domenica 22 marzo 2009

VENERATEMI: AVETE ASPETTATO MIGLIAIA DI ANNI ED ORA ECCOMI, SONO IL NUOVO MESSIA

IO E IL COMICO (E' UGUALE; NON ABBIAMO NON POTUTO FARCI UNA FOTO INSIEME. QUANDO GLI ABBIAMO DESCRITTO IL PERSONAGGIO A CUI ASSOMIGLIA DI BBBRUTTO, LUI CI HA RACCONTATO LA SUA STORIA... ED E' UGUALE A QUELLA DEL COMICOOOOOOO; DAVVERO ALLUCINANTE)
IO E UNA MIA FAN
(QUELLA SERA STESSA MI HA DATO IL CULO)
IMMORTALATI DAI PAPARAZZI DI PLAYGIRL.
EH, SI', CE L'HO FATTA.




NELLA MIA RELIGIONE TOTALMENTE A SCOPO DI LUCRO PERSONALE, SONO AMMESSI ANCHE I CANI, PURCHE' PAGHINO LA RETTA D'ISCRIZIONE E NON VADANO IN GIRO A SPISCIARE I MIEI TAPPETI SACRI.




UNA DELLE LEGGI FONDAMENTALI DELLA MIA SETTA: IL TUO CORPO E' UNA MACCHINA PERFETTA. QUANDO LA GENTE NON TI CAPISCE, NON ESITARE AD ESPRIMERTI COL LINGUAGGIO DEL CORPO, MORDENDO LE ORECCHIE DEL PROSSIMO FRATELLO TUO.


(da Lettere agli alcolizzati pag.55 vv53 atp 32 adb 666 anime db 988)







Ora che sono diventato dio re, posso smettere di andare a cena con gli altri.
Chi più di me è importante?
Avete visto?
Compaio anche sulle copertine delle riviste adolescenziali.
Sono arrivato.
Sono in cima.
La gente mi incontra per strada fa a gara per potermi abbracciare. Mi venera.
Io non chiedo altro che i loro soldi.
Ma è solo per il loro bene.
L'ideale, a questo mondo, è fare i miliardi.
Il problema è che la gente vede i soldi come cocaina, mignotte e macchine.
Io i miliardi li vedo come comprare una casa isolata, lasciarmi scorrere addosso tutta la merda che ti lancia il mondo col sorriso tipo le patatine smiley.
Ci microchipperanno, ci fanno il lavaggio del cervello, stiamo diventando automi.
A me non frega un cazzo.
Sono il dio del mio mondo, ognuno è libero di fallire come meglio crede.
Così salgo in macchina e vado da Filippo per una cena solitaria.
Stasera c'è il comico dei Watchmen, mi chiede di fare una foto insieme. Ci penso un attimo su; potrebbe abbassarmi la reputazione; devo dare un'immagine di me serafico, non penso gioverebbe alla mia immagine pubblica, fare una foto con un alcolizzato che in vietnam ha fatto una strage, dopo che in patria aveva stuprato una super eroe mascherata per poi provarci pure con la sua stessa figlia. Penso, che diamine, coi subordinati si deve essere benevoli.
Gli concedo la foto, poi mi metto a sedere. In giro stanno parlando di me, una ragazza mi tira un reggiseno che riesco ad acchiappare al volo, coi denti. Un intervistatore si viene a sedere al mio tavolo. Dico che se mi fa mangiare in pace, l'economia salirà del 3,7%. Mi dice che prima devo dimostrarlo. Prendo un tovagliolo, comincio a scrivere numeri a casaccio, equazioni matematiche che non so quanto possano essere giuste, sebbene le tabelline le conosco a occhi chiusi fino a quella del cinque, poi debbo utilizzare l'ausilio delle dita nascoste sotto al banco, così da non essere sgamato; non è un problema, quando sei il santone della religione più cool del momento non hai bisogno della matematica, c'è sempre qualcuno che conta i tuoi soldi al posto tuo, così penso all'odore del denaro, dicendo all'intervistatore che può fare ciò per cui è pagato, facendogli però notare che, se il mondo non fosse pieno di coglioni che si interessano a cazzate, sopratutto ai cazzi delle persone famose, lui sarebbe disoccupato, quindi che ringraziasse ogni imbecille per strada se ora il suo culo, ogni mattina, per cinque giorni alla settimana, è adagiato su una poltrona termica in pelle, anziché stare sotto alla pioggia e al gelo a mettere mattoni su mattoni insieme ad altri muratori rumeni, con pranzo ultra proteico del calibro di panino con la frittata, prosciutto e già che ci siamo sottiletta light, così per essere apposto con la coscienza luciferina.
La prima domanda è: “Dove si vede tra cinque anni”.
Bestemmiando rispondo che dopo la sbornia di stasera, ad essere ottimisti, bene che vada, mi vedo addormentato in qualche locale, col gestore che mi prende a calci perché sarebbe anche l'ora di chiudere.
“Lei fa uso frequente di alcool?”.
“Ma è ovvio, tutte le grandi cose che faccio nascono da una radice liquida. Senza l'alcool l'uomo sarebbe perduto, avrebbe troppo tempo e lucidità per affrontare con raziocinio i problemi quotidiani, impedendo a quei benefattori del nuovo ordine mondiale di portare a termine correttamente il loro amabile piano”.
“Cos'è il nuovo ordine mondiale di cui sta parlando?”
“Sono una serie di brave persone che, per non farci sbagliare troppo, ci prendono per mano e ci conducono nei candidi e sicuri territori dell'intrattenimento televisivo, dove non succedono disgrazie e il bene vince sempre”.
“Lei mi sta facendo paura”.
“Le faccio paura? Lei, di lavoro, insegna alla gente cosa deve piacergli e cosa no; dovrei essere io a cagarmi addosso, di fronte a uno che condiziona direttamente le scelte del prossimo”.
“Ha ragione. Riprendiamo l'intervista più sobriamente”.
Intanto al tavolo è arrivata la carne, una bottiglia di vino e un fottio di fiori; novantanove rose. Il biglietto dice “99 perché la centesima rosa sei tu”. Restituisco il biglietto, dopo averci risposto: “Valgo così poco? Cazzo che giudizio stimabilmente alto avete di me”.
Prendo in considerazione l'idea di rivendere le rose; sono uscito con pochi soldi, devo devastarmi e non ho neanche il bancomat. Quando hai i miliardi ma non hai la tessera magica, il mondo diventa grigio.
“Come fa ad essere così bello?”, continua l'intervistatore. “Ma è ovvio. Non penso più. Un certo Oscar Wilde, un frocione che scriveva libri difficili con cose difficili che mica se tu poi li leggi dopo non li capisci perché è roba trp trp difficile per niente lollosa, diceva che quando si pensa troppo si manifestano le rughe d'espressione, che vanno a corrugare irrversibilmente la fisionomia del volto, rendendolo decisamente più brutto. Quindi consiglio ai lettori di questa rivista di non pensare troppo, di godersi la vita”.
“Questa mi piace come risposta”.
“E' ovvio, è il suo lavoro, svuotare il cervello delle persone”.
L'intervistatore si accorge della mia ferita all'orecchio. Rispondo senza che formuli la domanda. “Un essere superiore ha scoperto di non essere così superiore quando ha avuto la prova tangibile che da ben tre anni mi scopavo la sua donna”.
“Cioè, lei ha rubato la donna di qualcuno?”.
“No, non sia mai. Ho trovato questa creatura infelice che mi ha supplicato di starle vicino, di portarla via dalla vita di merda che faceva, fatta di plagio e di violenze. Io ho accettato”.
“E l'orecchio?”
“Me lo ha morso quando questa persona s'è resa conto del vuoto che è riuscito a crearsi attorno. Un nero sempre più stretto, che vuol dire che presto questa persona rimarrà sola, isolata in mezzo a milioni di persone, senza avere più nessuno che lo aiuti ad amplificare e convalidare ulteriormente la teoria della sua ariana superiorità”.
“Cioè, tu ti scopavi questa da tre anni e lui non s'è n'è accorto?”
“No, è un ovvio errore di valutazione; quando ti senti superiore, e guardi tutti dall'alto in basso, non vuol dire necessariamente che tu sia in alto. Di conseguenza, con lo sguardo puntato in basso non riesci a vedere quel che succede in alto... anche se la cosa è ovvia, palese, scontata come un paio di pantaloni durante i saldi”.
“Però, non ci avevo mai pensato”
“Perché, lei a cosa pensa?”.
“Le domande le faccio io”
“E io le faccio fare i soldi, guardi un po' che roba”.
“Dannazione, vediamo; dov'ero rimasto? Ah, sì. Cosa ne pensa di Obama?” “Obama è il cambiamento, ne sono sicuro, sarà la svolta. Un nero che microchipperà milioni di bianchi sarà un evento pazzesco, sono contento che hanno eletto lui perché se avessero eletto l'altro avrebbe fatto sì le stesse identiche cose ma, che le devo dire? Un nero a capo della nazione più cicciona e razzista del mondo è molto fashion”.
“Lei è uno di quelli contro l'America?”.
“E come potrei: sono cresciuto con la loro arte, coi loro film, con la loro filosofia di vita, come lei e come tutti gli altri”.
Mi esalto, la folla mi sta guardando. Salto in piedi sul tavolino: “Dobbiamo venerare l'America, sono i maestri assoluti in tutto. Cioè, sono una nazione nuova, esistono da poco, mi sembra dal 1777. Hanno insegnato al mondo come si vive, hanno sfornato tutte le cose più importante che ci sono. Cioè, è solo merda ma noi siamo un globo di coprofagi per natura. Ecco. Noi italiani dobbiamo essergli grati, sono loro i superiori”.
“Ma cosa sta dicendo? Rinascimento, Dante, santi poeti e navigatori dove me li mette?”
“Santi, poeti, navigatori... e ora abbiamo la De Filippi e Costanzo, un bel salto di qualità; sarà forse questo il balzo quantico di cui parlava il mio stimato collega Osho Rainesh?”
“Chi, il santone indiano?”
“Ma mi ha preso per un coglione? Alludo a quello dei dentifrici. Col dentifricio di Osho, la dentatura illuminata è assicurata”.
“Fa pubblicità occulta a uno dei suoi sponsor? Scherzavo. Lei pensa che sia giusto intraprendere la via dell'illuminazione?”
“Ma che cazzo gliene frega alle quindicenni arrapate di queste stronzate. Mi chieda chi è il mio stilista preferito, se mi arrapa di più sborrare nelle Manolo Balhnik o nelle Fornarina. Comunque, se proprio lo vuol sapere, il cammino dell'illuminazione, fondamentalmente, è una stronzata come tutte le altre”. “Non la seguo”
“Perché dico cose scontate sì, ma che lei non è abituato a sentire, di conseguenza le pare che chissà che cazzo mi sto inventando. Ma li ha visti bene? Quelli che seguono i santoni, sono uguali a quelli che seguono questo o quel dio. Hanno bisogno di una guida, si fanno indottrinare e poi iniziano a parlare a frasi fatte”.
“Dice un sacco di stronzate” .
“Di fatti ho fondato la mia religione personale dove, a me, devono solo versare i soldi; il resto lo fanno da soli”
“Come?!”
“E' semplice; quando segui il tuo cuore, senza l'influenza di nessuno, giuste o sbagliate le scelte che fai rimangono tue. Se tu riesci a vedere le tue scelte come giuste, azzeccate, non puoi che diventare l'essere perfetto, che non sbaglia mai.
Se per te 2+2=5 e sei convinto, è il mondo che si è sbagliato, mica tu. Tutto questo per la modica somma di trecento euro”.
“Costa così tanto far parte della sua setta?”
“Ma che tanto, non ha visto il listino prezzi di Scientology? E quello di Chuck e Nora?”
“Ma quelli sono cristiani, predicano il cristo”.
“Non ha capito un cazzo; quello è un franchising: loro hanno comprato il logo di Gesù cristo e lo sfruttano, ma all'interno della loro setta personale, il potere decisionale è nelle mani dei rispettivi proprietari, con tanto di copyright annessi”.
L'intervistatore inizia a piangere, mi confessa che in quei due ci aveva puntato parecchio. Da sei anni segue i loro insegnamenti.
Per consolarlo, tiro fuori il tesserino che serve ad iscriversi alla mia religione. “Tieni caro”, rassicurandolo con un'amichevole pacca sulla spalla, “per te l'iscrizione è gratuita, basta che prima di morire ti ricordi di scrivere in maniera leggibile, su di un pezzetto di carta sacra, un testamentino da niente dove dichiari che tutti i tuoi beni materiali spettano alla ILLUMINATIFELICISERENISORRIDENTISENZAPROBLEMILAVITAE'BELLA.COM e il gioco è fatto.
Piange di gioia: “Davvero maestro posso avere l'onore di donare alla sua meravigliosa e indispensabile associazione tutto ciò per cui ho lavorato una vita?”
“Esatto figliolo”, gli dico, sebbene l'intervistatore potrebbe essere, per età, mio padre.
“Ti sei risposto da solo; hai lavorato una vita, hai dedicato la tua anima, il tuo tempo, ad accumulare beni materiali. Non sei pronto per apprezzarli serenamente. Donandoli a me, che so come goderli appieno, non farai che la scelta giusta”. Chiamo Filippo, gli chiedo di portarmi un bicchiere d'acqua. Mi invento le parole magiche, benedico l'acqua, lo battezzo.
“Bevila”, gli intimo. Perplesso il giornalista mi chiede: “Ma non dovrebbe intingere un polpastrello e farmi il segno della croce in fronte?”
“Quello è il rito di un'altra multinazionale. In quella setta si fa il segno della croce per ricordare come il leader del partito schiattò anni fa. Nella mia religione il dio base siete voi stessi però la setta è mia, comando io, non sono morto in croce, mi piace bere il piscio (ognuno ha le sue perversioni), quindi ho tramutato l'acqua in urina mistica e ora la devi bere, così farai parte anche tu dei miei Ringo Boys.
“Così ci chiamiamo noi adepti?”
“Ovvio. Quella pubblicità degli anni novanta mi fece capire il significato della vita. Te la ricordi? Il bianco e il nero che si danno la mano e diventano fratelli per colpa di un biscotto ripieno di crema alla nocciola. Quello spot mi ha illuminato. Se un bianco un nero diventano amici di fronte al cibo, come si potrebbe migliorare il mondo se non invitandolo tutto a cena? Ed è quel che sto facendo, sto andando a cena con le persone famose perché il mangiare è una cosa sacra, come la mia religione”.
Il giornalista beve, afferma di sentirsi già meglio.
Ora, per spillargli più denaro possibile, non devo far altro che farlo auto convincere di quanto stesse male, di quanto la sua vita fosse buia e misera prima di abbracciare la mia infallibile e inaffondabile setta da strapazzo.
Ora che sono diventato un dio brillo di luce personale.
Tra i più grandi vantaggi che sono arrivati insieme a questa illuminazione c'è appunto la possibilità di potermi infilare una spina nel culo e fornire illuminazione gratuita a tutto l'appartamento, elettrodomestici compresi. Un piccolo passo verso il mio progetto, quello di rendermi completamente autonomo, di non aver più bisogno del mondo e delle sue bugie. Non uscirò più governerò la setta da casa, col pc.
Sia benedetto internet, perché è grazie a internet che potete legere le mie stronzate.
E farmi arricchire.
... come mi piacerebbe che tutto ciò fosse vero.

Ah.
Ah.
Ah.


Questo quissopra è il sacro haiku della felicità.

Breve, conciso, esauriente, fortemente esplicativo.


Appuntamento alla prossima settimana, per una nuova puntata di “A cena con le celebrità”.
Chissà fino a quando avrò questa perversione di andare a cena coi personaggi famosi...

... l'importante è non morire soli



Intanto ancora pubblicità occulta www.myspace.com/peripatetica

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sempre più illuminato, sempre più illuminante.

Anonimo ha detto...

Maestro guardi qui:

http://tv.repubblica.it/copertina/crisi-mistica-durante-lo-show-tv/30819?video

Anonimo ha detto...

Boia mondo, ora ti mancano solo i templi.
Se vuoi ti crocefiggo, così per sfizio. Dicono che funzioni. Anzi, perchè non scrivere un piccolo libricino di pensierini da leggere con tono da "ieri sera non mi ricordo di che mi son fatto e oggi sono un cadavere" ogni sera prima di andare a dormire?
Minchia.
Un giorno ti ritroverai insieme a Elvis e al Jim e al Jes su quell'isola sperduta dove in questo preciso momento stanno facendo baldoria, mentre il mondo li crede deceduti. TI PREGO dimmi che mi porterai con te, non ho problemi a fingermi suicidata con un'overdose da torta di barbiturici; che, m'han detto, sono ipocalorici.