martedì 4 giugno 2013

NOTIZIE DI OGGI (ANCHE SE L'HO SCRITTO IERI)

Ieri pomeriggio ho seguito una processione (pagana).
Un trenino di samba.
10 persone coi tamburi camminavano per il centro della Città (tutta sorridente, persino gli sbirri ridevano), suonando ritmi coinvolgenti.
Anch'io ridevo, e seguivo il gregge.
È stato magnifico; sembrava una rievocazione storica (involontaria) di una cerimonia maya.

Mi sono messo nei panni (nel costumino) di un azteco e ho capito che era un bel periodo per vivere, quello lì.
Era bello essere maya, fino a quando non è arrivato Merd Ghìbson per cristianizzarli (a pedate nel culo)

Non so cosa mi sta succedendo, ultimamente ho una paura fottuta.
Di cosa?
Di scrivere.
Se si tratta del blog, bene (tanto è solo uno sfogo che poi piazzo qui, sul web, e chi vuole può usufruirne, senza impegno), quando si tratta di narrativa va tutto a mignotte.

Ho paura dei miei personaggi.
Quando sono ignoranti, cafoni e sboccati mi diverte dargli vita, vedere cosa faranno.
Quando le cose si fanno un po' più serie... blocchi, dubbi, incertezze... pa-uuuu-ra.
Diopoooo.

Ma – giustamente – checcazzovenefregaaavoi, no?
Siete qui per farvi un paio di risate, no?
Vi capisco; non leggerei mai un blog che non sputa veleno.

E allora prendo il giornale e vediamo che cosa ci dicono i nostri padroni.
Proprio come tre, quattro anni fa, quando la domenica mattina mi svegliavo ancora ubriaco del sabato, andavo sul sito dell'Ansa e me la prendevo pure con la rotella del mouse del redattore.

Bei tempi.
Per fortuna andati.
E sepolti.

Alùra, c'è da fare una precisazione prima della valanga velenosa:
Abito in provincia di Verona (Valeggio sulla Minchia, per l'esattezza).
In tutti i cazzo di bar della provincia di Verona troverete solo, esclusivamente due giornali: L'Arena e la Gazzetta dello Spòrc.
Il che la dice lunga sull'orientamento antropologico culturale dei veneti; praticamente il mondo inizia dalla punta del veneto e finisce un po' prima del confine della fine (lì già cominciano a essere troppo terroni per essere considerati veneti).

Non è che ai veneti interessino solo i cazzi loro e della loro provincia; è semplicemente che, essendo questo, un mondo illusorio, i veneti sanno di per certo che al di fuori del veneto c'è solo Matrix, cioè un universo digitale illusorio, che non esiste.

Verona esiste; il resto è un illusione.
Neanche l'amore infinito è l'unica verità; solo l'Arena di Verona è reale, TUTTO IL RESTO E' ILLUSIONE.

David Icke dovrebbe cambiare il titolo del suo libro.

VAIII:

VERONA (e dove, sennò?!?!?!?), SVASTICHE SULLA SINAGOGA.
Che dire? In questa epoca del precariato, tutti possono cambiare orientamento politico, persino loro.
Questa è un modo di leggere la notizia.
Io parto sempre dal presupposto che ogni cosa può essere letta su più piani, perciò, se il giornale scrive questo titolo non vuol dire che l'articolo voglia dire solo questo, ossia che ci sono colpevoli da punire e innocenti poverini che si sono trovati i muri imbrattati; potrebbero essere stati loro a fare quei segni, e spiego anche perché.
Tutti i culti sono basati sulla venerazione del sole, non a caso Gesù è considerato un “Messia Solare”, così come tutti gli altri amichetti delle religioni organizzate dai governi per tenere la popolazione in schiavitù infantile-regressiva.
La svastica è un simbolo babilonese usato per rappresentare il sole. Che male c'è? Una croce e una svastica sono simboli diversi per rappresentare la stessa inculatura, perciò, è come se qualcuno avesse disegnato un crocifisso sulla fiancata di una croce cristiana.
Non è successo niente di grave, anzi, mi ha dato un idea: immaginate che bel vandalismo-non vandalismo sarebbe, andare in giro per negozi, centri commerciali, cinema ecc. e con lo spray nero scrivere (tipo) “Cinema” sulla fiancata del cinema, “Centro commerciale” all'ingresso del suddetto e così via. È un po' come a Milano 2 e Milano 3: c'è un laghetto? Affianco c'è un cartello con scritto “Laghetto”. C'è un ponte? La scritta “Ponte” troneggia lì affianco; magari qualcuno poteva vacillare nel dubbio.
Perciò mi rivolgo agli anarchici e ai punk (che, oltre agli scontenti politici, sono gli unici rimasti a fare i disegnini con gli spray sui muri) dicendo loro di fare questa bellissima cosa, cioè andare in giro a mettere i puntini sulle I, scrivendo con lo spray nero il nome delle cose. C'è un forno? Cazzo, l'insegna non basta; metteteci voi una bella scritta. FORNO. Scrivetela a caratteri leggibili. La gente deve sapere.
Eh.

LA RIPRESA E' LENTA CRESCONO I RISCHI (senza punti, senza virgole; fortuna che un giornalista doveva laurearsi; non sanno neanche checcazzo è la punteggiatura).

Ma: ripresa di che cosa? Cosa faranno, chiederanno più soldi in prestito e diranno che c'è stata la ripresa? Ok, ma quei soldi, come gli altri e gli altri ancora andranno pagati. E quando li pagheremo checcazzo succederà, un'altra crisi? Ma è logico, è come è sempre stato. Non cambia un cazzo di niente. Sempre la solita minestra. Il che significa che va tutto bene; finché lo status quo rimane quo, qui e qua possono farsi i cazzi loro, tanto quando tuo nonno è Paperon De Paperoni (un banchiere) puoi permetterti tante libertà più degli altri che non spacciano denaro.
Pensate che storia: è nato prima lo spaccio di denaro che quello di droga; nel senso: prima che l'uomo rendesse certe piante illegali (la natura è illegale, porcoddio!) l'oppio, la marijiuana e derivati venivano venduti /usati liberamente da un sacco di persone. Il denaro, invece, che non esiste in natura (e che è contro natura) lo spacciavano gli emissari del Re. E la gente lo acquistava. Perciò, è nato prima l'uovo o la gallina?
Secondo me è nato prima chi si fa delle domande del cazzo.

Ora c'è una notizia che non commenterò perché verrebbero fuori le mie solite cazzatelle anticlericali e sono stufo di fare l'adolescente arrabbiato.
Ma interessa riportare il titolo perché pare più una bestemmia: “GRANDE FOLLA PER LA MADONNA DI FATIMA”.
Quando ci metti di mezzo i santi sembrano sempre bestemmie, tipo, anni fa lessi un cartello: “FIERA DELLA MADONNA”; pensai “cazzo, che figata, ci vado”: mi sono immaginato che tu arrivi alla fiera, che di fatto è una fiera della madonna, e c'è tutta la gente che strilla in coro “sìììì, nguuula se prende bene, ci stiamo a divertì dibbrutto, è proprio 'na fiera della madonna, SIIIIIII”.
Come resistere a un posto così?

Adesso però faccio un piccolo “salto di campo”, perché sto scrivendo al bar e di fronte c'è un edicola che espone i titoli principali de “La Gazzetta di Mantova” e “Corriere di Verona”; di sicuro qui nel veneto non è arrivata la globalizzazione; se il mondo non esiste (tolta Verona e provincia) checcazzo vuoi globalizzarti?
Qui i veronesi dicono: - MA', il resto del mondo non esiste; se esistesse, se proprio vogliamo farlo esistere per gioco, mi immagino i polonordesi che mangiano polenta e i messicani che mangiano bigoli a pranzo e cena.

I titoli in prima pagina sulla Gazzetta di Mantova sono: il primo (lo riporto con la punteggiatura originale; mai mi permetterei di correggere un giornalista laureato): LADRI COL TELECOMANDO RAZZIA SULLE AUTO NEL PARCHEGGIO DELLA DISCOTECA.

Qualcos'altro?
Io, che sono ignorante, leggendo un titolo così scritto (e pensato), penso subito a una discoteca qualsiasi con un parcheggio pieno di auto dove però non ci sono automobilisti, soltanto un piccolo gruppo di persone che assomiglia alla banda bassotti, con tanto di mascherina nera attorno agli occhi, completamente strafatti di acido, che si aggirano per il parcheggio cercando di cambiare canale col telecomando del digitale terrestre.
Attimi di panico e frustrazione; uno si mette persino a piangere: - Capo, cazzo, perché non riusciamo a cambiare canale? Cos'è, si è rotto il telecomando o i televisori non funzionano? Guarda questo televisore a quattro ruote motrici; perché non cambia? Guarda, sto spingendo il tasto “4” e invece di Emilio Fede e il suo telegiornale spara cazzate non mi compare niente, solo un parabrezza e una carrozzeria nera - .
Manco un racconto di Ballard.
Poi: “RAZZIA SULLE AUTO”. I ladri dovevano essere inesperti.
Io farei una razzia dentro, all'interno dell'auto, perché sull'auto, SOPRA L'AUTO non c'è un cazzo, a parte il tettuccio e, toh, l'antenna della radio.
Ok, magari il proprietario si stava facendo una birra e l'ha lasciata a metà sul tettuccio della sua Mercedes, allora il ladro ruba, fa razzia degli averi del proprietario dell'auto in questione. Tolta quest'evenienza, non so che razzia si possa apportare alla parte superiore-esterna di una macchina.
E poi, questa storia dei ladri col telecomando diventa bieca; ma il telecomando era di loro proprietà? Se l'erano portato da casa o hanno rubato anche quello? E poi: il telecomando è stato “rubato”, “sottratto indebitamente” o è stato razziato? Se il titolo parla di razzia, probabilmente i ladri erano anche leghisti, di conseguenza razzisti (avendo razziato), e in più anche coglioni, perché se alla scuola di ladri gli hanno (sicuramente) insegnato che il bottino, il meglio di una macchina lo si trova al suo interno (esattamente nel cruscotto), checcazzo volevano rubare “SULL'AUTO”?
È davvero un mondo strano.

STRAVERONA, UNA FESTA IN CORSA.
Stavolta, chi ha scritto, è a conoscenza del grafema “,” (virgola), perciò il lettore, un attimino può rasserenarsi.
Per quel che mi riguardo, grazie a quella virgola, per la prima volta all'interno di un mondo giornalistico mi sono sentito capito, compreso.
Grazie.
Ma poi è normale che sorge il dubbietto: come fai a fare una festa in corsa?
Col fiatone io non riesco a festeggiare; è proprio una cosa meccanica.
Quando sono stanco non mi sento in possesso di sovrannaturali energie che mi consentano di godere appieno di una situazione festosa, in primo luogo perché mi girano i coglioni, in secondis perché alle feste io mi ubriaco, e sfido chiunque a godersi un mojito mentre corre come un dannato; è da girone dantesco: “E gli alcoolizzati erano condannati a correre in eterno col bicchiere in mano, e a non potersi godere i piaceri secondari della bevanda”.

MALTRATTA LA MADRE E FINISCE IN CARCERE.
Forse hanno coniato leggi che mi sono perso, nel frattempo. Nel 98% delle famiglie succede il contrario, i genitori maltrattano i figli, li stuprano-castrano psicologicamente; e nessuno va in carcere.
Quando succede l'inverso vai in galera.
Di nuovo conferma che la legge è uguale per tutti quelli appartenenti a una determinata fascia di reddito basso-bassa.

Adesso torniamo all'Arena, alle sue fantastiche notizie padano-centriste.

Ci sono due notizie (in prima pagina) il cui titolo inizia con “Mezzo”: “Mezza Europa sott'acqua” e “Mezzo secolo fa la morte del Papa del concilio”.
Mezzo + Mezzo = due mezze notizie, sommate insieme, danno una notizia di merda.

MEZZA EUROPA SOTT'ACQUA: è la teoria darwinista all'inverso: i batteri che diventano pesci che diventano rettili che diventano scimmie che diventano australopitechi che diventano commessi e operai che poi alla fine il ciclo involve, gli spuntano le branchie e tornano a vivere in ambienti idrofili; qualcuno ha deciso di immergerci nell'acqua, così, per farci stare più comodi nel nostro nuovo habitat naturale.

MEZZO SECOLO FA LA MORTE DEL PAPA... mezzo secolo fa?
50 anni fa?
Ma a me checcazzo me ne frega di uno che è morto cinquant'anni fa?
Il giornale non dovrebbe dare le notizie del giorno?
Ok, era un giorno anche quello, e quel determinato giorno i giornali scrivevano “Oggi è morto il Papa”. Stiamo tornando indietro nel tempo (poi dicono che la macchina per viaggiare indietro nel tempo è una cazzata). C'è già, la macchina del tempo: sono le menti dei giornalisti che ci fanno vivere nel passato. Io non dico di vivere il presente - sarebbe una cosa troppo zen e a noi non ci piace - però, cazzo, almeno vivere nelle prossimità cronologiche del periodo che stiamo attraversando direttamente in prima persona sarebbe carino.
Così, tanto per... no?

UNO SCIAME D'API IN CENTRO MOMENTI DI PAURA IN VIA ROMA.
Sti cazzo di veneti, sono diventati razzisti pure con le api; adesso ci hanno paura pure di loro. E di cos'hanno paura, che le api gli rubano i posti di lavoro nei call center? Che le api si ciulano un po' di telecomandi e te le ritrovi nei parcheggi delle discoteche a fare razzie sulle auto?
Se le api decidono di andare in centro a fare un po' di shopping, non è anche un loro diritto? Se vanno in centro, che cazzo te ne frega a te? Perché devi avere paura? Sono cittadini del mondo, come te. Se tu non gli rompi le palle loro ti lasciano nel tuo brodo. Anzi, sei tu che vai a ciulargli il miele e sulla “Gazzetta dell'alveare” mica stanno a piangere “Umano in centro della piazza della regina fa razzia sull'alveare 50 grammi di miele ciulati”.
Certo che siamo dei bei stronzi, noi umani, la specie più evoluta.
Evoluzione e paura non possono coesistere; se hai paura sei involuto.

FUORI STRADA IN MOTOCICLETTA GRAVI DUE VERONESI.
Da quando in qua fabbricano fuoristrada-motocicletta?
Cos'è, una moto con quattro ruote motrici?
Allora non è più una moto, è un veicolo che si eleva al rango di automobile, se ha quattro ruote.
Poi: “centauri”. …? Dove cazzo siamo, in un poema omerico? I centauri esistono solo nella mitologia. La mitologia si svolge nell'antichità; se in passato avevano le motociclette, e ci andavano in giro i centauri, allora è vera la storia che tecnologie aliene furono donate agli esseri umani.
Un altro modo di leggerla è: FUORISTRADA IN MOTOCICLETTA.
Prima c'erano i gay, persone che si accoppiano con persone del proprio sesso.
Poi sono arrivati i trans, donne che però hanno il cazzo e scopano gli uomini.
Adesso persino le creazioni tecnologiche si ibridano.
Ma è un loro diritto, perdinci: un fuoristrada lavora sodo tutta la settimana, macina km e km di asfalto e la domenica che fa? Si va a fare in giro in moto. Cazzo, cammina tutti i giorni, cammina cammina fino a tarda sera, poi si sente stanco. La domenica, per andare a farsi un giro (magari va a scambiare un paio di chiacchiere con le api, in centro), salta in sella alla sua bella Honda (sempre se il centauro che già c'era sopra glielo permette) e va a vivere relazioni meccaniche. Un po' come noi.
Che razza di tempi: prima il diritto di voto alle donne, adesso addirittura permettono a un veicolo di possedere un veicolo da usare come vuole.

Poi, andiamo alla prima pagina dopo la prima pagina, che sarebbe la seconda pagina.

DIFESA DI BERLUSCONI: RUBY MENTE, SOLO SCENE.
Tralascio la parte grammaticale e arrivo subito con un appunto personale, smaliziato.
Ci vantiamo di essere adulti e vaccinati (cioè coglioni; se ti fai vaccinare è come se vai da un dottore e dici “Mi eutanasizzi, la prego”).
Crediamo di non credere più a babbo natale.
Perché diamo ascolto, perché perdiamo tempo a pensare a queste cazzate.
Allora: io Ruby me la chiaverei. Molti se la farebbero; non é proprio un cesso da buttare via.
Lei, Ruby, passa una notte col presidente del consiglio, Berlusconi, una persona che è in grado di scoparsi 60 milioni di persone CONTEMPORANENAMENTE e... secondo te una bottarella anche a lei non gliela da?
Non raccontiamoci palle.
Comunque, anche fosse, checazzo me ne frega a me chi si scopa Berlusconi?! Saranno cazzi suoi?
Forse ho capito.
È la sindrome da tradimento, classica negli umani.
Quando uno scopa con te (o ti si scopa) scatta subito il trip del possesso: Lui/lei è mio/a.
Se la nazione si è sentita sedotta e abbandonata da quel latin lover pluri ottantenne, adesso è gelosa perché invece di scopare me, te, questo e quell'altro, lui se ne va con un'altra.
Spero solo che dopo Ruby non vada a scoparsi un centauro mentre uno sciame d'api gira il filmato abusivo da mettere su youtube.
A quel punto penso che berlusconi se la prenderà con l'ape regina comunista che è contro di lui.




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