lunedì 30 gennaio 2012

QUANDO TERREMOTO ERA SOLO UN MEDIOCRE ALBUM DI UNA BAND FINTO ROCK TOSCANA








LETTE LE PRIME 150 PAGINE.
IL RE E' ANCORA IN FORMA.
AMMESSO CHE SIA LUI A SCRIVERE I SUOI LIBRI...




È stata una settimana delirante un po’ per tutti, no?

Mi sono sorbito gli irati agglomerati di merda, stipati a dovere, nei cervelli delle persone a ogni angolo, in ogni posto dove sono stato.

La storiella del terremoto ha rotto i coglioni.

Mi permetto di dare un consiglio.
Niente di originale; chi mi legge da un po’ di anni, mi avrà sentito dare questo consiglio almeno una ventina di volte.

FATE UN BEL RESPIRO.
PROFONDO.

AVETE RESPIRATO MILIARDI DI BATTERI.

EPPURE SIETE ANCORA VIVI, SENZA VACCINI.
SENZA PAURA.

Non vale la pena, vivere con la paura come obbiettivo primario.

Tutti ci lamentiamo perché ci shtà la crisi (e nessuno sa il vero perché!), non c’è lavoro, i giovani diventano sempre più insofferenti, ddddrogati, comunisti, coi pirsìng in ogni dove e si tramutano in polpettoni incidentati del sabato sera (mi sa che le tragedie del sabato sera non sono più in voga come una volta, ora vanno di moda le catastrofi ambientali e tutto ciò che mette a repentaglio la vita degli esseri umani).

TUTTI SONO SCON-TEN-TI.

COSA CAZZO VOLETE DI PIU’ DI UN BEL TERREMOTO PURIFICATORE?

VISTA LA NOSTRA PIETOSA, NICHILISTA PERCEZIONE DELLA REALTA’, ABBANDONARE QUESTO PIANETA SARA’ POI COSI’ TRAGICO?

Ieri sera ho guardato un bellissimo episodio della terza serie de “Ai confini della realtà”.
Robert Redford incarna la morte, travestita da baldo giovane.
Dice all’anziana signora che è andato a prelevare: “Visto che non faccio così paura? Tu non hai paura della morte, hai paura dell’ignoto”.

CENTRATO IN PIENO.

Nel momento in cui sperimenteremo la morte senza sofferenza (è il corpo che soffre; se abbandoni il veicolo che ti fa soffrire, cazzo vuoi star’ male?), senza neanche quell’altro ammasso pluricellulare (cervello) che ci fa sperimentare moti energetici come paura e rabbia, cosa ci sarebbe di meglio per gli stufi so shtanco so shtufo?

A sentirvi è tutto uno schifo, non si può fare niente, non si può cambiare, il pianeta sta morendo, i politici corrotti trallallerotrallallà.
Un terremoto sarebbe la più ovvia, immediata soluzione.
E senza sforzi.
Nessuno deve fare niente.
Ci si deve solo mettere comodi, aprire un sacchetto di pop corn, gustare lo show.

Una volta morto, il mutuo te lo sbatti al cazzo che non avrai più!!!

Ognuno è padrone del proprio calvario, ogni individuo è il custode del proprio capezzale.

Il concetto è esteso a tutti.

Eppure…

I 2 pianeti situati sotto la galassia OZZAC (mi riferisco a INOILGOC e ELLAP) hanno iniziato a ruotare furiosamente quando ho sentito che questo sacro principio è stato ingiustamente esteso ai bambini e ragazzi.

Nelle scuole hanno dato l’allarme terremoto, fatto evacuare edifici, messo al freddo migliaia di creature molto più elevate rispetto al piano di mutui e dei vari “devo fare/dovrò assolutamente portare a termine sennò…” , facendoli terrorizzare per il sadico auto compiacimento dell’autorità.

Alla luce dei fatti, sarebbe così spiacevole che il mondezzaio materiale in cui crediamo di vivere si distruggesse, permettendoci di ripartire da 0?

È molto più semplice di quel che sembra, lì sepolto tra le macerie.

Ci sono state scossette, scossine, alcune anche forti.

Dei danni, ok, ci sono stati.

Il panico, il becero allarmismo che ci è stato creato attorno è proprio da sadici bastardi manipolatori (c’è tutto un business, economico e spirituale, che ruota attorno alla paura).

Terrorizzare le masse sfruttando la scia creata dalla maledetta suggestione ruotante attorno al famigerato 21/12/’12.

A riguardo, vi dico la mia.

Quel giorno (anche se sta già succedendo) l’orbita e la frequenza della terra cambierà.

Potremo vedere sky senza decoder.

Saremo tutti maestri illuminati.

Tolte le puttanate dell’autore, da qui fino a quella data ci saranno grandi cambiamenti, molte persone daranno di matto perché, quelle che gente come il fabiano Huxley o il drogato Blake chiamavano “Porte della percezione” verranno sgombrate, e all’uomo tutto apparrà come è: INFINITO.

Chi sarà disponibile senza opporre resistenza avrà soltanto benefici, come accettare che questo mondo, tutto ciò che ne consegue, me e te compresi, non è reale, e potrà finalmente liberarsi dai condizionamenti che abbiamo creato per sollazzarci tra inutili dolori, sofferenze da telefilm di Canale5 trasmesso la domenica pomeriggio.

Per gli altri saranno cazzi amari, anche per gli stronzoni che guardano a rotazione “Fight club”, “V for Vendetta” e altre fantastiche opere che gasano le masse (senza però toglierle il tappo).

Rimanete centrati, acquietate la vocina nella testa, spegnete la televisione.
State sereni.

Comunque andrà, andrà come deve andare.

Non c’è niente da perdere.
Perché non c’è niente.

Se qualcuno schiatterà, mi dispiacerà per lui: non potrà finire di sdebitarsi col mutuo.

Le calotte polari si scioglieranno, ci saranno inondazioni, e i mutui distruggeranno tutto il mondo occidentale.

Sarà il caos.
I poveri, premurosi, altruisti banchieri piangeranno, chiederanno l’elemosina ai bordi della strada, senza ricordarsi che il denaro non servirà più a nulla, e che gli esseri umani si sono evoluti.

… e poi ci sarà un epidemia di peste.
Creata nei laboratori dei Rockfeller.

Minchiate a parte, STATE SERENI.
Non c’è nulla di cui avere paura.

Non vivete il delirio degli “altri”: in realtà molti tra le file dei terrorizzati a morte non aspettano altro che una bella catastrofe distruttiva, con la bava agli angoli della bocca.

È paura strumentale, non vedono l’ora che il primo mattone cada distruggendo tutto ciò che vi è sotto.

A ognuno il suo.

Take it easy, man.

Se però non ne possiamo proprio fare a meno e vogliamo a tutti i costi star male per le questioni importanti della vita, pensate a Celentano.

Hanno osato pubblicare un libro contenente i Suoi insegnamenti orali, senza chiedergli il sacro permesso.

Come se non bastasse - le sciagure non arrivano mai sole - percepirà soltanto trecentomila euro per ogni intervento a Sanremo, con il risibile, ignominioso tetto di settecentocinquantamila.

Metteteci in conto che ogni intervento durerà la bellezza di 25 stressantissimi minuti.
Ciò significa che guadagnerà dodicimila euro al minuto, pari a 6mila euro in meno di quelli che guadagnava sua madre quando, inginocchiata sotto varie scrivanie di svariati uffici, tentava di trovare qualcuno disposto a dare spintarella a suo figlio, così da farlo entrare nello showbiz anziché alla Fiat.

Se il vecchio artritico megalomane leggesse questa, finirei in tribunale pur’io.
Sarebbe una simpatica pubblicità.

Però, visto che Celentano è un fervente cristiano, a me e alla casa editrice… ci potrebbe pure perdonare, no?

Certi miracoli esistono solo in libricini scritti millenni fa, con lo scopo di intrattenere e controllare le masse.

Per oggi termino le trasmissioni.

La prossima settimana parlerò del programma più fantastico di tutta la tv (non faccio ironia da due soldi, sono serio come Gesù ubriaco all’ultima cena).

Qui casa non c’è televisione.


Mai e poi mai l’avrei voluta.

La settimana scorsa sono venuto a conoscenza di uno show intitolato “Jersey shore”.
Terremoti e 21/12/12 permettendo, penso che a babbo natale chiederò un bel 57 pollici (oggi vanno di moda gli schermi piccoli, no?).

Buona settimana a tutti e grazie.
Che dio vi benedica.
E che emetta regolare fattura, sennò poi la crisi aumenta.

domenica 22 gennaio 2012

... UN PO' PER RICORDARE, OLTRE MORTI "EROICI" ET "EROICHE GESTA"











Quando ero ancora più identificato di quanto lo sono adesso con le INOPPUGNABILI, IMPRESCINDIBILI, SACRE, INVIOLABILI

LEGGI DI DAVID ICKE

mosso da Umanismo - è come il patriottismo, solo che, invece di esaltare la patria, si celebra esasperatamente la SPECIE di appartenenza - sentitamente scrissi il seguente saggio, il giorno dopo che assegnarono il premio NOBEL PER LA PACE ad Obama (Bin Laden).

... come dare il PREMIO PUREZZA al papa, alla luce del buio dei puerili ani che, in nome di dio, sfondò con estrema unzione genitale.

Enjoy.

N.D.R.

Rileggendolo mi sono fatto quattro risate e, in più: ricordate quanto si parlò dalla mattina alla sera, per mesi, di 'sto cazzo di Obama?

e ora?

Dov'è finito?

N.D.R.P.D (pare la sigla di un ennesimo telefilm del cazzo con poliziotti ciccioni e violenti).

Come solevo consigliare post di anni fa:

Se proprio ti interessano i delirii di questo adolescente semi trentenne, copia il post su un file, ingrandisci i caratteri e leggi preservando la dignità del tuo nervo ottico.

Rispetta i tuoi bulbi oculari.

Lèggere su blogspot è facile come baciarsi i coglioni senza neanche aver frequentato 0,000023 nano secondi della lezione introduttiva del corso di hatha yoga





OBAMA E IL PREMIO NOBEL: ANCORA PIU' CREMA E PANNA SULLA NOSTRA
TORTA DISCONNESSA.

Citando Wikipedia, ormai è la nuova fonte del sapere globale, “bibbia di cattedratiche, imparziali illuminazioni nella quale quasi tutti intingono il cervello per ascendere alla sacra conoscenza del disegno divino e di tutte le sue infinite diramazioni”:

Il premio Nobel è una onorificenza assegnata dal governo svedese, consegnata annualmente
a persone che si sono distinte per aver svolto eccezionali ricerche, inventato tecniche o
equipaggiamenti rivoluzionari, e portato contributi eccezionali alla società. Viene
generalmente visto come l'encomio supremo del mondo odierno. Il premio fu istituito in
seguito alle ultime volontà di Alfred Nobel, industriale svedese e inventore della dinamite, firmate al Club Svedese-Norvegese di Parigi il 27 novembre 1895. La prima assegnazione dei premi risale al 1901, quando fu assegnato il premio per la pace, per la letteratura, per la chimica, per la medicina e per la fisica. Dal 1969 si assegna anche il premio per l'economia in memoria di Alfred Nobel. I premi Nobel nelle specifiche discipline (chimica, fisica, letteratura e medicina) ed il premio per l'economia sono comunemente ritenuti i più prestigiosi premi assegnabili in tali campi. Il premio Nobel per la pace conferisce grande prestigio, sebbene sia spesso fonte di controversie politiche.

Diamo ora una definizione secondo me più adeguata, tenendo conto dell'evidenza dei fatti, degli accadimenti mondiali di questi ultimi 100 anni.

Il premio nobel è una fittizia, fuorviante riconoscenza elargita da un comitato di schiavi del sistema svedese (cioè mondiale, visto che tutti i leader globali, tramite società segrete o corrotti rapporti economici diretti sono in strettissimo contatto tra di loro, compagni di merende tipo Vanni e Pacciani), per accrescere la reputazione planetaria di qualche fantoccio strumentale ai Loro interessi, sempre solo, tassativamente, puramente, definitivamente, esclusivamente economici. I vincitori si sono distinti per aver svolto eccezionali ricerche di comodo per il sistema o inventato tecniche, equipaggiamenti rivoluzionari e portato contributi eccezionali per incrementare l'inconsapevole sudditanza psicofisica della società.

Un premio storico, tanto che quando si prende per il culo qualcuno gli si rimprovera di aver “vinto il premio nobel in...”

L'industriale Alfred Nobel ha solo accelerato e facilitato i processi per distruggere tutto subito, visto che la dinamite è poco stata usata per scopi edili (o quelli millantati dal geniale scienziatino).

La dinamite non ha certo aiutato l'uomo ad evolversi, ad imboccare una nuova strada per farlo eccellere, anzi.

È servita a far deflagrare alla svelta.

Un premio così prestigioso, “l'encomio supremo del mondo odierno” è una caramella premio.
Avete un gruppo di bambini da educare (per i politici, questo siamo. Poi ci tornerò su; per ora vi basti pensare a quante volte avete sentito politici dire: “La mia gente”/ “I nostri cittadini” ecc.): chi meglio fa ciò che avete ordinato viene ricompensato. La caramella, più che al “vincitore” rappresenta pura motivazione per gli altri bambini che, per averla, faranno la stessa cosa del “vincitore”.

Su vasta scala, la caramella (il nobel) serve a celebrare, riconoscere pubblicamente la “magnifica opera” che ha cambiato il decorso della storia. Un'ottima nota di merito sul curriculum del “vincitore”.

“Vincitore” tra virgolette perché alla fine perdono pure loro.

In più soldi, come se il cazzetto non bastasse, molti molti soldi (10 milioni di corone svedesi, 1,4 milioni di dollari... ora dati ad Obama, il presidente della nazione più ricca del mondo; come regalare un gratta e vinci a un Rockfeller o un Rothschild).

Più che caramelle, un'intera calza della befana piena d'oro.

Tra parentesi: perché l'oro è così prezioso? Perché qualcuno ha stabilito così.
Qualcuno... cioè un “essere umano” (almeno si spera!) con pregi e difetti, non un essere superiore,onnisciente, divino.

Uno de Noantri.

L'idea di democrazia è accettata quanto assurda, chimera presentata dall'opinione pubblica (i media, diretti emissari delle figure al vertice della società, coloro che muovono i NOSTRI fili, che sanno come stanno realmente le cose, eppure si fingono come “uno di noi”) per fortificare nella mente delle persone che sia il popolo, I CITTADINI, a gestire l'andamento socio politico economico di un paese, quando QUASI TUTTI sappiamo benissimo che non è vero.

Sapere una cosa non è accettarla, tirarne fuori conclusioni obbiettive.
Non a caso un segnale, uno stimolo che spesso i media tendono a lanciare alle pecorelle sparse, con fame, morte, delinquenza, miseria, malattia, terrorismo, è quello che dà indietro la frase/reazione: “Sì, lo so che è così, però che ci vuoi fare? È tutto un magna magna, non possiamo fare niente.

VEDIAMO COSA FARANNO”.

Mettere tutto nelle mani di dio, dei politici; scelta da bambini non in grado di prendersi le proprie responsabilità. Preferiamo giocare, lasciando i compiti “difficili” agli adulti.

Non crediamo a babbo natale eppure facciamo quello che ci dicono di fare, “facciamo i buoni”, nella speranza di trovare sotto l'albero ciò che abbiamo chiesto.

Dallo schema prestabilito aleggiante nell'aria che tira nella “sala più alta del palazzo”, ove indisturbati regnano i consapevoli di cosa sia necessario per svolgere la recita chiamata democrazia, intascando tutto il ricavato dello spettacolo, nascono i PARTITI POLITICI.

Una volta partoriti dalla mente di stronzi minorati, i partiti politici si riempiono di persone “esterne” a questa casta “illuminata”.

Danno la possibilità a pochi (anch'essi selezionati secondo rigidi schemi di fedeltà, lealtà, motivazione per la causa e altre cazzate che insegnano ad ogni corso per rappresentati del Folletto o altri elettrodomestici) di assaggiare una fetta della torta.
Diversivo per fare vedere che tutti, DI UN CERTO LIVELLO, possono amministrare, decidere
cosa fare, in quanto “GOVERNO DEL POPOLO”.

BREVEMENTE (CIO' CHE CI HANNO MESSO A CREDERE, USCITO DALLE LORO
SOAVI, INCORRUTTIBILI LABBRA):

Noi del partito e voi cittadin (già prendono le distanze dalla “plebaglia”)
siamo tutti sulla stessa barca: i migliori, i puri coi nostri stessi valori potranno stare con noi nel nostro partito, combattere per le nostre giuste cause, rendere la nazione un posto migliore, con questi valori etici, morali.

Bla, bla bla; l'inganno si regge su nove lettere divise in gruppi da tre.

Però, niente male!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Senza capire realmente cosa succede, pochissimi rappresentano una moltitudine di opinioni, la democrazie non c'è, mai potrà esistere, non ci curiamo di quel che fanno.

I politici hanno carta bianca per plasmare a piacimento ECONOMICO la nazione.
Scelgono il candidato da proporre come presidente/rappresentate/vate della gente ignara, che pensa di pensare, crede di sapere.

ECCOLO, E' LUI L'ELETTO, IL NUOVO MESSIA PORTAVOCE DEI NOSTRI VALORI.

Eccoti le elezioni: l'illusoria possibilità di scegliere con una X chi meglio svolgerà il più arduo compito, governare il paese seguendo principi etici, morali, religiosi, bla bla bla bla bla bla bla
bla.

Noi, popolino dai buoni sentimenti preconfezionati scegliamo DENTRO/ENTRO I LIMITI
CONTENUTI NEI MARGINI stabiliti da una microscopica cricca di manipolatori in giacca e
cravatta che ci vede come statistica, consumatori, numeri su schermi di computer.

Coi media, specialmente la tv (statistiche dimostrano che l'89% della popolazione mondiale riceve le informazioni dai TG. TUTTI I TELEGIORNALI DEL MONDO ricevono le informazioni da Reuters, organo in mano a... indovinate chi? Lobbisti, azionisti, soli unici padroni manovratori degli uomini di paglia politici), i potenti filtrano le informazioni, deviano l'attenzione pubblica su futili questioni di pressoché inutile rilevanza (gossip, cronaca popolare ecc.), mirando a plasmare
la mente dei cittadini DENTRO GLI SCHEMI DELL'ILLUSIONE.

Incoraggiando la VERA creatività, il VERO libero pensiero si avrebbero sostanziose, reali
divergenze di opinioni. Per controllare una popolazione devi creare un UNICA OPINIONE, poi dargli molteplici sfaccettature per conferirgli una parvenza di diversità.

Da qui tutta questa “vasta” scelta di partiti politici. Destra, sinistra, radicali, estrema destra, estrema sinistra, centrodestra, centrosinistra, estremo centrodestra, estremo centrosinistra, tre quarti di centrodesinistra, un ottantesimo di...
Diversi nomi per un unico, stesso, filo conduttore per la schiavitù.

Un comunista è contro il terrorismo come un fascista, come uno di centro; nessuno dei tre sa che il terrorismo non è iniziativa di singoli estremisti mobilitati per la loro personale causa. È creato, finanziato E PUBBLICIZZATO dal suo governo per far sì che il gioco continui.

Senza terrore, PAURA, non puoi unire le persone sotto lo stesso tetto, condizionarle a vedere unidirezionalmente.

LAVARGLI IL CERVELLO, MANIPOLARLE...
... e farti per giunta ringraziare!!!
Pietosa pietà.

Per avere una “democrazia” si ha per forza bisogno di fazioni opposte da mostrare alla gente.

Visto?

Qui siamo liberi, in un paese libero, MICA COME IN RUSSIA DURANTE IL COMUNISMO/IN GERMANIA DURANTE IL NAZISMO: scegli chi meglio ti rappresenta.
Una presa per il culo che va avanti da sempre.

Grazie a noi.

Destra, sinistra, centro: tre puntini che costituiscono un'unica retta, direzionata verso il basso dall'Èlite che controlla i nostri pensieri, le nostre emozioni, con finta informazione, cibi spazzatura, onde elettromagnetiche.

Il discorso che potrei fare è molto ampio; mi piacerebbe farlo ma i miei post sono già logorroici, leggere su schermo del pc rompe i coglioni pure a me. Però, per chi fosse intenzionato a vedere le cose in maniera alternativa senza affidarsi a santoni, religioni o opinionisti che “la pensa proprio come me, è un grande”, per ulteriori informazioni sull'argomento (manipolazione attraverso lavaggio del cervello diretto/indiretto, attraverso cibi contenenti sostanze in grado di agire su certe
zone chiave del cervello, attraverso sensi di colpa che tutti possiedono dalla nascita e sono lì pronti per essere risvegliati in determinate circostanze con le più sofisticate tecniche “silenziose”) consiglio il brillante libro “Neuroschiavi”, scritto da un esperto saggista, avvocato e psicologo
della manipolazione sociopolitica (Marco della Luna) e un neuropsichiatra docente di
psicopatologia, responsabile del servizio di salute mentale presso la asl e docente alla scuola di specializzazioni in psichiatria di Firenze.

Mica due pirla.

Con tantissimo coraggio, una lettura lenta, critica, rimarrete di merda scoprendo che tutto (o quasi) quello in cui credete, i vostri ideali, i vostri principi etici, morali, religiosi, coscienziosi, sono frutto di manipolazioni esterne attuate, dalla famiglia prima, poi dal governo “in nome della democrazia, del bene dei popoli”.
La famiglia è un emissario del governo anche se non lo sa, anche se gli è contro con tutto il cuore(“anarchici” compresi)

Tosta da ammettere digerire.

Tirate fuori le vostre personali conclusioni, senza preconcetti, pronti alla demolizione del vostro personale, candido, sobrio, ragionato, ponderato, rincuorante schema mentale.
“Tranquillità” è prerogativa di ogni essere umano, specie coi tempi immotivatamente,
irrazionalmente frenetici che corrono.

Troppa tranquillità porta ad addormentarsi per poi svegliarsi in stato di semi veglia e vivere perennemente in stato ipnotico... con la arci, ultra, iperconvinzione di essere svegli, critici, reattivi.

Mi dispiace guastarvi i piani, non è così.

Leggere questo quello e quell'altro autore, saggista, filosofo, pensatore...
Fare considerazioni di qua e di là, conoscere, conoscere, sapere, sapere, informarsi, informarsi...

Non basta.

Prima bisogna ripartire da zero, resettare l'hard disk del cervello, formattazione completa.

Una volta puliti, fate lo scandisk e correggete gli errori. Magari a molte cose ci eravate arrivati ma non gli davate troppa importanze.

Cosa è importante non lo so; di per certo so ciò che non serve a un cazzo... a noi.
A qualcun altro serve, serve eccome.

Detto questo, tenendo presente quanto sia un palcoscenico il mondo, come ci viene dipinto dagli strumenti del potere, qui riporto un brandello di parte di conferenza tenutasi successivamente alla premiazione del neo presidente degli stati uniti d'America, Barack Obama, il nuovo messia, il nuovo salvatore, il primo presidente afroamericano.

UUUUAUUUU: Anche un “fottuto negro” può diventare presidente.

Patetici, infantili razzisti... strumentali.

Per dimostrare al mondo che il paese più potente e più razzista del pianeta, sopratutto verso questa specifica etnia, può “cambiare” (we need change; yes we can, tormentoni della campagna Obama) mi proclami presidente... L'OGGETTO PRIMARIO DELL'DIO.

“Se io sono cambiato, se voi potete cambiare, allora tutto il mondo può cambiare”; quando lo diceva Stallone alla Russia comunista sconfitta in un incontro di pugilato nel film “Rocky IV” era una cagata trash ultra americana imperialista arrivista trasformista ecc.

Ora che lo dice Mr. perfetto sconosciuto però vestito bene ispirante fiducia, allora è tutto ok, iz oll rait.

U-U-U-A-A-U-U-I-Y-Y-E-E-A mettere una maschera nera al Nuovo Ordine Mondiale è davvero innovativo, sono sorpreso di come il tempo, la ricerca serva ad affinare già modernissime tecniche persuasive.

Onore e gloria a voi, complimenti!

A proposito; Obama non è un uomo brillante arrivato dal nulla, emerso grazie a forza d'animo, intelligenza, determinazione, amore per la sua nazione.

Innanzitutto è uno dei molti rampolli di Henry Kissinger, riccone “dietro le quinte” tra più influenti manipolatori di leader mondiali del XXsec, anch'egli vincitore, guarda caso, del “nobel per la pace” dopo aver fatto scoppiare innumerevoli guerre in tutto e dico tutto il mondo.

Non conoscete l'Egr. Sig. Kissinger?

Forse perché la tv non ne ha parlato, a parte qualche volta che si è visto di sfuggita in qualche intervistuccia di economia noiosa noiosa che non ci interessava.

Andatevi ad informare sul conto di questo gentiluomo portatore di pace.

Dappertutto tranne che su WIKIPEDIA.

Wikipedia non so chi l'ha fondata e per quali fini (a nessuno frega che la gente sappia, anzi, si lavora giorno e notte per disinformare) ma ora che la consultano tutti se l'è ricomprata la Reuters, sicuro come che un ottobre così assurdo non lo ricordo.

Barack Hussein (bel cognome che forse suggerisce ambigui gradi di parentela) Obaba, laureatosi a Yale, sede della famigerata loggia Skull&Bones, università dove insegnano ai giovani leader mondiali del domani cosa bisogna sapere per governare intere nazioni, mica le cazzatine che insegnano alla scuola pubblica (la maggior parte di noi l'ha frequentata).

Diventato subito broker di Wall Street, uno dei molteplici cuori del male per il genere umano, ha fatto i suoi bei loschi traffici. Non, dopo l'elezione, il sig. Obama ha formato la sua equipe con tutti i vecchi amichetti di scuola e di ricreazione Wallstreetiana, membri della TAVOLA ROTONDA: membri della COMMISSIONE TRILATERALE (TLC), consiglio per le relazioni estere (FRC), FED, la Federal Reserve, la banca centrale d'America che dal 1776 incula l'America VENDENDOGLI bigliettini
di carta senza effettivo valore.

Inoltre, il cianotico rachitico sosia di Cassius Clay fa parte del gruppo Bielderberg, praticamente il Nuovo Ordine Mondiale, le 120/150 persone che ogni anno si riuniscono in una località segreta 1, 2 volte l'anno per discutere dei piani globali da attuare.

Non posso spiegare cosa intendo in quattro righe, perciò, per saperne di più fate una ricerca sul SIGNORAGGIO BANCARIO (per la questione economica) e sulle organizzazioni citate (quando le sentii di sfuggita in televisione mi chiese: “Che cazzo sono ste organizzazioni? Mai sentite”).

Per il discorso della FED e di tutte le banche centrali consiglio il dvd “Scie Chimiche +
Signoraggio” ('sto termine office me lo segna in rosso, “errore”; neanche lui sa che esiste), conferenza indolore, talvolta divertente, svolta dall'imprenditore Eugenio Benetazzo.

La più semplice, chiara, lineare spiegazione di questa truffa globale di quelle da me visionate fino ad ora (sono tre lunghi anni che faccio ricerche per meglio farmi opinioni).

Per fare un esempio veloce, spolverando parte della micro punta della punta dell'iceberg che è il Signoraggio bancario:

Cos'è una moneta o una banconota?

Porzioni di metallo o filigrana che, simbolicamente, rappresentano una quantità d'oro, visto che presumibilmente nei caveau delle banche ci dovrebbe essere questo prezioso metallo sottovforma di lingotti d'oro.

No?

Considerando che due anni fa l'oro valeva all'incirca 20,56€ al g (il valore, cioè il fixing, è in continua oscillazione, precisamente due volte al giorno, lo stabilisce la borsa di Londra) e tenendo conto del fatto che l'Italia, solo l'Italia, ad agosto 2009 aveva di debito pubblico 1757,5 MILIARDI DI EURO...

Ho fatto un calcolo approssimativo con questi dati vecchi: solo per estinguere il mai estinguibile (capirete “perché” informandovi o approfondendo le vostre conoscenze) debito pubblico italiano, occorrono 8 tonnellate di oro.

... PIU' i “soldi” che abbiamo in tasca tutti noi cittadini d'Europa ora, adesso, now (700.000 MILIONI DI ESSERI UMANI E 44 STATI)???

E tutti quelli degli altri paesi?

E i loro debiti?

Dov'è l'oro che rappresentano le nostre banconote, le nostre monete, le nostre carte di credito?

DITEMI DOVE CAZZO SONO QUESTE DI TONNELLATE E TONNELATE DI ORO.

DOVE SONO CUSTODITE?

Non ci sono.

Non esistono; dovrebbero allestire un'isola di spropositati chilometri da adibire
esclusivamente alla custodia.

IMPOSSIBILE.

Forse c'è ma non ce lo dicono per sicurezza? Questa è fantascienza. Chi davvero avrebbe gli attrezzi e gli uomini per un “ipotetico furto” non sono personcine come noi, ne Lupin dell'ultima ora.

I soldi sono carta straccia, non coprono nessun oro. Si stima che 1/10 del denaro circolante sul pianeta sia “reale”, il resto sono solo cifre su dischi rigidi di computer.

Vale la pena vivere, lottare, scannarsi in funzione di numerini digitali?
Tutto questo non è fantascienza.

Fantascienza è la nostra innata, confortante, auto referenziale abilità INDOTTA DA TERZI di vedere oro (involontario gioco di parole infrasintattico) in mezzo al nulla, incorniciato nella merda nera condensata.

... non mi riferisco al petrolio.

Non dico che non ci debba essere un mezzo di scambio, 'fanculo il baratto; il debito pubblico potrebbero estinguerlo in tre secondi, non è poi così difficile.

Non lo fanno perché sarebbe una rivoluzione planetaria, milioni di morti e feriti (quando ti inculi le persone, sopratutto coi soldi o il campionato, scoppia la guerra).
Non lo fanno perché il debito è schiavitù e in tale condizione dobbiamo continuare ad esistere, vivere, lavorare.

In ogni regime, il solo e unico a ricavare economicamente qualcosa rimane sempre e solo il padrone.

Trascrivo ora la conferenza pagliacciata, registrata col mio lettore Mp.3 da SkyTG24.
Suddetto telegiornale ha vinto l'oscar 2009 come “migliore tg”.

... vi lascio immaginare chi s'è “inventato” questo premio, chi ha deciso di conferirglielo...
... conferirselo!!!

Il comitato per il premio nobel ha deciso che quest'anno il premio nobel (dai, ripeti “nobel” un'altra volta, pensavo fosse un onorificenza parrocchiale diversa) per la pace del 2009 verrà consegnato al presidente Barack Obama per il suo sforzo straordinario nella diplomazia e nella cooperazione tra i popoli.
Il comitato ha dato un'importanza particolare alle azioni di Obama, al su lavoro svolto in questi mesi. Come presidente, Obama ha sempre seguito la strada diplomatica come strada centrale, così come all'interno delle nazioni unite, il dialogo,
i negoziati sono stati sempre usati come strumento per risoluzione dei conflitti più difficili per la liberazione del mondo dalle armi nucleari, e per il disarmo sono stati portati avanti negoziati, con l'iniziativa di Obama. Per questo gli stati uniti vogliono impegnarsi nella lotta per il disarmo, contro il cambiamento climatico e la democrazia come persona, che Obama ha colto, ha tratto l'attenzione di tutti. La sua diplomazia, il suo sforzo diplomatico è stato particolare, si è sempre basato su una serie di valori avvallati nella maggioranza dei popoli del mondo, per questo il comitato del premio ha deciso di prendere questo esempio, perché stimoli altre persone, e il comitato ha dato segno all'appello di Obama perché tutti prendano le proprie responsabilità.

Da tenere presente: alcuni orrori grammaticali penso (spero) siano fatti dalla traduttrice di Sky; bisognerebbe sentire il discorso in lingua originale.
Tutto può essere.

Ho riportato il testo integralmente, rompendomi i coglioni a trascriverlo (la mia mente pensava di scrivere sempre la stessa identica cosa).

Questa la prima parte, un proiettile pieno di niente; sta a chi lo riceve decidere se ha colpito nel segno oppure no. Nell'analisi del discorso intero ci accorgeremo di quanto, per ben 13min e 47 sec (stacchetto musicale compreso) non sia stato detto niente di concreto, ripetute mille volte le stesse cose, stesse parole in maniera ipnotica (Obama, Obama, Presidente Obama, disarmo, impegno, diplomazia, rafforzare, negoziati, iniziativa ecc).

Migliaia di esperimenti svolti dai primi del '900 sino ad oggi dimostrato quanto la ripetizione ossessiva, monotona (talvolta velata) di parole o concetti possa manipolare la mente degli ignari ascoltatori/spettatori, far credere loro di pensare cose che non pensano e mai penserebbero.

Sentendo tutte quelle stronzate le persone si convinceranno che il loro cervello pensi in quel modo, quando di fronte ad un'oggettiva evidenza dei fatti sarebbe il contrario.

Loro dell'Èlite lo sanno, pagano fior fior di neuropsichiatri apposta per vedere come funziona il nostro cervellettino annichilito, sovraccarico, stanco, spaventato. Vogliono infilarci in testa cazzate che non esistono, darci una visione della realtà che non corrisponde a quella in corso (“decorso fatale”).

Per citare le parole di Edward Blake, “il Comico” di Watchmen: - E' tutto uno scherzo, è solo un fottuto scherzo.

Aggiungerei: uno scherzo che deve categoricamente funzionare al 100%.

Con me, a suo tempo ci riuscirono. Ora non più perché mi sono ingoiato la mia pesantissima dose di sale e merda.

Il giorno che mi pagheranno per stare zitto, smetterò di scrivere “queste stronzate complottistiche infondate.

Sto dalla vostra.

Avanti: dov'è l'assegnetto?

... fortuna che i soldi non contavano niente.

Chiamasi cane che si morde la coda.
Cazzate da parte.

Torno serio.

Nella seconda fase inizia il consuetudinario farsesco scambio di domanda/risposta.

Qualche interrogativo intelligente è stato vanamente formulato. Le risposte avrei potuto darle io, orali e scritte in aramaico antico, da ubriaco, con gli occhi bendati e un rottweiller privato del cibo, lasciato in cattività cinque giorni, coi miei testicoli depilati, cosparsi di burro d'arachidi in bocca.

Da tenere presente che l'interrogato ora che c'è, anche se banale, un confronto “diretto”, cioè non deve più recitare la poesia di natale compilata da esperti del mestiere, esita spesso, appare visibilmente agitato nel rispondere, specialmente a quelle “non proprio a favore” del burattino afroamericano di Wall Street.

(Le domande in corsivo, le risposte in neretto, per non farvi affaticare
troppo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! )

Si diceva che ci fosse la possibilità che questo premio venisse assegnato ad un dissidente cinese, ad esempio, ma questa è stata una sfida per lanciare la pace mondo?

Nota personale: che cazzo significa?

Errore di traduzione o errore di nascita, della serie “era meglio se quel giorno i genitori, invece di abbandonarsi ai piaceri della carne, se ne andavano al cinema.”

Il premio è stato assegnato al presidente Obama perché ha contribuito a portare avanti gli sforzi diplomatici nell'ambito di istituzioni internazionali. Credo questo sia stato apprezzato da tutti, tante organizzazioni.

Obama ha contribuito a portare avanti sforzi diplomatici... e gli altri presidenti? Ah, sì, è vero, mi ricordo, tutti quei presidenti cattivi, sparavano coi bazooka contro il Campidolio, contro gli altri paesi innocenti, non parlavano mai, non discutevano nemmeno a morire, imponevano la supremazia americana senza diplomazia.

Senza eufemismi o virtuosismi vocabolaristici, DIPLOMAZIA significa “cazzo dai, parliamone prima, metti via il fucile, ragioniamoci su”.

Altra chimera.

Le guerre scoppiano perché sono i presidenti e i loro entourage a volerle, solo ed esclusivamente per scopi economici. Le guerre sono necessarie, fanno girare l'economia più di qualsiasi altro evento combinato.

Questo sì sa... o forse no.

Dagli anni 50 l'offerta (cioè le cazzate consumistiche prodotte) ha superato vertiginosamente la domanda.
Si è iniziato a produrre in maniera esponenziale (tanto che in Italia ci hanno propinato
la cazzata del boom economico, film come “Il Sorpasso” per farci comprare e comprare, la nuova medicina della felicità).

Soluzione per continuare a produrre e produrre?

Distruggiamo tutto e poi via da capo.

Come distruggere tutto?

“Mi stai sulle palle/mi hai offeso/non possiamo tollerare certi affronti; vi dichiaro guerra”.

Ciò che viene propinato al popolo, più o meno è questo, naturalmente non si svolge così
esplicitamente, ci si gira intorno molto, per vie trasversali lente, talvolta dopo anni.

L'esperimento della rana che messa nell'acqua bollente scappa. Messa nell'acqua tipedi si rilassa, non si accorge che gli aumentano la temperatura e muore cucinata senza capirci niente, senza neanche avere lo stimolo di fuggire.

Se non c'è dolore non vuol dire che ci sia benessere.

Si fomenta una nazione, si architettano incidenti diplomatici generatori d'odio, si bombardano i cittadini con propaganda negativa, paranoica, per farle desiderare di entrare in guerra, vendicare torti subiti, puttanate d'onore à la “Padrino”... e uccidere un po' di quelle fottute teste di cazzo, yeah!!!

Il gioco e fatto.

Chi si diverte non è certo chi ci capita in mezzo.
Con stesse modalità innescanti vedi, tra le varie guerre: prima guerra mondiale, seconda guerra mondiale, guerra del vietnam, guerra in Iraq.

Da questa risposta, risulta che Obama sia il primo presidente della storia degli Usa a non fare John Wayne dentro e fuori il campo da battaglia (considerando che presidenti, rispettivi figli, MAI E POI MAI si sono bagnati un piedino nell'oceano di sangue delle guerre targate s.p.a.).

Questo lo sappiamo.

Sappiamo tutto, tutto... e intanto...

Il presidente Obama sta lavorando anche per i rinforzi della pace nel medio oriente è un premio quindi ambizioso.

Domanda/affermazione insipida, leccaculista. Obama che lavora non ce lo vedo, tutt'al più lo vedo a spendere e spingere bottoni.

Ci hanno fatto vedere che sua moglie lavora, coltivando l'orto della Casa Bianca.

Peccato che un contadino difficilmente usa il suo vestito da diecimila dollari per inginocchiarsi, sudare in mezzo alla terra.

Abbiamo avuto tante occasioni, abbiamo cercato in tante occasioni di valutare cosa, quali
personalità stanno facendo cosa. Già negli anni 70, per esempio, ci sono state politiche che sono state importanti per gli anni a venire, per cui il premio, per esempio, è stato dato a Gorbaciov e ora a Obama per il contributo, la prova che c'è bisogno di rafforzare le vie diplomatiche prima perché ha suggerito che attraverso i negoziati si possono raggiungere delle soluzioni, e il comitato non vuole solo dare il sostegno a questa idea ma contribuire a questi sforzi.

Ancora una volta Obama viene dipinto come l'unico essere sulla faccia del pianeta ad avere tanta, tanta, tanta, tanta voglia di parlare, e il premio, la “caramella” è servita per incoraggiare gli altri bambini a parlare, parlare, parlare. Di fatto, a chiacchiere sono stati tutti grandi oratori ma a fatti concreti stiamo permettendo che distruggano il mondo, per poi dare la colpa a qualcun altro e poi
sentirci con le spalle al muro.

“Oh mio dio, trovate una soluzione”.

E, a braghe calate aspetteremo le soluzioni che fanno comodo solo alle loro tasche. Il brutto è che saremo felici, “figurati se vogliono il nostro male”.

Per “essere diplomatici” non occorre nessuno sforzo, solo mettere da parte orgoglio megalomane e mettersi intorno ad un tavolo, discutere di ciò che non va, come si possa rendere migliore la situazione.

Non ci vuole tanto, è che non vogliono.

Si guadagna di più con la pace o con la guerra?

La guerra serve anche come spazzino di uomini e il loro piano, tra i tanti, è quello di ridurre la popolazione mondiale a 500'000 persone. Il numero non deriva dai paranoici (o divertiti) pronostici di qualche complottista del web che finanziariamente campa raccontando alla gente puttanate per fomentare il “gusto del mistero” celato in ognuno di noi, bensì dall'incisione sul monumento del gruppo Bielderberg dove, scolpito nella pietra, troneggia il motto di un mondo unito, un unico stato con un'unica religione e un unico esercito.

Fantascienza?

Prendete la macchina del tempo, tornate nel 1938, dite ad un ebreo che presto dovrà correre al riparo perché vogliono sterminare tutto il suo popolo.

Ci crederebbe?

Certo che no, sono cose fantascientifiche, non succedono.

I governi ci vogliono istruiti, in buona salute, felici perché chi è felice produce di più.

Non succederà mai più una cosa del genere, certo, si vede come impariamo dalla storia.
Apriamo gli occhi, perdio.

Avete pensato alla possibilità e ad altri di quello che c'è stato nel passato pensando al premio?

Domanda poco chiara, anzi, non vuol dire un beneamato cazzo ma in god we fart, quindi,
cerchiamo di goderci la risposta.

Abbiamo pensato al futuro, quando abbiamo dato il premio e speriamo che questo dia un
altro piccolo contribuito e incoraggi l'azione in questo senso e incoraggi altre persone, altre mansioni, a rispondere in maniera positiva a questi sforzi che sono stati fatti sopratutto come ho già detto prima nella mia affermazione.

Ripeto che ho trascritto la traduzione fatta alla buona dalla cagna di sky; il nocciolo è ben chiaro.

Questo continuo pensare al futuro è un'altra forma di manipolazione gratuita, basta stare a bocca aperta, mordere l'amo, farsi pescare e friggere.

Il “futuro” come ce lo lasciano intendere non esiste, è adesso.

Il futuro è il risultato della somma delle nostre azioni.

Non si può parlare continuamente di futuro, sopratutto quando vediamo che ogni giorno le cose peggiorano perché nessuno fa un cazzo, o si mettono le cose in mano a dio (praticamente le si lasciano degenerare senza controllo) o ci si mette a sperare, puerile azione da contadino analfabeta.

Magari parlassimo di analfabeti, stiamo parlando delle persone che tengono in mano le redini del pianeta, poveri, poveri noi.

Il presidente del comitato tira fuori ancora la storia della caramella, dell'esempio da dare agli altri.
Ciò che fa ridere è il concetto dei “titanici” sforzi di cui continuamente si parla. Da quando in qua è diventato difficile parlare? Stessimo parlando di Stephen Hawkins potrei anche capire ma stiamo parlando di leader mondiali in buona salute che conducono una vita “sana” (ahahha) e che non mangiano la merda geneticamente modificata che ingurgitiamo noi.

D'accordo che la maggior parte sono vecchi bacucchi prossimi (se non già provvisti) al catetere ad vitam. Verso la fine è palese la messa alle strette del fornisci risposte a tavolino, “come ho già detto prima nella mia affermazione”; chi si secca nel ripetere le cose è perché vuole che sia già scontato questo quello e quell'altro.

Per meglio rendere il quadro: tutto il discorso verte sul fatto che il premio è stato dato ad Obama perché gli piace parlare e parla e parla.

Anche noi parliamo, senza inculare miliardi di persone.

Non ce lo meritiamo pure noi un premio?

Abbiamo voluto quindi dare questo sostegno ad Obama mentre la politica americana è in uno
stato così disastroso, anche l'economia?

La prima domanda tosta della farsa pilotata, mettere in evidenza che Obama, non solo non ha combinato un cazzo, anzi, ha peggiorato le cose e si è dovuto parecchio impegnare, visto che i danni fatti dal Sig. Bush non sono bruscoletti. Un uomo che è arrivato a farsi odiare da tutto il mondo, che ha seminato zizzania e morte dappertutto lascia un'opera difficilmente danneggiabile in quanto...

Peggio di così si può?

Non pensavo.

In questi termini, Barack se l'è meritato il premio, nobel per la pace dei sensi, visto che gli abitanti del pianeta dovranno mettersi l'animo in pace, accettare che presto succederanno tante di quelle cose che... be', staremo a vedere.

No, il premio è stato dato al presidente Obama per il suo sforzo straordinario messo nel
dialogo, nei negoziati, nel tentativo di risolvere i conflitti attraverso i negoziati e attraverso la comunità internazionale. (il che non era abbastanza chiaro, certo, certo: ripetendo una cosa solo e solamente dieci volte non si ha l'effetto desiderato, è normale che la gente abituata, bramante di automazione, rimanga perplessa con così poche ripetizioni. Grazie, grazie per la pazienza. Vi meritate anche voi il
premio per la ripetizione).

Il presidente si trova ad affrontare una decisione molto importante, e come lei sa finirà con l'aumentare le truppe in Afghanistan; come si riconcilia questo con il premio?

Adesso parte una raffica di cagate infondate dove ritroveremo la puerile speranza, le solite caratteristiche della risposta accomodante, vuota, preconfezionata.

Un dieci e lode al giornalista che ha sferrato il colpo di grazia all'uomo di paglia.

Il conflitto in Afghanistan è, esiste (porcoddio, pensavo fosse solo una mia personalissima impressione, invece... il conflitto esiste!!!!), noi continuiamo a sperare che ci siano dei miglioramenti e che la comunità internazionale possa porre una maggiore (non si capisce, audio incomprensibile) sui suoi negoziati, io non voglio fare pronostici ma spero che questo aiuti a risolvere anche questo conflitto.

Tra le varie cazzate sparate pre elezioni (truccate come sempre. Le elezioni sono una farsa dimostrativa per il popolino ignaro. I presidenti delle nazioni che globalmente contano, tipo l'America si scelgono in base alla purezza dei geni, di fatto sono tutti parenti tra loro, monarchia inglese compresa. Dire “politici” o “re” è identico, cambia solo il sostantivo per identificarli.
Altro inganno.

Appena eletto il presidente degli Stati Uniti... che ci va a fare in Inghilterra, per
inginocchiarsi di fronte alla regina? Non è una cosa normale, non ha senso... o forse ce l'ha ma lasciamo correre tanto domenica c'è il campionato, le bollette, la rata della macchina, mia figlia deve mettere l'apparecchio, hai visto oggi che brutto tempaccio?!

Per maggiori dettagli fai una ricerca sulle “linee di sangue” (bloodlines) ; ne vedrai delle belle, sono sempre gli stessi a governare, tutti imparentati dai tempi di Cleopatra.

Questa ricerca si può fare anche personalmente, partendo appunto da Cleopatra, vedendo da chi s'è fatta scopare con gol andato a segno e così via, fino ad arrivare a Bush, tra l'altro cugino di 11° grado di Obama

http://www.jonesreport.com/image/01_09/Obama-Bushheredity.jpg).

Parentesi lunga.

Ripeto: tra le varie cose promesse da Obama c'era la ritirata delle truppe dall'Iraq nel giro di pochi mesi. Appena eletto si è “amaramente” ricreduto, allungando il periodo di piacevole soggiorno esotico dei suoi jared, “teste di barattolo” come vengono chiamati i marines in patria.

Se non hai la testa vuota non ti arruoli.

Non ci fossero coglioni a combattere, non ci sarebbero guerre.

L'oratore tira fuori ancora una volta la carta “speranza”, meraviglioso jolly per accontentare un pochino tutti, come se le cose non dipendessero dal diretto interessato e dalla sua testolina.

... o dalle sue tasche.

Per fare finire una guerra basterebbero dieci minuti.

Onore e cazzi vari sono puttanate che non esistono in natura, lavare le offese col sangue è una puttanata medievale da ignoranti. Mettendo da parte “onore e cazzi vari” le guerre finirebbero senza rancore.

Mettiamoci una pietra sopra, ricominciamo daccapo, aiutandoci, sostenendoci, non guardando colori della pelle o di credo religiosi.

La tv non mostra neanche uno di tutti i civili innocenti (uomini, donne e bambini) che vengono sterminati senza pietà da bombe “intelligenti” o da soldati che si divertono in quel modo (altro che le cosucce che ci hanno fatto vedere i tg dopo l'11/9; erano lo zucchero).

“Obbiettivi militari” li chiamano. Un obbiettivo militare non è una bambina di quattro anni o un vecchio zoppo mezzo cieco spappolato da una granata o lasciato morire agonizzante da missili cruiser.

La guerra è sangue, budella, disperazione, per soldi che vanno sempre nelle solite quattro tasche di completi Armani da migliaia di euro.

Vale la pena?

Secondo me... no.

Ha un'opinione personale sulla guerra in Afghanistan?

Io ho un'opinione personale su questo conflitto ma non la dirò qui; è la decisione del
comitato.
Ci mancherebbe, anche solo dire una cazzata che potrebbe sembrare di parte... sarebbe delirio.
Mai sbilanciarsi, dare risposte vaghe, inconcludenti, giusto per riempire la spirale acustica pregna di rumori bianchi.

Un suono è vibrazione, un concetto può essere napalm.

DOMANDA CHE NON SI SENTE

Abbiamo fatto già prima una valutazione e anche il presidente Obama è stato valutato come
gli altri candidati.

Ah, quindi ci assicurate che raccomandazioni o scelte politiche non c'entrano? Perfetto, allora ci fidiamo, il nuovo messia se l'è proprio meritato come immaginavamo. D'altronde con tutti questi sforzi per la diplomazia, il buon esempio da dare ecc. ce lo vuole un contentino per premiare il bravo bambino.

Ovvio.

Cosa ha fatto in particolare il presidente Obama?

Beh, le potrei citare parecchi esempi (e diglielo: sforzi, diplomazia... e va a finire anche un pizzico di speranza!!!) ma la cosa principiale è questa dichiarazione che ho già fatto (ci risiamo. Bastava registrare un minuto di discorso poi spingere play dopo ogni domanda), la decisione del comitato si è basata su questo perché è andato per esempio, ha tentato di riavviare i negoziati per la pace in medio oriente e gli stati uniti vogliono cooperare con il resto del mondo anche per risolvere questi conflitti e la decisione è stata presa anche in base al fatto che Obama ha caldeggiato il disarmo nucleare in tutto il mondo e credo che questo sia sufficiente.

Io, grande oratore per la pace di questo blog proclamo: basta bombe, smantellate le centrali nucleari, negoziamo, diplomiamoci, prendetemi come esempio per voi stessi e i vostri figli.

Perfetto.

Cartellino timbrato.

Dov'è il mio nobel?

Non vedo nessun premio.

Non sono forse stato bravo tanto quanto il presidente BARACK OBAMA?

Esigo giustizia, voglio il mio cazzo di premio ORA, QUI', ADESSO.

Sono stati tutti unanimi nel comitato?

Sì, la decisione è stata unanime.

E c'è di più: si vocifera che qualche membro della giuria, dopo aver sentito il nome Obama si sia eccitato al punto da venirsene nei calzoni, inondando di sperma tutta la speranzosa, diplomatica sala di unanimi negoziatori, nuclearmente smantellati, pronti ad un positivo, esemplare dialogo pre - coito.

Obama non è in carica neanche da un anno e ha già fatto molte promesse; vorrebbe dirci perché siete stati così fortemente attratti da una personalità così?

(Ci pensa, e anche tanto. Non era preparato. Quel giornalista verrà fatto sparire...o al massimo verrà licenziato per sempre.)
Perché vorremmo migliorare e dare sostegno a quello che lui sta tentando di fare, di
raggiungere (cos'è, 'na casa o la carota attaccata al bastone?!) , dire al mondo che le persone possono avere lo stesso scopo (Nuovo Ordine Mondiale chiamasi) ma lui vuole farlo
attraverso... (indovinate un pochino come ce la farà?) attraverso la DIPLOMAZIA
internazionale, vuole rafforzare le istituzioni internazionali (certo, tribunali marziali per i cattivoni e i terroristi satanisti), vuole lavorare per un mondo libero da armi nucleari (e con microchip identificativi sottocutanei obbligatori per i vaccinati 500'000 abitanti del suo personale
mondo).

Sono queste cose insieme (praticamente niente) questo ha convinto il comitato, il voler
promuovere questi atteggiamenti e questi scopi. Potrei menzionarle altri esempi o avremmo
potuto dare il premio a una personalità che ha fatto allo stesso modo, che ha fatto stesse azioni.

E chi, a parte i presidenti degli USA voleva fare una porcata del genere?
Certo, tutti i leader mondiali lo sanno e sono d'accordo. Chiunque nei loro panni farebbe la stessa cosa, dato che la vita umana è importante ma coi soldi è importante questo pezzo di cazzo.

Strafalcioni e sfoghi personali, questo è uno dei discorsi che sentiamo fare a politici, personalità influenti. Li sentiamo di sfuggita, non li analizziamo parola per parola (come, per la prima volta in vita mia, ho fatto in questo post).

Era un discorso che sapevano sarebbe stato ascoltato da milioni di persone... e che hanno fatto?

Hanno preparato un discorso da analfabeti ritardati, vuoto, senza senso.

Questo perché?

Perché sanno che non ce ne frega un cazzo di niente, che capiamo poco e niente.

La loro parte l'hanno fatto.

Quand'è che faremo la nostra.

Citando una frase che a me piace molto: “Popolo della terra, sveglia!”.

lunedì 16 gennaio 2012

UN BEL TUFFO NEL PASSATO E NEL MIO EGO TRAPASSATO

Come Pavese, ho fatto ritorno all’ovile.
Sono tornato a casa per un breve excursus terrones.

La prima notte ho fatto un sogno strano.

Ho sognato che, di soppiatto, arrivavo alle spalle di un cavolfiore, silenzioso come un ninja autistico, senza fare rumore e…

Sono arrivato alle spalle del cavolfiore e…

e…

L’ho colto di sorpresa.

Roba da matti, come la storia della nave là in televisione.

Sì, lo ammetto.
Il richiamo di Sorella Tv è stato forte.

Dato che nella mia nuova casa non c’è tv, ho avvertito il tossicodipendente bisogno di farmi una piccola scorpacciata di cronaca nera di bassissima lega.

Cioè, ho sentito il bisogno di “riaggiornarmi” su quanto succede nel mondo dell’Illusione, ho digitato “100” sul telecomando del decoder Sky, e ho subìto un po’ di telegiornale.

Niente paura…
… o forse sì.

Facciamo no: abbiate paura.
Fateli felici ‘sti poveri governanti, dategli l’illusione che siete illusi.

Perfetto.

Dicevo: “paura”.

Non disperate, se pensate che stanno digitalizzando la televisione, obbligandovi a prendere un decoder per controllarvi ancora di più dandovi in pasto programmi spazzatura peggio di quelli che trasmettevano prima (e non è facile, fare peggio di così).

Berlusconi non è un fetentone che ha strumentalizzato persino il vostro dna pur di sentirsi onnipotente (perché in realtà è un insicuro terrorizzato dal vivere su questo pianeta)

Il passaggio al digitale terrestre non è una strategia commerciale ne un delirio megalomane di un simpatico ometto sotto statura guidato passo per passo dal vecchiaccio massone Gelli.

Stanno liberando le FREQUENZE.

Frequenze dell’amore?

Sì. del Grande Fratello Amore.

Voi sonnecchierete guardando il digitale terrestre, loro libereranno l’etere dalle vecchie frequenze televisive, così le potranno utilizzare per…

SBRIGATEVI A METTE ‘STO CAZZO DI DIGITALE TERRESTRE, COSI’ FARANNO SPAZIO NELL’ETERE, E UTILIZZERANNO LE VECCHIE FREQUENZE PER LOCALIZZARE IL VOSTRO MICROCHIP!

Mica fa male, è piccolo.







VISTO?
E' FACILE.
ED E' PURE TRANDY.


Considerate tutti i lati positivim, anche perchè non ce ne sono di negativi.
Prendete un vostro anziano parente che vive solo, poverino.
Se si sentisse male, come fareste a saperlo e andargli in soccorso?
Microcippandolo non correrete il rischio che muoia da solo come un cane (sebbene i cani li hanno già microchippati).

Mettete che vi ciulano un figlio gli zingari (solo loro rapiscono; gli altri esseri umani no!!!) e non sapete che fare per ritrovarlo.

Se microchippate il bimbo ve lo ritroveranno subito.
… e appena sarà diventato uomo (a 8 anni) lo arruoleranno nell’esercito, per il bene del governo mondiale e della democrazia assoluta.

È cosa buona e giusta.
Cosa buona e giusta.

Nzomma guardavo il tg.
‘Sti giorni va di moda una tragedia marittima.

Un cazzo di barcone s’è capovolto ed è successo un bordello.

Hanno aperto una pagina solidarietà su facebook per non fare andare in carcere il capitano del barcone là.

Commovente.

The Artist ha vinto 3 golden globe.


Stanno attuando un piano di coordinazione (?) per arginare la crisi in Francia.

Si parla di “3 A”.

3 A mi fa venire in mente 2 cose.
La prima è 3A supermercato di mafiosi dove lavorai anni fa.
La seconda è Annaggia Alla Adònna.

Per il resto non so cosa significhi.

In sintesi, nell’universo è successo questo.

È tanta, succosa, intellettualmente stimolante roba.

Mi sento più informato.
Più coscienzioso.

Posso affrontare la vita migliormente.

Non so perché word segna “migliormente” errore.
Quando il nuovo ordine mondiale sarà instaurato denuncerò Word alla psicopolizia.

Saranno cazzi suoi.

E io scriverò con un altro programma.
Sempre che la stronzopolizia non mi amputi le falangi per donarle a qualche Rockfeller!

Continuano a menarla con la crisi, il debito.

Parlàmose chiaro: vi sentite realmente in debito?

Per cosa?

Perché siete venuti su questo pianeta?

Ditegli che non è stata colpa vostra, sono stati i vostri genitori in un momento di debolezza.

O di noia.

Cazzo, impiegate quotidianamente almeno 300Kcal per permettere al cervello di smistare l’immondizia così da effettuare la raccolta differenziata: dovrebbero ringraziarvi e sentirsi in debito loro.

Neanche un fottuto grazie vi dicono!

Eh!

Lo so, sono stato un pirla a rimettermi di fronte alla TV dopo tutto questo tempo ma, dato che l’alcool l’ho quasi abolito del tutto, qualche cazzo di dipendenza decostruttiva (ci sono anche dipendenze costruttive) me la devo pure tenere, no?

Non ne ho ancora abbastanza, oggi sono troppo ottimista; voglio controllare altre notizie sul sito dell’ANS(i)A.

Vado su ANSA.it.

Vediamo come ci informano.

IN – FORMANO: finito di leggere, se non mi ritrovo in forma gli faccio causa.
Uno mica può passare la vita in palestra, per stare in forma.


NAVE AFFONDATA: RISCHIO AMBIENTALE ALTISSIMO.

Ve l’ho già detto, diteglielo che fate la differenziata.
L’ambiente sta apposto così come sta, non c’è niente che dovete fare, basta che separate le pile dalla plastica e il pianeta vivrà più a lungo, tanto da permettervi di vivere sotto una dittatura più confortevole.

Sei morti accertati.
Gli altri ci hanno ripensato.

Nell’incertezza vacillare è la norma, di fatto la nave ha vacillato un po’ troppo oltre i gusti del mare.

… avesse letto i libri motivazionali di Roy Martina o Roberto Re sarebbe rimasta fedele alle sue opinioni, sarebbe stata inamovibile, avrebbe fatto firmare almeno 10 contratti, vinto il premio produzione settimanale, conquistato la stima dei colleghi del call center dove lavorava prima di cappottarsi.

SI CERCA LA VERITA’: APERTA LA SCATOLA NERA.

Dentro c’era un nano, l’ultimo che mancava al capitano per completare la collezione dei nani usciti dagli ovuli del Kinder Sorpresa.

Ora la sua bacheca attaccata in cucina non ha più quel triste spazietto vuoto.

Le notizie non sono più interessanti.
La questione della barca mi ha rotto i coglioni.

Quando ci si sente così, cos’è meglio di un bel tuffo nei ricordi?

Una pera di morfina.

No, dài, ora pubblico la disperata lista di un collezionista di sorprese dell’ovetto kinder.

Chi avesse i pezzi mancanti è pregato di spedirglieli.
Contattatelo sul sito scambiofigu.forumcommunity.net. (non sto scherzando).

KINDER’S LIST:

Gnomi Burloni:
Trillo Mirtillo
Giglio Pungiglio

Coccobulli:
Gimmi Bernoccolo
Susi Suadente
Stefy Cuffietta

Ranoplà:
Gianni Tormenta

Pingui Beach:

Fabrizio Granservizio
Salvatore Animatore

Nani al Bagno:
Nano Lindo

Happy Dinos:
Tato Forzuto
Cico Sghembo
Carlin Cariola

I Nani e le Stagioni:
Max Maiorca
Ferdi frutti maturi

Orsetten:
Cecco Lenza
Max Bombola
Pepi Materassin
Hans Pisolinen

Castorcin:
Panzutin
Piè Viulent
Mamin
Burloncin
Lao Petardin

Super Giraffe:
Jack la Grotta

Los Pappagallos:
Gaia Lavandaia
Gina Grancucina

… una lacrimuccia commozionale (ho subito una commozione cerebrale) è scesa.

Sebbene non sia mai stato succube delle sorprese del kinder, ho tanti bei ricordi legati alle sorpresine kinder.

Dovete sapere che ero un bambino introverso (pisciavo a letto poi davo la colpa a Babbo natale, anche in pieno luglio), stavo sempre da solo, come un doberman, non avevo amici.

A parte le sorprese del Kinder.

Per ognuno di quei personaggi ho un ricordo fantastico.

Ora me li invento.

Tanto avete tempo da perdere, no?

Vi do un consiglio.
Mettetevi il cappotto, uscite, andate al pronto soccorso, per stare tranquilli fatevi vaccinare (nel frattempo vi sparano pure il microchip RFID, cose avrete fatto 2 in 1), poi tornate a casa, sedetevi comodi, leggete queste mie intriganti cazzatelle ghettizzate nell’illusoria porzione di tempo chiamata “passato”.

Vado?

… per fare le cose ho bisogno dell’autorizzazione esterna…

Ok.

Mi avete convinto.

Grazie.

Vado.

ESPERIENZE CON GNOMI BURLONI (e 1° UFFICIALE GIRONE DELLE SORPRESE).

Un pomeriggio del 1994 (avevo 8 anni) appresi che il mio eroe (che non conoscevo), Kurt Donald Cobain era morto.

Si era sparato in bocca - sebbene a premere il grilletto furono 2 scagnozzi, strafatti di eroina, assoldati da quella figa velenosatroiatossica di Courtney Love – e io mi sentivo parecchio frustrato.

Non fosse stato per Trillo Mirtillo, Giglio pungiglio e i loro preziosi consigli zen ora sarei alla stazione a vendere il culo per una dose.

… ora che ci penso, era meglio se i nani si fossero fatti i cazzi loro e avessero lasciato che la storia facesse il suo corso.

Ma vabbè, la storia la scrivono gli Illuminati comunque, quindi grazie ragazzi.

M’abbasso alla vostra umile statura per stringervi la manina di plastica.

Faccio una pausa; ho avuto un erezione (se ti arrapi pensando ai nani, sarà grave?).

Vado su xhamster per scaricarmi.

Fatto!

No, non “fatto” nel senso come sarebbe stato senza il supporto dei nani.

Non potete capire, sono questioni troppo intellettuali per gente come voi.

E non offendetevi.
Aveste dato retta ai vostri genitori e dopo la terza media aveste proseguito gli studi, frequentando le scuole superiori, e poi aveste le scuole universitali, adesso sareste astronauti specializzati, mica i patetici venditori porta a porta che siete.


2° CICLO MESTRUALE.

I COCCOBULLI.

Un altro pomeriggio degli anni 90 (all’epoca ero un vampiro di mezza giornata; la vita mi svolgeva solo di pomeriggio, proprio quando dovevo fare i compiti) accadde un fatto insolito.

Sulle note – costruite a tavolino con gusto - di Cristina d’avena, scoprii l’impudicizia celata nell’atto di toccarsi il pipino.

Ero sull’orlo del precipizio che dà sull’inferno, sulla calvizie, sulla cecità.

Per lo spavento caddi dalla sedia, mi spuntò sulla fronte un Gimmi Bernoccolo.

nonostante ciò avevo ancora voglia di farmi una sega.
Non volevo diventare dannato, ceco e pelato; persone del genere all’inferno non le aiuta nessuno.

Fortunatamente conoscevo Susi Suadente e Stefy Cuffietta, due gran troie stipendiate dalla Ferrero.

Fui iniziato ai piaceri della carne grazie a queste due sorprese Kinder, conservando l’anima intatta.

Anche se un paio d’anni dopo la barattai per un paio di stecche di Kit Kat.

3° GIRONE: RANOPLA’

Un pomeriggio degli anni 90 (sto diventando come David Icke: “Nei primi anni novanta , quando ebbe inizio il mio processo di risveglio spirituale, in Italia un povero stronzetto si sollazzava con le sorprese spacciate dalla famigerata Ferrero, multinazionale cardine per attuare il progetto MK-Ultra di massa atto a creare piccoli manchurian candidates al servizio degli Illuminati) ero insieme a Pierpaolo Marini, il mio amichetto e stavamo facevamo dei giretti in bici.

Facemmo la conoscenza di Gianni Tormenta.

Fine.

Lo so, è una cazzata; coi Ranoplà non m’è venuta l’ispirazione.
Forse la mia mente non va d’accordo con le creature stagnanti.

Passiamo al prossimo girone, mi pare sia il quarto.

4°GiRONE: PINGUI BEACH.

Un pomeriggio degli anni 90’, decisi che era tempo di vivere anche gli altri due segmenti della giornata, cioè il giorno e la notte.

Ma di notte si doveva dormì (avevo il coprifuoco alle nove; quella stronza di mamma manco mi faceva iniziare a vedere quei fantastici film violenti di Van Damme su Italia1) perciò optai per vivere la fase giorno.

Era estate, una pomeridiana estate degli anni 90’.
Gli Oasis erano in classifica ubriachi, i militari erano a sbarellare nella Guerra del Golfo per garantirci il democratico diritto di pagare la benzina un occhio (che tutto vede) della testa.

Mi armai di pinne, fucile ed occhiali e andai in spiaggia.

Nessuno s’era ancora inventato che i raggi solari fanno venire tumori della pelle e bruciori d’emorroidi, così i bambini giocavano liberamente lontani dalle mamme (non erano stati ancora inventati nemmeno gli zingari che rapiscono i bambini).

Salvatore Animatore, uno dei Pinguibeach, stava inneggiando la folla affinché le ciccione di
insoddisfatte ciccione di mezza età lì presenti dimenassero i larderelli cicciosi della pancia in una straziante seduta di aquagym (che all’epoca non era ancora stata inventata; ci si limitava a chiamarla “ginnastica in acqua”).

Siccome un pomeriggio degli anni novanta di un anno prima avevo già fatto conoscenza dei piaceri della carne (sono diventato vegetariano da poco; all’epoca me li concedevo i piaceri della carne, mattina, pomeriggio e sera) sperimentai l’omosessualità con l’altro pengui beach che mancava all’utente del forum: FABRIZIO GRANSERVIZIO.

Quel pomeriggio degli anni novanta (ero andato in spiaggia di mattino, solo che circa quattro ore dopo si fece ‘meriggio… e meriggio si fece Fabrizio) scoprii l’omosessualità.

E da allora questa cosa mi rimase tra le chiappe.

Diciamo che ho 8 chakra; l’ultimo è il più profondo.

Un cinese mi ha detto che anticamente veniva identificato come il “chakra delle arti oscure”.

Con 10€ in più il cinese mi ha fatto stare per 10 minuti in una stanza con sua sorella.

Ora sono padre di un rettiliano con gli occhi a mandorla.

Ma questa è un'altra storia.


5° girone: NANI AL BAGNO ( non me li sto inventando, ci brainwashavano il cervello con sta roba qua).

Questa storia è un po’ diversa dalle altre, svoltesi nei pomeriggi degli anni 90’, quando gli abitanti del pianeta terra erano convinti che le rivoluzionarie bibite dietetiche ipocaloriche (contenenti aspartame ed edulcoranti fotti fegato&cervello), gli episodi di Beverly Hills 90210 potessero aiutare a mettere temporaneamente da parte l’onnipresente domanda che almeno 1 essere umano su 2 si pone una volta nella vita: “Perché a me?”.

Vi lascio immaginare in quale porzione della giornata si svolsero i fatti.
Con un po’ d’immaginazione potete arrivarci senza che ve lo suggerisca (s’è svolta nella fascia oraria compresa tra le 12 e le 18).

Stavo guardando una puntata di Bevely Hills 90210 (non è un errata corrige, so che trasmettevano il telefilm di sera, non di pomeriggio; comunque, il periodo storico è sempre quello degli anni 90, tanto per esser chiari come la Guinness), sorseggiando una fantastica diet coke.

Dicevano che non faceva ingrassare ma… cazzo se faceva sdiarreare.

Era normale, dimagrire bevendo bibite dietetiche.

A pranzo mangiavo panini con affettati, pasta, carne a volontà. Mi uccidevo di carboidrati e insaccati, tanto bastavano un paio di sorsi di coca per vomitare tutto fuori dal culo, sottoforma di olocausto marrone tendente al nero.

Quel pomeriggio degli anni novanta non tirai le cuoia perché NANO LINDO era lì a darmi coraggio, a tenermi la mano, mentre con l’altra, invano, continuavo a strappare carta igienica per nettarmi il deretano, così da poter tornare in sala a vedere – almeno – il finale della puntata, anche sapevo che alla fine Dylan l’avrebbe silurato dentro a tutte le ragazze del West Bervly High, tutte tranne Donna Martin, perché A) insieme ad Andrea Zuckerman era la bruttina del gruppo e B) perché l’attrice che la interpretava, Tori Spelling, era la figlia di Aaron Spelling, produttore della serie e, essendo un po’ terrone, non avrebbe mai permesso che sua figlia fosse deflorata di fronte agli spettatori di tutto il mondo; voleva essere lui il primo, non un attore di serie Z che interpretava un personaggio uscito dalla sua testa malata.

6° GIRONE: HAPPY DINOS

Un pomeriggio degli anni 90’ mi accorsi che la mia vita stava diventando mono direzionale.

Dovevo apporre qualche modifica alle mie abitudini esistenziali.

La coca cola mi stava fottendo il fegato, i telefilm spazzatura il cervello; ero messo male, per essere un bambino degli anni 90.

Per avere almeno un assaggio di relazioni interpersonali, dovevo mangiare la media di 4 ovetti Kinder al giorno (“1 sopresa su 5 sarà uno di noi”, recitava lo slogan/statistica della pubblicità Ferrero).

Ero diventato grasso e brufoloso, anni prima del periodo adolescenziale.

Tato Forzuto mi portò in palestra con sé.

Smisi di mangiare puttanate (gli ovetti li buttavo, tenevo solo la sorpresa amica), mi disintossicai dalla coca cola, entrai nel tunnel degli integratori alimentari, delle barrette energetiche, dei beveroni proteici e nella giostra del desiderio di utopici addominali a tartaruga.

Poi desistetti: con tutte quelle serie di pupazzi in commercio, se la Kinder non aveva mai dato un briciolo d’importanza alle tartarughe non poteva che significare che la tartaruga era un animale sbagliato.

7° GIRONE CICO SGHEMBO.

N.d.r. Sono andato a vedere chiccazzo era ‘sto cico sghembo, perché se vai con la logica non arrivi molto lontano.

Cioè, Pengui Beach ci arrivi che sono pinguini, Nani sono nani ecc.

Ipotizzare un Cico è chiedermi troppo.

Poi è pure lunedì mattina, il mio oroscopo non pronostica grandi intuizioni.

Cico Sghembo è un rettiliano prototipo della Lucertola mascotte della Findus.

Ho condotto una ricerca su google.
Si chiamava Carletto.

Proprio una faccia di merda; di fatto somiglia a Gasparri.

Se non ci credete




C’è da dire che Carletto è un prepuzio con gli occhi e la bocca spara sperma.

Sto divagando, debbo informarvi su come si svolsero i fatti un particolare, intricato pomeriggio degli anni 90 (non finivano mai).

Non ho mai avuto un buon rapporto con la scuola, già in terza elementare stavo scegliendo se condurre una vita da muratore o da marinaio.

Il terrore di mia madre era che diventassi un operaio specializzato.

In realtà volevo fare l’archeologo, Indiana Jones era il mio eroe.
Non Harryson Ford; il mio eroe era indiana jones, porcamadonna.

Ohhh.

Quando scoprii che per fare l’archeologo avventuriero che si scopa le belle fighe e che sa come usare la frusta pure al di fuori del campo semantico del fetish, bisogna prendere una laurea (vale a dire fare il mantenuto all’università per svariati secoli) stavo per deprimermi, ributtarmi a palafitta sui prodotti della Coca Cola Company™ (chiamasi “consumo emotivo”).

A salvarmi dalle primitive palafitte fu la carriola di Carlin Cariola.

Diventai muratore.

Ero più felice di un operaio specializzato, non dovevo studiare merdate tipo fossili e conchiglie stronze, in più potevo egualmente scoparmi fighe che, a loro volta, mi frustavano.

8° GIRONE: I NANI E LE STAGIONI.

N.d.r. : mi chiedo da quali turbe sessuali fossero affetti i dirigenti della Ferrero; tutte queste serie sui nani sono a dir poco sconcertanti.

Per arraparsi ognuno ha i suoi input.

Ad esempio, io adoro essere sculacciato mentre un gigante mi frusta e una bionda mi spruzza coca cola in faccia.

Uno della scuola Freudiana direbbe che la mia perversione ha a che fare coi pomeriggi degli anni novanta.

Uno della scuola junghiana direbbe che sono una testadicazzo fatta e finita.

FINE N.d.r. (non è una malattia infettiva, significa Non Destar’ Ribrezzo).

Dicevo?

Ah, i nani e le stagioni.

Max Maiorca e Ferdi Frutti maturi… non ricordo di essermi relazionato con questi due Freaks, ne in un assolato pomeriggio degli anni novanta, ne in un burrascoso pomeriggio degli anni post 11/9.

Non so molto sui nani, a parte che sono il soggetto preferito dalle menti dietro i cervelli sabotatori dei dirigenti Ferrero.

Un nano esprime il fattore 10-9.
Un miliardesimo.

Wow, ora che lo sapete dormirete sonni più lucenti.
No?

9° girone ORSETTEN

N.d.r. questo è un colpo basso agli orgogliosi, produttivi, iper razzisti abitanti di Bolzano e provincia.

Ma non è colpa mia.
È stata la Ferrero a versare sangue per prima, come Rambo.

Sì, il film Rambo è tratto da un romanzo che si chiama First Blood.
Di fatto il titolo originale della pellicola è PRIMO SANGUE.

E ora che sapete pure questa, potrete vantarvi con gli amici, dimostrare di saperne più di loro.

Vedrete come rosicheranno, quando s’accorgeranno che sapete andare oltre il lamentarvi per la crisi e per il prezzo delle mignotte di petrolio.

Un pomeriggio dei tardi 90, dopo una serie di traumi che – ora che ci penso – mi ha fatto male rimembrare, compresi che se volevo conoscere (almeno) superficialmente il nazismo in tutte le sue sfaccettature dovevo recarmi in un posto un pelino tedesco.

Mamma disse che ero troppo piccolo per andare in Germania.

Io le dissi che se ero stato un incidente era solo colpa sua, così facemmo il CID, ci smezzammo il senso di colpa, mi feci dare i soldi per il biglietto del treno e andai a Bolzano.

Avevo rinunciato alla coca cola, avevo realizzato che Beverly Hills era una sola puntata trasmessa in loop, a rotazione (cambiavano solo micro dettagli; lo scopo della messa in scena era dare allo spettatore il contentino crea suspense che scaturiva dal prevedere con grande anticipo in quale nido s’andasse a posare l’augello di Dylan o la mano inquieta di Brandon), in più volevo darmi al culto dei Bretzen (i culti istituzionalizzati non mi soddisfacevano, tuttavia anch’io avevo bisogno di qualcosa in cui credere).

Arrivai alla stazione di Orsetten in un assolato pomeriggio degli anni 90.

Lo so, ho rotto i coglioni, però peccherei di falsità, se non precisassi che la maggior parte della mia vita d’infante dei favolosi nineties si svolgeva nel pomeriggio, quindi tendo a precisare che tutte le esperienze formative che, sommate tra loro, hanno dato come risultato il simpaticissimo, brillante, istruitissimo, amabilissimo, affettuosissimo essere umano che sono oggi, nei pomeriggi della prima metà della seconda decade degli anni ‘00 (che chiamerò “anni di farina”).

Checco Lenza e Max Bombola erano due venditori di Bretzen, avevano l’incarico di accogliere i turisti alla stazione.
Erano un po’ razzisti, vendevano i loro prodotti a base di lievito e strutto esclusivamente a chi, tramite documento (certificazioni genetiche ariane) dimostravano di essere di Bolzano al 101,9%. Chi lo era al 101,8% si beccava un Bretzen sputacchiato, mentre dai 101,7% in giù venivano direttamente considerati Gentili, quindi non avevano diritto a uno stracazzo di niente.


Hans Pisolinen, sindaco di Orsetten, soleva sbattersi Pepi Materassen (che nomi di merda davano a ‘sti personaggi… mica è colpa mia… o forse sì… vado a controllare sul “Corso di Miracoli” cosa pensava a riguardo l’entità ciannelizzata da Elen Shuckman, la posseduta scrittrice del tomone edito da Armenia e subìto dal genere umano) e non si occupava mai delle questioni legate ai traffici d’organi illegali a Orsetten.

Nel giro di due mesi Orsetten fallì e, siccome era un centro termale gestito da bambine minorenni tailandesi esperte in massaggi osé, Bolzano rischiò la bancarotta.

Fortunatamente ciò non avvenne perché intervenni.

Salvai Orsetten dalla morsa del debito pubblico aprendo una scuola in cui io, e altri quattro insegnanti specializzati spiegavamo ai giovani ariani bolzanesi i privilegi e la miriade di opportunità che offriva il solo vivere negli anni 90, l’epoca di MTV.

Fu la prima volta che mi sentii importante.
Non durò molto.
In compenso divenni cittadino onorario.

E tutte le volte che voglio mangiarmi un bretzen come si deve, non ho che da scrivere una mail a Hans Pisolinen (è ancora vivo; si beccò lo scolo verso la fine dei pomeriggi degli anni 90, tuttavia il suo dna ariano gli permise di integrare la malattia grazie ai consigli del dottor Hamer e le mele transgeniche del prof. Arnold Ehret, barbone e digiunatore).


9°-10°-11° GIRONE INSIEME PECHE’ MI SONO ROTTO LE PALLE.

RICAPITOLIAMO CIO’ CHE MANCA (oltre al buon senso).

Castorcin:

Panzutin
Piè Viulent
Mamin
Burloncin
Lao Petardin

Super Giraffe:

Jack la Grotta

Los Pappagallos:

Gaia Lavandaia
Gina Grancucina

Coi los pappagajos (mi sa che si pronuncia così) la vedo un po’ dura come la merda di uno che mangia il fatto suo.

Con le super giraffe non intravedo problemi.

Coi castorcin mi ci identifico.

Penso verrà fuori qualcosa di carino.

Dunque.

Datemi un attimo per pensare.

Se non ricordo male, era un pomeriggio degli anni 90.
Fin qui ci sono e ci siete, no?

Volevo vedere se eravate attenti.

Dicevo, era un pomeriggio degli anni 90, ero al culmine del mio splendore.
Mi sentivo più forte che mai.

Ciò che non ti uccide ti rende più depresso.

Lo diceva Nice.

Ero scampato a un decennio prevalentemente svoltosi nel momento della giornata che intercorre fra il mezzogiorno ed il tramonto, corrispondente al terzo quarto dell'ideale partizione delle 24 ore giornaliere (se non siete di questo pianeta come me, vi informo che le ore pomeridiane sono convenzionalmente comprese nell'arco tra le 12.00 e le 18.00; qualcuno l’ha stabilito, noi non possiamo che sottostare).

Ero scampato ai beveroni proteici, a un negativo modello stereotipato di comportamenti americani, ero diventato membro onorario di una comunità di nazisti semi italiani e avevo una collezione infinita di sorprese uscite coi kinder che da svariati meriggi non consumavo più (come già detto compravo l’ovetto, lo scartavo, mettevo la sorpresa in bacheca e il resto lo buttavo; ne andava della mia linea).

No, non ce la faccio.

È più forte di me.

È il mio alterato alter ego.

Un ego più stronzo di quello che sono.

Mi è finita l’ispirazione.
Non so nemmeno dove andare a comprarne dell’altra.

O, per meglio dire, mi è finita la pazienza e il coraggio di confrontarmi con l’accumulo di merda che mi porto nel cervello.

Spero vi siate divertiti, perché le vostre lusinghe sono il mio pane quotidiano.
Un pane che non crea muco.
Un pane che… se po’ magnà.

Grazie a tutti e… buon pomeriggio del ’00.

lunedì 9 gennaio 2012

... SERVE TITOLARE? SERVONO I TITOLARI? ... serve? DIPENDE CHI SERVIAMO, E SE SERVIAMO A COSA SERVIAMO?SERVIRE "COSE" NON E' IL MASSIMO DELLA VITA












Decisamente sì.
http://www.youtube.com/watch?v=4eDzjbf6-4Y


Avevo mangiato ottimi cavolini di Bruxelles coi peperoni, insieme a melanzane condite con olio, noce moscata, paprika dolce, curry.

Fuori c’erano 2°.

Le strade strillavano silenzio.

Sdraiato sul divano fasciato di pile tiravo somme dagli esiti inaspettati.
Reduce da un auto trattamento energetico per riallineare i punti di percezione, passavo al setaccio con lucidità gli ultimi 120 giorni della mia vita.

Cazzo, neanche quattro mesi fa ho mollato tutto (in realtà gli elementi che mi tenevano ancorato al pianeta in cui vivevo m’avevano abbandonato già da un bel pezzo… e io avevo abbandonato loro), sono salito sul treno per Verona e mi ci sono stabilito.

Mesi deliranti, bui e lucenti.
Dolorose gioie, meditazioni, passeggiate nella natura, nella natura di cemento, sbornie, concerti acustici su di un tappeto a spirale.

Non avevo ancora concretamente visualizzato in che condizione mi sono messo.

Un po’ come quando fai una serie di cose senza essere presente, poi ti fermi a riprendere fiato, pensi: “Quanta cazzo di roba ho combinato?’’.

Elementi desiderati dalla mia mente proiettati fuori, resi reali.

Ridere, la più grande medicina per l’essere umano.
Se ridi corpo e mente si fondono senza giudizi, perplessità, e sei illuminato.
Totalmente nel presente, qui, ora.
Un maestro.

Ricordo il cartone di Dick Dasterdly, più precisamente ricordo il suo equipaggio.
C’era Muttley, aviatore cane sghignazzante – ridevi perché rideva - , Zilly, balbuziente col berretto da coglione e l’omino grassoccio che balbettava più ferocemente.
Un capolavoro.

Il piccione che dovevano catturare era un pretestino ino per creare situazioni paradossali, inutili (come la vita vissuta come la viviamo).

Lo scopo era ridere.
Esiste persino il fottuto Yoga della risata – e, permettetemi il gioco di significati, non scherzo.

Bisogna ridere.
Ridere.
Ridere.

Scorre come diarrea sul fondale del cesso, passa come un automobilista stronzo, ciò che noi umani identifichiamo come “tempo”, più ci sembra che ridere sia difficile.

Una cazzata.

Abbiamo scordato come si ride.

Per ridere intendo il distacco dal tutto, non il sarcasmo scemo propinatoci dai film “cinici e grotteschi” con cui ci rifocilliamo per crederci intellettuali, migliori e per stare al passo… coi tempi.

Da 9 giorni non bevo alcool.

NON C’E’ UNO STRACAZZO DA RIDERE.

Compresa una triste verità.
La mia medicina, il mio mentore, il mio maestro, la mia compagna, la mia Ragione, il mio scopo, la mia ispirazione, la seducentissima madame Bottiglia è solo una grandissima presa per il culo.

Beviamo per non sentire le emozioni.
Ci auto censuriamo a ogni goccio ingerito.

Reprimere le emozioni è la principale causa di dolori, malesseri e malattie, altro che ogm, cibi grassi non biologici e le scie chimiche.

Bere è l’Anestetico.

CAZZO, HAI SCOPERTO L’ACQUA CALDA.

Per quanto mi riguarda sì.

Avevo creato tutta una mitologia personale sull’alcool, alibi fenomenali, impagabili, con cui zittire e riconvertire i nemici, paladini d’una piatta esistenza sobria.

Parlando con me d’alcool potevo convincervi razionalmente, accademicamente, con tanto di elogio agli annessi effetti collaterali, che la Bottiglia era la VIA.

Mi trovo sospeso nel vuoto.

Aiutatemi.

Chi volesse fare un offerta (partendo dalla simbolica cifra di 15,00€, andando in su) per mettermi in condizione di ricominciare a scolare intere bottiglie, scrivere roba interessante, essere divertente, alzarvi il morale, può farlo tramite…

Dove posso farvi versare i soldi per tornare com’ero prima?

È un mio problema.

Forse no.

Mi sento fottutamente vuoto.

Se non altro riesco ancora a ridere.

lunedì 2 gennaio 2012

UNA PORZIONE DI EGO SEMI ABBANDONATA








Consapevole di ogni singolo spostamento, ne ero pienamente partecipe, al contrario di ciò che normalmente accade. Vivere oltre le barriere personali.

Estraniato eppure vigile, cosciente della dimensione percepita dagli acuiti sensi in contrapposizione a quella dove attualmente mi trovavo. Sentivo lo spazio che mi circondava, percependolo sulla pelle ai lati degli occhi, al bordo dello stomaco.

Incontrai molte persone quel giorno, prima di comparire poggiato sulla sedia dallo schienale imbottito della mia stanza. Salutarle mi pose faccia a faccia con un liquido sentore di assurdo.

Cos'è poi l'assurdo, ciò che l'etica formata/travisata dal punto di vista sociale riconosce in accadimenti “fuori dal normale”, perciò bollandola tale?

La ragazza coi capelli rossi, non vorrei sbagliarmi, lavorava in un bar d'immemore frequentazione. Bella tipa. Finta ma gradevole alla vista. Mi ha salutato come si saluterebbero amici d'infanzia ad un raduno post superiori. Recitai magistralmente la parte del sorridente, realizzato cittadino consapevole, felice nonostante il generale dramma umano in vigore, tenendo alta la reputazione dei diversi, obbligati per scelta a vivere una pseudo vita sociale. Non sono mai stato un attore professionista; recito per vivere.

Un lavoro in cui vengo pagato in contanti d'indifferenza, assegni virtuali di anonimato perpetrato, accrediti di sensi di colpa, transazioni non eseguite.

Mettere le mani avanti, celebrare impossibili accadimenti futuri.

Esteriormente rimasi a mio perfetto agio. Secondo me. Secondo lei?
Comprai mezzo Kg di pane senza sale, studiando i contorni luminosi della fornaia riflessa nello specchio della vetrina illuminata dal neon.

L'avevo vista altre volte.

Ora ricordo, ero andato a comprarci il pane almeno una trentina di volte negli ultimi, che so, dieci, venti, ventisei anni?

La rossa è uscita di scena.

Smaterializzai dalla scena anche il mio essere fisico, anzi, uscii dal fornaio (non inteso come fornaio con la pancia squarciata che da me alla luce, facendomi entrare nel palcoscenico della vita; metaforicamente mentendo). Una volta fuori (ecco, va meglio) m'accorsi che si era fermata, come se mi aspettasse. Non mi ero ancora tolto il sorriso falso incollato sopra al neutrale, anch'esso sfoggiato raramente.

Mi incamminai verso l'auto, partecipando insieme ai compagni al mio seguito, i dettagli del quadro ad acquarelli in cui esistevo in più di tre dimensioni, passandoli al setaccio come uno scanner conscio della sua natura elettronica.

Infilai un cd a caso, uscendo dal parcheggio lentamente. Una signora in bici era ferma dietro di me. Le feci il cenno di passare, universale gesto di cortesia, il genere di buona creanza che evita alle persone di discutere inutilmente col prossimo. Contraccambiò, dicendo prego con la mano rivolta verso una magia che poteva vedere solo lei. Passai, ringraziando. Aspettò che me ne andassi perché aveva paura che ingranassi la retromarcia e smettessi di far pressione sul pedale della frizione, spiaccicandola sul cancello della mega villa di fronte casa di nonna, dov'ero andato per usare il gabinetto, al seguito di una nottata a base di birra e marijuana ultra potente da quindici euro al grammo, brigante prezzo forse imposto per cause maggiori, come il rischio di portarsi appresso qualcosa come seicento euro di erba da panico con le strade piene di sbirri gasati dal manganello in dotazione.

Tutelare la legge ha i suoi vantaggi, specie quando la si tutela per professione.
Il sole stava lasciando posto a nebulose nubi acide, tanto che mi parve di vedere con la coda dell'occhio un'abnorme goccia d'acqua marrone, forse suggestionato dall'appena visto “Manhattan” di Woody Allen, in particolare la scena in cui beve un bicchiere dell'acqua del rubinetto di casa sua, lamentandosi di dover pagare settecento dollari al mese (siamo nel '75) per un appartamento nuovo con le tubature completamente arrugginite. Le strade avanzavano a rallentatore, di pari passo con la lancetta del contachilometri, segnalatore di velocità o come cazzo si chiama la vetrina a sinistra (a destra nelle automobili inglesi) del centro del cruscotto. Si formavano nella mente incidenti per mille svariate cause, tutti con me protagonista troppo imbambolatamente lento per poter comprendere ogni cosa che succedeva, dallo sbraitare della controparte alle urla sbigottite del pubblico fermatosi per godere della tragedia altrui. Tutto in testa, per questo cercai di evitare ulteriori paranoie, sintonizzando i pensieri su qualcosa che mi rendesse felice tanto da smorzare i toni della pesantezza melliflua e fluttuante del viaggio di ritorno verso casa, con la strada bagnata di grandi gocce marrone simili a tabacco masticato e sputato dai personaggi abitatori dei piano di sopra, oltre l'ozono e l'umanamente spiegabile. Convivevo in simbiosi con le molecole d'ossigeno in macchina, rimasta a bollire olio d'arachidi, chiusa per un pomeriggio e una mattinata intera, notte non esclusa. A stento contenevo l'agitazione derivante da non so che cosa facendo sforzi manifestatisi sotto forma di lacrime dalla fronte.

Eppure ero sicuro di essere calmo.

Ingannai la strizza fissando appunti per una storia.

In un modello di mondo simile al nostro (ma ancora più estraniante) la gente passa ore e ore di fronte ai computer, a lavoro, a casa. Non esistono più lavori svolgibili escludendo l'utilizzo di un hard disk, uno schermo e una tastiera. Quotidianamente, nessuno passa più di dieci minuti senza avere davanti agli occhi, grande come un campo visivo, uno scintillante schermo ammiccante.
Al servizio dei dittatori dietro le quinte rappresentate dalla giacca e cravatta dei politici pubblici, gli scienziati psichiatri psico demagogici ci osservano, studiandoci al dettaglio come difettosi pezzi di una catena di montaggio senza fine. Controllano i motori di ricerca tipo il vecchio Google e, dopo essersi appuntati i siti più visionati, creano in laboratorio quelli che saranno i nostri sogni, le nostre aspirazioni, i nostri gusti e desideri, il tutto incarnato in oggetti di plastica o altre materiali tossici derivati dal petrolio.

Per il controllo di un essere umano è di fondamentale importanza la presenza di materiali tossici negli ambienti in cui egli si trova. Abbassano le difese immunitarie, abbassando il suo personale muro di resistenza.

Docilità come arma da sfruttare. Ci studiano tramite le preferenze, i gusti. Cercano di mettere a repentaglio la pazienza per farci consumare una percentuale sempre più alta di tutto. Modificano le impostazioni di siti come il superato youtube.com, rendendo lentissimo il caricamento dei video, a cominciare dall'ombra dell'indicatore di tempo rosso.

Un tassello di grigio sullo sfondo della barra di caricamento alla volta, verso il lato destro del rettangolo al centro di cui appaiono le incarnazioni, sotto forma d'immagini. I sogni.

Il semaforo era rosso. Guardavo una signora che mi guardava tramite i miei occhi. Controllavo. Controllavo loro se mi controllassero.
Paranoie da thc.
Controllavo.

Colpevoli, i pensieri fuggivano veloci. Ero capace di afferrarne solo poche sillabe d'ognuno, cercando di decodificare, per ognuno, un'immagine comprensibile di cosa stesse accadendo nella mia testa lanciata a supersonici giri. La mancanza di decenti tempi di reazione del raggio smistatore d'idee, probabilmente era causato dallo scorrimento incessante di sostanze naturali mischiate alle artificiali, oppure traumi subiti in passato. Non sapevo se fossi riuscito a recuperare totalmente l'integrità mentale sia nella veglia che nel mondo dei sogni notturni.

Pensare appariva così arduo che la rinuncia si rivelò, come sempre, l'ultima (unica) soluzione applicabile, nascondendomi in psichici spazi bianchi, lasciando al raggio di smistamento (di cui non è dotato il settore coscienza) di fare del suo meglio. Anziché dati, idee esplosive, analizzava fiocchi di neve all'interno della scatola cranica. Imbarcato in un lavoro di registrazione visiva puramente oftalmico, affidato al solo senso della vista.

In arrivo la paura.


Parlare, stare a contatto con la gente è un orrore, ti mette sul chi va là, girando la meccanica che tira le corde dei nervi.

Parlare con mio padre, con mia madre, equivale a camminare su di una fune cosparsa di vasellina e aghi, sospesa nel vuoto ricolmo di lava scintillante.

Poche risposte esaustive, secche, incisive.

Sì.

No.

Hai ragione, è così, non ci piove sopra.

Poi guardo fuori.

Sta piovendo.

Oh, cazzo, ora mi scoprono.

Sedetti a tavola per mangiare, da buon figlio, le pennette al pomodoro panna funghi e pancetta. Periziai il piatto, scansando con la punta dei rebbi della forchetta i piccoli giuggioli di carne, per non mangiare animali morti, seppure, grazie alla panna, egualmente m'apprestavo a cibarmi del derivato liquido di uno di essi.

A Cannes Oliver Stone presentava il suo Wall Street 2. Sarebbe stato presente anche l'intramontabile Woody. Quei due giorni di stravizi, Allen fu una costante.
Occhi fissi, immagini olografiche illusoriamente in movimento, mi venne lo spunto per una storia tragicomica ispirata a fatti realmente accaduti.

Un ricco, geniale cineasta ebreo, giunto a una certa età, adotta una figlia vietnamita minorenne per finire con l'innamorarsene. La sposa, dando il ben servito alla sua compagna di molti anni, una bella donna old style il cui sole è tramontato da parecchi lustri. Il cineasta è tormentato da etici dubbi, la sua ex da antichi demoni annidati in angusti antri della sua villa in campagna.

La vicenda si conclude nel momento in cui l'attempata bellezza d'altri tempi, in preda a forti crisi depressive che la costringono a catalogare in ordine alfabetico (runico) le sue feci per genere e data, si butta giù da un ponte molto alto, ai piedi del quale il cineasta e la sua figliastra stanno facendo l'amore senza precauzioni.

Finale a tripla morte.

Gli incassi dell'ultimo film vanno alle stelle, come le tre omelette umane, cotte a dovere ai piedi del ponte storico di tutti i disperati suicidi della città.
Morale: il cineasta se l'è cercata; mai avere incestuosi rapporti pedofili in posti necrofili.


Da ragionarci su parecchio; negli anni settanta Polansky si scopò una sedicenne, nessuno seppe niente, a parte il vedovo regista e la sua micro amante. Ora, a tavola, coi miei genitori, la vicenda stava tornando a galla come la merda degli antichi guerrieri morti per attuare il volere dei sovrani.

Un guerriero che si convince che il suo personale volere e quello del re debbano sempre andare di pari passo è un guerriero...

Un guerriero, niente più.
Un idiota senza palle per affrontare la vita a parole.
La penna ferisce più della spada (in base alla parte anatomica del nemico nella quale riesci ad infilarla).

Ero un flipper, come successe anni prima dopo l'assunzione di due grammi di Purple Haze (dannato Jimi e i suoi 30 cm. di sashimi).

Un bastone di pesce crudo inturgidito penzolante dalle gambe, eccoti la storia del vecchio rock.

La pallina toccava le barriere di plastica e lo schermo segnava i punti. Ogni singola percezione era un ostacolo per la biglia d'ottone che sbatteva, riscendeva, veniva colpita dalle palette, risaliva, facendo rilucere la parte superiore della macchina in cui mi Sono trasformato, sotto i globi dell'apatia dei miei tutori legali.

Dalla finestra filtra un suono identico alla sirena udibile durante le partite a Pacman. Mi riferisco a quando la forma di tre quarti di cacio prende la stella (no, quello è Super Mario Bros. , diventato Super Mario&Basta, non più bros, in seguito al crollo mondiale delle borse; la ditta pagava troppe tasse, così il socio Luigi scappò all'estero, in medio oriente, con una prostituta minorenne di dieci anni di Bankok), cioè, il puntino che da diritto all'invincibilità permanente, facendoti lampeggiare elettrico, preda divenuta predatore degli antagonisti, a loro volta diventati stronzetti a intermittenza sì, ma blu, pronti per essere sbranati, eliminati dal gioco.

Pac Man: una forma di cacio smembrata intenta a rimangiarsi pezzi di sé ridotti a palline simili a patatine Puf, guarda caso al formaggio.

Una grande metafora della vita, ritrovare in giro i pezzi del proprio sé, fagocitandoli per assumerli, reintegrarli, renderli nuovamente parte dell'organismo, mentre le intemperie nemiche sono in agguato, producendo fastidiosi suoni degli anni '80.

Nonna litigava spesso con zia per colpa delle cause legali tenutesi nell'aula televisiva di Forum.
Non pensavo che la gente senza problemi esistenziali avesse costantemente l'esigenza di sprofondare in quotidiane anodine vicende dal sapore di telenovella retrò, dannatamente retrò. Sono rimasto toccato. Ho cancellato i dati riguardanti la causa della diatriba tra l'uomo e la donna, padre e figlia, alle prese con la spartizione dell'affidamento del figlio trentenne mentalmente instabile, però migliorato negli ultimi anni, successivamente ad una massiccia cura farmaceutica targata Bayer&Rockfeller.

I disastri più incomprensibili capitano alle persone comuni più comuni del comune. Dico incomprensibili perché se due o più persone si ritrovano in un mare di merda che non riescono a vedere sotto un'ottica pacifista e tollerante, al punto da trascinarsi in uno pseudo tribunale televisivo per contendersi un premio di centomila euro (non ricordo se fosse un risarcimento o cosa), non posso che usare il primo aggettivo a portata di mano.

Esplicativo ma non ampiamente esaustivo, anche se in ogni scritto ognuno ci vede il proprio pupazzo decorato, tentando di filtrarlo attraverso la dogana dei vecchi precetti e preconcetti appresi/maturati nel corso degli inverni, perciò, non venite a dirmi che “straordinario” è un aggettivo qualificativo positivo; “stra” è un prefisso che si usa per formare un superlativo assoluto. “Ordinario” indica qualcuno o qualcosa comune, cioè che si trova dappertutto.

Essere straordinari significa essere fottutamente banali.

Accadono cose straNonordinarie, come l'asino in basso a destra dello schermo (non sono buono a collocare in precisi contesti spaziotemporali) si è messo una benda sugli occhi.

Vorranno giustiziarlo?

Secondo quanto sostengono vecchi films, nella legione straniera, nelle pubbliche esecuzioni a fucilate, prima che avvenisse la condanna fisica vera e propria, al condannato veniva data la possibilità di bendarsi gli occhi, come se non assistere all'atto di premere il grilletto infonda alla morte un sapore più dolce.
Il buio come ultima visione non fa per me.

Si dice che l'ultima immagine catturata dalla retina di un neo morto rimanga impressa per un imprecisato periodo di tempo, un po' come il televisore appena spento. Al centro dello schermo rimane sborrato e, per qualche secondo, sullo spettro (per chi ha ancora un apparecchio televisivo a tubo catodico; coi plasma non avviene questo fenomeno d'impressione grafica reversibile che è la sborrata televisiva) sono ancora distinguibili immagini.

Con l'asino bendato, scaricare film è facile come prima, sebbene un animale con gli occhi bendati, se non indirizzato da sapienti mani, inizia a camminare nell'ignoto creandosi, con l'istinto, una personalissima, improvvisata cartina geografica dell'ambiente, del contesto solido.

Vivo di fronte a un palazzo di infelici.

Piangono i bambini, litigano i genitori (infanti mentali; litigare senza motivo è come... litigare senza motivazioni) non risolvendo alcuna questione, visto che non ve ne erano neanche di preesistenti. Il disperato gioco della vita secondo le persone che mi vivono di fronte, disadattati disabilitati a un'esistenza pacifica, serena, sul terzo pianeta per distanza dal sole. Su Nettuno litigheranno per altri cazzi.

Le loro bestemmie non superano le imposte distanze intergalattiche. È come se le sentissimo. Sono gli schiamazzi intergalattici, a renderci così irritabili.
Un flash del cofanetto di Star Wars.

Strepitoso successo per la prima vera grande saga del cinema moderno. Storie come Star Wars possono sembrare sia favole inscenate per spingere gli spettatori a confrontarsi col proprio inconscio in maniera più o meno diretta ed elementare, che decimali affioramenti dalle zone ancestrali della mente.

Collegamenti, affioramenti. Il programma di Raz Degan sul piercing estremo deve avermi fatto male. Una bomba a orologeria innescata alle mie spalle. L'ultima frase prima della fine della blanda inchiesta sociale sul gruppo di persone depilate pronte a forarsi, se non amputarsi, ogni arto del corpo, chiamati piercers, è stata: “E' affascinante, pensare che siamo tutti collegati da una unica coscienza collettiva, perciò dobbiamo prenderci le nostre responsabilità”.

Concordo sulla coscienza collettiva, inchinandomi di fronte a chiunque si guarda allo specchio e, dopo aver preso atto di ciò, raccoglie dall'amaro piatto la sua fetta di responsabilità, pagando per sé e il prossimo (siamo tutti sulla stessa arca interdimensionale).

Non posso digerire che uno stronzo come Raz Degan, incapace di parlare la sua lingua, figurarsi la nostra, lanci un messaggio del genere non provando almeno una punta di orrore per sé, di sé, dopo aver appena intimato la popolazione mondiale a prendersi responsabilità quand'egli stesso è il primo a non farlo, anzi, a remare contro la nostra cazzo di arca, gettandoci in uno di quelli che la scienza moderna definisce “buco nero”.

Raz Degan, 'fanculo tu e il tuo stipendio che ti da il lusso di non dover lavorare in fabbrica otto ore al giorno per cinque giorni la settimana, a discapito di gente come me che sta facendo i conti con sé stesso, munito di calcolatrice scientifica e tavola periodica pronta da consultare all'occorrenza, così da poter scontare uno ad uno ogni singolo peccato.

Se l'idea l'ho involontariamente rubata a Dick: la prego, mi perdoni.
Mi sembra una punizione giusta.
Equa.
Più equa della finta giustizia distribuita nei tribunali sociali.

Un forte odore di dopobarba cucito al confine tra la fine delle narici e l'inizio dell'interno della fronte, fin' vicino al terz'occhio (ghiandola pineale, per i profani), il nemico numero due sta uscendo di casa per vivere la sua porzione di vita lontana dal quartiere generale da 400€ al mese. Negli anni settanta quattrocentomila lire erano una gran somma.

Con l'aumento del debito pubblico ci troviamo a dar significato alle pareti vuote del salvadanaio collettivo.
Raz parlava di salvadanaio della coscienza collettiva, quello da cui percepisce lo stipendio.

Sì, siamo collegati anche da questo però IO non posso permettermi l'interno coscia di Paola Barale per un quarto di secondo a un centinaio di metri, separati da una rete elettrificata sorvegliata da turchi tiratori scelti dotati di M-16 con mirino di precisione caricati con colpi esplosivi avvelenati da acido indissolubile.

Brutta storia.

Tutto questo perché volevo una cazzo di birra all'una e mezza di notte senza sorbirmi il casino dei pub di sedicesimo ordine.

Ci siamo fermati al paninaro mobile stazionatosi all'angolo prima dell'imboccatura sfociante nella super strada più frequentata dalle mie parti.
“Che birre avete?”.

Il tizio con il naso aquilino e le fattezze di Arnold di Happy days ci ha guardato come se gli avessimo chiesto che differenza c'è tra un numero primo e la spirale aurea di Pitagora. La moglie non era da meno, paletta bucherellata per salvare le patatine dall'olio bollente sul fondo della friggitrice ben saldata alla mano, rivolta verso tre stronzi (due stronzi e una stronza, per essere accademicamente corretti), sbalorditi della nostra peresenza.

“Beck's”.

Cinque lettere più un apostrofo.
Quattro consonanti, una vocale posta a tre postazioni prima dell'apostrofo, come risposta. “Va bene”, informo il bottegaio mobile col cappellino bianco cadavere in testa.

Si china, pesca dal frigorifero una Leffe rossa, porgendola alla stronza bionda seduta tra i due stronzi etnicamente agli antipodi, ancora ancorata alla panca d'ecclesiastica memoria. Una panchina da chiesa, invece di una comune panchina di plastica normale. Faccio: “Ah, allora no, no, due Leffe rosse”. Il bifolco d'origine ignota (tale tipologia di soggetto non si trova solo nel sud degli Stati uniti) sorride srotolando gli ultimi 2mm di labbra rosse per una bocca da culo, serrata dall'ira scaturita dall'elevata esigenza dei clienti maleducati, posando la Leffe rossa, destinata alla stronza bionda, sul bancone accanto alla Becks, magicamente comparsa nell'obbiettivo senza che nessuno se ne accorgesse. Si china, posa sul bancone anche due Leffe bionde.

Siamo a una Leffe rossa, due Leffe bionde e una Beck's.

“Tredici euro”, tirando su col naso un fiotto di catarro simile a un ectoplasma al sapore di carcinoma. Pago, faccio fagotto della spesa, tenuta in mano dal porchettaio in incognito.

Non mollava la presa, non voleva darmi le birre.

Sorrideva, mostrando ora 9mm di mezza luna sipario dei denti. Alla fine desiste, molla la presa, abilitandomi a tornare in macchina, fuggire lontano dal posto più strano e triste della giornata.

Stanotte ho risognato la scena.

Erano cinque alieni, nascosti in tute genetiche dalle fattezze umane per rifocillarsi dalla fatica di un lungo viaggio. Il paninaro, forse loro leader, doveva aver azionato il “raggio proteggi attenzione umana”, impedendo a noi terrestri d'avvicinarci alla zona.
Il raggio faceva effetto su di me o sul mio amico.

Ecco l'origine del comportamento anomalo.

Be', se sul loro pianeta si comportano in quel modo deve essere una galassia di teste di cazzo maleducate.

... l'ho scritto tre anni fa; cazzo, come stavo conciato bene