domenica 21 marzo 2010

NON TI SOTTOVALUTARE, TANTO NON VALI UN CAZZO COMUNQUE. SE TI SAI COMPATIRE AL PUNTO GIUSTO VINCI UN PREMIO D'ARIA COTTA AL FORNO (IL FRITTO FA MALE)


Ho pubblicato sta foto perché... lo capirete dopo.
Forse.
Tuttimodi, CARINA!
Tres chic.




AVETE CAPITO?
CERTO CHE NO. V
ABBENE, ALLORA LO SPIEGO.
SUL MOTORE DI RICERCA AVEVO DIGITATO "MATINEE"; è USCITO BUSH CHE SI MASTURBAVA CON ABUGGGRAIBBB (da noi si pronuncia così).
NON POTEVO PERDERMI L'OCCASIONE DI DIRE CHE BUSH E' UN BIMBO CATTIVO!
EH.
PER PROVARE BELLE SENSAZIONI, IMMERGENDOVI PATINATAMENTE NEGLI ANNI 50, GUSTANDOVELI/VIVENDOLI CON LA PSICHE PROGRAMMATA DA NUOVO MILLENNIO (quali assurdità!) VI CONSIGLIO CALDAMENTE 'STO FILMONE.
QUANDO I CONTROLLORI VOLEVANO ILLUDERCI DI DARICI PIU' LIBERTA' (ahahahahha bel gioco di parole) LO TRASMETTEVANO IN TV SPESSO.
SOTTOVALUTANDOLO.
NON E' UN FILM DA DOMENICA POMERIGGIO.




Ero convinto che Sara fosse una melanzana, dominata da espressioni verso il basso e bombate dalla gravità e la gravità delle gengive facenti provincia.
Poi la rivelazione.
Sara è un Mohai.
Eccoti!
Scolpita nella pietra.
Imbronciata nella storia.



Non mi piace iniziare ponendomi domande, fornendomi le risposte.
Inizio ad odiarmi sul serio.
Perché ho paura della televisione?
Mentre ti stai facendo la doccia una sconosciuta con la faccia da troia si proietta nel tuo salotto, parlandoti di roba che non ti serve.
È assurda lei, il suo programma, o un mondo assurdo dove esistano programmi assurdi e tutte le conseguenze relative?
Mentre mi stavo asciugando la donna di sesso femminile stava insegnando alla nazione, alla mia famiglia, come si tagliano la cotenna e il grasso del porco.

Mamma ha fatto “I” gnocchi, era felice; sul tavolo ci stava il prosciutto. Gli hanno sconfitti.

Mi sono svegliato alle 10:50 circa. Sono rimasto a letto fino a mezz'ora fa. Mi sono sentito schiacciato da tutto, impotente, arreso.
Nullo.
Era peggio della saudagi, stato emotivo tra la voglia di stare a letto e la voglia di fare un cazzo.
Un sasso.
Un sasso dalla testa alla cima dei piedi, per usare un'espressione di una controllora provvisoria (forse eterna) degli eventi della mia vita.

Il tuo destino te lo fai da te; andatelo a dire a chi ha inventato i soldi per campare.

Tanto lo so: la “colpa”, in fondo in fondo esiste, ed è sempre la mia, come quando non andavo a scuola e il giorno dopo ('coddio vi giuro) trovavo note sul registro.
“Professorè, mo che so fatto?”.
“Hai fatto casino, hai disturbato”.
“Ma porcoddio, manco ci stavo!”.
COCCI BESTEMMIA IN CLASSE; stavolta la nota “me la meritavo”.+

Anche le bestemmie danno fastidio a un po' di gente.
Non capisco perché quella gente si ostini a frequentare siti/bar/cristivari dove la bestemmia è all'ordine mondiale del giorno.
Forse pensano sia questo, il prezzo del biglietto per non andare all'inferno; mi masturbo pensando alle loro madri in abiti indecenti.

Intanto il cane abbaia, paranoico com'è diventato grazie al MIO intervento; mi spiace, ti meritavi una famiglia migliore.

Sono rimasto a fallire sul letto per ben due ore, incapace/immotivato ad alzarmi.
Mi alzo?
Che mi alzo a fare?
Vado a fare colazione?
Ma se ho lo stomaco sconquassato.
Mi decido ad aprire gli occhi?
Non ce la faccio.

Al ristorante cinese, di tanto in tanto, ho belle ascetiche delucidazioni visioni di ciò che sta accadendo nella vita.
Seduto vicino al termosifone stavo morendo, viola poi bronzeo; pensavo fossero i 12kg di aglio dentro ai vermicelli di soia con gamberi addizionati al vino ortopedico (sapeva di piedi callosi di nonna). Ero un puzzle alchemico di colori facciali, sono diventato passivo, non parlavo più.
Mi sono venuti dubbi da donna mestruata, non avevo manco le forze per protestare contro me stesso.
Siamo usciti e stavo meglio. Era il calore artificiale a passivizzarmi, mica le altre scuse che m'ero inventato.

Qualche ora fa pensavo a quanto la nostra psiche sia incline a farselo mettere/metterselo nell'ippocampo.
Ho usato quest'espressione perché “metterlo in culo alla mente” è un po' difficile, visto che i due fallimentari apparati si trovano in due emisferi totalmente opposti.

C'era una piega nel lenzuolo, disperatamente simile all'urlo straziato di un uomo agonizzate.
Il naso, le guance, la bocca spalancata; lì con me, al confine della fine del letto.

Fisso la tastiera e niente.
Aspetto, non aspetto niente.
Forse sono abilitato, autorizzato a fare miei i testi di Lindo Ferretti; magari avevano un senso anche loro.
Islam punk, punk islam? Smettila, il comunismo ti farà scopare ancora meno, ed è quello il tuo problema.
Lindo l'aveva capito; ora è berlusconiano.
È un po' come darsi ad un innocuo passatempo, tipo tirare sassi dal cavalca via, per distogliere la mente e il corpo dall'afflizione scaturente dalla dipendenza massiccia da droga eroinica.

La testa sta per esplodere ma si contiene, pensando alla squaraqquata diarreosa con la quale ho pittturato il cesso di un locale.
Il meno soffocante è stato che, mentre facevo la scarpetta con la carta igienica, per arginare i vistosi marroni danni arrecati alla tavoletta, dall'altra parte della porta hanno bussato.
“Occupato”, ho detto con voce decisa e ferma.
“Ah, occupato”, ha detto seccata la troia imbattutasi nel mio campo energetico.
Ah sì?
Ok, ora ti faccio vedere.
Il tempo di pulirmi il culo (cinque/sei riprese d'opera di scavo tra le chiappe martorizzate dai dentelli in rilievo della cartaruvida) e sono uscito a razzo, senza tirare l'acqua, anche perché l'avevo già tirata tre volte, non ricevendo risultati positivi.
Fuori dal tugurio smerdato ho visto un hippoppettarotechnohousepirsingsonoincazzatosotuttochecistadasapereincazzatoancoraduevoltequellapastanonmihapiatobbenepegnentemobeccoiltipoe... I MENO.
GLI MENO.
Il ragazzo possessore della troia dalla mia poesia liquida.
Sono riuscito a scappare giusto giusto giusto giusto giusto giusto giusto giusto giusto giusto giusto (anche ora è colpa mia, non di blogger) in tempo prima della lite.
Mi ha accarezzato l'anima, il disgustato urlo della sconfitta riempitosi della mia merda.

Ho iniziato l'approccio con la telemazia (non quella di Crowleyi; intendevo internet telematico) dopo un necessario distaccamento umano.
Ero in cerca di aiutocompagnia.

Starnutisco, scatarro. La biografia a fumetti di Giovanni Paolo II° mi guarda.
Non è proprio il massimo...
Diciamo una versione vernacolare; non so che significa vernacolare; è un termine appreso grazie al film “The Doors”.

Il mentore nerd che seguiva i passi della mia vita in rete mi convinse a cerarmi un profilo su netlog.
Non potevo fare diversamente.

Tra le varie cose capitatemi in tal sede è successo che la settimana scorsa uno di quei tizi incazzati con tutto e tutti quelli che non sono come lui, razionale e preparato accademicamente riconosciuto (cioè sa tutto ciò che non serve) mi ha fatto notare quanto il mio blog sia “insignificante”.

Il problema è che sono banale.
Voglio fare l'anticonformista usando tante parolacce.
Senza riuscirci.

Ci ho ragionato su; può essere che abbia ragione.
Però boh, non so.
Da che esiste il genere umano, è stato ampiamente dimostrato, tramite il linguaggio umano, che la “ragione” cioè “avere ragione” è mooooooooooooolto soggettiva come cosa.
Anche la soggettività è mooooolto umana come cosa.

Campiamo d'aria.
Nulla è reale.
Tutto è speculazione.
La speculazione è una conseguenza della società.
Ovunque nasci, cresci, lavori, muori, sei schiavo di miliardi di cose e sottocose.

Perciò, con tutto il bene che mi riesce, non posso che continuare a scrivere le mie cazzate.
Se qualche stronzo mi segue vuol dire che un senso a tutto questo ci sta.
Certo, se Vasco non ha trovato il senso alla sua vita deve per forza essere così.
Non si contesta il Blasco.

Al limite lo si pippa!

Parlando di merda.
Sono andato a cagare la prima cagata del giorno. È strano, lo so, fare pranzo POI cagare la prima volta.
Oggi è successo.
Siccome sono uno di quelli che controlla sempre ciò che ha prodotto, sia per insicurezza infantile o per bisogno di una pompata di autostima, ho visto che uno cilindro fecale era a forma di uomo danzante nel cosmo. Non scherzo.
Tra i pezzi di merda da me defecati c'era uno stronzetto a braccia e gambe aperte in mezzo alla griglia terrestre.

HO CAGATO LA COPERTINA DE: “...E LA VERITA' VI RENDERA' LIBERI”.

Sarà un messaggio di David per avvisarmi che i rettiliani stanno minacciando la salvaguardia della mia persona?

David, se leggi il mio blog, e so che lo fai perché, alla fine, sei un pagliaccio rettiliano come me, sappi che ora come ora, sempre come sempre, morire è la cosa migliore che possa capitare, in questa vita esperienza terrena.
Il cantante dei Dream theatre sostiene che la morte è solo una transizione.
Io sostengo che sia una transazione economica; si deve pagare per morire definitivamente.
Ecco da dove derivano le metafore di infernoparadisopurgatorio; se non hai abbastanza soldi spirituali finisci nel limbo.
Se ce li hai puoi andare in paradiso, anche se ti masturbavi con le interiora dei ragazzi appena sgozzati con le tue mani.

Vi ricordate (che bello, parlare al MIO PUBBLICO, ammesso che esistiate anche all'infuori della mia testa)... ...

Sono andato troppo avanti; magari aveTE perso il filo (per delucidazioni sul filo, controlla il post precedente... auto citazioni!!!).

So' ffforte!!!!

Vi ricordate le canzoni DANCE disimpegnate che popolavano la vostra vita e quella dei vostri figli e nonni durante gli anni novanta?
Lo stile, più o meno, era sempre quello.
Stessa batteria campionata, stessi arrangiamenti, stessi testi, stessa tipologia di canzoni, stesse voci.
Stesse stessezze.
Ti illudevi d'ascoltare canzoni diverse ma era sempre la stessa, travestita da carnevale per l'occasione.

Voglio aprire una parentesi perché mi girano le palle: vi hanno mai chiesto “Ti mascheri DA carnevale?”.
Ti puoi vestire da Zorro, da Batman, da spazzolone del cesso, da donna... come cazzo fai a vestirti DA CARNEVALE?
Dovresti trovare un costume che incarna lo spirito delle carnee (da lì la parola “carnevale”; controlla “300” anche se non c'entra molto) e di tutto il globo.
Carnevale è un'utopia, non un costume.

Parlavo delle canzoni dance tipo Sathurday night di Wighfield, King of the mountain di digital boy.
Le cose che non servono me le ricordo tutte.
In realtà, COSA serve?
Niente.
Allora so' bravo io.
Perfetto.

Dal duemila in poi si è perso quel sound, quel modo di produrre canzoni.
Lo poteva dire uno negli anni novanta, riferendosi al decennio precedente, come sto facendo io; anche questo non serve a niente, però, fatemi finire.

Ora abbiamo dappertutto troiette sculettanti prive di tutto all'infuori di un corpo scopabile secondo i canoni approvati dal ministero, frocioni palestrati con gli addominali di fronte al NON microfono.
Nessun sound, nessun nessuno.
Fa parte anche ciò del piano per allontanarci dalla terra, dalla natura, dalla natura di noi stessi e le altre puttanate.

Il calendario gregoriano è stato, per la razza umana, peggio di tutti i genocidi e abusi moltiplicati insieme.

Sono contento. Il gioco si è tirato troppo alla lunga.
È bene che finisca.

... sperò di non avervi mandato in paranoia.
Guardate fuori, c'è il sol...
No, oggi non c'è.

Mi sento come un cittadino (non un “essere umano”) che si ritrova in mezzo ad un corteo, per protestare contro il nucleare, che si accorge... che la protesta non serve, che NOI genere umano abbiamo sbagliato tutto tutti, sin dall'inizio.

Domenica pomeriggio, masturbarsi con Paola Barale, coi suoi balletti da fallita ninfomane...

Manco quella era una soluzione all'annientamento.

1 commento:

MaxDoBrasil ha detto...

Amico!
AH!
Alla Lotta!
Folle Lotta!
E' ovvio ormai che TUTTO è già stato detto e scoperto e inventato (almeno le cose toste e importanti tipo SensoDellaVita-Elettricità-Aspirina).
Una volta si scopriva che la terra era rotonda...oggi si scopre che l'elemento numero 11.317 dell'acidodeossiribonucleico fa rima con propione...cioè sono altre soddisfazioni.
Noi siamo al RECICLAGGIO-TOTALE, al Piattodella domenica...che si fa cogli avanzi della settimana. Ciò non è Banalità!
Pensa alla cultura...fatta da persone quasi tutte morte...pensiamo alla cultura come un vecchio zombie della nonna.
Ora pensa al pensiero come un fluido, un ritmo, una melodia...una danza! ecco!
Quindi un pensatore di cultura è come uno che balla con la nonna morta...lambada-necrofila.
Voglio dire che se tu ri-citi e ri-peti tuttle le informazioni stivate nel cervello (ah! che montagna di cose: dai promessisposi alla chimicaorganica alle sigle di cristinadavena)...e lo
fai in modo ricercativo e geniale...confrontando-copiaincollando-tamponando-frontalizzando-misturando-ecceterizzando e tutte le altre opzioni fantastico-funzionali del
cervello che ci compete...ciò non è banalità...ripeto...NOI balliamo con nostra nonna: l'eleganza diventa ridicola.
Volevo scrivere meglio...mi manca la forma...ma i contenuti ce li ho tutti: dal cosmo alla diarrea (passando per torta di pere e pedofilia).
Quindi vecchio mio! Amico dialettico-della domenica pomeriggio! Ti mando um abraço di persona umana.
Devo andare a fare cose inutili e ripetitive ora.
Ti inviterei a passare qualche mese qui in Brasil...AH! come cambierebbe la tua depressao-petrificazio! che ti incolla lo spirito alle lenzuola...
Ma purtroppo il tuo stile di vita cachaçeiro (casciasseiru) e le tue diaree impressioniste non si inquadrano col profilo degli ospiti tollerati da mia moglie.
MaxDoBrasil.

http://www.youtube.com/watch?v=nzTtz_0dX0k

http://www.youtube.com/watch?v=P3aj3a5uWkk&feature=related

Detto brasiliano:"Fazer o amor nas coixas"...fare l'amore nelle cosce...vuol dire infilarlo nelle cosce senza penetrare la vagina...vuol dire fare le cose a metà.