domenica 5 settembre 2010
ESTATE FINITA, DILUVI, CONFESSIONI MENGELENIANE, OGGETTI RICORDO DEL TEMPO CHE FU: SBRIGATEVI, LA FARMACIA STA CHIUDENDO
APPENA VISTA MI HA FATTO UN GRAN (ORRIBILE) EFFETTO. HO PENSATO: "PERCHE' NO? SIAMO CAPACI DI QUESTO E OLTRE". MI SA CHE E' UNA SCULTURA.
SPERO!
EH?
COME?
ABBIAMO TUTTI QUESTI CERVELLI EPPURE NON CAPIAMO UN CAZZO?
MMMMMMM, NON SIAMO COSI' EVOLUTI COME CREDIAMO.
BISOGNA LAVORARCI SU
IL MIO NUOVO IDOLO DELLA SETTIMANA, LO SPUMEGGIANTE PERSONAL COACH ROBERTO RE, INSIEME AL FAMOSO WRESTLER E ATTORE "THE ROCK".
AH, NO, E' ROY MARTINA, MI SO' SBAGLIATO.
ECCO UN ESTRATTO DELLA SUA FANTASTICA FILOSOFIA DI VITA.
GRAZIE ROBE', SEI DAVVERO UN RE
http://www.youtube.com/watch?v=8xPBf5rmK6I
... io non riesco a credere in me stesso, con la musichetta da porno di serie di anni 80 in sottofondo
E voi?
Farà parte del conseguimento del risultato positivo: se riesci a gasarti con 'sta monnezza di musichetta vuol dire che sei arrivato in cima, al top
RITOCCATA DA SARA, SCATTATA DA ME PRIMA DEL DILUVIO DESCRITTO NEL POST. GIORNATA FENOMENALE
Napoli (in tutte le altre parti del mondo non succede niente degno di nota): GOMMONE PIRATA UCCIDE ANZIANO.
Anche se ha tentato di discolparsi, in manette Johnny Deep.
Ritirati dal mercato i dvd della saga de “I pirati dei Caraibi”.
Una madre sull'accaduto: “Bisogna vietare i film che danno il cattivo esempio. I pirati dei Caraibi hanno traviato mia figlia. L'ho portata al cinema a vedere quella porcheria e adesso si prostituisce per comprarsi la borsa de La maledizione della prima luna. Grazie Walt Disney”.
... certo che le istituzioni non sono più quelle di una volta.
Cioè, ora permettono anche ai gommoni di arruolarsi insieme ai pirati!
Chissà dove arriveremo; sicuro non all'isola del tesoro.
Iran: presto lapidata l'adultera fedifraga.
Ovunque, anche in Italia, ondate di indignazione.
Cartelli tipo “Fermate i sassi”.
... effategliele tirà 'ste cazzo di pietre!
Loro si divertono così.
Più di quello no, non ci arrivano.
Dopo il limite subentra Allha e fa piazza pulita.
Solo una cosa: gli orrori succedono continuamente, ovunque.
Anche nel vostro palazzo.
Combattete per le ingiustizie che vi riguardano direttamente, POI andate a salvare persone lontane mille miglia.
Combattere dalla poltrona non risolve neanche le guerre al Risiko.
Volete davvero salvare quella donna?
Prendete l'aereo, andate in Iran e offrite la vostra vita per la sua.
Che c'è, non avete il coraggio?
E allora come cazzo pretendete di salvare una vita se poi non siete pronti a mettere in ballo la vostra?
Allora ditelo, è solo una scusa per poter urlare la vostra patetica frustrazione senza essere rimproverati (SIIII, URLO PER INDIGNAZIONE, NESSUNO POTRA' METTERMI A TACERE INTANTO STRILLO STRILLLOOOOOOOO).
Sceglietevi battaglie alla vostra altezza, oppure andate al centro commerciale a sentire Cristina D'avena, come faremo noi oggi pomeriggio.
Comprate e in silenzio.
Invece di urlare, agite.
Agite o shhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh, c'è gente che ha bisogno di riposo.
Qualcuno lì tra le divise bianche ha affermato: “ Cos'è per me Cristo? È il centro di tutto, COME IL SOLE , INTORNO AL QUALE RUOTANO I PIANETI”.
... ci prendevi per il culo?
Lo sai che cristo E' il sole.
LO SAI BENISSIMO.
Non giocare con l'ignoranza della gente, stronzetto.
Lo speaker tesseva lodi sul vecchio filo di pelle e tonaca.
“Un uomo eccezionale, che mise il CCCCCristo al centro della sua vita” , più quattro bambini ai lati per guardare.
Chiamasi apprendistato minorile.
La città è tornata silenziosa, i tempi si sono decelerati.
Cazzo, no, LI HANNO DECELERATI, visto che non esiste tempo; solo tanta stronzaggine frettolosa da turista.
Non era tempo di andare al mare, il sole giocava a nascondino con milioni di persone che non avevano tempo di giocare.
Eppure siamo andati al mare.
L'acqua non era fredda come pensavo, levigandomi le piante dei piedi sui mortali velenosi sassi della costa grottammmarese. All'orizzonte un banco di nubi, anzi, una bancarella di proporzioni globali, nera come gli abusivi, minacciosa come la nostra ignoranza penetrante.
Stava per esplodere, mentre mi lasciavo trasportare dalle onde, basse e violente.
Testa sott'acqua, mani ben distese in avanti. tagliare di netto l'oscuro viscidume. Mascelle indolenzite, forse la macchia nera di scorie chimiche è stata trasferita per miglia marine al suono di rumba comunale.
Ed è partita la pioggia.
Tutti sono ripartiti.
Mi è sembrato giusto che anche lei seguisse... l'ondata?
La corrente?
Il temporale tempestava di pugni accadueosi le nostre povere teste, occupate da capelli folti in non molti casi.
L'unica famiglia è fuggita sotto lo chalet anni settanta.
Facevamo le foto allo spettacolo.
Il tempo di rifugiarci tra le lamiere della baracca, adornate di figure di gelati non più in produzione da decadi. Fissavo gli sbiaditi pupazzi del calcio balilla, ultimamente ribattezzato, per motivi di branding, “calcio BARILLA”.
Sembravano spenti... come se una volta fossero alimentati ad elettricità.
Da una parte, in effetti, era così.
Quando venivano cinematicamente mossi dall'energia vitale di quella gente anni mezza beat, tutta democristiana, facevano una vita diversa, più oleosa, unta, dinamica.
Il periodo è iniziato con “Da una parte”.
“Dall'altra?”, voi direte.
Dall'altra c'è una macchina in mezzo alla bufera.
Non si capisce bene chi ci sia al volante, se altre persone siano a bordo. Un dito picchietta sul finestrino, indicandomi.
La pioggia coreografica, studiata apposta per le occasioni da esistenza filmica, cessa un istante il suo implacabile fluire di grandine.
Scendono un compagno di sbronze e la sua compagna.
Ore 12:00 circa.
Passavo al secondo vino bianco da ,070 cent.
La ragazza zoppica, ha la faccia di una capace di essere felice, di godersi la vita, quando GLIELO permettono.
In cinque minuti ce la presenta come la figlia di una famiglia di grandi musicisti da generazioni.
Ungherese come Lugosi, Ouspenskaya (no, quella è russa), Bartòk.
Ah, anche come il salame.
Veniamo a sapere che le musiche di “Schindler's list” sono state eseguite dall'orchestra diretta da suo padre.
Lei non suona perché, “Nella nostra famiglia le donne non possono. Dobbiamo stare a casa a pulire, cucinare, crescere i figli”.
Allora shalom per tutti belli e brutti.
Se sei donna sei fottuta.
Se sei uomo ti tocca a fottere prima che ti fottono, comunque dalla nascita sei già fottuto dal signore quindi, gira che ti rigira, muori di vertigini.
Come disse un parente toscano: “Su, dai, ven' via, I che è sto gjinepraio? Dai su, ven' via, 'ndiamo dai, SENNO' TE LO BUTTAN' AL CULO”.
Esaustivo riassuntivo.
Gli aneddoti che mi hanno colpito di più sono stati due.
Il primo narra di un Ungheria entrata in Europa dal 2004 che ragiona e paga ancora in fiorini, schifata dal super dittatoriale blocco imposto da quei pelatoni figli di puttana con le macchie del fegato sul prepuzio e al centro del cervello, chiamato unione europea.
Quando gli girano le palle (agli ungheresi) non mettono bombe o rompono i coglioni con protestine da supermercato.
Non pagano.
Non pagano più.
Treno? Pullman?
E CHI PAGA?
Se qualcuno “paga” ti richiamano.
Fanno quello che dovrebbero fare tutti i popoli della terra (se ella mi dicette il vero, altrimenti non mi farette un gran favore bugiandomi nel mare del mare e della pioggia che ora copiosamente copiava sé stessa esponenzialmente sul finto green del biliardino Barilla).
Suo padre si trovava in un campo di concentramento dove Joseph Mengele (sempre lui, l'angelo della morte degli Slayer) era andato a trascorrere una piacevole vacanza di lavoro.
Sì, era andato lì per rilassarsi e per far progredire la sua già superiore razza.
Se i nazisti avevano la certezza scientifico matematica della propria inoppugnabile diretta discendenza dagli dei teutonici, che cazzo di bisogno avevano di fare certe cose tipo giocare con la vita degli altri senza chiedere manco il permesso?
... evidentemente non erano abbastanza sicuri di loro stessi.
Problemi di auto stima.
... quando Roberto Re serviva ma ancora non c'era...
Fortuna che i genitori lo hanno generato.
Grazie, signore e signora Re.
Seguendo i corsi motivazionali di Roberto, discepolo italiano dell'altro guru del guadagno Roy Martina, al call center tutti mi vedono come un punto di riferimento, anche se 400 al mese più percentuale a contratto non sono variati e ho le rate del Mercedes da pagare (i vincenti non girano con la 600).
Torniamo al simpatico nazi mad doctor.
Da amante dell'arte, aveva bisogno di un adeguato tappeto sonoro, mentre PIAZZAVA BAMBINI ALL'INTERNO DI PICCOLE BOTTI PER IL VINO, LASCIANDO FUORIUSCIRE SOLO BRACCIA E GAMBE, così, tanto per vedere come crescevano!!!
... superiori e anche popolo di grandi veggenti: io non saprei come cresce un essere vivente all'interno di un contenitore.
Che fa, assume quella forma?
Per credere devo vedere, toccare con mano!!!
In compenso, ora che quelle atrocità sono finite (ahahhaha) compriamo gatti bonsai.
Vabbe', ma quelli so' animali, mica soffrono, mica sono intelligenti come noi.
Non sentono dolore.
Basta divagare.
Sintesi: lo psico testa di cazzo sapeva che nel campo di concentramento c'era il grande musicista e compositore.
Lo fece chiamare affinché suonasse in laboratorio.
Il tizio gli ha detto, “Col cazzo, psicotestadicazzo”.
Non proprio così però il significato era quello.
Due figli buttati in un forno crematorio, una clavicola rotta.
Il tempo di guarire e violino alla mano.
Si va in scene per il Joseph!
Il triste ebreo suonava mentre Mengele somministrava antibiotici, disinfettante, premurose cure alla terrorizzata donna incinta sventrata per l'occasione.
Le aveva aperto la pancia per gustarsi in diretta (sky ancora non c'era) come si sviluppava il feto dal quarto mese.
Il violinista faceva la colonna sonora della vita in diretta, lontano dal canone Rai.
Mengele fissava il feto crescente, la donna stava attenta a non infettarsi (agenti atmosferici presenti in un campo di concentramento sono inguinati e shporchi non iggenici).
E l'uomo suonava, suonava.
Morale della storia?
Prendete quest'aneddoto e scriveteci una storia à la Palahniuk.
Tanto ormai è lecito commercializzare il dolore degli altri.
Però non avete speranza; l'ho già iniziata io, ho anche i diritti cinematografici.
SCHERZO SCHERZO SCHERZO, E CHE CAZZO.
... scherzo sullo scriverci una storia.
Il resto è tutto vero.
Il genere di cose che uno vuole leggere la domenica mattina (se mi state leggendo oggi).
Detto questo che dire?
Potrei parlare di Napolitano, dello schifo e della paura che suscita in me quella putrida tartaruga semi rigida semi molle.
Chiedo a te, cittadino medio. Anche se vuoi consapevolmente berti le stronzate di democrazia e libertà per vivere fintamente sereno, non ti viene in mente niente quando ti dicono: “Hey, quel testa di cazzo pluri centenario decide per noi, per una nazione intera? Ma se non è neanche in grado di andare a fare la spesa e ricordarsi cos'è uscito a fare?!”.
Oh, oh, sono il re Napolitano.
Sono uscito che dovevo... eh?
Chi è lei?
Cosa ci faccio qui?
Perché?
Voglio l'infermiera, questo catetere mi sta bucando il bubbone, vi prego, lasciatemi morire con dignità, CAMBIATEMI IL PANNOLONE E' SPORCO, E' SPORCO, E' PIENO, MI BRUCIANO LE GAMBE, SI SONO IRRITATE CON LA MERDA, VOGLIO MORIRE CON DIGNITA', TIRATEMI FUORI DALLA MIA MERDA.
Ma era una battutina, quello sa benissimo cosa fare.
http://www.youtube.com/watch?v=11F9qDT3hXE
... però inteso in maniera buona, mica quella cattiva.
Sulle mie sigarette c'è scritto: “Make your own tobacco”.
Forse la traduzione avvenuta nel mio intimo è scorretta, oppure si sono rincoglioniti.
Se uno il tabacco “se lo fa da sé”, fa per tre, cioè per se stesso, per l'industria farmaceutica che incasserà milioni in pillole e vaccini anti tumore e per la casa produttrice di tabacco che... fallirà!
Non fatevi le cose da soli. Acquistatele, così gira l'economia e vivremo felici e contenti!
È strano il mondo ma io sono ancora più strano.
Non ci credi?
Guarda bene.
Fissalo attentamente.
Lo vedi?
Appunto.
Era una cazzatella però, anche questa si può spiegare.
“Guarda bene” e le altre quattro righe in realtà sono un grafico che dimostra l'andamento del quoziente intellettivo del maschio mondiale medio.
Il “fissalo attentamente” incarna il pene dell'uomo (cervello).
Il resto in ribasso.
Pensare che in “diritto ed economia” non solo non andavo bene.
Non andavo proprio.
Per il reshto tutto abbashtanza bene, ringraziando iddio, occupato a decidere chi e quante pietre dovrà ricevere in faccia il nostro vicinato.
Boy George tornerà a cantare a Roma.
200000 forzanuovisti manganellano chi ha deciso di comprare il biglietto al suono di Karma Cameleon.
Angelina Jolie farà meno film.
Per quanto mi riguarda dovrebbe smettere e basta.
Non col fumo.
Ha rotto i coglioni.
Tra i video più visti, la nuova pubblicità dell'adsl.
... pubblicità di Non oggetti immateriali... brrrrr
È ironica e realistica.
Il nocciolo della questione è che, anche un fallito ultra stipendiato come Totti viene sfanculizzato dall'attenzione pubblica quando ognuno può individualmente passare 14 ore al giorno su internet pagando l'adsl la metà, quindi avendo la possibilità di mettere da parte qualche soldino per andare a comprare altra roba utile.
Poi ci sono i video di X-Factor.
Deliri e fallimenti di una generazione allo sbando che però, purtroppo, non va mai a sbattere mortalmente.
Serve all'autostima “robertoreiana”: non solo la gente non conosce i propri limiti, non gliene frega di sputtanarsi di fronte a tutte le nazioni.
Modestamente, se sono stonato non vado a cantare in tv.
Mi metto a spacciare crack agli universitari figli dei fianzieri (sono tra i più grandi consumatori di droghe da disperati, fidatevi, ne conosco a tonnellate).
Quando cerchi wikipedia con Google, la prima cosa che vedrai stamattina sarà “teoria del complotto lunare”.
Non so se realmente l'uomo andò sulla luna.
M'interessa sapere quando se ne andrà dalla terra.
C'è una sempre più forte ossessione DI dimagrire, PER dimagrire, IN dimagrire
L'Africa si sta sempre a lamentare: loro non fanno fatica a rimanere in forma.
Che cazzo volete?
Godetevi i vostri fisici asciutti che qui da noi dobbiamo farci il culo per assomigliarvi.
DIMAGRIRE CON LA MENTE: GIUSTO PESO PER SEMPRE.
Manco i traduttori di Nostradamus riuscirebbero a capire questa... e Nostradamus scriveva in codice mischiando cinque sei lingue...
LA CONOSCENZA E' POTERE
IL POTERE E' DENARO
IL DENARO E' DENARO.
CLICCA QUI E GUADAGNALO
HAHAHHAHAHHA, HITLERRRRR DOVE SEI, TI PREGO, IO NON HO IL CORAGGIO, OBBLIGAMI TU A ENTRARE NEL FORNO, TI PREGO, TI PREGO, MEIN FUHRER, UCCIDIMI TU, FAMMI SOFFRIRE DEVO PAGARE PER I MIEI PECCATI, NON VOGLIO FINIRE ALL'INFERNO.
Ps: affianco al banner recante il fantastico slogan c'era Sgarbi che sorrideva.
Io l'avrei fatto così:
LA CONOSCENZA E' POTERE FARE QUELLO CHE TI DICONO DI FARE CON MAGGIORE COSCIENZA E DEVOZIONE ALL'ISTITUZIONE.
IL POTERE E' DEI PIU' RICCHI.
IL DENARO E' DAN ARROW NELLA FORMA NON CONTRATTA.
CLICCA QUI PERO' POI AL GIUDICE NON DIRE CHE TI HANNO PALPATA.
SII CONSENZIENTE.
BE CONSENZIENT!
Mi pare più consono al nostro tipo di abitudini esistenzial alimentari.
UNIVERSITA' IDEALE PER CHI LAVORA.
Dopo otto frustranti ore di punizione a scopo di lucro, quello che voglio è proprio mettermi sui libri, memorizzare il punto di vista di uno sconosciuto su questioni irrilevanti.
Sarei persino pronto a pagare!
SCIOPERO DELLE FARMACIE: CHILOMETRICHE FILE PER SCORTA MEDICINALI.
... eh?
Ah, sì:
“Tesoro, presto, andiamo a fare scorta di aspirine”.
“Non ti senti bene?”.
“Sono il ritratto della salute, ma mai dire mai, potrebbe venirmi un tumore all'utero. Poi che faccio?”.
“Allora andiamo, così faccio scorta di preservativi”.
“Caro, sono due mesi che prendo la pillola”.
“Nostra figlia no”.
“...”
“Cos'hai capito?! Mica li compro per farle incapucciare il suo fidanzato”.
“Bravo, è meglio che certe questioni rimangano schizzate in famiglia”.
“Hey mamma, papà, di che parlate?”.
“Vestiti bene, andiamo in farmacia, dobbiamo fare una scorta di medicinali”.
“Cazzo, vi siete intrippati coi Maya, col 2012?”.
“No, sciopero delle farmacie”.
“Ah, ok, così faccio una scorta di pillole del giorno dopo”.
“Tesoro, è il nost...”.
“No papà, non puoi obbligarmi a tenerlo, sarebbe un mostro demente figlio dell'incesto”.
“Perché? Tu sei tanto intelligente. E ha diritto alla vita”.
“Poi glielo spieghi tu che il nonno è anche il babbo suo e della mamma?”.
“Io direi...
“Intendo spiegarglielo senza tirartelo fuori”.
“Allora no, non mi assumo questa responsabilità”.
“Oi, voi due. Avete finito? Quando torniamo dalla farmacia potrete litigare e fare la pace come sapete, anzi, faremo pace in tre, però ora muoviamoci. Lo xanax è quasi finito. Il dottore ha detto che se salto una sola pasticca torno l'amorale di prima, e i vicini mi hanno detto che l'altra volta hanno fatto passare la storia del cane perché ero confusa ma che la prossima volta avrebbero chiamato il wwf e un esorcista polacco”.
“Vado in bagno e torno”.
“Non hai preso le medicine. Ogni volta che dobbiamo uscire ti viene da andare in bagno. È psicosomatico”.
“Ma no, mi devo togliere l'ob, si è già insugato tutto”.
“Tesoro, hai le tue cose?”.
“Sì papà”.
“Cara, prendi le chiavi dell'auto. Vacci tu in farmacia”.
Io sono per la famiglia.
La famiglia esiste in natura.
Avete mai visto un cartone della Walt Disney dove gli animali non hanno i genitori sempre appiccicati al culo?
È così che funziona anche nella realtà.
Bisogna sempre rimanere con la famiglia, per la famiglia, perché è così che la natura vuole.
Mai separarsi dai naturali legami affettivi familiari voluti dal buon dio e dalla natura, anch'essa sua creazione.
Quelli che scrivono su facebook “Gli amici e gli amori vanno e vengono ma la mamma e il papà restano per sempre” (anche dopo che i genitori se li è portati via qualche bruttissima malattia degenerativa) sono da fare santi.
Essere orgogliosi di essere satelliti servi suddito schiavi psicologici della famiglia è come essere orgogliosi di avere un “bel” tumore.
“Sì, sì; cazzo è quello?”.
“Non sembra, ma è più grande del tuo”.
“Puttanate, il mio sarà almeno sei centimetri, mentre il tuo? Pochi millimettri”.
“Non ti hanno insegnato niente a scuola. Centimetri? Lascia perdere”.
“Dai, prendi un righello, misuriamolo”.
“Non c'è storia, il mio tumore è più grande del tuo”.
“Tesoro, CICCIO, fidati. Morirò io per primo”.
“Ti piacerebbe, eh? Dammi un paio di giorni e vedremo...”
Lo sapevo, è colpa di tutta quella tv spazzatura.
Hanno ribaltato il mondo.
Tutto ciò che era insignificante ora è di primaria importanza.
E vice versa arsenico nella nostra tazzina di caffè.
Non ci sono più i grandi uomini di una volta.
Sì, ci sono ancora i framassoni però non gli fanno la pubblicità di una volta.
Se ne stanno nascosti in loggia a studiare il nostro bene, mica come Garibaldi e Louis Armstrong che andavano in giro a fare i grandi uomini massoni del passato.
Dubito che tra cento anni studieremo le eroiche gesta di Bersani alle prese con l'acne o i cheguevariani sigari di Bossi che, nonostante un ictus perforante, continua a boccheggiare come una ninfomane pompinara.
Nel mio paesello hanno sequestrato oltre diecimila articoli contraffatti.
Abbigliamento griffato falso.
Ho fatto un giro al corso.
Ho notato che molti negozi non avevano più merce, ne in esposizione, ne in magazzino.
Ho fatto due più due, e sono arrivato alla conclusione che non conta quanto sei griffato.
Conta quanto tu riesca a soffrire ancora per il mio puro, sano divertimento.
E parlano di dialogo.
I politici, il papa.
Ok.
PARLIAMO.
AVANTI.
DOVE CI INCONTRIAMO?
Per parlare dobbiamo sederci tutti comodi comodi in una stanza senza guardie armate, guardie del corpo e guardie che giocano a guardia e ladri coi figli delle guardie del corpo e, se io voglio, SE IO NE SENTO LA NECESSITA' posso anche dire: “Pezzo di merda, dici solo cazzate, vieni a fare volantinaggio con per 25 euro al giorno, poi ne riparliamo, sì, dico anche a te, che ogni volta che te lo tiri fuori lo infili nei giovani che definisci il futuro di domani e bla bla bla”.
Oh, fin quando esisterà un fantoccio diritto alla libertà di espressione, se sei un coglione, nessuno mi vieta di fartelo notare con l'appropriato linguaggio (SEI UN TESTICOLO VIVENTE, SEI UN COGLIONE) visto che sei talmente coglione da non accorgertene al punto da prenderti la briga di comandare una nazione intera (parlo per tutti quelli che “comandano”).
Voi comandare?
Paga una troia per chiamarti “padrone”.
Non rompere le palle qui.
È anche andato via il sole. Se ti ci metti pure tu a mandarmi in depressione poi faccio la fine di Burzum.
A 'STO PUNTO NON CI STANNO MALE UN PO' DI CITAZIONI SUL “COMANDARE”.
“Chi comanda deve essere sempre preciso, conciso. E sempre saldo al timore”.
... gli altri sono fottuti.
“Dove sono troppi a comandare nasce la confusione”.
... chi cazzo l'ha detta, un monarca intenzionato a rimanere tale per sempre?
No, quel fallito di Luigi Einaudi, politico, pubblicista e presidente della repubblica.
Praticamente bastava dire pubblicista; racchiude in sé anche le altre cariche.
Mi sa che il prossimo presidente della repubblica sarà...
sarà..?
sarà...?
IL MARLBORO MAAAAN!!!
“E' meglio non comandare del non venir obbediti”.
... e meglio non pisciare che venir pisciati?
“Quelli che obbediscono sono la copia perfetta di chi comanda”
... nulla da obiettare, sebbene mi sia obiettato la coscienza per non farmela obliterare in caserma.
“Saper comandare a sé stessi è la prima condizione per poter comandare gli altri”
... questa l'ha detta un filosofo spagnolo.
È la prova che la paèlla ti fotte il cervello.
Un po' di proverbi sullo stesso argomento poi siete liberi di tornare a lavorare per il resto della vostra vita.
CHI COMANDA CON RAGIONE E' OBBEDITO A DOVERE
hahahahahahahahahah. Comandare con ragione è come chiedere a dio di non fare il bastardo, cioè una cosa impossibilitatamente impossibile, oltre i confini della mente di Rod Serling e della realtà.
CHI COMANDA FA LA LEGGE.
Chi da i numeri è un aritmetico algebrico estrattore del lotto.
CHI COMANDA NON SUDA.
... anche se pippa coca a tutte le ore.
COMANDA E FAI DA TE
... cos'è lo slogan di un Castorama riservato ai massoni?
COMANDI CHI PUO', UBBIDISCA CHI DEVE.
... per stabilire “chi” può fare una cosa, “chi” l'altra, mi sa che mi tocca ad andare all' “ufficio sudditanza umana” e chiedere del direttore.
I CENNI DEI PADRONI SONO COMANDI.
I cenni a briscola dei figli dei padroni non sono cenni ma la prova che l'incesto porta con sé gravi malattie neurologiche e psicomotorie.
QUANDO MANCA IL TIMONE SI PERDE LA DIREZIONE.
Se manca la barca vuol dire che gli zingari sono arrivati in paese.
Questa però è degna di mille interpretazioni.
Quando manca il timone, l'equipaggio viene incriminato.
Quando manca il timone nessuno t'impedisce di fartela a nuoto con le tue braccia e le tue gambe.
Quando manca il timone il capitano si sente solo.
Fa chiamare il mozzo.
Chiude la cabina di comando a chiave.
Il resto è storia.
Quando manca il Timone, Pumba è triste
(Vedi? Sparlo sparlo ma alla fine la spazzatura disneyana ce l'ho dentro anch'io).
Quando manca il timone c'è da lanciare l'allarme termiti (se il timone è di legno, sennò tocca lanciare l'allarme Iron man).
Quando manca il timone la barca va dritta per la sua strada.
E in culo agli iceberg.
Quando manca il timone se l'è venduto Mastrota.
QUANDO MANCA IL TIMONE CAPISCI CHE NON FANNO PIU' LE NAVI DI UNA VOLTA, E CHE GLI OPERAI CHE PRODUCONO TIMONI SONO UNA MASSA DI TOSSICOMANI IRRESPONSABILI.
Con questa sui timoni, metafora di un cazzo di concreto, chiudo le comunicazioni, augurandovi di essere capitani di voi stessi e di evitare le navi, prediligendo l'automobile o la bici.
... non ha molto senso... ah, sì, la morale è: fate figli e obbligateli a frequentare una scuola per capitani di lungo corso.
Per iniziare, quando sono abbastanza grandicelli da capire l'insignificante significato del “natale”, regalategli un poster di Capitan Findus.
Come dice Roberto Re: ci vuole motivazione!!!
Buona settimana produttiva a tutti, miei cari operai lettori timonisti e timonieri.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento