domenica 16 novembre 2008

SE IN CASA AVETE PARENTI ALCOLIZZATI, NON SOTTOVALUTATE IL LISTERIN; TENETELO SOTTO CHIAVE, NON SI SA MAI







SO RESISTERE A TUTTO FUORCHE' ALLE TENTAZIONI.
... tanto si sa che oscaruaild era solo un frocione irreversibile.
Tutti si stanno sempre e continuamente chiedendo qualcosa.
Per esempio mia madre si sta chiedendo dov'è finita la paletta, mentre fa tentennare la vetrinetta dell'unico mobile alcolico della sala.
Io questa mattina mi sto chiedendo chi sia l'apostolo dell'uomo in maschera di cui parlavano i Baustelle nel loro primo cd (nella canzone “Sadik”)
Gli apostoli erano una loggia massonica sponsorizzata segretamente da Andreotti (quello là ricurvo che ha fatto il divo, quel film la di quest'estate al cinema all'aperto dove ogni cinque minuti passava il treno).
Ecco altre domande; quella sera d'estate al cinema all'aperto mi chiesi come mai il biglietto costasse così poco.
La risposta arrivò tramite un espresso per Torino, quando Andreotti massone mostra la faccia al pubblico, piena di aghi dell'agopuntura giapponese.
A me l'agopuntura fa piacere, mi ricorda il periodo più bello della mia vita, quando ero piccolo e venivo sgridato continuamente mentre guardavo i film di Hellraiser.
Pinhead era un figlio di puttana e mi sembrava che anche lui mi richiamasse continuamente. Continuo ad usare continuamente perché se su Shining Stephen king può usare tre volte a pagina “fragoroso” anch'io penso di essere in diritto di sovvertire questo sistema fallocratico, la fallocrazia è il potere di fare quello che ti pare con la creta, la stessa che si trova sull'omonima isola.
Ho guardato il cielo, ancora in cerca di risposte, un piccione volava e mi sono spostato.
Non amo le sorprese; quando ero piccolo, prima di scartare i regali, mi facevo il segno della croce e compilavo il testamento, con fredda apatia da vecchio fallocratico incallito.
Ho visto parecchi film brutti ma quello della mia vita è di gran lunga il peggiore.
Fortunatamente ha cominciato a piovere, le stagioni che si riappropriano della propria fallocrazia, mentre invece su IT stephen ama usare “ridondante...”
Continuamente.
Una volta ho fatto un sogno in bianco e nero, perché nel sogno vedevo attraverso gli occhi di un cane.
Ma non era un cane ultima versione, non era aggiornato. Non sapeva che esistono schermi e sogni in LCD ad altra definizione con dolby surround (TM) e con tutte queste sigle il cane si chiedeva che profumo avesse il mare tempestoso, lo stesso che gli riportava a galla pesci marci da mangiare.
Poi il ba bau tornava a casa, vomitava sul divano e il padrone per punizione gli spegneva le sigarette addosso.
Quel cane sembrava una pustola ambulante, di fatti il padrone lo chiamava PUS.
Pus era quel tipo di cane bastonato che aveva l'aria del cane bastonato.
Nessuno sapeva perché, nonostante le vistose bruciature di sigaretta parlassero al posto suo.
Sì, come fa un cane a parlare.
Eppure quando vidi “senti chi parla adesso” mi convinsi che da qualche parte i cani comunicavano segretamente in alfabeto Indù, che non so che cazzo significa ma serve a fare brodo primordiale per géni ritardati che provano a capirci qualcosa in questa vita del cazzo, dove ci sono domande su domande accatastate, allora mi sono detto la vita sarà un magazzino disordinato di perchè sparsi qua e la, nessuno sa come uscire, nessuno ha la chiave e chi ce l'ha ha paura di vedere cosa c'è fuori, chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa quel che lascia, si mbriaca e poi nsà se l'artròva, allora guardo fuori dalla finestra e il bar dei tossici è sempre lì.
Ieri sera sotto casa mia hanno inaugurato il nuovo kebbabbbaro, così siamo a quota 27 qui a Martinsicuro, patria dei senza patria.
La patria è lo spezzatino con le patate al sugo di mia nonna.
Quando morirà mia nonna non riceverò più la paghetta settimanale, dovrò trovarmi un lavoro onesto e convivere con la dermatite seborroica che affligge la mia cauta cute cautelare, giochi di parole su fogli A4 che non capisci mai quanto cazzo siano in termini di pagine di libro.
Ancora domande.
E allora voglio farvi una domanda: quando faranno Mike Bongiorno (e lo faranno, è stato già preannunciato) senatore a vita, la vostra vita subirà ingenti variazioni?
Vi faccio un esempio.
C' è una bella donna, tutti la desiderano, lei lo sa e fa di tutto per attirare l'attenzione dei cazzi circostanti. Quando c'è lei nei paraggi gli uomini si comportano come se stesse per finire il mondo, le donne del pianeta sono tutte morte e tutti vogliono spruzzare un'ultima volta, il gol della bandiera, la stessa che gli sventola nei pantaloni. Lei li guarda dall'alto in basso, si chiede come sia possibile lo sventolio di quelle bandiere, sebbene non tiri vento (ci troviamo in pieno giugno, col bene che ti voglio... o forse era luglio; vado su Wikipedia e torno).
Anche lei nel vortice delle domande.
La morale di questa storia è che non importa quanto tu sia bella, ma quante bandiere riesci a fare sventolare.
Tu, donna, sei il centro meteorologico dell'universo, è dal tuo utero sfondato che partono le perturbazioni che dopo quell'ammiraglio lì con la cravatta te le racconta al tg e tu mangi la minestra e guardi e ti chiedi....
Ancora domande.
Ma insomma, prendete i quiz.
Che cazzo vuol dire quiz?
Domande.
Domande per la patente, domande di assunzione, la domanda sorella fallocratica dell'offerta, domandare l'ora...
Sembra la scena di Forrest Gump dove Forrest invece di correre chiede al negro quanti tipi di cotture e modi di servire i gamberi esistono.
Mi sto domandando perché mammina si ricordi di parlarmi sempre e solo quando scrivo.
Mia madre sta dicendo che sono una testa di cazzo perché “il cassetto...” e poi diventa un brusio incasinato di accozzaglie di cose che non capisco e non voglio capire.
Mi domando se esista una domanda definitiva, alla quale esistano a pari merito irrisorie risposte morali.
La mia risposta, ora come ora, è che ho appreso troppe cose inutili, tralasciando quelle basilari, come godermi un tramonto o fare parte della schiera di quegli alzabandiera di cui sopra disquisivo, io e il mio dispositivo emozionale comprato per corrispondenza su Postal Market.
Nel futuro ognuno sarà famoso per quindici minuti, di conseguenza dovete tenervi pronti, sempre belli depilati e in forma, perché se le telecamere arrivassero mentre avete i bigodini e avete applicato una maschera facciale saranno cazzi vostri.
L'operatore incaricato di riprendere i vostri gloriosi 15 minuti (un micro documentario su quanto siete patetici) vi vedrebbe così conciati, con la faccia da ebeti (in realtà i 15 minuti di gloria sono 5 o dieci; ci metterete un po' a capire che il vostro momento è arrivato, mentre il cronometro dell'inesistente padreterno ticchetta nuovamente verso il dodici) e non potrebbe che.
Farvi una domanda.
La risposta a tutte le domande è VAFFANCULO.
“Scusi, che ore sono?”
“Vaffanculo”
“Come ti chiami?”
“Vaffanculo”
Chi vincerà il campionato quest'anno?
“Vaffanculo”
“Chi era piu fico, nice bodler o platone?”
“Vaffanculo”
Immaginate voi stessi piccoli piccoli come i personaggi de “il corpo umano”
Tanto piccoli da entrare in un culo.
Andateci e rimaneteci.
Sarà questo il significato di “Vaffanculo?”
Con questa domanda vi lascio e ci vediamo domenica prossima, dove sviscereremo e svermineremo altri argomenti di agamennonica mnemo memoria.
Lo sapevate che un modo carino per appellare vostra madre o la vostra fedifraga mogliefidanzataavita è “peripatrice?”
Ancora domande.
Vado a cagare un'altra volta, ho da pareggiare dei conti in sospeso.
I conti in sospeso sono una serie di calcoli che un uomo intrappolato in una dimensione parallela sta facendo a mente, senza neanche poter usare le dita per contare le tabelline, perché si da il caso che l'uomo sia monco terminale.
Lo stronzo che ho cagato prima nella tazza non mi ha sorriso.
Ma sono sicuro che se potesse parlare mi farebbe delle.
Domande.

4 commenti:

fra ha detto...

Grazie per il commento,beh Delillo sulla stessa scia di Palahniuk o Roth era una domanda(ancora?) che ho posto , sono due cose effettivamente separate , e Bret Easton Ellis l'ha sparata grossa sulla copertina di Soffocare.
Anche Roth non c'entra niente con Palahniuk , tantomeno con Delillo.
Solo che vengono tutti inquadrati sotto l'etichetta postmodernismo.
Devo dire che però una presa in giro al consumismo compulsivo e alla spettacolarizzazione delle merci la ritrovo sia in Palahniuk che in Delillo(che comunque conosco pochissimo,sto finendo or ora Rumore Bianco).
I tuoi commenti pongono nuove domande...sempre domande...le riproporrò nei prossimi post....
A presto

fra ha detto...

Beh di Roth ne ho letti due , La Macchia Umana e Lamento di Portnoy.
Quello che mi è piaciuto di più è Lamento di Portnoy , in sostanza è un monologo fiume sul lettino dello psicologo,a me alcune cose hanno fatto morire!Comunque mi dicono che ilo capolavoro di Roth è pastorale Americana...ah...mica di Delillo hai letto pure Underworld?

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

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