CHINA vs. ITALY (siccome il post è in italiano per gli italiani e l'italiano non capisce l'italiano, figurati l'inglese, significa Cina contro italia)

PEGGIO MANGIARE I BAMBINI O SCOPARSELI DOPO AVERGLI MESSO IN TESTA STRONZATE CHE GLI FARANNO DESIDERARE DI ESSERE BRUCIATI VIVI?













PER RIASSUMERE LA NOSTRA MEDIOCRITA' BASTA UNA FOTO CON 2 ELEMENTI.










MI MANDERETE AFFANCULO: QUESTO E IL PRIMO, A MIO UMILISSIMO AVVISO, SONO I DUE FILM SOCIALI PIU' IMPORTANTI DEGLI ULTIMI VENTI ANNI.





In un passato remoto me lo sono chiesto più di una volta, poi mi sono accorto che pensavo più a sbrodare che a arrivare ad una conclusione soddisfacente.

Sappiamo bene che il cervello canta la canzone più appetitosa per il suo "palato", a discapito della canzone "vera".

Non riesco a individuare la sezione del complesso R. che, in un homo- italicus, si attiva in prossimità di una ragazza asiatica.

Per asiatica intendo cinese e giapponese; le indiane le identifichiamo ancora con collanine e orecchini (probabilmente colpa di Samuele Bersani).

Sarà la grande quantità di filmati piss&rug&shit&puke on line ad aver creato un simile, incasinato immaginario collettivo da manicomio?

Perché tutti vogliono scoparsi una cinese?

Per paura di perdere il posto di lavoro?

Perché cosatano di meno?

Per paura che, indebitamente, ci venga sottratto il nostro primogenito e venga deportato in un campo di lavoro costellato di macchine per cucire Singer, in qualche sperduto angolo di Pechino (chissà se là fanno davvero l' "Anatra Laccata", da ordinare il gioLno pLima)?

Le nostre azioni sono generate (e governate) dalla paura; non penso che questo tipo di attrazione morbosa nasca dall'incombente, paranoica intuizione (inculcata) di una minaccia, quanto all'idea di poterci sottoporre a pressoché qualsiasi tipo di perversione senza neanche un briciolo di rimorso di coscienza.

Cosa direbbe la mamma se vi vedesse farvi vomitare in bocca, mentre vi cagano in culo con un lòudou spisciato?
Cosa direbbe lei, povera lei, che il giorno della prima comunione ci teneva così tanto?!

Bevevo una birra seduto sulla panchina là a Franco (vedi http://odiotarantino.blogspot.com/2008/05/saggio-su-franco-e-la-catarsi-che-non.html), quando è passata una minuta cinese che, secondo il nostro immaginario, identifichiamo come "la signorina zozza dei massaggi shiatzu".

Come le sue compaesane, ai miei occhi occidentali appariva d'età indefinibile (una tenera "frugoletta" potrebbe rivelarsi una navigata cinquantenne da balera tutti i venerdì&sabato), eppure era visibilissimo lo scorrimento di decadi e decadi nei suoi occhi made in... China.

Anche chi non ha visto Inception può figurarsi facilmente una scena à la Richard Matheson, quando il protagonista è per strada, si sta facendo i cazzi suoi, e TUTTI i passanti si bloccano per fissarlo con aria minacciosa, immobili come statue made in Korea.

Ho smesso di guardare l'anziana massaggiatrice, focalizzandomi sulla parèsi collettiva.

Cosa pensavano?

Perchè era tanto strano, trovarsi nello stesso luogo di una cinese che si guadagna da vivere eliminando, mediante imposizione delle mani, ammassi di tossine generate dalle emozioni negative, concentratesi in svariati punti del corpo dell'italiano medio?

Volevano scoparsi anche lei?

Un paio di secondi dopo il fermo immagine le attività sono riprese.
Potrei continuare la frase con "come se niente fosse successo" mentendo spudoratamente come un boss che "ma quale camorra, la camorra non esiste", al cospetto del giudice assoldato dai camorristi.

Nei loro sguardi, ancora intrappolati nella fase "è per davvero?" percepivo una sorta di turbamento che oserei definire "ancestrale", scaturito dalle cellule cerebrali ereditate dai nostri antenati scimmioni.

Una signora alta un metro e due Manga ha paralizzato l'attività cerebrale di una mucchio di persone senza neanche toccarle; persino KenShiro aveva bisogno di toccare gli Tsubo degli avversari per farli esplodere (o paralizzare).

Non sto enfatizzando i poteri guerrieri della signora; necessito risposte.

Negli anni 90 del '900, in seguito alla dilagante moda di Manga ed Anime (vedi "Akira", "Ghost in the shell") la stampa coniò il termine "febbre gialla".

Un decennio più tardi la febbre gialla diventò Sars.
Era una mossa dei media per screditare il potere del vomito di un altra nazione più attraente e funzionale della nostra.

C'è un detto: "Per quanto tu possa far bene un cosa, ci sarà sempre un asiatico che la fa meglio".

Concordo, solo che sto parlando di "cinesi" e "asiatici" è generico, come se a un calabrese con la pelle scura gli dite "Sei siculo".

Vi sgozzerebbe seduta stante, senza manco vomitarvi sul pene.

Nel mondo odierno il potere di una donna cinese è talmente elevato che persino il Colosseo strizza le finestre al passaggio di una turista al vapore con gamberi munita di zaino, cappellino, cartello per ritrovare i compagni della visita guidata.

Il che potrebbe farceli screditare; il Colosseo è un portacenere di pietra rotondo, non ci vuole uno studio ad aggirarlo senza perdersi; cazzo ci fanno con una guida?

Se sono così superiori, perché anche loro cascano sistematicamente nel tranello di spendere cinque euro per farsi fotografare col falso centurione romano con la spada di plastica che si guadagna da vivere facendosi fotografare coi turisti scemi e una spada manco vera?

A chi pagano il pizzo i falsi centurioni romani?
Chi gestisce il racket delle foto da infelici?
Probabilmente sviscererò la questione in un saggio futuro.

Torniamo ai nostri polli alle mandorle.

Se andate in qualche social forum da mediocri tipo netlog (anch'io ho un account; mai detto di essere "felice") vi accorgerete che i profili delle cinesi ricevono dai due ai sette miliardi di visualizzazioni nell'arco di una saltata in padella con salsa soia.

Tolta la componente "fluidi corporali", cos'è che scatena tanta attrazione nei confronti di un popolo morfologicamente identico (secondo il punto di vista occidentale; per loro siamo noi i "tutti uguali") ?

Ne parlai con un'avvenente psicologa.
Non seppe darmi spiegazioni; aveva preso il master a Hong Kong.
Se guardate la sua laurea, incorniciata nel suo studio, in basso a destra noterete una piccola macchia; è olio per friggere.

Conosco tante persone che vanno al ristorante cinese solo per innamorarsi.
Magari ci rimettono il cuore (e un rene).

Siamo troppo cattivi nei confronti di questo straordinario popolo.
Critici, avvelenati sputa sentenze, eppure facciamo di tutto per assomigliargli.

E per fotterci le loro donne.

Come in tutti i settori della vita, tante sono le incongruenze: skinheads che frequentano corsi di kung fu, fascisti che si tatuano draghi sul braccio (se sei italiano e fiero di esserlo puoi tatuarti un piatto di spaghetti o l'effige di Provenzano, nulla più).

La mente ritorna al fattore paura (numericamente, ogni giorno, si moltiplicano in maniera esponenziale), o al fattore perversione; mi rifiuto categoricamente di ridurre tutto a due incognite aventi origine da una vita familiare fallimentare colmata in "papà ti segna a scuola calcio così fai i soldi e ti scopi le veline senza la terza media".

Osservando il cervello di un italiano medio, ci si accorge che "due punti" sono anche troppi, se consideriamo le ridottissime capacità intellettuali di un popolo che rimane appagato guardando per due ore un ritardato di Pesaro che gira in tondo in una strada chiusa, sorpassando motociclette che UDITE UDITE cercano di fare lo stesso, in cambio di una foto su un pezzo di plastica con tre gradini e una bottiglia di champagne da spruzzare per terra.

Le nuove generazioni arrivano a prostituirsi per comprare industriali quantità di piastre arroventanti per appiattirsi il cuoio capelluto come i loro eroi provenienti da 7 fusi orari di distanza.

In questo complotto psichico, non è solo l'orario a essere fuso.

Forse faccio confusione; cerchiamo di assomigliare ai giapponesi e, per compensazione, sorridiamo ai cinesi perché ce li ricordano morfologicamente.

N.B: In Italia i giapponesi non vengono, il che la dice lunga sulla loro saggezza più delle puttanate di quel trippone di Nichiren Daishonin.

Ce la prendevamo con "Frì frì frì" persino nelle barzellette mettendolo al fianco di un italiano e il tedesco, impegnandoci sadicamente per farli apparire più ridicoli di un mangiaspaghetti vuoto a perdere e di un salsicciotto sandali coi calzini ad agosto.

Da bambini ridevamo scimmiottandoli, producendo suoni che ricordavano il loro "strano" modo di parlare, cantilenando "Cin ciao lin" .
Adesso bussiamo alla porta delle loro fabbriche col cazzo in mano.

E il curriculum nell'altra.

Sento dire: "No, sì, però non sono tutti cattivi".
Poco male.
Gli italiani sono delle teste di cazzo in blocco.
Forse è questo che ci spinge a desiderare rapporti sessuali con gli dèi venuti dal lontano paese, come se volessimo elevare il nostro dna pucciandolo in salsa agrodolce.

Sol levante posti di lavoro.

Gesù faceva miracoli.
Mao Tse tung li produceva in serie.

In tempi record.

Ce la prendiamo col governo cinese accusandolo di essere una violenta dittatura repressiva.
Da noi siamo talmente democratici che con una X diventiamo uomini liberi.

Di lavorare in un call center.

I cinesi hanno il cazzo piccolo; come fate a saperlo?
Ah, l'avete visto quando avete dovuto prenderlo in bocca al colloquio.

I cinesi fanno il caratè aaaa taaaa uatààà"?
Gli italiani fanno "pulisciti la bocca, se lo dici a tua mamma ti sventro, ti butto in un fosso, così divento pure famoso a "Chi l'ha visto".

Non disperiamo, mettiamo da parte antichi rancori nati da ambedue i complessi di inferiorità (loro si vergognano del loro aspetto fisico, noi non ci vergognamo di essere poveri schiavi).

Invece di accusarci, enfatizzare le diversità, vediamo le cose che abbiamo in comune; nel mio comune è pieno di cinesi.
Non registrati.

I cinesi sono pieni di sè, noi siamo pieni di noi.
Soltanto che loro almeno ci lucrano.

I cinesi mangiano per vivere, noi viviamo per mangiare.

Loro mangiano riso, noi mangiamo spaghetti.

Noi abbiamo inventato la pizza, loro hanno il campione mondiale di pizza.

Loro praticano arti marziali, noi corriamo dietro una palla (quando non stiamo fermi dietro una moto).

Loro sono bassi, noi commettiamo bassezze ogni giorno dell'anno.

Loro puzzano di curry, noi puzziamo di merda.

Loro friggono ogni cosa, noi ci siamo fritti.

Loro hanno la triade di Shangai, noi abbiamo la mafia, la camorra, la sacra corona unita, la ndrangheta, il P.D.L., la P2.

Loro hanno tanti saggi, noi abbiamo Malgioglio.

Loro hanno la Cina, noi abbiamo Terracina.

Loro hanno la pena di morte, noi abbiamo la pena di vita.

Loro hanno lo shamisen, noi il mandolino.

Loro hanno il senso dell'onore, noi abbiamo uomini d'onore.

Loro hanno cliniche per abortire, noi abbiamo feti da abortire.

Loro hanno la tecnologia, noi abbiamo una vita da sprecarci dietro.

Loro sono gialli, noi siamo epatitici.

Loro hanno i panda, noi abbiamo i cachi.

Loro hanno monasteri zen, noi abbiamo catechismi pedofili.

Loro hanno Buddha, noi abbiamo Ges... no, quello veniva dalle favole dell'Iraq; la nostra chiesa campa di rendita.
E i santi non contano, sono "di parte".

Loro hanno il cazzo piccolo, noi siamo gran cazzoni.

Loro fanno le foto con due dita poggiate sulla guancia e un broncio da imbecille, noi arriviamo a spendere migliaia di euro per possedere quelle dita e la presunzione di tramutare il broncio in sorriso con una scopata e un giro per pizzerie.

Loro mangiano i bambini, noi ce li scopiamo.

Loro hanno la grande muraglia, noi abbiamo enormi barriere mentali.

Siamo uguali, e dove siamo diversi siamo compatibili.
Proporrei uno scambio: la nostra economia per le loro donne.

Ci state?

Facciamo una raccolta firme, cediamogli il nostro mercato, tanto ormai le cose sono andate a puttane, abbiamo un cervello targato Berlusconi.

Oltre farci mettere un microchip, mangiare pasta ogm fin quando non ci si disintegrerà il fegato, non ci spetta altro.

Tanto vale andarsene in gran stile.