lunedì 29 aprile 2013

META' DI META' E' LA META: TRA META CINEMA E META REALTA'

Ahhh, se godo.

Il sistema si sta sfasciando sfaldando sfrangando frangendo fagocitandosi da anni, però il tutto è successo in piccoli episodi sotterranei, silenziosi.

Adesso anche un cieco (sloviacco) può vederlo.

È tutto così chiaro!

Proprio, proprio contento.

Ne salteranno di teste, oh, sì.

 
Giorni fa mi ha telefonato zia (abita nelle Marche) ha detto che lì dalle sue parti un botto di persone si stanno uccidendo tra loro per cazzate (tipo “bastardo, quello era il mio parcheggio, BAAANG), altre si stanno suicidando (“Mi impicco perché non ho il lavoro [e poi, quando ce l'aveva approfittava di ogni pausa pranzo per fare una pausa Bitter Campari, prosecco, Gin&Jack]).

 
Everything is an illusion... ma cazzo se è divertente.

Un gran bel film.

Vi ricordate i “catastro-disaster movies” che andavano negli anni '70 (“Airport”, “The day after”ecc.) o quelli più recenti tipo “The day after tomorrow”, “2012”?

Hanno smesso di girare roba così; si stanno rendendo conto che basta guardare un telegiornale per vedere (almeno) 5-6 diaster movie completi riassunti nel tempo di una notizia.

È la nuova frontiera dell'intrattenimento empatico.

Ora che tutto corre a velocità sempre più frenetica, chi ha 90 min. da spendere di fronte a un film (Facebook è troppo più importante)?

Guardi il telegiornale, guardi 5,6,anche 7 films.

C'è tutto: disaster, horror, splatter, gialli, poliziotteschi, sportivi, socio-satirici: tutto il cinema zippato in segmenti (e si ostinano a chiamare “notizie”).

C'è di bello che tutti questi generi cinematografici si sviluppano all'interno di una cornice: quella del “Mockumentary”.

Per chi non lo sapesse, il “Mockumentary” è un film che si spaccia per un documentario che vuole spacciarsi per un vero documentario che racconta vicende e personaggi “reali”.

Uno celebre che quasi tutti avranno visto è “Zelig” di Woody Allen, tanto pe' capisse.

Bene: ormai il telegiornale è una serie di mini-mocukmentary e trailer deliranti di storie irreali che vanno a colmare il bisogno di divertimento dell'audience pagante.

Ciò mi riempie il cuore di felicità.

Meglio di un bypass, no?

No?

 
Sto leggendo 3 libri in parallelo: “Open” l' “autobiografia” di Agassi, “Scar Tissue”, l'autobiografia di Antony Kiedis e “Voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo”, l'autoparodia di Federico Rampini.

 
Il primo lo consiglio, anche se non vi piace il tennis; una storia emotivamente toccante, scritta molto bene (l'ha scritta un premio pulitzer, non André).

 
Il secondo lo consiglio perché è allucinante e allucinogeno e sentito (forse a tratti troppo prolisso).

 
Il terzo lo consiglio perché è divertente; un baby boomer che racconta i baby boomer narrandone pregi e difetti, mettendo (inconsapevolmente) in evidenza quanto stiano mandando a culo il mondo da che sono venuti al mondo (altro che '68).

 
Vuoi protestare?

Protesta.

Stai protestando?

Perfetto.

Cambiato qualcosa?

Sì.

Cosa?

Mentre protestavo ho incontrato la donna della mia vita. L'ho messa incinta.

E poi?

Adesso non posso più protestare perché non so se protestare per quello per cui protestavo prima (che non mi ricordo manco checcazzo era) o protestare perché questa donna e il figlio che porta in grembo sono il cancro della mia esistenza.

Robetta da niente.



Padre, mi perdoni perché ho peccato.
Che hai combinato stavolta?
Una cosa a 3.
Uh.
Padre?
Uh, uh.
Padree?
Ahhhhhh.
Padre?!
E 'nattimo, che ho sporcato il confessionale e mi tocca pure ripulì'



Il prezzo della benzina aumenta, il valore della vita umana diminuisce.
Che fare?
Anche la benzina arrivasse a 10 euro al litro, ti basterebbero cinquanta centesimi per darti fuoco. Perché farsi tante menate?!


Hanno creato il nuovo governo. Di nuovo ha l'aggettivo “nuovo” prima del sostantivo “governo”. Di vecchio ha l'odore, dovuto all'età media di chi lo incarna.
E quindi?
Niente; dicevo così per dire, per ammazzare un po' il tempo, e ora, se non ti dispiace, visto che ci siamo trastullati, ti saluto che ci sono gli aipàd in offerta.


Solo un giovane su tre lavora.
E gli altri due?
Dov'è che vanno a fare festa con tutto quel tempo libero?
Magari sono tutti a lavorare in farmville.
Tanta gente non sa stare con le mani in mano, persino i segaioli.


Ehhh, perché la musica di una volta era vera musica, adesso fa schifo.
Ehhhhhhh, perché il cinema di una volta era vero cinema, adesso tutte cagate commerciali.
Ciccio, recupera qualche articolo di critica degli anni settanta, degli anni ottanta, degli anni novanta e di dieci anni fa.
Noti niente?
Anche se non noti niente, t'assicuro che tra una decina d'anni rimpiangeremo lady gaga e tre metri sopra il cielo, li rivaluteremo e capiremo di quanto erano “geniali”
Fidati, mi ci gioco un testicolo (che, seppur non sia al livello della palle di una volta ha pur sempre un valore e verrà rivalutato, magari come dilatatore per i lobi).


Perché quando crolla la borsa ne parlano tutti e quando (ogni quarto d'ora) nel sud crollano palazzi a go go passano lo spot dello yogurt della Marcuzzi?
Volete forse insinuare che noi terroni facciamo cagare?
Sono d'accordo con voi.

Un giorno potremo visitare gli altri pianeti, conoscere nuove forme di vita, nuove civiltà.
E gli romperemo i coglioni.
E l'universo diventerà un centro commerciale discoteca prigione a cielo più che aperto.
E per la prima volta dio nominerà sé stesso in maniera non proprio lusinghiera.
E si pentirà di aver sollevato tutta quella polemica per una Marlene sottratta al suo orticello.


Sempre più ragazzini stanno diventando obesi.
Questo è un vantaggio per le persone grasse; fin quando non diventi obeso sei autorizzato a reputarti migliore degli altri, persino delle anoressiche che non vanno più di moda.
Vedi che prima o poi il giro fortunato capita a tutti?


“Un giorno tutti saranno famosi per 15 minuti”.
Quel giorno è arrivato.
Adesso che ognuno è famoso quanto gli altri, cos'è cambiato?
C'è stato un cambiamento?
Si fottano Andy Warhol e Obama.



Sbagliare è umano.
Perseverare è diabolico.
Scrivere proverbi è da stronzi.
Che fare?
Lettere e testamento.


Il 25 aprile si festeggia la commutazione tra 2 dittature.


Tra 5 anni il primo maggio sarà la festa dei disoccupati.


Il primo novembre è la festa dei morti.
Per me è il contrario; per 364 giorni è la festa dei morti viventi.
Il primo novembre è la festa dei morti viventi che celebrano i morti putrefatti.


Il 25 dicembre si festeggia un asteroide che circa 2000 anni fa è arrivato sulla terra e invece di distruggerla si è poggiato su una capanna per darle l'elettricità quando non era stata ancora scoperta e per fungere da Garmin per 3 re incammellati

Il 6 gennaio la befana vien di notte con le scarpe sporche e rotte perché con babbo natale (feticista) ha fatto la puttana, viva viva la befana.
Adesso sappiamo perché le scarpe della befana sono rotte, e sappiamo pure chi è stato.
Visto il potere di internet?


Quando verrà instaurato totalmente il nuovo ordine mondiale, più del 90% della popolazione mondiale finalmente si sentirà realizzato.
Bello quando non devi pensare perché c'è chi lo fa al posto tuo, vero?
È più comodo; c'è più comfort, altro che l'aria condizionata.


Perché nelle foto Toro Seduto stava sempre in piedi?


L'unico modo per combattere la crisi è che ognuno di noi stringa un accordo di bilancio con sé stesso, nessuno escluso.
Ci sono da fare dei tagli.
Ogni mattina (uò uò), ognuno sarà tenuto a prendere una lametta da barba e procedere con una lieve incisione dalla sommità del cranio alla punta degli alluci.
Tutti i giorni.
Ripassando sempre la stessa linea.
Quando saremo tagliati a metà non ci sarà più iniquità.
Una crisi compatta non può colpire un mondo di mezzi.

E le mezze misure diventeranno ¼ di misura.
E finalmente, il 50% di sconto sarà davvero su tutta la merce.
E il media res se ne andrà affanculo tutti i giorni alle 12.
E con essi la visione del bicchiere.
E il male minore trionferà sull'annientato gaudio.
E finalmente potremo andare al cinema e vederci un cazzo di film tutto d'un fiato.

Così come allo stadio.





lunedì 22 aprile 2013

INVITO A CENA CON PISTACCHI

Visti i tragici stati emotivi che può far provare una domenica piovosa come quella di ieri, a pranzo mi sono sparato “The Elephant man”.

 
L'ho visionato sotto un'altra ottica; quando lo vidi a 19 anni approcciai a questo film come un “saccente critico cinematografico del cazzo”.

Mi piacque ma il reale significato del film non lo avevo manco visto col telescopio.

Al di là del marchio di fabbrica, della “poetica lynciana”, che nel film emerge sotto forma di 4 visioni oniriche (questo e “Una storia vera” sono gli unici 2 film “normali” del vecchio David), il film narra chiaramente dell'iniziazione esoterica, cioè quella a cui ci sottoponiamo durante il corso della vita.

 
Da dove ho tirato fuori questa cazzata simil new age?


Be', basta il finale.

Dopo aver finito di “costruire il suo tempio” (il modellino della chiesa [della quale il protagonista, dalla finestra della sua stanza da letto, riusciva a vedere solo la parte superiore]), John Merrick decide “andare a dormire”, “a pancia in su”, consapevole che così “morirà” perché ha la schiena coperta di bubboni tumorali e la testa troppo grossa.


Chiude gli occhi.

Appare l'effige della madre al centro di una cornice trapassata da strane esplosioni sospese nel Cosmo, e gli rivela “Nulla può morire”.


Non so fino a che punto uno spettatore o un critico si possa inventare che quel finale “è la metafora della visione anti capitalistica del regista”, oppure “l'orrore e il dissenso nei confronti delle missioni spaziali espresso dal regime Castro”, tanto meno “il frutto di un'indigestione di cozze dello sceneggiatore, che scrisse il film appena tornato dal pronto soccorso (e dalla lavanda gastrica).


Per cena ho mangiato patate al forno e carciofi in padella.

Poi mi sono fatto lo spuntino coi pistacchi mentre guardavo “Invito a cena con delitto”.


Poi a nanna.


Viaggi onirici sotto le coperte.

Nei sogni c'erano schermi al plasma di laptop invase da immagini di videogiochi 2-D a 8-bit che spiegavano come un computer possa Decidere di spegnersi beccandosi un virus volontariamente, consapevolmente, perché stanco dei “pensieri” che gli metteva nell'hard disk il suo proprietario, che lo riempiva quotidianamente di cazzate porno e noiose giornate tra facebook, chat insulse, e a leggere di giochi di ruolo su wikipedia.

C'erano come dei razzi che si levavano in cielo – sembrava un bombardamento – poi le luci si schiantavano contro palazzi distruggendoli.

Erano entità luminose e furiose, ruotavano in cerchio come tornado, travolgendo tutto.

A vederle bene erano anime.

Se si scagliavano contro una superficie la sgretolavano. Se urtavano gli esseri umani si impossessavano di loro e i corpi si accasciavano, mentre l'anima del “travolto” finiva a vorticare con le altre anime che brillavano e strillavano come in un girone dantesco.

Ho visto la spirale di dannati attraverso la porta d'ingresso di un'abitazione. Preso dal panico (mentre pensavo “cazzo, che figata”) io correvo su per delle scale, mi rifugiavo in un cesso insieme a non so chi. Lui chiudeva la porta e teneva la maniglia tirandola a sé, mentre le anime ci sbattevano contro pugni, calci. La porta si stava rompendo. L'uomo mi diceva di spaccare lo specchio attaccato al muro e io eseguivo tempestandolo di pugni, perché sapevo che potevano entrare nel nostro rifugio anche da lì, e mentre questo si crepava (senza rompersi), dall'altra parte scorgevo facce di fantasmi che davano testate per entrare nella nostra dimensione di cesso (sicuramente non per farsi una cagata ectoplasmica).

Un'altra scena si svolgeva in un bar, quello dove mi rifugiavo quando marinavo la scuola alle superiori.

Era arredato diversamente, più spazioso, ed era gestito da un mio amico (che nella realtà, in quel bar non c'ho mai visto).

Mozziconi di sigaretta per terra, ampi squarci di luce fendevano gli ambienti costellati di grandi televisori.

Trasmettevano partite di tennis e video musicali.


Poi mi ritrovo in un negozio di musica dove avevo portato ad aggiustare il mio amplificatore (che nella realtà è un Fender85W, nel sogno era qualcosa simile a un valvolare vecchio stile), e discutevo col commesso per farmi fare lo sconto.

Mi telefona mia madre. Rompe i coglioni anche nell'altro mondo.


Poi non mi ricordo più.

Quando mi sveglio sono lì, metà nel corpo e metà nel regno astrale.

Se ci fate caso, al mattino appena svegli, viviamo la sensazione di vuoto.

I pensieri nella testa sono confusi, come fossero echi di riverberi di voci indistinte, il che rende molto facile ignorarli, per gravitare liberi in quello spazio “vuoto”, quella zona franca tra il mondo di “logos” e il regno di Morfeo.

Con un bel po' di pratica sono riuscito a rimanere anche per un oretta tra il sonno e la veglia, riuscendo a percepire il corpo, lo spazio infinito all'interno di esso, e non i pensieri.

Il trucco sta nel concentrarsi sulle immagini - che sono più contorni evanescenti di forme geometriche; “lucine bianche” - e ad ignorare il flusso di coscienza.



Diventa estremamente facile “non pensare a niente”.
Basta volerlo.


Anzi; basta ignorarlo.


Mano a mano che ricomincio a dar retta all'infinito disco ciarliero dei miei pensieri, inizio a riflettere muovendomi in mezzo ad essi, proprio come se quel tornado di anime fantasma mi vorticasse nella mente e io, al centro, ricevo rivelazioni.

Non chiedetemi come, non chiedetemi perché, al centro dell'uragano ectoplasmico ho elaborato questo ragionamento.


Ora cercherò di tradurre A PAROLE le IMMAGINI, il film che la mia mente stava proiettando mentre osservavo le “lucine” sospese a chilometri dai miei occhi semi svegli.


Quando decidiamo di incarnarci in un corpo umano (cioè quando l'animaccia nostra si scaglia dentro un feto, che diventerà un bambino che si tramuterà in un consumatore che di più di una gigantesca farmville e una bella casa su Second Life non arriverà a desiderare) avviene più o meno questo.


Immaginate il corpo umano come una bottiglia di vetro.

Noi-Anima siamo “allo stato liquido”, vediamo una bella “bottiglia” e ci entriamo.

Non so chi, non so perché: Qualcosa (rettiliani? Satana? La prostata di Napolitano? L'ego di Berlusconi) fa sì che una volta dentro non potremo più uscire dalla bottiglia fin quando non “moriremo”, cioè quando abbandoneremo la “bottiglia” per ricominciare il ciclo, tornando a essere “liquidi” che sceglieranno un altra “bottiglia”.


Facile come pisciare controvento, no?


Per non farci “colare fuori dalla bottiglia”, quel Qualcosa di cui ci mette un “tappo”.


Questo “tappo” sono i nostri pensieri.

I pensieri sono come un disco che crediamo di aver inciso con la band di cui siamo l'indiscusso leader.

Anzi, è il disco di una “one man band”: noi suoniamo tutti gli strumenti, come una grande orchestra con tanti strumenti, tutti suonati da un uomo soltanto.


Ascoltiamo, riascoltiamo continuamente i nostri brani ogni attimo del giorno, compiacendoci di “questo passaggio di chitarra” o “quella linea di batteria”.

Giudichiamo gli arrangiamenti, cerchiamo di modificarli, ce la prendiamo col bassista (anche se il bassista siamo sempre noi).

Col tempo dimentichiamo che quello è un disco, tanto meno che non lo abbiamo suonato noi.

Il disco suona tutta la vita fino a quando non tolgono il tappo, usciamo, ci infiliamo in un altra “bottiglia” alla quale riapplicano il tappo e ci regalano un nuovo giradischi.

Lo stato in cui gravitavo quando stamattina ho pensato a queste cose lo si raggiunge anche da svegli. Lo chiamano “stato teta”, e prende il nome da una particolare frequenza di onde cerebrali.


Si raggiunge quando si medita.

Ovviamente ci riesce chi medita tutti i giorni, da tanto tempo.

Quando si medita e si raggiunge quello stato di coscienza, che succede?

Capiamo che TUTTO IL RESTO è solo un disco, poi capiamo che non lo abbiamo suonato noi. Iniziamo ad ascoltarlo senza infamia ne lode; più che ascoltarlo lo “guardiamo girare”.

Mano a mano che la musica si fa più lontana, ci rendiamo conto di essere quel “liquido” e facciamo di tutto per scorrere all'interno di noi stessi.

Si raggiunge l' “Illuminazione” quando si abbraccia questa verità su tutti quei piani che vanno oltre la comprensione “logica”; capire con la mente la Verità non basta.

La logica sono pensieri; i pensieri sono il disco; il disco è una trappola (gli indiani d'America lo chiamavano “lo sfidante”, altri “ego”).


PACE significa “tornare allo stato liquido”, ed esserlo incondizionatamente.

I pensieri sono un trucco, un diversivo che ci fa dimenticare la nostra natura.

Siamo il silenzio che è sempre stato – e sempre sarà – oltre quella musica inutile, che non è nostra, che non abbiamo suonato e che neanche ci piace, perché invece di farci danzare ci scoraggia e ci deprime.

Per quanto densa, una “musica mentale” non potrà mai Essere come il silenzio interiore, nella sua assenza di struttura e spessore.

Bruce Lee diceva che nel combattimento bisogna essere fluidi e imprevedibili come l'acqua. L'acqua non ha forma e non la si può fermare.

Noi siamo “acqua” che si percepisce ferma e prevedibile perché è stata arginata, “messa dentro un contenitore”.

Ogniqualvolta ci ricordiamo cosa veramente siamo, cioè Qualcosa di fluido, imprevedibile e inarrestabile, nulla può contenerci, nulla può fermarci.

Domenica prossima voglio guardarmi “Io zombo, tu zombi, egli zomba” a pranzo, “ Il Cavaliere Costante Nicosia demoniaco, ovvero: Dracula in Brianza” a cena, non fare lo spuntino dopo cena, e vedere checcazzo succede.

A presto.





lunedì 15 aprile 2013

21 DOMANDE DA NON FARE MAI A UN CREDENTE

Eccoci, freschi freschi dopo due settimane.



Perché ho iniziato al plurale? Che stia diventando uno sbirro?



Probabile; ieri ne ho visti talmente tanti che ancora mi sto chiedendo quale forza celeste abbia avvolto la mia auto con uno scudo protettivo facendola passare inosservata.



C'era un sole trivellante, le persone uscivano di casa per andare a mangiare la pappa di qua e di là.



Ho percorso una strada dalla quale potevo vedere i clienti dello Speck Stube in mezzo a un sentiero che collega Valeggio a Peschiera. C'erano tanti di quei puntini semovibili che sembrava un accampamento romano (ieri mi sono rivisto “Gladiator” e ci shtà la suggestione).



Di sera invece ho rivisto “Apocalypto” e, come al solito, mi sono fatto un viaggio veramende ma veramende allucinande, tanto che ho fatto sogni che voi umani col cazzo.



Stamattina ho aperto le palpebre sudate e, sudato come un criceto sotto una lampada abbronzante, ho fatto il surya yoga ri-sudando come un animale.



Eccomi. Dopo la doccia.



Ora sono tornato al singolare.



Va bene così.



Non è che sia successo molto di “cinetico” in questi 14 giorni di assenza dal web.

A livello emotivo però ho fatto passi da gargantua.



Forse (anzi, sicuramente) vi starete chiedendo: “cazzo mi significa”?!



State leggendo il blog di un saputello presuntuoso incline alla collera incondizionata, che per farsi un bel pianto liberatorio, deve prima prendere l'appuntamento col dentista e aspettare due settimane (che non passeranno mai).



Sarà quell'aspetto Gemelli nel mio tema natale; razionalizzo ogni cosa, persino le emozioni, al punto che invece di “viverle” come la maggior parte degli esseri umani (e come Natura vuole) le analizzo, le studio, le valuto.



Senza “provarle”.



Se sono abbattuto, sconfitto o se mi sento depresso, invece di farmi un bel pianto, buttare fuori tutta la merda e ripartire da zero, inizio a compilare un saggio mentale che parla di tutte le cose che vorrei distruggere, distribuendo (non proprio equamente) le etichette con su scritto “nemico-colpevole” a tutte le persone che conosco (è colpa loro se la mia vita in quel momento fa schifo!!!)



E poi mi incazzo.



È la mia grande abilità (insieme a digiunare e guardare le donne con la minigonna).



Questo non, non, non va. Come direbbe Lugaresi di Cesenatico: - Non shi può endàre evànti cusii, pòrc m-gionna.



Debbo riappropriarmi della umanità negata, così poi potrò diventare un Dio, smettere di cercare di sbarcare il lunario; si da il caso che gli Dei guadagnino un sacco di soldi e – anche se sono infelici – non sono costretti a cercarsi lavoretti del cazzo.



L'anno scorso conoqquetti (è questo il simpòl past del verbo “gnosi”, vero?) una coppia di testimoni di Geova che vennero a scassarmi il cazzo sulla soglia di casa (e dove, se no?). Marito e moglie. Lui aveva la faccia da tizio apposto (non beve, non fuma, non bestemmia; non vive). Lei era abbastanza figa da risvegliare la mia curiosità verso il Regno, così gli ho dato corda.



Ci siamo visti altre volte, addirittura una volta ci sono andato a prendere un caffe previo invito (non avevo voglia di farli venire a casa).



Sono molto pacifici, affabili, talvolta simpatici. Sono molto bravi nel loro lavoro; sanno rispondere pressoché a ogni domanda, il che vuol dire che, almeno loro, quel cazzo di libro se lo sono letto. Certo, si sono letti la “Loro” versione. Ma almeno non sono come gli altri che ti fermano per strada e non sanno checcazzo dirti.



La missione di questi coniugi – come di tutti i T.d.G - è portarmi dalla loro; hanno inteso che oratoriamente, sebbene non abbia mai frequentato l'oratorio neanche per spompinare don luigino, sarei un buon predicatore.



Per questo loro ci provano. “Vieni, vieni alle adunanze, sabato abbiamo un incontro, dura soltanto un ora, è qui vicino” (“è qui vicino, dura poco”; ricorda una frase à la Pacciani).



Ultimamente non sono molto in vena di religioni, però, sarei curioso di porgli delle domande che sabato mattina, alle 05:00, ho scritto in un raptus di curiosità mistica durato fino alle 06:00 (poi sono tornato a letto a farmi fare le coccole e a sognare altre cose assurde).



Vorrei sottoporre alla Vostra spettabile attenzione queste domande.



NB: magari sembrerà che le ho scritte in modo saccente (magari è anche vero) soltanto per metterli in crisi e offenderli (cosa che forse, inconsapevolmente, è anche vera) ma, cicci, ciccietti miei, io scrivo così, parlo così, per tanto di cose le domande sono venute più o meno:



1) Perché Dio - che è la Perfezione - ha deciso di comunicarci la Sua parola utilizzando un mezzo cartaceo, trascritto da esseri umani soggiogati da sentimenti terreni tutt'altro che perfetti?



2) Se Egli può tutto perché delegò a terzi il compito di diffondere il Suo messaggio (che, oltretutto, risulta spesso incomprensibile) quando invece poteva parlare al nostro cuore e dirci quello che gli serve – ammesso che un essere perfetto avverta “bisogni”- in ogni momento?



3) Io sono un essere tutt'altro che perfetto; quando devo comunicare ad altri il mio volere, lo faccio di persona e nel modo più semplice possibile; perché la Bibbia è complicata al punto che per capirla si ha bisogno di insegnanti che la conoscono alla perfezione e che ce la devono spiegare?



4) Alla luce di ciò: non pensate che la possibilità di redenzione debba essere alla portata pratica di tutti? Mi spiego meglio: se uno è un po' tardo o analfabeta, anche se gli si spiegasse la parola di Dio lui non capirebbe... come fa a salvarsi? Può essere che quest'evenienza Dio non ce l'ha messa in conto?



5) Se la Bibbia è l'inequivocabile messaggio di Dio perché ci sono migliaia di insegnanti che la spiegano ognuno a modo loro?



6) Tra questi, come faccio a sapere chi ha ragione? Considerando che ognuno ha il suo punto di vista, ed essendo noi umani, succubi dell'ego che sempre pecchiamo di presunzione e saccenza, come faccio a sapere chi possiede la verità?



7) Esiste una verità? Se è questa: perché non ci fa sentire in pace e non ci fa provare amore?



8) Di tante religioni, qual'è quella “retta”?



9) E se nessuna fosse vera? Perché Dio, se davvero “ha un volere”, permette tanta confusione e non ci dice esattamente a tutti cosa vuole?



10) Il messaggio di Dio presentato nella Bibbia mi sembra “troppo umano”, tanto che mi viene da pensare che, in realtà, non sia il Suo messaggio ma una serie di idee partorite da menti umane, limitate come la nostra, comuni mortali, che vogliamo controllarci a vicenda e imporci al prossimo. È possibile che Dio permetta equivoci?



11) E se Dio avesse diffuso il Suo messaggio e gli uomini lo avessero frainteso e ora stiamo studiando dei “sacri fraintendimenti”, quali saranno le conseguenze?



12) Perché tutte le religioni partono dal presupposto che “Io uomo sono sbagliato, sono colpevole e devo passare la vita a pentirmi di qualcosa che mi hanno dovuto raccontare?”



13) Vi sembra possibile che Dio sia ancora in collera per una mela mangiata più di migliaia di anni fa? Se la Bibbia va “presa alla lettera” l'episodio nel giardino dell'Eden mi fa dedurre che Dio si comportò in maniera infantile. Mi ricordo una volta che, da ragazzino, andai al cinema con un amico. Gli dissi: “I miei pop corn sono miei, non te li do”. Sono andato al bagno e quando sono tornato se li era mangiati tutti. Mi sono arrabbiato, soffrivo, ma poi l'ho perdonato. Mica l'ho dannato per sempre, tanto meno i suoi figli e i figli dei suoi figli. Per quanto possiamo incollerirci con qualcuno, al massimo (toh) l'arrabbiatura ci dura un mese: come può un essere perfetto:



a) generare, nutrire e serbare rancore che sono sentimenti opposti all'Amore



b) legarsela al dito per millenni?



14) Quali benefici possiamo trarre basando la nostra vita su un testo che narra storie svoltesi in Medio Oriente, in un mondo antico dove gli uomini erano forgiati da tutt'altra cultura (per cui avevano una diversa concezione della vita e dei valori umani)?



15) Se Dio ci ama, perché passa tutto il tempo a spaventarci? Apocalisse, dannazione eterna, profezie della fine del mondo: è tutto un “succederà, un giorno succederà” e poi non succede mai. In tutto questo, dov'è l'amore? Io penso che dove ci sono paura e colpa impossibile che ci sia l'amore.



16) Nella Bibbia c'è scritto che Dio mise alla prova un sacco di personaggi, per vedere se questi fossero fedeli. Se Dio Sa tutto, che bisogno aveva di fare dei “test di collaudo”?



17) Questi “test” perché erano sempre violenti, basati su sentimenti tutt'altro che amorevoli? Mi viene in mente Abramo; Dio gli chiede di uccidere suo figlio. Sono d'accordo che talvolta il volere di Dio è misterioso e incomprensibile a noi comuni mortali ma, in un padre che deve trucidare suo figlio per dimostrare amore a un entità superiore non ci vedo molto di così “incomprensibile”, anzi, percepisco un atto sadico di violenza ingiustificata. Dio è Amore ed Onniscienza; dov'è l'amore in tutto questo? Se c'è violenza non può esserci amore. Com'è possibile?



18) Che differenza c'è tra la Bibbia, l'Iliade e l'Odissea? Gli antichi greci pensavano che gli dei narrati in tali opere vivessero in cielo e vegliassero su di loro, tanto che li pregavano e li veneravano. Noi, oggi, quei testi li studiamo nelle scuole a livello puramente letterario: sappiamo che erano opere di finzione. Chi mi dice che non lo sia anche la Bibbia? Pensate a tutti quei greci che hanno pregato, combattuto, fatto sacrifici (ad esempio) in onore di Zeus o Apollo: tutto tempo sprecato? Anche loro avevano i loro scienziati, scribi ed “esperti” che fornivano prove che tali testi erano autentici... con ciò?



19) Se la Bibbia è il Libro della salvezza, cosa potevano fare per salvarsi gli uomini vissuti prima dell'invenzione della scrittura? Non penso che a loro fosse preclusa la salvezza.



20) Perché Dio si è incarnato una volta sola, tantissimo tempo fa, soltanto in una piccola parte del mondo, quando le cose erano meno incasinate di oggi e poi non è più tornato ad aiutarci come fece all'epoca?



21) Per terminare: di tutte queste domande che ho fatto: se a Dio sta veramente a cuore la nostra salvezza, non pensate che avrebbe pensato il mondo più semplice e pacifico? Se Dio parla al cuore dell'uomo, perché si è espresso a lui usando un canale puramente intellettuale? La mente e i ragionamenti sono ingannevoli; il cuore no.



E poi c'è il gran finale che però mi sa che lo cancello; stamperò le domande su dei fogli ma questa parte la ometterò:



“Penso che tutte le religioni siano creazioni umane, organizzate e divulgate con lo scopo di controllare le persone, per indurle spontaneamente a fare ciò che vogliono leader, governanti e capi .

Io credo in Dio; mi sembra impossibile che per parlare con Egli sia necessaria di tutta questa trafila burocratica.

Sarei felice che rispondeste alle mie domande col cuore in mano, senza usare la “conoscenza”.

Grazie mille.”



Che mi dite?

Buona settimana.

lunedì 1 aprile 2013

CE LA FACCIAMO 'NA MAGNATA? VE NE VA? OK: JEMO

Cosa avete combinato a pasqua?

Siete andati in giro ad ubbbbriacarvi come le bbbbeshtie o siete andati al centro commerciale a regalare l'anima ai commercianti che poi si sono ubbbbriacati come le bbbbbestie alla faccia vostra?

Io ho passato pasqua chiavando. Sì. Mi sono fatto una bella scopata.

Mi chiederete: in tutto questo, dove si colloca l'uovo?

Umilmente rispondo: non lo so; spero il più lontano possibile dai miei spermatozoi nani.

A pasqua Gesù risorge e noi jemo a magnà per festeggiare che Gesù si è staccato dalla croce, ha passato 3gg. in isolamento, poi è andato in giro a fare: - SORPREEEESA!!!!

Be', non è male come “tradizione” – nel senso “tradire” il raziocinio – e per questo portandoci a rimpinzarci in onore di una fiaba vecchia 2000 anni.

Dico io: perché nessuno non va a magnà fuori l'anniversario del glorioso giorno in cui cappuccetto rosso uscì dal lupo? Anche lei è risorta; figuratevi se finiva digerita e gli riusciva dal culo quale santa deviata sarebbe diventata.

Oppure, perché non ci andiamo a fare Bitter Campari e Gin e tutto l'aperitivo, il giorno che Cenerentola s'è messa col principe; si può festeggià il compleanno della regina d'Inghilterra, le nozze dei reali britannici, ma non ci si può mbriacà tutti insieme per ricordarci di quando quel feticista dei piedi e delle scarpe del principe si è messo insieme alla sguattera più famosa della storia della tradizione massonica Disney?!

Ho capito che ci sono domande che non verranno mai risposte.

E questo fa frustrare milioni di ricercatori d'ogni genere.

Ho una bella notizia per tutti loro.

Scoprire la vera origine dell'uomo, del mondo, dell'universo...

Scoprire se esiste Dio e com'è “fatto”...

Scoprire se realmente esistono altre forme di vita su altri pianeti...


Anche se Dio, alieni, e chi che sia si materializzasse, facendo un discorso al mondo SVELANDO TUTTI, TUTTI, TUTTI I SEGRETI CHE NELLA STORIA DELL'UOMO HANNO OCCUPATO INTERE VITE


... cazzo cambierebbe?


Sapere qual'è il vero nome di Dio (esista o meno), sapere direttamente dalla bocca degli alieni tutti i segreti relativi alla genesi dell'uomo non ci aiuterà di certo a essere felici.


Per ESSERE FELICI bisogna prima fare un paio di lavoretti su sé stessi.


Conoscere qualsiasi, QUALSIASI informazione super segreta e rivelatoria e poi avere la certezza che questa sia autentica al 100% - non-cambierà-uno-stracazzo-di-niente.


Invece di cercare Risposte, invece di cercare la Verità, jemoci a mbriacà.

No?

NO?!?!?!?!?!

Ormai pasquetta sta passando, il fegato sta lavorando, l'oste sta incassando, ed Elena sta cagando (ha la stufa accesa; mi chiedo come faccia a fare la cacca con tutto quel caldo [abbiamo un cesso davvero piccolo]).

Ce dobbiamo organizzà per l'anno prossimo.


Oppure possiamo fare una cosa ancora più intelligente.

Penso che ognuno dia importanza a qualcosa che secondo lui è “sacra”. Magari quella stessa “cosa” per un altra persona è una “frivolezza”, una “cazzata”. Penso che non esista niente di oggettivo valore, neanche il Sole (senza di lui moriremmo... e allora? Sei così attaccato alla tua insoddisfazione a senso unico?).


Dovremmo stipulare una lista di TUTTE le cose che amiamo, anche fossero “cazzate senza valore”

(se niente ha valore, tutto ha valore, no?).

Una volta compilata la lista ci ritroveremo tra le mani un libro di non so quante centinaia di pagine. Opereremo una “selezione naturale indotta” riducendolo a 365 pagine.

In ogni pagina scriveremo il nome della cosa importante...


E poi andremo a magnà per onorarla.


Una per ogni giorno all'anno, una per ogni santo; se non si festeggia per tutti i santi (a parte quando è la festa di tutti i santi) e solo per alcuni santi elitari, perché non festeggiare ogni giorno le cose che ci piacciono?!


Es. per te è importante la porchetta? La Ferrari? Il moto GP? Le cavallette? Le automobili? Le espressioni algebriche?


CONCORDIAMO COSA CI PIACE, PRENDIAMO QUELLE CHE, PIU' O MENO PIACCIONO A TUTTI E POI JEMO A MAGNA'.

No?

Mi prenderebbe assai bene andà a magnà fuori co' voi. A voi non vi prenderebbe be' andare a magnà fuori tutti in compagnia per celebrare le cose che a me mi/a te ti piacciono?

Eh?


Es. TUTTI ADORIAMO IL CAZZO E LA FIGA (possibilmente solo uno dei due, ma anche tutti e due va bene; tanto ormai va di moda).


Esistono feste DEL cazzo come (appunto) la pasqua; non esiste LA Festa del Cazzo, tanto meno la festa della Figa (magari già lo è San Valentino ma è la festa del Santo, non dell'organo sessuale della sua fidanzata, alla quale è costretto a comprare un regalo ogni anno proprio il giorno del suo stesso onomastico).


Stiamo vivendo un epoca di grande cambiamento sotto tutti i punti di vista (astrologico, spirituale, vibrazionale, anale): TUTTO è a favore di chi vuole CAMBIARE, RINNOVARE, ABBATTERE I VECCHI SCHEMI E I DOGMI, perché non farci un nostro Calendario Ideale?

Mi sono rotto di dover festeggiare feste che non mi rappresentano.

Sì, alla fine dovrei stare zitto perché sono sempre scuse per andare a magnà fuori (che, tra l'altro, prende pure discretamente bene) ma se vado a festeggiare qualcosa verso cui non nutro/sento/provo/sperimento un legame affettivo, non è la stessa cosa.

Es. Siate amanti od odianti del calcio, quando l'Italia vinse i mondiali TUTTI abbiamo festeggiato; eravate più felici quel giorno o oggi, in cui festeggiamo un personaggio immaginario di una letteratura arcaica di cui avete solo sentito parlare ha sconfitto la morte simbolica su carta?

Probabilmente non conoscete neanche 1 titolo di 1 classico della letteratura del '700, figurati se cic mettiamo a discutere di best seller millenari...

Cazzo ce ne frega?

Il momento in cui John Coffy muore ne “Il miglio Verde” mi ha profondamente segnato la vita. Perché nessuno gli ha dedicato una festa (così possiamo andare a mangiare fuori [e ti assicuro che prende bene])?


Perché era nero?

Essere razzisti è stupido.
Allora, cerchiamo di essere “razionalisti”.


Io nella vita ho solo due certezze: la prima è la morte.

La seconda è che, per quanto sia lungo, prolisso, a tratti noioso, “IL MIGLIO VERDE” è stato letto da molte più persone di quante abbiamo letto I VANGELI nel corso di TUTTA la storia dell'uomo.


Su 10 preti ci va di lusso se li hanno letti in due (di cui uno non ci ha capito un cazzo e l'altro meno di metà).

Perché allora facciamo queste discriminazioni, andando a mangiare fuori di meno?


Alcuni diranno: “Ma io ci credo, per me è vero, sei un blasfemo e finirai all'inferno per aver osato dubitare”.


Figliolo, che ti posso dire?
Posso dedurre che hai magnato tanto sia con la bocca che col cervello.

Peccato che era cibo di merda, così, da presunto-fratello-tuo ti auguro (almeno un giorno) di riuscire a digerirlo.

Sappi che il Digerseltz capace di scindere dalla mente stronzate tanto, tanto pesanti, unte, bisunte, fritte e grasse, ha un saporaccio che te lo consiglio.


Allora, che facciamo?

Jemo a magnà?

Jemo.

Mo no; ormai so le 16. Semmai è ora di merenda.
Anche qui scorgo ipocrisia bella e buona.


Ve lo ricordate Vanni?

Che rapporto di parentela lo legava al compianto Pacciani?


ERANO COMPAGNI DI MERENDE.

Perché quando eravamo bambini, prima del maritozzo panna e Nutella non dicevamo una bella preghiera in onore di quei due?

Certo, perché non avevano ancora commesso ciò che li rese celebri al punto da diventare la nostra ossessione per parecchi anni televisivi.

Ora che i fattacci sono stati belli che commessi, perché non istituire un “Pacciani day” in cui anziché andà a magnà fuori (per quanto prenda inequivocabilmente bene) ci si riunisca nelle piazze di tutta Italia e fare merenda tutti insieme (è una presa di bene diversa ma pur sempre sostanzialmente benevola)?

Alla radio si sente quella terribile pubblicità della Coca Cola che consiglia di farci pranzo (con la Coca, mica con Pacciani[anche perché i veri mandanti degli omicidi lo hanno fatto ammazzare in carcere da satanisti villeggianti lì, per caso]).

Se siamo italiani, perché dobbiamo festeggiare un bevanda che non è neanche Americana (la Coca cola la fanno all'Inferno, dio càn; sebbene sia un luogo che si trova sotto l'America non è da considerarsi americano [un po' come la Sicilia; nonostante si trovi sotto, a parer di molti non fa parte dell'Italia; vi torna?)?

Festeggiamo i piaceri nostrani, come Vanni e Pacciani.

Sono pur sempre eroi, no?

Anche loro hanno un peso storico.

Quante vittime si imputano a Vanni e Pacciani?

Sono due dilettanti, confronto a quello che fanno le nostre gloriose truppe durante le missioni di pace.

Per questo farei anche un “Army Day”.


NB: invece di dire “giornata dell'esercito” - pregustando quanto prenda bene andare a mangiare fuori pensando di celebrare gente che fa agli umani quello che noi facciamo agli animali - che è inglese e che va a invalidare/screditare il mio boicottaggio della coca cola... ma chi se ne frega?

Tanto siamo nell'era della globalizzazione, Foster Wallace è morto e in milioni si ostinano a non leggerlo (solo in Italia; è l'unica nazione dove conta 12 lettori in tutto).


Ma noi potremmo anche andarci a fare una bella mangiata in compagnia, sapete benissimo come ci si sente, come ci fa sentire quando si va a magnare fuori.
È un sentimento che ha a che fare con un verbo di 2a coniugazione, Modo Indicativo, Tempo Presente: PRENDERE.
E poi seguito da una parola di 4 lettere che ha a sua volta a che fare con una serie di stati emotivi positivi.

Il resto è storia.

SIETE ANCORA LI A LEGGERE O AVETE GIA' PREPARATO LA CINTURA CHE NEGLI ULTIMI 3 ANNI GLI AVETE FATTO AGGIUNGERE ALTRI 13 BUCHI (NONOSTANTE CI SIA LA CRISI?!).