domenica 24 febbraio 2008

SE... FA MOLTO CANZONE DEI PINK FLOYD SU ATOM HEART MOTHER, COVERIZZATA DA MORGAN DEI BLUVERTIGO MA RIMANE SEMPRE UNA PIETRA MILIARE


I PIEDI E LE SCARPE DELLE DONNE HANNO SEMPRE AVUTO, SU DI ME, UN INFINITO E INQUIETANTE POTERE
Alex di “Arancia meccanica”; generalmente, in latino, la “A” all’inizio di un sostantivo sta a indicare una negazione. Alex: “senza legge”. Io mi chiamo Andrea e ho una negazione all’inizio e alla fine. L’Alfa e l’Omega. Vi chiederete dove voglio andare a parare. Io vi rispondo che non sono un cazzo di portiere, che massimo vado a parare il culo e quindi penso di poter cominciare questo fottuto post. Insomma: i miei genitori hanno rispettivamente 50 e 54 anni. Non hanno fatto il 68 ma c’è mancato poco (50 54 68, giocateveli su Napoli e dite che ‘sti numeri ve li ha dati un morto parlante così farete la figura dei fighi, anche se suona un po’ necrofilo). Insomma, non so il target del mio pubblico (non potete sapere quanto vi voglio bene, anche se la maggior parte di voi non la conosco (si può aprire una parentesi nelle parentesi? Mi sa di no, quindi devo smettere o faccio un casino) ) Ecco, chiudendone due il gioco è fatto. Insomma, ieri sera sono tornato ubriaco nero. Come tutte le azioni meccaniche, mi sono sdraiato sul divano, gentilmente smerdato dalla mia tenera cagnolina. Non me ne sono accorto, vacci a pensare che il tuo divano è diventato la succursale di un cesso canino, e mi sono smerdato il pigiamino. Papà si è arrabbiato, perché non è corretto adagiar le proprie membra ove l’aria sa di stantio. Litigio allucinante. Ok; abbiamo litigato perché ho bevuto: da sobrio, sicuramente, prima di sedermi avrei controllato, è ovvio. Torni a casa e che fai? La prima cosa da fare, (quanto è scontato farlo, naturale come bere un bicchiere di carcadè!!!) è controllare sotto i letti per vedere se qualche Grizzly si è intrufolato in casa di nascosto (abito in Canada, la terra dei fenicotteri e dei Grizzly). A questo punto è normale prendere il mouse e andare a inserire un altro indirizzo, “questo qui è partito di testa non si sa che cazzo sta dicendo” e allora arrivo al punto. Perché non si può bere (ovviamente esclusa l’ipotesi di un alcolismo alcolizzato cronico) ? Non si può bere perché è pericoloso guidare ubriachi, si potrebbero fare risse e cazzi vari. Tutto ciò è successo ieri sera? Direi di no. Allora: perché incazzarsi? Perché “sarebbe potuto succedere”? La generazione dei miei genitori vive nell’attesa dell’imminenza, mica cazzi. E se… e se… Tutti “se” che non servono. Sono più coglione io che mi fotto il fegato per divertirmi o sono deficienti loro che si fottono il fegato per il nulla (e qui si sta parlando di meta rompimento del fegato, un concetto talmente alto, del quale non mi sento di parlare) ? Boh, sta di fatto che tutti quelli che si trovano più o meno in questa età, vivono una situazione di perenne allarmismo. Non so da cosa derivi ma è frustrante. Allora, a ‘sto punto, e se scoppiasse una guerra nucleare? Dovremmo comprare, come minimo, dodici tonnellate di cibo in scatola (è più sicuro e fa molto post atomico) e crearci dei bunker. E se dovessi andare a sbattere? Allora sarebbe corretto non prendere più l’auto, neanche da sobrio. Ora che ci penso, sono anche la generazione del “non si sa mai”. Porca madonna, una generazione di incognite. Ma scusate, se su MTV mi hanno assicurato che scopavate vi drogavate in nome dell’amore, dove cazzo è finito quello spirito ribelle? Ribellarsi è vivere col buco del culo, quindi non penso che faccia al caso mio. Sta di fatto che non mi capacito del “perché”. Giorni fa ho finito di leggere quel capolavoro che è “Rumore Bianco” di Don de Lillo (a mio avviso uno dei più grandi scrittori viventi, anche se il suo mestiere principale è ammorbare il cazzo al lettore, proiettandolo in un mondo di infinite e rompicazzo considerazioni). Aveva già predetto tutto; il libro è dell’84 e non fa una piega. Tutto questo allarmismo, malcontento, quotidianità, banalità, obladi oblada, bla bla bla e altre parole che vi vengono in mente con molte B e molte L. Visto? Stimolo la fantasia del lettore. Sapete perché? E se scoppiasse un olocausto nucleare, ve la sentireste di affrontarlo senza fantasia? Mi hanno appena chiamato per mangiare. Mia madre ha appena finito di predicare. Mi ha detto (testuali parole, ho una memoria di ferro) : - Tu, che mangi sempre al buio (vi giuro, preparatevi), e se nell’impasto della pizza ci fosse un chiodo, te ne accorgeresti? Vi giuro, sarebbe il tetano migliore della mia vita. Buona domenica e ricordatevi che ogni cosa, da un momento all’altro potrebbe accadere. E se cristo si schiodasse dalla croce? Avrebbe un bel da fare. E se quel “da fare” fosse mal interpretato dagli islamici? E se le guerre del futuro si combatteranno senza soldati? E se il Milan fosse di Berlusconi? E se un meteorite vi precipitasse sopra al balcone, distruggendo la celestiale e benevola visione del concetto natalizio di stella cometa che avevate? Ok; la smetto, citando le parole di uno che era molto, molto avvelenato: CHE VI SI SFACCIA LA CASA, CHE LA MALATTIA VI IMPEDISCA, CHE I VOSTRI NATI TORCANO IL VISO DA VOI… e se ciò accadesse per davvero?
Buona domenica piena di “se” di “ma” e di “perché” anche a voi.

domenica 17 febbraio 2008

ANCORA PSEUDO HAIKU




Sta settimana sono sul pagliaccesco peggio del solito
Così metto degli haiku che ho composto nel quarto d'ora che ho aspettato che arrivasse quella zoccola di mia madre.
Non è arrivata


Il pessimismo
serve solo
a vender di più


L'haiku serve
a dire poco e
a scopar subito

Un giornata senza sorriso
èuna
giornata "tipo"

Un uomo
entra in un bar
e muore di profilo
(grazie a Camillo Perazzoli)



La gatta va
al lardo
perchè si eccita solo così

Nel presepe non capisco
dove abita
il mugnaio

Ho bisogno
di affetto
ma ho la destra


Il sesso
in tutti i sensi
riempie i vuoti


Al catechismo
il prete, predicando
mi guardava il culo


Vivo in un paese
dove l'immigrazione
ha permesso di soggiorno


Come faceva la madonna
a partorire
se manco l'avevan innaugurata?


Marzo è pazzerello
ve lo giuro,
gira col taglierino


Un tizio che
mi doveva dei soldi
m'ha detto: blowing in the wind


Ho pianto tanto
non trovavo il portone;
non è in garage


Il pesce palla
è soltanto
un pesce noioso


Io da grande
voglio fare l'assorbente
come a mio cugino


Come fanno le galline
a cagar fuori
un uovo di pasqua?


Nel bere mi controllo
anche so poi
è lui che controlla me


Ho un pigiama con
gli orsetti; sotto acido
evito di metterlo


La morte è l'inizio
di un
film muto


Scopare col preservativo
è la stessa cosa che
soparsi una bistecca


La fica
è una ferita
che non si rimargina


Valentino Rossi
è un dio
perchè fa i giretti della pista


I calciatori
scopano le veline
... e io?


Guardo di qua
Guardo di là
il tempo è cristallizzato


Il tampax
una volta usato,
serve a fare il tè


Gli inglesi
bevono il tè
così


Sampei per 120 puntate
ha sempre avuto
13 anni


Ho pisciato nel lavandino
e non
gli è piaciuto


Ma i kamikaze se lo concedono
un bicchiere prima
di guidare?


I kamikaze sono persone brillanti
quando vengono
fatte brillare dagli artificeri


Ma ai pedofili
che effetto fa
Winnie the pooh?


L'albero azzurro
non lo guardavo;
all'epoca mi volevo ancora bene


Si sta come d'autunno
sugli alberi
così, tanto per...


Tre righe
so poche
e non ho fretta


Il termine "endecasillabo"
esiste solo
alle interrogazioni


Vai all'università
ma non sei
al centro dell'universo


I cinesi hanno
il cazzo piccolo ma presto
li chiameremo padroni


Non sono razzista
a parte coi negracci
e i marocchini


Una volta
un saggio disse:
- Sai che c'è scrittosulla mia carta d'identità alla voce "segni particolari?
Saggio.


L'haiku qassopra
sembra un uomo
con pancia e cazzo eretto

Il punto interrogativo è
un amo per
pescare incognite


Potessi, mi abbraccerei ma
potessi davvero
farei altro


Qualcuno ci ha provato
e si è rotto
l'osso del collo


Perchè contiuo a scrivere?
Alternativa
alla lametta


Ha 23 anni prima di uscire
mia madre dice ancora:
- Mi raccomando
Non ha tutti i torti


Un torto
lo si subisce
quando vi girano un braccio


In brasile è sempre festa
così si scordano
la fame


Il carnevale
di Venezia;
a che serve?


Màngiati 3 pallette
di noce moscata
poi ne riparliamo


Il punto esclamativo
è un grafema
che ti ammonisce


La trielina serve
a chi non ha i soldi
per comprarsi droghe decenti


- Mamma, me lo compri?
- SI, mamma te lo compra.
Domani
Un genitore picchia i figli
poi si meraviglia quando
se li ritrova a battere sotto casa.

La violenza è la risposta
di chi non conosce
più di 112 vocaboli


Con la cravatta
gli sbirri
non ti fermano


Otto per mille
alla chiesa cattolica
quanto fa?


Dimmi tu
a che cazzo servono
i logaritmi


Il logaritmo
puoi suonarlo solo
con la logabatteria


La radice quadrata
cel'hanno solo
le piante di Chernobil


A Chernobil esiste davvero
il pesce
triocchiuto


I simpson sono gialli
perchè così
ti rimanevano più impressi


Peter griffin ha i capelli
che sembrano il tappo
di una birra


Lois ha la testa
guardala;
è un glande

Un glande è
un grande
detto da un cinese


Al ristorante cinese
nella salsa di soia
c'è sempre un topo


Noi odiamo i topi
i cinesi cel'hanno
anche nello zodiaco


Il vero sballo è dire no
ci ho provato
ma non funziona


Quando ti gratti il culo
è perchè prima
ci hai perso poco tempo


Perchè dico "moderati"
e subito pensi
"giacobini?"


Camillo Benso conte di Cavour
era solo
una bottiglia di spumante


Garibaldi esiste solo
nella canzone dove gli si attribuisce
una ferita alla zampa destra


Ci piaceva E.R.perchè
in tv
non faceva proprio un cazzo


Trenta puntate e
sai chi ha ucciso laura palmer
già alla decima

L'apocalisse è
alle porte;
gli apriamo?


- Amore, guarda quante stelle.
- Tel'ho già data, non devi fare il romantico.
Era mezzogiorno paccato


Ma le radiazioni apportano
mutazioni
anche al pene?


Le pene dell'inferno
sono donne
superdotate


Le macchine di oggi
sono solo
plastica modellata


La madonna
piange sangue.
Come fa?


Un sorriso non costa nulla
ma vale
una scopata


E se
alla ruota panoramica
partisse un bullone?


Ho voglia di te
me lo ha detto
Moccia


Facendo yoga
alla fine ci arrivi lì
e non esci più di casa


Scopare è un gratta e vinci
bagnato
e appiccicaticcio


La parola "sesso"
esiste solo
in televisione


La defilippi
se me LO facesse vedere
m'intrigherebbe di brutto


Se ti arruoli
quando schiatti
ti fanno un funerale coi fiocchi


Ma quando non c'eranoi fiocchi d'avena
che facevano
al mattino?


Perchè nelle famiglie
ci si ostina
a mangiare insieme?


La gastrite è
una domanda che
ti pone l'organismo


Live fast
die young
and youll'be a star in the sky;
chi l'ha detta e morto subito dopo

Perchè gli intellettuali
parlano sempre
di cose inesistenti?


Mi avevano detto che
con la vaselina
è tutta n'altra cosa;
ci ho provato
sono caduto


Ho messo a terra
una buccia di banana
per vedere se
i cartoni animati mentono.
Nonna non c'è p


Alla prossima e grazie a tutti voi che mi pompate l'ego.




L'ego è


un Lego


uscito male


domenica 10 febbraio 2008

HO CAPITO MA è TROPPO TARDI


Scrivendo "vita" e selezionando "cerca immagni" su google, la prima cosa che appare è sta cazzata.

W LA VITA

Scrivendo "ero", imperfetto del verbo essere, appaiono un sacco di cazzate; Tiziano Ferro su tutti.

Quella che segue è una storia vera.
Ieri sera sono andato alla festa dei 30 anni di un mio amico.
Non ho fatto a botte.
Mi sono svegliato, nel mio letto, coperto di sangue.
Non era il mio.
Mi sono alzato, mi sono lavato, ho guardato nello specchio e mi sono salutato.
Sorridevo.
Allora, ho da aspettare tre mesi, prima che il test dell’HIV mi dica la verità.
Periodo di incubazione.
Sapete che vi dico?
Vivere o morire non importa.
Oggi mi sento forte perché ho capito che la vita è bella.
Se c’è bene.
Se non c’è non importa.
Il male dell’uomo moderno, oltre al non accettarsi, è che va a cercarsi l’odio.
Così, per passatempo.
Abbiamo tanto di quel vuoto dentro, e attorno, che per colmarlo abbiamo bisogno di qualcosa che ci disgusti, che ci faccia schifo.
Passiamo tutto il tempo a odiare per riempire un puzzle.
Fa ridere ma è così.
Girando in rete, guardando youtube: chi li va a vedere i filmati di Borghezio?
I comunisti.
Chi va a vedere i discorsi di Prodi e di Che Guevara?
I “nazisti”; parlare di nazismo in Italia è come parlare di “mandolino” nello Zimbaue.
E insomma, eccomi qui, di fronte alla tastiera, una delle ultime volte.
Ho letto che il virus dell’HIV può rimanere “innocuo” per molto tempo; guardate tutti ‘sti pseudo cantanti del cazzo, ci vanno avanti una vita.
Anzi, no; quelle sono scuse per vendere di più; Michael Stipe dei Rem è dal 1942
che ha l’aids.
A me non importa.
Oggi mi sento forte perché davvero
(non è che “HO CAPITO”)
PROVO, a pelle, che tutto è relativo.
La vita è una serie di azioni nell’attesa dei vermi; può sembrare banale, scontato, stereotipato, Tokio Hotel, bla bla bla bla bla bla
È così; puoi capirlo soltanto quando guardi la morte negli occhi.
Mi sorride.
Compri una casa, fai un mutuo, metti su famiglia, lavori per mandare avanti la baracca, i figli crescono, invece di esserti grati si tagliano e ti odiano, senza che tu gli abbia fatto niente (nella maggior parte dei casi).
E allora?
Figuratevi la vostra vita come un foglio su un tapis roulant; passa il tempo, state lì a scriverci, disegnarci, colorarlo come vi piace
(o almeno ci provate)
Mettete agli angoli qualche graffetta o puntina colorata per adornarlo di più.
Alla fine, il foglio si inceppa negli ingranaggi, perché è arrivato alla fine.
Si disgrega.
Potevate essere bravi a disegnare e scrivere quanto cazzo vi pare; alla fine vi siete inceppati negli ingranaggi e siete deceduti.
Passi una vita a programmare, realizzare, costruire; è roba che, ai posteri, non potrà fregare di meno.
Quanti schiavi sono morti per costruire le piramidi?
Quanta sofferenza è stata impressa nella coscienza della storia, per portare fino in cima a quei cazzo di grattacieli egiziani i mattoni?
E allora?
Tutta quella sofferenza, tutte quelle lacrime, tutte quelle rinunce, tutto quel sangue è servito affinché qualcuno di voi risparmiasse tutto un anno per potere andare lì a fare un paio di foto.
Tutto quel “tutto” si è ridotto a cinque fottuti secondi della vostra conversazione con gli amici, dopo la cena del “ritorno dalle vacanze”.
Vale la pena vivere per questo?
Secondo me no.
E allora sapete che vi dico?
Che oggi mi sento forte perché non ho più paura della morte; non serve.
Muoio.
E allora?
‘sti cazzi; qualche mese per i miei familiari, qualche settimana per i miei conoscenti… sarò solo una foto su di una lapide tra tante; un qualche significato me lo daranno quelli che si alzeranno tutto l’anno alle sei del mattino, andranno a lavorare otto ore, per pagare i fiori che, di fronte alla mia foto, appassiranno dopo un paio di giorni.
Voi che leggevate
(cazzo, già parlo all’imperfetto; il passato difficilmente è una cosa buona!!!)
il mio blog, bene o male, mi conoscevate meglio di chiunque.
Persino meglio dei miei genitori; vi giuro, il mio blog ero io, come mi racconterei allo psicologo.
Sapete come sono; vi voglio bene e vi dico che, davvero, non me ne frega un cazzo.
Non me la sto cucinando, suonando e cantando.
Quando ho guardato dentro allo specchio, ho sorriso; è così.
La morte fa paura perché, così, ci si può speculare sopra.
Cure mediche, controlli, check up: ma gli antichi, come facevano???
Andavano avanti e basta; sapevano che era così.
A che serve rimandare la morte?
A far fare i soldi a gente che si gode la vita, invece di alzarsi tutti i giorni, farsi un culo così e arrivare a malapena a fine mese con le pezze al culo.
Poeti, filosofi, ad analizzare; a che serviva?
Per fare soldi.
Insomma… serve “spiegare la morte”, dal momento in cui arriverà un giorno in cui la sperimenterai e non avrà più senso?
Boh; io la vedo così.
Vi giuro, in questo momento mi sento come si sentiva Gesù.
Come si sentiva Gesù?
Ma che cazzo ne so; probabilmente, il mio stadio psicofisico ora è simile al suo, ma non “quando era nel giardino dei Getsemani, aspettando la morte”.
Sto parlando di quando era all’inizio, e stava per fare carriera.
Escalation al potere; un po’ come Scarface, come Blow, come il cazzo che vi pare.
Sicuramente il mio romanzo, “Trasmigrazione Urbana” verrà pubblicato e venderà un sacco di copie; quando sei morto vali di più.
Cederò i miei “diritti” alla mia famiglia; almeno, i loro ultimi anni sulla terra, glieli farò godere.
Andranno in tv a dire “quanto ero bravo, quanto ero buono, quanto ero…”
Io.
Dite la verità; anche voi, che state leggendo, già vi sentite parte della leggenda.
Oh, almeno in punto di morte, un pizzico di megalomania, concedetemela.
E' l'ultima che mi rimane.
E va be’; non mi sto a dilungare… tanto non leggerete fino in fondo.
Il vostro tempo è per altre cose.
Ma questa cosa mica mi fa incazzare; lo accetto perché è così: non mi dispiace, perché ho capito che la vita va avanti sempre e comunque.
Il mondo gira, corre, perché neanche lui trova un posto dove vivere felice.
Guardate: vi ringrazio di tutto cuore, per le soddisfazioni che mi avete dato, per le critiche che mi avete fatto
(servivano a crescere).
Quando ti trovi la morte di fronte, capisci molte cose.
Ma è troppo tardi.
O forse no; sempre lì si casca.
Femminismo, maschilismo… se sei donna e cessa, prima o poi,(più prima che poi), una caterva di cazzi li trovi; la donna è troia.
L’uomo è imbecille.
Ragiona con la testa di sotto.
L’uomo, se è cesso, morirà solo.
Il fascino, il sex appeal, esistono solo perché se l’è inventati qualche pubblicitario.
Se sei brutto morirai solo.
Se sei brutta, fidati che tra qualche minuto sarai riempita.
Le cazzate che ci propinavano i nostri genitori, “… e ma se hai fascino farai la tua figura”, sono una caterva di cazzate.
Non siamo bestie; le bestie prendono ciò che capita.
Noi scegliamo.
Porco dio, è tutto un supermercato: ci hanno messo a credere che possiamo scegliere.
Sì; possiamo scegliere, ma soltanto se abbiamo i mezzi.
OVVEROSIA: SOLDI, FAMA, SUCCESSO, BELLEZZA.
Io non me lo posso permettere; non posso scegliere.
Qualcuno, non so chi, ha già scelto per me.
Non so quanto mi rimanga.
‘STI CAZZI ANCORA.
Prometto che, nel sonno vi apparirò, vi darò numeri al lotto VERI, e non come fanno quei cazzo di cartomanti che ci azzeccano come un metereologo ubriaco; neanche Cristo sa “che tempo farà domani”.
Figuriamoci tra una settimana.
Presuntuosi che siamo!!!
Con quei numeri, quelle vincite, vi farò fare la vita che meritate. Una vita senza sveglie, senza orari, senza impegni, senza rinunce, senza “ma”, senza motivazioni.
Senza queste cose, la vita allora sì che la vita sarebbe degna di chiamarsi così.
VITA!!!
Ripeto; faccio un discorso che già non mi compete più.
Ma non mi perdo mai d’animo.
Questo era il mio unico pregio.
Vi giuro, sono andato a vedere bene.
Non era sangue.
Era pizza.
CHE UBRIACONE DI MERDA, PORCO DIO

domenica 3 febbraio 2008

Sono un professore

Grazie a "sono sempre io".
Non mi avevano mai dato del "professore".
Da buon cattedratico, d'ora in poi questo blog diventerà un pozzo letterario di scienze culturali.

Ho sempre amato il sapere; quando, per sport, leggo David Foster wallace in tedesco (la grammatica tedesca favorisce lo scambio di informazioni tra i collegamenti sinaptici) mi piace sorseggiare del soave brandy, pensando alla mia infanzia costellata di vasti campi di grano e infinite conversazioni col mio precettore, il quale fu scelto con attenzione clinica da quella mente illustre che è mio padre.
LE giornate scorrevano a suon di pensieri filosofici e partite a tennis.
Fu così che mi illuminai, senza bisogno di spingere l'interruttore dell'intelletto.
Ho molti ricordi felici di quei giorni, giorni sereni, vissuti.
Empatici.
E, quando l'acido lattico, prodotto a causa di ripetuti sforzi, mi invadeva il gomito del tennista, mi sedevo sotto al cielo stellato.
Era mezzo giorno.
Quando sei illuminato, la notte vale più di mille preghiere.
il cammino verso il palazzo della saggezza cominciò nell'attimo in cui venni alla luce, in un caldo venerdi di 23 anni fa.
I metereologi avevano previsto forti perturbazioni, se non uragani, qui in abruzzo, terra del Vate D'annunzio.
La mia nascita favorì, inoltre, un incremento demografico notevole perchè, a livello culturale, pesavo talmente tanto, che facevo per cinque abitanti.
La mia prima cattedra risale a cinque anni dopo quel giorno solare.
I miei alunni, sbalorditi, mi chiamavano il "piccolo professore" e nonostante avessi alunni di 50 anni, provavo nei loro confronti un affetto paterno.
Mi moglie scelta tra le pagine di postal market, mi riempì il cuore di gioa e vita, nonostante mi sentivo vecchio prossimo alla morte.
Avevo dieci anni e la vita già mi sembrava questo caleidoscopico brodo primordiale di sentimenti troppo alti complessi e liquidi per essere riportati oftalmicamente su carta grezza, riciclata da scarti di gente altrui.
Capii che la merda degli altri diventa il pane per il quale ogni mattina ti svegli e vai all'università a riempire le menti vergini di saperi atavici, tramandati con devozione dal mio illustre vicino di casa, tale Thomas Pynchon.
Fu li che iniziai a fumare la pipa.
Che ci vuoi fare
è il peso della cultura!!!
MA VAFFANCULO, VA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!