lunedì 29 ottobre 2007

DURI SEMPLICI CIARLATANI E CIALTRONI






















Guardateli bene; alla fine della lettura capirete "chi"è "cosa"
Il mio buon amico, nonché ottimo sceneggiatore Tristano (in inglese “sad ass”) Vagnoni, tempo fa, dopo anni ed anni passati a studiare i comportamenti degli esseri umani, è arrivato ad una conclusione… anzi, ad una classificazione.
Si è accorto che, seppur siamo sei miliardi e passa, uno completamente diverso dall’altro, possiamo venir catalogati “semplicemente” in 3 categorie.
Tommaso Labranca, autore di fantastici saggi, scrivendo il divertentissimo “Chaltron Hescon”(200pag. Einaudi), ha dimostrato che esiste un'altra categoria.
Gli esseri umani si dividono in:
-Duri
-Semplici
-Ciarlatani
-Cialtroni
Partiamo dalla figura del duro: il “duro” è una persona tutta d’un pezzo. Parla poco e agisce, fa i fatti. Alla fine ottiene sempre ciò che vuole. E’ rispettato e anche un po’ temuto. Non deve essere necessariamente una persona che “mena”; può anche, ma la caratteristica principale è “fare i fatti”. Molti, spesso, identificano il “duro” come “uno muscoloso, sempre incazzato, di cui tutti hanno paura”.
Il confine tra “duro” e “semplice” è molto labile.
Per fare un esempio di “duro”, possiamo prendere in considerazione la figura di “Steven Seagal”. Certo, avevo detto che il duro non doveva necessariamente menar le mani e Steven Seagal è uno che le spezza anche (e quante ne ha spezzate).
Occhi di ghiaccio, filosofia zen anche quando va a pisciare (ha vissuto per molto tempo insieme al Dalai Lama!!), espressione monolite, agisce e ottiene sempre quel che vuole.
Tutti lo temono e alla fine riesce sempre ad arrivare al suo scopo.
Giustizia.
Si stima che, durante la sua vita cinematografica, abbia perso la bellezza di 57 famiglie.
Tutte vendicate correttamente, a norma di CEE e Cosa Nostra.
Una vita passata a ripulire il mondo dalla corruzione, dalla droga, dalla delinquenza. Spaccando arti e rompendo nasi.
E' riuscito a spodestare dal trono, il re delle vendette familiari; Charles Bronson, in 5 giustizieri della notte, ha dovuto vendicare ben 5 famiglie.
Steven una moltitudine.
Sembra quasi che mi sia rimangiato quello detto prima, ma trovare un buon esempio di duro è difficile, dato che molti di quelli che sembrano duri in realtà sono dei semplici o addirittura dei cialtroni.
Eventuali spiegazioni a dopo.
Proseguiamo col “semplice”. I semplici sono il buon 70% della popolazione mondiale. Sono quelle persone che vivono con l’onnipresente sorriso di inebetita rassegnazione stampato in bocca. Frase clou di codesti esseri è “Che ci vuoi fare?? Tanto la vita è questa”.
Sono persone, il più delle volte, con un quoziente intellettivo molto basso e la capacità culturale di un portabagagli di una micromachine.
Il semplice basa tutto sull’apparire e agisce poche volte. È uno di quelli che va a messa, sfoggiando l’ultimo capo firmato e passa tutto il tempo a guardare se si vedono le tette della compagna di panca, in chiesa. Non dico che chiunque vada in chiesa sia un semplice ma… potete negare che quel posto non sia pieno di semplici, gente che si lascia ammaliare da quattro stronzate??
Il semplice addirittura può essere ambizioso e ricoprire cariche importanti.
Un esempio di semplice (questa è ancora più difficile, visto che ci sono miliardi di esempi che si potrebbero tranquillamente fare!!) è “il mago Helios”.
Chi mi sa dire cosa c’è nella testa di quell’uomo??
Un cazzo; già direte “è frocio, quindi è normale che abbia quel pensiero fisso”. Non sto dicendo che gli omosessuali siano dei semplici ma Helios se ne passa.
Lui ti consiglia, ti rimette sulla giusta strada, ti dice se tuo marito si sta scopando la segretaria o se il tuo cane ha i calcoli renali. Già sa se/quando troverai un lavoro e conosce l’istante esatto nel quale ti innamorerai.
Sa anche il tuo segno zodiacale… però prima devi dirgli quando sei nata.
Eh!!
Sta persona è vuota come un buco nel muro, non ha niente da dire e non pensa nulla che vada oltre i cazzi degli altri a pagamento. È presuntuoso, schizzinoso e se ti prende in antipatia ti pronostica un futuro che definire “di merda” sarebbe fare del sarcasmo minimalista.
Bene, questo è un vero semplice; non sa niente di niente e ha la presunzione di fare un lavoro dove ha in mano la responsabilità di molte vite.
Sì; se credi ai maghi, sei un semplice e puoi facilmente essere suggestionato/manipolabile.
Uno con quella faccia, che cazzo ne può sapere di un perfetto sconosciuto e della sua sorte??
Il semplice dà i soldi a sti semplici, travestiti da santoni, mandando avanti l’economia dei quattro poveracci sottoculturati che, invece di lavorare, rovinano la vita di altri poveracci che non hanno nulla da perdere, se non il fantastico piacere di sapere in anticipo “chi” sarà “la prossima” che si scopa Costantino.
Da eleminare, per un perfetto funzionamento del pianeta.
Andiamo ora ai “ciarlatani”; decisamente la categoria migliore.
I ciarlatani sono pochi ma ci sono.
Il ciarlatano è l’imbonitore dei popoli, il mistificatore, uno che ti ammalia con le parole, con i gesti. Si veste(appunto) da ciarlatano: camice hawayane, occhiali e tutto il resto devono essere vistosi. Non è per fare lo stravagante o per attirare l'attenzione. E' il suo biglietto da visita, che dice "Guardate che cazzo di soggetto che sono", tutto ovviamente in maniera ironica.
A cavallo tra l'autoridicolizzazione e autoironia.
Guardate Stallone nella foto e capirete!!
E’ l'artista dell' illusione, che riesce a trovare il lato ironico di tutto, morte e malattia in primis.
Il ciarlatano non è cattivo, anche se, in qualche caso, lo può diventare, strumentalizzando e plagiando i semplici, per puro divertimento.
Il ciarlatano è un burlone: tutti i semplici lo prendono per deficiente e fessacchiotto… lo "scemo del villaggio", tanto per capirci. Ma alla fine, anche il ciarlatano fa i fatti e ottiene quel che vuole, proprio come il duro. Sta col sorriso in bocca, lo sottovaluti, abbassi la guardia e lui ti colpisce.
La maggior parte dei ciarlatani ha una buona preparazione culturale ma non vuol dire che un analfabeta non possa essere ciarlatano.
Certo, è molto difficile ma tutto può essere.
Molti illusionisti sono ciarlatani; non confondiamo gli illusionisti coi maghi… e che maghi. L’illusionista incarna perfettamente la figura del ciarlatano perché vende fumo.
No, non è uno spacciatore che ha l’ufficio nel bar sotto casa mia.
La gente va ad uno show di David Copperfield e paga per cosa?
Per vedere un pirla che fa sparire le cose.
In Italia, questo spettacolo puoi vederlo gratuitamente e ad ogni momento, in ogni posto.
David Copperfield ride sempre, è affascinante, ti ammalia, muove le mani in maniera ipnotica, devia il tuo sguardo altrove e intanto ti fa sparire un rene, anche se non è un cinese.
Diciamo che fanno affari insieme.
Questo personaggio, oltre ad essere talentuoso, è un genio; ha basato la propria vita sul “prendere per il culo” il prossimo e, invece di essere rimproverato o screditato, è l’idolo delle masse.
Un imbonitore dei popoli.
Dicevo che “il duro non è necessariamente muscoloso”; il ciarlatano muscoloso d.o.c. è Sylvester Stallone.
Stallone è “gruss”, taglia la pizza con le forbici, prende un coltello militare qualsiasi e lo fa diventare il coltello di Rambo e può autocitarsi/autocelebrarsi in ogni film (su “Tango&Cash” uno gli chiede, “chi ti credi di essere, Rambo?? Lui risponde, “no, io sono meglio”).
Ciò che si chiama “superomismo”, il totale superamento dell’uomo che si migliora, innalzandosi a livello di divinità-
Stallone è un’icona senza tempo, un punto di riferimento per molti (me, in prima fila). Riesce a farsi amare, a diventare eroe, pur interpretando sempre il ruolo del perdente, del fallito… tutto ciò che la società ti ha insegnato a schifare e ad evitare.
Ciò che la mamma non vorrebbe che tu diventassi.
Stallone fa i fatti; i semplici e soprattutto i cialtroni, lo bollano, dicendo “tutto muscoli/niente cervello”.
E Sly se la ride.
Attore magnifico, grande sceneggiatore, discreto regista e romanziere mancato(ha scritto “taverna paradiso” e basta).
Chi è che nella vita non ha involontariamente voluto emulare quest’uomo?
Chi non ha urlato “Adriana” almeno una volta?
Chi non ha mai detto “chi è quello, Cobra”??
Stallone, insieme ad Orson Welles, sono i ciarlatani per antonomasia.
L’ultima categoria, l’ho scoperta qualche giorno fa, in seguito al consiglio di un amico, nonché regista magnifico e parecchio ciarlatano.
Ho letto “Chaltron Hescon” e ho avuto la rivelazione.
Il cialtrone è un semplice con ambizioni culturali.
Si crede un intellettuale perché quel che ascolta/legge/fa/sperimenta/compra/scopa è l’unica via.
La via del migliore, la via dell’assolutismo.
Il cialtrone è assolutista; ciò che è minimalista gli fa schifo. Ama le cose complesse, perché soltanto la complessità può essere artistica/intellettuale/stimolante/vera/giusta.
Sulla fronte è dotato di una “vite”, che il buon vecchio Tommaso ha denominato “vite dell’iperconvinzione”. Questa vite è quella che assicura al cialtrone l’onniscienza omnia.
Sa tutto di tutto, nessun settore gli è sconosciuto e in ognuno di essi può spadroneggiare con le sue altissime doti di intellettuale e buongustaio.
Erik Satie fa cagare perché fa solo due accordi e quattro note.
Giovanni Allevi è il Mozart del nuovo millennio.
Questo, un perfetto esempio di iperconvinzione; Giovanni Allevi(e questo l'ho scoperto grazie ad un altro mio carissimo amico, nonché sceneggiatore/scrittore/regista/musicista), in passato ha fatto due dischi da dio.
Nessuno se l’è cagato perché, come tutte le cose belle, è stato gettato nel tritarifiuti.
Quando si è messo a fare porcate che uno studente di conservatorio, frequentante il secondo mese di “composizione”, farebbe meglio, è diventato il profeta che riempie gli stadi e domina le folle.
Questo perché un "signor X", d’alto livello cialtronico, lo ha venerato con qualche critica positiva.
Il cialtrone si lascia influenzare dal “Magnetismo cialtronico”; onde negative e anticulturali emanate da un essere cialtrone di rilievo, una persona considerata lettrata/intellettuale/completa.
Il più delle volte, è un misero presentatore televisivo, vedesi Maria De Filippi e soprattutto e tutti Maurizio Costanzo, fascistoide e falso moralista.
Di/su qualsiasi argomento, il cialtrone pensa:“se lo ha detto lui, deve essere vero per forza”.
Così, il cialtrone vive nel suo piccolo mondo fatto di certezze assolute.
Ogni cosa che fa è epica/unica/irripetibile.
E assolutamente giusta.
È dura dire “chi” sia meglio tra “semplici” e “cialtroni”. Sono due facce della stessa medaglia soltanto che il semplice è rassegnato e ignorante, mentre il cialtrone “campa” soltanto per farti pesare tutto il suo sapere, passando la vita a interrogare(non “interrogarsi”) e cercando di ammaliare gli altri esseri, autocelebrandosi, quando da celebrare non c’è nulla.
I più grandi cialtroni sono la maggior parte dei critici italiani(critici d’arte, letteratura e quel che si voglia) e i Vip.
Martina Colombari(chi cazzo ti credi di essere?) è andata a Milano alla “festa della creatività”, lo hanno detto al telegiornale.
Se c’è andata lei, devo assolutamente andarci anch’io; è una festa di “design” per le automobili.
... e la considerano creatività: delle porcate di plastica a quattro ruote, che si acquistano per fare i fighi con gli amici o con la speranza di cuccarla, la figa.
ITALIA: SANTI POETI NAVIGATORI E COLOMBARI.
Preferisco i semplici; almeno non ti rompono i coglioni.
Se però organizzassero un vernissage e avessi voglia di mangiare salatini scadenti e vino acetoso, mi metterei a conversare coi cialtroni che, analizzano/criticano/discutono/vivono l’arte della quale si sono circondati.
Il più delle volte, patetiche cagate.
Un altro mio caro amico, nonché musicista e ciarlatano, mi ha detto che un “artista” ha fatto morire di fame un cane, in una stanza di un museo.
Serviva per dimostrare tramite "atto artistico", la condizione disastrata dei paesi del terzo mondo.
Non sto dicendo cazzate, cercate su google.
Questo bastardo è solo un criminale.
I cialtroni lo acclameranno, proclamandolo “artista concettuale”.
“Artista” è una parola che diventa sempre più stretta e “asignificativa” , col passare delle lune.
Sta diventando una parolaccia.
Un altro mio amico, nonché pseudo musicista/scrittore, mi sta dicendo che, anche questa volta ho scritto troppo.
Voi direte “ma quanti cazzo di amici ci hai?”
E soprattutto:“Che cazzo di gente frequenti?”.
Frequento solo ciarlatani.
Come diceva il grande Orson, alla fine del suo bellissimo e purtroppo misconosciuto “FforFake”:”Cosa vuole signora, sono un ciarlatano”
Ok, ora tornate a guardare le foto e fatevi due risate.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grande André

Tri