lunedì 21 maggio 2012
PROTEZIONI: PROTEGGIAMOCI DALLA LIBERTA'
CAPITO?
SE TI APPLICHI, CON TANTA PRATICA E PASSIONE IMPARERAI ANCHE TU.
COME HA DETTO UN ISTRUTTORE: "MERAVIGLIOSI E INDISPENSABILI PER CAMMINARE".
Voglio credere a qualcosa di diverso rispetto ciò che mi dice la testa ogniqualvolta li vedo in giro, a piede libero, muoversi con goffa nonchalance e spavalderia da cartone animato idiota.
Diventare ottimista, pensare (siero)positivo, vedere il “bicchiere mezzo pieno” , per usare un eufemerdismo da personal coach che percepiscono ingenti somme di denaro per raccontare, a persone in enormi difficoltà esistenziali, quanto siano uniche, speciali, insostituibili, grintose, energiche e grinzose.
Oggi parlerò di un fenomeno dilagante come la diarrea nel Mar Adriatico.
Sono sempre più numerosi.
Sempre più convinti.
Spaventevoli.
Sarebbe folle dire che si mimetizzano tra la folla – per ora – perché sono talmente vistosi da poter passare inosservati quanto un elefante intento a cagarti sul televisore in salotto.
A riguardo nessuno batte ciglio.
Non battiamo ciglio perché ancora nessun personal cocach ha pubblicato un video didattico su come si sbattano le ciglia correttamente.
Siamo la “tutorial generation”.
Andiamo su youtube per cercare video che insegnano ad allacciarsi le scarpe (vi giuro!), COME FAR BOLLIRE GLI ASPARAGI (codìo, vi giuro!).
Come camminare.
Ray Kurzveil sostiene che entro l’anno 2056, data della “Singolarità tecnologica”, non ci sarà più differenza tra organismi biologici (cioè gli umani, i quali saranno TUTTI integrati con cyber componenti, siano braccia, occhi, cuore, persino parti del cervello) e organismi simil-umani completamente ARTIFICIALI (i famosi “robot”).
Guardando gli “altri”, per strada, ci chiederemo (sempre meno spesso): “Ma quello/a lì sarà Bio o Artificiale”, un po’ come già fanno i seguaci della macrobiotica e del mangiare Bio quando si trovano in prossimità di alimenti OGM e gente che li mangia.
Quanto a previsioni, Kurzveil è SEMPRE stato “ragionevolmente corretto”, per citare una sua espressione, contenuta nella bellissima introduzione de “La singolarità è vicina”.
Qui potrete leggere il fantastico primo capitolo.
http://www.estropico.com/id289.htm
Un testo abbastanza molto taaaanDo complicato che comunque consiglio a tutti di leggere.
25€ più che ben spesi, giusto pe’ fàsse du risate in allegria.
Stavolta Kurzveil ha sforato di 44 anni circa.
Li hanno chiamati“Bastoncini” (lunghi più di 1m) per il NORDIC WALCKING, e servono per effettuare la “camminata verso nord.
Se fino a pochi anni fa ogni essere umano bipede, dotato di gambe almeno almeno in parte funzionanti era capace di camminare volontariamente, senza doverlo “imparare” da un tutorial, senza che nessun maestro gli spiegasse “come fare”, in direzione di tutti i punti cardinali conosciuti, ora che ci hanno messo la pulce all’orecchio che eventuali svantaggi potrebbero insorgere se non si cammina con l’apposito sostegno, c’è il pericolo di porcoddddddddddddd…
AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH
Vi prego.
Prego come si fa a un dio schifoso.
Vi prego.
Datemi un pizzicotto.
Datemi un pugno alle tempie tenendo il dito medio ripiegato all’interno del palmo, con la nocca in rilievo, di modo che la punta colpisca il nervo ottico e lo danneggi.
Fatemi svegliare da quest’incubo.
Altro che “Illuminati”, “Rettiliani”, “Nuovo Ordine Mondiale”, “Microchip”, “Vaccini”, “Complotti secolari”, “Club Bielderberg”, “Piano di sterminio di massa”, “Scie Chimiche”, “Fluoro nell’acqua pubblica”, “Progetto Haarp”.
L’inferno idiota di cui stiamo parlando, in cui VIVIAMO ORA, ADESSO, manco Orwell sarebbe riuscito a ipotizzarlo, neanche dopo essersi sparato 3 acidi in vena, abbracciato da una camicia di forza chiusa con lucchetti in titanio borchiato, gettato a pedate nel culo per 6 giorni al buio in isolamento, scalzo, al centro di una stanza col pavimento cosparso di cocci di bottiglia, piena di mobili spigolosi, infestata da ratti idrofobi grandi come le scarpe del pagliaccio Baraldi.
Vedi questi poveri addormentati, aria fiera, manco appartenessero a una privilegiata casta sociale ariana ed Elitaria, aggirarsi minacciosi nei punti più disparati del globo.
Camminano su sentieri rischiosi, tra le inside urbane della città con ‘ste cazzo di bacchette sceme, cercando di tenere un passo innaturale, forzato.
Nel petto l’orgoglio di portare a termine un impresa eroica.
Lo vedi che non si divertono per niente, anzi.
È questo il problema.
Abbiamo scordato cosa significhi fare qualcosa per il puro piacere di farla.
È diventato un “lavoro” persino farsi una pisciata; ci sentiamo spaesati nell’andare al cesso se prima non guardiamo almeno un paio di tutorial su “come si alza l’asse del cesso”.
Mi sono documentato svolgendo una ricerca in internet e parlando con dei nordi walker amatoriali.
Mi sono inventato che magari camminare con le bacchette dia veramente “benefici psicofisici”, come millantano i video visionati in giro per la rete.
A conti fatti, l’unica utilità dei bastoncini è far intascare 25€ (in su) a chi le produce.
E addormentare le masse ancora un pochino.
Avevo iniziato dicendo “Non voglio crederci”.
Vi dico quello che ho pensato.
Sempre più spesso sentiamo: “I media e i mezzi di distrazione di massa cercano di rincoglionire la gente per farla INSTUPIDIRE”.
“FARE INSTUPIDIRE”: significa che – almeno apparentemente – non siamo proprio stupidi stupidi stupidi, altrimenti non ci perderebbero tutto quel tempo.
Come diceva nonno Fiorucci: - Diocàne, ma allora sei stupido?! Seeeei, stuuupido! … porca madonna!
Una specie.
Vogliono renderci stupidi perché, per quanto spaventati e inconsapevoli, siamo ancora una specie tutto sommato abilitata a usare l’1% del proprio cervello senza che nessuno ci spieghi “come fare”.
Magari tra un mese troveremo tutorial su “Come pensare senza ledere troppe sinapsi”.
Sarei stupito mica.
… la tv è un unico, grande tutorial su come “pensare” senza fare eccessivo uso di facoltà mentali, stancare il cervello, farlo “ammalare”.
This is what you want, this is what you get, cantava Johnny Rotten coi P.I.L.
Un altro appunto poi smetto. Lo prometto.
Come dicono i tossici.
Tra le motivazioni date dai “nordi walkers”, le quali mi hanno indotto a bestemmiare gli dèi del pantheon di questo e l’altro Universo, spicca rigogliosa:“Eh, le bacchette soprattutto SERVONO PER NON CADERE”.
Eh?
EHHHHHHHHHHH?
Per tutti questi millenni di vita passati sul pianeta Terra, come cazzo abbiamo fatto a camminare senza frantumarci il cranio per terra?
Palle.
Ce le raccontiamo per omologarci al niente, credendo di fare la cosa giusta.
E se cadi e ti infili una bacchetta in un occhio?
O nel culo?
Negli anni ’90 il genio che inventò i rollerblade “inventò” anche le relative protezioni!
SICUREZZA PRIMA DI TUTTO!
Solo con la scusa “ maggiore sicurezza” farai sì che le masse ti svendano sempre più porzioni delle loro libertà fondamentali.
E noi, pur di avere l’illusione di essere sicuri, protetti, diciamo SI’ a ogni forma di dittatura.
Di “sicuro” c’è solo ‘sta ceppa di minchia.
Lo sai bene anche tu.
GINOCCHIERE PROTETTIVE.
Sarete mai andati su un paio di pattini, no?
Anche se non avete avuto l’onore, guardate qualcuno che pattina, al limite scaricate un tutorial su come si fa a pattinare.
Ve lo consiglio; esistono miliardi di tecniche per far andare una gamba dopo l’altra.
DOMANDA: Come si fa a cadere in ginocchio?
Forse un servo, un suddito di un re cattivo, abituato a doversi inginocchiare ogni giorno, fortemente condizionato ad abbassarsi in quella posizione sarà portato a cadere in ginocchio.
Chi non si inginocchia neanche per chiedere scusa a un dio che non esiste può cadere in ginocchio?
Puoi cadere di muso e frantumarti i denti, la mascella.
Puoi cadere di lato, sbattere una tempia contro qualcosa di appuntito, diventare vegetale, un peso per i tuoi cari, che ti odieranno finché camperai (“staccare la spina” è reato).
Puoi cadere di culo, disintegrarti l’osso sacro.
A meno che non mi venga spiegato in un tutorial, non capirò mai come si possa cadere in ginocchio.
Se lo dicono LORO, gli “esperti”, non può che essere cosa buona e giusta, no?
No?
Non vedo più bambini che si fanno un bel giretto in bicicletta senza divisa da ciclista, senza protezioni.
Senza casco.
COS’E’ STA CAZZATA DEL CASCO IN BICI?
Al parco ho sentito una bambina disperata (c’era un caldo bestia) osare chiedere alla madre: - Mamma, posso togliermi il casco?
Con voce stizzita, la povera schiava manipolata ha risposto: - Sì, dài, toglietelo. Poi cadi, sbatti E SPACCATI LA TESTA.
!!!
!!!!!
Tutto ‘sto terrore, st’allarmismo: ma de che?!?!?!?!?!?!?
Quando mai?!!?!?!?!??!
Dobbiamo darci una regolata, stiamo regredendo a livello di amebe.
Con la differenza che l’ameba, per non fare niente, non deve prima imparare “come fare a non fare niente”.
Il che ci pone un gradino sotto l’ameba.
Come farete quando andrete a cena con una persona sessualmente stimolante, per dimostrarle che siete belli e fighi?
Non potrete dir niente, non potrete vantarvi.
Perché se hai studiato sodo per trasformarti in una testa di cazzo vuota che ha bisogno che gli si spieghi persino quali siano le basi del movimento sulla terraferma, non sei la gran persona che pensi.
Sabato, al mercato, c’era uno di questi poveri schiavetti dell’era moderna, tuta da ciclista, casco in testa… A PIEDIIIIII.
Ho pensato avrà parcheggiato la bici da qualche parte.
È andato al bar con la madre.
Si è seduto.
Il casco non l’ha tolto.
L’ha tenuto in testa tutto il tempo.
E ho capito che sono uno sconsiderato.
È scientificamente dimostrato che, solo negli ultimi 20 anni, gli incidenti da caduta da sedie del bar hanno causato ben 20000 vittime.
Ed erano tutti dei vegetali.
Invece di stare attaccati a un respiratore erano in giro, a piede libero.
Così capii che è una battaglia persa.
Il post finisce qui.
Se spingendo il tasto sinistro del mouse per scorrere la barra - lì alla tua destra - verso il basso per poter proseguire nella lettura di questo post ti si sono irritati polpastrelli, e ora ti bruciano, è perché non hai usato gli appositi “salva polpastrelli”.
Ch’io sappia, non li hanno ancora inventati ma…
Se siamo messi così, io li ho inventati, io devo brevettarli.
Checcazzo, fate guadagnare pure me, lasciatemi prosperare sull’imbecillità umana.
Della serie:
“MAMMA VADO AL PARCO A GIOCARE A PALLONE”.
“VA BENE, ATTENTO AGLI SCONOSCIUTI, AGLI IMMIGRATI E NON SUDARE”.
“OK MAMMA, FAREMO COME LE PEDINE DEL SUBBUTEO, PORCODDIO”.
Ritratto di una famiglia felice.
Protetta.
Sicura.
A presto.
E COPRITI, SENNO’ POI PRENDI FREDDO E TI AMMALI.
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