domenica 2 ottobre 2011
... zzzz ... zzzz... .... .... Z
Quesa espressione mi fa collassare dalle risate. LA sento di continuo e ogni volta mi immagino proprio questo (sennò, cazzo dovrei immaginarmi?)
Sono le azioni che contano.
I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni.
Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo.
L'ha detta uno strano fachiro.
Di nome faceva Mahatma.
Di cognome faceva ciò che gli pareva.
Oggi è l'anniversario di nascita del Mahatma Gandhi.
Molti di voi lo ricorderanno per essere stato il testimonial del meraviglioso spot telecom dove si equiparavano il messaggio della non violenza e il messaggio messaggio fine a sé stesso; quello che scrivi ai tuoi “amici” per dimostrarti/gli che hai qualcosa da dire anche tu.
Gandhi sfruttato dalla Telecom; l'ho sempre detto che è bene credere in dio, perché è con lui che bisogna prendersela.
Se ti incazzi, inveisci contro una merda che non esiste, non rompi il cazzo a nessuno e ti sfoghi uguale.
God è chiaramente un palindromo.
Spostiamo la telecamera all'interno.
Ero un bambino.
Avevo problemi di socializzazione.
Forse ero un bambino indaco.
Forse ero una testadicazzo scarlatta.
Ricordo una fotocopia, un foglio A4 all'ingresso della chiesa del paese dove fino a qualche settimana fa vivevo, drogandomi nell'ombra e all'ombra del mezzobusto mafiosissimo in marmo del loschissimo Don Sigismondo Liberati (satanista massone rettiliano... anche se andava a fare colazione al bar come tutti i cristiani ortodossi).
La fotocopia.
Dio, quella fotocopia.
V'era impresso un cellulare con le ali da angelo che volava nel cielo, intersecandosi alle visioni mariane dell'esistenza e a quelle del redentor'.
Sotto c'era scritto, in un appetitossisimo Times New Roman d'altri tempi (stiamo parlando della seconda metà degli anni 90):
DIO E GESU' NON HANNO BISOGNO DEGLI SMS PER PARLARE AL TUO CUORE: QUANDO ENTRI NELLA CASA DEL SIGNORE SPEGNI IL CELLULARE.
Prima di analizzare l'avviso mi sento in dovere di commentare l'A4 affianco.
Due bambini disegnati - probabilmente da bambini - , mano nella mano, felici a modo loro. Stampato a forza sulle loro bocche - non più sacre come prima della prima comunione (scontata nel privè della diocesi) - il classico, cristiano sorriso dell'infante che dovrà mantenere per tutta la vita (lo sperano) un grande segreto con dio e col primo chackra del prete, il quale rischia non l'inferno, bensì un po' di anni di carcere sulla stessa terra creata da dio in seguito a un attacco di follia acuta durato sette giorni.
IN CHIESA VESTITI ALMENO COME NOI.
… e non raccontarlo mai a nessuno, sennò poi Gesù piange (insieme alle famiglie delle vittime).
Torniamo alla prima reclàme.
Nzomma c'era 'sto angelo cellulare che, sebbene fosse una creatura dell'uomo, stava andando verso il Padre dell'uomo.
Ne consegue che è di dio anche la tecnologia.
All'epoca dei fatti lo vidi come una chiara rivendicazione della paternità del brevetto dell'invenzione più mefistofelica del Figlio, creato a sua immagine e somiglianza.
Lo statico volteggiare dell'aggeggio pantomimava il sacro volo, compiuto dalle anime dei buoni, verso il paradiso dei giusti.
Quindi, tutto sommato, anche i cellulari vanno in paradiso.
E se il defunto apparecchio fosse appartenuto a una di quelle donnine che, appoggiandosi a siti internet di dubbio gusto, si guadagnano da vivere facendo telefonate sconce a falliti di mezza età con la vita vuota pari a zero?
Vanno in paradiso pure quelli?
Con gli uomini (di buona volontà o meno) funziona pressappoco così: che tu abbia fatto il bravo ragazzo o il figlio di puttana assassino non importa se i tuoi parenti, di tanto in tanto, fanno dire una messa in tuo onore (a pagamento, of course).
Lì il paradiso è assicurato come il diploma alla scuola privata.
Se non dici una messa ai cellulari cattivi, dove finiranno per l'eternità?
Chi commissiona messe per i cellulari?
C'è qualcuno che paga per salvare l'anima dei Nokia?
Non stesse svanendo l'autorità della chiesa e relativo controllo mentale dei fedeli potrei dire di aver trovato il lavoro del futuro: inaugurare un agenzia che si occupa delle mansioni burocratiche post mortem del settore telefonia mobile.
Ho tralasciato un dettaglio importante; prima di avviare un'attività debbo farmi un paio di conti.
Noi umani tendiamo sempre a dare la colpa agli altri, a proiettare verso l'esterno il senso di colpa interiore scoreggiato in noi.
È un modo per pararsi il culo.
Se il cellulare viene impiegato per telefonate porno... che colpa ne ha il cellulare?
L'uomo è uno strumento di dio, il cellulare è uno strumento dell'uomo corrotto.
Che ci può fare il cellulare se il suo proprietario ne fa un uso laido aberrante?
Mica è colpa sua.
Mica è lui a digitarsi i numeri da solo.
Non è il cellulare a mettersi in contatto con gli uomini cattivi, a scopo di lucro.
È la troia che c'è dietro.
È sempre colpa della donna.
Prendete quei due mitologici nudisti che giocavano coi serpenti nella beuaty farm del Signore.
Se a Eva non le si fosse materializzata nel cervello la voglia di consumare uno spuntino fruttariano proprio a quel distributore là i due sarebbero ancora in paradiso a godere dei benefici di un centro estetico che offriva i migliori trattamenti possibili a prezzi ragionevoli (all inclusive).
A chi non mi conosce potrebbe sembrare un discorso maschilista.
Io neanche mi conosco quindi... forse sono maschilista.
Importa?
Penso di no, i miei genitori stanno già facendo una mega colletta per farmi dedicare un pacco di messe quando non sarò più qui.
Sotto questo punto di vista ho il culo parato.
Non guardo la tv da ormai da una vita, per questo ho la sensazione che nel mondo le cose vadano bene come vanno.
Non vedo morti per le strade, nemmeno una crisi.
Si va avanti con la tecnologia, questo sì: hanno brevettato un touch screen che cura l'artrite.
Però mi sa che le radiazioni procureranno il cancro al pirla che lo comprerà.
Non è così tragico: se uno proprio proprio deve morire è bene che lo faccia con tutte le ossa funzionanti...
… anche se, quando sei morto, ti irrigidisci un pelino.
Persino l'imprescindibile chirurgia estetica fa passi da gigante (Ritardato) : presto le ciccione potranno diventare magre, contemporaneamente avere due tettone da paura.
Basterà mettere la carne decomposta (al secolo “tessuto adiposo”, al decennio “grasso”) nelle tette e sperare che non marcisca del tutto, sennò avremo ragazze dalle tettone putrefatte.
Sarebbe una svolta nel mondo delle perversioni: il mondo si popolerà di casi clinici che per farsi le seghe digiteranno sui motori di ricerca dei vari siti da pippaioli: ROTTEN BREAST o DEATH TITS.
E giù di mano... coi vermi.
Il guaio è che sto troppo bene per avvelenarmi, perciò meglio finirla qui.
Vi pare?
La calma è la virtù dei forti.
Sparar cazzate è dono divino.
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