lunedì 15 aprile 2013

21 DOMANDE DA NON FARE MAI A UN CREDENTE

Eccoci, freschi freschi dopo due settimane.



Perché ho iniziato al plurale? Che stia diventando uno sbirro?



Probabile; ieri ne ho visti talmente tanti che ancora mi sto chiedendo quale forza celeste abbia avvolto la mia auto con uno scudo protettivo facendola passare inosservata.



C'era un sole trivellante, le persone uscivano di casa per andare a mangiare la pappa di qua e di là.



Ho percorso una strada dalla quale potevo vedere i clienti dello Speck Stube in mezzo a un sentiero che collega Valeggio a Peschiera. C'erano tanti di quei puntini semovibili che sembrava un accampamento romano (ieri mi sono rivisto “Gladiator” e ci shtà la suggestione).



Di sera invece ho rivisto “Apocalypto” e, come al solito, mi sono fatto un viaggio veramende ma veramende allucinande, tanto che ho fatto sogni che voi umani col cazzo.



Stamattina ho aperto le palpebre sudate e, sudato come un criceto sotto una lampada abbronzante, ho fatto il surya yoga ri-sudando come un animale.



Eccomi. Dopo la doccia.



Ora sono tornato al singolare.



Va bene così.



Non è che sia successo molto di “cinetico” in questi 14 giorni di assenza dal web.

A livello emotivo però ho fatto passi da gargantua.



Forse (anzi, sicuramente) vi starete chiedendo: “cazzo mi significa”?!



State leggendo il blog di un saputello presuntuoso incline alla collera incondizionata, che per farsi un bel pianto liberatorio, deve prima prendere l'appuntamento col dentista e aspettare due settimane (che non passeranno mai).



Sarà quell'aspetto Gemelli nel mio tema natale; razionalizzo ogni cosa, persino le emozioni, al punto che invece di “viverle” come la maggior parte degli esseri umani (e come Natura vuole) le analizzo, le studio, le valuto.



Senza “provarle”.



Se sono abbattuto, sconfitto o se mi sento depresso, invece di farmi un bel pianto, buttare fuori tutta la merda e ripartire da zero, inizio a compilare un saggio mentale che parla di tutte le cose che vorrei distruggere, distribuendo (non proprio equamente) le etichette con su scritto “nemico-colpevole” a tutte le persone che conosco (è colpa loro se la mia vita in quel momento fa schifo!!!)



E poi mi incazzo.



È la mia grande abilità (insieme a digiunare e guardare le donne con la minigonna).



Questo non, non, non va. Come direbbe Lugaresi di Cesenatico: - Non shi può endàre evànti cusii, pòrc m-gionna.



Debbo riappropriarmi della umanità negata, così poi potrò diventare un Dio, smettere di cercare di sbarcare il lunario; si da il caso che gli Dei guadagnino un sacco di soldi e – anche se sono infelici – non sono costretti a cercarsi lavoretti del cazzo.



L'anno scorso conoqquetti (è questo il simpòl past del verbo “gnosi”, vero?) una coppia di testimoni di Geova che vennero a scassarmi il cazzo sulla soglia di casa (e dove, se no?). Marito e moglie. Lui aveva la faccia da tizio apposto (non beve, non fuma, non bestemmia; non vive). Lei era abbastanza figa da risvegliare la mia curiosità verso il Regno, così gli ho dato corda.



Ci siamo visti altre volte, addirittura una volta ci sono andato a prendere un caffe previo invito (non avevo voglia di farli venire a casa).



Sono molto pacifici, affabili, talvolta simpatici. Sono molto bravi nel loro lavoro; sanno rispondere pressoché a ogni domanda, il che vuol dire che, almeno loro, quel cazzo di libro se lo sono letto. Certo, si sono letti la “Loro” versione. Ma almeno non sono come gli altri che ti fermano per strada e non sanno checcazzo dirti.



La missione di questi coniugi – come di tutti i T.d.G - è portarmi dalla loro; hanno inteso che oratoriamente, sebbene non abbia mai frequentato l'oratorio neanche per spompinare don luigino, sarei un buon predicatore.



Per questo loro ci provano. “Vieni, vieni alle adunanze, sabato abbiamo un incontro, dura soltanto un ora, è qui vicino” (“è qui vicino, dura poco”; ricorda una frase à la Pacciani).



Ultimamente non sono molto in vena di religioni, però, sarei curioso di porgli delle domande che sabato mattina, alle 05:00, ho scritto in un raptus di curiosità mistica durato fino alle 06:00 (poi sono tornato a letto a farmi fare le coccole e a sognare altre cose assurde).



Vorrei sottoporre alla Vostra spettabile attenzione queste domande.



NB: magari sembrerà che le ho scritte in modo saccente (magari è anche vero) soltanto per metterli in crisi e offenderli (cosa che forse, inconsapevolmente, è anche vera) ma, cicci, ciccietti miei, io scrivo così, parlo così, per tanto di cose le domande sono venute più o meno:



1) Perché Dio - che è la Perfezione - ha deciso di comunicarci la Sua parola utilizzando un mezzo cartaceo, trascritto da esseri umani soggiogati da sentimenti terreni tutt'altro che perfetti?



2) Se Egli può tutto perché delegò a terzi il compito di diffondere il Suo messaggio (che, oltretutto, risulta spesso incomprensibile) quando invece poteva parlare al nostro cuore e dirci quello che gli serve – ammesso che un essere perfetto avverta “bisogni”- in ogni momento?



3) Io sono un essere tutt'altro che perfetto; quando devo comunicare ad altri il mio volere, lo faccio di persona e nel modo più semplice possibile; perché la Bibbia è complicata al punto che per capirla si ha bisogno di insegnanti che la conoscono alla perfezione e che ce la devono spiegare?



4) Alla luce di ciò: non pensate che la possibilità di redenzione debba essere alla portata pratica di tutti? Mi spiego meglio: se uno è un po' tardo o analfabeta, anche se gli si spiegasse la parola di Dio lui non capirebbe... come fa a salvarsi? Può essere che quest'evenienza Dio non ce l'ha messa in conto?



5) Se la Bibbia è l'inequivocabile messaggio di Dio perché ci sono migliaia di insegnanti che la spiegano ognuno a modo loro?



6) Tra questi, come faccio a sapere chi ha ragione? Considerando che ognuno ha il suo punto di vista, ed essendo noi umani, succubi dell'ego che sempre pecchiamo di presunzione e saccenza, come faccio a sapere chi possiede la verità?



7) Esiste una verità? Se è questa: perché non ci fa sentire in pace e non ci fa provare amore?



8) Di tante religioni, qual'è quella “retta”?



9) E se nessuna fosse vera? Perché Dio, se davvero “ha un volere”, permette tanta confusione e non ci dice esattamente a tutti cosa vuole?



10) Il messaggio di Dio presentato nella Bibbia mi sembra “troppo umano”, tanto che mi viene da pensare che, in realtà, non sia il Suo messaggio ma una serie di idee partorite da menti umane, limitate come la nostra, comuni mortali, che vogliamo controllarci a vicenda e imporci al prossimo. È possibile che Dio permetta equivoci?



11) E se Dio avesse diffuso il Suo messaggio e gli uomini lo avessero frainteso e ora stiamo studiando dei “sacri fraintendimenti”, quali saranno le conseguenze?



12) Perché tutte le religioni partono dal presupposto che “Io uomo sono sbagliato, sono colpevole e devo passare la vita a pentirmi di qualcosa che mi hanno dovuto raccontare?”



13) Vi sembra possibile che Dio sia ancora in collera per una mela mangiata più di migliaia di anni fa? Se la Bibbia va “presa alla lettera” l'episodio nel giardino dell'Eden mi fa dedurre che Dio si comportò in maniera infantile. Mi ricordo una volta che, da ragazzino, andai al cinema con un amico. Gli dissi: “I miei pop corn sono miei, non te li do”. Sono andato al bagno e quando sono tornato se li era mangiati tutti. Mi sono arrabbiato, soffrivo, ma poi l'ho perdonato. Mica l'ho dannato per sempre, tanto meno i suoi figli e i figli dei suoi figli. Per quanto possiamo incollerirci con qualcuno, al massimo (toh) l'arrabbiatura ci dura un mese: come può un essere perfetto:



a) generare, nutrire e serbare rancore che sono sentimenti opposti all'Amore



b) legarsela al dito per millenni?



14) Quali benefici possiamo trarre basando la nostra vita su un testo che narra storie svoltesi in Medio Oriente, in un mondo antico dove gli uomini erano forgiati da tutt'altra cultura (per cui avevano una diversa concezione della vita e dei valori umani)?



15) Se Dio ci ama, perché passa tutto il tempo a spaventarci? Apocalisse, dannazione eterna, profezie della fine del mondo: è tutto un “succederà, un giorno succederà” e poi non succede mai. In tutto questo, dov'è l'amore? Io penso che dove ci sono paura e colpa impossibile che ci sia l'amore.



16) Nella Bibbia c'è scritto che Dio mise alla prova un sacco di personaggi, per vedere se questi fossero fedeli. Se Dio Sa tutto, che bisogno aveva di fare dei “test di collaudo”?



17) Questi “test” perché erano sempre violenti, basati su sentimenti tutt'altro che amorevoli? Mi viene in mente Abramo; Dio gli chiede di uccidere suo figlio. Sono d'accordo che talvolta il volere di Dio è misterioso e incomprensibile a noi comuni mortali ma, in un padre che deve trucidare suo figlio per dimostrare amore a un entità superiore non ci vedo molto di così “incomprensibile”, anzi, percepisco un atto sadico di violenza ingiustificata. Dio è Amore ed Onniscienza; dov'è l'amore in tutto questo? Se c'è violenza non può esserci amore. Com'è possibile?



18) Che differenza c'è tra la Bibbia, l'Iliade e l'Odissea? Gli antichi greci pensavano che gli dei narrati in tali opere vivessero in cielo e vegliassero su di loro, tanto che li pregavano e li veneravano. Noi, oggi, quei testi li studiamo nelle scuole a livello puramente letterario: sappiamo che erano opere di finzione. Chi mi dice che non lo sia anche la Bibbia? Pensate a tutti quei greci che hanno pregato, combattuto, fatto sacrifici (ad esempio) in onore di Zeus o Apollo: tutto tempo sprecato? Anche loro avevano i loro scienziati, scribi ed “esperti” che fornivano prove che tali testi erano autentici... con ciò?



19) Se la Bibbia è il Libro della salvezza, cosa potevano fare per salvarsi gli uomini vissuti prima dell'invenzione della scrittura? Non penso che a loro fosse preclusa la salvezza.



20) Perché Dio si è incarnato una volta sola, tantissimo tempo fa, soltanto in una piccola parte del mondo, quando le cose erano meno incasinate di oggi e poi non è più tornato ad aiutarci come fece all'epoca?



21) Per terminare: di tutte queste domande che ho fatto: se a Dio sta veramente a cuore la nostra salvezza, non pensate che avrebbe pensato il mondo più semplice e pacifico? Se Dio parla al cuore dell'uomo, perché si è espresso a lui usando un canale puramente intellettuale? La mente e i ragionamenti sono ingannevoli; il cuore no.



E poi c'è il gran finale che però mi sa che lo cancello; stamperò le domande su dei fogli ma questa parte la ometterò:



“Penso che tutte le religioni siano creazioni umane, organizzate e divulgate con lo scopo di controllare le persone, per indurle spontaneamente a fare ciò che vogliono leader, governanti e capi .

Io credo in Dio; mi sembra impossibile che per parlare con Egli sia necessaria di tutta questa trafila burocratica.

Sarei felice che rispondeste alle mie domande col cuore in mano, senza usare la “conoscenza”.

Grazie mille.”



Che mi dite?

Buona settimana.

1 commento:

Anonimo ha detto...

bè devo dire che è un discorso molto complesso su cui non è facile parlare per messaggi, trovo molti punti di vista interessanti e profondi. Quando parli degli insegnanti della bibbia hai perfettamente ragione, dicono che è complessa ma ti dico che è alla portata di tutti, non è necessario un insegnante, perchè è un libro creato per ognuno di noi e solo uno bacato mentalmente non riuscirebbe a comprenderne i messaggi. La fine la fine la fine...non arriva mai...bè qui posso dire che non dovremo aspettare la fine con l'orologio in mano ma leggere e poi osservare il mondo e tutto quello che sta accadendo, se hai una mente analitica ti accorgerai che non manca molto. Questo se si incazza per un a mela tra 50 anni se continuano cosi si incazza e fa la pelle a tutti! e ha ragione perchè mi sono rotto il cazzo pure io di come viviamo e di come ai piani alti ci fottono come bestie sodomite. Buona giornata!