domenica 30 maggio 2010

CHI L'HA DETTA? SE NON L'HA DETTA NESSUNO DI FAMOSO ALMENO SU WIKIPEDIA NON CI CREDO. CREDO A QUELLO CHE VEDONO I MIEI OCCHI E AL SIGNORE


VOLETE SEGUIRE UN'OTTIMA DIETA PER PERDERE PESO E STARE IN FORMA TUTTA LA VITA SENZA AVERE PIU' PROBLEMI MENTALI O MALATTIE D'OGNI GENERE?
CONSIGLIO QUESTO TESTO.
BADATE, PERO'.
UNA VOLTA LETTO NON SI TORNA INDIETRO.





QUNADO LI AVREMO ANCHE SULLE NOSTRE STRADE, FINALMENTE LE COSE ANDRANNO MEGLIO. STAREMO PIU' TRANQUILLI, NON CI SARANNO PIU' I TERRORISTI CATTIVI NE I TERRORISTI CRUDELI CHE INQUINANO PER SURRISCALDARE IL SURRISCALDAMENTO GLOBALE, A CAUSA DEL QUALE PAGHIAMO TANTE TASSE PER RISARCIRE IL BUCO NELL'OZONO!!!
ORMAI HO SMESSO DI BESTEMMIARE; ODIARE L'INESISTENTE E' UNA SCORCIATOIA TROPPO COMODA... CIO' NON SIGNIFICA CHE PREDILIGA LE COSE SCOMODE, ANZI, PIUTTOSTO CHE ALZARMI, PRENDERE IL TELECOMANDO PER CAMBIARE CANALE, MI GUARDO MARZULLO ALL NIGHT LONG



SAPEVO CHE ERA ANDATA COSI' MA NON ERO COMPLETAMENTE SICURO.
ORA CHE ABBIAMO LE PROVE... NON SI PUO' PIU' IGNORARE LA VERITA' DEI FATTI.
... ALTRO CHE "E' NATO PRIMA L'UOVO O LA GALLINA?".
E' NATO PRIMA IL CONIGLIO, IL QUALE HA CAGATO LE UOVA, DALLE QUALI SONO NATI GLI DEI, I QUALI HANNO CREATO GALLINE CHE PRODUCONO UOVA ATTE A POMPARE I BICIPITI DEI CULTURISTI, I QUALI LE ASSUMONO IN GRANDI QUANTITA' PER ESSERE PIU' GROSSI E MEGLIO ACETTATI DAGLI ESSERI NON OVIPARI.



Infilarti piume nel culo non fa di te una gallina, bensì un pervertito strano, divenuto tale grazie a traumi infantili di natura ignota ai più, non al bordo del fondo del confine di certi antri oscuri d'una memoria a lungo termine tanto molestata e martoriata da non poter più contenere sprazzi, anche parsimoniosi, di dosi di bontà per il prossimo, oltre la storia dei libri, sempre, solo, auto referenziale.

Dire “Non lo faccio per soldi, è per i miei ideali” è un modo pomposo, auto celebrativo, accomodante, salva faccia pubblicamente, per dire a te stesso e al mondo che lo stai facendo pienamente consapevole della natura egoistico sbagliata delle tue azioni, delle conseguenze che avranno.

Gli ideali non sono più nobili dei soldi.
Ambedue causano sofferenza, morte.
Con gli ideali non ci riempi la pancia, non ti ci svuoti i testicoli, (sessualmente disquisendo).

Gira tutto intorno al sesso.
Pure i satelliti.
Noi: satelliti dell'attenzione degli altri.

La maggior parte della narrativa è scritta all'imperfetto... significa che tutte le cose belle, meritevoli di considerazione, sono già passate e mai più torneranno?

Ecco perché leggiamo.
Per non dimenticare quant'era bello ciò che non si considerava bello quando stava accadendo e, col senno di poi, si è rivalutato grazie al triste termine di paragone chiamato presente.

Passato, futuro, sono stati mentali.
Non esistono.
Esiste solo l'adesso.
Ora.
Ora.
Ora.
Ora.
Ora.

Andatelo a dire agli editori.
Ditegli che l'adesso è un vostro ideale per fare soldi.
Verrete accettati.

C'era (ecco, auto suggestionato dalla mia personale litania utilizzo un tempo verbale indicante una cosa già accaduta; non per questo gli occhi non mi impediscono di guardare fuori dalla finestra e vedere) una nube gigante, innaturale, sovrastare la città.

Porcherie chimiche spruzzate lì per dispetto.

Non disperate, ora che David Icke è andato in onda su Italia1 molte casalinghe frustrate conosceranno l'operato degli Illuminati, guarderanno “Angeli e demoni” con un'ottica più responsabile, meno acerba di quella fornitagli la precedente visione.

Se non altro, stavolta niente pop corn, solo commovente attenzione a tutti i gesti segnali segreti di Ewan Mcgregor.
Sono passati i tempi di Mark Renton.
Non era un personaggio da casalinga, era più da universitario pankabbestiallespalledeigenitorieconomicamentecapienti.

Vi racconterò il sogno dell'altra sera.
Sembrano puttanate scollegate eppure tutto questo un senso ce l'ha, come la vita in generale...
...
...
...
ahhahahahahahhahahahahahhahahahahahahahahahahhahhahahahahahahahhahahahahahahahahahahhahahahahahahah

Anzi, per spirito d'emulazione da chat malsana: - uasshshshshhahahhahahah

Oppure, per omaggiare le pornostar maestre nella sacra arte del Gagging: - gagagagagaggagahghghghghghghghghghghghghgh.

NDR: se non sapete cos'è il gagging chiedetelo alla mamma, anche se ribadirà più volte che lei certe cose non le fa.

Non col babbo, almeno.


Luttazzi dice che ci vuole più satira.
Io, che purtroppo sono radicale (non nel senso che mi faccio le canne perché il fumo me l'ha lanciato Pannella al suo comizio; mi drogo per altre motivazioni, siano più alte o meno) non posso prendere in considerazione quanto detto da Luttazzi.
Riparto daccapo.

Daniele dice che ci vuole più satira.
Andrea dice che ci vuole pulizia etnica.

NB: la pulizia etnica suggerita da Andrea parte proprio dal campione semi umano di Andrea e procede fino all'ultimo presunto homo sapiens (non due sapiens, uno solo; è una balla che siamo “sapiens sapiens”. Certi programmi televisivi non esisterebbero se avessimo almeno a livello di nomenclatura etichettante un sapiens al quadrato, figuriamoci al cubo!!!), lasciando tutti gli altri esseri viventi liberi di farsi la guerra come meglio credono.

Ho visto pidocchi comunisti combattere contro falene fasciste che avevano rivendicato il proprio diritto di superiorità astrale, durante una celebrazione pagana (non per questo meno fantasy chic) del sol' invictus.

Per i meno acculturati: nulla a che vedere col film di Clint.

Vado un attimo a mangiare.
Mai scrivere a stomaco vuoto.
... l'ha detta Gandhi dopo che lo sponsor (una nota catena di fast food) gli aveva infilato nel saio (o come cazzo si chiama) la mazzetta danarosa per reclamizzare i vari prodotti fritti geneticamente modifi/immotivati presenti nei menu vigenti nei vari edifici dotati del trademark in questione.

Le parole sono come proiettili.
... evidentemente abbiamo una mira di merda.

Ci saranno almeno 600g di riso nel frigo.
Mamma dice che gli sono avanzati.
Non sapevo che avesse dato un ricevimento in mia assensa, alle mie spalle, ieri sera, quando stavo gustandomi il gruppo cover dei Metallica, in mezzo ad alti sacerdoti dei Black Devils e nazisti (sotto casa mia c'è un po di tutto oltre il tutto).

Bisogna sapersi arrangiare.
Andateglielo a dire agli spartiti sparpagliati sulla scrivania cervellotica del compositore molestato dai fan, in secondis, in primis dai genitori.
“Niccolò, non hai studiato abbastanza. Vieni a ciucciarlo al babbo, poi in castigo in bagno. Senza luce”.

Poi quando vengono fuori i serial killer la colpa è dei dischi di Ozzy (prima) o di Marilin Manson (fino a qualche mese fa).

Mi chiedo chi sarà il prossimo capro espiatorio... anche se il capro si usa nei sabba.
Roba cattiva, roba sbagliata.
Allora, per non indurre al satanismo ed esprimere lo stesso concetto, uso uno sproloquio del semi alfabetizzato Gino “il barese”.

“Mi chiedo chi sarà il prossimo campo respiratorio”.

NB: non è una battuta di cattivo gusto sugli ebrei.

Essere fan significa non avere abbastanza vita personale da potersi auto adorare.

È per questo che MTV, ora come non mai, ha più di mille motivi per continuare ad esistere indisturbata.

Se non la pensi come me ti ammazzo. L'ha detta dio.
Lo stesso dio delle dieci regole, tra cui “non ucc...”

Ok, sto zitto.
Non pensate troppo, vi racconto il sogno promessovi 14 capoversi fa.
Si chiamano capoversi?
Vabbè, tanto avete capito, so che siete struggenti geni, altrimenti non leggereste il blog più feshion della rete (dopo quello del cardinal' Bertone; superare il re non è da poco).

Anagrammato “Bertone” diventa “Bretone”.
L'avevo detto che era un cospiratore.

Leggere in Portoghese roba già complicata in lingua originale (non portoghese) rende la vita più.
Più.

Premessa: l'uso del famigerato imperfetto sarà puramente a scopo narrativo, per gonfiare l'epicità del mio sogno rivelatore, ammaliando il lettore fino a portarlo a livelli di coscienza più alti di quelli attuali (pari a uno 0,5 che tornerà più avanti nel discorso, se il lettore avrà il coraggio e la pazienza di continuare il percorso su questa strada e non su un'altra, brulla e non conosciuta, giacché chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non sa se l'artròva).

Ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è puramente casuale, sopratutto perché non pensa (crede) che certe persone siano esistite come esisto io... che penso di essere una proiezione olografica tridimensionale creata nella mia mente, esistente da qualche parte ma non qui, e che esiste nella mente di chi apre la propria al mio segnale, un po' come pazzi telefoni cellulari viventi di vita propria.

I cellulari pensano in numeri o lettere?
Potrei fare la stessa domanda a noi esseri (dis)umani, in quanto smodati geni geneticamente geniali.

Ecco perché ai geni difficilmente viene un tumore; le cellule erano già impazzite di proprio.

Il pazzo di oggi sarà il savio di domani.
Nel frattempo, quuuuanto dovrà correre.
Scappare.

Vado.

Affacciato al balcone di casa (faccio sogni alla portata delle mie possibilità economiche, per questo non “affacciato al balcone di casa ad Orlando, Florida”) scrutavo l'orizzonte, sebbene fosse ostruito dal bar dei Black Devils nazisti deviati, tra le varie, dal gruppo cover dei Metallita (i “Carpenteria Metallica; non scherzo, esistono sul serio, come il resto!).
La granitica, pre moderna semi veduta non m'aiutava a non pensare a ciò che non volevo pensare. Era lì, nella mia testa come il resto. Scansai l'opzione di scansare contenuti, ancorato alla tranquillità rincuorante della realtà solida et tangibile.
Mi piaceva pensare che tutto fosse reale.
Imperativo convincersene, altrimenti...
Essendo sobrio, non potevo permettermi il lusso di concentrarmi sul silenzio circostante (che non c'era, come il resto). Guardai il cielo, avvertendo uno strano formicolio al braccio sinistro. Sentivo. Stava arrivando. Rabbrividii. Sapere che è in agguato qualcosa che si percepisce ma non ne si conosce la natura è sconveniente, oniricamente che di stato di veglia parlando.
Lo stato di veglia è quando non sei di fronte ad uno schermo.
Quindi mai.

Un oggetto quadrato, simile ad un libro, fluttuava verso di me sbigottito, ancora tremolante. I brividi s'erano sparsi per tutto il corpo, avevano migrato abusivamente, mimetizzandosi in una danza di negative liquide onde del colore del gas. Nel sogno, come nella realtà questa qui di ora, ero abbastanza miope, perciò, fin quando non mi ritrovai a qualche centimetro dagli occhi una scena simile ad un canonico presepe con, come protagonista Allah nella mangiatoia (sostitutivo del tradizionale Gesù natalizio), pensavo fosse solo un oggetto quadrato, simile a un libro, sceso dal cielo.
Folklore: le cose non arrivano solo dall'alto, anzi quasi mai.
Sciagure e rimproveri a parte.

La foto all'interno del contenitore prese a parlare nella mia lingua. “Non ci credevi come non ci credi, vero? Inginocchiati, pregami, adorami”, diceva in tono sarcastico. Pietrificato dalla paura m'accorsi che, al mio fianco si era materializzato Mamadù, un senegalese che per campare consegna volantini a domicilio insieme al sottoscritto. Senza degnarmi d'attenzione, Mamadù mi consigliò con un filo di voce: “Fallo, o non potrai più ubriacarti, mangiare maiale”. Lo stupore s'infittì, sentendo Mamadù esprimersi nella mia lingua meglio dell'80% dei miei connazionali, terroni e non. Nel sogno ero orgoglioso di essere terrone. Orgoglioso della corruzione e dell'immondizia per strada. M'inginocchiai di fronte al sacro dio, e all'alternativa di una vita senza piaceri liquidi per assunzione esterna. Parlo del bere alcoolici; non mangiare maiale non era un problema, visto che anche nel sogno, come nella realtà, ero un filino Ehrettiano.

“Allah Akbar”. Usci questa fonetica traduzione dello stridore a vuoto delle mie corde vocali, senza rendermi conto.
Mi resi conto che di fronte alla possibilità di non toccare più una bottiglia ero pronto ad addentrarmi in dimensioni parallele nelle quali parlavo mistiche lingue arcane.
Capii di avere seri problemi con l'alcool, sebbene ne avevo già il sospetto, tutte le mattine, quando mi versavo la colazione alla spina.

“Mi prendi per il culo?”, strillò Allah, facendomi venire la pelle d'oca in senso negativo.
“Che c'è maestro? Lei dica, io esploderò in nome suo”.

Poi mi sono svegliato.
Che cazzo di sogni che faccio.
Ho riso almeno cinque minuti, anche dopo essermi fatto la doccia e realizzato che dovevo andare con Mamadù a lavorare le mie brave sei ore per 25€.

Ma non ero infelice.
Sono un uomo d'azione pieno di ideali.

E questioni di principio.

Quante volte l'avete sentita: “È questione di principio”.

A confronto, l'inutilità di tutti i quadri astratti sommata all'inutilità degli interventi chirurgici estetici sommate produce un concetto o una serie di suoni possenti neanche la metà di quest'aforisma, criptico più di tutte le settimane enigmistiche d'Italia e d'oltre oceano.

La questione di principio è quella pulsione che fa scendere le persone dalle automobili per pestare chi, da dietro, ha suonato il clacson nel momento esatto in cui è scattato il verde.

Sono ottimista.
Ci saranno cent'anni di pace.
Questa di sicuro non l'hanno detta i Maya.

I maya costruivano piramidi perché sapevano che, se si fossero fermati anche solo un attimo avrebbero iniziato a pensare.
Erano saggi.
Sapevano che pensare fa male, perciò meglio costruire.

Non volevano farsi del male, neanche quando si facevano i piercings propiziatori.

Questa la so grazie ad Apocalypto.

Se non l'avete visto ve lo consiglio.
È la storia di Rambo senza Sly e motociclette ma coi piercing e le formiche quelle là rosse che fungevano da punti di sutura per il bambino nella grotta figlio del protagonista che gli aveva detto a quello con la faccia da stronzo “col cazzo, fattela da solo la piramide, non vedi che moglie bona che ho? Le energie le voglio sfruttare su di lei, dentro di essa, mica a menar' il can' per l'aia e a trascinar' mattoni su e giù senza scala ma coi Led Zeppelin to heaven.

Per questa settimana non è proprio tutto ma è già abbastanza.
L'”abbastanza” è una stanza con gli Abba dentro, compresi quelli recentemente defunti.

Ah, è morto l'attore che interpretava “Arnold”.
Me lo immagino, di fronte al padreterno. “Cosa diavolo mi stai dicendo?! Devo recitare il bambino anche di qua se voglio accedervi effettivamente? Mi faccia parlare col manager di San Pietro. Conosco bene la gerarchia di qua da voi. Non tratto coi subordinati”.

domenica 23 maggio 2010

UNA VITA DI SACRIFICI PER FARTI STUDIARE E CI RINGRAZI SODOMIZZANDO IL CADAVERE DI UNA BAMBIN...ZITTO UN ATTIMO... SIII', I CAMPIONI SIAMO NOI!!!


AVENDO CEDUTO ALLA SOCIETA', ALLA SELEZIONE INNATURALE, HO DECISO DI APRIRE UN ALTRO PROFILO NETLOG DOVE METTERMI A NUDO, DIVENTARE PIU' TRANDY E PRODUTTIVO PER IL SISTEMA.
SICCOME GLI ADDOMINALI SCOLPITI NON CE LI HO (GUARDA FOTO) VOLEVO MOSTRARE IL MEGLIO DI ME, COSI' DA ATTIRARE AMMIRATRICI E NUOVI AMICI CON CUI PARLARE DI PALLONE E AUTOMOBILI VELOCI DA CORSA VELOCE.
CHIEDO IL PARERE A VOI, MIEI FEDELI INESISTENTI LETTORI: VA BENE QUESTA MIA FOTO?
OPPURE NON CE L'HO ABBASTANZA GROSSO?
LO SAPEVO, LA SOCIETA' DIVENTA OGNI GIORNO PIU' ESIGENTE.
FADO A RIFARMI IL PACCO, POI NE RIPARLIAMO.



DIMENTICATE I FALLIMENTI, LE SCONFITTE.
DIMENTICATE IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA "MISERRIMA" (anche se non sapete che significa).
DIMENTICATE QUANTO INUTILE E PATETICA SIA LA VOSTRA VITA, VOTATA ALL'ARRICCHIMENTO (ESCLUSIVAMENTE ECONOMICO) DI QUALCUN ALTRO.
ORA TUTTO HA UN SENSO.
GRAZIE A QUELLA COPPA.
NON VI SENTITE GIA' PIU' IMPORTANTI?
ECCO, BRAVI.
ORA TORNATE A PRODURRE; IL TEMPO E' DENARO (non vostro, però).


SE SIETE DEGLI ALTERNATIVI MA NON VOLETE NEGARE AI VOSTRI FIGLI IL PIACERE DI POSSEDERE ANALMENTE UNA BARIBIE, CONSIGLIO QUESTO SANTO GIOCATTOLO (mi ha aiutato nei momenti di astinenza).
PARTICOLARMENTE INDICATO PER I FUTURI PARLAMENTARI




IL BLOG PARTI'PER CAUSE RECENSIONALI: RECENSIVO FILM E LIBRI, POI SONO PASSATO AL VELENO SETTIMANALE CHE BEN CONOSCETE.
NON MI PERMETTO PIU' DI DARE CONSIGLI...
QUESTO E' UN GRAN GIOIELLO.
A TRATTI MI HA DAVVERO INQUIETATO, QUASI SPAVENTATO, COSA ACCADUTA RARAMENTE CON UN LIBRO.
SI LEGGE TUTTO D'UN FIATO ANCHE IN UNA GIORNATA.
SCRITTO DA DIO...
... E GRAZIE AL CAZZO, QUANDO TUO PADRE E' STEPHEN KING...
JOE HILL E' LO PSEUDONIMO DI UN GRANDE SCRITTORE, MUNITO DI FACCIA DA PROCIONE ORSETTO LAVATORE, PROPRIO COME SUO PADRE.
ADORO STEPHEN KING, E' STATO UN MIO GRANDE MAESTRO (CHE TI CREDI CHE MI FOSSI RISPARMIATO L'IMMERSIONE NEL CAMPO DELLA NARRATIVA HORROR?) MA 'STO LIBRO E' SCRITTO MEGLIO DI COME SCRIVE SOLITAMENTE LUI(mia umilissima opinione).
SE VOLETE FARVI UN IDEA DI COME SI SCRIVE UN LIBRO HORROR, DAVVERO HORROR, DA OSCAR NON LASCIATEVELO SCAPPARE.

Ok, lo ammetto, mi becco un euro per ogni copia che riesco a sbolognare.
Fate come cazzo vi pare.

IL VELENO SETTIMANALE COMINCIA... ADESSO, DA ADESSO ORA IN POI.
ECCO.



Affascinante, intellettualmente stimolante, effettuare certi studi su quanto la nobile disciplina nobile del calcio nobile influenzi la vita di noi esseri umani maschi italiani tutti in toto.

Ieri ho personalmente assistito a memorabilmente mastodontiche scene di euforia, dalle qauli scaturiti e condensatisi grandi campi energetici benevoli, spediti alla griglia terrestre per risanarla, fortificarla, rifocillarla dal rancore dei tifosi delle squadre avversarie.

Non posso negare quanti milioni di miliardi di problemi il nostro pianeta e noi, sue cellule spaccone traumatizzate, abbiamo sul groppone ma... non potete capire.

Bambini muoiono ogni secondo.
Epidemie.
Satanisti.
Cattolici satanisti inconsapevoli.
I dischi di metal satanico.
La crisi.
La crisi.

Be', mi basta guardare quella coppa e tutto passa.

Non venite a dirmi che mi lavo le mani di tutte le responsabilità.

Una coppa è una coppa.
Una coppa è per sempre.

Cioè, una coppa è per qualche mese, toh, un anno ma il potere dell'adesso ci dimostra quanto...

Non rompete i coglioni, lasciatemi godere la vittoria.
Siamo campioni.

Vorrei passare di bara in bara, di corsia di malati terminali in corsia di malati terminali solo per urlare: “I campioni, i campioni siamo noi”.

Più di 13000000 malati di tumore sono guariti ieri sera alle 22:30, in seguito vittoria dell'Inter.
Gli altri sono morti col sorriso in bocca.

Il calcio è più di una banale ragione motivazionale di vita.
È una droga buona.
Persino Gesù Bambino era d'accordo. “Ama il prossimo come te stesso tranne che allo stadio” diceva il saggio Yogi gerusalemmino nel suo “vangelo secondo baby J.C.”.

Certo, ieri un vecchio di 67 anni è morto accoltellato per la vittoria dell'Inter ma io non posso farci niente.
Se la tua squadra perde devi incassare.
Ben gli sta, così impara.
Mai guastare la vittoria al vincente.

I CAMPIONI, I CAMPIONI SIAMO NOI.

Il Sunday Telegraph schiaffa in prima pagina Bechkamp che è andato in Iraq a incoraggiare le truppe. Me li immagino: spappolare a mitragliate cento crani infantili al secondo col sorriso dei campioni e uno di essi al fianco.

Molte, le foto del grandissimissimo e venerabile super uomo con svariati mitragliatori e altri benevoli strumenti di pace forniti dallo stato per portare la pace eterna nel cuore di vecchi e bambini.

Quei bastardi malelingue che insinuano che questa sia un'altra delle subdole mosse escogitate dal governo, e messe in atto come al solito grazie ai media, per far arruolare sempre più giovani non sanno niente della vita, non sanno come, quanto sia più importante una coppa (QUELLA COPPA, CAMPIONI, I CAMPIONI SIAMO NOIIIIIIIIIIIIIIIIIIII) della vita di milioni di bastardini negri destinati comunque a morire.

Se mai farò un figlio, ed è mooooooooooolto probabile, visti i miliardi di piaceri che questo fantastico mondo, capitanato dal grande Ibra (non il negro dei fiori del corano) potrà offrirgli non lo obbligherò certo ad arruolarsi, però, se mai dovesse essere...


Se i Giocatori combattono per il trionfo della libertà capitalistica dei banchieri e delle lobby multinazionali&onore patriota, che dobbiamo fare noi NON giocatori, essere da meno?

Il mondo si divide in due categorie: i giocatori (campioni del mondo) e i non giocatori tifosi, campioni del mondo se tifanti la squadra vincente la coppa dei campioni, che è poi quella che significa che oh oh oh i campioni siamo noi.

Anderstend?

Hahaha, a parlare di certe cose importanti già parlo inglese IN inglese come Beckhampamp, lì, come cazzo si chiama quello che sborra in mezzo alle cosce della troia androgina truccata troppo che ha fatto quattro mediocri dischi dischi di niente vuoto nulla totale al cubo e alla settima da denuncia per crimini contro le spirali acustiche umane e poi mo sta passando il resto della vita a sperperare il ricavato in vestiti e scarpe col tacco grandi come la coscienza di un eunuco appartenente alla fazione più estremista dell'Opus Dei potenziata (sono i conservatori dell'opus dei; gli altri sono “progressist dei”; proggy per gli amici)?

Avete mai letto una domanda così lunga?
No, e so anche il perché.
Non vi fate domande e fate male.

Parlo a chi non PORTA l'Inter.
Se porti l'Inter che domande ti vuoi fare?

I CAMPIONI I CAMPIONI SIAMO NOI.

Ora veniamo però al più personale del peronale.
Ecco, questo è il mio assorbente impregnato di sangue portafortuna.

Basta scherzare, abbiamo parlato di cose serie, adesso parliamo di cose più serie.
Troppo serioso?
Aggiungerei “campione serioso”.
... ditemi come si fa a piangere anche solo una lacrima per l'estinzione del genere umano...
Ditemelo, ve ne prego.

Tempo fa smarrii la patente (o smarretti la patente? Non mi ricordo i verbi, quando li spieghettero a scuola mi fingetti malato per guardare Baywatch (le tette di SIGGEI) ).
Mi fu spedita l'altro ieri.
Arrivette un foglio qua a casa, giallo, come il colore della cassetta mia postale o dell'urine di un malato terminale non iterista.

Insomma significhette che potevo andare in posta a ritirare la patente, quella nuova che infatti al tutore delle leggi at bersonam gli dovetti dare le foto per metterle là sulla patente che mo sta in posta qua, la sede dove risiedo io con lo stesso codice postale identico.

17,00€

In un primo momento mi chiedetti come fosse possibile; il prezzo della plastica non è di 20,00€ al grammo.
Oddio, potrebbe essere; ecco spiegato perché la gente si fa le pere.
Costa meno che comprare la plastica.

In un secondo momento... no.

Perché cedere e sottostare ai clishè narrativi?
Il secondo momento non c'è stato.
Ho bestemmiato il dio al quale non credo e mi sono fatto un giro tra i pensieri più spaventosi.

Se ho perso la patente e ne rivoglio un'altra, perché devo pagare?

Dove vanno quei soldi?

A chi vanno quei soldi (e intendo veramente)?

Non penso che i sapienti, saggi, antichi alchimisti dipendenti dello stato, preposti alla compilazione di sempre più nuovi et avantgàrd documenti per la guida di veicoli su strade civili debbano sovraccaricarsi così tanto di lavoro da fare gli straordinari notturni, per permettere a me e agli altri smarritori di patenti di poter tornare ad esibire la licenza di guida senza complicazioni.

Poi stavano arrivando altre domande malvagie e...
poi la risposta.
Semplice.
Diretta.
Ovvia.

Come fanno i nostri portavoce/proprietari a permettersi la bella vita a base di donne finte col cazzo vero e pregiata cocaina distillata da Tony Montana in persona?

Svelato l'arcano.

Smarrisci una patente/endorfinizzi le narici di un parlamentare.

È un po' come adottare un bambino a distanza.
Tu spedisci i soldi, lui muore di fame con gratitudine.
A distanza.
Occhio non vede, cuore necessita un altro bypass.

È così che si va in paradiso.
Almeno penso.
Poi mi hanno detto di non pensare.
Ecco spiegata la mia nuova fede calcistica.

Non mi sono voluto incazzare sebbene, per un morticino di fame come me, 17,00€ sono una grande fortuna (un litro e mezzo di Tennet's versata sotto forma di micro granuli tipo detersivo colombiano nelle narici di un sovrano in doppiopetto anziché nel mio fegato, sotto forma di schiumoso piscio scozzese è un gran peccato, e chi pecca va laggiù da quell'ometto che si chiama diavoletto e col forcone ti spiana il culetto), eppure ho optato per farmi una risata consolatoria.

Ed ecco il perché.

I soldi della mia patente smarrita, sommati a quelli degli altri smarritori (presto faremo dei meet up group per parlare di licenze smarrite; spero siate numerosi ad accorrere; esorto ad accorrere anche i NON smarritori, nella vita non si sa mai!) serviranno appunto a fornire cocaina e trans ai parlamentari.

Perciò, i conti tornano.

Non capite?

Allora siete della Juventus.

Ora mi abbasso al vostro livello, faccendo luce sulla questione.
Non mettetevi sotto alla questione: “fare luce” non vuol dire che vi regalo una lampada abbronzante gratis, non sono così magnaccianimo.

Quando il politico strafatto di coca, col cazzo a mille si mette a novanta per ricevere la medicina stantuffo di carne malata del/della bello/a negrone/a non sa una cosa.

O la sa e ci si eccita segretamente.

COME “V” INCARNA LA GIUSTIZIA E I DIRITTI DEL CITTADINO, QUEL TRANS INCARNA OGNI SINGOLO ITALIANO E I SUOI SOGNI MEDIO BASSI.

Coi soldi regalati a loro, seppur in maniera indiretta e intricata, è come se ci avvalorassimo della facoltà di fare al politico, in maniera diretta e dolorosa, ciò che lui e i suoi amici fanno a noi.

Perciò, penso di impegnarmi a smarrire almeno una patente al mese, così da poter (quasi) pareggiare i conti con chi campa alle nostre spalle sfondandoci il culo con stronzate di natura economica.

Siamo pari: loro lo mettono in culo a noi e noi glielo mettiamo in culo a loro.
Perciò non venitemi a dire che gli italiani sono passivi: siamo polivalenti.
Giochiamo in tutti e due i ruoli.

NON MALE PER UN POPOLO RESPONSABILE DEL RINASCIMENTO E ALTRE CORRENTI PITTORICO FALLIMENTARI, EH?!?!?!?!?!?!!?!?!?

domenica 16 maggio 2010

VERSO IL BARATRO INTONO UN BLUES MALINCONICO ED ENERGICO, PER APPARIRE AL COSPETTO DELLE STELLE NEL CIELO COI DIAMANTI


DONNE DI TUTTO IL MONDO: CHI VI IMPEDISCE DI ANDARE IN BATTAGLIA SENZA RINUNCIARE A ESSERE FASHON ED EGUALMENTE INFANTILI ANCHE IN PUNTO DI MORTE?
MITRA HELLO KITTY: FAI MIAO ORA, COL CERVELLO SPAPPOLATO.
BAAAAD MUTHAFFAKKKA!!!





E QUANDO VI DICO CHE ANCHE LE PIU' PUDICHE DAI TONI MENO MASCOLINI HANNO BISOGNO DI MASTURBARSI, INTENDO CHE HELLO KITTY E' PRONTA A SODDISFARE TUTTE LE PULSIONI DEI CLIENTI.
COMBATTI O AMA.
MOLTO SESSANTOTTINI STI GIAPPONESI, EH?
PECCATO CHE SI SUICIDINO PER UN NONNULLLA.




ORA CAPISCO PERCHE' VOGLIONO FARCI FUORI: E' PER PUNIRCI PER ESSERCI IMMEDESIMATI COI CONIGLI DA LABORATORIO AL PUNTO DA SCOPARE PIU' DI LORO.
BEN CI STA.
SBAGLIARE E' UMANO, CONTINUARE A FARE FIGLI DI PUTTANA "TANTO PER" E' DISUMANO.
... poi si chiedono da dove derivi tutta quella delinquenza... altro che è colpa dei film violenti di Steven Seagal




Depopolazione mondiale dell'80% entro il 2020?
Mi candido tra i primi cento fortunati.
Per una volta voglio essere tra i primi.
È pur sempre un buon risultato.
L'ultimo.
Ma è sempre un risultato.
Le lezioni di aritmetica delle medie avranno finalmente senso.

Negli anni 70 (%) si respirava qualcosa di diverso nell'aria.
Non era monossido di carbonio.
Illusione di libertà.
Sfortunatamente non ho vissuto quel periodo ma una parte di lui (il periodo%) è viva in me grazie all'arte (%).
Un assaggio recente l'ho avuto riguardando a distanza di anni“Quasi famosi” e poi, inebriato della magia lisergico umana, ascoltare il primo disco dei Rush; rende l'idea degli Still Waters; nel primo disco i Rush volevano fare i Led Zeppelin come il fittizio gruppo del film capitanato da un mai così in forma scientologyiano Jason Lee.

Dallo skateboard, a Kevin Smith, agli Still Waters, fino a Earl.
Passando per Hubbard.
Mmmmmm, strano percorso (%).

Non vi scandalizzate se continuo a mettere il simbolo dei due testicoli e del pene tra parentesi (%) come se volessi lanciare un implicito messaggio di penetrazione (le parentesi sono l'utero delle idee più importanti, sia letteralmente che metaforicamente) a voi lettori (se ci siete; 150 affezionati mi hanno abbandonato, ora sono in cerca di famiglia) che vi rifocillate tra queste pagine (la percentuale non ci salverà, visto che siamo statistica consumatrice).


Sono fallofilo; su facebook mi iscrivo ai gruppi che elogiano il pene.
Non sono l'unico maschio.
Ci ho anche scritto un romanzo, il mio primo romanzo, in attesa di pubblicazione.

Perciò non posso che affermare qualcosa di insolito ma umanamente sostanzioso.
Se hai l'uccello e vieni circonciso può essere igienico. Carino.
Per le donne somale è un problema, l'infibulazione.
Dapprima mi sono iscritto e poi taggato al gruppo “infibulata e felice” perché non conoscevo il significato della parola, diciamo che l'ho frainteso.
Essendo un affabulatore pensavo fosse trandy, mischiarmi con gli infibulati della rete.
Poi ho capito.
E mi ho scangellato dal gruppo.
Mi ho scangellato come loro ha scancellato il sacrosanto inviolabile umano diritto di far godere quelle poveracce.

Tra i miei obbiettivi presenti, alti e lucrosi (%) , priorità è riuscire a godere appieno della musica microtonale, guidato nel tortuoso percorso dal grande maestro di yoga, nonché defunto a 83 anni compositore Giacinto Scelsi.
Dopo una vita di ritmi e melodie voglio imparare a sentire la musica del silenzio, lasciata dagli strascichi di vibrazioni delle note cromatiche&singole.
Un esperimento per il corpo e lo spirito

Sarà che dopo tutte quelle bestemmie voglio cercare la redenzione attraverso vie trasversali, per non rimangiarmi quanto detto ma, come Lindo Ferretti, cambiare bandiera servirà?
Non ho mai avuto bandiere.
Sciarpe del Milan sì, ma non è stata colpa mia, è stato mio padre a tifare la squadra del re.

Sono perplesso.
A breve, il più grande atto, nonché pubblica ammissione/dimostrazione della schiavitù nazionale avverrà sotto gli occhi di tutto il pianeta.
“Avete visto? Anche gli italiani con la loro mafiosa pasta si sono fatti infibulare dalle stronzate; allora anche noi, anch'io, anch'io!!!”.
INFIBULATECI.

Sto parlando del digitale terrestre.
Quale più grande rivoluzione e atto di protesta risiedono nel totale rifiuto di mettersi in casa il controllatissimo, studiatissimo, strumentalissimo, decoder di regime?
Non sappiamo stare senza televisione, perciò, tra poco, quando, per vedere la televisione sarà indispensabile il digitale terrestre, di proprietà del sant'uomo (mezzo%%%%), tutti saremo lì a chiappe rivolte verso est, dove sorge il sole, sfera luminosa che adoriamo dandogli, per moda e bacchettate della suora, il nome “Buon Gesù”, a guardare i dittatoriali, censurati, inobbiettivi, inutili, infantili programmi scelti per noi.

Dico solo questo, non voglio approfondire il discorso.
Ogni qualvolta mi capiterà di discutere con qualche pseudo rivoluzionario dei miei coglioni, cresciuto a pane, Nutella, che Guevara e super Nintendo su maxi schermo catodico, la prima cosa che chiederò sarà: “Ok, ma ce l'hai il digitale terrestre?”.
Le azioni di un uomo dicono molto sul suo conto.

Avevamo la possibilità di fare una grande rivoluzione, senza bombe, senza parole.
Con un semplice gesto, il NON premere il tasto del telecomando.

Ma non siamo addestrati a godere delle gratuite gioie della vita, abbiamo bisogno di continue gratificazioni (cibo spazzatura, sesso spazzatura... televisione%) perciò i nostri diritti verranno annullati.

Dicendo sì al decoder diciamo sì alla dittatura esplicita totale.
Potevamo mostrare un grande dito medio collettivo allo spiritoso padrone della nostra esistenza e invece no.
Sapere chi vincerà il prossimo reality è prioritariamente prioritario alla libertà di pensiero, alla formazione di persone consapevoli.

Ok, cambio argomento, visto che abbiamo più di 200 canali (identiciugualiclonativuoti%) tra i quali scegliere.
TANTI TANTI ARGOMENTI!!!

È questa la vera libertà, la libera scelta di visionare ciò che ci piace (nei contenuti, sobri, educati, politicamente corretti di Mediaset%).

Però è tenero, sentirsi bambini.
Mi spiace quando giochiamo a fare gli adulti; non ci si addice.
Abbiamo bisogno di certezze, continue rassicurazioni, pacche sulla spalla, dolcetti premio sottoforma di promozioni e sorrisi dei superiori (genitori).
Siamo bimbi, perciò continuiamo a comportarci di conseguenza. I bambini non possono scegliere per gli adulti.
Peccato che in questo paese (e nel mondo) accade il contrario.

Un prezioso consiglio.
La vitamina C serve a.

Ho paura di chi stupra i bambini e parla di sé in terza persona.

Mi dicono che è in corso la “festa dei popoli”.
Probabilmente, il lancio delle bombe dovrebbe corrispondere alla fase palloncini.
Non c'è festa senza palloncini.
Non c'è supremazia razzista espansionistica capitalistica misantropa senza morte.

Il vero nemico da combattere è il peccato.
Giusto.
Assecondarlo, però, non è un'ottima strategia per vincere la guerra.

Duri scontri a Bangkok, forse verrà attuato il coprifuoco.
E starete al sicuro.
Per sempre.
Una volta che sarete inscatolati in casa, sarà più facile farvi fuori, basterà cospargere di tritolo le fondamenta delle varie abitazioni.
Cazzo, facilitate il lavoro a 'sti poveri governatori, non metteteli sempre in condizioni di trovare stratagemmi assurdi per farvi fare ciò che vogliono sempre in un secondo tempo!

Dio ci ha creati a sua immagine e somiglianza.
... mi sa che doveva essere una gran faccia da cazzo.

Ho detto “doveva essere” riferendomi a Esso al passato perché è morto.
Me l'ha detto Guccini.
Francensco, hai fatto i soldi con ma morte di un narcisista dalle basse aspettative.
Necrofilo!
... chissà che voto avrai sulla pagella settimanale di Novella 2000.

Teoria del complotto smentita: il terremoto a l'Aquila non è stato volontariamente causato da ignoti in seguito alla perdita di un'ingente somma, durante una partita al videopoker disputatasi tra la macchina (situata in un bieco bar di periferia) e un diretto discendente di Nerone.

Presidenti neri, donne che svolgono lavori da uomini, dio che si licenzia.
Mi chiedo dove andremo a finire.

Sì, dio si è licenziato (o sopra di lui c'è qualcun altro, che so, un superiore della scuola niccciana che l'ho ha licenziato).
Ha detto ai microfoni di Verissimo: “Sebbene non mi sia piaciuto come trattò mio figlio 2010 anni or sono (Welles), ho voluto seguire l'esempio di Ponzio Pilato, lavandomene le mani.
CE NE ERAVAMO ACCORTI!!!

$
Analizzate questo simbolo, anche se manca un'altra stanghetta (di solito sono 2 le stanghette a tagliare la “S”).
Abbiamo “S” e “I” “I” nel centro.
... Isis...
Iside.
Ci deve essere sotto qualcosa.
Dovrei chiedere a Tremonti (membro fisso del Bilderberg, club al quale queste puttanate esoteriche stanno mooooolto a cuore).
Prima di conoscere bene il buon Giulio, mi stava simpatico per questioni affettive. Dalle mie parti i “Tremonti” sono “rapporti orali perpetrati numerose volte e con foga” (per non dirla in maniera volgare).

Una frase per fare un esempio pratico: “Scì, ieri so ìto a puttane, e m'ha piàto bbe. No, che rapporto combleto, chi li te li quattrì, mo che ci shtà la crisi? Scì, mi so fàtt fa' nu paio di trmòndi

Si dice proprio così: “li TRMONDI”.

Fondato on line wikipedia in napoletano.
Ogni giorno muoiono più di 200 definizioni per ferite d'arma da fuoco (le cliccate degli utenti indiavolati).
Altre si ammalano progressivamente, a causa delle esalazioni dovute ai frammenti di rifiuti prodotti dal disintegrasi di Giga byte sparsi in rete, mai puliti in quanto nessuno fa o ha mai fatto il Defrag ad internet.
Le rimanenti vengono sequestrate con lo scopo di chiedere il riscatto.
Bill Gates in trattativa con i rapitori del web.
Richiesta solidarietà: niente fiori ma opere e cliccate di bene.

Per meglio scortare Roberto Saviano le autorità ingaggiano l'attore inglese, sosia ufficiale dello scrittore partenopeo Jason Statham, protagonista di svariati film come Transporter e Crank.
“Provate a farmi il culo, se avete il coraggio” dice ai microfoni di Verissimo il muscoloso ex nuotatore olimpico, capace di distruggere intere organizzazioni criminali riportando solo banali ferite al petto (procurate sulla sua persona dall'attore stesso, come scusa per potersi strappare la camicia, mostrare il granitico fisico, ingrossatosi del 72,4% negli ultimi cinque anni).
La camorra trema.
I commercianti di steroidi sorridono.

Massima Zen del giorno.
NON SIAMO PIANOFORTI MA DOBBIAMO ACCORDARCI.
Seguitela.
Tiratevi.
Ma non tirate; fa male.

Dedicargli una canzone e un gran film d'esordio non basta a farmi risultare simpatico Don Raffaè.

Gli animali dell'oroscopo cinese sono morti cotti al vapore.
La salsa di soia è stata elargita a parte, per non far scannare i partecipanti al banchetto.
Irruzione a sorpresa dei Nas, i quali hanno desistito all'arresto dei mangioni, giustificandosi alla questura: “Mangiare l'anatra laccata di Pechino da 25€, la quale va ordinata il giorno prima a causa della complessa fase di scongelamento, è stata un'esperienza superba”.
Da ridire hanno avuto i critici della rivista Novelle Vague de Novelle Cuisine (NVdNC).
La chiesa si sente offesa: “La sigla NVdNC è un chiaro ammiccamento alla frase, privata delle vocali, Non Vi do Niente Cazzo. Senza l'8 per mille saremo costretti ad andare a lavorare e a prelevare personalmente i bambini dai parchi pubblici, pieni di drogati e batteri rilasciati dai nostri scagnozzi addetti al rilascio di scie chimiche per scopi umanitari”.

L'iconetta dell'asino di Emule del mio computer ha una benda nera sugli occhi... anche lei si sarà resa conto in che mare di merda ci siamo tuffati?

Ora mi bendo anch'io e... aspetto Antonella.
Ciò che farà sarà il nostro piccolo segreto.
Nostro e della memoria del cellulare.
E di youtube, la memoria collettiva.

domenica 9 maggio 2010

AVERE DUBBI ESISTENZIALI E' COME AVERE IL CICLO TUTTI I GIORNI. IMMAGINATE QUANTO POSSA ESSERE PESANTE,PER GLI ALTRI,STARVI ACCANTO QUOTIDIANAMENTE.


QUESTA NON E' UNA PIPA, NON SCHERZO.
E' LA FOTO DEL MIO CAZZO.
ECCO COM'E DIVENTATO DOPO AVER DERISO MAGO MERLINO PER LE DIMENSIONI DEL SUO PENE.
ECCO CHE CI SI GUADAGNA A SCHERZARE COI MAGHI.
ERA MEGLIO SE ORIENTAVO IL DESIDERIO DI SCHERNO VERSO I FANTI O I SANTI.
ANZI, AI FANTI NO. SENZA DI ESSI BUKOWSKI NON AVREBBE SCRITTO TUTTE QUELLE STORIE SUGLI IPPODROMI
NO.. ERANO I FANTINI.
VABBE', QUANTO SIETE PIGNOLI.






NEANCHE QUESTA E' UNA PIPA.
E' UN MARTELLO, TESTA DI CAZZO!
CHE C'E', NON SAI LEGGERE IL FRANCESE?
C'E SCRITTO, IN PERFETTO FRANCOFONO, "QUESTO-NON-E'-UN-MARTELLO".
TESTA DI CAZZO.



Chiedi e ti sarà dato.
Me ne sono andato dopo due ore d'attesa, non deluso.
Me l'aspettavo.

Papa: “Oggi pregherò per chiesa, sacerdoti e pace. Prediligo pagamento anticipato. In contanti.
O culetti”.

Sky tg24 riporta queste notizie; ecco perché tutto va a rotoli di carta igienica ultra ruvida.
E, per un paese emorroidale come il nostro... ahi ahi ahi, altro che Alpitour.

Quando morirà Berlusconi, mi chiedo di cosa parleremo.

Ovunque ti giri, vai, vedi, frequenti, penetri, o se ne parla o trovi la sua effige o qualche atto di non bontà che lo rappresenta, come ad esempio stamattina, per strada ho incontrato (“le mi scarpe hanno incontrato”, per essere precisi) un pezzo di merda di cane diarroica che sosteneva d'essere il proprietario della MIA vita.

Non gli ho dato la soddisfazione di dirgli sì, hai ragione; sono qui con l'autostima a pezzi, a togliermi l'infausta vaschetta di gelato (almeno da 5€) al cioccolato dal carrarmato delle Timberland.

Adenosintrifosforico OpenOffice lo segnala come errore.
Timberland è lecito.
Poi mi dite che vedo complotti ovunque.

Ma non ci si deve abbattere anche se, con le leggi abusive che ci sono, costruire o demolire qualcosa a proprio piacimento non è reato, specie se lo si edifica sul biotopo.

Si pronuncia “biòtopo”, non “biotòpo”, come sostengono alcuni ambientalisti, illusi amanti delle favole, i quali vedono ovunque animali parlanti e, come in questo caso, topi che svolgono la professione di biologo.
Non è un topo biologo.

Ma il dna di un topo è identico al nostro, perciò va rispettato come rispettiamo noi stessi.

Ecco perché molti usano trappole e veleno insieme.
C'è pericolo di sopravvivenza ingiustificata.
E non igienica.

Vi consiglio le favole di Fedro; penso sia stato il migliore di tutti i concorrenti di tutte le edizioni del GF.

“Fedro, la porta si è rotta”.
“Zitto stronzo simil' Michael Dudikoff, che mi spaventi la volpe. Sta cercando di sequestrare l'uva dalla pianta”.
“Ha deciso di disintossicarsi e smettere di bere?”.
“Penso di sì; dal Tavernello è passata al frutto naturale, direttamente dalla fonte”.

Stavo andando a prendere il caffè quando, toh, un puttanaio in piena regola.
Minigonne, tacchi alti, trucco, tanto trucco.
Sembrava di stare ad un corso d'aggiornamento tenuto da Carlo Rambaldi. Sbalordito.

Un agglomerato non pensante di fica mobile si stava recando (pensavo) al bordello dove lavora.
Agglomerato come massa informe non pensante dotato di non coscienza collettiva propria; 'na crema.
Mi sono avvicinato a chiedere spiegazioni.
Niente.
Addirittura sono stato offeso.
Mi sono chiesto, poi mi sono smentito da solo.

Al giorno d'oggi, dopo la storia dell'emancipazione e tutte quelle stronzate di poco conto lì di sinistra, anche le puttane sviluppano personali idee, non come ai bei vecchi tempi delle case di tolleranza, tempi in cui sapevi che, pagando, potevi assicurarti un po' di silenzio femminile (e piattole di dubbia provenienza).

Le ho seguite per vedere dove si stavano recando.
Non connettevo, preso nell'ammirare il leggiadro ondeggiare di quei bei culetti.

Insomma: entriamo in chiesa.
L'atmosfera è tetra.

C'è un morto con una corona di spine in testa. Appeso per le mani. Piange in silenzio.
Non muore.
Mi chiedo che cazzo abbia fatto per meritare tutto ciò; se non altro, con le mani legate non può approcciare tutto quel ben di suo padre.
Il ben di dio che avevo seguito.

Chiedo spiegazioni.
Ho frequentemente bisogno di delucidazioni come un mobile d'antiquariato.
A scuola avevo l'insegnante di sostegno. L'hanno licenziata quando ha dimostrato di non sapere sostenere lo stress di starmi appresso.
Hanno fatto due più due ed è venuto fuori tre; poi mi dicono che lo stato dittatoriale orwelliano è una puttanata.
Dettagli.

“Scusi... anzi, scusa. Ti do del tu perché non ti meriti del lei. Non sei di sangue blu anche se... no, penso che alla sua età abbia già contratto la gonorrea, sopratutto con lavoro che svolge, quindi ok, le do del lei.”
“Arrivi al punto”.
“Come disse il sarto in piena crisi di coscienza. In più c'è anche la croce. Stiamo gravitando in un campo semantico artigianale perfetto”.
“Gesù disse porgi l'altra guancia ma ora sta esag...”
“Porgy? Io ero un grande fan di Bess. Tutti hanno almeno suonato Summertime almeno una volta, comunque, visto che mi sto rompendo, volevo chiederle se qui si scopa o meno”.
“... ?”.
“Ho visto tutte quelle meretrici babilonesi, di fatto come ben saprà ciò che adorate quaddentro deriva da quella zona lì, ampiamente bombardata al giorno oggi, e le ho seguite fin qui. Cosa si deve compilare per poter usufruire dei loro servigi?”.
“Non capisco”.
“Lo so, lo so, in tempi burocraticamente densi tanto da far accapponare le ossa di Kafka, penso che anche per andare a puttane si debbano firmare scartoffie, subire lunghi tempi d'attesa. Mi auguro non sia il nostro caso”.
“Per caso ha bevuto?”.
“No ma... ora che ci penso rimango. A breve ci sarà la messa, no? Fanno quello qui. Aspetto la comunione. Ti fanno fare l'aperitivo col sangue di un defunto fittizio e hai diritto persino ad una tartina, con niente sopra, spacciata per un brandello di cadavere GRATIS”.
La signora se n'è andata.
Sono rimasto lì ad aspettare che succedesse qualcosa.
Niente.

Non vi sto a raccontare che due palle.
E mi hanno pure cacciato via.
Sì.
Cacciato, manco stessi vendendo polli affianco al mercante di armi e alla cubista con le calze a rete.

Ok, me lo sono inventato. Che ci posso fare se ero un fan del musical JCSS?

Che palle, devo sempre spiegare tutto.
In breve: visto che voglio stare al passo coi tempi, tempi in cui va di moda scrivere come sul codice fiscale (TVB, TV1KDB, T1 H0 4TT4CC4T0 L 41DS, N0N 0D14RM1) voglio adeguarmi.
Ammesso che serva a cuccare di più.

Le cose vanno fatte perbene: ritorno sui miei passi per correggerli.
J “K” S S
La k fa più figo.

NB: non ho scritto omettendo le vocali (anche quello è di uso comune) il nome del noto programma televisivo “Jackass”.
Intendevo ancora il titolo del musical.

Arrivo al punto.

Il prete ha detto “scambiatevi un segno di pace”.
Non sono abituato a certi atteggiamenti, dal buon astinente di certi luoghi che sono. Mi è sembrato assurdo, scambiarci un segno di pace dopo tutto il sangue e l'intolleranza galleggianti nell'aria per colpa del prete. La sua messa era fortemente carica d'odio verso tutto il diverso dalla sua visione monocromatica dell'esistenza.

Da bambino ubbidiente condizionato/grazie ai miei non più lucidi spiegelneuron ho emulato, in maniera personalissima, ciò che facevano gli altri.
Ho scambiato, come figurine Panini, un segno di pace.
Ecco perché mi hanno cacciato.

Il prete intendeva stringersi la mano.

Mettetevi nei miei panni.
Se il telegiornale ha detto che non bisogna toccare le mani degli altri, anzi, bisogna frequentemente strofinarle con Amuchina liquida, per non contrarre l'h1n1 (colpito, affondato!!!), o altre malattie di moda, come poteva venirmi in mente una semplice stretta di mano?

Per fare la pace ci vogliono i soldi, altro che mani batteriologicamente spurie

Ho fatto il segno di pace, mettendo indice e medio a forma di V.
Pensavo il sacerdote intendesse quello.

Sono stato sbattuto fuori a pedate nel culo.
“Ha fatto il simbolo di Beppe Grillo. È un comunista”.

Ho tentato di spiegargli che Beppe Grillo gioca a palline con la narcolettica coscienza popolare e che, sebbene in passato (dalla seconda alla terza media) mi fossi lasciato ammaliare dalla sua oratoria degna di un David Icke (senza alieni però), ora ne sono fuori.
Niente.
Sbattuto fuori anche dalla casa del signore.

Con questo siamo al quarto bar da cui mi cacciano.

Dettagli.
Non sto a piangermi addosso.
Mi eccito in altri modi.

Mi sono alzato da terra. Perplesso, mi sono allontanato dal puttanaio, chiedendomi se i misericordiosi abbiano diritto a qualche particolare sconto.
Non sulle prestazioni delle mignotte, s'intenda.

Sere fa parlavo con un mio amico ossessionato dalla morte.
Sta leggendo Gurdjieff. È come un coulrofobico che si piazza in camera una statua di cera, a grandezza naturale, di IT il pagliaccio di kinghiana memoria.

Da piccolo avevo una visione chiara del momento della morte.
Pensavo a San Pietro con le chiavi in mano senza nessuna auto nei paraggi.

“Cazzo, sono morto, devo entrare e tu vai dal ferramenta per farti fare il duplicato? Allora non eravate così infallibili come pensavo”.
E il famigerato santo rimaneva perplesso.

Tutti possono perdere qualcosa di prezioso.
Non è il caso di Antonella Clerici e della sua verginità del backdoor (non la canzone dei Doors; l'orifizio quello lì).

Volevo farmi due risate perché, dopo due litri di birra e cinque jack&cola parlare di filosofia mi diviene difficile come iscriversi consapevolmente alla maratona di New York dopo aver contratto la sclerosi multipla.

Però in quel caso potrebbe essere un segno di speranza.
Io non ne avevo.
Lui mi citava dei brani, io rollavo gli spinelli.
È stato uno scambio equo e solidale, anche se non avevamo uno stand con gazebo e non ci trovavamo all'interno della Coop.

Le sue elucubrazioni/il suo hashish in cambio della mia attenzione, seppur virtuale e simulata.
Non vi pare onesto?

Be', considerando “chi” per voi è sinonimo di onestà, penso che non avete capito un cazzo ma vabbè.

Parlava a tavoletta. Via del monaco, via dello yogi, via del campo...

Ho le idee confuse, non ricordo bene perché ho iniziato a parlare dei cazzi miei e dei cazzi amari del mio amico preso dagli insegnamenti dell'armeno maestro di danza...

Avevano ragione: l'alcool ti fotte il cervello
Essere fottuto non mi piace, seppur l'impostazione cattolica della mia educazione me lo consigli vivamente.

Così ho voluto trasgredire e sono andato in Spagna.
Lì l'ecstasy costa tre euro a pasticca.

Ho capito il senso della vita e mi sono fatto furbo.
In certe discoteche, per non farti fare la fila al bancone, ti infilano un microchip RFID (ancora col codicefiscalese, ci risiamo!) col quale puoi anche pagare le bevute senza tirare fuori il portafogli.
Grande comodità.

Sparlavo spesso di questo gioiellino della tecnologia perché non ce l'avevo.
Possederne uno mi da una sensazione di potere indescrivibile, ed è bastato infilarmi sul dorso della mano un chicco di riso elettronico.

A dire la verità me lo sono fatto inserire per combattere la solitudine.

Ora sono sempre, comunque ed ovunque reperibile.

Non ho più bisogno di confidare nel prossimo.
E quando avranno bisogno di me gli basterà premere un tasto, così la mia mano inizierà a brillare come la palla discotecara anni '70 dei video dei Bee Gees

Totale reperibilità, addizionata all'aura dannatamente cool conferitami, danno come risultato il mio attuale status sociale .

Buono, per uno che ha imparato ad allacciarsi le scarpe a dodici anni (il periodo in cui seguivo il caro Beppe senza arrivare da nessuna parte, non com'è successo in chiesa).

Se non altro, è grazie a lui che ho capito che dovevo crescere, imparare a fare a meno della mamma, delle sue sapienti mani.

C'è da dire che, quando me le allacciava lei non si slacciavano mai.

Non era leccaculismo spicciolo. Oggi è la festa della mamma, perciò quello sopra (NB: la riga sopra) era un tributo/omaggio/regalo (ecco un bella trinità realistica più dell'altra predicata nel bar a cui sono andato molte righe sopra) a tutte le mamme.

Ma voglio fare a queste sante una domanda.
Una sola domanda.

Ci avete concepito per il brivido di poter effettuare e, in futuro, poterlo definire un rapporto completo a tutti gli effetti di cui vantarvi con le colleghe di lavoro?

Non facevate prima ad esaudire l'unica, amara richiesta del vostro futuro marito (“Mi dai il culo?) ?

Si potrà fare di mettere il punto interrogativo, la parentesi, e poi il punto interrogativo?

Non lo so; se ne infilassi un altro saremmo a tre.
Un altro ancora e ti bocciano all'esame di scuola guida.

Non si possono commettere quattro errori, da qui il detto “sbagliare è umano perseverare è diabolico”.
Ma ti fa sentire potente.

Diabolik non sbagliava mai ed è divenuto famoso.
Non l'hanno fatto santo ma si è fatto Eva Kant.
Per me può ritenersi più che soddisfatto, anche se lo bocciarono all'esame di scuola guida.

Io non ho niente ma me lo tengo stretto, ho imparato ad accontentarmi delle piccole cose, anche senza essere andato a un ritiro spirituale buddistamacrobioticovolattovegetarianosoloneiweekendlontanodallostressdell'ufficioedall'avidaboccadellasegretarianinfomanetutt'altrochesaziabile.

Anche questo simpatico palindromo mancato spiega (ma non giustifica; quello spetta a voi e al buon signore) la mia misantropia tendente al masochismo nichilista del fine settimana.
Gli altri giorni butto persino l'immondizia alle signore.
Specie quelle che abortiscono in casa.
Se mi beccano mi fanno il culo; butto i feti con le pile.

Drammaturgicamente scorretto

D'accordo, era una scusa per fare vedere quante parole difficili conosco. Con Wikipedia a portata di mano la tentazione è sempre troppo forte.

Oggi, nella sezione “lo sapevi che”, si parla del “palladianesimo”. È un chiaro, esplicito affronto, a noi disertori casalinghi, come a dire: “Visto? Possiamo permetterci di trattare in prima pagina argomenti noiosi, tanto la gente ha bisogno di noi comunque”.

Per me il palladianesimo non è ne più ne meno interessante di tutti gli altri culti istituzionalizzati.

Non è un culto, tipo il paganesimo?
No?
Vado a controllare.

Hanno ragione, è vero.
Ci tengono per le palle col loro sapere.

Usano la nostra ignoranza come fulcro della loro stabilità.
Dimostriamogli di essere maestri d'aikido, non infime leve sfruttabili.

Propongo una rivoluzione collettiva silenziosa.
Da domani nessuno uscirà più di casa.
Staremo tutti al calduccio a leggerci il maestro armeno di danza.

E quando ci verranno a cercare perché non avranno più nessuno da arrestare o tassare, diremo felici: “Fanculo, questa è proprietà privata”.

Peccato che non siamo in America.
Come vorrei avere un arma per essere un bifolco (sia yankee o redneck) che attende con ansia la violazione del suo giardino privato, per vedere se il suo Remington a doppia canna funziona davvero come ne “L'armata delle tenebre”.

Meglio non farsi certe domande; Raimi che l'ha fatto, ci ha rifilato ben 3 spiderman.

Non era meglio se si fosse fermato a percepire il silenzio che intercorre tra una parola e l'altra del nostro interlocutore interiore?

E chiudo qui le trasmissioni ricordandovi una cosa fondamentale:

Non importa chiunque tu sia, l'importante è la felicità a pagamento.

Dieci euro a chi riesce a spiegarmela.

domenica 2 maggio 2010

TANTA CARNE SULLA BRACE? MANGIA E ZITTO. VUOI DIGIUNARE? MI SA CHE HAI FATTO L'UNICA SCELTA SAGGIA DA SAGGIO SAGGIO... MA UN ASSAGGIO?


MI DUOLE NON POCO NON POTER VOLONTARIAMENTE ESSERE ANDATO A ESULTARE A PUGNO CHIUSO IN MEZZO A MILIONI DI FRATELLI, CON SOTTOFONDO CELESTIALE E GRATUITO.
MI RIFARO' L'ANNO PROSSIMO.
NON CI SONO MAI ANDATO; PRIMA O POI NON CI ANDRO'.




TANTI AUGURI A VOI, TANTI AUGURI A VOI, TANTI AUGURI RITUALI, TANTI AUGURI JA-BUL-ON




MA, IO, HO IL CUORE NEEERO, E MOLTA GENTE MI VORREBBE AL CIMITERO.
NO, MA CHE, L'OLOCAUSTO?
NON C'E' MAI STATO, QUELLO E' REVISIONISMO STORICO.
LA STORIA LA SCRIVE CHI VINCE LA GUERRA.
ANNA FRANK SCRIVEVA: "SONO QUI A SCRIVERE IL MIO DIARIO CON LA PENNA BIC"... MA LA PENNA BIC NON ERA ANCORA STATA INVENTATA.



E ORA, MAGARI PENSATE CHE LA FOTO SUCCESSIVA SIA IDENTICA.
SI', E' IDENTICA, SOLO CHE QUELLA DI PRIMA ERA TEDESCA, MENTRE QUEST'ALTRA E' RUSSA.
ECCO PERCHE' COMUNISTI E NAZISTI DOVREBBERO UNIRE LE MERDE NEL CUORE E IL VUOTO NEL CERVELLO A FAVORE DI UN DITTATORIALE PARTITO UNICO.




AVANTI O POPOLO, ALLA RISCOSSA, BANDIERA ROSSA TRIONFERA', E MENTRE ELLA TRIONFERA' EL PUEBLO EN EL CULO SE LO SPATASCERA'.
NAZISTI DI MERDA A MORTE.
EVVIVA LA RIVOLUZIONE (SOTTO IL DITTATORE CHE LA PROMUOVE), PER POTER LAVORARE LIBERAMENTE CENTO ORE SETTIMANALI, PER NON AVERE NULLA DI NOSTRO, ESCLUDENDO IL NOBILE, UTILISSIMO, DEDUCIBILE DALLE IMPOSTE AMOR PATRIO.
UN DITTATORE CHE PARLA DI RIVOLUZIONE, E IL POPOLO CHE FA LA RIVOLUZIONE PRO DITATTORE... MI RICORDA IL VIDEO DEL TRANS DI BANKOK CHE SI INFILAVA IL SUO STESSO CAZZO NEL CULO E SI SCOPAVA.
ALMENO LUI GODEVA





Tanta gente festeggiava il lavoro, nonostante il 145% di essa era disoccupata, con un mutuo titanico, milleduecento rate per per la lavanda gastrica dello spaniel, costato un altro migliaio di euro e altri debitucci vari coi padrini locali.

Fanno bene, è di gran moda. Conosco un sacco di gente che fa tre figli e li cresce a pane e cipola ma non per questo rinuncia a sfoggiare il bel Porsche familiare.

Ma si sa, a noi italiani piace fare le cose in grande. Lo abbiamo imparato dagli americani.

Loro hanno il comandante negro massone e le bombe. Spingi un tasto e il genere umano diventa storia da poter narrare al massimo a una popolazione non terrestre o ai batteri rimasti dalla nostra non decomposizione (di carne ne rimarrebbe ben poca).

Noi abbiamo il nano sifilitico anch'egli massone, affiliato a un partito nazista vestito di verde capitanato da un tizio al quale il signore ha appena appena fatto sentire il suo santo tocco, storcendogli perennemente la bocca (ma non la voglia di odiare il prossimo per il bene dell'odio collettivo continuativo).

Ripeto, non disperiamo: da noi almeno si mangia bene.

Napolitano, ancora lui.
Brrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr.
Guardate.
Ogni tanto sento qualche strascico di discorso da esso proferito.
“Esso” inteso come, già che siamo in tema filo americano, pronome personal impersonale di cosa: IT.
LA COSA.
Non è un uomo, non lo si può negare.
Detto questo. Il paragone per descrivere cosa provo a vederlo e sentirlo parlare CONTEMPORANEAMENTE...
Fatemelo trovare.
Datemi tempo.
Scrivo di getto.
Se mi fermo non per andare la bagno è finita.
Ecco.

Stazione, 3 di notte, nessuno in giro a parte un tossico pieno di croste purulente, con una siringa sporca di sangue saldata alla mano tagliuzzata che mi ordina di vuotare le tasche, barcollando, mi rassicura di più dell'”essere IT... Giorgio”.

Se non altro c'è qualche remota possibilità che il tossico sia infondo infondo buono, che la siringa non sia stata ancora usata, che quello che pare sangue in realtà sia pomodoro o pittura rossa addensata con fecola di patate o pasta di soia, tipo come si usa nei porno per creare una sborra più densa (dammi il cinque Max; cos'hanno detto gli dei riguardo la schiena battezzata di tua moglie?).

Sono favorevoli?
Se non lo sono, pazienza: da milioni di anni ci siamo abituati a non averli dalla nostra, perciò passami lo stappa bottiglie.

Non mi lamento, questo è certo.
Quando incontro i miei amichetti e mi chiedono come va, rispondo sorridente sì sì tuttapposto, per non fare conversazione, anche perché è impossibile fare conversazione con “gli altri”.

La gente attende un contenitore asimmetrico dall'aspetto umano, per poterlo riempire con la propria storia, i propri problemi, come a chieder continue conferme sulla veridicità degli eventi.

“Oh, allora, capisci? Vedi? Tutto 'sto malessere, 'sti problemi, sono reali, sono veri, sono tanti, non posso fare niente. Mi segui?”.
Silenzio.
“Ecco, tu sì che sei un buon amico”.
“Ma veramente mia madre si è prostituita dai sei ai dodici anni insieme alla Madonn...”
“Un attimo, fammi finire di parlare, i miei problemi sono più gravi. Ho bisogno di un consiglio. Che dici?”.
Silenzio.
“Sì, penso che farò come pensavo. Ci avevo pensato già dall'inizio. Tu si che sei un amico”.
“Veramente ti stavo dicendo che ha preso la sifilide e poi è rimasta incinta di m...”
“Ma sei sicuro? Secondo te faccio bene? Non è che poi mi pento? Se seguo il tuo consiglio che è anche il mio, sbaglierò?”.
Silenzio.
“Lo sapevo, ah, ah, su di te posso contare sempre”.
“Non mi fai mai parlare allora toh. Siamo fratelli, figli dell'incesto e della sifilide”.
SILENZIO.

Non è un male odiare la famiglia generatrice.
Basta farlo con stile, senza ripensamenti.
Se cago tutta questa roba un motivo deve esserci.

Secondo me, prima della glaciazione ben mostrataci nei minimi dettagli nell'insostituibile film “L'era glaciale”, nominato a furor di popolo patrimonio storico umano d'incalcolabile valore, l'uomo si cibava di piante a foglie verdi e frutta.

Non cacciava. Non pescava.

Come gli animali che, quando stanno male, istintivamente, senza che nessuno glielo abbia insegnato, vanno a mangiare l'erba.
Eravamo così pure noi.

Quando siamo bambini, e non vogliamo mangiare la sbobba schifosa chiamata forfettariamente “omogeneizzati”, il dottore stabilisce che stiamo male, che c'è qualcosa che non va.

Omogeneizzati, pillole, medicine, punturine, controlli, controlli. EEEE, MAGIA. Benvenuto nel mondo degli onnivori.
Peccato che non lo eravamo, in origine.

Con ciò, alla faccia degli ogm e di tutti i metalli, le schifezze che infilano a forza nei cibi creati in laboratorio, oltre a tutto questo, mangiamo SOLO ciò che NON dovremmo mangiare.

Mangiamo merda: le mosche di tutto il pianeta non possono aver commesso tutte lo stesso errore.

Però c'è da festeggiare, la notte è ancora giovane, l'avvocato è dal barbiere, il barista è ancora al bar, spinto da forze di causa maggiore ad entrare nel Guinness dei primati col record di 48h lavorative consecutive. Andateglielo a dire alla giuria che non lo fa per la gloria (chi fa un record mondiale non riceve denaro ma solo riconoscimenti; parole).

È lì che dorme in piedi dietro al bancone, aspettando che le 72 ore di partita a poker del boss mafioso locale finisca.
Anche gli sbirri, rapiti dal gioco, si sono fermati a guardare, ignorando le chiamate/richieste d'aiuto di chi viene stuprato.

C'è gente che chiama i carabinieri per...
Tutto.
Quella sotto casa, incazzata come una bestia, ci voleva denunciare perché le nostre piante perdevano foglie sul suo balcone, nel suo cazzo balcone.

Immaginatevi: ho visto il maresciallo armato di macchina fotografica, tipo CSI, fare le foto al corpo del reato.

Belle foto; peccato che la foglia non abbia sorriso neanche in uno dei 12 scatti.

12 scatti. Una foto ricordo dell'ultima cena per ogni apostolo partecipante.
Che il 13° si attacchi al cazzo e tiri forte.

Il suo dio lo salverà.

Se scavi, però, ti accorgi che il primo maggio è il calendimaggio, festicciola comparsa qualche mesetto prima dell'invenzione dell'uomo, dell'invenzione della parola, dell'invenzione dell'incesto et aborto e poi, dopo tante cose tipo pitture rupestri... il lavoro.

Mettici che nel primo maggio 1776 è stato fondato l'ordine degli Illuminati di Baviera, un pochino tanto influenti sulla vita di ognuno di noi (voi che dite? No, scherzo, so cazzate da internet).

Due mesi e tre giorni dopo, tutte le terre che costituivano la Virginia Company, di proprietà della regina d'Inghilterra, decidono spontanea volonta, di chiamarsi “Stati uniti d'America”.
Nasce il mito dell'Harley Davidson e del fast food, più fast che food.
Anzi, solo fast, niente food... se però considerato cibo animali zombie morti per risorgere come McNuggets, fate pure.

Io mangio macrobiotico; gli animali li tengo per girare gli snuff movies.

America, terra della libertà solo dopo aver pagato i tributi alla regina.
Cazzo, il parcheggio è suo, ci permette di starci per grazia divina ma... va pagata.
Eh!

Poi... ah, sì.
Mentre preparavo la pizza, mia grande passione, l'unica caratteristica che mi accomuni con gli italiani, ho svistucchiato Carmen consoli cantare, come al suo solito in aramaico antico, masturbando un basso di dubbio gusto, con le dita pittate di nero, a lutto.
Finita la canzone se n'è uscita che abusare dei minori è sbagliato.
Ecco a che serve continuare la scuola dopo le superiori.

Poi mi sono chiesto come fosse possibile.
Un attimo, il tempo che la pressione esercitata dalla birra nel cervello si allentasse, ho capito.
Era gratis.

Così s'è svelato l'arcano di tutta quella gente ammassata accalcata una sopra l'altra in profonda adorazione, giunta lì da tutta Italia... per sentire ricourdolgionno de io atriònio, avito vianco i sèta e ordan za e le altre hits dell'artista siculo aramaica antica.

Mi sono rifatto (il cazzo e le palle) di notte, guardando un po' di signora Rai (nei miei sogni è un'attraente signora) che spulciava nei suoi archivi degli anni sessanta e settanta.

I programmi televisivi dell'epoca...
Mi sono sentito orgoglioso di essere un Rettiliano vero.

Toto Cutugno era fiero della sua appartenenza nazionale, io sono per la razza, come i rapper negri che si sparano per non pagare i cd di TUPAC che spacca troppodibruttovaffanculoquestoèilmioquartierequellaèmiamadrequellalamiadonnanzommaètuttomio... yo!

“Cantagiro”, “Senza rete”, “Discoring (nome geniale dai molteplici significati).

Che canzoni, che facce, che propositi.
Sorridevo di gioia talmente tanto che la mandibola si stava staccando per andare a tesserarsi coi comunisti.
Quando ho capito che il corpo stava volontariamente disubbidiendo al suo Duce cervello ho, di mia spontanea volontà patriottica ingoiato olio di ricino, ed è tornata brava brava, muta muta al suo posto a lavorare 12h al giorno.

Mi ha stupito “Senza rete”, il primo programma in diretta dove gli artisti si esibivano dal vivo, non in playback.
Morandi raccontava la sua esperienza e, seguendo le sue direttive, si vedeva che era agitato, pauroso, timorato di non essere all'altezza della situazione.
Canne d'organo sparse ovunque, un pacco dei più disparati strumentisti da paura, e il direttore d'orchestra sempre incazzato, mi hanno fatto schiattare.

Scena clou: Gianni gli si avvicina (al direttore) col suo solito fare da manager gasato lavitaèbellanondisperarehannotiratol'atomicaenoiricostruiremotuttoconlamammaillatteperòdigliaquelcosochesonogelosoeselorivedoglielonfilonelculo con microfono fallico presuntuoso, puntandoglielo in direzione della bocca, gesto che sicuramente aveva fatto migliaia di volte in giro per feste di piazza e chalet vari, di fronte a donne sospiranti, ragazzi felici di cantare canzoni pressoché vuote, con una scodella simmetrica di fili tricologici non tinti in testa, come a dire, dai, canta direttò!!!

In sottofondo, scazzatissimo, si sente: “No, no, non la conosco nemmanco”.

Hahahahahah, mi so' crepato, se mi si concede una licenza poetica.
Tanto non lavoro, posso prendermi le licenze che mi pare, sopratutto ora che c'è da festeggiare.

Chiudo con una genialata.

Finito il programma, mi sintonizzo su rai tre, e succede qualcosa che non pensavo fosse possibile.
L'emozione, lo stordimento scaturito dall'emozioni, il buio, sei litri di birra filtrata con noccioline e tramezzini di carne avariata di mamut crudo in circolo per l'organismo...

C'era Enrico Ghezzi.

Sorrideva.

Parlava calmo

IN SINCRONO!!!
IN SINCRONO!!!
IN SINCRONO!!!

Non potete immaginare le liquide gioie squillanti multi cromatiche, vedendo il buon vecchio Enrico FELICE, INTONATO E NON AFONO, parlare la nostra lingua sì, ma facendosi contemporaneamente:
1) Capire
2) Comprendere
3) Assimilare
4) Assaporare
5) Mirare
6)Immagazzinare

6 caratteristiche imprescindibili. Sei come la somma del primo maggio (1-5).

Capii d'esser precipitato, per caso o destino poco importa, all'interno di un'infinitesimale frazione di possibilità di perfezione cosmica, d'universale unione et congiunzione astrale col padre, con gli dei, col tutto che è uno, anche se apparentemente separato.

Mi so' messo a piagne.

Parte la maratona di tre film ultra comunisti.
Oddio, penso, domani devo svegliarmi presto, come faccio?
Solo ora il cervello mi suggerisce che da qualche anno a questa parte esistono dei cazzettini di plastica con dietro dei buchi bianchi di plastica scarta, farciti di metri e metri di pellicola chiamati videocassette (VHS per gli amici e durante le operazioni top secret con film scato&pissing).

'Sti cazzi.

Era geniale sentire Enrico elogiare il regista, enfatizzando quanto fosse irreale e inesistente la rivoluzione virtuale ch'egli tentava di raccontare al pubblico ben ammaestrato e gonfiato di vane puerili speranze utopiche.
Ho visto degli spezzoni...

Donne cantavano quanto bisogna essere puri e forti per la patria, per l'amore dei compatrioti.
E a uomini così, per citare un pezzo che ricrodo, NON SI PUO' DIRE DI NOI.

Comunista?
Ecco, tieni la figa!!!

Uomini felici di lavorare per la patria, sebbene non gli abbiano mai potuto neanche stringere la mano, in quanto concetto/entità astratta, non persona fisica giuridica pensante operante.

Balli, canti monotematici.
TUTTO-PER-LA-PATRIA.

I testi... che testi.
Mamma mia.

La propaganda di Stalin era identica a quella di Hitler.
La differenza tra loro due era la forma, la lunghezza del baffo, e il gusto estetico nell'arredare i vari lager.
Ah, e d'appartenenza di loggia.
Il Fuhrer stava con la Thule mentre Baffonevijic non ricordo; mi pare cavalieri di Malta o comunque, una di quelle sette di infelici lì.

I templari custodivano il Graal.
Io custodisco un'ulcera perforante.

Chi è messo meglio?
Se non altro io custodisco qualcosa di tangibile (e defecabile).

A voi le conclusioni.


E ora pubblico, giusto per la gloria, come quelli del guinness, un pensierino scritto l'altro ieri, dopo una mezz'oretta di televisione.
Mamma mia quanti spunti per architettare un suicidio di massa.


EPPURE CI HO PROVATO, NON E' MANCO LA PRIMA VOLTA: PREMIATEMI
ALMENO PER L'IMPEGNO COME A SCUOLA, AI BRUTTI TEMPI DEI CORRIDOI
ODOR DI CANDEGGINA E SUORA GRACCHIANTE.



A casa di nonna, incazzato, sfogliavo riviste culturali di mia zia. Potevo risparmiarmelo. Non
avendo molti argomenti di conversazione con la madre di mia madre, escludendo oddio mi fa
male la gamba, oddio fa freddo (35° atmosferici costanti!!!), più vari acciacchi che, per fortuna,
ancora non m'hanno acciaccato, mi diletto in zapping cartaceo, imprecando a denti stretti.
“Perché dici le parolacce al giornale?”, chiede zia zietta. “Sono un ammasso di troie e immaturi
disgustosi, non li sopporto”. “Che lo leggi a fare?!”. “Vorrei saperlo anch'io, zia. Vorrei saperlo
anch'io”. In un trafiletto ci informano che Berlusconi sarà unito con gli altri amici. Ci promette,
a noi umani schiacciati dall'ultima ruota del carro, che tra tre anni anche l'Italia, che non è da
meno di nessun'altra nazione del mondo, se non per un debito pubblico composto da una cifra
lunga il doppio di una mazza di Siffrediana memoria, avrà la sua bella centrale nucleare.
Dobbiamo però stare tranquilli. Oltre a dire che tutti sono propensi a una buona collaborazione
(contare i soldi sul tavolo della cocaina) non accetterà un rifiuto da parte di Sarcozy e il principe
Carlo, i quali dovranno assolutamente presenziare all'impellente messa del non ricordo quando
nella chiesa di San Pedofilo non ricordo il nome (ma sento le urla dei bambini ai quali ha
mostrato la retta via della perdizione a suon di bastonate e parabole su animali parlanti che si
inculano tra di loro, mentre il buon Gesù filmava per riproporre tutto ai suoi amici di FB).
Allora penso che se il nostro padrone vuole la centrale nucleare dobbiamo volerla anche noi.
La Fox possiede i diritti di tutti gli episodi dei Simpson e sul suo canale manda in onda sempre
le solite puntate, nonostante ne esistano a centinaia.
Da un po' di tempo le puntate con, incluso nel prezzo, il pesce triocchiuto malformato frutto
delle deformazioni professionali apportate dalla centrale nucleare dove Homer Simpson lavora
da una vita, non vanno più in onda. Mi chiedo se ci sia sotto qualcosa. Vedo il marcio ovunque
perché ovunque stiamo marcendo, dal momento in cui siamo usciti dal fetido antro della
presuntuosa bigotta finto moralista che ci generò anni or sono.
Riprovo a cercare l'intrattenimento con un altro caro strumento.
Sintonizzo l'apparecchio per pochi micro secondi poi via, canale dopo canale, alla ricerca di una
serie di contenuti che sappiano soddisfare la mia scarsa attenzione verso attività ludiche
collettive. I programmi televisivi sono comunque un buon argomento di conversazione con
amici e parenti, anche perché, all'infuori di questa cerchia di reality e tonnellate di telefilm,
rimane ben poco, tipo oddio quanto si è alzata la benzina (colpa nostra che glielo permettiamo)
e oddio quanto sono salate le bollette. Anche colpa nostra. L'avevo detto, olio e sale non sono
indispensabili, tanto meno quando si tratta di pagare inutili imposte tutt'altro che dolci, a meno
che voi non siate abbienti sconfinati.
Sono indeciso tra “il boss delle torte” e “Jarod il camaleonte”. È dura. Devo riuscire a mettermi
nei panni dei miei amici e parenti, cercare di prevedere cosa vedranno, cosicché potremo parlare
insieme. Riprendo il telecomando, zappingheggiando come un buon critico televisivo del nobile
ceppo dei giornalisti di gossip.
E cambio canale, rincuorandomi che a quelli di Current, del primo maggio come vana fasulla
festa dei lavoratori, non frega un cazzo, tanto da mandare in onda, all'ora di pranzo, donne
militari che si addestrano in caserma, raccontando l'esperienza della naja volontaria, sadica,
causa effimero patriottismo più ampiamente diffusa disoccupazione nazionale, ben condivisa tra
la popolazione.
È pur sempre un argomento in comune per poter dialogare, dar fiato alle trombe.
Lamentarsi.
Cosa c'è più bello di lamentarsi, enfatizzando il fatto che non si possa fare niente per cambiare
le cose?!
Di fatto, arrivato al canale GXT mi chiedo come il mondo possa permettere, non tanto tutte le
guerre inutili, per fare arricchire massoni ed ebrei massoni, quanto che non si può pagare Paolo
Ruffini per commentare/doppiare i concorrenti di uno stupido gioco chiamato “Fattore Paura”,
dove palestrati finti finto patinati concorrenti si trovano in una riproduzione scala 1:1 del Bates
Motel per svolgere una serie di dure prove, come farsi bagni di sangue di pesce marcio in docce
infestate dagli scarafaggi, i quali dovranno poi essere raccolti a mani nude nella manche
successiva, se rimane un po' di coraggio dopo la prova con la camicia di forza e il ragno
disumano che la bionda sta disgustosamente addentando, per dimostrare a se stessa, alla nazione
e in ultimo, ma non per ultimi, ai suoi genitori, che i sacrifici economici per le ripetizioni di
latino non erano mera commedia, bensì utilissima pratica finalizzata alla formazione del
perfetto essere umano del futuro, l'instancabile patriota che non deve chiedere mai che, come
Rambo e altri eroi, se la situazone lo richiede, è anche in grado di ricucirsi un braccio, senza
dover recarsi al pronto soccorso, portare via il prioritario posto alla gente davvero malata, che
non finge, stanca di pagare le tasse per diventare sempre più povera, soggetta a immotivate crisi
isteriche, mentre gli incassatori se la ridono, allarmandoci sul fatto che presto il mondo finirà
per colpa delle guerre nucleari, bombe atomiche, piaghe d'Egitto varie.
Alla fine la concorrente sorride: “Fiuuu, per fortuna che non siamo in Egitto. Lì ci sono i
terroristi”.
Mi domando come facciano a permettere cose così.
Perché probabilmente dovrò lavorare tutta la vita, essere obbligato a mangiare la roba di
plastica dell'Eurospin mentre Paolo Ruffini se la ride, facendo infantili doppiaggi di serie Z e
lode?
Propongo una rivolta popolare.
La rivolta si svolgerà quando volete, tranne sabato e domenica. Solitamente durante questi due
giorni vado per bar ad ubriacarmi, sedando la voce nel cervello che continua a consigliarmi, a
ordinarmi, a obbligarmi a non vivere mai il presente, a essere sempre proiettato verso un
momento che mai verrà, in quanto mai esistito e mai esisterà
Se l'oggi è il domani di cui mi preoccupavo ieri allora siamo fottuti.
Di qua c'è una tizia proveniente dal paese dei terroristi e del petrolio a sbafo che s'è appena
rifatta il naso, mentre la sua fedele amica, con tanto di camice asettico, shoccata, s'è sorbita in
prima fila la visione del martello chirurgico che le sfondava il setto nasale, nell'idilliaco
sterilizzato ambulatorio abusivo dov'è avvenuto il miracolo, la crisalide che si trasforma in
tumore maligno, la nasa grossa storta che diventa nasa a patata asimmetrica. Un po' di giustizia
sommaria, arbitrariamente cinica e corretta arriva con la domanda dell'oscura presentatrice, mai
inquadrata in faccia.
“Perché ti sei rifatta il naso?”.
... perché?
La terrorista ride, non risponde. Non sapessi che l'intervista è avvenuta dopo un po' di giorni
dall'operazione, sarei tentato a credere che, in realtà, la terrorista non sia solo una stupida
degenerata succube di genitori oppressivi e imperative mode televisive, bensì una vittima
annichilita dall'anestesia conseguente all'operazione da ella subita.
Ancora silenzio.
Stavolta la donna misteriosa pagata per fare domande scritte da non si sa chi ritenta la ricerca di
una risposta di senso compiuto con un approccio meno informale, più gioviale e, diciamolo, più
intellettualmente stimolante per il pubblico.
Spendono oltre trenta euro al mese per l'abbonamento.
Che dite, avranno un cazzo di diritto di svagarsi o no?
“Quale sarà la prima cosa che farai quando il naso sarà guarito e potrai togliere il cerotto?”
“... ... ... ... ... ebble... bebbè... b... bbè”
“Farai un sacco di foto, non è vero?”.
“Sì, FARO' UN FACCO FI FOFO”.
Ciò che conta è raggiungere la serenità interiore, conseguire la buddhità, qualsiasi sia la strada
dell'illuminazione.
Ognuno deve attraversare il suo specifico percorso per raggiungere l'obbiettivo degli obbiettivi.
Se per la terrorista rifarsi il naso comportava una tappa imprescindibile, allora sono con lei,
felice, anche perché potrò scoreggiare quanto mi pare senza che lei se ne accorga, almeno per
un paio di lustri.
Parte una pubblicità ambigua.
Dice che il bello di certi canali Sky è che non c'è mai l'interruzione pubblicitaria.
Forse ho sbagliato canale.
Filippa Lagerback sorride, e grazie al cazzo, vorrei vedere voi pagati, strapagati per succhiare,
non fare nient'altro che non sia orale (però senza parole, suoni dei gargarismi spermatici a
parte).
Dice che in Scandinavia l'igiene orale (dei denti) è importante.
Ecco perché dalle mie parti è pieno di cariatidi e gente con molta carie. È io pensavo fosse il
frutto di incesti perpetuati per generazioni.
Piccola nota, per chi non lo sapesse (in tutti i sensi, a tutti i livelli).
In tutto il mondo, per mantenere prestigio, sangue sifilitico blu, terreni, la gente usa accoppiarsi
con gente che non è proprio “gente alla lontana”, semmai parenti alla vicina. Quale prezzo per
mantenere il lusso del possedimento di beni materiali. Ecco perché il buddha, e altri personaggi
di sit com minori, predicavano il totale distaccamento dal materiale.
Un errore di valutazione e ti ritrovi a penetrare l'ano di tua cugina per poi, viere nove mesi
d'inferno, ritrovarti in braccio, alle tre di notte, tuo figlio che non vuole dormire in quanto
deforme, già scontento della vita a soli tre mesi.
Ma esistono finanziamenti a tasso zero, perciò penso che al più presto, genererò, grazie
all'ausilio di mia cugina, un tenero frugoletto, al quale lasciare al massimo il pc dove ora sto
scrivendo e la mia Ibanez RG, unici possedimenti miei miei di proprietà esclusivamente mia.
Un altro dice che, appena nasci, contrai un debito di ventimila euro.
Poi mamma mi dice che non si deve giocare al videopoker, tanto meno prendere il vizio.
Andatele a spiegare che chi gioca coi videopoker sta cercando di cucire una toppa sul conto in
sospeso che i loro frugoletti hanno contratto grazie alla banca.
Ma è un paese libero di pensare ciò che gli viene trasversalmente imposto, così spingo la
freccetta in alto.
Non sapevo che il diavolo della Tazmania è un animale. Non esistesse National Geographic
saremmo una massa di cazzoni ignoranti, per giunta arrivisti egoisti. Fortuna sapientemente
creataci da noi vuole che l'attuale società non sia impostata secondo tali filtri mentali.
Vedere mia madre rimpinzarsi di schifezze (anche gastronomiche) m'infonde nel cuore un misto
di rabbia e tristezza. A volte mi ci viene da piangere, poi però converto l'emozione in
incazzatura, figurandomela in vesti di rimproveratrice.
“T'ingozzi d'alcool, non sei in grado di uscire senza bere ”.
Mi depancreatizzo il fegato con l'alcool divertendomi.
Si depancreatizza fegato e cervello incarognendosi.
Chi è il coglione?
A questa domanda vorrei far rispondere l'esperto in televendite del canale 821, scimmione
dall'aria confidenziale. Sulla coscienza trasporta a fatica il grande peso, sotto forma di
responsabilità, di sbolognarsi un collier e un paio di orecchini da duecento carati.
Non sto utilizzando un'effimera iperbole pantagruelica per fare il simpaticone sfoggia termini
disusari. L'homo abilis di fronte alla cinepresa ribadisce una, due volte ogni, due, tre minuti che
in tutto sono duecento carati. Non riesce a fare il macabro collegamento: se è vero ciò che
sostiene, significa il peggio dei peggia. Sta vendendo qualcosa che vale molto di più della sua
presenza sul pianeta terra.
Dovremmo preoccuparci di occuparci d'incarichi alla nostra altezza.
Stavolta cambio perché non mi piacciono i millantatori troppo sicuri di sé.
La gente non crede in se stessa ma crede in Gesù e i suoi amici. Mi chiedo come si possa
versare anche solo un principio di accenno di lacrima per l'estinzione del genere umano. Dalle
frequenze di Rai 1o2o3 la chiesa incita a rapporti sessuali non sensuali, strumentali, volti a
procreare, cercando di deviare l'attenzione degli infuriati genitori coi figli ecclesiasticamente
stuprati giunti fino a San Pietro per chiedere un risarcimento. Quanto varrà il culo spanato di un
bambino di otto anni?
Mi fermo ad osservare il papa. Ultimamente ha una brutta cera, il rettiliano Jopphy. Fare tutte
quelle benedizioni deve mettere un grande appetito di carne tenera e cruda.
Fossi stato in lui avrei ripiegato sul sushi; se non altro non ti devi scusare coi genitori.
Salvarsi la faccia non è sempre alla portata di tutti.
Sunday, Monday, happy days. Eccolo lì, Ric Cunningham (in italiano Riccardo Cunilingus
N.d.T.). Non lo vedevo da assolati primaverili pomeriggi delle elementari.
Solevo mangiare su di un banco dotato di lavagna nascosta sotto la superficie in finto legno,
simile ai banchi scolastici adottati nelle scuole scolastiche. Mi ci trovavo a mio agio. Guardavo
il televisore a forma di casco, diavoleria che tutti i miei amichetti invidiavano, non curandomi
delle loro lusinghe, rapito dagli immortali, churchilliani discorsi del giovane vecchio saggio di
Milwakee.
Suo padre, interpretato da un superbo Tom Bosley, era un grande della vecchia scuola. Prima di
diventare padre dell'ipotetico stereotipato bravo americano medio, e dell'amica della mai vista
Jenny Picalow, nonché padre adottivo di Fonzie, era solo un Charlie, circondato di Angeli
molto bone. Tempo fa uno degli angeli di Charlie è morto.
Quando muore una così gran topa è un peccato.
Tutti gli idoli del passato se ne stanno andando. Si stanno imbarcando su di una nave che fa solo
andata per il regno dei morti famosi.
Tra gli ultimi passeggeri saliti a bordo c'era Raimondo Vianello.
Stavolta la telecamera la sposto io. Torno lì, sul tavolo della cucina di mia nonna.
Versavo lacrime sul giornale di zia, vedendo la Mondaini paralitica, corrugata, a piedi scalzi
sulla sedia a rotelle piangere di dolore per la partenza del suo compagno di vita. Poi mi sono
avvelenato leggendo il titolo dell'articolo, le smancerie di chi è stato retribuito per giocare col
dolore, in primis di uno dei due ottuagenari più famosi della televisione italiana, in secondis di
tutti gli ultra ottuagenari del paese che, sebbene, o non sappiano leggere, o non ci riescano più
senza l'aiuto di potenti occhiali dotati di lenti à la X men (quelli di Ciclope), soffrono di
solitudine permanente, vedersi strappare via a una qualità di estremi saluti così bassa il caro
Raimondo non è cosa da andarci coi piedi sofferenti.
Ma torniamo al presente.
Me di fronte al palinsesto di Sky.
Disarmato.
Senza neanche un modesto esercitino alle spalle.
Ci rinuncio. Spengo e mi fanculizzo altrove, magari tra le pagine di Battle Royale.
Penso che non riuscirò mai ad integrarmi in questa società. Magari, con un pizzico di fortuna,
comprerò di contrabbando uno di quei famosi biglietti di quella famosa nave che fa un tragitto
di sola andata.