domenica 25 gennaio 2009








Prima sei lì che scopi felice, poi muori in pace, ma di morte violenta, poi ti ritrovi il cazzo sotto formaldeide, la più semplice delle aldeidi.

Come direbbe il dottore di Idiocrazy: Spiccichi come un frocio, cazzo, guardati, stai di merda.
Stamattina volevo il sole ma non c'è.
Io sono il vostro grande fratello, voi mi guardate.
Mi fa piacere, almeno questo.
Porca troia lurida mbeshtata luridona della madonna? confuso e confuso, pensate che alle cinque del mattino mi sono mangiato una seppia ripiena grande come la mia mano, 'catroia, mi gira ancora nell'intestino. Il guaio è che sto per fare pranzo, senza aver fatto colazione, il cane è venuto a farmi le coccole, ha la capacità di sentire quando qualcuno soffre, così viene lì e ti consola, piangere coi Baustelle non pensavo fosse nelle mie corde, invece eccomi qua, sentivo alla tv serenata rap e le canzoni di jovanotti, anch'io ho sete di denaro, sulla scia del positivismo, agito la gamba, mi rendo conto che non connetto, non sono un modem, voglio solo sbrigarmi a scaricare una versione decente di QUINTO POTERE.
Mi sento svuotato, brutte notizie insieme, speriamo non peggiori.
Allora a 'sto punto vi dico: ho trovato il lavoro della mia vita.
Mi pagano (1600€ a settimana) per creare i quiz di Facebook. È un bel lavoro, posso sbizzarrirmi, giocare con la mente delle persone che, quando hanno due minuti liberi, vanno a scoprire la propria personalità, se è giusto o sbagliato essere mancini ma farsi le seghe con la destra, quanto sei bastardo, che film sei, quale personaggio della letteratura saresti dopo una scarica di diarrea post atomica.
Adoro il mio lavoro, sto seduto al computer, il creatore di facebook mi ha detto che devo scavare dentro me stesso per fare dei bei test, ho scavato e mi sono ritrovato le interiora in mano, mi sono sporcato il vestito della comunione, mamma si arrabbierà, tanto non andrò mai via di qui, è una provocazione, scusa, scusa non volevo.
Ecco, questo è l'iter col quale creo i testi di Facebook.
Ok.
Con voi voglio essere onesto.
Oltre che pagarmi per fare i test di FACEBOOK il direttore di FACEBOOK mi ha anche detto che ogni volta che menzionerò FACEBOOK o scriverò anche solo FACE seguito da BOOK che come risultato dà FACEBOOK mi darà cinquecento delle vecchie lire (non servono a un cazzo ma almeno per prendere il carrello al supermercato...) .
E mi sovvien' l'eterno, ma non mi si porta via, così vi racconto di quando mi era venuto in mente di truffare i supermercatisti d'Europa.
Era appena entrato l'euro, come voleva la massoneria gli stati dell'Euro inizialmente erano tredici, numero magico, che tra l'altro su FACEBOOK gli sono diventato FAN.
Mi venne in mente una perversione piacevole: cinquecento lire erano grandi come due euro.
Prima che l'euro entrasse in vigore mi bastava fare una bella scorta di cinquecento lire, andare nei vari centri commerciali, prendere un carrello, mettermi nel parcheggio e aspettare qualcuno che volesse prendere un carrello. TANTO E' UGUALE. - Mi scusi, le do il carrello, mi dia i due euro - . Uno scambio equo: loro si beccavano il carrello con le cinquecento lire, io i due euro liquidi come diarrea destate d'estate.
Faccio giochi di parole perché mi sto allenando per preparare test di un sito molto in voga tra i giovani e i meno giovani, non so se lo conoscete. Va be', ve la butto lì.
FACEBOOK.
È un bel sito, ti dà la possibilità di incontrare nuovamente, come la prima volta, tutte le persone della tua vita, puoi fare test (ve l'ho mai detto che mi pagano per fare i test di FACEBOOK?) e con la scusa di tutto questo, oltre a diventare fan di varie cose, su FACEBOOK ti controllano meglio, metti i tuoi dati e te lo mettono nel culo senza dati. Conosco un tizio, che conosce un tizio che conosceva un tizio che si era prima iscritto, poi loggato su FACEBOOK, e ci ha messo di mezzo gli avvocati, per farsi SCANCELLARE DA FACEBOOK, parlava di pràivasi, di cazzi vari e non voleva che i suoi dati rimanessero impressi nel cuore della rete, tanto meno tra gli archivi del perfido FEIsBOOK (non mi pagano più, quindi storpio il nome, così poi pensate male, non ci andate più e gli fate perdere due euro al giorno, il prezzo di un carrello riconvertito in faisbuk).
Si potrà pagare il paradiso a rate?
Io non ci credo, cioè, per quanto puzzino, mettetevi nei miei panni.
Mi hanno appena licenziato da quel sito là fatto per controllare la gente, ho i nervi a pezzi, ho bevuto praticamente dodici ore di fila (dalle sei di sera a quelle del mattino, seppia ripiena incorporata), mi è stato annunciato che nella vita non combinerò niente, sex en de siti non lo fanno più, con chi cazzo mi posso confrontare, adesso che non lavoro più nella redazione di niù iork del telefilm che sponsorizzava sex en de siti?
Sto veramente male, mi avevano detto che col bicarbonato di sodio tutto sarebbe passato, ci ho provato, mi sono ritrovato con la cornea abrasata come abraxas che vuol dire l'anagramma del nome di quello lì coi baffi che poi faceva il padre di dilan god il dio cane e poi moriva con gli zombi perché doveva scegliere tra salvare il figlio, la busta, o i premi, ha scelto i premi alla bancarella e poteva vincere cinquecento mila lire euro e gli è uscito il prosciutto, allora ha detto porcodioavolo, io sono il padre di quello che sembra il frocio Everett dei fumetti, mi sono scordato l'ubicazione delle parole, aiutatemi, non faccio più parte del tim e dello staf di feis' quello là per controllare la gente massonica che si è pentita, sto male, voglio i farmaci, mamma, portami via con te, anzi no, ritiro tutto, con te sto male, la mamma è sempre la mamma ma se è una troia allora sono solo cazzi tuoi che non lavori più e non becchi più 1600 eurolire per lavorare nella redazione di niu iork di sex en de siti per fare i test dei siti di feisbuk e di quelli lì.
Con nonscialans mia padre dice che qualcuno ha preso un trauma cranico, se tu vai a cento trenta, che fai una cosa e poi riscendi, è andato molle, tu a cento trenta metti gli sci così e è venuto proprio così, o ci hai la protezione oppure.
MA stavano parlando di scopere? Protezione, venire... campo semantico perverso.
Loro andranno all'inferno, ha ha ha ha, io no.
Ci sono già dentro, come nell'eppi auar di ligabue, pittore massonico anche lui.

domenica 18 gennaio 2009

COSA DOBBIAMO FARE, RESTARCENE CON LE MANI IN MANO MENTRE I CRIMINALI GOVERNANO LA CITTA'?







Scendo le scale e vedo un bambino che sta mimando un bazooka improvvisato con una paletta per raccogliere i rifiuti, il telefono squilla, gli ubriaconi sotto casa squillano anche loro, arriva la polizia, i poliziotti non ci capiscono un cazzo, non sanno se li hanno chiamati per via degli schiamazzi, per non dire rissa epocale, o per il bambino che col bazooka sta distruggendo il mai esistito ordine pubblico.
Fa freddo, anzi no fa caldo, c'è il sole, anzi no piove, boh, non so, forse che mi sono eccitato troppo per la festa di sant'Antonio tanto che ci sono ben sette bancarelle dietro casa mia, si farà festa, i santi che ti portano a bere, dopo quando gli sbirri ti fanno il palloncino, se gli dici che eri con sant'Antonio a bere, ti ritirano la patente perché ti dicono: - Com'è sta storia? A me il santo citato non ha detto un cazzo, e un amico che fa una festa e non mi invita, vuol dire che ho finito le batterie al cellulare.
Di fatti sta squillando, fa freddo, fa caldo.
Voi non potete immaginare quanto sia dura la strada del dandy, pensare che ieri sera non abbiamo pagato un cazzo al Barcode, mi sa che quando ci ritorno saranno cazzi, ma non è un problema, vi giuro che il barista è amico mio, nonostante mi utilizzi come valvola di sfogo per le sue frustrazioni, speriamo non legga il mio blog, anzi, sono sicuro che non lo farà, ma qualcosa mi dice che con la fortuna che ho inizierà proprio oggi, leggerà la notizia e mi farà pagare tutto, e io speravo si fosse scordato no no no non si fosse accorto che neanche ieri sera abbiamo pagato.
Mi sono iscritto ad un corso per subacquei, ma ero troppo ubriaco al momento dell'iscrizione, così, quando ho visto che il corso aveva a che fare con l'acqua gli ho detto che nessuno mi aveva avvertito.
L'acqua non è il mio elemento feng shui, non sono un segno di acqua (sono ariete, come Alex che interpretava Alberto Tomba nel geniale film di Damiano Damiani... da film coi coglioni a questa monnezza, Damiano, ti prego, torna tra noi e salda i miei debiti al Barcode); se non sei un segno d'acqua non puoi fare il subacqueo, a meno che non decidi di guardarti tutta la filmografia del girone dei golosi, tipo commedia sexy, che porca troia l'altra sera in sala prove non abbiano suonato per una buona mezz'oretta perché stavamo a guardare uno di quei pietosi film di Pierino con il ciccione toscano, che porca troia c'erano delle battute che non sono riuscito a capire, erano talmente intelligentemente basse che è stato un problema entrare nella mente di Umberto Lenzi, regista di capolavori di tutti i generi ma era un mercenario, faceva ciò che andava di moda; non capisco perché si abbassò a tanto, boh, è anche toscano come i miei parenti, ma in quel film gli è mancata la verve dei gialli e dei poliziotteschi, allora penso che in questo mondo non ci sia giustizia, porca troia, dopo settantadue edizioni non puoi farmi un altro grande fratello, ma mia madre lo guarda, le piace spiare gli altri, e allora, visto che stiamo a parlà di commedia sexy, non capisco se lei provi gusto a fare come Lino Banfi, spiare la professoressa che si spoglia, dal buco della serratura, il buco del culo è un misero antro, come direbbe Richard Benson, quel che dice Richard per me è religione, quindi penso che diventerò presto raeliano, una di queste religioni fiche che porca troia scopano come i ricci, la prima regola del circolo di Rael è: per allontanare le negatività e smussare l'aggressività carnivora che ti gravita nel cuore, la prima cosa da fare al mattino è una sega, così da poter stare tranquillo, e quando ho letto 'sta cosa mi sono reso conto che involontariamente sono raeliano da quando avevo dodici anni, una sega al mattino è sempre la prima cosa che si fa, a volte capita che neanche apro gli occhi, appena sveglio mi faccio una sega, prima provo a cambiare canale, ma quando vedo che nessuna presentatrice televisiva ha la gonna non ce la faccio, voglio le scarpe coi tacchi e le calze nere, anni fa c'era quella bionda che ancora c'è mi pare su rai tre che fa il programma con Frizzi (ma stimo solo suo fratello) e con quella ci farei una cavalcata degna di un fantino professionista, amo le donne, amo i loro orifizi ma non uso i cotton fioc, non sono cazzi miei, guardi, signor giudice, al momento dell'omicidio ero sul mio letto e mi stavo facendo una pippa con uno zoccolo col tacco alto che mi ha lasciato in eredità la mia ex, ne ho uno solo perché l'altro gliel'ho regalato a natale dell'anno scorso, insieme a un libro di Ammaniti, pensavo lei apprezzasse l'umorismo, pensate che addirittura ci ho schiaffato (dentro alla scatola di scarpe che costituiva la confezione regalo) un angioletto attaccato con la colla, aveva le mani giunte in preghiera, ma poi ho pensato non fosse abbastanza raeliano, così, Tuo onore, mi sono onorato gli organi genitali, quest'anno pensò che sarà una buona annata per la raccolta del grano, uno stronzo sta bussando al mio sfintere, non so che fare, quando scrivi, se ti alzi, sei perduto, ma con l'abbondante dose di stronzate che sto sparando non vedo il motivo per cui Kakà non debba rimanere al Milan, io, che sono una persona educata, IO, je dico, “se figuri, non c'è problema”, il mio sogno è sempre stato fare l'amore mentre Maurizio Merli mi guarda negli occhi, col suo sguardo glaciale, e mi chiede cosa dobbiamo fare, dobbiamo starcene con le mani in mano mentre i criminali governano la città?
E allora IO, eroe, nonché persona educata, smetto le mie folli, quanto sessuali pratiche, mi metto il trench di pelle, giacca e cravatta, e dico che la città non sarà mai più in mano ai criminali, la legge ha le mani legate solo quando non sono io in circolazione, IO sono il detective Shaft dei bainchi, sono bello forte e fico, ma non si sa per quale motivo ho tutti i miei casi polizieschi sotto casa, bevono dalla mattina alla sera, una vocina nel cervello mi sta dicendo di smettere di essere commissario, di togliermi giacca, cravatta, di scendere le scale, di andare a bere con loro, alla faccia dell'ordine e della legge.
Ma ho paura perché, oltre che una caciara immane, sotto casa c'è una rissa in corso, è pieno di sbirri.
E sopratutto potrei esplodere in miliardi di pezzi.
Il bambino con la paletta bazooka non ha ancora smesso di sparare.
Talvolta ho paura.
Ma col potere di Merli e di Sartana al mio fianco, penso che riuscirò a vincere la crisi economica di questo secolo.
Sempre se dopo ci ho il tamburello della pistola a quattro proiettili con le carte da poker scalfite sopra.
A buon intenditore poche parole, così con questa scusa può stare zitto e non enunciare giudizi affrettati.
Penso che si ma che no, in India è sempre un buon partito.
Ciò non toglie che il trans mi ha baciato e mi ha detto che è stato indimenticabile.
Io non lo sapevo, me ne sono accorto quando ho visto che le sue mani potevano contenere ben quattro volte la capienza della mia testa, e IO, che sono una testa di cazzo sì, ma educata, gli ho detto che si doveva figurare.
Non esistono persone con degli ideali; ci sono soltanto persone piene di paure.
L'ho letto dietro alla bustina dello zucchero.
Ma sono diabetico.
Quindi ho deciso di smettere questo post e di andare a cagare.
Mi sa che ho sgommato le mutande; non sono un motociclista, ho i miei limiti.
E li valicherò, con l'aiuto di tutti.
Tranne del bambino, che ha combinato un casino col suo cazzo di bazzoka.
Fatto.
Non aggiungo altro; vi dico solo che puzzava di fiori marci, tipo quelli vecchi del cimitero.
Dopo venti minuti, il tempo di pranzare, ho corretto (spero bene) questa massa di stronzate.
Ecco.
Ora le pubblico.
Grazie Sara, senza le nostre frequenti unioni sessuali non sarei qui così di buon umore.
Grazie.
Grazie.
Grazie.
Grazie.
Grazie.
... ti ho ringraziato?
Allora rimangio tutto; un commissario Betti e un commissario Tanzi e un detective Shfat non ringraziano mai, tanto meno le donne.
Però siamo così educati... che ci vuoi fare?

domenica 11 gennaio 2009

CONFUSIONARIO POST POST SBORNIA




Certo, la massoneria non sta anche nella destra e nella sinistra e ovunque.

Nelle foto qui sotto, in ordine:

1) Io che rido quando non c'è niente da ridere.

2) Il mio cervello in un'ampolla di plastica.







Per dirla con le parole di un grande poeta: porca troia lurida mbeshtata luridona.
Queste vacanze ho.
Ho.
Nell'ampolla, aiuto, non so nuotare e vado a fondo, porca troia, faccio certe scoregge che definire impestanti è riduttivamente ridotto ai minimi termini.
Nebbia e poi ancora foschia, mai stato tanto appannato.
Tanto, oggi pomeriggio si beve ancora.
Sono tornato a casa or ora e c'è un preoccupante odore d'incenso, non so, mi sa tanto di tossica morte narcolettica, per quel che possa significare. So solo che tra il lato apollineo e quello dionisiaco scelgo l'opzione più economica; per farla breve, quella che mi ci dà dentro compreso nel prezzo il pacchetto sky cinema, perché ci crediate o no ci sono novemila canali e non c'è n'è mai uno che trasmetta qualcosa di interessante, a parte nella fascia oraria che va dalle tre del mattino alle tre e zero cinque del mattino, ma ci si deve abituare, come disse il tizio inchiodato alla sedia a rotelle per colpa dell'autostoppista ubriaco che gli aveva assicurato che a Fidesvita oltre a trovarti un lavoro onesto ti trovavano la compagnia giusta, e allora sotto a sentire il predicatore, tutti a prendere gli appunti, la strada verso il divino non è mai stata così fica, viva questo, viva quell'altro e intanto, a furia di esultare il tetraplegico si era consumato le poche forze che gli erano rimaste, così si infilò il catetere in un occhio e morì annegato dal suo stesso fetido piscio, avvelenato nel corso degli anni da psicofarmaci e antidolorifici, quel che l'industria farmaceutica chiama “salvezza in pillole”, allora sono andato al mare e ho pensato che tutto sommato era uno spettacolo visto e rivisto, così ho deciso di tornare a casa ed eccomi qua, l'incenso mi sta davvero facendo sentire male, per chi non lo sapesse “male”, il gruppo che sto sentendo, suona bene e mi sta facendo sentire male, come se dentro l'ampolla di vetro riuscissi a sentire male fisico e contemporaneamente il gruppo sanguigno e musicale dei male.
Quando metti una camicia una volta, poi la devi rimettere bene sennò dopo poi c'è da stirarla, non riesco più a stare dietro a quel che dice mammina, ma certe cose è meglio stargli dietro, perché chi è davanti è il soggetto predisposto alla penetrazione anale, mi è anche venuta un'abrasione da sfregamento al lato sinistro del cazzo e ci ho continuato a dare che ci ho dato che ci ho dato che ci ho dato e ora non posso neanche farmi una sega in santa pace, Onan era il mio dio e l'ho tradito non masturbandomi più come una volta, ma scopare è bello se non è litigarello, non è roba per me, la roba per me non la vendono neanche i tossici sotto casa, quasi quasi li invito quassù per un caffè CORRETTO sia politicamente che eticamente, l'etica mi ha sempre fatto pensare ad una lenticchia dai contorni frastagliati e disgreganti, una volta sono stato brigatista ma poi ho smesso, alle loro riunioni si mangiavano soltanto cose eque e solidali, mentre invece io volevo gli ogm di mcdonald col pagliaccio satanico che che cazzo ci ha da ridere non lo so ma forse posso capirlo, era partito con un carretto che faceva panini e adesso il suo faccione da cazzo è un pochino dappertutto, per vivere bene bisogna schierarsi politicamente e calcisticamente, sennò dopo che cazzo fai tutta la domenica con le mani in mano... e starsene letteralmente con le mani in mano mi sa di cosa da maniaco ossessivo compulsivo, è tipo “oddio, fatti tenere le mani sotto controllo prima che facciano qualcosa che non voglio o che addirittura me le portino via”, così sono andato a segnarmi ad un corso in dodici sedute per smettere di fumare, ho mollato dopo la terza lezione perché, oltre che a fumare il triplo di prima, ho iniziato a capire il lato comico delle droghe pesanti, l'eroina è una donnina che compie atti eroici, la cocaina è una coca cola piccola di quelle gommose che si vendono alle bancarelle di dolciumi, l'hashish era il premio che il re dava ai suoi assassini che uccidevano gli uomini cattivi, il trip è un pancione a cui piace la trippa in scatola della Simmental (e mi sa che qui in mezzo la Simmental è la più letale delle droghe) poi che altro c'è rimasto non lo so e non posso mettere punti interrogativi sennò poi perdo il filo del discorso... ma mi state seguendo?
Ecco, ora l'ho messo.
Sapete perché?
Perché mi sono agitato, ho visto che mi seguivate e non è mai bello essere seguito, non sai chi ti sta venendo dietro e non è certo per parlare, voi volete volere e osare osare l'osé e altri piccoli giochi di parole che forse un giorno riuscirò a far stare zitta mia madre che, in coro con mio padre, mi chiedono se nel riso ci voglio i piselli, meglio i cori razzisti da stadio che quelli familiari culinari, di fatti ho il culo un pochetto arrossato, ma se devo confrontarlo col cazzo allora sì che sono cazzi da cagare.
Cagare cazzi; non sono un prestigiatore; per questi trucchi devo attrezzarmi.
Mi piacerebbe essere un illusionista, così da potermi dare l'illusione che le cose vadano bene.
Ma non è così.
Anche Materazzi ha delle giornate no; la giornata no di Materazzi prevede soltanto tre orge e risibili quantità di vitamine liofilizzate.
Il calcio non fa per me, ma neanche il fosforo, di fatti sto perdendo la memoria e non mi ricordo più come si fa a vivere.
Tiratemi fuori di qui.
Ne ho bisogno.

domenica 4 gennaio 2009

CAPODANNO IN PILLOLE

Come al solito inizio dicendo che non mi dilungherò e poi succederà.
O forse no.
Già comincio male.
Le prime ore della sera di capodanno le trascorro al cesso con una diarrea fulminante (ha richiesto tanti di quei fazzolettini che ad un certo punto mi sono ritrovato col culo sanguinante e io che mi ripetevo che la diarrea è solo uno stadio mentale, che la puoi governare e che lei potrebbe addirittura arrivare a chiamarti "padrone").
Nel giro di un ora (siamo ad un mega cenone dove conoscerò dieci persone su trecento) la parte del nostro tavolo si fa fuori dodici bottiglie di vino rosso da 13,5° e nessuno sente niente.
A fianco a me c'è Mike love dei beach boys (è uguale) e ci mettiamo a parlare di musica (anche lui chitarrista). Intanto le bottiglie continuano a finire.
Scatta la mia sindrome da asociale pesante (è una serata un po' di merda e sono incazzato), mi metto le cuffiette, ascoltando musica felice per l'occasione; Cinecittà dei baustelle; se vuoi farti del male io posso indirizzarti sulla strada del dolore.
Ancora bottiglie, il mangiare sono milioni di portate con il difetto che, di ogni portata, è una microporzione da Puffi (due olive, quattro e dico quattro carotine fritte tagliate alla giullliieeennneee ecc) e ho il demone marrone dentro di me da domare, torno al bagno e torno al bagno. Tutti parlano di qualcosa, io non ho niente da dire, sono incazzato con la tastierista (con la quale mi sono carnalmente riappacificato ieri pomeriggio, a casa mia, alle 17:53, dopo aver tentato di visionare "il grande silenzio" con scarsi risultati; non sono uno che riesce a guardare un film intero se sul letto c'è una ragazza) e c'è Coffin Joe in persona che la sta molestando. Lei non sa che si è appena firmata la condanna a morte e gli dà corda, parlando di architettura, con scarsissimi e confusi esiti da parte di Joe.
Torno al bagno e mi metto a ridere, perchè di tutti i giorni dovevo proprio sdiarrearmi un giorno che era di merda già di suo.
Arriva la mezzanotte, tutti corrono fuori per brindare e scambiarsi gli auguri.
Io vado a rifugiarmi al cesso, tutta quell'immotivata allegria potrebbe nuocere alla mia salute già provata (nel frattempo sto ascoltando "noi ragazze non abbiamo scelta" o qualcosa del genere, sempre dei baustelle). Non riesco più a bere, sono gonfio come un'otre, ma ho bisogno di tazzare, allora vado al bar e mi sparo sei sambuche, devo dire con ottimi risultati. Sono completamente ubriaco, una signora con una minigonna inesistente mi sta ballando col culo a un metro dalla faccia. Sono seduto sul mio amplificatore fender, da qui le posso vedere l'intestino attraverso quelle mutande bianche quanto inesistenti. Lei è abbracciata al suo uomo e mi fa gli sguardi da troia.
Perplessità.
Vado ancora a bere, stasera posso bere solo Sambuca.
Viene il nostro turno di suonare, non so se riuscirò anche solo a mettermi a tracolla la chitarra, ma mi tocca, abbiamo scroccato la cena e una somma pari a tre milioni di euro convertiti in sostanze alcooliche. Suoniamo discretamente bene, sono fatto perso e non posso guardare la gente che è più strafatta di noi o inizio a ridere e non becco più una nota. LA GENTE STA BALLANDO CON LA NOSTRA MUSICA.
Piccola nota di redazione: suoniamo IPOTETICHE COLONNE SONORE DI FILM DI SERIE B ANNI 70/80 CON INFLUENZE DI ROCK PROGRESSIVE TENDENTE AL DARK.
Non so se in sala ci sono esperti di musica ma solo a vederlo scritto, il genere che suoniamo, puoi pensare a suicidio morte e tristezza. Tutto tranne il vocabolo "ballo" e tutte le sottotrame che comprende questo variegiato seppur contorto campo semantico.
Poi il vuoto: mi sono fatto altre sambuche.
Mi riportano a casa alle sei del mattino, vado a dormire e mi risveglio.
Al pomerigigo, pronto per bere ancora, chiamo la tastierista per uscire, andiamo in un bar e lei mi racconta IL LATO OSCURO DELLA SERATA, CIO' CHE AVEVO RIMOSSO.
Non mi sono inquietato (non mi è mai capitato di rimuovere quattro ore di una serata, mai mai mai) perchè sentite che cazzo mi è successo.
Ultimamente ci sono andato parecchio sotto col poliziottesco, in particolar modo con tomas milian. Il ruolo da lui interpretato che mi ha lasciato di più (in tutti i sensi) è il gobbo di "roma a mano armata", personaggio nel quale mi rivedo parecchio.
Facciamo un passio indietro.
Sono alla festa, ho appena finito di suonare e mi vado a fare una Sambuca.
Prendo la tastierista e cominciamo a discutere (ultimamente abbiamo avuto un non rapporto pessimo). Io ho ciminciato ad urlare (tenete conto che tutto questo mi è stato raccontato) e a dire che eri il gobbo.
Cammino, vado in giro, unica meta il bar del ristorante, sono piegato come se avessi la gobba, con la faccia quasi tocco per terra (la forza centrifuga mi attira verso il suolo) indosso il trench di pelle nero e la cosa fa molto senso. Cioè, a parte i miei amichetti, che sanno che quando mi fisso con qualcosa è nera per tutti, nessuno sapeva che stavo facendo il gobbomoretto. Di conseguenza duemila persone vedevano questa persona che fino a qualche ora prima era normale camminare come un invasato, urlando in romanaccio frasi del calibro (9) di: A ZOZZI MISERABBILI INFAMI, QUANDO C'E' IL PRIMARO CHE STA A OPERA' 'NA CREATURA, JE SE DEVE CHIEDE "DISTURBIAMO, PROFESSOR MORETTO?" E ALLORA IO, CHE SO NA PERSONA EDUCATA, IO, JE RISPONNO "MA SE FIGURI, NCE' PROBBLEMA".
Potrebbe essere una scena geniale se non fosse che tutti hanno paura, perchè ad un certo punto inizio a prendere a pugni il muro, poi prendo la tastierista e inizio per finta a darle gli schiaffi stile poliziottesco, con tanto di sonoro SDOOOSH.
Nessuno prende la scena per quello che è, tutti sono terrorizzati e si scansano. DOPO TUTTO QUESTO, CHE FACCIO? RITORNO GOBBO PER IL MIO PUBBLICO, MI TIRO FUORI IL CAZZO E INIZIO A FARE: "A ZOZZI, VE PISCIO ADDOSSO, TIE' TIE' TIE' TIE' " E HO ANNAFFIATO UNA BUONA PARTE DI PORTICATO, MENTRE LA GENTE GUARDAVA SCONVOLTA.
Non vado pazzo per il carnevale maquest'anno, precisamente l'ultimo giorno dell'anno, sono stato il gobbo moretto.
Se tomas mi avesse potuto vedere sarebbe stato orgoglioso di me... o si sarebbe tolto il rolex e reciso una vena per non farsi pestare daquel miserabbile del commissario tanzi.
Buon anno a tutti e andateci piano col bere.
La befana è più lontana di quel che possiate credere.