lunedì 28 gennaio 2013

QUELLO CHE NOI (forse) SIAMO

- ... eh, sì, poi io sono diventata più... autoritaria. Gli ho iniziato a rendere la vita più difficile perché... perché... ma si può, dai?! E ha preso la multa, è andato in vacanza da solo, è caduto con la moto. Vedi? Vedi che comunque, la giustizia divina esiste?! Così si è incrinato il nostro rapporto.

- Sì, ueee, né, ma dimmi te, che cazzo vi siete sposati a fare?

- Paaaolo, sei sempre così sarcastico.

- Ma che sarcastico. È debilitàànte dal punto di visti fffisico... e daaal punto di viiista mentaaale. Cioè, se voi state così, ma che cazzo continuate a stare insieme a fare, néé?

- Be', perché i bambini... la famiglia...

- Sèènti, io sssabato do una festa a casa mia. Che fai, vieeeeni, né?

(sentita [origliata] stamattina al bar).

Quanto siamo belli?!

Se ci mettiamo a sentire le conversazioni delle persone attorno a noi non possiamo che rimanere ammirati in ammirazione e adorazione.

Strascichi di vita degli altri.

… non farsi i cazzi propri.

In effetti sembra un po' che vo' a origliare i cazzi degli altri; lo faccio per il bene della mia narrativa. E anche perché, un pochino impiccione, lo sarò. Ne?

Per discolparmi posso aggiungere che, se uno parla liberamente in pubblico è perché non teme di essere giudicato.

O più probabilmente, non percepisce gli altri, ottenebrato dal suo esorbitante ego sovrastante e sovrastatore).

O, ancor più probabilmente perché ci godono nell'essere “origliati”.

Sapete di chi parlo.

Quante volte vi è capitato di vederlo sul treno, in metropolitana, al bar:

C'è sempre un tizio (difficile sia donna) col cellulare in stereo-mondovisione che si dimena come un ossesso, e tra un gesto e un esclamazione plateale tiene dettagliatamente, accuratamente, minuziosamente, e fastidiosamente aggiornati TUTTI i presenti su TUTTI i cazzi suoi, analizzandoli dettaglio di fotogramma per particolari di dettaglio.



- Sì, sì, sììììì; tranquiiillo. È tutto in ordine. Sì, ho fatto l'ordine. Ne arrivano 22.232.342.352³ pacchi per domani mattina alle 7 col corrier expreeeesss. Sìììììì,ììì,ì. Noooo, ti ho detto: calma; tranquillo. Relax. Arrivano col 54% in meno sull'imponibile. Sììì. Poi la fattura, sììì. Ti ho detto, lo defalchiamo dall'Iva. Poi, casomai, gli altri li ricompattiamo con la bisneees class e li riconvertiamo in lingotti d'oro da pagare a vista del contratto col portatore, poi casomai, il mese prossimo andiamo a ricontrollare i registri del 2001 e vediamo, sì, no, vediamo se i parametri sono articolati col regolamento dei conti, sì, che poi, ecco, era quello, sì, l'obbiettivo azzzzsssiendaaaale della riunione di martedì sabato sera fa. A proposito. Sabato parto, sì, vado a fare l'annata bianca, sì, vado un anno a sciare per il uikkeeend, sèèè, no, ma il Ferrari glielo do su a mio figlio, mi ha stufato, voglio il Porsh, sì, tanto il mese prooosimo compie 18, gli ho già compraaato la patente e gli passo la macchina, no, gliela intesto anche, così se sbatte cazzi suooooooi.


Questa gente ha una vita lavorativa molto intensa, fatta di dati, costellata di percentuali, nomi, prodotti, azioni legali, commerciali. E non si vergogna affatto di farlo sapere all'universo intero.


A mio avviso 'sti qua prendono (segretamente) lezioni di canto; vedo questa azione urlatoria come una piacevole occasione per far apprezzare agli altri le proprie doti vocali; se non sai cantare (e parlare) col diaframma, non puoi andare avanti a menarla per un quarto d'ora filato, a volume spasmodico, senza andare in aritmia cardiaco respiratoria stramazzando al suolo dopo cinque minuti.


Vista l'era HI-TECH in cui viviamo, altra caratteristica fondamentale di questi “urlatori dell'attuale condizione personale”, è un folto campionario di accessori analogico-digitali.


Primo tra tutti l'auricolare.

Solo cinque anni fa, ci fosse capitato di vedere uno che parla animatamente da solo, ad alta, voce, subito lo avremmo identificato con uno sbarellato mentale.

Oggi è normale.

È normale; sappiamo che ci sono gli l'auricolari che ci permettono di conversare, svolgendo contemporaneamente altri lavori che richiedono l'abilità prensile delle mani (dotate di pollice opponibile, caratteristiche della nostra specie).

L'Urlatore medio ha 2 mani, che deve tassativamente tenere libere per:



1) Gesticolare enfatizzando la natura cruciale del discorso.
Curioso come il ricevente-diretto di tante informazioni non possa visivamente apprezzare lo show gestuale del “nostro”, il che ci porta a pensare che sia, in realtà, un regalo per noi spettatori-riceventi-passivi (coloro che si trovano intorno, coi quali, solo raramente, intratterrà una conversazione [occupato, indaffarato com'è, non avrà mai tempo per dedicarsi ad azioni che non siano “cose di lavoro”].

2) Afferrare, di tanto in tanto, uno delle decine di oggetti che si porta appresso, essendo egli, un uomo che lavora tanto, che non ha modo (tranne la notte tardi) di tornare a casa, il quale vive in giro (perciò) portandosi appresso l'occorrente per recitare la sua parte al top.

3) Sfogliare il giornale, scrutare dati che, in cuor suo, sa di non capire (e che comunque fanno brodo; eleva l'immagine; legge “IL SOLE 24 ORE” senza neanche ricordare le tabelline dal 6 in poi).

4) Vedere la posta, spulciare tra centinaia di mail commerciali digitando avidamente sullo schermo dell'I-Pad modello “45''x47''” , per dimensioni e peso più grande della sua:

5) Valigetta - anch'essa “24 ore” come il giornale di finanza che ci porta irrimediabilmente dentro - farcita di cartelle che contengono cartelle che sono vuote. Talvolta il contenuto della valigetta è un optional a discrezione del portatore; pare che averla piena – sebbene in realtà sia “vuota” - lo aiuti ad entrare nel personaggio, dando il meglio di sé, che si trovi in una piazza [ambiente altamente dispersivo] in cui, per attirare l'attenzione, deve darsi ancor più da fare che in altre circostanze più intime (come, ad esempio treni, metropolitane).


Personalmente, non mi sento di criticare la categoria appena descritta. Anzi, li vedo come modelli imprescindibili di cui tenere conto.


Il rapporto tra noi “osservatore” e loro “recitanti” è quasi simbiotico: gli Urlatori ricevono la fetta di notorietà di cui necessitano appagando il proprio ego in continua espansione.

Mentre noi, osservatori, possiamo servirci della messa in scena per:

A) Farci quattro sane risate, compiendo un esperimento d'antropologia culturale applicata non indifferente, ampliando il nostro campo percettivo, elevando i nostri pensieri.

B) Avere una visione chiara di “modello lavorativo” da cui tenerci alla larga, “se della vita la continuazione a cuor ti sta”. Osservare un Urlatore all'opera ci ricorda quali scelte non si devono fare se si vuol rimanere “esseri umani” senza tramutarci in figure teatranto-managerial-commerciali fatte e finite che di umano conservano solo... niente!

C) Stamparci perbene nella mente l'immagine di quale sia il prezzo da pagare per prendersi troppo sul serio. Identificarsi con un Urlatore, guardare a lui come una figura di successo (e spasimare per diventarlo) è quanto di più perverso si possa immaginare, oggi, che per ricordarci “chi siamo” dobbiamo iscriverci a corsi new age durante i quali ci spiegano i chakra, come funzionano, e quanto ne siamo succubi schiavi.

Mano a mano che la globalizzazione avanza la nostra memoria di “esseri umani” in armonica simbiosi con la Terra, e tutto ciò che ci circonda, sta venendo rimpiazzata con “oggetti” e “traguardi” del tutto illusori.

I nostri desideri e aspettative si trovano dentro un PICCOLO RECINTO oltre il qule non siamo capaci di vedere, convinti che il meglio che si possa ricavare dalla vita su 'sto pianeta sia AVERE AVERE AVERE.

Il mondo fa schifo, è una merda, non si può fare niente e bla bla bla.

Il mondo è quello che Vediamo con gli occhi della mente. Noi possiamo decidere cosa vedere il che non implica raccontarsi cazzate, come fingere sia tutto rose e fiori.

Abbiamo 2 possibilità:

1) Toglierci dalla testa la zavorra che ci fa stare male e che ci fa percepire un mondo brutto, insopportabile, invivibile, popolato da “persone che non capiscono niente”, e poi scoprire chi è celato sotto la corazza giudicante fatta di paroloni, di “traguardi”, di “obbiettivi del mese” di “IO SONO QUESTO” e dei vari “Voglio”.

2) Diventare un Urlatore o una figura professionale infelice.

Una di queste due porta a qualcosa di profondo.

L'altra porta a materialismo fine a se stesso.

La seconda opzione la conosciamo tutti; guardati: sei pieno di cose. Tante, tante COSE.

Ti rendono felice?

Ti rendono completo?

Ti fanno sentire appagato?

Se sì: dal momento in cui ti è stato dato lo scontrino, fino a quando ti sei stufato (o pentito, o sentito in colpa) dell'acquisto, quanto tempo è trascorso?

E sopratutto: ne valeva la pena?

Se riuscite a essere felici proseguendo sulla strada dell'Avere - il che è possibile, non lo metto in dubbio - non ho che da imparare da voi.

Penso sia possibile essere felici anche da Urlatori; la vedo dura ma penso che TUTTO sia possibile, perciò, non avrei che da imparare da un Urlatore felice.

Dico sul serio.

Per concludere questo post, mi ricollego al suo inizio, quando parlavo delle persone.

Al di là di tutti i nostri difetti, il nostro essere “cittadini” anziché “umani”, il nostro trascinarci da un negozio a un centro commerciale, l'aver scambiato il concetto di “completezza” col concetto di “adeguamento sociale”, ignari di cosa siano davvero “amore” e “felicità”: ma quanto cazzo siamo belli?

Siamo come quei cagnolini che i negozi d'animali schiaffano in vetrina per (quasi) costringerti ad entrare.

Simo piccoli, teneri, cuccioli sonnacchiosi e addormentati in una piccola gabbia.

Uscire, non uscirne...

Siamo qui.

Che fare?

Vedi tu.


Ps: quando vedo i cagnolini in vetrina entro sempre... e dopo venti secondi vado in depressione.

Sarò anch'io 'na bella testa di cazzo, né?!?!?!?!?!

lunedì 21 gennaio 2013

RANDOM MODNAR DNAROM: con 'sti anagrammi, magari invoco il demonio (sembra un invocazione, en?)

Andrea Diprè è un dio.


Voglio andare da lui, conoscerlo. E intervistarlo.

L'intervista che ha fatto ad Osvaldo Paniccia mi ha piegato in due.

Visto che sono in vena di interviste stamattina farò un esperimento (al contrario).


Prenderò alcune domande pescate a caso tra quelle poste dai "giornalisti" di un giornalino di quelli gratuiti che peschi dal cesto ai bordi dei sobborghi, e risponderò.

In più scriverò mini articoli – sulla falsa riga di quelli della rivistuncola – che non presentano domande, solo puttanate.


Magari alla fine, impersonando vari intervistati, probabilmente avrò una crisi d'identità; visto che ormai ci hanno ampiamente convinto che c'è LA CRISI (di cosa? Perché? Cosa comporta a livello finanziario? Nun ce prennete per il culo, aòòò!) non ho nulla da perdere, solo da guadagnare...


... in numero di amici immaginari.



OCCUPAZIONE: E' STATO UN 2012 DEVASTANTE

Il 2012, occupazionalmente, è stato un anno devastante. Ok. Fin qui ci siamo. Riesce a seguirmi? Riesce a capire? Ecco. Se avesse capito saprebbe che il titolo basta. Alla gente importa sapere che la crisi esiste ancora, che è qui con noi e che ci sorveglia. Perciò i sindaci di questo e quell'altro paesino possino infilarsi le telecamere di sorveglianza nel culo o, se preferiscono, infibularci le rispettive mogli.

Ricapitolando: c'è la crisi ma... mi rendo conto che io, personalmente, non ho riscontrato questa fetta di verità. Durante il famigerato anno ho scopato come un Yeti, mi sono ubriacato tutti i giorni dentro vasche piene di euri e blocchetti degli assegni, perciò, scrivo che c'è la crisi perché sennò mi licenziano; anche perdessi il posto, con quello che mi pagano, non risentirei della crisi.

Quindi, fanculo il prossimo.




FORMAZIONE, ANTIDOTO ANTICRISI.

Un equipe di scienziati del Cern di Barletta ha scoperto un antidoto che, assunto per via rettale, guarisce i posseduti dal demone della Crisi.

L'esorcismo anale è stato sperimentato su una signora di 92 anni, morta sul colpo.

In questo modo gli scienziati hanno dimostrato che la morte cura ogni male, persino quando ci shtà la Crisi.

Ci shtà la crisi perché... be', noi dei giornali non possiamo dirvelo, possiamo solo suggerirvi nuovi modi per preoccuparvi (ma non “occuparvi”, umanamente e lavorativamente parlando) in maniera costruttiva, criptica e labirintica, sfoderando acronimi come PIL TAEG CGIL ecc. per aumentare il vostro senso di smarrito smarrimento.

E una volta che sarete pronti vi recherete nella banca più vicina per farvi installare un microchip RFID nella mano destra, così non ci saranno più problemi di soldi.

Sì, ne inventeremo altri; per quelli ci stiamo già attrezzando, spianando il terreno del terrore.

Ps: quando andrete a fare un corso di formazione non vi pagheranno; risolvere il problema di non avere un cazzo da mangiare iscrivendosi a un corso per imparare cagate incommestibili può tornare utile solo se si è disposti a cannibalizzare l'insegnante. In tal caso, sì, la formazione è contro la crisi.

Però parlerei più di “dismembrazione fagocitativa”.



IL GRANDE FRATELLO VIGILA SU LUNETTA

Per la sicurezza dei cittadini sono state installate 12 nuove telecamere, una per ogni apostolo. Sebbene il 62% della gente non possieda più nulla da farsi sottrarre è bene che questo 62% si salvaguardi dal restante 38% che vuole rapinarlo.

Le telecamere sono di nuovissima generazione, capaci di zoomare un oggetto lontano 30 e 23 metri (c'è scritto così; cazzo di sistema metrico è?!) come se fosse a 1.

Quindi, i poliziotti esibizionisti che mostreranno l'uccello alle telecamere a 31 metri rimarranno impuniti, e comunque, anche se lo facessero sotto le telecamere, il comitato per la sicurezza farebbe il suo dovere, cancellando quanto registrato (per la sicurezza e la salvaguardia delle forze dell'ordine; anche loro devono essere sicure nella sicurezza).

Dopo la presentazione di questo innovativo sistema di fascismo digitale, il Sindaco di STOCAZZO, provincia di PORCODIETRA, fatto di crack e anfetamine, ha iniziato a vomitare caviale, poi a ridere, infine confessandosi: - Presto le telecamere in saranno obbligatorie in ogni abitazione, perché non possiamo permettere che i cittadini si feriscano o si facciamo male cominciando a pensare con la propria testa. È bene accertarsi che tutti i cittadini guardino minimo 6h di televisione al giorno per la sicurezza psicologica di ognuno. È bene stare attenti a come si usa la mente, un arma troppo potente per i profanae goym.



ALTOLA' OBESITA' (trallallero, trallallà!)

L'obesità infantile è una piaga sempre più presente nella società [se c'è la crisi, dove cazzo li trovano i soldi per comprare quintali di cibo e ingozzare i figli?], ed è dovuta alla sedentarietà dei nostri figli [e all'ignoranza senza speranza di genitori che li hanno fatti perché quella sera, nel parcheggio, l'uomo era troppo preso a pompare e si scordò di uscire prima].

Abbiamo intervistato l'ideatore di un rivoluzionario metodo di attività sportiva che unisce adulti e bambini.



D: QUAL'E' L'INNOVAZIONE DEL SUO METODO?

R: Be', fino a che giungessi provvidenzialmente io, adulti e bambini si univano solo in ambito ecclesiastico, davanti, dietro e sopra l'altare. E non dimagrivano, perché i bastardini traumatizzati, essendo ancora troppo piccoli per farsi di eroina, compensavano lo shock per gli abusi dedicandosi al formaggio fritto e a panini di pancetta con porchetta e un happy meal frullato per salsa al posto del checccciap, che comunque era presente già nel frullato, insieme al milk shake con Smarties biologici, cioè ricavati dallo scarto del lardo che veniva usato per fare il sapone per i condannati a morte.


D: CHI HA IDEATO QUESTO PROGRAMMA?

R: 'sta ceppa di minchia. Cos'è, idiota? Chi può averlo inventato, Dio? Dio non è così intelligente e altruista; è solo uno bambinone egoista, distruttivo, che trae piacere e divertimento dal creare cose che poi si distruggono da sole. Perciò, si fotta lei e il suo dio. Ecco.


D: E' UN METODO SICURO?

R: Certamente. Anzitutto ogni bambino sarà sorvegliato da 7 telecamere, una per chakra. In più le possibilità di movimento saranno, oltre che sorvegliate, limitate da speciali camice di forza che gli bloccheranno le braccia e buona parte delle gambe.


D: NON C'E' IL RISCHIO CHE BLOCCARE LA CIRCOLAZIONE DEL SANGUE PER TROPPO TEMPO PROVOCHI PIAGHE DA DECUBITO E POI CANCRENA?

R: Sta proprio qui l'innovazione. Quando uno o più arti gli andranno in cancrena, il chirurgo travestito da pagliaccio di McDonald' (è per far sentire i bastardini a proprio agio) amputerà dove occorre. E il giorno dopo saliranno sulla bilancia e TAC, 5Kg spariti!



IL DESTRA SECCHIA E' SEMPRE PIU' SPOPOLATO

… sarà perché è un posto di merda?

No, penso il contrario.

Sarà spopolato perché la gente è programmata per percepire come “brutte” le cose belle e viceversa. Perciò, quando andate al cinema, se davvero volete vedere un bel film, entrate nella sala dove non va nessuno; avrete il 75% di probabilità di vedere un capolavoro.



Cazzo, c'è un articolone astrologico che è stato scritto solo per essere demolito; richiederebbe troppo tempo, e noi non ce l'abbiamo, vero? Vero? Dobbiamo andare in giro a cercare lavoro, no?

C'è solo una cosa, tra mille, che merita di essere citata: QUANDO SARA' PRONTO, IL CAPRICORNO SI AFFIDERA' COMPLETAMENTE A TE E DIVERRA' LA PIU' DIPENDENTE E COSTANTE FORZA NELLA TUA VITA.


Puttanaccia madonna: 'sta rivista ti spiega come limitare la libertà delle altre persone facendo credere loro che tu sei in grado di badare agli altri!

Ma se siamo una massa di rincoglioniti che ci facciamo dire cosa fare e pensare da una scatola con le figurine in movimento, noi, la specie più evoluta!??!?!?!

Ma non raccontiamoci cazzate; molti di noi non si sono ancora attaccati al tubo del gas perché la TV non può permettersi di insegnare qualcosa che gli faccia perdere l'audience (e noi, quanto a inventiva, siamo un po scarsini).


Perciò adesso chiudo il blog e vado a fare un po' di danni altrove.


A presto (lunedì mattina).

… e quando decdiderete di attaccarvi al tubo del gas, nel bigliettino d'addio specificate che è stata una vostra spontanea, innovativa idea, e che Antitarantola non c'entra.

In un “suo” libro, Luttazzi diceva che quando gli scrivevano (una volta, tanto tempo fa) mail firmate col nickname lui non le leggeva. “Siate persone, non nickname” diceva.

Io dico: Daniè, sii Daniele; non sei ne George, ne Bill, ne gli altri.

lunedì 14 gennaio 2013

UN BELLO SCHERZO. CONFIDO IN VOI E NELLA VOSTRA BASTARDAGGINE

Com’è andato il fine settimana?

Sei stato bene?

Hai bevuto abbatanza?

Pronto per ricominciare a fare le stesse cose di sempre, aspettando con ansia il sabato sera?

Perfetto.

Tutto in ordine.

Tutto regolare.

Mi chiedo come mai le intuizioni che si hanno al mattino, appena svegli, quando ci si rigira tra le coperte come un agglomerato di spaghetti, aspettando quei famosi “ancora 5 minuti” di supporto che imploravamo alla mamma venutaci a svegliare - era ora di andare a farci indottrinare dall Sistema – rovinandonci il più bel sogno di sempre, svaniscano come una goccia d’acqua sotto un vaporetto satanico?!

Al mattino faccio delle considerazioni che, me le ricordassi, sarei in grado di vivere la vita con una leggerezza che manco le sottilette light yagami sono così filamentose.

Che c’entra, eh?

Sto riguardando Death Note, Elle è morto, lasciando un vuoto incommensurabile nel mio cuore (così ho una scusa per giustificare la tossicodipendenza; “Perché ti droghi, perchè ti fai del male? Perchè è morto L”, “Ah, allora fai pure”).

Dovrei togliermi della zavorra dal culo (diventare meno pigro), mettere un quaderno sul comomodino, e appena mi vengono queste intuizioni appuntarle.

Per una serie di motivi logistici (affianco a me dorme sempre qualcuno) non posso rompere i coglioni al qualcuno di turno (ultimamente ho una vita sessuale frenetica).

... mi piacerebbe; l’ho scritto perchè se metti in giro la voce che sei un chiavatore la gente ti ammira, ed è più facile che una volta che sarai morto comprerà la tua maglietta.

L’orario dei sogni – non chiedetemi perché - , l’orario in cui l’attività onirica tocca le sue vette più morfeiche è tra le 4 e le 6 (non-chiedetemi-per-che-cazzo-che!).

Potrei mettere una sveglia alle 5:30, rendermi conto che sono una testa di cazzo, e riaddormentarmi se ci riesco.

No. Troppo drastico.

Potrei ripetermi come un mantra l’intuizione per stamparmela bene bene nella testa (ma non sulla maglietta, anche se, in un certo senso un intuizione persa è come morta quindi è da considerarsi magliettabile).

CAZZO, INTRAVEDO UNA STRADA.

... mbè, vai a battere.

No?

NO???

Comincio a ricordare la superficie di quel quadro ricettivo che stavo dipingendo, a furia di cazzate, stamattina, sotto le coperte, come un ammasso di spaghetti, con mia madre a 460Km di distanza.

Era sul cervello umano, del suo essere consequenziale ed incrociato, e che la parola “occhio” deriva dal sancrito (o ebraico) che significa “fontana” , e che funziona come un proiettore che proietta all’esterno la realtà che percepiamo reale.

PERCHE’ NON MI RICORDOOOOOO?!?!?!?!?

Era importante perchè mi ricordo di aver pensato: “ogni volta che sarò in merda, ricorderò questa intuizione, sarà più facile venire fuori dal delirio che starò puntualmente creando”.

Era di un certo spessore (sebbene fosse Light).

Nel sogno c’era anche mamma, mi diceva che ero uguale a Jack Nicholson, e io le dicevo che lei era uguale a Bocelli (nel senso che non c’entro un cazzo col vecchio Jack e lei era una ceca peggio di Aleandro Baldi).

In casa mia è appena successo un evento paranormale tipo quello in “A dangerous Method”, quando Jung va da Freud e gli predice gli scoppiettii elettrici nella stanza a cui è vibrazionalmente connesso.

Ora mi basta prendermi 3 minuti di tempo, scrivere un principio di abbozzo di sceneggiatura, prendere il cellulare, girare l’ennesimo POV tipo Paranormal Activity e intascare la grana.

Davvero la nostra vita acquista valore quando acquistiamo un bene di consumo?

Io non lo so, e mai mi permetterei di contraddire l’onnipotente Signore del Marketing.

Non credo nel dio pedofilo, infantile e vendicativo della chiesa cattolica ma credo nel Signore del Marketing.

Se in mia presenza diceste un “Mannaggia a quel porco del Signore del Marketing”, non solo mi offenderei, ma rischiereste di beccarvi una denuncia (la bestemmia è reato) e uno specchio riflesso di rimando (“mannaggia quel porco del tuo dio”).

Quindi stateci attenti.

Capish?!

Facciamo uno scherzo a tutti gli utenti del web?

Potremmo diventare un fenomeno mondiale.

Sarebbe un mondo dove la gente, al mattino, ha nausea e un mal di testa da desiderare di bucarsela col trapano.

Vi spiego come. Vi-spiego-come.

Fammi finire di parlare, eh, cazzo.

Zitto un attimo.

Smettila.

Ok?

Bene.

(per rispondere a questa domanda non serve neanche la prima elementare):

COSA INTERESSA ALL’ESSERE UMANO MASCHILE MEDIO?

Perdere peso e aumentare le dimensioni del pene.

È innegabile, no?

Per perdere peso ne sono state inventate tante, al punto che siamo arrivati alla “dieta del gelato” e “dieta della pizza” che io mi inchino, mi prostro, non tanto ai piedi di chi l’ha inventata ma a quelli di chi ci ha creduto sul serio e ci ha provato.

Pensare di dimagrire mangiando gelato e pizza è un po’ come cercare di diventare liberi, razionali, coscienziosi, consapevoli, trascendere il propriorio ego, distaccarsi dalla realtà materiale e illuminarsi guardando la tv 12 ore al giorno.

Quanto all’allungarsi il cazzo, ecco che arriva il mio piano.

Facebook non ce l’ho più, netlog non me lo inculo da due anni e, non avendo outlook, le centinaia di indirizzi mail che avevo sono andate perdute, perciò sono socialmente defunto; non posso spacciare informazioni più di tanto (a parte questo blog).

Ma voi siete socialmente vivissimi, potete mettere in giro questa voce... giusto per vedere cosa succede.

RIPETETE IN GIRO, A PAPPAGALLO:

AL MATTINO, A DIGIUNO, BERE UN BICCHIERE DI ACQUA TIEPIDA CON UN LIMONE SPREMUTO AUMENTA LA DURATA DEI RAPPORTO SESSUALI. E PER PIU’ TEMPO SI MANTIENE QUESTA ABITUDINE, TANTO PIU’ SI SARA’ VIRILI.

Mettiamo in giro la voce che bevendo acqua calda (al mattino) e acqua fredda (durante tutto il giorno), addizionata con succo di vero limone ti trasforma in un Rocco Siffredi REALE, che non deve ricorrere all’aiuto del montaggio (nei film porno vedi gli attori scopare un ora di fila; è il risultato di ore di riprese, talvolte durate giorni, e montate affinché sembrasse una scopata continua, no stop invece era diluuuuita; molti questo non lo sanno – e gli vengono complessi tanto divertenti; lo so che voi lo sapete; per questo bra-vi!).

Bere acqua caldo con ‘sto cazzo di limone al mattino, è una delle cose più micidiali che esistano (io l’ho fatto per altri motivi, dannato “sistema di guarigione della dieta senza muco” di Arnold Ehret).

Quando bevi quella porcata ti viene un mal di testa da diventar scemi e può anche venirti la nausea e mal di pancia, perché... fate conto che siete un cesso intasato (da tutte le schifezze che mangiate, che avete mangiato, e scorie di medicine assunte nel corso degli anni) e quel beverone sia acido puro che scioglie le impurità che voi siete.

Diffondiamo la voce che prendendo questa abitudine presto si diventerà formidabili amanti (per usare un linguaggio televisivo, che è più credibile di qualsiasi altra cosa, dite qualcosa tipo “Risultati Immediati Garantiti”) .

Sì, perché si è diffusa la stronzata che alle donne interessa la durata del rapporto sessuale; bisogna controbilanciare questa cazzata.

Sì, è così, ve lo giuro.

Magari lo sapete anche voi, eh?

Sì; come prima: BRA-VI!

Più della metà delle donne arriva a trent’anni senza essersi MAI MAI MAI MASTURBATA, il che significa che non conosce per niente il suo corpo... e non sa manco dove sta di casa l’orgasmo.

Perciò, figurati se sta lì col cronometro a vedere quanto sei bravo!

Purghiamo tutte le teste di cazzo che alimentano questi pensieri di merda sul sesso: che si purghino ogni mattina.

Però, alla fine non sono proprio stronzo.

La gente che riuscirà a bere acqua e limone per un tot di tempo, magari prendendola come abitudine, si risparmierà un po’ di visite dal dottore.

Perché, che vi piaccia o no, è davvero depurante, quella porcata immonda – non a caso quando stai male prendi l’aspirina, che è la versione ipermecastrachimica di un cazzo di limone del supermercato (solo che ci siamo convinti che le medicine siano “più potenti” dei rimedi di madre natura OGM).

Facciamolo; non abbiamo niente da perdere, solo da purgare.

Perciò, confido in voi.

Acqua calda con 1 limone spremuto dentro al mattino e acqua e limone (bibite a base di acqua con limone non valgono) per tutto il giorno per... per quanto?

3 mesi penso possa bastare.

Sì, mi sembra un numero carino, 3, come la trinità, come cazzo e palle, come i re magi, come la compagnia telefonica che ci fa venire il tumore al cervello arricchendo bifide multinazionali maledette.

Ci state?

Bene.

Sapevo che avreste accettato.

PERCHE’ FARE UNA COSA DEL GENERE?

Perchè è lunedì mattina, e per cominciare bene la settimana una stronzata migliore non potevo inventarmela.

Vi consiglio - almeno una volta - di provarci voi a bere quella porcata. Avrete la sensazione di esservi depurati... o di conoscere un arma letale che in pochi sanno.

Live or exist: you have the key in your asshole.

lunedì 7 gennaio 2013

SUPEERFLAAASHHH

E se butto la plastica col vetro che succede? Darò origine a una specie di ominidi plastici dal dna made in Murano?

E se mischio il secco con l’umido? Secondo me, se inumidite il secco gli fate un favore, a livello di lubrificazione interna, intendo. Giusto per favorire la penetrazione.

Anche se, con sta storia della differenziata, chi lo prende dentro è qualcun altro...

Stamattina non sto bene per niente. Mi sento strando, pieno di merda, mi girano i coglioni. Ho bisogno di star solo.

Una di quelle mattinate in cui fa tutto schifo e la cosa più bella che ti può capitare è inciampare, battere la testa, svenire, e risvegliarti nel domani.

Che magari sarà peggio di oggi.

Sarà che debbo lobbotomizzarrmi?

A buon intenditor poche parole... è una scusa: se non ha tante parole significa che non ha maturato un opinione personale sull’argomento, perchè impreparato, quindi non all’altezza del compito, il che fa di lui un non intenditore (cioè una persona pienamente abilitata per essere un selezionatore ai provini del Grande Fratello 924).

Lo spread.

Eh?

Taeg al 7%.

Eh?

Così pieno di merda, non vedo motivi di acquistare una nuova automobile. Per andare dove? Dove ci vai con l’automobile, in centro? A lavorare? A lavorare in centro? Se ci shtà la crisi e non c’è lavoro non puoi comprare la macchina – a meno che non chiedi un prestito all’usuraio locale (egregia alternativa al comune andare in banca ) – perciò ti conviene stare male a casa tua, dove non può succederti nulla di male a parte imbatterti in te stesso

Da tanto non vado al cinema, saranno almeno due anni. Presto ci ritornerò e... MA CHECCAZZO CE NE FREGA DI DOVE VA ‘STO QUA?!

No, dicevo per dire anche se non la vedo come intelligente alternativa al silenzio.

Odore di arrosticini alle 09:09 del mattino. E io che pensavo di stare male.

Da un grande potere derivano grandi responsabilità. Embè? Che ci fai col grande potere, costruisci qualcosa che ti vincolerà?

Ma dimmi te?!

Pieno di merda.

Mer-da.

Da-mer: seria killer pieno di merda (non a caso lavorava in una fabbrica di cioccolato marrone, a un passo dalla fabbrica di Willy Wonka).

E i conti tornano.

E se non tornano il maggiordomo potrà giocare con la biancheria intima della contessa (stando attento a non sporcarla [almeno visibilmente; la signora è un pochino miopeastigmatica; per accorgersene deve proprio proprio starci a guardare, proprio proprio stare a cercare il pelo nell’uovo – che comunque non potrebbe vedere].

E se si sta come d’autunno, sugli alberi, io, che sugli alberi non ci vado manco d’estate perchè la teoria di Darwin mi sembra una stronzata, e in più, anche fosse, penso di essermi evoluto. Dove cazzo devo collocarmi nel disegno del grande Architetto?

Eh?

Eh?

Il disegno del grande architetto; da un grande del suo calibro mi sarei aspettato almeno un dipinto, toh, un ritratto. Non penso fosse tanto grande come millantano i suoi puerili adepti maledepti.

Una volta una saggio mi disse di scrivere un romanzo. Dal mio sottoprodotto mischiato al suo titolo nobiliare nacque una sincera amicizia, dalla quale si originò un esperimento di saggistica narrativa anomala. Sempre meglio dei quiz a premi. No?

No?

M’hanno rubato l’auto; ora mi rimane il matismo per completare la routine. E presto cederò al mutismo.

Se hanno rubato il cadavere di Mike Bongiorno un motivo ci sarà. Io penso che quando fai di tutto affinché la gente idolatri qualcuno... poi ti devi beccare le conseguenze. In fondo, tutti vorremmo un pezzo della sacra sindone a casa nostra, incorniciata in legno (così da celebrare anche Suo padre). Agli ubriaconi però non gliela diamo; facile che ci si puliscano il naso o peggio.

Cosa ti ha messo la befana dentro la calza? Le autoreggenti? La befana si è data ai meta regali. Anche lei si è intellettualmente evoluta grazie a internet. Di tempo da dedicare alla cultura ne ha parecchio – lavora 1 notte su 365 giorni.

E che ne pensano quelli con la pressione alta dei fatti salienti? Possono loro esprimere una opinione riguardo ai fatti salienti (prima di morire per ostruzione delle coronarie)?

All’incoronazione del re gli esplosero le coronarie e il re, nota persona, si accasciò ai piedi del sostituto, il quale rifiutò l’incarico, sebbene l’avesse desiderato (pianificato) da tempo.

Dove si comprano gli specchi per le allodole? Pensare che manco sul dizionario c’è scritto che sono animali vanitosi.

Un momento e sono da lei... ma chiccazzo ti vuole? Ma dimmi te?!

L’anno scorso era “la fine del mondo”, quest’anno cosa sarà, “la rinascita dell’universo?”. Quest’anno toccherà cagarsi sotto più di prima t’amerò.

Se vuoi la pace prepara la guerra. Poi? Quando starai in pace, tutti i secondi di ogni giorno, pensi che sarai in grado di stare senza fare un cazzo, godertela, vivere per sempre in armonia? Rimangio quanto detto in passato: gli psicofarmaci sono, a tutti gli effetti, l’unica salvezza per il genere umano.

Cosa ti ha portato babbo natale? Una paralisi? Come l’ha infilata sotto l’albero?! Ah, ti ha preso e ti ci ha piegato sotto.

Anche babbo natale s’è fatto il sito web, naviga, e impara la vita su uikipedia.

Eh?

Eh?

Ma dove vivi: non sai cos’è wikipedia? È una pagina web dove puoi scrivere quello che vuoi, poi gli altri lo leggono, si automaticamente istruiscono all’istante, poi vanno in giro – sempre nel web – a spadroneggiare. Stiamo diventando una nazione mondiale intellettuale. È grazie a wikipedia. Mi chiedo come facessimo quando non c’era. Ah, sì, i dizionari. Vabbe, ma quelli erano scritti troppo difficili, e poi tu non potevi dire la tua sull’argomento, e gli altri non potevano leggere la tua sull’argomento, non si poteva quotare, non si poteva manco cliccare su mi piace questo elemento, e che cazzo.

Che differenza c’è tra progresso e regresso? Il suffisso? La radice? Il soffitto? Ma che tipo di edificio è, gotico? Come “non ha senso”: ha più senso della tua vita? Embè, mmmbè, zitto.

“Non ho voglia di starmela a menare”. E quando avrai detto addio al tuo masochismo, cosa ti inventerai per passare i fine settimana? Hai tentato col collezionismo, l’automobilismo. Per i puzzle non hai pazienza. Ti conviene continuartela a menare... e poi, non ho mica capito che parte ti meni. “Menarla”: perchè al femminile, mica hai la fica, echeccazzo.

Mi sento come in un film di zan zimù: tra poco prendo una spada e comincio a volare... non fraintendetemi, non intendo farmi una pera e sorvolare l’oblio. Intendo volare per la foresta medievale come nei film di zanzimù. Ce l’avete presente? Vabbè, tanto è stato ed è pieno di film orientali con la gente che vola con le spade col kimono. Chissà se gli piacciono i kiwi.

Come checc’entra?!

Se c’entra vuol dire che tal orifizio preposto fu a tale utilizzo, con tutta la benedizione possibile di madre natura (da non confondere con la ex prostituta di canale 5).

Sì, anch’io guardavo la televisione, poi ho smesso perchè (vedi sopra, dove l’autore parla a favore di una massicca terapia globale a base di psicofarmaci).

Stai in paranoia? Prima cosa: stai in Italia. Prima Stai in Italia, poi stai in paranoia. Stare in paranoia è una conseguenza dello stare in Italia. Anche se è pieno di Speck Stube, ristoranti cinesi, sushi bar e bettole messicane che ti danno l’idea di essere altrove sei in una dittatura pizzaspaghetticomandolinica.

Arrenditi con stile. Scegli un profumo che esprima il tuo vero essere.

Il senso della vita? Ah: la vita ti fa senso.

Eh.

Tra di noi il sesso non funziona più? Qual’è il problema? Produciamo beni di consumo in quantità iper industriali. Producono anche quello. Ricompratelo, ‘sto sesso. Accomodarlo non conviene, non è più come una volta. Se una cosa, in questo caso il sesso, non ti funziona più, lo butti e lo ricompri nuovo.

Eh.

Ma “pistacchi” è una parolaccia o un verbo al passato?

Eh?

E la chiesa mi dice che devo credere in un solo dio. E i politici mi dicono che devo credere alle istituzioni, allo stato e alla giustizia e al libero mercato. E la società mi dice che devo credere in me stesso. Io, che son’ pigro, non credo a nessuno di lor signori. Ciò fa di me un miscredente, un sovversivo, un eretico o un essere umano libero? Perchè a uikipedia non si attrezzano per tenere una rubrica in cui, con la stessa efficienza con cui ti imparano a sapere, ti rispondono ai grandi squisiti quesiti?

Confido in facebook; a Zuckerberg io ci credo. Non ho creduto a quel fallimento di film di devid fincèr ma a zuker ci credor.

Mente sana in corpo sano guarda sè stessa dall’esterno, pensando al suo interno: “tutta ‘sta fatica, per cosa”?

Bergonzoni mi sta simpatico come l’odore del gorgonzola.

Eh.

Piano anticrisi e chitarra promusica vien fuori un bel duetto.

Fortuna che per prendere la vita con leggerezza basta mangiare leggero; non me l’avessero detto, mai ci sarei arrivato ch’esisteva una stretta correlazione tra i due fattori.

... quando i fattori erano solo contadini...

Da bambino giocavo coi giochi da tavolo. Adesso i bambini giocano sul tavolo insieme al prete e al nonno. Per questo sento che i tempi correnti non mi appartengono. Per questo ho scelto di scendere in campo, per tutta quella gente che non crede nel libero mercato, che non crede nella libera impresa, che non sa cosa vuol dire “libertà”.

... pensate se si fosse rifiutato di scendere in campo Agassi; cosa avremmo fatto tutte quelle domeniche pomeriggio, ci saremmo convertiti al campionato, poi, stre in piedi fino a mezzanotte a vedere Pressing? Io pressing lo guardavo il tempo che impiegavo a sborrare quando inquadravano l’Elia.

Ancora meglio la Folliero che annunciava i Bellissimi.

E adesso che mi sento relativamente meglio vado a fare qualcosa di relativamente peggio.

Si stava meglio quando si stava peggio? Da com’è messo tuo nonno, mi sa che ti ha raccontato un sacco di puttanate.

Spero che muoia.

Alla prossima, gente.