararle.

Forse non sono parte del corredo originale, come m'ero illuso.

Non ci pensare, volta pagina, la vita è lunga, fattene una ragione, che te ne frega, significa che era destino, è una troia, non ti merita, non era alla tua altezza, se ci stai male sei scemo.

OVVIO, NORMALE: che importa?

Niente!!!

Mi sono convinto che i sentimenti esistono.
Malessere per errata convinzione.

Piccoli malintesi come quelli che facevano guadagnare milioni di dollari a Hugh Grant. Cazzatelle “reali” quant'è reale tutto ciò che inventano nel mondo del cinema.

Una persona decide di non provare più nulla nei tuoi confronti?
Perché disperarsi: ne arriverà un altra migliore che proverà sentimenti migliori, più belli.
Fino al prossimo giro di boa dove ricomincerà tutto daccapo!!!!!!

Dato che le persone sono – a 'sto punto – come fottute automobili, perché sto a preoccuparmi più di tanto?

“Questa Macchina non mi soddisfa più”.
“Sigore, la cambi”.
“Wow, lo si può fare gratis, è fantastico”.
“I piaceri della vita, Sir”.

Ogni tanto, giusto di rado – forse è moda anche quella - qualche macchina si convince di provare emozioni e soffre.

Muore dentro.

Magari ci scrivono un libro, ci basano un film, le dedicano una canzoncina.

Il vuoto gli rimane.

Accontentati, hai pur sempre qualcosa, no?

Dopo un intenso periodo esistenziale la macchina ME ha ricominciato a scrivere.
Sapevo di aver smesso perché è il dolore a far pigiare i tasti alla velocità della luce.

Dolore non c'era, perché pigiare?

Pigio che è una meraviglia.

Settembre, tempo di vendemmia, dovrei sfruttare l'occasione per guadagnare altri soldi però ho imparato che per fare i soldi c'è un prezzo.

È come col debito pubblico.

Ho i soldi ma non ho più metà di me.
È stato il prezzo dei soldi.
Il signoraggio di me stesso.

Che ci faccio coi soldi, compro caramelle per illudermi che quello che provo è un aberrazione di sistema auto indotta, pippe mentali escogitate per intrattenermi diversamente dalla solita routine?

Non piangevo da 3 anni.
L'altro ieri è risuccesso per 3 minuti, il tempo di “All summer long”.
Non l'ho contrastato, sentivo che sarebbe stato salutare.

Viste sul piattino della bilancia le cose dette e provate appaiono più piccole, insignificanti, di come le immaginavo.
Mi sento in imbarazzo.

Che stupido, aprirsi così.

Dovevo imparare dallo specchio che avevo di fronte, offuscarmi facendo finta di essere Essenza e non donare tutto.

Dominare l'esigenza di regalare tutto me stesso.

Imparare che non esistono “persone speciali”.

Siamo persone con subitanee, precise esigenze che si creano in un dato momento, che vanno colmate in quello stesso momento.
Portarle avanti, rimandarle, colmarle nel “futuro” fa danni.

Ci lasciamo ingannare da esse, percependole come “amore” (grazie Hollywood), facendoci trasportare lungo un fiume in piena.

Che, al contrario di quello che ci inducono a pensare, non sia questa la nostra vera natura?

Soffriamo; è perché ci lasciamo dilaniare da una lama inventata che crediamo reale?

Sto scrivendo in fibrillazione.
144h di questa vita non fanno per me.

Lunedì scorso, appena ufficializzato che le mie illusioni erano tali, per difendermi ho scritto di getto:

“Immaginava il resto della vita insieme al ragazzo conosciuto per caso (nulla per caso).
Una visione rilucente tra sogni li illuminava, un quadro di particolare bellezza, impresso di emozioni senza tempo.

Loro due uniti, una casa ai piedi di una montagna, e sotto loro il mare senza orizzonti.
La brezza marina, la magia e il tepore di un tramonto incondizionato.

Era tutto perfetto.

Era solo una visione.

S'infranse a terra quando il pittore fu messo di fronte alla tragedia che per renderla reale doveva tagliare i ganci del passato, porre la pietra tombale sopra le menzogne ch'erano state dette e fatte.
Voltare l'ultima pagina di una storiella di formazione, iniziare il romanzo della vita.

Non successe.

Il peso dell'impotenza a cui aveva creduto le impediva d'alzarsi dal letto, prendere in mano la vita per la prima volta - da che era stata messa al mondo Altre tenevano serrate le redini, l'assoluto potere decisionale delle sue azioni, del pensiero.

Il quadro rimase quadro, per sempre congelato nella mente, per essere accantonato lontano, insieme agli altri ricordi senza significato.

Forse qualche richiamo nel futuro, per riflesso – la mente cerca il male; se fallisce lo crea e lo ripropone – , niente più.

Un dipinto maturato per anni, arricchito da dettagli nitidi, gettato in discarica per paura della paura.

Il panico del panico.

Una realtà barattata con un illusione senza direzioni.

Così, un altra vita prese il corso a senso unico di tutte le altre.

E la Storia fu condannata a riproporsi ancora una volta.

Non era niente di speciale; un blues di accordi interessanti che lo facevano sembrare una ballad immortale.


La parte del “quadro” non è robetta da bassa narrativa, corrisponde a “verità”; un quadro che la mia vecchia metà dipinse anni fa col potere della mente, talmente bene da riuscire a farmelo vedere.

In quadro in cui ho sempre creduto.

E che porco dio ci credo ancora.

Quando ho scritto il pezzo ero pilotato dalla Rabbia, pur sapendo che non corrispondeva alla verità che mi si è formata dentro quest'ultimo mese di “lezioni spirituali”, in cui sono diventato a tutti gli effetti una persona diversa (comunque ci stavo lavorando da parecchio).

L'altra sera sono uscito con quelle del lavoro.
Ho cantato al karaoke.

Mai cantato in pubblico col microfono, tanto meno in un bar per scapoli di mezza età che fa pagare una Cères 5€ (lo giustificano buttando dentro un piattino una manciata di patatine, arachidi e lupini bianchi come il puntino secco d'un brufolo).

Mi ha aiutato a sentirmi meglio.
144h di 'sta vita le riconduco al respiro spezzato, per via del vuoto che sento tra il centro della gola fino al petto.

Che cantando l'abbia “rimesso apposto”?

Il locale in questione fu lo scenario di un racconto scritto anni fa, all'inizio della nostra storia, quando tutto scorreva liscio, quando scrivevo per il piacere di leggerlo alla mia veccia metà.

È strano pure questo.

È tutto strano.

Sarà che il fuoriposto sono io?

Importa?

Che importa?

Ero solo e non ci facevo caso.

Mai stato incosciente.
Immaturo sì ma l'incoscienza è altro.
Quando sento che una cosa è possibile è così.

Sento che tutto i sogni sono ancora realizzabili.

Tutto è possibile.

Basta volerlo.