domenica 13 aprile 2008

MA è VERO CHE I BAMBINI LI PORTA LA CICOGNA?




Oggi si va a votare.
Sto sentendo la conversazione di due bambini sotto casa mia.
Il bambino numero uno dice: - Si vede dalla faccia che shtài a rride.
Il bambino numero due risponde: - La fregna di mammeta quella puttana.
Il bambino numero uno fa notare al numero due: - Sei più piccolo di me porco dio co nu cazzùtt ti ‘mmàzzo.
Il bambino numero due, consapevole del nostro impeccabile sistema legislativo, prontamente si difende: - Toccami e ti denungio.
Il bambino numero uno lo conosco, mia madre era la sua babysitter.
Ha tredici anni.
L’altro è suo coetaneo.
Tra qualche anno moriranno.
Il primo in un incidente di moto.
Il bambino numero due morirà accoltellato in una rissa.
Presentimento.
Fidatevi.
Allora; conta davvero andare a votare?
Boh; con una x sceglieremo semplicemente il cazzo più piccolo, sperando che ci faccia male il meno possibile, che ci adageranno nel culo.
Non sono omosessuale.
Vivo con un cazzo nel culo.
Democrazia: il governo dei demoni.
Che me ne frega; devilman mi fa impazzire, perché è forte leale e marxista al punto giusto.
Marx era un ebreo.
Groucho Marx, suo cugino disconosciuto, era un fascista anarchico parlamentare.
Penso di essermi davvero bevuto il cervello.
Sul tavolo non c’erano altre bevande.
Ho appena appreso che la diatriba in corso sotto al mio balcone è stata alimentata da un terzo elemento, appellato col puerile seppur aulico vezzeggiativo “negro di merda”.
La verità è che oggi non so cosa scrivere perché mi sono guardato allo specchio.
Sono troppo, troppo bello.
La mia stessa immagine mi imbarazza, tanto sono una statua greca di quelle tranquillamente acquistabili su Ebay, il supermercato di rete della gente per bene, che non denigra una sana bevuta con gli amici dopo una dura giornata di lavoro postmoderna.
Ho disfatto gli scatoloni fatti l’anno scorso.
Dentro c’era tutto quello che ero.
Biglietti del cinema, poster, locandine di film, vecchie poesie, appunti, vari ti amo di quella là scritti su qualche foglietto.
Impassibile.
È passato un anno esatto.
Pensavo mi sarei scavato una fossa dalla tristezza e invece eccomi qui, di fronte alla tastiera come la mia bellissima, adorata, eroina, Carrie Bradshaw, alla quale venivano pagate ingenti somme per scrivere come le piaceva di più prendersi una massiccia dose di manzo vasodilatatore erettile.
Ho cominciato a leggere “Arancia meccanica”.
È semplicemente sublime.
Geniale e magistrale.
Dopo sette libri cominciati e abortiti verso pagina cinquanta, riuscire a leggere 80 pagine in un paio d’ore è un forte segnale.
Non succedeva dai tempi di Palahniuk.
Mi raccomando: Islam punk lasciatelo perdere.
È un testo che non dice niente.
Se entro 50 pagine non dici niente vuol dire che non solo non hai un cazzo da dire ma sei pure un presuntuoso figliodiputtana che vuole fare l’arguto dei miei coglioni, quando in realtà sei solo un pirla che non ha voglia di lavorare e che vuole fare i soldi scrivendo porcate.
Lo stesso a cui ambisco io.
Ok; smetto perché oggi potrei scrivere mille pagine.
Di fatti vado a scrivere il romanzo.
A presto e grazie a tutti per il supporto morale.
Il diciannove di questo mese aggiungerò una tacchetta al mio tatuaggio.

Gli anni
che ti scorrono addosso
non sono igienici

Mia nonna ha detto:
tu tu pàdr e tua màdr
sete na famglia d scomunichèti

Dio è morto
eppure il 25
stavamo a bere insieme

Allora, a sto punto
posso dire:
dio ha un alibi

La tv ha detto:
Care amiche,
le unghie sono il nostro biglietto da visita.

Non le ho creduto.
A me le unghie
non piace neanche mangiarle.

Fai il venditore
porta a porta
e guadagni cazzo a cazzo

Nei call center
le donne aspettano
di essere riciclate

La luna ieri sera
era strana, grossa e inquietante.
Ho guardato meglio; era l’insegna di un negozio.

Se dio è amore
e pure donna
perché non scende a darmela?

Questa mattina mi son svegliato
o bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao
Ok; ora mi offri un caffè?

I druidi erano alchimisti
perché, aimè, non
avevano la tv

Giucas Casella è
un illusionista
come Berlusconi.

Bertinotti prima non aveva
la erre moscia.
La erre dura l’ha persa durante una protesta

Gliel’hanno manganellata,
sporchi fasci
sbirri infami

Patria, onore, fedeltà
sono valori che
si vendono anche su Mediashopping.

Dopo la suoneria
Bella topolona
la mia vita ha ricominciato a ricolorarsi

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Semplicemente un folle genio.

Anonimo ha detto...

la gente è pronta,
è matura
e sta per marcire
Diego