lunedì 30 aprile 2012
DI PRECISO... NON SO. DOPPIO POST
Vi sembrerà strano. Mi sentirete borbottare di cazzate pseudo new age.
Sappiate che queste stronzate… esistono!!!
L’Energia femminile è rinnovo, cambiamento.
Si “muove” circolarmente, in “verticale” comporta estrema ricettività, ascolto di Sé, pazienza, presenza, realizzazione, illuminazione nel non agire, forte connessione col TUTTO, tendenza a sentirsi grasse e sbagliate.
È indispensabile quanto la controparte col pisello.
L’energia maschile è quella del fare, dell’agire, del costruire all’esterno (edilizia) e all’interno (edilizia interiore).
Pare merda da sentiero della mano sinistra, cagate massoniche: “costruire il tempio interiore”.
Devo stare attento; a fare la fine di Rocco Bruno ci si mette poco…
Non ci sarebbe equilibro (come se ci fosse mai stato!) in un mondo popolato da solo una delle due energie.
La donna sente qual è la “direzione”, l’uomo fa lo choeffeur.
Ha l’aria di un discorso sessista al contrario fatto per compiacere le donne, cioè che l’uomo non serve a una mazza.
Le due energie sono equamente importanti, altrimenti non esisterebbero.
Anche se qualcosa come “mosche” e “zanzare” non hanno significato - dal nostro limitato punto di vista - non vuol dire che non abbiano “significato”.
Altrimenti tali elementi non esisterebbe.
Nel corso dei millenni il femminile è stato schiacciato, represso, sfruttato, minimizzato, sminuito, deriso, messo in disparte, in cattiva luce (“la donna col ciclo è impura”, “le femmine non capiscono un cazzo, sono deboli e inferiori” ecc.).
Sia per gli uomini che per la fazione opposta (con la patata spaccata collocata sotto la pancia) la visione della vita passa attraverso questo filtro minimizzante, da sempre reiterato da famiglia, chiesa, società, come in un ologramma.
Da un piccolo frammento di fotogramma - che di per sé “E’” già tutta la figura - sino alla figura stessa in tutta la sua interezza, ogni aspetto della percezione umana è vagliato da tale “inoppugnabile verità” (i maschi so’ fighi, forti, tengono le redini del mondo mentre le femmine non capiscono un cazzo e rompono i coglioni – quest’ultima, ahimè, è vera; Esse rompono le palle).
David Icke sostiene che la Terra è governata dall’espressione “negativa” dell’energia femminile - complottare, agire nell’ombra, svolgere i lavori manipolando i popoli - orchestrando l’azione (maschile) da dietro le quinte.
A PRIORI, indipendentemente da ciò che crediamo di pensare, noi maschietti ci sentiamo superiori.
E le donne inferiori.
Ci percepiamo separati, diversi.
Incompatibili.
Riflettevo sul fatto che il ciclo vitale è fottutamente maschile.
Nasci, cresci, (forse) scopi, (forse) lasci al mondo il tuo contributo biologico e muori.
Da punto A a punto B.
L’esperienza che chiamiamo VITA è il susseguirsi di fatti, cose, persone che succedono nel mezzo dell’elementare tragitto da un punto a un altro su di una retta (l’energia maschile si muove orizzontalmente, lineare come una retta) .
Avessimo sperimentato la vita secondo l’andamento dell’energia femminile (circolare e verticale; una spirale), saremmo dovuti morire bambini, reincarnarci in un adulto, diventare adolescenti e scopare prima di timbrare il cartellino tra la mezza età e la vecchiaia, tra un mestruo e un senso di colpa.
Magari sarebbe stato più divertente.
Siamo ancora in tempo?
Se siete arrivati fin qui per vedere se il discorso finiva incompiuto, avvalorando l’ipotesi formulabile già dopo un paio di righe (“cazzo, stavolta l’ha bevuta davvero, la candeggina) mi spiace deludervi.
COSA STA SCRIVENDO?
DOVE VUOLE ARRIVARE?
Che le femmine sono tutte puttane, tranne la mamma e la sorella (ma ricorda: anche loro sono sempre femmine).
… sarebbe fico finire il post così, è?
Molti maschietti mi darebbero il 5, tante femminucce mi odierebbero.
SCHERZAVO.
Come diceva nonno Fiorucci: EH!!!!!!, Eh, scusa. Eh!!!!!
La morale della prima parte del post è che quando si ha troppo tempo per pensare, succedono simili accadimenti.
Nella Germania nazista non sarebbe stato possibile. Avrei passato buona parte d’ogni giornata in fabbrica, ad automizzarmi come voleva la classe dirigenziale nazionale.
Nell’Italia nazista di oggi, in un call center, probabilmente sarei il mostro che scrive “Le femmine sono… “ (non continuo la frase; sembrerebbe che, “con la scusa di”, continuassi ad auto-autorizzarmi a scrivere senza colpa che le donne sono tutte puttane).
AIIIAIIIAIAIAIAIAIIA: L’HO FATTO DI NUOVO.
COSA STA CERCANDO DI DIRMI IL CERVELLO?!
No, cazzate a parte, ho iniziato a scrivere partendo dall’idea che il ciclo vitale è fottutamente maschile.
Poi, leggendo un capitolo del capolavoro “Danse Macabre” di Stephen King (saggio su cinema e letteratura horror), nel cui quarto capitolo il Re sviscera 3 dei più importanti romanzi “horror” dell’800, sono andato a sbattere contro un muro.
Parlando di una “forte” descrizione fatta da Bram Stoker in “Dracula”, Steph ci fa notare che nell’800 una donna inglese mai avrebbe ammesso di aver avuto un orgasmo.
Sarebbe stato come confermarsi/confermare “sono una laida creatura immonda”.
Ed è qui che Mesmer inventò la sua trappoletta.
Con la scusa di provavre l’ipnosi le donne andavano da Mesmer, si facevano ipnotizzare e… avevano forti brividi elettrici per tutto il corpo.
Classica scusa per autorizzarsi a fare qualcosa che si ritiene sbagliato.
il corpo è immondo, siamo peccatori impuri, blablabla…
… però, farsi scopare dall’ipnotizzatore è ok.
Non ci si deve neanche togliere i vestiti, EH!!!
DOVE-CAZZO-VUOI-ARRIVARE?
UN ALTRO POST COSI’ E NON LEGGERO’ MAI PIU’ QUESTO BLOG.
TI FACCIO PIU’ COMPAGNO.
PIU’-COM-BA-GNO.
Lo proclamavate anche voi il temibile “più compagno”?
Usavate anche voi questa piccola tattica da dittatore sudamericano per ottenere dagli amichetti dell’asilo ciò che loro non potevano darvi?
Io no.
Io lo subivo, il più compagno.
E rimanevo sempre solo.
Forse sto delirando per questo?
Mi sento solo?
Già vedo mia madre che inizia a fantasticare: “Oddio, le cose con la sua fidanzatina non vanno bene”.
OH MA’: E NON ROPPE LI COJONI.
Qui va tutto bene.
SE USI IL POST PER COMUNICARE CON TUA MADRE NON TI LEGGO PIU’.
Quest’oggi i lettori nella mia testa mi stanno asfissiando.
Dovrei ricominciare a prendere le medicine per il cervello (tranquilla, Ma’, è solo una battutina per compiacere il prossimo; non è mica vero. Stai TRANQUILLA, PORCODDIO).
Dicevo?
Ah, stavo parlando della conferenza che ho tenuto l’altro ieri, di fronte a 500 persone circa, sull’energia maschile e femminile.
Insomma è andata bene.
Finito di parlare - dopo 2 ore massicce senza pause- i maschietti hanno iniziato a fare a botte, le femmine sono corse in bagno a mettersi le dita in gola (non per le mie parole; per i loro “rotolini di cicccia di troppo”).
È stato molto bello.
Mi sono sentito utile al genere umano.
Poi ho capito che non ho fatto altro che portare avanti il programma portato avanti dai Media da quasi cento anni.
Sono corso in bagno anch’io.
Solo che non era per vomitare.
Era per conoscere gente nuova.
Mi fermo un attimo, devo andare a comprare i limoni.
Tranquilla, Ma’.
Non ho ne la diarrea, ne frequento la strana gente della stazione con le vene del braccio ricolme di pus (a questo proposito, ti consiglio di vedere il rilassantissimo “Requiem for a dream” di Darren “Cigno Nero” Arono-nonsocomecazzosiscrive-fsky).
Scusate la mia precisazione della precisazione.
Sono costantemente tenuto a specificare ogni H che dico; nei post precedenti ho scritto cose che mia madre, come i testimoni di Geova fanno con la bibbia, ha preso ALLA LETTERA.
Se mi avete letto, e mi aveste preso alla lettera anche voi, pensereste che sono un nazista, sessista, drogato pedofilo schizofrenico che si spruzza un deodorante da 20€ al gusto di panettone quando non è impegnato a criticare il mondo o spulciare gli annunci per singles pescati da riviste gratuite di dubbio gusto.
Sarebbe affatto carino.
Ma, guardando “Lettere da Iwo-Jima”, ho imparato una grandissima lezione, cioè che alla fin fine i giapponesi sono programmati per suicidarsi, così l’Elite orientale, invece di spruzzare scie chimiche nel cielo e riempire i cibi geneticamente modificati di diserbanti e batteri vari, per ridurre il numero di abitanti della terra può serenamente starsene seduta a guardare senza muovere un dito.
E se non è energia femminile questa!
SECONDA PARTE DEL POST: FORSE E’ QUELLO CHE CERCAVI…
Ogni tanto mi arriva una di quelle pesanti catene di email.
L'ultima era davvero bella (diciamolo pure: commovente).
Era la celebrazione di uno dei decenni più interessanti del ‘900.
Mi ha fatto piacere leggerla (non faceva una piega).
Sarà arrivata anche a voi.
Arriva a tutti, prima o poi.
Mi sono permesso di scriverne una mia personale.
A noi, folli sognatori amanti del neon blu mare e rosso seppia, degli antieroi, delle buone intenzioni imbrattate di interiora e di molta spazzatura da serie B caciarona.
Siamo quelli degli anni 80 che adesso, su dieci abbiamo i capelli in 3 perché il gel ci ha fottuto il cervello.
Siamo quelli degli anni 80 che siamo cresciuti coi cartoni animati paranoici e adesso ammazziamo per un niente.
Siamo quelli degli anni 80 che ci toccava ad andare al catechismo per avere il computer alla comunione.
Siamo quelli degli anni 80 che non ci facevamo spompinare per mettere il filmato su youtube
Siamo quelli degli anni 80 che non parlavamo come dei codici fiscali (tvukdb, 3msc,pdlm)
Siamo quelli degli anni 80 che una donna ci tirava il cazzo anche se una pesava più di 20kg.
Siamo quelli degli anni 80 che ci spaccavamo di trielina, alla faccia dell'mdma
Siamo quelli degli anni 80 che quando giocavamo a nascondino ci divertivamo anche senza popper.
Siamo quelli degli anni 80 che quando c'era una cassetta porno il mondo si fermava.
Siamo quelli degli anni 80 che una mano sporca era solo una mano nera, non una colonia di batteri patogeni da disinfestare con l’Amuchina.
Siamo quelli degli anni 80 che avevamo i Cure che ci facevano deprimere, invece che farci diventare culattoni come fanno i Tokio hotel e ‘sti altri pseudogruppidelcazzo crati a tavolino dalle case discografiche per suggerirci come essere.
Siamo quelli degli anni 80 che a stare 10 ore di fronte al Nintendo non ci venivano gli attacchi epilettici.
Siamo quelli degli anni 80 che scopavamo la prima volta quando avevamo la tessera elettorale già da un bel pezzo.
Siamo quelli degli anni 80 che al sabato sera non ci schiantavamo.
Siamo quelli degli anni 80 che se ci dicevi “IMO- LOL” chiamavamo la mamma che chiamava la neuro
Siamo quelli degli anni 80 che la merenda del pomeriggio, anziché bercela, ce la mangiavamo.
Siamo quelli degli anni 80 che dio esisteva e lo bestemmiavamo di brutto lo stesso.
Siamo quelli degli anni 80 che al cinema c'erano gli eroi, anziché pupazzi stereotipati che corrono con le macchine truccate per cuccare figa e adrenalina tra un addominale e l'altro.
Siamo quelli degli anni 80 che abbiamo cominciato a pensare al suicidio molto dopo i 13 anni.
Siamo quelli degli anni 80 che tra il dire e il fare c’era di mezzo il mare, non la realtà virtuale
Siamo quelli degli anni 80 che sapevamo cosa fosse un vinile.
Siamo quelli degli anni 80 che sgommavamo noi al posto di quel pirla di Pesaro diventato eroe perché ce l’ha detto la Tv.
Siamo quelli degli anni 80 che ci schiantavamo con lo skate senza sapere chi cazzo fosse Tony Hawks.
Siamo quelli degli anni 80 che i nostri motorini non correvano più di un Mercedes.
Siamo quelli degli anni 80 che giovavamo a Forza quattro senza avere i postumi della sera prima.
Siamo quelli degli anni 80 che guardavamo “La casa nella prateria” e poi ci meravigliamo che su 10 di noi 8 vanno dallo psichiatra e gli altri due hanno tic nervosi che definire psicotici è riduttivo.
Siamo quelli degli anni 80 che ci toccava andare a messa, e ridevamo come idioti, e il sacchettino per le offerte dei poveri lo prendevamo, lo aprivamo, dicevamo: - In caso di estremo bisogno… - , e cominciavamo a emettere suoni gutturali, mimando una vomitata di tutto rispetto.
Siamo quelli degli anni 80 che una cabina telefonica era una cabina telefonica, non una succursale del bancomat.
Siamo quelli degli anni 80 che a dodici anni non sapevamo cos’era una carta di credito.
Siamo quelli degli anni 80 che il compleanno lo facevamo a casa o in pizzeria, senza regalare i soldi per farci uccidere dal Sig. McDonald.
Siamo quelli degli anni 80 che suonavamo il campanello, scappavamo e se ci beccavano non minacciavano di denunciarci.
Siamo quelli degli anni 80 che i nostri vestiti non costavano uno stipendio.
Siamo quelli degli anni 80 che imparavamo a suonare la chitarra vera, alla faccia di Guitar hero e dell’air guitar.
Siamo quelli degli anni 80 che avevamo film di serie B che confronto ai mainstream d’adesso erano Bergman, Bunuel, Carpenter, Ford e Welles addizionati insieme.
Siamo quelli degli anni 80 che, anche se ci pensavamo costantemente, non sditalinavamo la professoressa d’italiano di fronte agli altri che si sparavano le seghe e poi mettevamo il filmato su internet per dare ai notiziari l’ennesima cazzata allarma persone.
Siamo quelli degli anni 80 che guardavamo il telegiornale senza avere la costante impressione che l'apocalisse fosse alle porte.
Siamo quelli degli anni 80 che non sapevamo cosa fossero le torri gemelle e, nonostante ciò, loro erano lì, bellissime in ogni inquadratura di film ambientati a New York.
Siamo quelli degli anni 80 che siamo ancora qui e non sappiamo perché... e non ci piace.
Ammetto che ho fatto copia-incolla con una cosa scritta anni fa.
Era troppo divertente, rivedere il “vecchio me”.
Che, alla fin fine, è ancora qui.
Spero sia piaciuto anche a voi.
Anche a te, mamma. Ti voglio bene.
Come voleva bene Norman Bates.
lunedì 23 aprile 2012
NOTIZIE PER NON-TIZI
La piattaforma che da anni con questo blog continua a imporre cambiamenti per “migliorare le prestazioni” dei bloggatori (linguaggio orwelliano).
Finora ho registrato solo dittatoriali limitazioni, spacciate sottoforma di convenienza, presunte velleità estetiche (di sto cazzo) “per scrivere post più memorabili”, citando gli amministratori (di sto cazzo).
Oggi sono avvelenato come la pustola piena di pus creatasi sull’uccello semi eretto di Dio, quando si distrasse perché il serpente Gli disse: “Toh, la puttana Eva ha colto la mela e s’è pure piegata a novanta per prendere quelle in basso. Dici che ci sta sfidando?”
Porco Adamo.
Ieri, sotto casa, c’è stato il mercatino dell’antiquariato.
Ho comprato “I protocolli dei Savi Antichi di Sion”, edizione del 1938, con tanto di commenti (fascistissimi), più altri documenti contro gli Ebrei.
Apprendere che, già nel 1895, era stato studiato minuziosamente, messo su carta, il piano che avrebbe gettato le basi su cui plasmare la società odierna, e relativa forma mentis dei cittadini “Gentili” - nostri valori, le nostre credenze, le nostre convinzioni, la conformazione delle istituzioni di cui siamo ignari schiavi, i personaggi pubblici a cui inconsapevolmente obbediamo come ubbidienti marionette, la sanità che distrugge la nostra “salute”, l’istruzione che ci ha donato la nostra limitatissima percezione del mondo, la quale sperimentiamo esclusivamente attraverso i 5 sensi ecc) mi ha rincuorato.
È bene che le cose vadano così.
SI’ AL NUOVO ORDINE MONDIALE.
Sbrighiamoci a farci vaccinare, etichettare, microchippare; ‘sta società scema, senza amore, senza senso, va avanti troppo “tempo”.
Ne avete i coglioni pieni?
Vi lamentate ogni giorno senza fare nulla nel vostro “piccolo”?
Ok.
Come disse un mio caro, vecchio amico romano (giuro: è diventato massone qualche anno fa!!!): - ANDRE’, AVEMO PERZO.
Concordo.
Dopo questo ematoma di ottimismo, cosa posso fare se non aderire al Nuovo Ordine Mentale, commentare con consapevole, onesta, amorevole gioia, le correttissime, importantissime, veritierissime notizie dell’Ansa manifestando estrema approvazione?
EFFETTO FRANCIA SU BORSE SPREAD 410.
Non capisco niente di economia, non so cosa siano le borse che appartengono a questo Signor Spread che abita al numero civico 410 di non so dove (in Francia?).
So solo che è cosa buona e giusta.
Come disse il porco del Padre.
PARMALAT: A TANZI OLTRE 17 ANNI IN APPELLO.
Avoja a bersi il suo latte.
RUBY AL TELEFONO: SILVIO PAZZO DI ME. MI DA 47MILA EURO A SETTIMANA.
Se li meriterà.
Non indago su cose che non mi competono.
Posso solo ipotizzare: se una puttana di serie A fa pagare 1000, 2000, 5000€ a notte, Ruby, per sette notti, pensione FB (full board) dev’essere LA maestra delle maestre puttane illuminate.
Farà persino pompini ai corpi sottili del cliente tramite i pori sudoriferi.
E DICE CHE NON CI FA SESSO!!!
Questa è illuminata sul serio.
Avanti e dietro.
OPERAI A FORNERO: NON SERVE MODIFICA ART.18.
Il capo degli operai: “Vogliamo prenderlo nel culo con gli altri 17 articoli, il diciottesimo non ci serve. Siamo umili, l’abbondanza ci spaventa”.
I sindacati organizzano (gratuitamente) corsi di Theta Healing per apprezzare l’abbondanza cosmica.
UOVA SU AUTO A FORNERO: CONTESTATA A TORINO.
Fornero: “Sono vegano purista, non “ovo latto vegetariano”. Gli aborti di gallina che voi carnivori vi ostinate a chiamare “frittata” non li mangio. Io sono a favore della vita degli animali NON operai.
BEPPE GRILLO: “MONTI E’ UNO CHE TUTELA LE BANCHE”.
Mi spiace per Grillo; quando arriverà alla scottante verità che “chi” non tutela le banche e non è al 101% con le loro politiche distruttive non si può manco candidare alla presidenza del comitato di quartiere.
Quando lo capirà, penso trillerà un “DIOCANE” che farà spostare l’asse terrestre di 40cm.
E le puttanate Maya saranno compiute.
BERLINO: LA MERKEL SOSTIENE ANCORA SARKO’.
Pensare che stanotte avevo sognato che andava diversamente.
Anche oggi ho una scusa per ubriacarmi.
Che brutto, quando le cose importanti della vita non vanno come vorresti.
CARLA VA A VOTARE CON SARKO’.
Alla domanda di un giornalista: “Signora Bruni, perché va a votare con la borsa piena di preservativi ignifughi?”, la modella francofona risponde: “NON FOFFO, FARLARE CO’ LA BOCCA FIENA DI SBOVVA, APPIA FAFIENFA”.
FURBETTI IN ITALIA: PRENDE PENSIONE MADRE MORTA DA 3 ANNI.
Noi paghiamo la pensione a dei pedofili che riscuotono un’immorale pensione alle spalle di un padre morto da 2012 anni.
In base alla punizione che verrà data al signor “Furbetti in Italia” potremo calcolare la sanzione giuridica da applicare a quelle merde in Vaticano moltiplicando la pena data a Furbetti X 2009.
BUSCO: RICONOSCETE LA MIA INNOCENZA: L'ex fidanzato di Simonetta Cesaroni si rivolge alla Corte d'Assise d'Appello: “Alla sua morte ho sofferto come quando abbiamo perso lo scudetto, un po’ meno di quando ho perso mio padre”.
Claudio Amendola a riguardo: “Avessi saputo, mai mi sarei prestato a ricavare soldi sporchi da quel telefilm di merda che recava l’omonimo titolo della defunta”.
PAPA: STOP A TURISMO SESSO E TRAFFICO ORGANI. “Se folete scopave i pampini, poi usave gli ovgani dei catafevi pev giocave a fveccette, fenite in faticàno, ja?! Potvete favlo senza esseve avvestati. In campio fi chietiamo solo la fostva anima”.
Equo come scambio, no?
NOTIZIA SCEMA SU CALCIO. Altri ultrà si pestano per ennesima cazzata. Sarà che sono ottimista: non vedo modo migliore per far eliminare a vicenda le inutili teste di cazzo che occupano questo pianeta solo per rompere i coglioni a chi non ne ha manco più una briciola.
EVIRATO E DISSANGUATO: LA FINE DI BERGAMINI. Nuova verità su un omicidio dell’89. Felice per quelle teste ricolme di merda che da quell’anno non dormono la notte chiedendosi chi avesse tagliato il cazzo di ‘sto giocatore del Cosenza.
STRISCIONI ALLO STADIO: “DENIS EVIRATO, NESSUNO HA PAGATO”.
Andrei da chi l’ha scritto. “Ti tagliamo il cazzo poi lo attacchiamo alla carcassa di Bergamini? Non puoi più tirarti indietro, ti sei fatto avanti di spontanea volontà”.
Oserei aggiungere: “Mo so’ cazzi tuoi”.
VIDEO: BERGAMINI IN UN INTERVISTA: “MI PIACE VIVERE”.
Lo dicevo, non a tutti i maschietti importa avere il pipino; è un suppellettile, un appendice inutile.
Uno scherzo del destino.
ECONOMIA: Per alcuni ministeri debiti sono fuori controllo.
Passera: 'Per crescita 100 miliardi, forse ripresa 2012'.
Per altri ministeri debiti sono schifoso raggiro genere umano.
Uccello: “Per crescita 100dioporco, forse ripresa in culo da 2013 fino a fine giorni mondo.
OPERAZIONE TERRORISMO: UN ARRESTO A PESARO.
Era un italiano convertito all’islam.
Poi scagionato.
Era stato accusato perché da una settimana aveva smesso di consumare carne suina, e si era dato al pollame. Il macellaio: “Da quando non comprava più la solita bistecca, l’ho visto dimagrito e impaurito. Ho subito pensato che senza lo zampone di Dio, lo zampino di Allah avrebbe scatenato una guerra santa. Ok. Se l’intervista è finita ora torno a casa che mi inizia Jerry Scotti e prima devo picchiare mia moglie, così quella vacca scrofa impara a fare ciò che la lascio libera di eseguire.
BIRMANIA: La leader dell'opposizione rifiuta di prestare giuramento per 'salvaguardare' la Costituzione redatta dalla giunta militare. In precedenza il presidente aveva ribadito che non cambiera' la formula del giuramento.
Io le do il 5 PER AVERE AVUTO I COGLIONI: ha fatto PUBBLICAMENTE ciò che tutti, TUTTI fanno di nascosto. I governatori, i soldati dell’esercito, le forze dell’ordine prestano giuramento SOLO ai banchieri, o alla monarchia. Con la costituzione ci si detergono lo sperma che gli cola dal culo quando vengono inculati dall’istituzione.
103 ANNI DELLA MONTALCINI: AUGURI DI NAPOLITANO. Se Rita vivrà un altro paio di lustri, potrà avvicinarsi all’odierna età di Giorgio Napolitano, tartaruga cariatide massona schifosa con le macchie del fegato persino nel dna (sulle mani gli vennero a 7 anni).
SINEAD O’CONNOR ANNULLA TOUR: STO MALE. Lo sospettavo dagli anni 80.
I-PHONE ANTI PROIETTILE: te lo infili in culo, ti spari in testa, e quello mica si rompe!!!
BELEN: LA MIA STORIA CON CORONA E’ FINITA. ADESSO MI ASPETTANO TUTTI GLI ALTRI CAZZI DELL’UNIVERSO. Auguri, Belen. Ti consiglio soltanto di usare il preserv… vabbè, a quest’ora sarai immunizzata anche all’antrace… proprio vero che, dopo una massiccia esperienza la mente e il sistema immunitario riescono a tollerare TUTTO.
IN CARROZZELLA TENTA RAPINA CON COLTELLO. Riuscito a fuggire perché gli agenti di polizia sono morti dal ridere appena giunti sul posto.
DIABETE: ALLA MILANO SANREMO PARTE SOGNO RAGAZZI MALATI. Durante il rinfresco che precederà la cena di gala verranno distribuiti SOLO dolci a base di zucchero industriale, progettati da uomini di saccarosio, distribuiti da donne edulcorante. I ragazzi dovranno guardare senza mangiare. Chi mangerà… cazzi di zucchero filato suoi.
Be’, penso di essermi sfogato a sufficienza.
Ci vediamo settimana prossima.
lunedì 16 aprile 2012
SPRUZZA CHE TI PASSA IL RAZIOCINIO
Ho trascorso una settimana emotivamente intensa.
Giovedì taglierò il traguardo dei 28 anni.
Ventotto natali, capodanni, carnevali, pasque trascorse su ‘sto cazzo di pianeta, il Terzo Centro Commerciale dal Sole.
Si dice che ogni dannato anno, durante il periodo pre-compleanno, si sia condannati a rivivere interiormente la condizione pre-nascita.
Dio pre-stigiatore.
È come se avessi il ciclo mestruale.
Rido, poi piango, poi rido, poi mi sento goffa e impacciata, poi voglio un paio di scarpe nuove, poi voglio la cioccolata, poi mi sento grassa, poi guardo Grace Anatomy, poi mi invento di avere qualche malattia, poi guardo il Dottor House e mi confermo la patologia, poi prendo una compressa di valium, poi del prozac per combattere il senso di colpa dato dal valium, preso per dimenticarmi della cioccolata, mangiata durante i cofanetti delle prime tre stagioni delle serie televisive che mi hanno reso grassa come mi vedo.
Film pazzeschi questi nervi ottici hanno gustato.
Il primo è stato “Il signore delle mosche”.
Il libro non l’ho letto. Se il film è il gioiellino che è, non oso immaginare quanto pantagruelico possa essere il cartaceo.
Il secondo – già l’avevo visto – è “Before sunset” del geniaccio di Richard Linklater. Praticamente E’ IL FILM D’AMORE, non “un” film d’amore, girato in presa diretta, quasi in tempo reale, per farti essere lì presente.
Un ora e un quarto di pura poesia. Mai visto nulla di simile, se non quando lo vidi la prima volta!!!
Il terzo “Marrakech Express”, dell’altro geniaccio di Salvatores. Calorosissima opera sul potere dell’amicizia e dei milanesi rompicoglioni che, alla fin fine, ti risultano simpatici solo se li gusti al di qua dello schermo.
Ho letto “L’ultima caccia” di Joe Lansdale, opera considerata “narrativa per ragazzi”. Lo consiglio a tutti. Lansdale è veramente un grande scrittore con la “C” maiuscola.
Sono andato avanti nello studio de “Un corso in Miracoli”, mi trovo al quinto esercizio.
Già che ci sono vi consiglio di fare il quarto. È un mantra che dovete ripetervi ogniqualvolta il vostro cervellaccio bacato inizia a partorire stronzate fini a loro stesse col solo scopo di farvi imparanoiare, farvi sentire sbagliati, provare colpa per sciocchezze inutili.
OGNI MIO PENSIERO NON HA NESSUN SIGNIFICATO, COME NON LO HA OGNI COSA IN QUESTA STANZA (o “in questa strada”, o “in questa via” a seconda di dove vi trovate”).
Ridimensionerete il vostro fottuto ego, pian piano troverete pace. La pace del silenzio, sola unica vera fonte di gioia e felicità (inculo alle cagate new age).
Non si può smettere di pensare, neanche quando si medita; se uno proprio siamo condannati a pensare, che non pensi dolorose puttanate decostruttive.
Tipo adesso, che inizio il blog raccontandovi di una spiacevole conoscenza.
C’è una ditta, di cui non faccio il nome, che produce prodotti per il corpo. Fin qui tutto bene, come ripeteva l’uomo che precipitava dal cinquantesimo piano del grattacielo in caduta libera verso l’asfalto del film “L’odio”.
Nascondendosi dietro una “rivoluzionaria” pubblicità simpatica, accattivante, diversamente giocata sul sesso (articoli dai nomi tipo “Sporco”, “Rozzo”, “Pistolone”, “Lussuria”), la ditta offre cosmesi afrodisiaci capaci di rendere “più interessante” la piatta via monocromatica dell’acquirente.
Ho il catalogo sottomano …
brrrrrr…
Ho avuto la sfortuna di provare uno delle armi chimiche offerte da tal ditta – la settimana scorsa, mi è stato regalato un deodorante da una prostituta vietnamita, di anni 6, che lavora nel bordello che ovviamente io mai e poi mai frequenterei, neanche per farmi fare uno di quei fantastici, paradisiaci massaggi alla frutta dell’asilo nido per la risibile somma di €5,50(iva e orgasmo inclusi) - , e sono rimasto shoccato.
L’erogatore ha le fattezze di un ipotetica versione (appunto) baby del CIF, comune prodotto per la casa. È nero, mentre la scritta recante il nome del prodotto è color bianco sperma scaduto l’autunno scorso.
Contiene feromoni, che sono ormoni rettili che i rettili producono per attrarre altri rettili, avere reazioni erettili e scoparseli (gli altri rettili).
Poi dicono che non siamo fottuti rettiliani…
Realizzato al 100% con ingredienti naturali, vegetali.
Il problema è che sa di panettone.
Conosco molte piante, spezie, svariati tipi di erbe aromatiche. Alcune le ho viste e annusate dal vivo, altre mi fu imposto di studiarle a scuole.
Ne tra le “sperimentate in prima persona”, tantomeno quelle studiate, figura la “pianta panettone”.
Se i pubblicitari hanno fatto stabilire agli scienziati che esiste la pianta del panettone, non è affar mio, solo che nessuno mi ha avvisato, manco una cazzo di mail sull’argomento mi hanno spedito, shtì bashtaaardi.
Bene: sappiate che vivete su un pianeta dove la Bauli ha brevettato un vegetale capace di donrci un frutto che gli antichi si limitavano a consumare nel periodo natalizio.
Mi chiedo se la stessa diavoleria genetica produca anche zucchero a velo.
O, se una pianta che secerne zucchero a velo sia in fase di progettazione nei laboratori Monsanto.
Microsoft Word riconosce il nome “Monsanto” senza segnarlo come errore… brividi feromonici…
Dioporco, lo spruzzino costa 19,00€… e non c’ha manco le mandorle, perdio.
Il catalogo dice che è uno spray dopo doccia e la cosa mi puzza (perdonate l’involontario gioco di parole).
Uno si fa la doccia per non puzzare e poi spende diciannove euro per diventare un panettone ambulante?
“Spray dopo doccia alla menta afrodisiaca per rinfrescare il corpo, non sbagliare un colpo” (e all’olfatto del prossimo fare gran’ torto!).
… menta afrodisiaca?
Quando andavo dalla nonna e mi preparava la granita alla menta mica mi arrapavo.
Sarà perché mia nonna era vecchia?
Sarà perché era mia nonna e io (almeno ufficialmente) all’incesto non ci ho mai creduto?
Non significa che perché mi piaccia la pallacanestro debba per forza esser un cestista, magari un jazzista sì (studiare armonia, solfeggio, è palloso).
Sto divagando?
Tutta colpa di quell’odore nelle narici dall’altro ieri.
Recita la recensione: “L’importante nella vita non è perdere i colpi”.
Penso che chi ha creato questo prodotto di “colpo” non se ne sia perso manco uno, soprattutto quelli indirizzati al cervelletto.
Con questo pistolone alla menta afrodisiaca avrete in mano l’arma vincente per andare in giro freschi, profumati e irresistibili.
Nulla da obbiettare: “pistolone” l’erogatore lo è. Il prodotto è per pistola – sei un pirla se acquisti “formaggio spray”, figurati cosa diventi se compri “panettone spray” manco per mangiartelo, spruzzartelo addosso pensando che aiuti a scopare più del solito.
Avrete in mano l’arma vincente per andare in giro freschi, profumati e irresistibili: “freschi” nel senso che ovunque andrete vi cacceranno via e fuori, all’aria aperta, c’è da stare freschi quanto vorrete.
“Profumati”… profanati d’ogni tratto d’umanità. Anche questo, sì!
Infine “irresistibili”…
Cazzo, se è vero. Sfido io: resistere più di quattro secondi in uno luogo in prossimità d’un appestato del genere.
Il finale consiste in una vera perla di “poetic marketing” rubata paro paro da Sergio Leone:
PERCHE’ QUANDO UN UOMO COL PISTOLONE INCONTRA UN UOMONO CON LO STICK, QUELLO CON LO STICK E’ UN UOMO MORTO.
E te credo: per quanto faccia cagare, un deodorante stick non è olfattivamente rintracciabile nell’arco di 18km. In più, se non ce l’hai addosso tu quel profumo, chi lo subisce passivamente non può essere che un uomo morto.
In fondo in fondo, non è proprio una ditta da buttare nel cesso (inquinereste mezzo Mar Tirreno).
Almeno sono onesti. Sono i primi pubblicitari che dicono esplicitamente, senza giri di parole: “Il mio prodotto è davvero merda assassina”.
Il finale mi ha commosso; se c’è una cosa che apprezzo in un essere umano è l’onestà. I pubblicitari li colloco 15 gradini sotto gli esseri umani. Eppure…
Inebriatevi dell’onestà di questi pubblicitari: dopo avervi detto (avvisati) che il loro deodorante appesta peggio dell’agente arancio usato in Vietnam (non certo per donare vitamina C ai feti deformati), la recensione termina con:
COSPARGETEVI DA CAPO A PIEDI DOPO LA DOCCIA E USCITE A FAR DANNI.
Non aggiungo altro.
Potevano dirvi: “Spruzzatevelo in ogni dove e andate a rimorchiare”.
Invece vi hanno detto: “Spruzzatevene una boccetta intera, andate in giro ad appestare i profanae goyam come voi, mietete vittime, portate avanti il piano di decimazione mondiale voluto dal gruppo Bielderberg.
COSPARGETEVI E USCITE A FAR DANNI, mica “spruzzatevelo e andate a cuccare”.
È stato un gran regalo, scoprire a 28 anni che il mondo non è così nero come lo pensavo, e che persino nell’era della disumanizzante globalizzazione persino i pubblicitari comincino ad avere un anima e, perché no, una coscienza.
Se siete interessati a portare avanti CONSAPEVOLMENTE i piani del Club Bielderberg, cioè ridurre la popolazione mondiale a 500.000 “unità” entro il 2025 (data che hanno stabilito), senza però rinunciare alla vostra individualità, al diritto di esprimere la vostra creatività nell’atto di odorare di panettone, sappiate che il prodotto è disponibile anche in versione PROFUMO, LAVADENTI, SAPONE, GEL DOCCIA, SHAMPOO PER CAPELLI, SHAMPOO PER PELI PUBICI, CREMA DA BARBA, E CONFEZIONE REGALO (nel caso voleste sterminare una famiglia in particolare).
Scherzi a parte, sono prodotti davvero simpatici.
Entro il 2025 il 90% di noi non ci sarà più.
Se proprio dobbiamo schiattare, un uscita di scena con stile non guasterà affatto.
Per il resto, anche se mi mancano 13 compleanni da scontare sulla terra, prima che mi appestino con un altro prodotto letale…
TANTI AUGURI A ME, TANTI AUGURI A ME, TANTI AUGURI FE-LI-CI. TANTI AUGURI A ME.
E checcazzo me ne faccio degli auguri?
Augurare “Buona fortuna”, l’ “augurare” in generale è un'altra facciata della parolaccia che è “speranza”.
La speranza è una perversione partorita da politici e preti per tenersi stretti elettori e fedeli scemi.
… e per non far confessare i chierichetti dai magistrati. Le denunce sono maleducazione.
Ci vediamo la settimana prossima, quando sarò più vecchio, più stanco, forse più saggio.
… a meno che non decida di spruzzare tutta la boccetta in casa con le finestre chiuse…
lunedì 9 aprile 2012
COME FAI A TROVARE SE NON SAI QUELLO CHE CERCHI, EH?
Una volta, parlo di tanti anni fa, c’era tutto un altro rapporto con la scrittura.
Anzi, diciamo che c’era un rapporto.
Tele-visione e grafema-visione erano ben distinte e rispettate.
Chi si rincoglioniva di tv poteva anche rincoglionirsi di libri. Fosse alta letteratura o spazzatura, poco importava.
Parlo del rapporto uomo-materiale cartaceo.
Rapporto uomo-libro.
Nella magnifica autobiografia di Stephen King, “On Writing”, che consiglio a tutti, anche a chi non è interessato della vita del Re, tantomeno alle sue lezioni di scrittura – che costituiscono la parte centrale del saggio/romanzo, vi sono pagine che mi sono piaciute parecchio, quelle in cui King racconta quand’era ragazzino, e insieme al fratello scriveva, stampava e vendeva una piccola rivista, mi pare “David’s rag” , dove esponeva la cronaca dei cazzi del loro quartiere.
Poi una rivista scolastica dove venivano derisi i professori.
Per motivi economici o, più propriamente INTENZIONALI - è l’Intento l’unico motore d’ogni nostra azione, mica la figa o i quattrini - fenomeni simili, cioè giornali di quartiere, sentite e appassionate riviste di ragazzi (non i soliti pietosi volantini fascio anarco comunisti annichilisci coscienza divulgati da centri sociali o F.N) non compaiono più sulle nostre “tavole” di buongustai letterari.
Tranne che per…
Nei pub, nei bar, in espositori ai bordi delle strade d’ogni città ci sono bizzeffe di giornalini finanziati da attività commerciali locali, i quali riportano varie notizie.
Si va dalla cronaca populistica atta a convincerti che il male sono la droga e i negri di merda (mica Tu con la tua testaccia di cazzo spaventata piena di pregiudizi d’ogni genere) alla cronaca politica.
L’Intento che mi spinge a imbrattare il post di stamattina è l’incontro che ho avuto con una di queste riviste, spulciando la sezione finale, gli ANNUNCI.
In verità sono giornalini di merda che andrebbero aboliti (per diventare ancora più razzisti e rancorosi ci basta guardare il telegiornale una volta al giorno) , non fosse per la “Sezione dei disperati”.
Viviamo nell’era di internet, del 4-D, della realtà virtuale, della realtà anale, eppure esiste ancora gente “Alta, bionda, atletica, prestante, che cerca persone affini per rapporto di coppia serio e duraturo” , che tenta di sistemarsi socialmente per corrispondenza, grazie a riviste come REPORTER, che è quella che ho sotto mano.
Il post di oggi analizzerà alcuni annunci di…
Basta giudicare.
Demolire e basta!!!
Le tipologie di richiestA d’aiuto sono: ARREDAMENTO, ELETTRODOMESTICI, ABBIGLIAMENTO, BAMBINI, ANIMALI, AMICIZIE, MATRIMONIALI.
In una pagina ci sono le prime 6.
La sezione dedicata ai/alle pirla convinti/e di realizzarsi infilando un anello al dito di sconosciuti, in una costosa baracca denominata “chiesa”, di fronte alla statua di un cadavere fittizio, storicamente mai esistito, con tre chiodi nel corpo, sotto attenti occhi di un pedofilo vestito da stronzo auto elevatosi a portavoce di Dio, occupa tutta l’altra pagina.
Rapporto 6:1.
Let’s the party start!!!!!!
In questa era telematica vi è un “55enne DI BELLA PRESENZA” (lo dici tu, cicccio; se eri bello non ti nascondevi tra le parole di un giornalino del cazzo), BUONO E GENTILE. MI PIACE RIDERE E SCHERZARE (un Essere più vero e sacro della sindone!), NON LIBERO MA SCHIAVO DI UN LEGAME CHE NON POSSO SCOGLIERE.
In questa Era telematica, arcigni strumenti del diavolo come patti col diavolo e bambole voodoo sono ancora di gran moda; qual è il legame che non si può sciogliere?
Quello che ti sei legato intorno al collo a mo’ di cappio, brutto stronzo.
Sentiamo cosa cerca.
“Desidero conoscere una signora/signoriNa, max 45 anni (proprio ‘na signorina, magari che non abbia ancora avuto il ciclo) per trascorrere momenti in dolce compagnia (con motosega e vibratore, vero?) serenità e dialogo. SE ANCHE TU TI SENTI MOLTO SOLA (comprati un cazzo di cane!) E TRASCURATA, O SEMPLICEMENTE DESIDERI CONOSCERE UN UOMO CHE SIA BUONO E GENTILE CHIAMAMI.
O attaccati al tubo del gas, e fai un favore a ogni singola dimensione dell’universo.
Abbiamo ora un paziente particolare.
Dalla descrizione che da di sé penso sia un pugile.
MARCO 43ENNE (“43enne” è il cognome di Marco?) biondo, occhi azzurri, mt 1,68, kh 68…
… all’angolo destro in pantaloncini rossi?
Sembra l’inizio della telecronaca di un incontro di pugilat.
Non è questo il problema, bensì la matrice aliena dell’annuncio.
Quel “KH 68” checcazzo di unità di misura è?
Sarà il modello di un fucile antimateria prodotto dai plutoniani…
Il Sig. 43enne si definisce un tipo “normale” (come soleva dire Albert Fish mentre divorava il culetto delle sue piccole vittime cotto al forno con patate), “sincero” e POSIZIONATO.
Chi sa spiegarmela, chi sa cosa significa “posizionato” è pregato di (E)seguire le istruzioni illustrate N°6 righe sopra.
Non è finita.
Dopo “posizionato” seguono altre auto celebrazioni: SENSIBILE (come un clitoride slabbrato), GENEROSO (come il papa) GIOVANILE (come ognuno dei suoi 43 compleanni) DINAMICO (come un airbag), VARI INTERESSI.
Solo un banale sociopatico mezzo prete posizionato a capretto e in crisi di mezza età può avere “vari interessi” al di fuori del culto della sua persona, perché quali cazzo di interessi puoi avere in questa società piatta, soprattutto quando cerchi un legame sentimentale postale?
Sapete checcazzo cercava, dopo 10 righe di lodi a sé stesso) ?
CERCO UNA DONNA, PARI REQUISITI (cioè una banale sociopatica posizionabile a capretto, mezza suora sentimentale facilmente impressionabile in piena crisi di mezza età) VALIDA E DETERMINATA PER COSTRUIRE FUTURO INSIEME.
Avessi i soldi gli regalerei i mattoni per costruirsi il futuro.
O per porSi fine all’agonia.
C’è il numero di memobox e della casella vocale.
Volessi, potrei contrattarlo.
Volessi…
Passiamo ora a…
Un altro posizionato 59ENNE…
A 59 anni starei attento a posizionarmi perché giunti alla soglia dei sessanta anni, fare movimenti troppo bruschi comporta inconvenienti come letali colpi della strega e paralisi semi permanenti.
Spero per il Posizionato che, da quella posizione, riesca a spingere il pulsante del salvavita Beghelli…
Abbiamo poi un 55enne amante del ballo (liscio) che cerca una signora (gassata) per andare a ballare o per frequentare insieme un corso di ballo.
Da qui, al “vieni su a vedere la mia collezione di farfalle”, al “non è come pensi: telecamera, filo spinato, acido e motosega sono per protezione” il passo è breve.
LIBERO 56ENNE (da quando Lincoln liberò gli schiavi è proprio tutto un altro cazzo!) IN BUBONA FORMA FISICA CERCA AMI-
E no.
Nooooo, perchéééééé?!?!?
Perché gli avete troncato l’annuncio, come farà a poter condividere la sua libertà con una donna di pari requisiti decisa e determinata a passare gli ultimi 15, 20 anni della sua vita ancorata a una testa di cazzo posizionata??
Comincio a pensare che, in realtà, “LIBERO” sia un nome proprio di persona maschile singolare.
Nell’era di internet inizia a essere d’imperativa moda chiamare le persone coi nomi delle più note multinazionali.
Tra qualche anno avremo bambini che si chiameranno ALICEMAIL, YUTUB, LUCAMCDONALD, ARTUROBLOCKBUSTER , per non parlare del piccolo Googolino.
… ‘coddio…
Quali orrori manifesta la mia mente contorta, tutt’altro che libera e di bella presenza 56enne…
Andrei a incontrare un altro di questi casi clinici di mezza età.
Chi abbiamo?
Ah, sì, HO 53 ANNI, SONO UN DIRIGENTE (di tutto tranne che della tua vita sentimentale), SONO ATTRAENTE (come una calamita smagnetizzata), ESUBERANTE (come una pasticca di Viagra made in Taiwan rimasta in magazzino tra i topi paurosi, a temperature superiori a 50°C per oltre 6 anni) LEALE (come il cantante Fausto) e CORRETTO (come un compito in classe d’italiano).
MI PIACE ASCOLTARE LA MUSICA (sapevo che era un anima più unica che rara), LA FOTOGRAFIA (appunto; riesce a godersi le foto con le orecchie), VIAGGIARE (quando si fa le seghe) GIOCARE A GOLF (dove, a turno, svolge sia il ruolo di mazza, che di palla, che di buca) E ADORO ATTORNIARMI DI GENTE BELLA E POSITIVA.
Ultimamente ho incontrato gente che, di positivo, aveva solo il test dell’HIV.
Forse lo sfigato sono io…
Sentite come va avanti, il Dirigente: TI CERCO FEMMINILE, BRIOSA, PER SERIA AMICIZIA E POSSIBILI SVILUPPI (altrettanto seri e spermatici).
VUOI CONOSCERMI?
Si, a patto che l’incontro avvenga in un luogo molto affollato, a qualche metro da una stazione di polizia o, almeno almeno a non meno di 14 passi dalla sede centrale della protezione civile… così potrò ricevere un salvataggio posizionato, solare e di bella presenza.
HO 38 ANNI… e basta?
No, il tizio possiede molte qualità che ce lo farà amare.
FARMACISTA... questo quasi quasi lo vado a conoscere.
Avere accesso a psicofarmaci seri e dinamici Gratuitamente è un lusso tanto posizionato quanto brioso e positivo.
SONO UNA RAGAZZA (ahh, è una signorina; chissà se è anche atletica e dinamica) TIMIDA E RISERVATA (che riesce ad esprimersi con 13 salami, solo in webcam) ED E’ PERQUESTO MOTIVO CHE MI SONO RIVOLTA ALL’ABC.
… ?...
SONO BIONDA, OCCHI CASTANI, FISICO LONGILINEO, ATTRAENTE, FEMMINILE E MODESTA.
La modestia in persona.
Io aggiungerei “omissiva”.
Di questi tempi, se sei bionda, occhi castani, longilinea, attraente, femminile e modesta, non puoi che essere anche sfondata.
No?
O-MIS-SI-VA.
TI CERCO GENTILE, POSATO (come uno stronzo sul marciapiede) DI BUONA CULTURA PER SOLIDA RELAZIONE E POSSIBILI SVILUPPI (anali, vaginali, labiali, peristaltici e fecali).
Cazzo, qui c’è un biblico.
33enne DI NOME MATTEO, FACCIO IL FALEGNAME (di croci e, perché arrivassi sano e attraente a 33 anni ho dovuto fabbricare una croce per un coetaneo rivale che, pare, di ‘sti giorni, sia tornato dal mondo della putrefazione) GIOVANE DI ETA’ MA ADULTO NEI PENSIERI (e nelle perversioni).
Ora l’annuncio si fa interessante perché Matteo il falegname inizia a parlare di sé in terza persona, come se fosse spiritualmente innalzatosi in soltanto due righe di annuncio.
(Matteo) HA UN BUON LAVORO, UNA CASA DI PROPRIETA’ E UN CARATTERE DOLCE E PREMUROSO… SPECIE PER QUANTO RIGUARDA I SENTIMENTI E DESIDERA INCONTRARE UNA RAGAZZA SEMPLICE, LEALE, SINCERA DI CUI POTERSI INNAMORARE FOLLEMENTE E REALIZZARE IL DESIDERIO DI POTER METTERE SU FAMIGLIA.
Sì, metter famiglia su- la croce.
Mattè, Mattè, non ‘contarti palle.
Torna alle origini, torna a Betlemme, impugna scalpello e pialla.
Sbrigati: il tuo acerrimo rivale è appena risorto.
Rinchiodalo, fintanto che è ancora indebolito da 72h d’immobilità permanente.
Pesco l’ultimo annuncio.
Vorrei chiudere in bellezza.
Chiudere in pace dinamica, positiva, solare, sincera, attiva e posizionata.
Per rimanere nel campo semantico della sacralità pasquale, Benedetta è la candidata ideale per i nostri scopi denigratori.
BENEDETTA, 39enne NUBILE, MORA CON OCCHI VERDI, DAVVERO MOLTO AFFASCINANTE.
Già me la chiaverei!
SONO REALIZZATA NEL LAVORO MA INSODDISFATTA NELL’AMORE.
… scopati il lavoro, no?
Non venire a guastarci i piani, echeccazzo, proprio oggi che è pasqua e abbiamo la casa piena di uova da infilarci in ogni dove!
È SCONTATO DIRE “VOGLIO UN RAPPORTO SERIO CON UN UOMO INTELLIGENTE”… e allora zitta, porcoddio.
È DIFFICILE SPIEGARE COSA CERCO.
… e allora zitta, porca madonna.
QUALCOSA DI SPONTANEO CHE NON ABBIA BISOGNO DI FORZATURE, BASATO SU RISPETTO E FIDUCIA RECIPROCHE. SE SEI D’ACCORDO, CHIAMAMI.
Se non sei d’accordo comprati l’accordatore o impara a suonare fuori tonalità come faceva Mike Stern nel disco Thicks.
Ripeto una cosa, l’unica cosa che ho capito.
CERCO QUALCOSA DI SPONTANEO CHE NON ABBIA BISOGNO DI FORZATURE, BASATO SU RISPETTO E FIDUCIA.
L’unica cosa che mi viene in mente è uno stronzo.
Nel senso: solo un cilindro fecale, sintetizzazione di un pasto vegetariano da agricoltura biologica può vernir fuorì à la carte.
Quando mangi sano la cacata ti viene spontanea (SPONTANEO), senza dover troppo sforzare il buco del culo (CHE NON ABBIA BISOGNO DI FORZATURE), e per quanto ti è venuta bella e facile non puoi che rispettarla (RISPETTO) ed essere fiducioso per un futuro senza emorroidi (FIDUCIA).
Cos’ho imparato scrivendo questo post?
Che è meglio che metta il culo in carreggiata, che diventi atletico, simpatico, intelligente, dinamico, solare, esuberante, falegname, farmacista, alto almeno 1m70, amante del liscio, della fotografia e bramoso di attorniarmi di gente bella, positiva perché, se arriverò a 50 anni senza aver raggiunto tutti questi traguardi non potrò MAI, MAI PIU’ SCOPARE, a meno che non mi rivolgerò a delle orribili rivistuncole del cazzo.
lunedì 2 aprile 2012
ISTANTANEE SNAPSHOTTOSE
Vado a prendere il caffè sotto casa. Ci sono gli scolari delle medie, Mattia alquanto scazzato (è il barista, guarda il nel vuoto vuoto, seguendo un suo ritmo interno alterna “Dio porco/dio cane” preparando i panini per gli aperitivi alle 7:45), e fa quello che ho raccontato nella parentesi.
Non ci fossimo presi la briga d’inventare anche le parentesi (parlo dei grafemi “( )” ) come faremmo a districarci nei periodi sintattici?
Magari capiremmo di più.
È stata un intonsa domenica intensa.
Tirava vento, ero coperto fasciato da camicia, maglia a manica lunga, maglietta a manica corta.
85 digitazioni finora.
Dove vorrà arrivare?
Lunedì scorso sono andato al VinItaly, è stato un delirio interiore.
Non tanto perché ero ubriaco quanto perché ero lì sul luogo del delitto, anche se non c’eravamo.
Voglio divorziare da me stesso, ‘fanculo cosa pretenderà lo Stato.
C’era un tizio al bar, fissava il vuoto come Mattia, solo che si stava aiutando con una 0,5, fottutamente angosciato, mi sono sentito preso in causa, gli ho chiesto “Cos’è che ti tormenta?”.
“Il lavoro”.
Chiedo “Sei sicuro che è per colpa del lavoro… in che settore lavori?”.
“Cucina. Faccio il cuoco negli hotel”.
“Dov’è il problema?”.
“Mi hanno promosso. Adesso ho un lavoro di responsabilità. Diocàn, go delle responsabilità”.
“Le avevi anche prima; queste sono più pressanti?”.
“Figa, il lavoro, dio càn… ti serve lavoro? Cerchi lavoro?”.
“Volendo… sì, cerco lavoro”.
“Vai a fare domanda”.
“Così creo l’offerta, no?”.
Un dialogo pressappoco così, tra me e il cuoco neoresponsabile di non so dove.
La testa di Buddha – il corpo ce lo siamo venduto - scruta in pace, adagiato dove lo adagiammo, sulla pelle del bongo sopra il tappeto a spirale, dove ci sono (in ordine) la chitarra elettrica, l’acustica, l’altra acustica e la classica sistemate come fosse lo schema di un particolare Human Design (certe volte gioco a fare lo stronzo di me stesso).
Mi sento solo, adesso.
Ma so che la parola di dio può lenire le sofferenze.
Anche se stamattina la parola di dio è “’fanculo me stesso, perciò sei fottuto pure tu”.
Wow.
Sono sempre le “brave persone” ad andarsene.
Direi che, più che “brave” sono sagge.
Prendere una simile decisione è sinonimo di saggezza.
L’offerta crea la domanda.
Una stronzata crea una cacata.
… vai un po’ a studiarlo all’università 10 anni…
Ci insegnavano che “la domanda crea l’offerta”.
Con la testa che ci troviamo partoriamo domande del cazzo, e l’offerta determina ciò che ci circonda, un mondo a doloroso senso unico.
I pubblicitari impostano, programmano la forma mentis collettiva da marmaglia consumatrice.
Le nostre domande sono degne del loro lavoro di programmatori umani.
Affidabilità, confort, sicurezza, garanzia: concetti vuoti ad ammaestrarci.
A guidarci.
Questa è la nostra visione.
Wow ancora una volta!
Ho perso quasi tutti gli amici perché non ero presente.
Davvero valutassimo il mondo in termini di “presenza” ci accorgeremmo che “esistono” solo poche menti presenti…
Rido quando sento: “Ehhh, poverino/a, ha sofferto tanto perché la famiglia non era presente”.
Se la famiglia avesse fatto le meditazioni dei Maestri spirituali più diffusi tra gli scaffali della Coop, ora sarebbe una famiglia presente, e tutti i membri vivrebbero felici e contenti, no?
L’offerta crea la domanda e la domanda crea l’offerta; è indifferente.
I pubblicitari creano perversioni che noi consumatori decodifichiamo come esigenze, e ne vogliamo sempre più (eccoti la “domanda”).
Un incognita che percepiamo come “domanda” crea l’offerta, e una distorsione consumistica chiamata “offerta” crea la domanda che ci meritiamo.
Viene in mente il simbolo dell’infinito, il serpente che si morde la coda, il cane che si morde il non so checcazzo mordermi.
Ieri ho appreso una frase di grande valore umano (e storico).
“Mi ha liofilizzato i coglioni”.
!!!!!!
Per generare il pensiero che poi ti condurrà a disidratare l’apparato scrotale di un essere umano, metterlo in un barattolino con tanto di etichetta, brevettarlo, produrlo su vasta scala, commercializzarlo, venderlo al pubblico, devi essere perversamente sofisticato più di un gerarca nazista.
Le tre lettere che stamattina hanno la priorità nel mio merdoso cervellino sono W-O-W.
Altri lavori non li so fare.
Il programma “Word” mi sta dicendo che ho bisogno di inserire una tabella in questo scritto.
Cosa starà cercando di dirmi?
Perché?
Layout di stampa: MA IO NON VOGLIO STAMPARE.
Non voglio stamparmi come la principessa Diana.
Non voglio.
I miei vicini detestano l’arte troppo alta.
Me lo fanno sapere sbattendo contro il muro ogni volta che attacco la chitarra elettrica (volume a 0,2).
Ora, io non sono razzista ma penso che non amino l’arte perché sono slavi, e la musica forse gli ricorda il cazzoGoranBregovic del papà che ogni mattina, pomeriggio e sera erano violentemente costretti ad assaporare fino all’ultimo millimetro della gola, mentre la mamma li massacrava di frustate riprendendo con una videocamera da pochi soldi, per poi vendere lo snuff movie così da ricavarne soldi per un paio di panini che avrebbe permesso loro di continuare a vivere nello stesso modo a senso unico fino alla fine del regime giorni.
Per questo li perdono, concedendogli un sonoro feedback battendo anch’io contro al muro.
Chissà come la interpreteranno.
Nel palazzo ci siamo noi, gli slavi, un malato mentale e un pugno di falliti che fanno finta di essere un Assicurazione. Certe facce… non li invidia manco la punta del mio cazzo.
L’assicurazione produce rifiuti da manager (una bottiglia d’olio, una di latte, vari snack e succhi di frutta in tetrapak) che poi imbustano e lasciano in giro per le scale.
L’altro giorno ho trovato un cartello attaccato sul portone, “I gentili condomini sono pregati di gettare i rifiuti al di fuori dello stabilimento”.
C’è un'altra scuola di pensiero che pensa che, in realtà, sia il malato mentale a buttare i rifiuti all’interno dello stabile e, per non destare sospetto affigge cartelli al portone perché sa che per non essere incriminati si deve necessariamente nascondere il corpo del reato nel posto dove la polizia non cercherà mai, cioè sotto i loro occhi.
Abito con una persona che non gradisce quando bevo.
Sarà per lo show…
Penso che smetterò per farle piacere.
Esistono vini “da meditazione”.
Per me tutti i vini sono da meditazione; dipende come ne gestisci le conseguenze.
Tra paradiso e inferno il passo è breve nella tua testa.
Quando mi viene l’idea scema che il mondo esista e che le conseguenze di tutto ‘sto schifo ricadano direttamente su di me agisco proprio da cane.
Per questo penso che mi getterò all’interno dello stabilimento.
La mia morte sarà un atto sovversivo nei confronti della pace condominiale.
Verrò martirizzato e i leader mondiali avranno una scusa per ripristinare l’ordine dal caos e creare il tanto ambito Nuovo Ordine Mondiale.
Ma senza di me sul pianeta, il nuovo ordine farà cagare più del vecchio.
Sia per i leader che per gli schiavi.
Live or Exist. You have the key.
… of your ass…
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