domenica 28 settembre 2008

ORA VOGLIO VEDERE SE AVETE IL CORAGGIO DI SCAVARE IN VOI STESSI



...da notare: la prima foto ci fa apprendere che ultimamente, tra i giovani è scoppiata la moda della crucifixionsnowboard, nuovo tipo di sport estremo dove i praticanti desiderano, anzichè sedere, essere inchiodati alla destra del padre, rimanendo tre giorni e tre notti appesi a meditare.


Ok; diciamo che possiamo cominciare col post vero e proprio.


Al lavoro stavo sistemando la roba sugli scaffali (mamma mia che lavoro epico; sottopagato per perdere le ore migliori della mia vita) e ho sentito un collega (e c'è da ridire anche qui: COLLEGA, ovverosia un essere umano che ti “collega” come un tubo al lavoro; un conduttore, vaso comunicante non più essere umano) parlare di un alto discorso intellettuale del calibro di PIATTI DI PLASTICA E RELATIVA COLOCAZIONE.
Mi ha aperto un nuovo universo metafisico; ha detto al capo: - I fondi da un chilo?
Sono rimasto sconcertato.
MA IL BARATRO HA UN PESO SPECIFICO?
SI PUO' QUANTIFICARE?
Ritorna il discorso di 'lla a Ffranco (vedi non so quanti cazzo di post fa; non ho voglia di controllarli); è un po' come parlare del pigliamento di bbene e della fallimentazione.
Così eccomi qui ad interrogarmi sul fondo del baratro e non so cosa pensare.
Maledetta Semiramide e porco Jabulon; ora bestemmio gli dei della massoneria.
Fa più chic.
Col lavoro le mie giornate si sono riempite di piccoli vuoti sommati, e più passa il tempo più sorge spontaneo uno sconcertante quesito: ma può essere che soltanto una persona su dieci ha una vita all'infuori del lavoro e dei soldi?
Se ci pensate si passano più ore a lavoro che con la famiglia.
COLLEGHI DI LAVORO = FAMIGLIA
Passi più ore in negozio che a casa.
POSTO DI LAVORO = CASA.
Hai rapporti umani quasi esclusivamente con colleghi di lavoro. COLLEGHI DI LAVORO = FAMIGLIA+AMICI.
Prima o poi ci scappa la storia di amore lavorativo.
COLLEGHE DI LAVORO = INZUPPAMENTO DI BISCOTTO LAVORATIVO.
Porco dio, a questo punto tanto vale aprire delle scuole DENTRO ai posti di lavoro così già da bambino te ne fai un ragione.
Mia mamma si è sempre comportata con me come un dirigente si comporta coi suoi subordinati.
Allora ho pensato: porco dio, sono già 24 anni che lavoro... a quando la pensione?
Da piccolo ero uno di quelli che non vedevano l'ora di avere diciotto anni per avere la Mercedes; difficilmente le pubblicità dicono le bugie.
Oggi da mia nonna stavo leggendo un giornale e alla fine c'erano dei quiz a risposta multipla, così da poter testare l'assuefazione dei lettori nei riguardi della vita e dei cazzi degli altri famosi vip dei miei coglioni.
La prima domanda era: “Quanto è durato l'ultimo matrimonio di Pamela Anderson?”
Ora ve lo faccio io un bel quiz: le risposte le pubblicherò nel prossimo post... voglio lettori svelti, attenti sempre pronti e col cazzo dritto.
Anzi no; quiz a risposte personali, così da svelarvi vari segreti di Fatima su voi e sul vostro torbido passato.
Mi rifarò un pochino al modello dei quiz che ci hanno fatto fare al militare.
1) Quando mi trovo sopra ad un ponte:
A) Mi sbrigo ad attraversarlo perché penso che Jovanotti è diventato troppo pesante con la sua pace e amore del cazzo; vogliamo la figa, il calcio e la guerra sempre e comunque.
B) Porco dio, mi trovo in meridione; che, reggerà?
C) Ho sempre adorato i ponti ma gli amici mi hanno detto di stare attento alla domanda “ti piacciono i fiori?” perché molte domande dopo ci sarebbe stata la domanda tranello: “ti piace fare il fioraio?” e se mi fossi contraddetto sarebbero stati cazzi acidi come latte in polvere cinese.
2) Ti piacciono i fiori?
A) Preferisco farmi le seghe con i personaggi famosi versione Lego (li ho visti stamattina; oltre il fondo del fondo esiste anche questo).
B) Sì, i fiori mi piacciono perché ho letto sul libro tibetano dei morti che i fiori sono simboli fallici di clitoridi slabbrati che non so che cazzo significa però quando ci schiaffi, in mezzo ad un discorso, le filosofie orientali, 5 su dieci la donna te la dà pur di farti star zitto con tutte quelle cazzate spirituali, perché l'unico spirito che ci interessa è l'alcool contenuto nel rinomato liquore Caffè Sport Borghetti
C) Una volta avevo un amico che è morto mangiando dei fiori provenienti dalla Cina dove hanno il latte malato e allora mi sono dato al giardinaggio come il cantante dei Baustelle soltanto che lui lo pagavano mentre invece a me nessuno ha ridato indietro il mio amico che porcatroia mi doveva ridare 150€ che gli avevo dato per 50gr.di fumo mai consegnato.
3)Credi nella guerra?
A) Cazzo, se non ci avessi creduto mica mi sarei ridotto a vivere coi miei fino a 50 anni.
B) No, da quando ho sentito “Give peace and chance” ho sempre avuto il desiderio di scoparmi quella giappocinese anomala di Yoko Ono mentre John a bordo letto ci avrebbe cantato la celebre e intramontabile hit “Yesterday” , che non è sua ma è sempre firmata Lennon/McCartney
C) Cazzo non ricordo; era una domanda sulla guerra o sui Beatles? Rispondo a tutte e due: sono contro la guerra perché preferisco farmi del male in altri modi (giornali, telegiornali, masturbazione non coinvolgente ecc), quanto ai Beatles: che domanda era? No, non sono buono per fare il militare ma ho imparato a suonare la canzone del sole in soli due mesi.
4) Nelle situazioni di panico tendi a:
A) Penso: visto che sto per morire tanto vale farsi una bella sega e morire coi coglioni svuotati; se schiattiamo tutti su quest'aeroplano chi avrà modo di denunciarmi alle autorità? E così ecco il cazzo in mano.
B) Cerco l'Alprazolam nella borsetta ma mi ricordo che non sono una donna e al panico si aggiunge il disturbo dissociativo della personalità psichica e viene spontaneo chiedersi a che ora trasmetteranno in televisione il meteo perché per noi marinai lupi di mare non c'è cosa più importante che sapere che tempo farà domani.
C) Faccio un bel respiro e cerco di pensare a qualcosa di piacevole come farsi una bella sega con una copia fresca fresca di stampa di Postal Market, che da quando non lo fanno più molta gente ha perso il significato della propria esistenza e si interroga su se ne vale davvero la pena.
5)Politicamente sono orientato verso:
A) Non mi interessa la politica, preferisco farmi le seghe qualche minuto prima che mamma dica lacenaèpronta perché il brivido della corsa contro il tempo (potrebbe entrare da quella porta da un momento all'altro e trovarmi col cazzo in mano) mi eccita di più.
B) Sono fascista perché porto la Lazio, di conseguenza provate voi a portare 11 persone sulle spalle e ad averci un governo comunista; come cazzo ne vieni fuori?
C) Sono nettamente comunista perché alle feste di AN sono tutti vestiti bene e io non ho abiti eleganti, mangiano il pesce e a me fa cagare e alle feste dell'unità ti danno il panino con la salsiccia (che di danni intestinali ne fa tanti, sono salsicce di pura carne sovietica; 50% carne di maiale siberiano 50% carne umana comunista al 100%; in un modo o nell'altro devi aiutare il tuo paese).
6) Ogni tanto penso al suicidio:
A) Sì, ma poi penso che è venerdì e mamma fa la pizza coi fagioli e allora penso ulteriormente “porco dio, se sto male io, con questi gas intestinali vedrete come starete male voi.”
B) No, voglio soffrire sotto qualsiasi forma il dolore si presenti (che non è molto italiano ma il mio blog lo leggono anche gli islamici e quelli si offendono e ti si fanno esplodere in casa anche se non dici un cazzo di davvero offensivo come “ahhh, quanto erano buone quelle costatelle di maial... kebab di tacchino non di maiale porcato).
C) Amo la vita ma preferisco farmi le seghe con le scarpe di mia zia, quelle col tacco alto che se te le infili nel culo entra il giusto necessario affinché la ghiandola prostatica sia correttamente stimolata (fatevene una ragione: se un uomo dovesse incularvi non vi piacerebbe soltanto perché vi hanno insegnato al catechismo che è sbagliato; l'erezione parte dal buco del culo).
7) Secondo voi chi scrive su questo blog è gay?
A) Sì, soltanto che dire GAY fa troppo Sex&the city quindi preferisco rispondere: SI, E' Frocio perso nei meandri del suo sfintere.
B) No, e ne ho le prove; una volta gli ho fatto una pompa in ascensore... ma ora che ci penso bene, nonostante fosse sobrio ci ha messo parecchio a tirarlo su... e mi ha chiesto se poteva chiamarmi Nunzio quando tutto il mondo sa benissimo che all'anagrafe sono registrata come Patrizia.
C) Siamo tutti figli di Cristo e lui ci ama... ma ora che ci penso bene il papa ha detto che il culo non si può penetrare perché è da lì che escono sia la merda che la vita così ho pensato: “ma quando Morgan ha scritto che esistono altre forme di vita stava facendo sesso anale? , e sopratutto: era lui a metterlo o era lui a riceverlo?
Ultima domanda: Credi in dio?
A) Sì, sono povero e l'ostia è il mio pranzo della domenica, quindi: se non vado in chiesa, dove cazzo vado a mangiare?
B) No, una volta il prete mi ha molestato/a e mi ha confidato che dio è soltanto il nome in codice di un framassone, parente di Framartino che a furia di fare il campanaro diventò sordo e col cazzo che gli pagarono la pensione che non si può rifiutare agli infortunati sul lavoro, tema trattato nel capolavoro cinematografico Yuppidù di quel chiesaro di merda di Celentano, che se non fosse esistito Elvis ora sarebbe un panettiere di quint'ordine
C) Non credo neanche in me stesso figuriamoci se mi fido di un animale che mezzo nudo, mezzo squartato, attaccato a una croce e sanguinante come una vagina mestruata non è schiattato dissanguato dopo tre giorni che rimasto esposto come un polllo in polleria che lo vedi dalla vetrina e pensi “oggi a pranzo pollo... anzi no, perché dopo viene Barbara e non posso scoreggiare).
OK; rispondete onestamente, nei miei e nei vostri confronti.
Alla prossima settimana, una settimana fatta per amare e per amarsi, per capire e per comprendersi, per sognare e per sperare che quel tanto agognato cazzo di Armageddon dei testimoni del genova si manifesti qui sulla terra dei mortali.
PS: mia madre mi ha appena informato che “questi pantaloni sono da TINTOREGGIARE”.
Da quando non insegna più alla Sorbona di San Buceto è partita di brocca.

domenica 21 settembre 2008

RICH E' MORTO, DAVID E' MORTO E NEANCHE IO MI SENTO TANTO BENE


Ora che le porte della percezione sono aperte bisogna trovare due buttafuori cazzuti da piazzarci di fronte.
Ma sorge spontaneo: assumerli con contratto di tre mesi o in nero come i mercati italiani?
È a discrezione del gestore; bisogna vedere se è tradizionalista e non razzista; il nero è un colore ambiguo perché viene usato per identificare gli esseri umani di razza negroide ma è anche l'emblema dei fascisti, che sono persone che vogliono cambiare il mondo con purghe e lavaggio del cervello, come se non stesse succedendo già dai tempi delle civiltà mesopotamiche.
All'autolavaggio ci lavorano quasi sempre negri ma di buttafuori non ne ho mai visti.
Vado un attimo a cagare; la lasagna ha fatto effetto; torno tra tre secondi.
Mangiare troppo speziato fa male, rischi di beccarti un'intossicazione alimentare.
Se mangi tre palle di noce moscata vai di fuori come un outsider.
Richard Wright è morto; ha fatto la storia della musica.
Per cosa?
Due secondi di sfuggita al tg1.
David Foster Wallace si è impiccato; stava facendo la storia della letteratura.
Per cosa?
Per ridursi a mezza pagina di televideo.
Il mio fegato è morto; stavo scrivendo cazzate contro la depressione.
Per cosa?
Per ritrovarmi con il culo che non potrebbe bruciare di più.
Quanto tempo era che non succedeva un miracolo in Italia?
Un po', eh???
San Gennaro è stato sempre sensibile verso le problematiche economiche del nostro paese, di fatti si è ricordato di versare qualche emoglobinica lacrima sanguinolenta proprio ora che è scoppiato lu burdìll dell'Alitalia, ma io l'ho sempre detto che i santi e l'economia hanno un andamento pari e direttamente proporzionale.
Da piccolo la maestra mi disse: “Da grande diventerai un teppista”.
A lei hanno asportato l'utero.
Io sono qui a giocarci, immaginando questo pezzo di carne come un tenero cagnolino da poter rivendere ai ristoranti cinesi; a volte mi è capitato di sentir abbaiare un raviolo al vapore.
Ma questa è un'altra storia.
Questa che voglio narrarvi è quella della pecora che urlava “al lupo, al lupo”.
Poca gente nell'universo conosce quest'inedita storia, pescata direttamente dagli archivi segreti del Kremlino.
In sintesi è questa: c'era un gregge di pecore con lana merinos destinate a diventare il ripieno di materassi Eminflex (che nessuno ha ancora capito che cazzo c'entra coi materassi un elefante, per di più musicato dai primi accordi di From the beginning degli E.L.&P che se venissero a sapere sarebbero cazzi).
C'era una pecora prossima all'andropausa che nessuno voleva vedere perché era nera; anche le pecore sono razziste.
Cazzo; ho sbagliato.
Quella è la storia del brutto anatroccolo di quel cazzo di reality show dove tutti aspettano che qualcuno scopi/litighi con qualcuno.
La realtà è più bella quando non ne fai parte direttamente.
Insomma: per attirare l'attenzione del mondo questa lana merinos urlava AL LUPO AL LUPO e il pastore tedesco di guardia (un certo Gustav Rudighard Ghunter, con tanto di sandali e calzini indossati anche il quindici di agosto) arrivava tutto impettito.
Il lupo non c'era e il cane, già adirato dalla sbornia a base di Paulaner del festival bavarese della sera prima, bestemmiava e tornava alla panca insieme alla capra per fare i pettorali.
Il bilanciere si sfilò (cazzo, erano centoventi chili), la capra rimase schiacciata sotto alla panca e da quella volta col cazzo che si mise più sotto alla medesima a cantare in ogni proverbio scioglilingua dei miei coglioni.
E anche questa è un'altra vicenda Tolstojiana.
Per farla breve: dopo dodici falsi allarmi il cane rimase a rifarsi i tricipiti (da solo, ormai la capra era deceduta orrendamente schiacciata).
Il lupo arrivò sul serio, ingravidò la lana merinos e il cane non arrivò.
La morale della storia è: state alla larga dalle televendite televisive (le televendite radiofoniche no); vi promettono oro, invece stanno per rifilarvi abominevoli casi commerciali di erotismo interrazziale estremo non approvato dalla santa sede.
Ma se dio era un negro perché il suo quartier generale è nella nazione dove li odiano di più?
Sarà questo il famoso mistero della fede?
Sapete qual'è il mistero della fede?
È che una volta dio è andato alla balera di Melchisedec; per rimorchiare la figa si è tolto l'anello nuziale, ha rimorchiato, si è ubriacato, ha scopato e da quella volta non ha ricordato più dove l'avesse messa.
... ed ecco l'etimologia della parola “messa”.
La settimana scorsa non ho potuto scrivere perché mi sentivo davvero vuoto.
Cazzi a parte queste due grandi perdite mi hanno fatto male; per Richard ok; aveva la sua età.
Non capirò mai il gesto di David. Penso che, se un cazzone come me ha un sacco di pippe mentali auto inventate stipate nel cervello figuriamoci che cazzo ci aveva nel gulliver quel geniaccio di Foster Wallace.
Alla prossima settimana.
Puntuale.
Promesso.
Giuro sul mio materasso Eminflex.
Il materasso dell'elefante.
... immaginatevi quanto cazzo potrebbe puzzare un materasso nuovo utilizzato anche solo per una notte da un pachiderma.
Ma avete mai fatto caso a quanto cazzo cagano?
Con una cagata di elefanti ricavi tanto di quell'humus da poter ripiantare daccapo l'intera foresta equatoriale, a patto che l'elefante in questione non sia Dumbo.
Quello viene adorato in Thailandia

lunedì 8 settembre 2008

VIRTUOSISMI DETTATI DA ISABELLA SANTACROCE

A grande fatica, dopo essere riuscito a leggere BEN 30 PAGINEEEE, mica cazzi, di Isabella Santacroce ora voglio fare un esperimento.
Prefazione: leggere 30 pagine della Santacroce è più complicato/noioso che fare a voce, sul posto, una versione di David Foster Wallace in greco.
Dunque col Suo santacrociano, soave, nonché ultra femminile dolce stil artificiale ottocentesco novo, voglio narrarvi la vicenda ottocentesca di due politici ottocenteschi: Silvieaux de la Berlusconasièr e il suo omosessuale ottocentesco amante Fausteaux Bertinuàx.



Spiragli concentrici di disarmonica luce filtrava tra gli spiragli della serranda della stanza 616 dell'hotel ottocentesco gotico barocco “Les Folies de li poèt maledect et bashtardect de lu demònie.”
Nonostante fosse stata una notte di sudori e ancestrali passioni consumate alla luce di candele semiramidesche, l'odore era tutt'altro che acre, ricordava piacevoli umori vaginali di ninfe votate ai piaceri più reconditi di un universo in bilico tra amore e peste medievale, tra dolci boia e terribili quanto eccitanti torture ottocentesche vampiresco barocche.
Silvieaux: - Fausteaux, je suis...
Fausteaux: - Capisco bene la nostra ubicazione locazione loculo parigina, e la mia erre moscia, ma questo mi sembra al limite della presa per il deretano, orsù, per Diana!
Silvieaux, con sorriso accondiscendete (da quell'angolazione ricordava il suo mefistofelico padre Georgeaux W. Bushiandrus de la massonerie) mise a tacere ogni dubbio del suo ottocentesco e barocco amante.
Silvieaux: Questo è amore, oltre i limiti di terrene malattie che perseguitano questo secolo dove tutto e tutti sembrano cercare il retrò e il retro e il retto della retrogradezza, che non so cosa possa voler dire ma che ricorda l'asimettrica perfezione del mio tafanario testicolare.
Fausteaux: - Ordunque ieri notte non ero perso tra i fiumi tortuosi del nostro adorato dio bacco, avevo visto bene lì dove un Vostro testicolo sembrava venir meno in barocca e ottocentesca antecedenza stellare, come il nostro più recondito lato dionisiaco ci insegnò quella famosa notte al bistrò “Les folies de li psicopaticheau che adoravàn le demonieau porquà les satanistes con les scuses de li messes nere scuopavàn gratis le fanziules”
Silvieaux de la Berlusconasièr si bloccò, un macabro manichino che scopre il suo tassidermizzato destino di eterno fantoccio modello non pene munito.
Ciò che sentì in fondo ai pantaloni fu paura e voglia di libertà, la sola cosa che poteva essere fornita lubrificantemente da una frusta borchiata imbevuta di veleno di serpente avvelenato e assenzio scaduto decadi or sono.
Anzi, “or erano” visto che le più grandi narrazioni vengono narrate in imperfetto, così da donare immortali aure mistiche ai racconti della nostra vita.
Fausteaux captò l'improvviso mutamento umorale del suo barocco seppur ottocentesco amante trilingue (francese, greco e friulano stretto come le chiappe di un donzello del caffè “les testicles de la madame Bovary con un ovaier de mien in seguit all'operaziòn per unà cistèt ovricà”) e fece di tutto per riportarlo tra le sue depilate seppur caligaresche (ma che doveva ancora essere girato in Germania) cosce di angelo.
Fausteaux: Amore mio adorato, in loggia ci aspettano, fremono con le verghe turgide, hanno bisogno del nostro dionisiaco amore pagano perché solo con la bestemmia raggiungeremo i misteriosi antri della ragione che soltanto fratello Baudelàire e padre Blake seppero esplorare, con unico inconveniente che si porzionarono il cervello fino a diventare amebe pazze parassiti di loro stessi il male è dentro di noi che il diavolo con le sue lodi ci aiuti a proliferare come larve che al tramonto si rintanano in ovattati teschi di menzogne da ossario vero, tra il ricordo di un bacio non dato e la certezza di una genuina e barocca malattia venerea contratta all'albeggiar del dio sole Horus che ogni anno ci fornisce quell'indimenticabile oroscopo per poter usufruire del prodotto interno lordo della Francia sequestrata dalle oscurantiste forze del bene.
Berlusconasièr capì che se non avesse messo a tacere la voce del suo adorato sarebbe diventato, via transfert paziente/psicologo ottocentesco, impotente a tutti gli effetti in tutti gli orifizi, si tirò fuori la verga e con fare cerimonioso iniziò a menarselo con turgido vigore dicendo:
Zitta, puttana, ti comprai quando avevi cinque anni, il culo ti sfondai con questo stantuffo da giardino comprato in speciale offerta in quel di Castorama, ma ti risparmiai la vita perché la pena è l'unico sentimento che provai e che provo nei tuoi separatisti e signoraggistici confronti.
Una lacrima rigò il volto di Fausteaux, che si tolse la vita con uno stiletto avvelenato, trafiggendosi il cuore, stando attento a raccogliere in una dorata ciotola tutto il suo sangue, così da poter avvelenare le sventurate sventure della virtù.
E quando il Fausteaux spirò, Berlusconasièr andò rammaricato ad acquistare una villa al centro del mondo, ove poté, ogni giorno della sua vita, usufruire dei paradisiaci nonché artificiali ottocenteschi piaceri che soltanto la carne di teneri fanciulli possono diffondere nell'anima.



Spero siate riusciti a leggere tutto.
Ora siete intellettualmente, politicamente e spiritualmente più poveri del 23,46% ma avete capito che già nell'ottocento erano ottocenteschi, barocchi e maledetti.

giovedì 4 settembre 2008

OCCRISTO

Ho comincaito a lavorare e ora che un cazzo è certo (a livello di orari) non ho più tempo per scrivere.

ALMENO PER STA SETTIMANA, DIO TUBERCOLOSO FRACIO, DOPODICHE' RICOMINCERO' A SCASSARE IL CAZZO UNA E DICO UNA VOLTA A SETTIMANA.


Come da un anno a questa parte.


Ringrazio i miei lettori (140 visite settimanali di media mi fanno sentire più che un messia solare!!!=


Dunque, la lezione che vi do, così vi risparmio la solita pippa è:


Ho scoperto david icke; dice delle cazzate divertenti (i potenti del mondo in realtà sono rettili autorigeneranti) ma NON LASCIATEVI INGANNARE: DICE anche un bordello di roba seria sulla massoneria, VERO ORGANO CHE CONTROLLA OGNI COSA NEL MONDO.


Informandovi sulla massoneria saprete da cosa deriva tutto (religione, finanza, morale, educazione ecc).


David è uno dei più grandi esperti della massoneria è ha avuto la brillante teoria (si, teoria un cazzo, è una realtà) della PIRAMIDE DEL CONTROLLO GLOBALE.


Guardatevi tutto quel che c'è su Icke su google video e su youtube.


Da segnalare (della durata di tre ore l'uno ma ne vale la pena) i due documentari fondamentali per comprendere tutto (ovviamente dopo Zeitgeist):


LA PIRAMIDE DEL CONTROLLO GLOBALE.


GLI ILUUMINATI.


Guardate sti documentari e vi renderete conto che quando pensavamo di aver capito un pochino di più ancora non avevamo capito un beneamato cazzo.


PENSO CHE QUESTA SIA LA CIMA DELLA VERITA': PENSO CHE CON LA MASSONERIA HO FINITO DI SPINGERMI IN LA' CON LA RICERCA.


LA RADICE DI TUTTO, DA MOLTI SECOLI PRIMA DI CRISTO, E' STAT A LA MASSONERIA E TUTTO QUEL CHE ABBIAMO IN TESTA E' OPERA LORO.


Vado a spararmi un colpo di fucile; se non dovessi morire raccomanderò la mia anima a Semiramide (la statua della libertà rappresenta il suo aspetto, come la rappresentarono gli antichi; quella è la vera madre del "salvatore" e gli illuminati sanno che il vero dio è il sole perchè LORO SANNO TUTTO MA TUTTO!!!!!!Gesù se lo sono inventato loro e ridono) e diventerò massone come Sammy davis Jr e tutti gli altri porci incestuosi amici di LaVey, Crowley e il resto.


E ricordate: sul dollaro, in alto a destra della facciata principale, microscopico ma sapiente il gufo vi osserva.


Porco dio; ho visto il dollaro che ho io e ci sta veramente, altro che il cazzone panzone subliminale sul pacchetto delle Camel.


... e anche lì piramidi...


...porco dio, ora che ci penso facevo prima a scrivere un post vero e proprio.


Va be, mannaggia a quella puttana di semiramide.


... e penso questo sarà il mio ultimo post prima di essere rapito e fatto sparire.


..ok


...vado


...a presto


...anzi


...addio


...coddio