domenica 16 gennaio 2011

CINQUE GIORNI DI CLAUSURA, HO ANCORA LE FERITE


QUESTO E' UN FOTTUTO FILM DRAMMATICO, MICA LA MERDACCIA DI CANALE 5.
CONSIGLIATISSIMO.
LACRIMA MOVIE DI SERIE A









UNO DEI MIGLIORI HORROR, CHE DICO: UNO DEI MIGLIORI FILM DI SEMPRE.









I BEI GIOCHI DI UNA VOLTA.
ERA VERO CHE SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA SOTTO UNA DITTATURA ESPLICITA. ORA CHE E' SOFT MI SENTO DEPERSONALIZZATO.
E UCCIDO CRICETI.











PERSINO LE STATUE SI ROMPONO LE PALLE E PROTESTANO.
LO FANNO MEGLIO DELLE PERSONE.
QUESTO SI' CHE E' UNO SCIOPERO









Di chi non mi posso fidare?
Della mia famiglia, e di chi sennò?

Mi vogliono talmente bene che sarebbero pronti a sacrificarmi per il bene della famiglia.

È stata una settimana a dir' poco psichedelica.
Non mi ammalavo da 12 anni, senza iperbolizzazioni o ristrutturazioni mnemoniche degli accadimenti passati. M'ammalavo solo quando volevo scampare al “compito di” o all' “interrogazione della”. Possedevo un'inestimabile talento nel farmi alzare la temperatura corporea in prossimità di un pericolo didattico accademico.

Passare cinque giorni tappato in casa come un ob sul punto di strabordare, con gente che odi perché ti odia (mirror hate) è un esperimento degno di... the Experiment.

Arriva un certo punto su di cui - l'azione si svolge sopra al punto, non nel mezzo - non si recitano più ruoli, ognuno s'è identificato totalmente col ruolo recitato, la recitazione diventa azione reale.

Il confine tra recitazione e... come si chiamano le azioni quotidiane?
Non è forse una recita anche quella?
Ironico, siamo tutti dei falsi di merda, eppure dobbiamo frequentare un corso di recitazione per imparare a fare quello che facciamo tutti i giorni di fronte all'osservatore supremo, la digitale di zio Pasquale.

Fa venire i brividi e devo pure starci attento, non posso permettermi di riammalarmi ancora, un altro giorno qui e uccido qualcuno.
Non scherzo, l'esperimento si è protratto oltre l'oltre, oltre i bastioni di Orione, al di là de mei cojoni.

Sbarellando.

Non tutto il male viene per nuocere: una parte, l'estremità viene a nuocere, sennò non sarebbe un sabotatore di esistenze.
Un'altra parte, la seconda, scolice e proglottide, quella più discreta e bislacca viene a LEDERE (mettetevelo bene in testa).
Una terza parte - il male è frazionato in 3 parti, da qui la trinità, il pene coi testicoli, tutti gli altri strumenti maligni – viene a patteggiare, cercare di farvi fare compilare il modulo del cid con gli accadimenti, così che voi, facendoci pace/arrendendovi alle conseguenze, vi stamperete in faccia il classico sorriso d'inebetita rassegnazione, continuerete a subire e subire con la devozione e la maestria degna di un ragionier Fantozzi realmente operante nel nostro mondicino.

Il personaggio si scuce dal semi complesso ordito personaggio e vive di vita propria; ci ha provato pure Stephen King a scriverne, di fatto ha firmato “Richard Backman”; non se la sentiva manco lui.

Certe cose succedono.

Impossibilitato di azionare a comando quei processi a me cari, necessari a creare, comporre, codificare grafemi divertenti come solo Irvine Welsh sa fare, ho avuto modo di guardare tanta televisione. Togliendo tonnellate di film - I.A., per cecarsi dal piangere, Senza Tregua, per cecarsi e basta, Ai confini della realtà anni 80 per cecare l'occhio che tutto vede stampato alla fine di ogni episodio, altro che messaggi subliminali, provare per incazzarsi!- ho fatto caso a un fenomeno importante.

Sky è intrappolato nel limbo infra generazionale.
Rifiuta il tempo corrente.
Se non avete il pacchetto cinema - pietoso e inutile, tanto che non ce l'ho; anzi, papino non ce l'ha - , verrete travolti da una valanga di ricordi, sarete colle spalle al muro, dovrete confrontarvi col vostro passato.

Sky è rimasta imprigionata tra gli anni ottanta e i novanta.
Video, film, telefilm, provenienti dal temibile decennio binomio letale. Colori e trame pompose, temi da sala bingo, vortici d'orrore a norma di censore dotato di sensibilità sitcommiana.

Di tanta spazzatura ho rivalutato “Il principe di Bel- Air”.
Telefilm atipico, grande Will Smith.
Will ha sempre fatto grandi cose, glielo si deve concedere.

Perché concederglielo? È suo di diritto.

Cosa?

E io che cazzo ne so, sto parlando a vanvera.

Ho cercato di aggiornarmi sulle perversioni del nostro bel mondo ma non ho fatto altro che tuffarmi à la backward, nel tempo e nella psiche collettiva.

Guardavo un programma che guardavo a sei anni?
Iniziavo a saltellare sbrodolarmi, urlando “mamma voglio altro checciap”.

Mi trovavo di fronte a un telefilm trasmesso quando non ero ancora nato? Mi rannicchiavo in posizione fetale e con uno spillo pungevo le pareti intorno a me, cercando di ledere la sacca amniotica, così, per fare una marachella prenatale.

NDR: Colonna sonora di “The fog”: sono all'ottava traccia.
Quando arriva tu tu tu tu tu tu tu tu ta ta ta ta ta ta ta ta ta?
Poi dicono che non bisogna scaricare la musica...

La febbre ce l'ho avuta una sera soltanto.
Non me la sono potuta godere, dovevo combattere con mia madre che voleva obbligarmi a prendere le medicine - mi sento adulto, penso che non mangerò la zuppa per protesta.

Nel topico momento parossistico della malattia stavo quasi per addormentarmi, fare un sogno goliardiglioso (significa “vongole col gorgonzola fritto”; vallo a cercare su wikipedia, ecco, bravo) mi sono ritrovato una mano sulla fronte, sono saltato per lo spavento, tossendo un agglomerato di catarro indecente, fluorescente adolescente – era bello grosso- , c'era la mia adorata matrigna a fissarmi in cagnesco.

Sì, mi hanno adottato, non c'è altra spiegazione, i miei veri genitori non possono essere così rompicoglioni... sennò da chi avrei ripreso?

Eccola, è arrivata tu tu tu tu tu tu tu tu ta ta ta ta ta ta
mi sento più adulto, responsabile, così non sputerò contro il termosifone un'altra volta.

Nel letto ribollivo d'odio, “Guarda la madonna se non posso neanche ammalarmi come si vede, ariguarda tu la madre del creatore di gente ordinata e inquisitoria”, pensavo mentre cercavo spiegazioni nel buio della stanza, cercando di ricreare artificialmente la fase rem, ruotando gli occhi all'impazzata, sudando come una centrare idroelettrica dopo la bomba H.

Ve lo consiglio: provateci, nella vostra camera oscura.
Agitate gli occhio, muoveteli più veloci che potete.
Trip grantito.


A parte questo non è successo molto. Ci sono state delle chicchette, non posso negarlo, solo che quando sono malato la voglia di ridere mi passa in ultimo piano, ed è lì che mi rendo conto di quanto fallisca nei confronti della vita.

Sono sempre a caccia della risata, del ghigno liberatorio.
Penso sia un bene, sopratutto quando stai male. Invece no.
Un importante momento per la ricerca della felicità mi sono proiettato altrove.
Certo, sono rimasto cinque giorni di fila sobrio, non succedeva da quando avevo diciotto anni.

Ieri pomeriggio, mentre conversavo con Bacco dopo 120 h sulle ali del silente san Patrignano, mi sono sentito dio a mia volta.

Leggendo Welsh trovavo pace, poi mi abbandonava perché pensavo alla Tennet's rossa.

Ooooh, la Tennent's rossa, la Tennet's scotch ale.
Le pagine dei Irvine trasudano quella merda rossa di ruggine.

Oh, donna mia,
incanto di velluto
gorgheggìo solleticante
elastica anima del palloncino,
del vagabondo malato.
Oh donna mia,
lenisci i miei dolori
catarrosi nel mastro petto.
Fatti bere, oh mia signora,
come una gran puttana
almeno per un ora.
Ho i soldi, che ti credi?
Apri le cosce
ti spillo per bene
per il mio bene.
No, no, no, non ti vengo a conoscere nel fusto, no
rigogliosa arborea scultura in metallo.
Pianta metallica, torna giovane
quando potevi ubriacare
senza chieder perdono.
Era colpa sua, poteva sorridere.
Non l'ha fatto, non ti meritava.

Forse mi sta tornando la febbre, forse no.
Chi può dirlo se non la Tennet's che berrò tra quattro ore e mezzo circa?

Parlavo di chiccette successe in questi monastici giorni di depurazione briosa – notasi come il linguaggio si faccia più televisivo - , poi ho troncato il discorso per declamare odi a insostituibili signore liquide glasgowiane.

Una delle chicchette è stata mia madre a dieta, ancora un giro di pista, come ogni anno, appena passate le feste di natale.
C'è stata una conversazione telefonica con una sua amica che mi ha fatto comprendere appieno a che punto la follia possa arrivare e, con nonchalance burlarsi di tutto per andare verso le tenebre, incontro a quel che di celato vi si trova.

Risate.

In pillole riassuntive:

CONSIGLI PER UNA DIETA EQUILIBRATA.

NON MANGIATE CARBOIDRATI, CIOE' PANE E PASTA.
PER IL RESTO, POTETE MANGIARE ANCHE LA TRIPPA.

State attenti ai carboidrati, come si faceva ai tempi del Manzoni o del Pascoli.

Quando diventerò famoso voglio anch'io la preposizione articolata ad annunciare il mio regal' cognome.

L'altra chicca risale a ieri sera.
Sono stato mezzo pomeriggio in una libreria a bere vino, a collassarmi col venditore di polizze.
Abbiamo fatto un tuffo nel passato – rivivere i pietosi anni '90 in tv non mi è bastato, volevo razzolare il fondo – , poi mi sono tuffato al Barcode dove ho parlato col “genio”, il tizio che a quattro anni giocava coi libri e a sei conosceva latino e greco meglio di un professore della mutua.

Dopo aver appurato che “stavo sprecando il suo tempo perché non leggo la poesia e, se non leggi la poesia, non puoi comunicare con lui perché non puoi capirlo”, sono tornato a casa e, in mezzo alla piazza dove c'è il mio palazzo ho mollato una vomitata rosso Campari.
Non sono riuscito a trattenermi, dovevo farlo e l'ho fatto.

No, non mi sento in colpa.

FIGURATEVI SE UNO STRONZO CHE VOMITA E' UNA CHICCETTA.
DI FATTO L'HA CHICCETTA E' UN'ALTRA.

Era un preambolo all'embolo nel cervello di 'sta cazzo di chiccetta che ora racconterò.

Oh, mi ha fatto ridere.

Mi sono messo a vedere Scott Pilgrim vs. The world, gran toccasana quando mi sento di merda. È rincasato mio padre, grande appassionato di film d'azione senza storia senza senso – ha paura, si mette sulle difensive in kevlar, quando lo sceneggiatore pretende dire troppe cose all'infuori degli spari, dei calci volanti, della vendetta contro i cattivi - , e si è fermato incantato di fronte allo schermo.

Morale della favola ha resistito a ben due minuti di film, urlando “porca puttana che botta, cazzo che calcio, gli ha fatto male”.

Ha resistito al capolavoro fin quando ha intuito che non era un poliziesco continuativo, cioè un ora e mezza di sparatorie, sangue, femmine puttane da vendicare ecc; l'anima der parp!!!

Scott pilgrim secondo me è uno dei film più geniali mai fatti (cazzo vuoi? Torna a vedere la videoarte, pezzo di merda pezze al culo) eppure mio padre è riuscito a trovarci un'interessante componente marziale degna di due minuti e mezzo della sua preziosa attenzione (mica ho sprecato il suo tempo come ho irragionevolmente fatto con la porzione temporale del genio, eh!).

Di fatto Scott Pilgrim l'avrei fatto interpretare a Maurizio Merli o a limite a Henry Silva d'annata.



Vado a prelevare qualcosa dal frigorifero e ci trovo il cazzo di Bobbit insanguinato.



Mi si è alzato lo stomaco, tanto che stava per uscirmi dalla bocca come successe alle budella di Phil Anselmo quando s'ostinava a urlare come una cornacchia potenziata da calci nel di dietro da uno stivale con la punta rinforzata in acciaio incandescente come i pomodorini serviti durante la cena di gala organizzata dallo staff alle dipendenze della contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare.

Una salsiccia di fegato delle dimensioni di un pene completamente intrisa nel suo stesso sasngue.

Il frigorifero odorava di cazzo insanguinato.

Uno schifo inenarrabile.

'coddio che schifo, non vedevo una schifezza volontariamente perversa del genere da quando vidi per sbaglio “La dolce Vita” una domenica mattina.

Brrrrrrrrrrr.

Struccata, acchittata da signorina per bene, Ruby non vale un cazzo, è una ciofeca.
Agghindata da cittadina fallita italiana media è veramente fottibile su tutti e tre i fronti (ora che la tecnologia lo permette esistono anche le scopate, in 3-D).

La mia perplessità scaturisce dai 7000,00€ (è un po', eh? En pochi!!!) regalati dal nostro amato presidente per CA-RI-TA'.

Innanzitutto il presidente fa il razzista solo quando non può fottersi l'immigrato.

Da i nostri 7000 euro a una marocchina CHE E' IN DIFFICOLTA' e a noi non ci pensi solo perché non possiamo ciucciartelo?

Cazzo è 'sta storia?

A 'sto punto direi: se non se l'è scopata qualcuno dovrà farlo, no?
Settemila euro per niente in cambio non li ho mai ricevuti.

Lei sostiene che il presidente è una persona squisita con cui si può parlare anche del più e del meno, oltre le questioni politiche.
Alla domanda “Di cosa avete parlato?”, lei ha detto qualcosa tipo, “E' stata una cena tricolore”.

...
...
...
... ... ... what? (in inglese significa “cioè la madonna era vergine di dietro e la bibbia parlava di altro?).

Una cena tricolore... conoscendo le perversioni del massone Silvio non posso che interpretarla così.

A casa di quello lì basso con la pelle talmente tirata che mi sa che tra quei nei in facci ci sia anche il buco del culo, c'erano 10 ragazze dai 10 in su, tutte felici di trovarsi con un coetaneo di 10 lustri più giovane (visto quanti riferimenti cabalistici?).

Durante la cena il presidente ha cercato di forzare l'ano d'ognuna delle 10 con una fiera bandiera, servendosi della parte del drappo, risparmiandosi l'infibulazione con il lato dell'asta per il gran finale, insieme al caviale, allo champagne e ai fuochi d'artificio rituali.

In questo caso il presidente è colpevole di sfondamento preterintenzionale di una decina di soggetti giuridici d'altre nazioni terzomondali.

Visto che padronanza di linguaggio?
Sapevo che avrei dovuto studiare giurisprudenza, anche se in diritto avevo 2 - e ce l'avevo perché Joe Porchetta, il professore, nutriva gran simpatia per me - .

... Joe Porchetta... chissà perché mi hai bocciato...

Sta sicuro: non eravamo noi a prenderti in giro, lo facevi tu stesso, ogni passo che muovevi.

Ho scoperto che esiste un sito elettrizzante.

www. Twitteritalia.it

Non sarebbe meglio prendere tutti i libri e bruciarli in piazza?

Contrariamente a quello che ci vogliono propinare, il buco nell'ozono c'è proprio perché non inquiniamo abbastanza.

Per chi non lo sapesse.

Dopo circa una trentina d'anni, il buco nell'ozono ha iniziato a pensare grazie alla nostra lacca per capelli.

È vivo, osserva ciò che facciamo.

Praticamente abbiamo dato vita al dio della chiesa.
L'abbiamo fatto esistere coi deodoranti.
La madonna è CieloAlto; ecco perché è tra le lacche più costose.

... le “lacche” più costose.

Insomma, 'sto cazzo di ozono sempre fermo lì, come il buco tra due chiappe, sì annoia.
Quando ti annoi e per giunta sei impossibilitato, non puoi fare niente di niente, cosa ti rimane da fare se non mangiare e mangiare?

Se non ci diamo una mossa a nutrirlo col fumo provocato dagli inutili libri della terra, il buco s'incazzerà, abbatterà carestia e pestilenze su di noi.

Vale la pena estinguersi per fare le fighette ecologiste?

Allora cosa aspettate?

È ora di prendere tutte quelle pile che non usate più e bruciarle con la benzina.
Non preoccupatevi, una volta spentesi avrete la scusa per fare una vacanza al mare – anche l'Adriatico ha bisogno della sua dose di Mercurio, sennò va in para dura!

Invece di portare i vostri bambini al parco, parcheggiateli di fronte alla play o insegnateli qualcosa d'istruttivo distruttivo.
Quando gli si temprerà mai il carattere?
Non è difficile farsi amare dai figli quando gli si insegna a produrre fulminato di mercurio.

Impareranno tante cose.
E le faranno saltare in aria.

L'epoca delle merendine, della famiglia del mulino bianco è finita baby, qui ci vogliono detonazioni degne della fine della prima decade del fallimentare 2000.

Impegnatevi nella sacra arte dell'esplosivo, dimostrate ai cinesi che gli italiani non sono da meno del creare disagio e distruzione.

Per dio, la famiglia e la bandiera (stavolta dal lato dell'asta).

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