lunedì 30 gennaio 2012
QUANDO TERREMOTO ERA SOLO UN MEDIOCRE ALBUM DI UNA BAND FINTO ROCK TOSCANA
LETTE LE PRIME 150 PAGINE.
IL RE E' ANCORA IN FORMA.
AMMESSO CHE SIA LUI A SCRIVERE I SUOI LIBRI...
È stata una settimana delirante un po’ per tutti, no?
Mi sono sorbito gli irati agglomerati di merda, stipati a dovere, nei cervelli delle persone a ogni angolo, in ogni posto dove sono stato.
La storiella del terremoto ha rotto i coglioni.
Mi permetto di dare un consiglio.
Niente di originale; chi mi legge da un po’ di anni, mi avrà sentito dare questo consiglio almeno una ventina di volte.
FATE UN BEL RESPIRO.
PROFONDO.
AVETE RESPIRATO MILIARDI DI BATTERI.
EPPURE SIETE ANCORA VIVI, SENZA VACCINI.
SENZA PAURA.
Non vale la pena, vivere con la paura come obbiettivo primario.
Tutti ci lamentiamo perché ci shtà la crisi (e nessuno sa il vero perché!), non c’è lavoro, i giovani diventano sempre più insofferenti, ddddrogati, comunisti, coi pirsìng in ogni dove e si tramutano in polpettoni incidentati del sabato sera (mi sa che le tragedie del sabato sera non sono più in voga come una volta, ora vanno di moda le catastrofi ambientali e tutto ciò che mette a repentaglio la vita degli esseri umani).
TUTTI SONO SCON-TEN-TI.
COSA CAZZO VOLETE DI PIU’ DI UN BEL TERREMOTO PURIFICATORE?
VISTA LA NOSTRA PIETOSA, NICHILISTA PERCEZIONE DELLA REALTA’, ABBANDONARE QUESTO PIANETA SARA’ POI COSI’ TRAGICO?
Ieri sera ho guardato un bellissimo episodio della terza serie de “Ai confini della realtà”.
Robert Redford incarna la morte, travestita da baldo giovane.
Dice all’anziana signora che è andato a prelevare: “Visto che non faccio così paura? Tu non hai paura della morte, hai paura dell’ignoto”.
CENTRATO IN PIENO.
Nel momento in cui sperimenteremo la morte senza sofferenza (è il corpo che soffre; se abbandoni il veicolo che ti fa soffrire, cazzo vuoi star’ male?), senza neanche quell’altro ammasso pluricellulare (cervello) che ci fa sperimentare moti energetici come paura e rabbia, cosa ci sarebbe di meglio per gli stufi so shtanco so shtufo?
A sentirvi è tutto uno schifo, non si può fare niente, non si può cambiare, il pianeta sta morendo, i politici corrotti trallallerotrallallà.
Un terremoto sarebbe la più ovvia, immediata soluzione.
E senza sforzi.
Nessuno deve fare niente.
Ci si deve solo mettere comodi, aprire un sacchetto di pop corn, gustare lo show.
Una volta morto, il mutuo te lo sbatti al cazzo che non avrai più!!!
Ognuno è padrone del proprio calvario, ogni individuo è il custode del proprio capezzale.
Il concetto è esteso a tutti.
Eppure…
I 2 pianeti situati sotto la galassia OZZAC (mi riferisco a INOILGOC e ELLAP) hanno iniziato a ruotare furiosamente quando ho sentito che questo sacro principio è stato ingiustamente esteso ai bambini e ragazzi.
Nelle scuole hanno dato l’allarme terremoto, fatto evacuare edifici, messo al freddo migliaia di creature molto più elevate rispetto al piano di mutui e dei vari “devo fare/dovrò assolutamente portare a termine sennò…” , facendoli terrorizzare per il sadico auto compiacimento dell’autorità.
Alla luce dei fatti, sarebbe così spiacevole che il mondezzaio materiale in cui crediamo di vivere si distruggesse, permettendoci di ripartire da 0?
È molto più semplice di quel che sembra, lì sepolto tra le macerie.
Ci sono state scossette, scossine, alcune anche forti.
Dei danni, ok, ci sono stati.
Il panico, il becero allarmismo che ci è stato creato attorno è proprio da sadici bastardi manipolatori (c’è tutto un business, economico e spirituale, che ruota attorno alla paura).
Terrorizzare le masse sfruttando la scia creata dalla maledetta suggestione ruotante attorno al famigerato 21/12/’12.
A riguardo, vi dico la mia.
Quel giorno (anche se sta già succedendo) l’orbita e la frequenza della terra cambierà.
Potremo vedere sky senza decoder.
Saremo tutti maestri illuminati.
Tolte le puttanate dell’autore, da qui fino a quella data ci saranno grandi cambiamenti, molte persone daranno di matto perché, quelle che gente come il fabiano Huxley o il drogato Blake chiamavano “Porte della percezione” verranno sgombrate, e all’uomo tutto apparrà come è: INFINITO.
Chi sarà disponibile senza opporre resistenza avrà soltanto benefici, come accettare che questo mondo, tutto ciò che ne consegue, me e te compresi, non è reale, e potrà finalmente liberarsi dai condizionamenti che abbiamo creato per sollazzarci tra inutili dolori, sofferenze da telefilm di Canale5 trasmesso la domenica pomeriggio.
Per gli altri saranno cazzi amari, anche per gli stronzoni che guardano a rotazione “Fight club”, “V for Vendetta” e altre fantastiche opere che gasano le masse (senza però toglierle il tappo).
Rimanete centrati, acquietate la vocina nella testa, spegnete la televisione.
State sereni.
Comunque andrà, andrà come deve andare.
Non c’è niente da perdere.
Perché non c’è niente.
Se qualcuno schiatterà, mi dispiacerà per lui: non potrà finire di sdebitarsi col mutuo.
Le calotte polari si scioglieranno, ci saranno inondazioni, e i mutui distruggeranno tutto il mondo occidentale.
Sarà il caos.
I poveri, premurosi, altruisti banchieri piangeranno, chiederanno l’elemosina ai bordi della strada, senza ricordarsi che il denaro non servirà più a nulla, e che gli esseri umani si sono evoluti.
… e poi ci sarà un epidemia di peste.
Creata nei laboratori dei Rockfeller.
Minchiate a parte, STATE SERENI.
Non c’è nulla di cui avere paura.
Non vivete il delirio degli “altri”: in realtà molti tra le file dei terrorizzati a morte non aspettano altro che una bella catastrofe distruttiva, con la bava agli angoli della bocca.
È paura strumentale, non vedono l’ora che il primo mattone cada distruggendo tutto ciò che vi è sotto.
A ognuno il suo.
Take it easy, man.
Se però non ne possiamo proprio fare a meno e vogliamo a tutti i costi star male per le questioni importanti della vita, pensate a Celentano.
Hanno osato pubblicare un libro contenente i Suoi insegnamenti orali, senza chiedergli il sacro permesso.
Come se non bastasse - le sciagure non arrivano mai sole - percepirà soltanto trecentomila euro per ogni intervento a Sanremo, con il risibile, ignominioso tetto di settecentocinquantamila.
Metteteci in conto che ogni intervento durerà la bellezza di 25 stressantissimi minuti.
Ciò significa che guadagnerà dodicimila euro al minuto, pari a 6mila euro in meno di quelli che guadagnava sua madre quando, inginocchiata sotto varie scrivanie di svariati uffici, tentava di trovare qualcuno disposto a dare spintarella a suo figlio, così da farlo entrare nello showbiz anziché alla Fiat.
Se il vecchio artritico megalomane leggesse questa, finirei in tribunale pur’io.
Sarebbe una simpatica pubblicità.
Però, visto che Celentano è un fervente cristiano, a me e alla casa editrice… ci potrebbe pure perdonare, no?
Certi miracoli esistono solo in libricini scritti millenni fa, con lo scopo di intrattenere e controllare le masse.
Per oggi termino le trasmissioni.
La prossima settimana parlerò del programma più fantastico di tutta la tv (non faccio ironia da due soldi, sono serio come Gesù ubriaco all’ultima cena).
Qui casa non c’è televisione.
Mai e poi mai l’avrei voluta.
La settimana scorsa sono venuto a conoscenza di uno show intitolato “Jersey shore”.
Terremoti e 21/12/12 permettendo, penso che a babbo natale chiederò un bel 57 pollici (oggi vanno di moda gli schermi piccoli, no?).
Buona settimana a tutti e grazie.
Che dio vi benedica.
E che emetta regolare fattura, sennò poi la crisi aumenta.
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