Ieri
pomeriggio ho seguito una processione (pagana).
Un trenino
di samba.
10 persone
coi tamburi camminavano per il centro della Città (tutta sorridente,
persino gli sbirri ridevano), suonando ritmi coinvolgenti.
Anch'io
ridevo, e seguivo il gregge.
È stato
magnifico; sembrava una rievocazione storica (involontaria) di una
cerimonia maya.
Mi sono
messo nei panni (nel costumino) di un azteco e ho capito che era un
bel periodo per vivere, quello lì.
Era bello
essere maya, fino a quando non è arrivato Merd Ghìbson per
cristianizzarli (a pedate nel culo)
Non so cosa
mi sta succedendo, ultimamente ho una paura fottuta.
Di cosa?
Di scrivere.
Se si tratta
del blog, bene (tanto è solo uno sfogo che poi piazzo qui, sul web,
e chi vuole può usufruirne, senza impegno), quando si tratta di
narrativa va tutto a mignotte.
Ho paura dei
miei personaggi.
Quando sono
ignoranti, cafoni e sboccati mi diverte dargli vita, vedere cosa
faranno.
Quando le
cose si fanno un po' più serie... blocchi, dubbi, incertezze...
pa-uuuu-ra.
Diopoooo.
Ma –
giustamente – checcazzovenefregaaavoi, no?
Siete qui
per farvi un paio di risate, no?
Vi capisco;
non leggerei mai un blog che non sputa veleno.
E allora
prendo il giornale e vediamo che cosa ci dicono i nostri padroni.
Proprio come
tre, quattro anni fa, quando la domenica mattina mi svegliavo ancora
ubriaco del sabato, andavo sul sito dell'Ansa e me la prendevo pure
con la rotella del mouse del redattore.
Bei tempi.
Per fortuna
andati.
E sepolti.
Alùra, c'è
da fare una precisazione prima della valanga velenosa:
Abito in
provincia di Verona (Valeggio sulla Minchia, per l'esattezza).
In tutti i
cazzo di bar della provincia di Verona troverete solo, esclusivamente
due giornali: L'Arena e la Gazzetta dello Spòrc.
Il che la
dice lunga sull'orientamento antropologico culturale dei veneti;
praticamente il mondo inizia dalla punta del veneto e finisce un po'
prima del confine della fine (lì già cominciano a essere troppo
terroni per essere considerati veneti).
Non è che
ai veneti interessino solo i cazzi loro e della loro provincia; è
semplicemente che, essendo questo, un mondo illusorio, i veneti sanno
di per certo che al di fuori del veneto c'è solo Matrix, cioè un
universo digitale illusorio, che non esiste.
Verona
esiste; il resto è un illusione.
Neanche
l'amore infinito è l'unica verità; solo l'Arena di Verona è reale,
TUTTO IL RESTO E' ILLUSIONE.
David Icke
dovrebbe cambiare il titolo del suo libro.
VAIII:
VERONA (e
dove, sennò?!?!?!?), SVASTICHE SULLA SINAGOGA.
Che dire? In
questa epoca del precariato, tutti possono cambiare orientamento
politico, persino loro.
Questa è un
modo di leggere la notizia.
Io parto
sempre dal presupposto che ogni cosa può essere letta su più piani,
perciò, se il giornale scrive questo titolo non vuol dire che
l'articolo voglia dire solo questo, ossia che ci sono colpevoli da
punire e innocenti poverini che si sono trovati i muri imbrattati;
potrebbero essere stati loro a fare quei segni, e spiego anche
perché.
Tutti i
culti sono basati sulla venerazione del sole, non a caso Gesù è
considerato un “Messia Solare”, così come tutti gli altri
amichetti delle religioni organizzate dai governi per tenere la
popolazione in schiavitù infantile-regressiva.
La svastica
è un simbolo babilonese usato per rappresentare il sole. Che male
c'è? Una croce e una svastica sono simboli diversi per rappresentare
la stessa inculatura, perciò, è come se qualcuno avesse disegnato
un crocifisso sulla fiancata di una croce cristiana.
Non è
successo niente di grave, anzi, mi ha dato un idea: immaginate che
bel vandalismo-non vandalismo sarebbe, andare in giro per negozi,
centri commerciali, cinema ecc. e con lo spray nero scrivere (tipo)
“Cinema” sulla fiancata del cinema, “Centro commerciale”
all'ingresso del suddetto e così via. È un po' come a Milano 2 e
Milano 3: c'è un laghetto? Affianco c'è un cartello con scritto
“Laghetto”. C'è un ponte? La scritta “Ponte” troneggia lì
affianco; magari qualcuno poteva vacillare nel dubbio.
Perciò mi
rivolgo agli anarchici e ai punk (che, oltre agli scontenti politici,
sono gli unici rimasti a fare i disegnini con gli spray sui muri)
dicendo loro di fare questa bellissima cosa, cioè andare in giro a
mettere i puntini sulle I, scrivendo con lo spray nero il nome delle
cose. C'è un forno? Cazzo, l'insegna non basta; metteteci voi una
bella scritta. FORNO. Scrivetela a caratteri leggibili. La gente deve
sapere.
Eh.
LA RIPRESA
E' LENTA CRESCONO I RISCHI (senza punti, senza virgole; fortuna che
un giornalista doveva laurearsi; non sanno neanche checcazzo è la
punteggiatura).
Ma: ripresa
di che cosa? Cosa faranno, chiederanno più soldi in prestito e
diranno che c'è stata la ripresa? Ok, ma quei soldi, come gli altri
e gli altri ancora andranno pagati. E quando li pagheremo checcazzo
succederà, un'altra crisi? Ma è logico, è come è sempre stato.
Non cambia un cazzo di niente. Sempre la solita minestra. Il che
significa che va tutto bene; finché lo status quo rimane quo, qui e
qua possono farsi i cazzi loro, tanto quando tuo nonno è Paperon De
Paperoni (un banchiere) puoi permetterti tante libertà più degli
altri che non spacciano denaro.
Pensate che
storia: è nato prima lo spaccio di denaro che quello di droga; nel
senso: prima che l'uomo rendesse certe piante illegali (la natura è
illegale, porcoddio!) l'oppio, la marijiuana e derivati venivano
venduti /usati liberamente da un sacco di persone. Il denaro, invece,
che non esiste in natura (e che è contro natura) lo spacciavano gli
emissari del Re. E la gente lo acquistava. Perciò, è nato prima
l'uovo o la gallina?
Secondo me è
nato prima chi si fa delle domande del cazzo.
Ora c'è una
notizia che non commenterò perché verrebbero fuori le mie solite
cazzatelle anticlericali e sono stufo di fare l'adolescente
arrabbiato.
Ma interessa
riportare il titolo perché pare più una bestemmia: “GRANDE FOLLA
PER LA MADONNA DI FATIMA”.
Quando
ci metti di mezzo i santi sembrano sempre bestemmie, tipo, anni fa
lessi un cartello: “FIERA DELLA MADONNA”; pensai “cazzo, che
figata, ci vado”: mi sono immaginato che tu arrivi alla fiera, che
di fatto è una fiera della madonna, e c'è tutta la gente che
strilla in coro “sìììì, nguuula se prende bene, ci stiamo a
divertì dibbrutto, è proprio 'na fiera della madonna, SIIIIIII”.
Come
resistere a un posto così?
Adesso però
faccio un piccolo “salto di campo”, perché sto scrivendo al bar
e di fronte c'è un edicola che espone i titoli principali de “La
Gazzetta di Mantova” e “Corriere di Verona”; di sicuro qui nel
veneto non è arrivata la globalizzazione; se il mondo non esiste
(tolta Verona e provincia) checcazzo vuoi globalizzarti?
Qui i
veronesi dicono: - MA', il resto del mondo non esiste; se esistesse,
se proprio vogliamo farlo esistere per gioco, mi immagino i
polonordesi che mangiano polenta e i messicani che mangiano bigoli a
pranzo e cena.
I titoli in
prima pagina sulla Gazzetta di Mantova sono: il primo (lo riporto con
la punteggiatura originale; mai mi permetterei di correggere un
giornalista laureato): LADRI COL TELECOMANDO RAZZIA SULLE AUTO NEL
PARCHEGGIO DELLA DISCOTECA.
Qualcos'altro?
Io, che sono
ignorante, leggendo un titolo così scritto (e pensato), penso subito
a una discoteca qualsiasi con un parcheggio pieno di auto dove però
non ci sono automobilisti, soltanto un piccolo gruppo di persone che
assomiglia alla banda bassotti, con tanto di mascherina nera attorno
agli occhi, completamente strafatti di acido, che si aggirano per il
parcheggio cercando di cambiare canale col telecomando del digitale
terrestre.
Attimi di
panico e frustrazione; uno si mette persino a piangere: - Capo,
cazzo, perché non riusciamo a cambiare canale? Cos'è, si è rotto
il telecomando o i televisori non funzionano? Guarda questo
televisore a quattro ruote motrici; perché non cambia? Guarda, sto
spingendo il tasto “4” e invece di Emilio Fede e il suo
telegiornale spara cazzate non mi compare niente, solo un parabrezza
e una carrozzeria nera - .
Manco un
racconto di Ballard.
Poi: “RAZZIA
SULLE AUTO”. I ladri dovevano essere inesperti.
Io farei una
razzia dentro, all'interno dell'auto, perché sull'auto, SOPRA L'AUTO
non c'è un cazzo, a parte il tettuccio e, toh, l'antenna della
radio.
Ok, magari
il proprietario si stava facendo una birra e l'ha lasciata a metà
sul tettuccio della sua Mercedes, allora il ladro ruba, fa razzia
degli averi del proprietario dell'auto in questione. Tolta
quest'evenienza, non so che razzia si possa apportare alla parte
superiore-esterna di una macchina.
E poi,
questa storia dei ladri col telecomando diventa bieca; ma il
telecomando era di loro proprietà? Se l'erano portato da casa o
hanno rubato anche quello? E poi: il telecomando è stato “rubato”,
“sottratto indebitamente” o è stato razziato? Se il titolo parla
di razzia, probabilmente i ladri erano anche leghisti, di conseguenza
razzisti (avendo razziato), e in più anche coglioni, perché se alla
scuola di ladri gli hanno (sicuramente) insegnato che il bottino, il
meglio di una macchina lo si trova al suo interno (esattamente nel
cruscotto), checcazzo volevano rubare “SULL'AUTO”?
È davvero
un mondo strano.
STRAVERONA,
UNA FESTA IN CORSA.
Stavolta,
chi ha scritto, è a conoscenza del grafema “,” (virgola), perciò
il lettore, un attimino può rasserenarsi.
Per quel che
mi riguardo, grazie a quella virgola, per la prima volta all'interno
di un mondo giornalistico mi sono sentito capito, compreso.
Grazie.
Ma poi è
normale che sorge il dubbietto: come fai a fare una festa in corsa?
Col fiatone
io non riesco a festeggiare; è proprio una cosa meccanica.
Quando
sono stanco non mi sento in possesso di sovrannaturali energie che mi
consentano di godere appieno di una situazione festosa, in primo
luogo perché mi girano i coglioni, in secondis perché alle feste io
mi ubriaco, e sfido chiunque a godersi un mojito mentre corre come un
dannato; è da girone dantesco: “E gli alcoolizzati erano
condannati a correre in eterno col bicchiere in mano, e a non potersi
godere i piaceri secondari della bevanda”.
MALTRATTA LA
MADRE E FINISCE IN CARCERE.
Forse hanno
coniato leggi che mi sono perso, nel frattempo. Nel 98% delle
famiglie succede il contrario, i genitori maltrattano i figli, li
stuprano-castrano psicologicamente; e nessuno va in carcere.
Quando
succede l'inverso vai in galera.
Di nuovo
conferma che la legge è uguale per tutti quelli appartenenti a una
determinata fascia di reddito basso-bassa.
Adesso
torniamo all'Arena, alle sue fantastiche notizie padano-centriste.
Ci sono due
notizie (in prima pagina) il cui titolo inizia con “Mezzo”:
“Mezza Europa sott'acqua” e “Mezzo secolo fa la morte del Papa
del concilio”.
Mezzo +
Mezzo = due mezze notizie, sommate insieme, danno una notizia di
merda.
MEZZA EUROPA
SOTT'ACQUA: è la teoria darwinista all'inverso: i batteri che
diventano pesci che diventano rettili che diventano scimmie che
diventano australopitechi che diventano commessi e operai che poi
alla fine il ciclo involve, gli spuntano le branchie e tornano a
vivere in ambienti idrofili; qualcuno ha deciso di immergerci
nell'acqua, così, per farci stare più comodi nel nostro nuovo
habitat naturale.
MEZZO SECOLO
FA LA MORTE DEL PAPA... mezzo secolo fa?
50 anni fa?
Ma a me
checcazzo me ne frega di uno che è morto cinquant'anni fa?
Il giornale
non dovrebbe dare le notizie del giorno?
Ok, era un
giorno anche quello, e quel determinato giorno i giornali scrivevano
“Oggi è morto il Papa”. Stiamo tornando indietro nel tempo (poi
dicono che la macchina per viaggiare indietro nel tempo è una
cazzata). C'è già, la macchina del tempo: sono le menti dei
giornalisti che ci fanno vivere nel passato. Io non dico di vivere il
presente - sarebbe una cosa troppo zen e a noi non ci piace - però,
cazzo, almeno vivere nelle prossimità cronologiche del periodo che
stiamo attraversando direttamente in prima persona sarebbe carino.
Così, tanto
per... no?
UNO SCIAME
D'API IN CENTRO MOMENTI DI PAURA IN VIA ROMA.
Sti cazzo di
veneti, sono diventati razzisti pure con le api; adesso ci hanno
paura pure di loro. E di cos'hanno paura, che le api gli rubano i
posti di lavoro nei call center? Che le api si ciulano un po' di
telecomandi e te le ritrovi nei parcheggi delle discoteche a fare
razzie sulle auto?
Se le api
decidono di andare in centro a fare un po' di shopping, non è anche
un loro diritto? Se vanno in centro, che cazzo te ne frega a te?
Perché devi avere paura? Sono cittadini del mondo, come te. Se tu
non gli rompi le palle loro ti lasciano nel tuo brodo. Anzi, sei tu
che vai a ciulargli il miele e sulla “Gazzetta dell'alveare” mica
stanno a piangere “Umano in centro della piazza della regina fa
razzia sull'alveare 50 grammi di miele ciulati”.
Certo che
siamo dei bei stronzi, noi umani, la specie più evoluta.
Evoluzione e
paura non possono coesistere; se hai paura sei involuto.
FUORI STRADA
IN MOTOCICLETTA GRAVI DUE VERONESI.
Da quando in
qua fabbricano fuoristrada-motocicletta?
Cos'è, una
moto con quattro ruote motrici?
Allora non è
più una moto, è un veicolo che si eleva al rango di automobile, se
ha quattro ruote.
Poi:
“centauri”. …? Dove cazzo siamo, in un poema omerico? I
centauri esistono solo nella mitologia. La mitologia si svolge
nell'antichità; se in passato avevano le motociclette, e ci andavano
in giro i centauri, allora è vera la storia che tecnologie aliene
furono donate agli esseri umani.
Un altro
modo di leggerla è: FUORISTRADA IN MOTOCICLETTA.
Prima
c'erano i gay, persone che si accoppiano con persone del proprio
sesso.
Poi sono
arrivati i trans, donne che però hanno il cazzo e scopano gli
uomini.
Adesso
persino le creazioni tecnologiche si ibridano.
Ma è un
loro diritto, perdinci: un fuoristrada lavora sodo tutta la
settimana, macina km e km di asfalto e la domenica che fa? Si va a
fare in giro in moto. Cazzo, cammina tutti i giorni, cammina cammina
fino a tarda sera, poi si sente stanco. La domenica, per andare a
farsi un giro (magari va a scambiare un paio di chiacchiere con le
api, in centro), salta in sella alla sua bella Honda (sempre se il
centauro che già c'era sopra glielo permette) e va a vivere
relazioni meccaniche. Un po' come noi.
Che razza di
tempi: prima il diritto di voto alle donne, adesso addirittura
permettono a un veicolo di possedere un veicolo da usare come vuole.
Poi, andiamo
alla prima pagina dopo la prima pagina, che sarebbe la seconda
pagina.
DIFESA DI
BERLUSCONI: RUBY MENTE, SOLO SCENE.
Tralascio la
parte grammaticale e arrivo subito con un appunto personale,
smaliziato.
Ci vantiamo
di essere adulti e vaccinati (cioè coglioni; se ti fai vaccinare è
come se vai da un dottore e dici “Mi eutanasizzi, la prego”).
Crediamo di
non credere più a babbo natale.
Perché
diamo ascolto, perché perdiamo tempo a pensare a queste cazzate.
Allora: io
Ruby me la chiaverei. Molti se la farebbero; non é proprio un cesso
da buttare via.
Lei, Ruby,
passa una notte col presidente del consiglio, Berlusconi, una persona
che è in grado di scoparsi 60 milioni di persone
CONTEMPORANENAMENTE e... secondo te una bottarella anche a lei non
gliela da?
Non
raccontiamoci palle.
Comunque,
anche fosse, checazzo me ne frega a me chi si scopa Berlusconi?!
Saranno cazzi suoi?
Forse ho
capito.
È la
sindrome da tradimento, classica negli umani.
Quando uno
scopa con te (o ti si scopa) scatta subito il trip del possesso:
Lui/lei è mio/a.
Se la
nazione si è sentita sedotta e abbandonata da quel latin lover pluri
ottantenne, adesso è gelosa perché invece di scopare me, te, questo
e quell'altro, lui se ne va con un'altra.
Spero solo
che dopo Ruby non vada a scoparsi un centauro mentre uno sciame d'api
gira il filmato abusivo da mettere su youtube.
A quel punto
penso che berlusconi se la prenderà con l'ape regina comunista che è
contro di lui.
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