lunedì 29 ottobre 2007

DURI SEMPLICI CIARLATANI E CIALTRONI






















Guardateli bene; alla fine della lettura capirete "chi"è "cosa"
Il mio buon amico, nonché ottimo sceneggiatore Tristano (in inglese “sad ass”) Vagnoni, tempo fa, dopo anni ed anni passati a studiare i comportamenti degli esseri umani, è arrivato ad una conclusione… anzi, ad una classificazione.
Si è accorto che, seppur siamo sei miliardi e passa, uno completamente diverso dall’altro, possiamo venir catalogati “semplicemente” in 3 categorie.
Tommaso Labranca, autore di fantastici saggi, scrivendo il divertentissimo “Chaltron Hescon”(200pag. Einaudi), ha dimostrato che esiste un'altra categoria.
Gli esseri umani si dividono in:
-Duri
-Semplici
-Ciarlatani
-Cialtroni
Partiamo dalla figura del duro: il “duro” è una persona tutta d’un pezzo. Parla poco e agisce, fa i fatti. Alla fine ottiene sempre ciò che vuole. E’ rispettato e anche un po’ temuto. Non deve essere necessariamente una persona che “mena”; può anche, ma la caratteristica principale è “fare i fatti”. Molti, spesso, identificano il “duro” come “uno muscoloso, sempre incazzato, di cui tutti hanno paura”.
Il confine tra “duro” e “semplice” è molto labile.
Per fare un esempio di “duro”, possiamo prendere in considerazione la figura di “Steven Seagal”. Certo, avevo detto che il duro non doveva necessariamente menar le mani e Steven Seagal è uno che le spezza anche (e quante ne ha spezzate).
Occhi di ghiaccio, filosofia zen anche quando va a pisciare (ha vissuto per molto tempo insieme al Dalai Lama!!), espressione monolite, agisce e ottiene sempre quel che vuole.
Tutti lo temono e alla fine riesce sempre ad arrivare al suo scopo.
Giustizia.
Si stima che, durante la sua vita cinematografica, abbia perso la bellezza di 57 famiglie.
Tutte vendicate correttamente, a norma di CEE e Cosa Nostra.
Una vita passata a ripulire il mondo dalla corruzione, dalla droga, dalla delinquenza. Spaccando arti e rompendo nasi.
E' riuscito a spodestare dal trono, il re delle vendette familiari; Charles Bronson, in 5 giustizieri della notte, ha dovuto vendicare ben 5 famiglie.
Steven una moltitudine.
Sembra quasi che mi sia rimangiato quello detto prima, ma trovare un buon esempio di duro è difficile, dato che molti di quelli che sembrano duri in realtà sono dei semplici o addirittura dei cialtroni.
Eventuali spiegazioni a dopo.
Proseguiamo col “semplice”. I semplici sono il buon 70% della popolazione mondiale. Sono quelle persone che vivono con l’onnipresente sorriso di inebetita rassegnazione stampato in bocca. Frase clou di codesti esseri è “Che ci vuoi fare?? Tanto la vita è questa”.
Sono persone, il più delle volte, con un quoziente intellettivo molto basso e la capacità culturale di un portabagagli di una micromachine.
Il semplice basa tutto sull’apparire e agisce poche volte. È uno di quelli che va a messa, sfoggiando l’ultimo capo firmato e passa tutto il tempo a guardare se si vedono le tette della compagna di panca, in chiesa. Non dico che chiunque vada in chiesa sia un semplice ma… potete negare che quel posto non sia pieno di semplici, gente che si lascia ammaliare da quattro stronzate??
Il semplice addirittura può essere ambizioso e ricoprire cariche importanti.
Un esempio di semplice (questa è ancora più difficile, visto che ci sono miliardi di esempi che si potrebbero tranquillamente fare!!) è “il mago Helios”.
Chi mi sa dire cosa c’è nella testa di quell’uomo??
Un cazzo; già direte “è frocio, quindi è normale che abbia quel pensiero fisso”. Non sto dicendo che gli omosessuali siano dei semplici ma Helios se ne passa.
Lui ti consiglia, ti rimette sulla giusta strada, ti dice se tuo marito si sta scopando la segretaria o se il tuo cane ha i calcoli renali. Già sa se/quando troverai un lavoro e conosce l’istante esatto nel quale ti innamorerai.
Sa anche il tuo segno zodiacale… però prima devi dirgli quando sei nata.
Eh!!
Sta persona è vuota come un buco nel muro, non ha niente da dire e non pensa nulla che vada oltre i cazzi degli altri a pagamento. È presuntuoso, schizzinoso e se ti prende in antipatia ti pronostica un futuro che definire “di merda” sarebbe fare del sarcasmo minimalista.
Bene, questo è un vero semplice; non sa niente di niente e ha la presunzione di fare un lavoro dove ha in mano la responsabilità di molte vite.
Sì; se credi ai maghi, sei un semplice e puoi facilmente essere suggestionato/manipolabile.
Uno con quella faccia, che cazzo ne può sapere di un perfetto sconosciuto e della sua sorte??
Il semplice dà i soldi a sti semplici, travestiti da santoni, mandando avanti l’economia dei quattro poveracci sottoculturati che, invece di lavorare, rovinano la vita di altri poveracci che non hanno nulla da perdere, se non il fantastico piacere di sapere in anticipo “chi” sarà “la prossima” che si scopa Costantino.
Da eleminare, per un perfetto funzionamento del pianeta.
Andiamo ora ai “ciarlatani”; decisamente la categoria migliore.
I ciarlatani sono pochi ma ci sono.
Il ciarlatano è l’imbonitore dei popoli, il mistificatore, uno che ti ammalia con le parole, con i gesti. Si veste(appunto) da ciarlatano: camice hawayane, occhiali e tutto il resto devono essere vistosi. Non è per fare lo stravagante o per attirare l'attenzione. E' il suo biglietto da visita, che dice "Guardate che cazzo di soggetto che sono", tutto ovviamente in maniera ironica.
A cavallo tra l'autoridicolizzazione e autoironia.
Guardate Stallone nella foto e capirete!!
E’ l'artista dell' illusione, che riesce a trovare il lato ironico di tutto, morte e malattia in primis.
Il ciarlatano non è cattivo, anche se, in qualche caso, lo può diventare, strumentalizzando e plagiando i semplici, per puro divertimento.
Il ciarlatano è un burlone: tutti i semplici lo prendono per deficiente e fessacchiotto… lo "scemo del villaggio", tanto per capirci. Ma alla fine, anche il ciarlatano fa i fatti e ottiene quel che vuole, proprio come il duro. Sta col sorriso in bocca, lo sottovaluti, abbassi la guardia e lui ti colpisce.
La maggior parte dei ciarlatani ha una buona preparazione culturale ma non vuol dire che un analfabeta non possa essere ciarlatano.
Certo, è molto difficile ma tutto può essere.
Molti illusionisti sono ciarlatani; non confondiamo gli illusionisti coi maghi… e che maghi. L’illusionista incarna perfettamente la figura del ciarlatano perché vende fumo.
No, non è uno spacciatore che ha l’ufficio nel bar sotto casa mia.
La gente va ad uno show di David Copperfield e paga per cosa?
Per vedere un pirla che fa sparire le cose.
In Italia, questo spettacolo puoi vederlo gratuitamente e ad ogni momento, in ogni posto.
David Copperfield ride sempre, è affascinante, ti ammalia, muove le mani in maniera ipnotica, devia il tuo sguardo altrove e intanto ti fa sparire un rene, anche se non è un cinese.
Diciamo che fanno affari insieme.
Questo personaggio, oltre ad essere talentuoso, è un genio; ha basato la propria vita sul “prendere per il culo” il prossimo e, invece di essere rimproverato o screditato, è l’idolo delle masse.
Un imbonitore dei popoli.
Dicevo che “il duro non è necessariamente muscoloso”; il ciarlatano muscoloso d.o.c. è Sylvester Stallone.
Stallone è “gruss”, taglia la pizza con le forbici, prende un coltello militare qualsiasi e lo fa diventare il coltello di Rambo e può autocitarsi/autocelebrarsi in ogni film (su “Tango&Cash” uno gli chiede, “chi ti credi di essere, Rambo?? Lui risponde, “no, io sono meglio”).
Ciò che si chiama “superomismo”, il totale superamento dell’uomo che si migliora, innalzandosi a livello di divinità-
Stallone è un’icona senza tempo, un punto di riferimento per molti (me, in prima fila). Riesce a farsi amare, a diventare eroe, pur interpretando sempre il ruolo del perdente, del fallito… tutto ciò che la società ti ha insegnato a schifare e ad evitare.
Ciò che la mamma non vorrebbe che tu diventassi.
Stallone fa i fatti; i semplici e soprattutto i cialtroni, lo bollano, dicendo “tutto muscoli/niente cervello”.
E Sly se la ride.
Attore magnifico, grande sceneggiatore, discreto regista e romanziere mancato(ha scritto “taverna paradiso” e basta).
Chi è che nella vita non ha involontariamente voluto emulare quest’uomo?
Chi non ha urlato “Adriana” almeno una volta?
Chi non ha mai detto “chi è quello, Cobra”??
Stallone, insieme ad Orson Welles, sono i ciarlatani per antonomasia.
L’ultima categoria, l’ho scoperta qualche giorno fa, in seguito al consiglio di un amico, nonché regista magnifico e parecchio ciarlatano.
Ho letto “Chaltron Hescon” e ho avuto la rivelazione.
Il cialtrone è un semplice con ambizioni culturali.
Si crede un intellettuale perché quel che ascolta/legge/fa/sperimenta/compra/scopa è l’unica via.
La via del migliore, la via dell’assolutismo.
Il cialtrone è assolutista; ciò che è minimalista gli fa schifo. Ama le cose complesse, perché soltanto la complessità può essere artistica/intellettuale/stimolante/vera/giusta.
Sulla fronte è dotato di una “vite”, che il buon vecchio Tommaso ha denominato “vite dell’iperconvinzione”. Questa vite è quella che assicura al cialtrone l’onniscienza omnia.
Sa tutto di tutto, nessun settore gli è sconosciuto e in ognuno di essi può spadroneggiare con le sue altissime doti di intellettuale e buongustaio.
Erik Satie fa cagare perché fa solo due accordi e quattro note.
Giovanni Allevi è il Mozart del nuovo millennio.
Questo, un perfetto esempio di iperconvinzione; Giovanni Allevi(e questo l'ho scoperto grazie ad un altro mio carissimo amico, nonché sceneggiatore/scrittore/regista/musicista), in passato ha fatto due dischi da dio.
Nessuno se l’è cagato perché, come tutte le cose belle, è stato gettato nel tritarifiuti.
Quando si è messo a fare porcate che uno studente di conservatorio, frequentante il secondo mese di “composizione”, farebbe meglio, è diventato il profeta che riempie gli stadi e domina le folle.
Questo perché un "signor X", d’alto livello cialtronico, lo ha venerato con qualche critica positiva.
Il cialtrone si lascia influenzare dal “Magnetismo cialtronico”; onde negative e anticulturali emanate da un essere cialtrone di rilievo, una persona considerata lettrata/intellettuale/completa.
Il più delle volte, è un misero presentatore televisivo, vedesi Maria De Filippi e soprattutto e tutti Maurizio Costanzo, fascistoide e falso moralista.
Di/su qualsiasi argomento, il cialtrone pensa:“se lo ha detto lui, deve essere vero per forza”.
Così, il cialtrone vive nel suo piccolo mondo fatto di certezze assolute.
Ogni cosa che fa è epica/unica/irripetibile.
E assolutamente giusta.
È dura dire “chi” sia meglio tra “semplici” e “cialtroni”. Sono due facce della stessa medaglia soltanto che il semplice è rassegnato e ignorante, mentre il cialtrone “campa” soltanto per farti pesare tutto il suo sapere, passando la vita a interrogare(non “interrogarsi”) e cercando di ammaliare gli altri esseri, autocelebrandosi, quando da celebrare non c’è nulla.
I più grandi cialtroni sono la maggior parte dei critici italiani(critici d’arte, letteratura e quel che si voglia) e i Vip.
Martina Colombari(chi cazzo ti credi di essere?) è andata a Milano alla “festa della creatività”, lo hanno detto al telegiornale.
Se c’è andata lei, devo assolutamente andarci anch’io; è una festa di “design” per le automobili.
... e la considerano creatività: delle porcate di plastica a quattro ruote, che si acquistano per fare i fighi con gli amici o con la speranza di cuccarla, la figa.
ITALIA: SANTI POETI NAVIGATORI E COLOMBARI.
Preferisco i semplici; almeno non ti rompono i coglioni.
Se però organizzassero un vernissage e avessi voglia di mangiare salatini scadenti e vino acetoso, mi metterei a conversare coi cialtroni che, analizzano/criticano/discutono/vivono l’arte della quale si sono circondati.
Il più delle volte, patetiche cagate.
Un altro mio caro amico, nonché musicista e ciarlatano, mi ha detto che un “artista” ha fatto morire di fame un cane, in una stanza di un museo.
Serviva per dimostrare tramite "atto artistico", la condizione disastrata dei paesi del terzo mondo.
Non sto dicendo cazzate, cercate su google.
Questo bastardo è solo un criminale.
I cialtroni lo acclameranno, proclamandolo “artista concettuale”.
“Artista” è una parola che diventa sempre più stretta e “asignificativa” , col passare delle lune.
Sta diventando una parolaccia.
Un altro mio amico, nonché pseudo musicista/scrittore, mi sta dicendo che, anche questa volta ho scritto troppo.
Voi direte “ma quanti cazzo di amici ci hai?”
E soprattutto:“Che cazzo di gente frequenti?”.
Frequento solo ciarlatani.
Come diceva il grande Orson, alla fine del suo bellissimo e purtroppo misconosciuto “FforFake”:”Cosa vuole signora, sono un ciarlatano”
Ok, ora tornate a guardare le foto e fatevi due risate.

sabato 13 ottobre 2007

IL QUADRO MALEDETTO



















L'ordine delle foto non era quello che avevo pensato; con blogger ci si ragiona come con una puttana vietnamita ubriaca alle tre di notte e gravida alle sette.
Ok, detto questo: la prima foto è un particolare analizzato con luce rossa(grazie al cazzo),la figura sotto è il quadro originale vero e proprio sè stesso medesimo.
E, sotto ancora, troviamo... non so cosa sia.
State a sentire.

Sono in camera mia. L’aria che filtra dalla finestra è quella fresca del mare. La musica che esce dalle casse è quella immortale di Michael Nyman; la colonna sonora del film “L’ultima tempesta”, di quel geniaccio di Greenaway.
Basta a fare il narratore d’altri tempi; al giorno d’oggi, per scopare, ci si deve inventare ben altro.
OK, veniamo agli affari: questo post è dedicato al “quadro maledetto”, un dipinto che, alla faccia del cazzo di” suscitare emozioni”, mi ha fatto davvero cagare addosso.
Adoro l’horror, e tutto ciò che è paranormale.
A parte il film “the grudge” di Takashi Shimitzu(a vent’anni sono stato costretto, per 365 giorni a dormire con la luce accesa!!!), non mi spaventa quasi un cazzo.
Ho fissato per un minuto, dopo aver impostato codesto file come sfondo, gli occhi del bambino e ho avuto i brividi; ho spento il computer e sono uscito di casa.
NON MI SENTIVO AL SICURO.
Questo quadro ha davvero qualcosa di malvagio; affanculo le cagate cattoliche e esorcistiche dei miei coglioni.
Eppure, provateci!.
Giustamente, non dovete essere suggestionati.
Ora vi do del materiale per suggestionarvi.
Un signore di” non ricordo quale parte del mondo”, una sera si è andato a fare una passeggiata. E’ passato dietro ad una vecchia fabbrica che si trova nei paraggi di casa sua e, dietro a un bidone dell’immondizia l’ha trovato .
ALLA FACCIA DELLE URBAN LEGENDS; poco importa.
Indignato dalla blasfemia di uno spreco simile(l’arte è pur sempre arte!!), lo ha preso e lo ha portato a casa(soprattutto perché, le cose gratuite, non si rifiutano mai). Lo ha appeso in salotto, entusiasta di mostrare, alla sua famiglia, quanto “filantropica” fosse diventata la sua natura dei pater familias.
Delirio; dopo due giorni si è aperto un account su Ebay per sbarazzarsene.
Sull’annuncio, sconsigliava vivamente di comprare il quadro, che era maledetto, che i bambini non dovevano assolutamente guardarlo e bla bla bla.
Cazzate di marketing in mano a uno che pensa che il plurale di “dito” sia “mano”.
Grazie Seth.
Insomma, arriviamo a sto cazzo di quadro, il motivo per il quale siete venuti sul mio blog.
Il nome non ve lo dico; sono “IO”, che devo avere il monopolio e il monopoli delle informazioni in rete.
Subito, guardandolo di sfuggita, tutti pensano di vedere un ragazzino e sua sorella
La maggior parte della gente ha affermato ciò.
Guardando attentamente, si capisce che è una bambola.
Le sue orbite sono vuote, nere come la peggiore delle notti. Non ha sopracciglia e un’espressione amorfa cristallizzata sulle labbra, da donna anziana e decaduta, anche se senza rughe.
Veniamo al piatto forte.
Il bambino(probabilmente un macrocefalo), ti sta fissando.
Lo guardi.
Sai che è troppo cresciuto per la sua età, ne ha passate di tutte i colori. Probabilmente s’è visto i genitori venirgli trucidati sotto agli occhi o, forse, non ha i genitori non li ha avuti mai, in quanto auto generatosi da un brodo primordiale di male e malessere.
Non ha un anima; non ha gli occhi.
Come la bambola.
Oggetto inanimato.
Se fissate il bambino per un minuto, appariranno i suoi occhi.
Non è suggestione; gli occhi appaiono.
Ok, ok, ok, non mi è entrato un poltergeist nel culo e un ritardato in maschera da hockey non è venuto a citofonarmi per andare a giocare al campetto della chiesa sconsacrata.
L’orrore è proprio questo; giochi cromatici continui.
Il pittore(non si conosce il nome), è stato un sapiente alchimista di colori e profeta visionario di terrore.
Sono i dettagli, a renderlo terrificante.
Fissi il bambino, la testa comincia a deformarsi, prende vita, appaiono i bulbi e ti fissano…
Non è come la Gioconda, che ti segue con lo sguardo.
Questo ti odia, puro nichilismo londinese anni 80.
Cosa cazzo è quella cosa rossa sulla destra?? Un divano??
Be, se confrontate le due immagini, in una c’è.
Nell’altra no.
ECCO IL DILEMMA: FUORI DALLA CASA, ci sono delle mani imploranti, chiamiamole pure “anime maledette”, che vogliono uscire da quell’inferno dove sono precipitate, dopo anni di auto punitive diete dimagranti e assenteismo dalla parrocchia.
Dio vi vede.
Ok… ho detto “FUORI DALLA CASA”.
Giusto; se quello è un divano, i bimbi stanno dentro e le anime fuori.
L’originale non ha la macchia rossa.
Guardate a sinistra… sembra una maniglia… o è un campanello? Difficile dirlo.
Ci troviamo sull’uscio di un’abitazione …
… e fosse il bambino, a trovarsi fuori e, figlio di puttana, avesse imprigionato le anime dentro alla casa??
SE FOSSE LUI L’ASSASSINO??
Ovvio che no; quello è un ruolo riservato al maggiordomo.
Zoommando, e con la giusta luce, sembra quasi che vi sia una faccia, in basso a destra.
Il male viene sempre da lì… almeno nei paesi occidentali.
Cagate per pompare il cetriolo, o no, la bambina figlia del filantropo che ha avuto il coraggio di crocifiggersi sto quadro in salotto (sempre meglio che guardarsi “L’isola dei famosi”), dice di aver visto la bambola puntargli una pistola contro.
Ahhh, i giovani e le loro droghe…
Philantropher(chiamiamolo così), ha posizionato una macchina fotografica, programmata per scattare una foto ogni “non so quanti minuti”, nel cuore della notte.
Al buio.
In effetti, una manifestazione ectoplasmica è avvenuta.
Questo perché??
Perché il pirla ci ha messo il flash e, sotto alla luce, il dipinto prende vita sul serio.
Guardate la foto “rossa”, gentilmente fornita dalla ditta “Twin Peaks&CO.”, e vedrete anche voi “la pistola”… anche se sapete che è solo la vecchia Bialetti della zia Pasqualina, deceduta nel tentativo di insegnare l’aramaico antico al suo pappagallino Esigisto, suicidatosi dopo il terzo minuto di lezione e dopo un goffo tentativo di andare al bagno per scappare e farsi una vita con la setta di bikers del gabbiano Jonathan Livingstone.
La vecchia, secondo l’autopsia, è morta in seguito ad un attacco cardiaco.
“Dispiacere”, è la prima cosa che mi viene in mente; gli anziani sono molto empatici, vulnerabili e rincoglioniti, il giusto che basta per aprire la porta, dopo aver ricevuto la sensazionale notizia della vincita di due milioni in gettoni d’oro.
“Gettoni d’oro”; ma dove cazzo siamo, sull’isola del tesoro??
La bimba ha anche affermato di aver visto l’assassino piegarsi e uscire dal dipinto.
Ma è stato fermato; l’agente del macrocefalo gli ha fatto un discorso su “copyright”, “diritti d’autore” e tutte le favole d’orrore che si raccontano ai bambini, intorno al fuoco del campeggio estivo di Cristal Lake.
Il quadro è stato venduto dopo sette nano secondi che si è sparsa la leggenda in rete, lo ha comprato un simpaticone che ha usato lo pseudonimo di “Lucky Bidder”(“compratore fortunato”ndr. …spa. … srl. … abc. … 123. … trazim trazum.
Il prezzo, come il nome dell’autore, è rimasto ignoto … si vocifera che l’abbia firmato dietro alla tela.
Cazzate a parte, non mi sono inventato niente; riguardo a ectoplasmi apparizioni e movimenti del bambino è tutto “vero”.
Narrano sia andata così.
Sono tentato di crederci a questa storia, ma l’emisfero razionale del cervello, quello che uso soprattutto quando non approccio con le donne, mi dice che siano una marea di stronzate per creare ancora più mistero.
Secondo me l’ha dipinto il tizio che l’ha venduto; il guaio è che molti affermano(e spergiurano) che il filantropo non ha mai preso un pennello in mano, perché totalmente negato.
Sta di fatto, che non riesco a guardare per più di due secondi.
Brividi.







mercoledì 3 ottobre 2007

VISIONATO PLANET TERROR!!!!




PREFAZIONE: PURISTI DEL CINEMA CHE VALUTANO I FILM IN BASE A STELLETTE E PREGIUDIZI DI LAUREATI CHE VEDONO I FILM COL CULO ANZICHE’ COL CUORE, ASTENERSI.
Bene; ora che mi sono giustificato, come in ogni cosa che faccio nella vita, passiamo a questa cazzo di recensione.
POST PREFAZIONE: SONO DUE PAGINE DI ROBA; 1046 PAROLE.
10 MINUTI DELLA VOSTRA GIORNATA
Che dire??
Rodriguez è un regista che ci ha stupito con “el mariachi”; un film di serie A, fatto con due soldi e parenti tutt’altro che attori… e le pistole provenienti direttamente dal baule dei giocattoli del cuginetto filìpo conchito papìto romiro Rodriguez di cinque anni.
Ci ha deliziato col suo seguito, “Desperado”; lì erano arrivati i soldi, così il simpatico protagonista dell’episodio si è evoluto a livello Antonio Banderas, alla faccia di un qualsiasi cazzo di super sayan in circolazione(non mi piace dragon ball ma il livello trasmigratorio è stato degno di goku).
Ci ha deluso con gli orribili Spy kids… un po lo si deve capire; la tequila non piove mica dal cielo.
Qui il vecchio rob ha toppato; si è fatto schifare dall’universo e ha perso punti e credibilità.
Una meteora… addio Rob.
…e quando si pensava che tutto fosse perduto…
… ci ha fatto strillare come degli ossessi, facendoci godere di piacere, col bellissimo Sin city; ricreare perfettamente l’atmosfera di un colosso del fumetto mondiale, come quello di Miller, non è da tutti… Diciamo: E’ UN LAVORO DA AUTORE.
Di qui in poi, Rob si porta sulle spalle il “fardello” di autore; la gente gli starà col fiato sul collo.
Una piccola imperfezione e tutti gli romperanno il cazzo in maniera esponenziale… suggestione e cultura dell’autolapidazione.
Planet Terror è la sua seconda prova come autore; non può permettersi neanche uno sgarro.
LA tensione è a , mille; se il film andrà male, gli austriaci domineranno l’Italia.
Poi si parlerà il tedesco.
A me sta bene; ho i lineamenti di un SS impegnato a ripulire il mondo grazie alla Luftwaffe.
Ma questa è un'altra storia.
Inizio: Trailer fittizio del film “Machete”; questi due minuti da soli, valgono tre volte il prezzo del biglietto.
Non vi rovino la sorpresa; solo tante risate col cuore.
Un mito.
Parte il film vero e proprio; la figa di turno(sappiamo che da lì a poco, si ritroverà con un mitra, che farebbe cagare sotto il cugino eretico di Doom, trapiantato al posto di una gamba; è quello che ci fa stare all’erta sulla qualità del film), sta facendo un ballo sexy.
Le inquadrature sono degne di uno che, di figa ne ha, ma mai abbastanza.
Abbondanti inquadrature di piedi; il piede è la figa del nuovo millennio.
Musica tex mex potentissima alla faccia del cazzo di Stevie Ray Vaughan.
Inizio davvero bello; potrebbe sembrare tarantiniano ma non è così.
Rodriguez è l’autore; il tarantola è un abile mixatore di greatest hits cinematografici.
Si guadagna da vivere facendo compilation di musica pop da rivendersi per guadagnare due soldi sotto il periodo di natale.
Forse, qualcuno capirà.
Ellissi temporale
Passiamo alla parte dei militari solitari.
NO FERMI TUTTI; NON VOGLIO RACCONTARE UN CAZZO, NON VOGLIO SVELARE NIENTE.
IL FILM E’ FATTO PER ESSERE GUSTATO COI PROPRI OCCHI.
Passo direttamente alla mia opinione: questo film è un capolavoro.
Dopo questa osservazione, dovrei saldarmi le chiappe, prima che qualcuno venga a casa per infilarmici, nel mezzo, tutta la filmografia di Welles, Fassbinder, Pechinpah, Bergman e si potrebbe andare avanti fino all’alba, citando altri registi “da cinque stellette Merenghetti”.
Certificati e approvati dalla sacra scuola di hokuto.
Mica cazzi.
Questo film è la prova che esistono persone davvero in grado di omaggiare senza copiare, anzi, mettendo la farina del proprio sacco, in primo piano, spiattellandola allo spettatore(perché no??) con un colpo di bazooka proveniente dalla gamba di una figa messicana.
Le musiche sono superlative, degne di un b movie degli anni 80(e di carpenteriana memoria).
Gli attori sono credibili, per quello che serve nel film(e nel contesto), i dialoghi belli e assolutamente non presuntuosi, e la pellicola(materiale)… SPETTACOLO.
Gente indignata che scappa dalla sala, chi si lamenta che ha dolore agli occhi, che il film si vede troppo male, che lo hanno comprato dal marocchino…
Non hanno capito un cazzo.
La grandezza di questo film sta nella sua totale “CAMPOSITA’”.
Non preoccupatevi, questo aggettivo non lo trovate neanche su google perché me lo sono appena inventato.
Il labile confine tra “Trash” e “Camp”.
Dunque: trash è un aggettivo del cazzo, coniato da coglioni laureati a vuoto, per sminuire il lavoro fatto con pochi soldi e poche idee, di qualche poveraccio.
Il trash non esiste; esiste “uomini e donne”.
“Camp”: è quando l’autore, nonostante le sue capacità arrivino alle stelle, si sforza di imbruttire alcuni particolari della propria opera, per renderla banale e caciarona.
TUTTO IN NOME DELL’IRONIA E DELLA PRESA PER IL CULO, STRUMENTALE, DEL PUBBLICO.
Ci sono, in Planet terror, degli strascichi di dialogo che rasentano il patriottismo americano di un bambino ritardato di sei anni, fino a frasi “da maglietta” , e scene d’azione alla “Matrix contro la notte dei morti purulenti”.
Ed è tutto voluto; Rob, ci mostra di che pasta è fatto, e poi ci prende per il culo… e come ha fatto sicuramente Tarantino(questo gli si deve concedere!!), in sala montaggio, se la rideva come un maiale pensando alle facce da cazzo indignate di quei coglioni giacca e cravatta che gli bastonavano il film.
VOTO/VALORE PERSONALE(e senza stellette): 10
VOTO/VALORE CINEMATOGRAFICO: 7
Da vedere assolutamente, è una goduria. Un film pregno di atmosfera e qualcosa che non so spiegare; odio i film caciaroni dove, un manipoli di sboroni esaltati, salvano il pianeta dai cattivi, sfidando leggi di gravità e buon gusto; ieri sono stato per tutta la durata del film, con una luna dentata marchiata sotto al naso.
Andatelo a vedere e mandatemi pure affanculo… non picerà quasi a nessuno… di fatti non sta incassando neanche una lira…
Poi, vai a vedere che, chi decide la sorte dei film, è gente che va al cinema per dimostrare alla propria ragazza che il “loro rapporto non si basa solo sull’anal, ma che è pienozeppopregno di sentimenti come l’opera omnia della Walt disney” e dici; va bè.
Quando Costanzo ce lo concederà/deciderà, l’arte tornerà cool.
Ps. Leggete il post qui sotto… più che altro guardate almeno il secondo filmato.
ADRENALINA E DEMENZA PURA


martedì 2 ottobre 2007

DELIRIO

Da guardare prima di leggere; il secondo video è meglio però il primo va visto come intro




Era da tempo immemore che non ridevo tanto. Quest'uomo è un dio. G G Allin è l'unico vero punk che abbia mai conosciuto. E' un genio, è il numero uno.

GG si trova in un posto imprecisato... e sta svolgendo una pseudo conferenza.

Non dice niente, a parte insulti contro ignoti, e si taglia come un pazzo.

Esilarante la testata contro alla porta. Non ci posso credere, è impressionante. Le risate che mi sto facendo con quest'icona del cattivo gusto sono allucinanti, mi tira tutto il petto e fatico a respirare.

C'è gente che lo ha preso come un profeta.

C'è gente che lo ammira.

C'è gente che lo venera.

Io faccio parte di tutte e tre le categorie. Se non fosse morto, sarei andato a un suo concerto anche al polo nord. Guardatevi tutti i video che potete, è esilarante. C'è quello dove canta "bite your scum", dove si mette a dare delle testate a una cosa che, in un primo momento sembrano vetri poi, se si guarda meglio, ci si accorge che il buon vecchio gg ha a che fare con un cumulo di merda che, successivamente, si spalmerà addosso, cazzo compreso. Una fan lo vuole picchiare e lui le mette le mani in mezzo alle gambe mentre continua a dare testate a destra e a manca.

Ho trovato un nuovo idolo, una di quelle persone per le quali darei la vita.

Una delle poche persone in grado di farmi ridere fino a stare male.

In principio era richard benson

POi fu la volta di magic voice.

GG è il futuro... mentre voi leggete questo post mi sto coprendo di merda, tra una bottigliata in testa e l'altra, stando attento a infettare tutte le ferite con un rudimentale taglierino, ottenuto dalla rottura di una lattina di birra.

GIOIA E DELIRIO