lunedì 17 dicembre 2012

PROIEZIONE... CHE BEL FILM

Avete notato qualcosa di diverso queste ultime due, tre settimane – se non da qualche mese? Non avete la sensazione che qualcosa stia cambiando? Intendo nel piccolo, nel vostro quotidiano.

Elettrodomestici che non funzionano, computer che si spengono da soli senza motivo, o che si beccano virus dal nulla.

Casalinghi Fenomeni Elettromagnetici da piccolo incubo post Stephen King?

Secondo alcuni scienziati, tra cui Giuliana Conforto, il 21-12-12, famigerata, presunta data della fine del mondo (magari… non siamo così fortunati) le fasce di Van Halen – non il chitarrista, presunto inventore del tapping (anche perché molti anni prima già lo faceva Steve Hakket) – ci assottiglieranno progressivamente fino a salutarci e…

Proiettare diverrà un ricordo. Non succederà dall’oggi al domani; ce ne accorgeremo.

Prima cosa: cazzo c’entrano ‘FASCE DI Van Halen’ e ‘proiettare’ con gli elettrodomestici?

La terra è in un campo magnetico. Io, tu, tutti noi siamo campi magnetici. Gli elettrodomestici (‘elettro-domestici; elettrici) come noi, generano e-let-tri-ci-tà. Questi campi li vedo un pochino, ino, ino, strettamente collegati. Oserei quasi definirli ‘simultaneamente, reciprocamente concatenati’.

Il nostro campo elettromagnetico influisce sugli elettrodomestici. Se pensate sia fantascienza, pensate. Vi invito a sentire cosa stavate provando, a livello emozionale, due secondi prima che il computer si spegnesse. Era gioia di vivere, di essere lì a fare con piacere una cosa che vi soddisfa, o eravate in ansia di controllare le mail, andare su FB a vedere questo o quello, e simili?

Supposizioni.

Sapete cos’è la proiezione?

È un meccanismo della nostra mente. Freud fu il primo a parlarcene e a dargli un nome. È una teoria. Solo una teoria.

Eppure, se iniziate a osservare la vostra vita, quella degli altri, vi accorgerete che si basa tutto sulla proiezione.

Detto in parole talmente povere che, fossero mendicanti, andrebbero alla stazione a chiedere l’elemosina agli elemosinari: quando ti senti in colpa, proietti l’odio per te stesso verso un'altra persona, entrandoci in conflitto.

Per ‘sentirsi in colpa’ intendo lo stato in cui ognuno di noi, ogni giorno, è prigioniero per il 90% del tempo. Per sentirci in colpa basta un piccolo, sottile – tanto che il più delle volte non ce ne rendiamo neanche conto – pensiero di giudizio.

ESEMPIO. State tagliando il pane, una fetta vi viene brutta e asimmetrica. Per un infinitesimale il vostro cervello ha pensato, - Che idiota, non sono neanche in grado di tagliare una fetta di pane - . Entra qualcuno in cucina, vi dice qualcosa, qualsiasi cosa. Subito avete la sensazione che la vi abbia attaccato, che vi abbia offeso SENZA MOTIVO.

Che quella persona sia incazzata con voi, o che abbia bisogno di prendersela con qualcuno perché la sua giornata fa schifo – mentre la vostra è bellissima. Dio, quanto stavate bene prima che quello stronzo venisse a darvi fastidio con la sua infelicità.

CERTO CHE LE PERSONE SON’ PROPRIO STRONZE, EEEHHH?!

Il meccanismo è questo. Se, quando tornate lucidi e calmi perché l’incazzatura vi è passata, riavvolgete il nastro, setacciate alla moviola le dinamiche di come si sono svolti gli eventi, la conversazione, il tono che ha usato la persone, quali parole ha detto esattamente, e la vostra reazione, probabilmente dovrete riconoscere che quel ‘nemico’ vi aveva fatto una semplice richiesta, oppure vi aveva detto un banale – Oggi piove - , così, giusto per fare due chiacchiere, e voi avete proiettato su quelle parole una miriade di personalissime insinuazioni tipo, ‘Mi sta prendendo per il culo perché ho tagliato una fetta di pane che sembra un aborto’ , ‘Oggi piove che significa, sta insinuando che io sono di cattivo umore? Perché non si fa i cazzi suoi, come si permette’ , ecc. ecc. ecc.

Questo era uno dei migliaia di casi con cui la proiezione avviene. Parte sempre da un giudizio che diamo a noi stessi e poi, incapaci di riconoscerlo per ciò che era – un misero giudizio senza valore – andiamo subito a cercare il nemico, che si trova sempre FUORI, lontano da noi.

Si dice, SI DICE che questo fenomeno sia possibile grazie a queste fasce di Van Halen, che sono come una sorta di ‘specchio’ elettromagnetico attorno alla terra, e che funge da ‘muretto dello squash’.

Cioè, io ho la mia pallina di merda (giudizi), la scaglio contro il muretto, e quella ritorna indietro, all’infinito, fin quando continuerò a colpirla.

Nessuno ha mai battuto il muretto a squash.

Che ci crediate o meno alle barriere non è importante. Quanto alla storia della proiezione vi basterà osservarvi litigare con qualcuno o con voi stessi, tipo quando ve ne state a rimuginare per ore contro questa o quella persona che vi ha dato fastidio.

Invece di farvi possedere dalla collera osservate senza giudicare. Guardate. Siate un osservatore silente. A cosa stavate pensando prima di litigare con qualcuno – o anche con voi stessi?

Pochi istanti prima del delirio, dov’eravate con la mente?

Talvolta la proiezione si rivela un fenomeno immediato, questione di secondi; altresì può capitare che il famoso ‘giudizio’, il quale scatenerà la guerra tra voi e ‘altri’ lo formuliate alle 12 e alle 14, dopo due ore che siete rimasti lì a rimuginare, fermentare di rabbia - solo che per svariati motivi, tipo essere rimasti isolati tutto il tempo, ripetendovi ‘va tutto bene’, ‘non c’è niente che non vada’, ‘ è fatto così perché è così, è il suo carattere’ – avvenga una proiezione non su una persona bensì su una situazione.

Accendete la tv. C’è il telegiornale. Una notizia qualsiasi (tanto sono tutte uguali; hanno il solo, unico scopo di mettervi a credere che è tutto una merda, che non si può cambiare nient, che siete privi di qualsiasi potere decisionale nei confronti della vostra vita), e subito intercettate un nemico con cui prendervela: il debito pubblico, la crisi, i terroristi, il partito politico che non avete votato affonda l’economia ecc.

E passerete una giornata d’inferno odiando il prossimo… che in realtà è odiare voi stessi, perché il fegato che patisce travasi di bile di rabbia è il vostro, non quello dei politici o dei terroristi.

Penso non ci sia molto da ‘sforzarsi a credere’ a quello che sto dicendo, prima cosa perché non me lo sto inventando. Potete informarvi. E secondo, perché un fenomeno così quotidiano,palese, reiterato, che probabilmente vi è successo poco prima di mettervi a leggere, o succederà a distanza di ore.

Negare la nostra abilità a proiettare sarebbe come negare che il frigorifero che avete in cucina serva a mantenere intatti gli alimenti. Lo avete lì, lo usate tutti i giorni; dubitereste del vostro frigo?

… anche se non vi farebbe male dubitare di TUTTO. I dubbi portano domande, le domande disfano le certezze. E sono queste ultime che ci ingabbiano in una visione monodimensionale della vita. E quando vedi la vita dal buco della serratura, allora sì che il telegiornale ha ragione e non puoi fare niente nella vita, se non vedere cosa decideranno per te ‘gli altri’.

DISFARE L’ILLUSIONE DI SICUREZZE, DI CERTEZZE: Vogliamo tutto ‘sicuro’: il lavoro, l’amore, i soldi. Anche se sappiamo che di sicuro non c’è mai stato niente. Solo l’idea di sicurezza.

E’ MA UNA VOLTA, QUANDO TI ASSUMEVANO ERA FINO ALLA PENSIONE, OGNI MESE PRENDEVI I TUOI SOLDI, E I MATRIMONI NON FINIVANO IN DIVORZI COME FINISCONO ADESSO, ALLA VELOCITA’ DELLA LUCE.

È vero anche questo. Allora vi porgo un altra domanda: quelle persone del ‘sicuro passato’, che facevano lo stesso lavoro tutta la vita, che avevano sempre a disposizione somme di denaro che gli – ipoteticamente – permetteva di dormire sonni tranquilli, accanto alla stessa donna (o uomo) per tutta la vita… erano sereni? Avevano la certezza matematica di avere sempre e comunque il culo parato? Passavano tutta la vita senza nutrire neanche un briciolo di dubbio nei confronti del futuro ?f

E soprattutto, erano davvero felici?

Non sto insinuando che ci sia un meglio o peggio, che le persone del passato siano state una massa di infelici timorosi del domani e che ‘noi’ stiamo meglio di loro.

Volevo solo buttarvela lì. Poi, ognuno trarrà le sue conclusioni.

E le conclusioni di ognuno saranno tutte, egualmente VERE… entro i limiti del cranio di chi ha formulato la verità.

Non oltre.

Buona vita.

Ps: Van Halen è stato uno tra i chitarristi più sopravvalutato della storia della musica. Tolti i primi due dischi con David Lee Roth ha fatto inciso solo merda per fighetti anni ’80 che manco gli Europe sono stati in grado. Si fotta lui e il suo presunto ‘pionierismo tapping’.

… alla faccia della proiezione…

4 commenti:

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Anonimo ha detto...

Be' Andrea, stavolta ti sei superato ;)

Raskolnikov ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Raskolnikov ha detto...

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