lunedì 15 luglio 2013

MUSICA, MUSICA, MUSICA: MUSICA UN CAZZO

Siamo in piena estate, il che significa che i comuni si danno da fare per cullare i turisti (chiamasi “leccare il culo alle passeggere fonti di reddito viventi”)

Durante l'anno non fanno un cazzo di niente, tolte le minchiate per i vecchi (costano poco/portano voti [siamo il paese più vecchio del mondo, diocristo, peggio del Giappone]).

Ogni settimana fiere, “avvenimenti”, bancarelle, degustazioni, mostre... concerti.

Dio... concerti!

Ma concerti di cosa?
Per chi suonano?
Serve a qualcosa?

Vi racconto la mia esperienza.
Avevo un gruppo che suonava “IPOTETICHE COLONNE SONORE PER IPOTETICI FILM ITALIANI (DI GENERE) ANNI 70”. Non era un musica “facile, facile”, ma era immediata, mischiava più generi e accontentava un po' tutti i tipi di ascoltatori.

Ci siamo ispirati ai Goblin, ai Dream Theatre e alle altre cose che ascoltavamo (si va dal punk e la new wave allo stoner) ma erano tutti pezzi rigorosamente nostri, nati dalle nostre quattro menti

Non sono in grado di quantificare le volte che abbiamo suonato di fronte a un pubblico, come non sono in grado di quantificare tutte le volte (complessive) che ho suonato di fronte a un pubblico da quando, a 12 anni, feci la mia prima esibizione - era il saggio di fine anno di una scuola che non avevo mai frequentato (ci insegnava il mio maestro di chitarra, che mi chiese se me la sentivo di fargli un po' di pubblicità).

Quando io e il mio gruppo, i Peripatetica, suonavamo con passione e trasporto, non c'era mai un cazzo di nessuno lì, di fronte al palco.
Come fosse possibile... boh.

Abbiamo stipulato un campionario di ipotesi, partendo dal classico “... magari facciamo cagare”, solo che (modestia a parte), non corrispondeva al nostro caso.

NB: abbiamo aperto il concerto agli “Osanna” (sto parlando di una band storica degli anni '70), e anche lì non c'era nessuno.

N.B.B. Quando hanno suonato gli Osanna, facendo il grande sforzo di trasferirsi dal bancone del bar all'altra parte del locale per - che ne so – ascoltarli?!?!, si sono scomodate la bellezza di 20 persone.

N.B.B.P.D.: Generalmente il locale era a ingresso libero; quella sera il biglietto costava 20€.
Di gente ce n'era – persino uno psico che la volta prima mi ha azzannato un orecchio – ma sotto il palco, INTERESSATI ALLA MUSICA, solo poche unità.

TORNIAMO AL PRESENTE.

Come detto all'inizio, i comuni fanno le feste di 'sto cazzo, e ci sono sempre gruppi musicali, a volte anche bravi (mi sono sentito un tributo ai pink floyd niente male).

Chi c'era a sentirli?

Un-cazzo-di-nessuno.
Praticamente c'era il cazzo appartenuto al Signor Nessuno (deceduto l'estate scorsa per “acuta depressione post solitudinale) che se ne stava lì, barzotto contro la colonna in fondo all'angolino, anche lui solo, che applaudiva sperma triste, mentre i ragazzi ci davano dentro con una bella lezione di psichedelia artefatta (non puoi suonarmi “Live a Pompeii” nota per nota; mettici qualcosa di tuo, e che cazzo, non sei credibile; non sei ne Gilmour ne Waters e usi degli effetti troppo all'avangardia).

ARRIVO AL DUNQUE: sarebbe anche ora, no?

Ho smesso di credere alla fuffa che recita più o meno (voi musicisti mi capirete) : EEEEEEHHHHHHHHHH, MA TANTO ADESSO LA MUSICA FA TUTTA SCHIFO, TUTTA FATTA A TAVOLINO, LA GENTE NON CAPISCE UN CAZZO, ASCOLTANO QUELLO CHE PASSA IL CONVENTO, NON SONO ABITUATI A SENTIRE LA VERA MUSICA (sembra un po' Pino Scotto, eh?) BASTA CHE GLI DAI IL TUNZ TUNZ E NO, NON SI VOGLIONO IMPEGNARE, GLI FA PAURA USARE LA TESTA (come se essere musicisti equivalga a usare la testa; tranquilli, il discorso che sto scrivendo lo conosco bene perché l'ho fatto anch'io fino a 3 sec. fa, e mi ci metto anch'io nella categoria degli stronzi sapientoni, e ti ci metto pure la faccina sorridente “:)” così capisci che sto scherzando perché sennò, senza polarizzazione grafemologica non capisci le mie vere intenzioni, come succede con gli sms, che sei costretto a fare le faccine sennò il ricevente non capisce se gli vuoi bene o se ti girano i coglioni) E ORMAI LA MUSICA E MORTA, E' FINITA NEGLI ANNI 90, L'HA UCCISA IL GRUNGE ecc. ecc. ecc.

In cosa credo adesso?

Mentre fumavo una beata Camel senza filtro, in mutande, sulle scale del mio palazzo, affacciato alla finestrella che da sulla piazza principale, sentivo l'ennesimo gruppo (discretamente bravi) che cercava di suonare pezzi simil jazz in versione “jazz appetibile per le masse stolte però noi che lo suoniamo ci divertiamo e improvvisiamo e facciamo vedere che siam bravini alle nostre famiglie”.

Sapete?
Quel Jazz fatto senza improvvisazioni lunghe e contorte, che da il libero, creativissimo sfogo ai cantanti jazz che possono scegliere tra una vasta gamma di “barà badà badù badaù” oppure tra i miliardi di squittii post coitali laringeo anali di Bobmecfèrrin (giustiziatelo, porcoddio, ha rotto i coglioni; vi sfido a sentire un suo album per intero, dall'inizio alla fine, senza neanche pause per riprendere fiato).

E l'allegro gruppo cantava swingando: “Dddd bìl gìn, ne ma lo ves, gi gistigghè... enne nnna ne n ua... AH AH BILL GIN NE MA LOVA”.

… pu pu pu pu puuuuuuuu

La Carota d'Ipanema, inglishmàn in niuiò, evribrèi iu tèi, di otum lìvs (de sammer chisses), i giardini di marzo, e i pompini di ferragosto

MA CHE DDDU CUGGHIUUUUNIIIII: EEEEEEVAAAAAAAAAAASHHHHHHHHTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.

Ma cristo benedetto dai sottoposti, siamo nel 2013: vi hanno fatto cagare sotto per anni che l'anno scorso finiva il mondo e invece di essere grati per essere ancora qui (giusto il tempo che vi occorrerà per finire di pagare il mutuo, poi vi staccheranno la spina) vi mettete a suonare questi pezzi che non se ne può più?!?!?!?!

Eddai!

CONCLUSIONE:

I pezzi che suonavano quelli lì in piazza, i pezzi che suonava l'altro gruppo dall'altra parte della piazza (EISì/DISI), e i pezzi che suonano tutti, tutti i complessini da piazza di tutte le feste di piazza del mondo sono belli, talvolta meravigliosi. Li porteremo sempre nel cuore perché hanno fatto la storia.
La nostra storia.
Hanno fotografato diversi periodi storici cruciali nello sviluppo de... eeeEEEHHHHHHHHHvaaaaaaahhhshtaaaaaaaa.

È roba vecchia.
Perché dobbiamo vivere nel passato?
Perché non possiamo avere un cazzo di presente?
Cosa credete, che perché tra poco avverrà la singolarità tecnologica e i robot suoneranno/comporranno musica meglio di voi non valga la pena CREARE QUALCOSA DI PERSONALE?

Non dico “ahhhh, inventiamoci un nuovo genere musicale”. Fanculo le etichette, e fanculo “ehhh, ma è già stato fatto tutto” (come disse la madre di un tossico calabrese a proposito del figlio).

Che cazzo avete imparato a suonare a fare?
Perché vi ci hanno costretto?
Perché era l'epoca in cui l'indissolubile binomio “chitarra = figa” vi ha spinto ad acquistare la sei corde a scopo di lucro sessuale?

Per quanto possiate reputarlo logoro, triste, banale, scontato, anche voi avete un vostro stile. Non pensate che meriti di essere sviluppato?

PERCHE' VI OSTINATE A SUONARE PEZZI DEGLI ALTRI... VECCHI?!?!?!

Secondo me non ha più senso, neanche sprecare tempo a fare gli “arrangiamenti futuristici di sto cazzo” (suonarmi vecchiume in stile techno post giamiroquèi non migliorerà di certo il tuo curriculum).

Quelle canzoni appartengono al passato. Quando uscirono raccontavano il presente in corso all'epoca, per quell'epoca, di quell'epoca... e come potrebbe essere altrimenti?
Tutto ciò che esiste è il tempo presente, il resto è fuffa.
Ma a quanto pare, abbiamo stravolto anche quest'altra legge.
E vai col liscio.

Quando ci si baciava ascoltando “I giardini di marzo”, probabilmente era marzo, si era ragazzi e si stava ai giardini pubblici. Oggi nei giardini pubblici è pieno di telecamere, a marzo diluvia e grandina e piove come fosse Dicembre perché non esistono più le stagioni e i ragazzi si baciano solo tramite I-Phone con persone che conoscono tramite chat e frequentano tramite msn per paura di contrarre malattie che se ne inventano una ogni dodici minuti.

A che serve rimanere ancorati al vecchio?
Perché cullarsi su visioni che non sono più?

COMPONETE NUOVA ROBA.
Non importa se “assomiglia a questo” o “sembra copiata da quell'altro”. È inevitabile; ognuno ha avuto modelli di riferimento ai quali si è involontariamente (o volontariamente) ispirato, eccetto il primo ominide che inventò il tamburo e poi, poco prima di suonarlo vide una treccia di rasta pelosi che scendevano dalle cosce della sua ominida e si disse: “Sai che cazzo me ne frega di fare il primitivo tribale giusto per far contento quelli che scrivono i libri di storia? Adesso mi infiocino l'ominida poi, casomai, per compensare, faccio un paio di graffiti stile me ne vado a caccia di mammuth stilizzati e gli archeologi saranno contenti ma no, cazzo, ho mal di testa, le spirali acustiche del brodo primordiale mi risuonano nelle orecchie, se mi metto a suonare un cazzo di tamburo, oltretutto tribale, qui finiamo nella merda perché se suoni tribale, tempo due mesi e si inventano la house afro tribale, dopo i diggèi si impasticcano, i ragazzi si schiantano il sabato sera, si inventano i posti di blocco, ti fanno il palloncino, ti ritirano la patente poi ci tocca andarci a ubriacare in bicicletta, fin quando non metteranno le targhe anche alle bici come fanno ad Amsterdam – che di fatto, guarda caso, lì si drogano come le bestie e solo a loro poteva venire un'idea così del cazzo – e allora, quando avremo le targhe andare in bici equivarrà a guidare un veicolo, perciò se ti fai 16 ceres e ti fermano e ti fanno il palloncino che sei in bici, ti ritirano la bici e pure la pompetta per gonfiarti le ruote e se per caso si sgonfiano e addio festa tribale e niente più rave.

CONCLUSIONE DELLA CONCLUSIONE

Hai una tua sensibilità?
Hai un tuo cervello?
Sai usarlo senza chiedere il permesso?
Perché non crei musica tua?


Vuoi ispirarti a musica di trent'anni fa? Quaranta? Cento?
Benissimo.
Ma LASCIATI ISPIRARE.
Non riproporre la stessa fuffa che non è roba tua.

Vaffanculo albachiara; vasco rossi è morto; quello che vedi sul palco è un clone che va avanti a dialisi.

Vaffanculo a Ligabue; lui si che è dentro l'happy hour, perché mangia tartine di caviale con la siae che gli paghi tutte le volte per suonare le sue canzoni

Vuoi fare un techno dark pop punk prog rinascimentale, barocco futuristico?
Fallo.
Ma fallo.

De du du du, de da da da ha rotto i coglioni.
Fai qualcosa.
Io lo faccio, e tu?
Come, “cosa faccio io?”.

Attualmente sto studiando l'arrangiamento per chitarra classica di “Boheminan Rhapsody”, che è un pezzo rock recente di quando ancora c'era gente che suonava con il cuore, perché adesso la musica è morta ed è già stato inventato tutto e...

… avete ragione, mi mando affanculo col biglietto di sola andata per l'inferno...

… ci arriverò su di una fiammeggiante autostrada...

… e se non avete capito il gioco di parole che riguarda gli aisidisì vuol dire che siede delle merdine e non sapete un cazzo di quale è la vera musica.

NOOOOOOO, PERCHE' NON HO CHIUSO: MI SONO DATO UN ALTRO STIMOLO.

Giuro che la faccio breve.
Promesso.
Intanto, anche quest'altra riga me la potevo risparmiare.
E invece no.

ASCOLTARE LA BUONA MUSICA... 100€ A CHI SA SPIEGARMI CHE CAZZO SIGNIFICA.

Un esempio?
Lady Gaga.

Allora: mi sta sui coglioni. Le sue canzoni non mi piacciono. Si sente che sono fatte in laboratorio, per diffondere il verbo di satana (ah-ah-ah-ahhhhhhh). È musica di merda. Anzi, non è musica.

… come?
Ma chi decide cos'è musica e cosa non lo è?
La musica è musica.
Io musicista, fatico a sentire più di venti secondi lady gaga, mi martoria i coglioni indecifrabilmente, ciò non significa che possa permettermi di dire che non è musica. Magari, un altro ascoltatore più attento (o rincoglionito) riesce a trovare – tra quelle note che a me sembrano tutte uguali e piatte – un universo a me precluso, in quanto ignorante-che-giudica.

PIIIIINOOOO, SEIIII UNO SPUTASENTENZEEEEE.

Ve lo ricordate?
Pino Scotto?
Mi ha regalato grandi pomeriggi. Mi sta simpaticissimo. Ma lui è un altro di quelli che ci è cascato.
Come ci sono cascato io.

La musica è musica.
Che ci metti il cuore, o che la fai in laboratorio... lasciamo che decida ogni singolo ascoltatore.
Per sé stesso.
Solo per sé stesso.
Che ne dite?

A presto

1 commento:

Anonimo ha detto...

Approvo pienamente...dovresti tornare a postare sul blog...manchi da parecchio. Un abbraccio da un tuo caro e vecchio amico