Sto dal dottore.
Non sto male.
Sto sto sto…
… ‘sto cazzo, no?
Ma anche sì.
Che dici?
Troppe domande; che mi sia beccato la “sindrome da sbirro”?
No, sto solo nella sala d’attesa del dottore.
Non attendo il dottore, attendo la dottoressa.
Per chi sa è chiaro.
Veramente neanche io so, ma vabbè, alla fine boh non so insomma.
Se avete la sensazione che non so cosa dire, è perché ho avuto la presunzione di mettermi nella vostra testa e sentenziare cosa state pensando.
Quant’è megalomane questo pensiero?
Pensate a uno psicologo: gli racconti i cazzi tuoi e lui ti dice cosa “non va” spiegandoti la radice del tuo male.
Tutti questi pronomi e aggettivi possessivi li utilizzo semplicemente per maggiormente evidenziare maggiormente la ridicolezza delle presunzioni che ci concediamo.
“Dunque, lei ha fatto questo e quello, vissuto quest’altro… perché sua madre/suo padre le fecero questo/quello e a lei non le piacque affatto, e nonostante le bombe vicine, la fame, malgrado Belgrado, America e Bush” per citare baustelliane divinità.
In questi giorni mi sono visto di fronte agli occhi questa MIA grandissima, iper egoica presunzione.
Ci permettiamo di “entrare” nella testa, nelle emozioni degli altri e di spiegarle…
SECONDO IL NOSTRO PUNTO DI VISTA.
… cioè, io MI (“a me”)spiego la TUA condizione, secondo il MIO PUNTO DI VISTA.
Sai che vuol dire?
CHE DIRO’ SOLO, ESCLUSIVAMENTE CIO’ CHE A ME FA COMODO, per confermare il MIO punto di vista a ME STESSO!!!!
È’ come quando frequentavo le scuole medie (e non mi passava manco per il cazzo di fare i compiti di matematica).
Ci caricavano di “espressioni” che non riportavano mai.
Se il mondo della globalizzazione non mi inganna, sul libro, in basso a destra di ogni espressione c’era, tra parentesi, il risultato.
Facciamo finta - come se fosse possibile fare qualcosa “per davvero” - che un espressione avesse come risultato [8].
Finita l’esecuzione capitale dell’esercizio, il risultato che ottenevo poteva essere un qualsiasi numero ; non coincideva MAI col risultato inbassoadestratraparentesi, perché ero una pippa.
Necessitavo dell’ausilio delle dita anche per calcolare la tabellina del 2 (che poi non si calcola; la si subisce).
LE ESPRESSIONI NON MI RIPORTAVANO MAI.
O forse sì.
IL CAZZO DI RISULTATO ERA 8?
METTIAMO CHE I MIEI CALCOLI MI LASCIASSERO CON UN 7 TRA LE MANI.
COME FACEVO A FAR FINTA CHE L’ESECUZIONE FOSSE CORRETTA?
Dunque…. Mi ridà 7… però, Se sommiamo il riporto della divisione fatta al secondo passaggio, che GUARDA CASO ERA 1…
7+1=8!!!
RIPORTA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non so se mi sono spiegato bene.
SO di non essermi spiegato bene.
Non si capiva un cazzo.
Il punto è proprio questo… ma anche no.
PRESUNTUOSO, PRESUNTUOSO, PRESUNTUOSO.
… sto anche presumendo.
Visto che robbba?
E io che pensavo di mancare d’auto stima.
Me la suono, me la canto, me la condisco, me la giro, me la rigiro come mi pare.
Solo un maestro può tanto.
Ecco: stamattina sono un maestro.
Le “espressioni” riportano perché le faccio riportare.
Comunque “riportano”, perciò, che problema c’è?
… non sono solo io a concedermi tanta perversione, so che lo fate anche voi (visto? Ci risiamo; SO!).
Anche voi ve le facevate riportare, sia nel contesto matematico che esistenziale.
PERCIO’ ACCETTATI COME SEI: SEI UN MAESTRO: COMPORTATI COME TALE.
Un maestro non legge certe stronzate tipo il blog che state leggendo.
Desisti, concediti mali più stimolanti.
RUSSIA PRONTA ALL’AIUTO… di chi?
Di che?
Non mettono mai in conto che qualcuno, che non sa un cazzo di niente, desideri sapere come procedano i piani del mondialismo?
Presuntuosi pure loro.
Loro chi?
I frammenti di noi stessi.
Proiezioni.
Non c’è nessun “liffuori”, solo uno specchio semi solido della merda che hai dentro.
LICENZIAMENTI SACCONI: RISCHIO TERRORISMO.
Porcoddio: adesso se diventi disoccupato non puoi che diventare terrorista.
Perciò: ogniqualvolta qualcuno verrà licenziato, verrà automaticamente giustiziato sul posto, così da prevenire il terrorismo e continuare a combattere la lotta al terrorismo… no?
Ci vuole poco a fare 2+2, anche se ho dimostrato che con la matematica ho un rapporto che definire “aberrante” sarebbe come dio che inizia a esistere sul serio solo per incarnarsi sul serio e chiedere scusa sul serio senza farci passare l’esistenza a sentirci in colpa sul serio.
SUL SERIO = SOPRA IL SERIO.
Quindi è una cosa importante, no?
A Piacenza è morto “Capitan uncino”.
Io pensavo che manco esistesse.
Se esiste capitan uncino allo esiste pure dio.
Scusami, dio.
Fate finta che le righe oltre lo spazietto quassopra non siano mai state scritte.
Avrei potuto cancellarle.
Avrei.
Ma non l’ho fatto.
Volete sapere perché?
Ecco il vostro problema… avete troppe domande da fare.
Non ci sono domande perché non ci sono risposte.
Cazzo significa?
Fate conto che l’abbia detta qualcuno che ammirate.
RIFORMULO.
Chiudete gli occhi.
Sgomberate la mente.
Pensate qualcuno che ammirate, che stimante intensamente.
Qualcuno che dice tante cose giuste.
Figuratevelo mentre apre la bocca amorevolmente.
Le parole che dice sono: NON CI SONO DOMANDE PERCHE’ NON CI SONO RISPOSTE.
Visto che adesso questa cazzatella assume un senso?
Non sono i messaggi a fare la storia, sono gli stroronzi interlocutori a dargli un senso.
Questione di recitazione.
Ecco perché ci piace il cinema.
Quante verità assolute sto proclamando, per essere un lunedì mattina dal dottore.
Cassano migliora, non è grave.
Fosse stato grave avrebbe fatto il tenore, mica il calciatore.
Io sono a favore del nucleare.
Ci vogliamo dare una mossa a compiere l’ultimo passo, o no?
Siate a favore del nucleare.
La prima centrale che esploderà sarà più che un motivo valido per concederci il lusso di ammettere: STAMATTINA NON HO VOGLIA DI FARE UN CAZZO.
Perché si chiama risorgimento quando Gesù, che storicamente non è mai esistito, è risorto qualche mesetto prima di tal periodo storico?
La storia ci pone sempre grandi dubbi sui quali riflettere.
Per questo esiste l’eroina; l’eroina è una risposta a nessuna domanda.
Alla mezzanotte termina la missione nato; trovate armi nucleari.
DITEMI UNA NAZIONE CHE NON POSSIEDE ARMI NUCLEARI.
AVANTI!!!!
SU.
DITEMELA.
Il guaio è che non posso più aspettare; quand’è che si decideranno a spingere quei cazzo di bottoni magici?
Basta un dito su un bottone per porre fine a tutto questo sbattersi per nulla.
Non percepite la morte come una “tragedia”, come un “Peccato” come una “soluzione”.
Guardate la morte per quel che è, soprattutto nel fallimentare periodo storico in cui ci troviamo.
Cos’è la morte?
Necessità del pianeta terra.
O no?
Quanto tempo è che noi umani siamo sul pianeta terra?
C’è chi dice tot mila anni, c’è chi dice che eravamo qua prima del big bang, c’è chi dice che non c’è stato mai nessun big bang è che la terra s’è originata quando Marzullo proiettò nel cosmo tutto l’odio verso se stesso e una grande perversione originò la prima cellula che poi generò altri tumori che diedero vita ad un agglomerato di merda pulsante che chiamiamo TERRRA TERZO PIANETA DAL SOLE.
Comunque è troppo che siamo qui.
Anche se nonci siamo.
Che ne dite di un break?
Ricorreggendo mi faccio ancor più ridere: COS’E’ LA VITA/COS’E’ LA MORTE: ,mi sto facendo le domande che si faceva Ze Do caixao all’inizio dei suoi film di Coffin joe.
Allora sì.
Sto involvendo.
Ed è un bene.
Parliamo di “evoluzione” e gli affibbiamo una connotazione “positiva”.
Parliamo di “involuzione” e lo percepiamo come qualcosa di “negativo”.
Positivo e negativo sono solo giudizi dell’ego.
Evoluzione è evoluzione.
Se una situazione “degenera”, “regredisce”, diciamo che è “involuta”.
Non è “involuta”; è evoluta in qualcosa che non ci fa comodo, ma è pur sempre un evoluzione.
No?
Festeggiano i 125 anni della Statua della Libertà, e noi che pensavamo che la regina Semiramide fosse una pippa babilonese!!!
Quanto siamo ingenui, o poveri noi.
Mi sto piangendo addosso… sarà perché non ho il coraggio di pisciarmi addosso direttamente, che è una perversione che ci piace un po’ a tutti solo che ci sentiamo in colpa perché sennò poi Gesù piange?
Se gesù piange, si fotta.
Che impari a digerire le sconfitte della vita.
CHE CRESCA!
lunedì 31 ottobre 2011
lunedì 24 ottobre 2011
SANGUINI COME MAI LI QUANDO L'HO POSSEDUTA
QUESTA E' LA SCENA DELL'ILLUMINAZIONE.
VAN DAMME BUCA LO SCHERMO E IL FILM CESSA DI ESSERE SOLO UN FILM, TRASCENDENDO L'ESPERIENZA
Da cosa nasce l’ispirazione?
Da dove arriva?
… esiste?
Traccerò a grandi linee l’iter di una briciola d’energia che esplode (evolve) in quella che chiamiamo “ispirazione”.
Quando ci troviamo a contemplare i primi film di Van Damme – nel dettaglio faccio riferimento a “Senza esclusione di colpi” - , sorge spontaneo un quesito egoico di forte impatto emotivo: una storia così lineare, limpida, pura, cristallina, acquacea, da dove è spuntata, per illuminarci nell’atto celebrativo del disarmante rallenti in cui Gian Claudio dà il calcio volante girato ponendosi armonicamente in simbiosi con tutte le palle che lui è - fondamentalmente (e lo sappiamo) i chakra sono le palle che tu sei, e se non sono equilibrate sono cazzi tuoi - ?
Applicare quotidianamente la filosofia vandammiana all’esistenza dona una briciola di energia karmica fortissima.
Una briciola è “briciola” perché tu la percepisci tale.
In realtà è l’oceano.
Sabbia e oceano rientrano nel campo semantico di niente, però…
Dài, che mi capisci.
No?
Se non hai capito significa che lo hai.
… cosa?
Appunto.
L’ispirazione non è quando immetti aria, ne quando la crei per proiettartela all’interno dell’apparato respiratorio.
Ispirazione è quando van damme vendica il suo maestro.
Estro armonico.
Non sono drogato, ne in uno stato di coscienza alterato - sebbene sia una testa di cazzo, comprendo appieno gli esiti positivi che Gian Claudio ha apportato al mio modo di percepire l’esistenza in questa gamma di frequenze che chiamiamo “vita terrena”.
L’energia non si crea ne non si distrugge.
Si vandammizza.
Non vi sto introducendo alla strada di Chuck norris.
Sto solo portandoti per mano nell’universo senza esclusione di colpi.
Quel film è la metafora della vita.
Tutti abbiamo un amico da vendicare.
Tutti vorremmo degli addominali da mostrare.
Non tutti abbiamo un ematoma sul (nel) lato sinistro della fronte di cui vantarci come lo ha Van Damme.
Ci proviamo.
Anche se non abbiamo sbattuto.
Leggendo un libro di Osho che non ho avuto il coraggio di leggere ho pensato: e se l’avesse scritto van damme sotto convincente pseudonimo per tirarci dentro anche gli occidentali in sovrappeso emotivo?
Per me è più che ragionevole come ipotesi.
Fondamentalmente, Van Damme sta a Osho come il karma sta a uno della soka gakkai.
Ci sta, ma anche no.
Il tabaccaio ha esposto le maschere di halloween perché siamo vicini al periodo di.
C’è la maschera di Scream (per identificarla, ormai “L’urlo” di munch è sorpassato).
C’è la maschera di Pippo (non è sorpassata; farsi pippe è il passatempo primario d’ognuno).
C’è la maschera di merda (è sorpassata anche la canzone che Elio NON canta).
C’è la maschera di Hello Kitty (roba anni 70 che evidentemente si è sorpassata ma, non si sa il perché è ancora qui).
C’è la maschera di Darth Vadre (altra roba anni 70 che non passa; prego perché avvenga).
C’è la maschera di Nanni Moretti (ci provano; fortunatamente ce la siamo abbondantemente scordata, come una chitarra lanciata dal finestrino a 160Km\h).
C’è la maschera di te stesso (basta accorgerti che vieni riflesso nella vetrina del tabaccaio).
Non c’è la maschera di van damme.
L’ho vissuta come un chiaro abuso di potere delle multinazionali.
La maschera è una metafora dell’ego.
Senza van damme illuminarti avviene più difficilmente.
Studi condotti in Tibet ( prima metà del 1400) dimostrano che la linfa grezza delle piante si elaborava nell’istante in cui van damme decideva che ciò sarebbe dovuto avvenire.
Vale anche per te.
TU decidi quando il cambiamento deve avvenire.
Il tuo corpo non ti appartiene, la visione che hai di te è niente.
Van damme è la vetrina di ciò che non sei.
Vorresti esserlo ma non lo sei.
Accettalo.
Senza ascia.
Gioiscine con moderazione.
L’abbondanza porta abbondanza di distrazione.
Per questo devi studiare “Senza esclusione di colpi”.
Ti diro come fare.
ADESSO.
Gira, gira, MUOVITI, possibilmente lasciando in pace internet (anch’esso necessita di quiete).
Per smuovere tutte le energie deve essere una ricerca fisica, anche se ho appena detto che il corpo non esiste, per lo meno come lo intendi tu.
Gira, gira, MUOVITI e…
Prima o poi una videoteca vecchio stile la troverai.
Diffida dai dvd, dai dvx, dagli mp4.
Procurati una videocassetta (è il nome delle VHS che esistevano, anche se non esistevano, fino a una decina di anni fa) della pellicola “Senza esclusione di colpi” o, al limite “Kickboxer – il nuovo guerriero”, da non confondere con “Kickboxer: vendetta per un angelo”.
I titoli italiani sono fuorvianti, denigrano il valore delle opere; in “Vendetta per un angelo” il protagonista vendica suo padre, che è uno stronzo, figuriamoci se è un angelo, in più van damme si vede poco e fa pure il cattivo, di fatto ti ho detto di non confondere il primo kickboxer (che cronologicamente è questo) con il secondo (che è quello che devi procurarti in vhs SOLO IN ALTERNATIVA, se non trovi “senza esclusione dei colpi).
Trovato Bloodsport in vhs (è il titolo originale di “Senza esclusione di colpi”), rimarrai di stucco appena spinto Play (non usare il telecomando, spingilo analogicamente sul videoregistratore; mantenersi in esercizio è essenziale).
Trascorsi i primi 5 minuti ti accorgerai che qualcosa in te sta cambiando.
Basterà la musichetta iniziale per innescare in te il processo di guarigione.
Godine a braccia aperte, senza sentirti in colpa, ignorando il dolore dell’acido lattico (molti di noi non sono abituati a stare a braccia aperte troppo tempo tuttodifila).
La fase in cui van damme , usando l’escamotage della doccia accesa per confondere il soldato che è venuto a prelevarlo, è dura da digerire.
Fa parte del percorso, come ne fanno parte la ricerca della vhs, il senso di colpa e l’acido lattico.
Fallo, senza ingannarti.
È una caratteristica prettamente cristiana pensare che bisogna per forza passare attraverso privazione e sofferenza per raggiungere l’obiettivo.
Liberati della paura, abbraccia Jean Claude.
È una cazzata bella e buona sentirsi in colpa perché si sta cercando l’Essenza, non sta in piedi, come non lo sta Chong Li quando a conti fatti implora “Matè” e parte l’altra musichetta che segna il finale del percorso vandammiano, con van damme che ha vinto il kumite (un torneo che si chiama “combattimento” non poteva che essere una stronzata occidentale, ma se chiamiamo “super mercato” un posto che no n c’entra un cazzo con un grande mercato tutto è lecito).
Superata la fase dell’escamotage\doccia accesa il film appare (tramuta) più chiaro, come il lago di Garda alle prime luci dell’alba estiva.
Da qui in poi è tutto un regalo che ti stai facendo.
Lo hai creato tu.
Siine orgoglioso.
Ora apri gli occhi, sorridi.
Ti sei illuminato.
Grazie van damme.
Ora posso dire di aver vissuto.
lunedì 17 ottobre 2011
SINCRONICITA', VALORE SOCIALE E ALCOLISMO RAGIONATO
Siccome sono impegnatello, pubblico qui ora un saggio scritto mesi fa.
I hope you enjoy
La velocità di un cervello biologico è di circa 100, 120m/s, una lentezza mostruosa paragonata alle macchine di computazione attualmente disponibili sul mercato, in continua via di sviluppo esponenziale.
Teniamo conto che la velocità con cui esse sono arrivate a evolversi,reingegnerizzarsi, ogni anno aumenta del doppio. Stiamo parlando dell'esponente che si eleva a un'altra sempre più inimmaginabile potenza.
Presto non riusciremo ad andare dietro a simili cambiamenti, veloci e complessi da non poter essere decifrati dai nostri limitati organi di computazione biologica.
Tuttavia ho avvertito il ragionevole bisogno di intralciarmi cervello, renderlo meno operativo degli abituali standard, ponendolo nel bel mezzo di un complicato percorso ad ostacoli, riscontrabili sottoforma di collegamenti inter neuronali resi temporaneamente difettosi, incapaci di comunicare, non pienamente capaci di comprensione e codificazione.
Tutto ciò per puro amore della scienza e dell'abbattimento della linea di confine dei nostri
orizzonti (perimetro del sapere accessibile).
Voglio spiegare e dimostrare la mia teoria secondo cui gli esseri umani “rallentati” da sostanze esterne (siano alcooliche o psicotrope) siano maggiormente vigili e acuiti dei simili della medesima specie (homo sapiens sapiens) non potenziati, non addizionati con additivi, tanto da far avvenire accadimenti ritenuti finora impossibili. Infine sfatare un mito molto in voga nell'epoca in corso (la quarta, a due ere dalla singolarità tecnologica), il quale vuole l'umanoide Addizionato posto uno o più gradini di funzionalità sotto il non addizionato.
Davvero gli ubriachi sono meno efficaci dei sobri?
L'esperimento partito prima dell'ora di cena (alle ore 18:00 a.m.), iniziato con un test diretto, atto a misurare i reali effetti della fusione di due sostanze ideali, appartenenti alla radice dell'etanolo (formula bruta C2H5OH, numero Cas 64-17-5) nell'organismo umano. Il primo ½ litro di sostanza consisteva in birra di frumento (definita dai produttori tedeschi “Weiss”) di marca ignota.
L'esperimento s'è tramutato in impellente necessità solo successivamente, quindi basato su dati mnemonici più che su esiti registrati passo per passo. Per il valore qualitativo della teoria che voglio dimostrare, tuttavia non sono necessari riscontri diretti; ho deciso di indagare nel fondo dell'animo umano, delle soggettive reazioni in situazioni di svago, il tutto lontano da strumenti di misurazione intracerebrali.
Da tener presente che oltre me, anche le cavie non erano al corrente della propria condizione; cavie ignare, guinea pigs in cattività fuori da un ambiente controllato.
La birra è assimilata in contemporanea con la lettura del numero di Maggio 2010 della celebre
rivista pseudo scientifica Forum, per aumentare il livello di dopamina. Tra le varie possibilità di apertura semi intellettuale, ho scelto di far mie informazioni contenute in un articolo riguardante il cervello di assassini seriali in relazione al rapporto con l'alcaloide benzoilmetilecgonina (nome bruto “Cocaina”, Codice ATC N01BC01). Ricordo di aver letto la media di 30 parole per sorso.
Considerando che trasportavo in me almeno 2L di alcool assunto il giorno prima, non opportunamente smaltito, che l'articolo era di 1063 parole/6436 caratteri circa, posso dire di essermi elevato al livello Ubriaco in 10 minuti primi e 23 secondi.
In un primo momento notavo che le parole assumevano una forma a me ignota. I concetti si
accavallavano tra loro seguendo uno schema preciso e incalcolabile.
Terminato il ½ litro di Etanolo di tipo “Weiss” ho aggiunto la seconda componente, ricavata
dalla fermentazione del frutto della vite, appartenente alla specie Vitis Vinifera. La versione di questo prodotto assunta era una chiara sintetizzazione di tal' sostanza, addizionata ad additivi di origine sconosciuta. Posso affermare con ragionevole certezza, ch'era formata dna artificale modificato.
La velocità di assunzione era adesso diminuita, alternata a conati di emesi (nome bruto
“Vomito”, numero Cas variabile a seconda delle parti da cui l'amalgama è costituita) creati dal sapore della seconda bevanda contrapposto al sapore della prima, versata sull'amalgama del giorno precedente (2/12/'10). Il senso d'estraniazione provato dal corpo era diametralmente opposto al diverso ambiente creatosi all'interno della scatola cranica, in particolar modo nella zona dell'ippocampo e dell'amigdala.
Contrariamente al mio volere, le molecole d'aria ossigenanti l'ambiente dov'è avvenuto
l'esperimento erano sollecitate da note musicali, propagate da alto parlanti (modello Sony)
traducenti in ordinato suono semi sensato un compcat disc contenente una raccolta dei migliori brani del popolare musicista afroamericano James Brown (Get 'appa: the best of James Brown, produzione Polidor, codice a barre 7/31454/32622, made in Italy).
A questo punto ho deciso di aumentare la posta in gioco, sottoponendo l'organismo a un
accessorio sforzo su multi livelli, iniettandomi una quantità di fumo pari a quanta ne può essere ricavata da 2,7mg d'estratto lavorato di Nicotiana misto a carbonio e ossigeno. Gli organi oculari si sono fatti incerti, vacillanti in una danza incerta simile a quella caratteristica della fase Rem, in questa occasione vissuta in stato di semi veglia.
Con uno degli umanoidi intenti a fallire all'esterno del locale, ho intrattenuto una ovvia
conversazione sull'economia della nazione Italia, sul suo altrettanto esponenziale debito
pubblico. Quando ho avvertito colarmi dalla corteccia cerebrale le lacrime e il sangue dei
neuroni scoppiati per il troppo sforzo commesso per sopportare la voce dell'interlocutore, sono scappato a casa, dove ho assunto 120g di Pizza margherita con broccoli e zucchine tagliate alla julienne, andando ad aggravare il già danneggiato organismo, non privandolo del piacere di un supplementare ½ L di birra modello “Ceres”.
Dopo la visione di 1h07m del celebre film “Blade Runner”, tratto da un complesso romanzo,
basato su ben 16 piste narrative differenti, dello scrittore Philip K. Dick sono uscito per
proseguire l'esperimento, 'ove potevo liberamente avere accesso a sostanze facenti parte della famiglia dell'etanolo.
Ho assunto una quantità ignota di succo distillato di melassa (nome bruto “Rum”) fabbricato
dalla multinazionale Cubana “Havana Club” (fatturato annuo medio 5,5 miliardi), mischiato a
una bevanda massicciamente composta da anidride carbonica ed estratto di pianta di Coca
privato dell'elemento alcaloide (nome Brutto “Coca Cola”).
Di qui in poi i dati si fanno ancora più incerti, vaghi, discordanti.
In circolazione avevo la media di 1,5g/L sanguigno, il che rendeva i miei movimenti incerti,
ondeggianti, abbassando non solo le difese immunitarie a livello rasoterra; rendendo i miei
sensori di movimento alquanto vaghi, per non dire tolleranti, tanto da farmi urtare
un'innumerevole serie di superfici solide, generando negli avventori del locale un forte senso di malcontento e dissenso nei miei confronti, ancorato alla ragionata scelta di mischiarmi coi miei simili per studiarli in uno stato di semi incoscienza.
Ricordo poi rumori sconnessi, offese contro divinità (canonizzate, non canonizzate, remote,
ignote e persino d'origine fantasiosa soggettiva).
Verso l'esaurimento di scorte energiche, ho ritenuto opportuno arrivare in fondo al cuore
dell'esperimento, amplificando i principi sedativi delle sostanze etiliche accumulate
acquistandone altre, d'origine psicotropa. Con €7 ho ottenuto una quantità non inferiore a 0,2g di amalgama chimica solida contenente delta-9-tetraidrocannabinolo (nome fico solo in
ambienti selezionati “THC”). Ottenebrato dalla condotta di questo viaggio nella mente, ho
ritenuto saggia la scelta di custodire l'hashish nel mio pacchetto di tabacco.
L'hashish è andato perduto in un tombino presente nei pressi del locale dov'ero andato a ristorarmi.
A quel punto anch'io mi sono rivolto alle divinità, manifestando apertamente il mio dissenso
tanto da interessare tutti i presenti, accalcatimisi tutti intorno per un periodo non inferiore a 10m.
Finita la bolgia, fatta pace con gli dei, sebbene essi non m'hanno restituito l'oggetto delle mie preoccupazione, il fulcro della diatriba, mi sono chinato per cercare di recuperare i 0,2g, convinto che vi fosse la possibilità che l'hashish fosse semplicemente caduto a terra, sebbene sapevo che sarebbe stato tutto vano, in quanto il numero di persone transitate nella zona di presunto smarrimento era di svariate decine.
In quel momento è uscito dal locale un tizio di cui non posso fare il nome, un anarchico sceso a patti con l'estrema destra locale per motivi ignoti, seguito dalla sua provvisoria compagna di vita.
Lei gli stava animatamente facendo notare quanto ci fosse piattezza sentimentale nel loro sterile rapporto consumato a stanchi bocconi sul viale del tramonto. Il soggetto di sesso maschile non sembrava essere interessato al discorso in corso, tanto che l'infuriata ragazza ha attaccato a disquisire ancor più animatamente di femminismo e di bassezza morale degli esseri di sesso
maschile.
Io ero ancora a terra, avevo ripreso la mia personale battaglia contro le divinità
nemiche, aumentando il livello entropico delle bestemmie, convertendole da modalità zoomorfa
a modalità eptomorfa (in un paio di occasioni anche ignominimorfa).
È avvenuto un fatto che va oltre la teoria sulla sincronicità e delle coincidenze significative multi dimensionali.
Nella stessa precisa frazione di porzione di tempo in cui ho abbandonato la mia ricerca
personale, concluso la battaglia contro esseri soprannaturali molto meno capaci di me, la
ragazza ha cessato l'interminabile monologo sugli aspetti negativi della schiacciante fallocrazia dei giorni nostri, il ragazzo ha smesso di ondeggiare come stava facendo da un periodo non inferiore a 15 minuti.
Nello stesso preciso istante c'è stato silenzio totale anche all'interno del locale.
Il fallocrate ha detto: “Ok. Addio. Vattene via”.
Ho alzato lo sguardo pensando che noi tre fossimo entrati in simbiosi empatica. Ero fortemente desideroso di confrontare la mia esperienza con loro, soltanto che la ragazza ha iniziato un altro monologo, a sua volta dando il via a una personale battaglia contro divinità più consone e reali di quelle da me precedentemente sfidate.
Con il presente saggio posso ritenermi soddisfatto nell'aver ampiamente dimostrato quanto
l'alcool sia indispensabile, imprescindibile, integrante parte attiva della vita delle persone, tanto da far avvenire sincronicità simultanee nello stesso luogo.
Un altro passo verso la totalità dell'essere umano.
Un altro contributo allo sconfinamento nel sapere onnisciente, fino al momento in cui creeremo una macchina in grado di creare altre macchine a suo piacimento, senza l'ausilio
dell'intelligenza umana.
Il futuro è già cominciato.
giovedì 13 ottobre 2011
... eh?
La formica sottomessa alla routine di vita imposta dai tempi balordi che correvano
(anche loro)
altro non faceva che lavorare, pensando al lavoro anche quando si trovava sulla poltrona della sua tana, guardando cosa avrebbe potuto comprare coi soldi ricavati da tutto il suo sudore.
Era estate, e la cicala era stata tutto l'inverno in palestra a farsi il fisico, così da poter passare la calda stagione a scoparsi le cicale che facevano le civette sul lungomare.
La formica di notte non poteva dormire perché le amanti della cicala urlavano di piacere tutta la notte, addirittura lanciando di tanto in tanto qualche bestemmia.
- Porca madre natura, quella puttana, ancoraaaaaaaaa.
Era diventata la hit dell'estate nel bosco 2008.
La formica rosicava perché doveva stare tutto il giorno alla catena di montaggio per avere in cambio qualche ora al giorno di riposo da passare sprofondata sul divano mentre la cicala passava le giornate in palestra, imbottendosi di amminoacidi e creatina (per non parlare delle scatolette di tonno al naturale che lasciava in giro per il bosco, facendo incazzare di brutto anche gli spazzini del comune boschifero).
... povera formica, adesso che le avevano tolto anche il Festivalbar.
L'estate passò in fretta, il singolo “porca madre natura,” dalla cima della top ten precipitò fuori per non fare mai più ritorno.
La formica era diventata capitalista latifondista, in quanto la sua tana era piena di soldi e roba, anche una porta blindata e aria condizionata per affrontare il freddo inverno.
La cicala aveva sviluppato una muscolatura degna del miglior jean claude van damme ai tempi d'oro; “Senza esclusione di colpi,” tanto per capirci.
Nel bosco i supermercati rimanevano chiusi tutto l'invero e se non ti eri fatto le provviste durante l'estate erano cazzi.
In casa, senza cibo.
Dopo una settimana di digiuno la cicala si guardò allo specchio, il suo tricipite si era notevolmente sgonfiato e il suo possente petto stava precipitando verso il basso (anche le farmacie erano chiuse e la creatina non la trovi in giro per il bosco).
Disperata andò dalla formica, andando ad elemosinare qualcosa; almeno un Gatorade, e che cazzo.
La formica, tronfia di rabbia ma anche di orgoglioso macabro senso di gioia rispose al citofono:
Sì?
Sono la cicala... ti prego... ho fame.
Io ho passato tutta l'estate a lavorare, a mettere da parte i soldi per l'inverno. E tu?
Nonostante sia una cicala ho scopato come il signor riccio, so rimesso lù fisico e... nsò fatto nu cazz.
Ecco; continualo a fare tutto l'inverno.
La cicala fece per girarsi e tornare sul suo ramo ad aspettare la morte, quando dietro alle sue spalle, sentì la voce robotica uscire dal citofono.
“Entra e parliamone.”
Per farla breve la formica propose alla cicala di diventare il suo geisho personale, così sarebbero stati soddisfatti tutti e due.
La hit dell'estate diventò anche la hit dell'inverno e questa volta la cantante solista era la formica godereccia.
E dopo ogni rapporto sessuale la cicala e la formica alzavano lo sguardo al cielo, così da poter vedere negli occhi l'autore di quella terribile storia.
Scusa, - disse la formica all'autore: Ma tu sei Esopo?
L'autore dovette ammettere che non faceva parte neanche lontanamente della stessa epoca.
La formiche gli sorrise sarcastico: - E allora perché non ti fai i cazzi tuoi? Nella vita per imparare si deve sbagliare, usando la propria testa, non c'è bisogno sempre di un maestro per ogni cosa.
L'autore in quel momento capì che non era nessuno per insegnare agli altri le cose, addrittura con storielle del cazzo con morale da due soldi.
E mise il pisello nel frullatore.
Al funerale andarono tutti, eccetto due animali.
Sapete chi erano.
... vi chiederete perché; si erano offesi?
No; è che passavano tanto di quel tempo sul letto a sudare...
(anche loro)
altro non faceva che lavorare, pensando al lavoro anche quando si trovava sulla poltrona della sua tana, guardando cosa avrebbe potuto comprare coi soldi ricavati da tutto il suo sudore.
Era estate, e la cicala era stata tutto l'inverno in palestra a farsi il fisico, così da poter passare la calda stagione a scoparsi le cicale che facevano le civette sul lungomare.
La formica di notte non poteva dormire perché le amanti della cicala urlavano di piacere tutta la notte, addirittura lanciando di tanto in tanto qualche bestemmia.
- Porca madre natura, quella puttana, ancoraaaaaaaaa.
Era diventata la hit dell'estate nel bosco 2008.
La formica rosicava perché doveva stare tutto il giorno alla catena di montaggio per avere in cambio qualche ora al giorno di riposo da passare sprofondata sul divano mentre la cicala passava le giornate in palestra, imbottendosi di amminoacidi e creatina (per non parlare delle scatolette di tonno al naturale che lasciava in giro per il bosco, facendo incazzare di brutto anche gli spazzini del comune boschifero).
... povera formica, adesso che le avevano tolto anche il Festivalbar.
L'estate passò in fretta, il singolo “porca madre natura,” dalla cima della top ten precipitò fuori per non fare mai più ritorno.
La formica era diventata capitalista latifondista, in quanto la sua tana era piena di soldi e roba, anche una porta blindata e aria condizionata per affrontare il freddo inverno.
La cicala aveva sviluppato una muscolatura degna del miglior jean claude van damme ai tempi d'oro; “Senza esclusione di colpi,” tanto per capirci.
Nel bosco i supermercati rimanevano chiusi tutto l'invero e se non ti eri fatto le provviste durante l'estate erano cazzi.
In casa, senza cibo.
Dopo una settimana di digiuno la cicala si guardò allo specchio, il suo tricipite si era notevolmente sgonfiato e il suo possente petto stava precipitando verso il basso (anche le farmacie erano chiuse e la creatina non la trovi in giro per il bosco).
Disperata andò dalla formica, andando ad elemosinare qualcosa; almeno un Gatorade, e che cazzo.
La formica, tronfia di rabbia ma anche di orgoglioso macabro senso di gioia rispose al citofono:
Sì?
Sono la cicala... ti prego... ho fame.
Io ho passato tutta l'estate a lavorare, a mettere da parte i soldi per l'inverno. E tu?
Nonostante sia una cicala ho scopato come il signor riccio, so rimesso lù fisico e... nsò fatto nu cazz.
Ecco; continualo a fare tutto l'inverno.
La cicala fece per girarsi e tornare sul suo ramo ad aspettare la morte, quando dietro alle sue spalle, sentì la voce robotica uscire dal citofono.
“Entra e parliamone.”
Per farla breve la formica propose alla cicala di diventare il suo geisho personale, così sarebbero stati soddisfatti tutti e due.
La hit dell'estate diventò anche la hit dell'inverno e questa volta la cantante solista era la formica godereccia.
E dopo ogni rapporto sessuale la cicala e la formica alzavano lo sguardo al cielo, così da poter vedere negli occhi l'autore di quella terribile storia.
Scusa, - disse la formica all'autore: Ma tu sei Esopo?
L'autore dovette ammettere che non faceva parte neanche lontanamente della stessa epoca.
La formiche gli sorrise sarcastico: - E allora perché non ti fai i cazzi tuoi? Nella vita per imparare si deve sbagliare, usando la propria testa, non c'è bisogno sempre di un maestro per ogni cosa.
L'autore in quel momento capì che non era nessuno per insegnare agli altri le cose, addrittura con storielle del cazzo con morale da due soldi.
E mise il pisello nel frullatore.
Al funerale andarono tutti, eccetto due animali.
Sapete chi erano.
... vi chiederete perché; si erano offesi?
No; è che passavano tanto di quel tempo sul letto a sudare...
domenica 2 ottobre 2011
... zzzz ... zzzz... .... .... Z
Quesa espressione mi fa collassare dalle risate. LA sento di continuo e ogni volta mi immagino proprio questo (sennò, cazzo dovrei immaginarmi?)
Sono le azioni che contano.
I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni.
Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo.
L'ha detta uno strano fachiro.
Di nome faceva Mahatma.
Di cognome faceva ciò che gli pareva.
Oggi è l'anniversario di nascita del Mahatma Gandhi.
Molti di voi lo ricorderanno per essere stato il testimonial del meraviglioso spot telecom dove si equiparavano il messaggio della non violenza e il messaggio messaggio fine a sé stesso; quello che scrivi ai tuoi “amici” per dimostrarti/gli che hai qualcosa da dire anche tu.
Gandhi sfruttato dalla Telecom; l'ho sempre detto che è bene credere in dio, perché è con lui che bisogna prendersela.
Se ti incazzi, inveisci contro una merda che non esiste, non rompi il cazzo a nessuno e ti sfoghi uguale.
God è chiaramente un palindromo.
Spostiamo la telecamera all'interno.
Ero un bambino.
Avevo problemi di socializzazione.
Forse ero un bambino indaco.
Forse ero una testadicazzo scarlatta.
Ricordo una fotocopia, un foglio A4 all'ingresso della chiesa del paese dove fino a qualche settimana fa vivevo, drogandomi nell'ombra e all'ombra del mezzobusto mafiosissimo in marmo del loschissimo Don Sigismondo Liberati (satanista massone rettiliano... anche se andava a fare colazione al bar come tutti i cristiani ortodossi).
La fotocopia.
Dio, quella fotocopia.
V'era impresso un cellulare con le ali da angelo che volava nel cielo, intersecandosi alle visioni mariane dell'esistenza e a quelle del redentor'.
Sotto c'era scritto, in un appetitossisimo Times New Roman d'altri tempi (stiamo parlando della seconda metà degli anni 90):
DIO E GESU' NON HANNO BISOGNO DEGLI SMS PER PARLARE AL TUO CUORE: QUANDO ENTRI NELLA CASA DEL SIGNORE SPEGNI IL CELLULARE.
Prima di analizzare l'avviso mi sento in dovere di commentare l'A4 affianco.
Due bambini disegnati - probabilmente da bambini - , mano nella mano, felici a modo loro. Stampato a forza sulle loro bocche - non più sacre come prima della prima comunione (scontata nel privè della diocesi) - il classico, cristiano sorriso dell'infante che dovrà mantenere per tutta la vita (lo sperano) un grande segreto con dio e col primo chackra del prete, il quale rischia non l'inferno, bensì un po' di anni di carcere sulla stessa terra creata da dio in seguito a un attacco di follia acuta durato sette giorni.
IN CHIESA VESTITI ALMENO COME NOI.
… e non raccontarlo mai a nessuno, sennò poi Gesù piange (insieme alle famiglie delle vittime).
Torniamo alla prima reclàme.
Nzomma c'era 'sto angelo cellulare che, sebbene fosse una creatura dell'uomo, stava andando verso il Padre dell'uomo.
Ne consegue che è di dio anche la tecnologia.
All'epoca dei fatti lo vidi come una chiara rivendicazione della paternità del brevetto dell'invenzione più mefistofelica del Figlio, creato a sua immagine e somiglianza.
Lo statico volteggiare dell'aggeggio pantomimava il sacro volo, compiuto dalle anime dei buoni, verso il paradiso dei giusti.
Quindi, tutto sommato, anche i cellulari vanno in paradiso.
E se il defunto apparecchio fosse appartenuto a una di quelle donnine che, appoggiandosi a siti internet di dubbio gusto, si guadagnano da vivere facendo telefonate sconce a falliti di mezza età con la vita vuota pari a zero?
Vanno in paradiso pure quelli?
Con gli uomini (di buona volontà o meno) funziona pressappoco così: che tu abbia fatto il bravo ragazzo o il figlio di puttana assassino non importa se i tuoi parenti, di tanto in tanto, fanno dire una messa in tuo onore (a pagamento, of course).
Lì il paradiso è assicurato come il diploma alla scuola privata.
Se non dici una messa ai cellulari cattivi, dove finiranno per l'eternità?
Chi commissiona messe per i cellulari?
C'è qualcuno che paga per salvare l'anima dei Nokia?
Non stesse svanendo l'autorità della chiesa e relativo controllo mentale dei fedeli potrei dire di aver trovato il lavoro del futuro: inaugurare un agenzia che si occupa delle mansioni burocratiche post mortem del settore telefonia mobile.
Ho tralasciato un dettaglio importante; prima di avviare un'attività debbo farmi un paio di conti.
Noi umani tendiamo sempre a dare la colpa agli altri, a proiettare verso l'esterno il senso di colpa interiore scoreggiato in noi.
È un modo per pararsi il culo.
Se il cellulare viene impiegato per telefonate porno... che colpa ne ha il cellulare?
L'uomo è uno strumento di dio, il cellulare è uno strumento dell'uomo corrotto.
Che ci può fare il cellulare se il suo proprietario ne fa un uso laido aberrante?
Mica è colpa sua.
Mica è lui a digitarsi i numeri da solo.
Non è il cellulare a mettersi in contatto con gli uomini cattivi, a scopo di lucro.
È la troia che c'è dietro.
È sempre colpa della donna.
Prendete quei due mitologici nudisti che giocavano coi serpenti nella beuaty farm del Signore.
Se a Eva non le si fosse materializzata nel cervello la voglia di consumare uno spuntino fruttariano proprio a quel distributore là i due sarebbero ancora in paradiso a godere dei benefici di un centro estetico che offriva i migliori trattamenti possibili a prezzi ragionevoli (all inclusive).
A chi non mi conosce potrebbe sembrare un discorso maschilista.
Io neanche mi conosco quindi... forse sono maschilista.
Importa?
Penso di no, i miei genitori stanno già facendo una mega colletta per farmi dedicare un pacco di messe quando non sarò più qui.
Sotto questo punto di vista ho il culo parato.
Non guardo la tv da ormai da una vita, per questo ho la sensazione che nel mondo le cose vadano bene come vanno.
Non vedo morti per le strade, nemmeno una crisi.
Si va avanti con la tecnologia, questo sì: hanno brevettato un touch screen che cura l'artrite.
Però mi sa che le radiazioni procureranno il cancro al pirla che lo comprerà.
Non è così tragico: se uno proprio proprio deve morire è bene che lo faccia con tutte le ossa funzionanti...
… anche se, quando sei morto, ti irrigidisci un pelino.
Persino l'imprescindibile chirurgia estetica fa passi da gigante (Ritardato) : presto le ciccione potranno diventare magre, contemporaneamente avere due tettone da paura.
Basterà mettere la carne decomposta (al secolo “tessuto adiposo”, al decennio “grasso”) nelle tette e sperare che non marcisca del tutto, sennò avremo ragazze dalle tettone putrefatte.
Sarebbe una svolta nel mondo delle perversioni: il mondo si popolerà di casi clinici che per farsi le seghe digiteranno sui motori di ricerca dei vari siti da pippaioli: ROTTEN BREAST o DEATH TITS.
E giù di mano... coi vermi.
Il guaio è che sto troppo bene per avvelenarmi, perciò meglio finirla qui.
Vi pare?
La calma è la virtù dei forti.
Sparar cazzate è dono divino.
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