domenica 18 aprile 2010

FESTEGGIA CHE TI PASSA. STUPRA CHE TANTO DIMENTICA. IL PECCATO ORIGINALE E' PASSATO DI MODA; ORA C'E' CHAT ROULETTE


NON SIATE MALIZIOSI: NON STA FACENDO CIO' CHE PENSATE. STA DICENDO: "QUANDO TI METTO LE MANI ADDOSSO... QUANDO TI METTO LE MANI ADDOSSO", RIVOLTO AL SUO PARROCO CHE SI STAVA APPROFITTANDO TROPPO DELLA SUA FIDUCIA E DEL SUO SILENZIO SU CERTI GIOCHINI PARTICOLARI






L'HO MESSA IN QUANTO DEGNA DELLE SCENOGRAFIE FULCIANE. MA NON SPERATE TROPPO COME VI INSEGNANO I VOSTRI AMICI NERI. NON E' ANCORA IL MOMENTO. NON SIAMO COSI' FORTUNATI.
E POI SI SA: MORTO UN PAPA NON SE NE AMMAZZA UN ALTRO.





QUANTO SIETE MALIZIOSI: MICA STA DICENDO "ORA TI FACCIO UN CULO COSI'". STA SPIEGANDO LA TEORIA DI DAVID ICKE SULLE DIMESIONI INFERIORI DALLE QUALI I RETTILIANI POSSIEDONO IL SUO CORPO, USANDOLO COME UN BURATTINO PRIVO DI LIBERO ARBITRIO E RAZIOCINIO.
TRIVIALI MALIZIOSI!





Durante il corso degli ultimi sette giorni non è successo poi molto, salvo totale astinenza dal lavoro. Ho avuto parecchio tempo per pensare. Leggere e pensare.
Peccato; pensare fa male, è improduttivo.
Peccato; leggere è improduttivo dal punto di vista pensierofilo.
Mettici che sto leggendo “Rose Madder” e dopo oltre un anno riesco a leggermi 300 pagine senza farmi spaventare dalle altre 300 che mi aspettano.

Positivo.

Ho scoperto un lato di Bukowski molto particolare, inframezzando la signora madder a una variegata raccolta di saggiraccontipoesie dal titolo talmente scontato, lontano anni luce dall'originale, che manco lo voglio scrivere.

Sospettavo. Lo sospettavo.
Il vecchio Charles ha calcato la mano con donne, bottiglie e cavalli ma... era un filosofo poeta geniale, profondo, acuto, disperato più di quel che si pensi.

Vabbè.
Scrivo il titolo della raccolta: “Azzeccare i cavalli vincenti”.


Degno di nota (Do maggiore settima) il papa e il suo criminoso strafare contro l'umanità, infante e non.

Il tempo che la piattaforma sindacale del mio pc si liberasse dalla presenza ingombrante di mamma mammina, ho sentito il papa ciarlare della solita roba col solito crucco accento mefistofelico. Curioso; in realtà, era lo speaker a tradurre in parole il pensiero del papa, visto ch'Egli era all'interno della sua vetrina mobile, a zonzo tra i fedeli.
Una puttana di Amsterdam su quattro ruote.

“E' un periodo difficile” (le mamme si tengono troppo stretti i loro bebè), “ma noi non ci tiriamo indietro, di fronte alle sfide” (sopratutto quando sono loro a crearle; dannati bambini, aprite il becco, ciucciate e zitti!).

La perlina è stata: “NON VOGLIAMO ESSERE UNA CHIESA A PORTE CHIUSE”.

Per come la vedo io la chiesa è sempre stata a porte chiuse. Quanto alla patta dei calzoni di ognuno dei dirigenti manager che vi lavorano... m'avvalgo della facoltà di stuprare qualche bambino in nome di dio.

E Gesù, lui sì che era metaforico.
Cazzo vi pensavate significasse “Lasciate che i pargoli vengano a me”, che il messia volesse mettersi a fare, così, di punto in bianco, il baby sitter gratuitamente?

Dio è onnipotente, la carne è debole, Gesù era di carne, mica come suo padre ch'era insieme sé stesso figlio di se stesso passato attraverso la carne della madonna.

L'altro ieri, sulla mitica TRSP (Ti Rapiamo Solo Pargoli) stavano facendo il musical su madre Teresa di Calgutalax. Era talmente brutto da non poter essere perso; fossi stato altrove (magari!) l'avrei registrato su dvd.

L'ho visto fin quando ho potuto.
L'ho visto fin quando ci sono riuscito.
Non è stato facile. Sono stato ampiamente ripagato, fornendo molte perline e spunti per una bella riflessione.

Le musiche non erano male.
Quanto ai testi... ho visto bambini scappare dalla sala.
Fortunatamente Don Boia li ha riportati a sedere, incatenandoli alla panca, munendoli di cilicio per pentirsi.

Non ci posso passare sopra.
Quel satanista del clone di Max Pezzali col trono dorato in Vaticazzo ha sentenziato: “La chiesa è contro chi abusa dei bambini. DOVREMMO PENTIRCI TUTTI E PREGARE DI PIU'”.

MA PERCHE' MI DEVO PENTIRE DI UN CULETTO CHE NON HO NEANCHE TOCCATO?!

Dimmi tu, passare guai per... cazzo, mi sento come Gesù: senza che nessuno glielo chiedesse s'è fatto mettere letteralmente in croce per salvare NOI

...da sé stesso.

E POI TORNA A RISCUOTERE I DEBITI!

Mi pare di stare a casa mia con mamma psicopatica.

In comune, io e Matzìnga Ratzinga abbiamo l'arietità del segno zodiacale e il 19 aprile come data punto di riferimento vergine.

Il 19/04 è una data importante per i satanisti http://translate.google.it/translate?hl=it&langpair=en%7Cit&u=http://www.davidicke.com/forum/archive/index.php/t-45568.html (dannato internet, fa perdere credibilità a ogni cosa. Comunque, sono cose che già si sapevano) .

Il 19, lunedì, giorno di luna, compirò 26 anni.
Ratzinga compirà 5 anni di tirannia stipendiata.

A me, Sara ha regalato una pedaliera multi effetto per chitarra, cioè ore e ore di intrattenimento sano e genuino, lontano dalla bottiglia e dal confessionale.

Mi appello a voi, mamme di tutto il mondo: per compiacere il papa, persona umile e semplice come ama continuamente definirsi, mentre fende l'aria con 5444345345 sterline d'anelli d'oro al dito (quando si scaccola riesce a spostare l'asse terrestre, poi da la colpa ai terremoti), non dovete scervellarvi più di tanto.

Se, mettiamo caso, non avete figli perché avete l'utero marcio o l'uomo con gli spermatozoi stanchi, non disperate: fate indossare a vostro marito, almeno per un'oretta, ogni sera, mutandine e calzini da bambino di 4, 5 anni. Fatecelo strusciare affinché sudi nei teneri fagottini di lana, poi mettete il tutto in un busta e speditelo al festeggiato.

Lo so, può sembrare un regalo un pelino strano ma, sì sa, il popper è peccato. Non ci si può privare di una puerile sniffatina, di tanto in tanto.

Scherzi a parte, può anche essere che tutti quei bambini si sono inventati gli abusi, dopo aver sentito qualche disco di musica satanica o fumato la droga o suonato la musica e fare gli incidenti ubriachi del sabato sera, invece di andare a scuola, costruirsi un futuro imparando a memoria preziose, utilissimissimissime nozioni... degli altri

Sempre degli altri.
Soggettività è una parola che costa cara.

In effetti, se non becchi un prete con le mani nel pacco (del bambino) non puoi incriminarlo.
Ed è giusto, NON CI SONO LE PROVE.

Un uomo che di fronte al più grande e misterioso grande fratello della storia dell'umanità ha giurato che mai più userà il cazzo, se non per pisciare o fustigarsi in vista di qualche peccato, MAI MAI MAI verrà indotto in tentazione dalle persone che lo circondano.

La maggior parte delle persone che lo circondano sono alte tanto da arrivargli sotto la cintola.

Sotto la cintura.

Come nei film di arti marziali, l'arbitro ha dettato le regole del combattimento. VIETATO COLPIRE SOTTO LA CINTURA.

C'è chi aggira letteralmente l'ostacolo, colpendo dietro la cintura in basso.
A caval' donato non si guarda in bocca anteriore.

Non bisogna scherzare su certe cose, molti bambini hanno sofferto.
Ma soffrire è un bene, come ci ha insegnato Gesù, perciò forza, lasciate che i pargoli vadano in parrocchia.
Riceveranno una corroborante medicina per il loro spirito.

Lasciate che i pargoli vengano a me, e io verrò su loro.
Vigorosamente.

Perché fare un bambino se poi non te ne puoi occupare?!
Andatelo a chiedere a 2 miliardi di persone, così, tanto per farvi quattro risate.

Come scrivevo in una poesia adolescenziale:

L'ignoranza è la peggiore arma.
Colpisce fuori, trapassa dentro
e oltre.
Non cicatrizza.
Cosa rimane?
Un sorriso d'inebetita rassegnazione.

Non che a 17 anni fossi meno testa di cazzo d'ora, a quasi 10 anni da quell'umido, freddo caldo pazzo lucido calibrato pomeriggio circense dell'esistenziaccia mia.

Un anno in meno su 'sto pianeta: LET'S DANCE.
LEZ DENS.

Nel mezzo del cammin' di nostra vita, mi ritrovai tra le cosce di Luigino. “Non è stata colpa mia. Egli mi tentò. Caronte, porta il cellulare che 'sta pompa la postiamo su iutùb.

La Gioconda aveva quel sorriso perché conosceva certi segreti valenti milioni e milioni di soldi d'oro. Ora non se la incula più nessuno, non tanto perché “il codice da Vinci” è passato di moda, quanto perché i segreti che custodiva li stanno scustodendo al telegiornale.
Se la guardate meglio s'è tolta quel ghigno saccente di merda.
E pensare che ci si deve sorbire 18 ore di fila, per ritrovarsi al cospetto di una mattonella del cesso decorata (tanto è “grande”).

- Dimmi con chi vai, ti dirò chi sei.
- Vado coi bambini.
- ... sei uno schifoso.
- Sono un prete, posso far entrare tuo figlio alla coop, tra 13 anni, quando ne compirà diciotto.
-Ah... allora... vai coi bambini? Sei un tipo affettuoso. Ecco, tieni le chiavi di chisa.
- Lusingato. Mi sento come San Pietro.
-Perché... anche lui... ?
- Eh, sì, mo ti pare che tutti tutti li fanno diventare santi senza meriti?

C'è chi va con lo zoppo e va piano; non ricorda che lo zoppo, una volta era un camminante. Colui che lo ridusse in quel mondo... meglio lasciar stare certe storie di stampelle nell'orifizio posteriore.
Poverino, proprio il giorno del suo quinto compleanno.

Nonostante ciò, in uno dei milioni di gruppi su facebook contro la pedofilia, papa Ratzinger è fan.

Chiamasi Alibi.

Per discolparsi, il cardinal' Bertone è ricorso a psicologi e sociologi: fortuna che fino a qualche mese fa erano i menzogneri mestieri del diavolo.

Un po' d'invidia c'è: per quanto invincibile, Satana non sa fare neanche un quarto dei giochini che sa fare il cardinal' Bertone con in mano un bel forcone e un seggiolone Chicco.

La verità delle verità è questa.
Peter Pan non voleva segnarsi all'ufficio di collocamento, non voleva lavorare sotto padrone, non si voleva scopare Wendy e non voleva crescere.
Passava tutto il tempo a masturbarsi.

Peter è l'anagramma di Prete.

... poi mi dicono che le ipotesi di complotto sono frutto della mente distorta di paranoidi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Bene, chiudo le comunicazioni, devo recarmi lontanamente, festeggiare il mio non compleanno, il quale cadrà... ok, già le sapete 'ste cose.
Non sapete che mia nonna, nata il mio stesso giorno, compirà 80 anni.
Potrebbe essere l'ultimo compleanno.
Il mio intendo.

Sì, chi l'ammazza quella: proprio perché è stanca e dice sempre che vuol morire camperà duecento anni.
Dio non fa mai favori a nessuno.
Almeno non per niente in cambio.

Ora che ci penso... potrei donargli un nipotino... non a mia nonna... agli emissari di dio. Sarei ben visto dalla comunità e mal visto dal posteriore orifizio del mio futuro bambino.

Endòni, così lo chiamerò, da terrone che sono.
Endòni, non Anthony.
Il tuo immacolato, ultra strumentalmente violabile rubino è promesso all'onnipresente onnIMpotente e sarà per sempre proprietà dei suoi emissari, di nero vestiti, di bianco sporcati.

Quando nascerai avrai la strada spianata.

E un posto alla Coop... sempre se, quando arriverà il giorno, tu sia in grado di sederti senza dolori.

Avrai tutte le porte aperte, a parte quando dovrai chiudertele alle spalle per riuscire a dormire la notte, senza avere incubi che ti perseguiteranno per il resto dei tuoi giorni, fin quando non farai altrettanto a qualcun altro e il gioco ricomincerà daccapo.

Non disperare: ci sarà sempre il diavolo a cui sbolognare la responsabilità delle tue azioni.

Quando qualcuno è nella merda, e sorride, è perché ha già trovato a chi dare la colpa.

Eccomi, sono qui. Come disse l'analfabeta divertente Andrea il Barese (personaggio realmente esistente; potrei parlarne la settimana prossima): ECCO, SEMBRE LA COLPA A ME, FACCIO SEMBRE IL CAMBO RESPIRATORIO.

Il capro espiatorio... meglio non indagare sull'origine di questo detto, si rischia di finire all'inferno.

Be', qual'è il problema?
Caldo tutto l'anno, droga gratis, niente sbirri.

1 commento:

MaxDoBrasil ha detto...

Mi sono seduto di fronte allo schermo.
Le mani parcheggiate in stand-by sulla tastiera.
Niente.
Prendo una birra e la scolo.
Poi un bicchierino di cachaÇa.
Soffio.
Ancora niente.
Lo schermo mi dice di lasciare il mio commento.
Cazzo quante zanzare.
Ne guardo una mentre si gonfia col mio sangue.
Se ne va barcollando.
Mi faccio un altro bicchiere.
Poi un altro. Doppio.
Mi siedo di nuovo.
Non c´é niente da fare. Oggi non mi esce niente.
Peró comincio a vederci doppio e mi si apre un sorriso proprio nel mezzo della barba.
Suona il telefono.
-Chi é?
-Sono io.
(é lei)
-Sei occupato?
-Dipende...cosa vuoi?
-mmm...posso venire lí?
-NO!
-STRONZO!.
Click.
Ha messo giú.
Riempio un bicchierone di vino rosso ossidato.
Bevo tutto in due sorsi.
Accendo la prima sigaretta che mi fa girare la testa.
Mi aggrappo ai braccioli.
Riempio un altro bicchiere di cachaÇa di quella
giallina.
Suona il telefono.
-Cazzo vuoi ancora?
-Volevo solo parlare...allora posso venire lí?
-mmm...mi fai scopare?
-Sei uno STRONZO!
Click.
La pagina luminosa continua a dirmi di lasciare un
commento.
Qual´é l´argomento?
Passano 20 minuti.
Ah si, i preti credo.
Il clero pedofilo. E il papa nazi. Che si nutre di sfinteri innocenti.
Innocenti...
Altra sigaretta. Aspiro a lungo e soffio sullo schermo.
Si perde l´innocenza piano piano.
Bevi un pó di cocacola. Tieni un pó di soldi. Non diciamolo a papá. Fatti un goccio di vino. E passa stá canna! Fatti furbo. Studia e trovati un bel salario. Scopale tutte ma tiralo fuori in tempo. Vai dall´estetista. Fatti un trapianto. Compra questo. Chiama l´avvocato. Non sapevo fosse minorenne. Compra quello. Pentiti dei tuoi peccati. Povero stronzo. Non hai capito un cazzo.
Bussano alla porta.
Dalla poltrona grido.
-Chi é?
-Il papa! Sono io stronzo! Apri stá cazzo di porta o
la butto giú!
-mmm...sei venuta per scopare?
-No, ma ho portato della birra.
Mentre vado ad aprire penso che stá settimana non lascieró il mio commento.