domenica 13 marzo 2011

RIVELAZIONI E REAZIONI


RENDERE CON DELLE IMMAGINI "FEDELI ALLA TRIBU'" SAREBBE STATO IMOPSSIBILE. ANCHE SE IL FILM C'ENTRA POCO E NIENTE COL LIBRO, LO CONSIGLIO.
MUSICHE DA PAURA.
AHHH, I BEI VECCHI ANNI NOVANTA, ALTRO CHE BEVERLY HILLS 90210








PER QUELLI FISSATI CON "BISOGNA AVERE LE PALLE".
IL TROPPO STORPIA, DI FATTO, MANCO UNO STORPIO CAMMINA MALE COME CAMMINA STO POVERACCIO.







VI PREGO DI AVVISARMI QUANDO (SE) ESCONO I SOTTOTITOLI. NON VEDO L'ORA








Ho trovato una soluzione ragionevole per acquietare le nostre vite da cittadini, contemporaneamente facilitare ai padroni il loro compito e rendere reale il loro sogno di una società completamente manovrabile.

Con l'automatizzazione di tutto, noi compresi, presto le macchine svolgeranno TUTTI i lavori, anche senza il bisogno di un tecnico o un programmatore alle spalle.

Ciò lo stiamo già vedendo; i “posti di lavoro che mancano” è in gran percentuale questo.

Quale cazzo di lavoro vuoi fare se c'è una macchina più veloce, efficiente, senza mestruazioni che lavora il quintuplo di te senza mai fermarsi e pure gratis?

Eccoti i call center.
Bisogna tenerli occupati in qualche modo, questi fottuti umani, no?
Facciamogli vendere tariffe.

IL LAVORO DEL FUTURO SARA' FARE LO STEREOTIPO.

Ognuno di noi percepirà la somma mensile di 1000,00€ (non tanti, sennò poi la gente si monta la testa) se si atterrà al comportamento stereotipato. Pagati per mangiare, bere, scopare, pensare, IN MANIERA OMOGENEA, come insegnano in televisione.

- Che lavoro fai?
- Sono uno stereotipato.
- Ah, come me.
- Calma, la stai buttando sul personale, non vorrai mica usare parole difficili, no?
- No, no, dicevo per dire.
- Secondo te chi vince l'isola dei famosi?
- Ahm... ehh... no, non ti capisco, sto agitato, devo andare a riprendere la mia nona moglie dall'estetista.
- Eh, che ci vuoi fare?

Una cosa simile.
Nessuno di noi soffrirà più.
Se non pensi ma hai una fonte di reddito sicura non c'è molto materiale che possa fungere da ipotetica fonte di fastidio, a parte le migliaia di cazzatelle che ci inventiamo per rendere interessante la nostra vita.

I politici coroneranno il loro sogno di avere come sudditi semper fidelis un branco di bambini ordinati, precisi, puliti, che eseguono ed eseguno senza fare domande.
Praticamente, milioni di militari e carabinieri perennemente in borghese.

Vogliamo fare una raccolta firme per fare attuare questa innovativa riforma che donerà felicità a ognuno di noi?

IO-SONO-UNO-STEREOTIPATO.
DITELO, CON FIEREZZA.
IO LO SONO.
E VOI?
Vostra madre sicuro.

Per ora, ancora schiacciato dalla gigante croce di pietra che è avere uno pseudo raziocinio, operaio impiegato per svolgere il mestiere del bel soffrire per inesistenza di alternative cool, vi racconto una cosa che mi è successa stamattina (Domenica 13/3/11).

E' tutto vero.
La storia della matrice.
Siamo collegati a Matrix.
Ci usano come batterie, si nutrono della nostra energia.

Nonostante ciò mi sono pisciato sotto dal ridere.

Guidavo senza uno scopo, cuffiette trapiantate agli antipodi del mio cervello bacato, ascoltando svogliatamente i Majestic, vano tentativo di creare e UDITE UDITE delineare un contesto proto metal progressive usufruendo di effetti (poco) speciali da diecimila lire al chilo, quando d'un tratto mi decisi a guardar' la strada, appurare eventuali sviluppi – talvolta si può incappare in un incidente da sbadataggine, fidatevi, o miei compagni automobilisti.
Abitando io in un piccolo paese – seppur all'epoca vantasse oltre più d'un milione di abitanti, senza contare gli abusivi nel sottosuolo, anch'esso ricco di strutture abusive - , non avevo bisogno di guidare E insieme guardare la strada, non ero abituato a svolgere più azioni nello stesso istante, ne avrebbe risentito la mia genialità, la mia natura.
La coda dell'occhio percepì qualcosa che non piacque alla mente dell'occhio, cosicché il cervello mio allarmò il corpo affinché generasse liquida attenzione tutta da schizzare al centro del parabrezza della mia autovettura, avendo già bocciato da oltre cinque minuti i lussureggianti tacchini (blblblblblbl) prodotti dalla mano destra del plettratore alternato John Petrucci – non è un boss calabrese, è uno shredder (non lo shredder dei teenager mutanti ninja), per dirla breve). ) ) ) )

Un'automobile “procedeva” – se in tal caso si potesse tirare in ballo il concetto di attività cinetica, data la snaturante lentezza dell'azione, allora m'avvarrò dell'utilizzo del verbo coniugato all'imperfetto di cui sopra- , lentamente, quasi moviolisticamente.

Cercai di comprendere chi fosse il lugubre autista dall'andatura post cimiteriale, tant'è che da dietro giungevano orde di clacson, s'affannavano per riconnettere alla realtà della matrice il povero anziano dal cappello siciliano – il vecchio al volante indossava il classico cappello terrone da mafioso corleonese che ti spara perché una sinapsi ti ha prodotto una frase contenente il termine “sorella”, mentre un'altra sinapsi ti ha prodotto uno stimolo che ti ha accidentalmente portato a grattarti la zona dell'inguine, il tutto di fronte a lui.

Curioso assai, l'ostinarsi suo a tener l'estrema destra, come in procinto d'imminente svolta in tal direzione, eppur nessun lampeggiante alcuno indicava tal ponderata presa di posizione.

Basta fare il narratore d'altri tempi.
Mo arriva la parte geniale.

Ricapitolando: c'era 'sto stronzo che andava piano come una lumaca tetraplegica, c'era una cazzo di fila della madonna pronta a esplodere e il pezzo di diarrea col cappello mafioso andava sempre più piano, dandomi l'illusione che stesse per girare a destra, cosa che non faceva, tant'è che poi l'ho sorpassato.

Andava piano, piano, piano piano, sempre più piano, come fosse un programma di controllo digitale installato sulla strada per ipnotizzarci.

Eccovi svelata la matrice.

Quando la lentezza s'era fatta disarmante, cioè non avevo neanche un coltellino per difendermi, disarmato senz'armi (fa ridere il cazzo “diarmante” , no? A me sì), sopra il tettuccio della macchina cimiteriale è apparsa una barra luminosa di colore rosso.

C'era scritto LOW BATTERY.

Ho capito che la realtà che sperimentiamo e crediamo reale, tangibile, è invece un dettagliatissimo programma impiantato nei nostri cervelli.

Non è stato tanto shoccante, me lo aspettavo.

La cosa fica è stata che HO ASSISTITO IN DIRETTA A UNA PERSONA CHE SI SPEGNEVA.

Quanti di voi, anche quelli intraprendenti che viaggiano e vanno di qua, vanno di là, sì, sì, a natale vado in Egitto però per pasqua vedrò di tornare in Andalusia per scoparmi una ballerina di flamenco ecc. AVETE MAI AVUTO LA FORTUNA DI VEDERE UN ESSERE UMANO SPEGNERSI ALL'ISTANTE?

Calmatevi, con quelle agitate manine da bambino che si affanna a prenotare la risposta per compiacere la maestra (mi sa che le medicine per il cervello stanno a funzionà mpò troppo).

Per “persona che si spegne in diretta di fronte a voi” non intendo: ne tossici, ne ubriaconi, ne anziani over 97, ne monaci buddisti sotto l'effetto di chetamina.

Escluse queste categorie, vi è mai capitato?

Un'emozione unica.

Si è spento al bordo della strada.

Ma era un essere spento per dispetto, perché la storia ha un seguito mica male.

Passo molto tempo a richiamarvi, a ricordarvi che siete dei bambini che si credono adulti, ma in realtà sono io il primo dei bimbi dispettosi.

Mentre sorpasso il tizio con la batteria quasi scarica, non posso fare a meno di guardare per vedere che faccia ha il rincoglionito.

Un attimo di estrema tensione emotiva, pura hitchcockiana suspance stile “Vertigo”, ho persino emesso del gas dal posteriore – l'ettolitro di birra di ieri sera - , e ho potuto vedere chi c'era al volante.

Non era “Chi”.

Era “come”.

Non vedrò mai più una faccia da cazzo simile.

Aveva la guancia schiacciata contro il vetro alla sua sinistra, come fanno i bambini quando fanno le boccacce alla macchina diestro.

La moglie teneva il volante.

Ridevano tutti e due.

Il vecchio aveva un diavolo negli occhi e merda nel cervello.

La spietata complice, reggeva il gioco con aria divertita, forse per vendicarsi di una pensione mensile oltre fame.

In quel momento ho capito che non era un vecchio rincoglionito, bensì un genio della truffa a discapito del fallimentare cittadino medio. Si stavano divertendo da matti, lidddentro.

Pensavo che il cammino della vita dell'uomo avesse oltrepassato il punto di non ritorno lì, a bordo del suo veicolo, invece era perfettamente in salute, insieme alla sua compagna di vita, complici come non mai, per complicare la vita a noi divisi automobilisti servi del sistema.

Ho avuto la pelle d'oca, un brivido d'emozione.
C'era qualcuno che agiva a discapito dei suoi simili, così, tanto per una risata domenicale.

Morale della storia?
Non vi dico che fila che ho fatto io nel giro di dieci minuti.
No, cazzo, dovevo emularlo per forza.

È stato veramente un genio.

Provateci anche voi, sopratutto in città.

Quando le coincidenze della vita hanno fatto sì che si manifestasse in voi un barlume di pura lucidità assoluta, nei pressi di una zona massicciamente trafficata, DOVE NON SI PUO' SORPASSARE, ingranate la seconda, fatevela con comodo.

Il trucco sta nell'inclinarsi in avanti abbastanza da dare l'illusione di morte a breve termine, fingendo di esservi accasciati contro il volante, come se steste per esalare l'ultimo respiro in mezzo a tutte quelle macchine frettolose di tornare a casa, parcheggiarsi di fronte alla tv e tramortire un'altra inutile giornata.

Non possono farvi niente.
Prendersela coi moribondi è reato.
... almeno spero.

Sì, oggi il post è strano, tre pagine e ancora non inizio a dire cosa mi ha fatto incazzare in settimana.

Non pensate che una scena simile sia degna d'essere raccontata e raccontata e raccontata?

V'assegno un compito per casa.

La vicenda di stamattina, divulgatela in giro.
INGRANDENDOLA.

INGIGANTITELA.

Inventate e aggiungete particolari, partendo dal presupposto che AL VOLANTE C'ERAVATE VOI.
Raccontatela come se fosse capitato a voi, non allo stronzetto che leggete il lunedì mattina.

Metteteci dentro molti dettagli - quando racconti una bugia, i dettagli la rendono verità; i particolari attestano che voi eravate li presenti, tot giorno a tot ora - , e gonfiatela all'inverosimile, come quelle barzellette che funzionano solo quando qualcuno si stufa e vi implora “Ma quando finisce?!”, dopo che siete andati avanti a menarla e rimenarla.

Diventate eroi agli occhi dei vostri vicini.

L'unico dio è l'Ego.

La (mia) settimana non è stata costellata di avvenimenti degni di nota. Nulla da raccontare, a parte Erotomania e riff di chitarra da paura (John, ti amo).


La ragazza del meteo di oggi è notevole.
Ci farei l'amore.
L'amore l'amore, con la A irrorata di sangue come un pene pulsante.

L'amore sentimentale, non le solite cose come fluidi corporali odorosi, sangue, fruste, oggetti contundenti violentemente scagliati su zone (non più) erogene.

Bellezza che oserei definire “madonnica”.

Voglio coniare un neologismo, per darvi l'idea.
Bellezza “mariana” sarebbe scontata, e poi la madonna mi sta sui coglioni, mentre il cardo mariano aiuta il fegato a depurarsi con brio, in barba alla Marcuzzi, incaricata di informarci ogniqualvolta va a cagare.

Che ce ne frega, no?

Sorge spontaneo un “va a cagare”.

Sono anni che Alessia Marcuzzi va avanti con quel cazzo di pubblicità dello yougrt.

Ci è abituata.
Ci si è abituata.

Mandando a cagare Alessia Marcuzzi non se ne trae nessun giovamento, non le si arreca nessun danno.

Gioca in casa.

E i poveri imbecilli in piazza con la costituzione in mano?
HAHAHAHAHAHHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAAHHAHHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHHAAHHAHAAHHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHHAHAAH

EDDAIIIIIIIIIII SUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUDAIIIIIIIIICAAZZZZZZZZZZZZZZZZZZOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

... ci credete sul serio?
Boh.

Una sua logica però ci sta.

Se avete creduto al Duce, alla democrazia cristiana, e al CAVALIERE (per farlo montare a cavallo gli ci vuole una gru) posso anche credere che voi ci credete.

IPOTIZZIAMO ANCHE SOLO PER SCHERZO che il popolino riesca a mandare affanculo il clone di un hobbyt coi capelli trapiantati.

Cosa pensate, che dopo tutti questi anni di miseria, col debito pubblico che abbiamo accumulato, più la saturazione del mercato globale...

... vi ridanno il lavoretto sicuro?

HHAAHHAHAAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH

Il mondo è cambiato, la maggior parte della merce che consumiamo, sia cibo o tecnologia, viene gestita da macchine quasi al 100%.

Scordatevi l'operaio fiero del nulla che invecchia alla catena di montaggio, poi gli regalano l'orologio, poi la pensione in campagna coi nipotini e le seghe con Antonella Clerici.

Si dimette Berlusconi e... cosa credete, che arrivi mago merlino e i politci, grazie al suo aiuto si rimettano a creare posti di lavoro dal nulla?

Ok, mettiamo che compiano questa magia.

Lavoro dove?

Di cosa?

Che lavoro volete fare?

Cosa volete produrre?

Non c'è più niente da fare.
Niente.

E non sono pessimista.

L'ottimista è un pessimista male informato.

Siamo fottuti, punto.

Soluzioni ce ne sono ma sono o troppo comuniste, o troppo visionarie, o troppo sempre troppo qualcosa, rimane il fatto che questo tipo società basata sull'ego non ha più motivo di servirsi di esseri umani per svolgere lavori manuali come quelli che conosciamo.

Tra poco (“dio” Ray stima 2046), le macchine scriveranno anche i libri.
Già i robot suonano meglio di noi!

Torno sempre ad esortarvi a leggere “La singolarità è vicina” di Ray Kurzveil.

Di fronte alla prospettiva di una società distopica dove vige la tecnocrazia, mi sento ottimista, sono abituato alla merda, di tutti i colori, pur non essendo feticista.

Vivere l'ora, il qui, l'adesso, il presente.
Le macchie non hanno ancora preso il sopravvento, perciò adesso mi rimbocco le maniche, svolgo il ruolo di essere umano arrabbiato.

GIAPPONE: TERREMOTO.
MORTI.
... mbè?

C'è qualche novità?

Catastrofe, morti, lacrime.
Non eravate pronti?
Ho imparato una grande lezione.
SI' AL NUCLEARE.

Non ostiniamoci ad ostacolare il sacro ordine delle cose.
Agevoliamo le finte profezie Maya

CHE ESPLODA, QUESTO FOTTUTO PIANETA INUTILE.

Che le radiazioni ci carezzino l'anima.

Non sei nessuno?
Sei anonimo?
Con le radiazioni anche tu diventerai degno di nota.

Per volere centrali nucleari nella propria nazione bisogna essere dei sempliciotti senza un minimo di logica e di istruzione, oppure dei pazzi psicopatici pezzi di merda figli di puttana.

Qualcuno lo chiamerebbe karma.
Il lo chiamo KARMARMATO.
Toh, vacci a fare la guerra.

Prima o poi era inevitabile che... no?
Sì, potrei evitare ma...

Lui c'è sempre.

Dio c'è, solo che non vuole prendersi le sue responsabilità.

La legge ad personam della settimana garantisce la totale uguaglianza di “peso” tra i vari organi del truffatorio statale S.p.a.

La caratteristica perla rivoluzionaria (Alfano ha detto “A cui siamo particolarmente affezionati”) della riforma ad personam fornisce al cittadino il diritto di scegliere A CHI dare la colpa.

UN ESEMPIO PRESO NIENTEPORCODIMENOCHE' DA ALFANO.
Il medico che t'ha operato ti ha amputato il braccio sbagliato anche se dovevi spremerti un brufolo e, nonostante ciò, a starti prepotentemente sul cazzo era l'aiuto infermiere?

Puoi denunciare, chiedere risarcimento a lui, in quanto la riforma lo pone allo stesso livello di tutti gli altri, lì presenti intorno al tavolo dell'allegro chirurgo.

Tradotta pragmaticamente: comprarsi un giudice costa un fracco di soldi e favori, talvolta omicidiali.
Grazie all'escamotage AD PERSONAM coniato dalle brillanti menti di regime, TU, mio amato politico che mi rappresenti come un teatro d'ombre ad una recita per cechi con gravi problemi familiari, puoi spendere appena un centinaio di euro, comprarti l'usciere (o il cugino) e avere dal giudice lo stesso verdetto favorevole, anche se non te lo sei comprato.

Anche se non hai dato a lui la mazzetta.

- CHIAMO L'IMPUTATO SUL BANCO DEI TESTIMONI.

- VOSTRO ONORE, IL MIO CLIENTE SI SENTIREBBE MAGGIORMENTE A SUO AGIO SE A GIUDICARLO FOSSE IL CUGINO DEL CUSTODE DEI CESSI.

- MOZIONE APPROVATA

Tra le polverose aule del parlamento sterilizzate con antrace e Amuchina - divenuto politico, le esigenze del paziente si alzano di una percentuale che va dal 3,2 al 97,9% - , sta circolando una voce.

La chiamano: “Delegazione legittima”.

Per ora può usufruirne a pieno titolo soltanto il premier, in quanto la legge è in fase sperimentale.

Il cavaliere ha annunciato alla (sua) stampa che è pronto a correre di persona(m) tutti i rischi così, se la legge funziona, ci sarà democrazia a 362°.

Con la nuova legge, che verrà approvata nell'arco di cinque minuti dalla pubblicazione di questo blog - sparlo della massoneria perché ne sono il capo; quando mi vede, Gelli fa “Grande, mitico maestro, perciò state attenti, so dove abitate - , il premier, successivamente noi, avremo la facoltà - previo pagamento al diretto interessato più tasse, per un valore non inferiore a 600€ per giorno d'imputazione - DI DELEGARE QUALCUNO CHE SI ASSUMA TUTTA LA RESPONSABILITA', GIURIDICA, MORALE, FISICA, del colpevole dei crimini in questione.

Se avete ucciso qualcuno, potrete LEGALMENTE pagare qualcuno che sostenga il processo al posto vostro, che si senta in colpa al posto vostro, e che vada in galera al posto vostro.

Tutti ne sono entusiasti.

È un innovativo modo per lanciare sul mercato nuovi posti di lavoro. Più che una professione: un'arte.
CHE LAVORO FAI?

DETENTORE DETENUTO DI COLPA.

Suona bene!

Come cavie, inizialmente si faranno avanti solo coloro che hanno perso ogni speranza, malaticci, stressati, con tanti figli da campare; in una disperata situazione del genere, il candidato finisce in carcere a cuor sereno, non gliene importa, e la sua famiglia tira avanti coi soldi dati dal colpevole che lo ha delegato.

Come prendere la vita sul serio.
È da coglioni.

E c'è di più.

L'ottuagenaria tartaruga spastica con le macchie del fegato anche sulle eliche del dna fungente da manichino marionetta, seduta sulla poltrona dirigenziale del presidente della repubblica - anche se tutti sappiamo che chi presiede e controlla QUASI tutto è l'altro vecchio col cerotto finto sulla guancia - , ha dato una speranza a noi giovani lavoratori disoccupati.

Si deve puntare alla formazione.

Mercoledì pomeriggio hanno telefonato a casa (chiccazzo gli ha dato il mio numero? ... potevo anche chiederglielo...) per frequentare un corso di formazione di cento ore, a pagamento, a MIE spese, a MIO investimento per il futuro.

Gli ho detto di sì, sono convinto della ponderata scelta.

Correggetemi se sbaglio.

Lavoro ne esiste poco, lo danno solo al “figlio di” o al “cugino di”.
Se non hai avuto la fortuna di nascere in una famiglia di commercialisti o banchieri non puoi più neanche andare a fare volantinaggio per 3 euro al mese insieme ai magrebini mutilati.


Accetto la scelta di fare corsi di formazione.
Cioè: fatte queste 100 h di corso mi pagheranno per stare a casa, per 8h al giorno, seduto sulla poltrona, a ripetere ad alta voce: SONO AMPIAMENTE FORMATO PER SVOLGERE QUESTO LAVORO.

No?

Sennò ho buttato 500,00€.

Anche fosse, la colla da sniffare dal sacchetto di plastica ha un costo ragionevolmente sostenibile per le tasche d'un tipo a reddito zero tipo me.

Basta scippare le signore anziane alla stazione.
Bisogna mirare a quelle sole, stampellate, impossibilitate a svolgere attività ad alto consumo energetico come rincorrere il famelico borseggiatore, gridare “Al ladro, al ladroooo”.

I soldi per comprare la colla che ti aiuta a dimenticare i dispiaceri ci saranno sempre.

La signora potrà urlare AL LADRO quanto cazzo gli pare; dopo il triste remake di Superman gli eroi sono passati di moda.

La gente ha aperto gli occhi.

Ed è subito ondata di congiuntivite killer.


A domenica prossima.
E mi raccomando: fate diventare una leggenda metropolitana la storia che mi è successa stamattina.

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