domenica 4 gennaio 2009

CAPODANNO IN PILLOLE

Come al solito inizio dicendo che non mi dilungherò e poi succederà.
O forse no.
Già comincio male.
Le prime ore della sera di capodanno le trascorro al cesso con una diarrea fulminante (ha richiesto tanti di quei fazzolettini che ad un certo punto mi sono ritrovato col culo sanguinante e io che mi ripetevo che la diarrea è solo uno stadio mentale, che la puoi governare e che lei potrebbe addirittura arrivare a chiamarti "padrone").
Nel giro di un ora (siamo ad un mega cenone dove conoscerò dieci persone su trecento) la parte del nostro tavolo si fa fuori dodici bottiglie di vino rosso da 13,5° e nessuno sente niente.
A fianco a me c'è Mike love dei beach boys (è uguale) e ci mettiamo a parlare di musica (anche lui chitarrista). Intanto le bottiglie continuano a finire.
Scatta la mia sindrome da asociale pesante (è una serata un po' di merda e sono incazzato), mi metto le cuffiette, ascoltando musica felice per l'occasione; Cinecittà dei baustelle; se vuoi farti del male io posso indirizzarti sulla strada del dolore.
Ancora bottiglie, il mangiare sono milioni di portate con il difetto che, di ogni portata, è una microporzione da Puffi (due olive, quattro e dico quattro carotine fritte tagliate alla giullliieeennneee ecc) e ho il demone marrone dentro di me da domare, torno al bagno e torno al bagno. Tutti parlano di qualcosa, io non ho niente da dire, sono incazzato con la tastierista (con la quale mi sono carnalmente riappacificato ieri pomeriggio, a casa mia, alle 17:53, dopo aver tentato di visionare "il grande silenzio" con scarsi risultati; non sono uno che riesce a guardare un film intero se sul letto c'è una ragazza) e c'è Coffin Joe in persona che la sta molestando. Lei non sa che si è appena firmata la condanna a morte e gli dà corda, parlando di architettura, con scarsissimi e confusi esiti da parte di Joe.
Torno al bagno e mi metto a ridere, perchè di tutti i giorni dovevo proprio sdiarrearmi un giorno che era di merda già di suo.
Arriva la mezzanotte, tutti corrono fuori per brindare e scambiarsi gli auguri.
Io vado a rifugiarmi al cesso, tutta quell'immotivata allegria potrebbe nuocere alla mia salute già provata (nel frattempo sto ascoltando "noi ragazze non abbiamo scelta" o qualcosa del genere, sempre dei baustelle). Non riesco più a bere, sono gonfio come un'otre, ma ho bisogno di tazzare, allora vado al bar e mi sparo sei sambuche, devo dire con ottimi risultati. Sono completamente ubriaco, una signora con una minigonna inesistente mi sta ballando col culo a un metro dalla faccia. Sono seduto sul mio amplificatore fender, da qui le posso vedere l'intestino attraverso quelle mutande bianche quanto inesistenti. Lei è abbracciata al suo uomo e mi fa gli sguardi da troia.
Perplessità.
Vado ancora a bere, stasera posso bere solo Sambuca.
Viene il nostro turno di suonare, non so se riuscirò anche solo a mettermi a tracolla la chitarra, ma mi tocca, abbiamo scroccato la cena e una somma pari a tre milioni di euro convertiti in sostanze alcooliche. Suoniamo discretamente bene, sono fatto perso e non posso guardare la gente che è più strafatta di noi o inizio a ridere e non becco più una nota. LA GENTE STA BALLANDO CON LA NOSTRA MUSICA.
Piccola nota di redazione: suoniamo IPOTETICHE COLONNE SONORE DI FILM DI SERIE B ANNI 70/80 CON INFLUENZE DI ROCK PROGRESSIVE TENDENTE AL DARK.
Non so se in sala ci sono esperti di musica ma solo a vederlo scritto, il genere che suoniamo, puoi pensare a suicidio morte e tristezza. Tutto tranne il vocabolo "ballo" e tutte le sottotrame che comprende questo variegiato seppur contorto campo semantico.
Poi il vuoto: mi sono fatto altre sambuche.
Mi riportano a casa alle sei del mattino, vado a dormire e mi risveglio.
Al pomerigigo, pronto per bere ancora, chiamo la tastierista per uscire, andiamo in un bar e lei mi racconta IL LATO OSCURO DELLA SERATA, CIO' CHE AVEVO RIMOSSO.
Non mi sono inquietato (non mi è mai capitato di rimuovere quattro ore di una serata, mai mai mai) perchè sentite che cazzo mi è successo.
Ultimamente ci sono andato parecchio sotto col poliziottesco, in particolar modo con tomas milian. Il ruolo da lui interpretato che mi ha lasciato di più (in tutti i sensi) è il gobbo di "roma a mano armata", personaggio nel quale mi rivedo parecchio.
Facciamo un passio indietro.
Sono alla festa, ho appena finito di suonare e mi vado a fare una Sambuca.
Prendo la tastierista e cominciamo a discutere (ultimamente abbiamo avuto un non rapporto pessimo). Io ho ciminciato ad urlare (tenete conto che tutto questo mi è stato raccontato) e a dire che eri il gobbo.
Cammino, vado in giro, unica meta il bar del ristorante, sono piegato come se avessi la gobba, con la faccia quasi tocco per terra (la forza centrifuga mi attira verso il suolo) indosso il trench di pelle nero e la cosa fa molto senso. Cioè, a parte i miei amichetti, che sanno che quando mi fisso con qualcosa è nera per tutti, nessuno sapeva che stavo facendo il gobbomoretto. Di conseguenza duemila persone vedevano questa persona che fino a qualche ora prima era normale camminare come un invasato, urlando in romanaccio frasi del calibro (9) di: A ZOZZI MISERABBILI INFAMI, QUANDO C'E' IL PRIMARO CHE STA A OPERA' 'NA CREATURA, JE SE DEVE CHIEDE "DISTURBIAMO, PROFESSOR MORETTO?" E ALLORA IO, CHE SO NA PERSONA EDUCATA, IO, JE RISPONNO "MA SE FIGURI, NCE' PROBBLEMA".
Potrebbe essere una scena geniale se non fosse che tutti hanno paura, perchè ad un certo punto inizio a prendere a pugni il muro, poi prendo la tastierista e inizio per finta a darle gli schiaffi stile poliziottesco, con tanto di sonoro SDOOOSH.
Nessuno prende la scena per quello che è, tutti sono terrorizzati e si scansano. DOPO TUTTO QUESTO, CHE FACCIO? RITORNO GOBBO PER IL MIO PUBBLICO, MI TIRO FUORI IL CAZZO E INIZIO A FARE: "A ZOZZI, VE PISCIO ADDOSSO, TIE' TIE' TIE' TIE' " E HO ANNAFFIATO UNA BUONA PARTE DI PORTICATO, MENTRE LA GENTE GUARDAVA SCONVOLTA.
Non vado pazzo per il carnevale maquest'anno, precisamente l'ultimo giorno dell'anno, sono stato il gobbo moretto.
Se tomas mi avesse potuto vedere sarebbe stato orgoglioso di me... o si sarebbe tolto il rolex e reciso una vena per non farsi pestare daquel miserabbile del commissario tanzi.
Buon anno a tutti e andateci piano col bere.
La befana è più lontana di quel che possiate credere.

2 commenti:

Alessandro ha detto...

Ma è sicuro di non essere Chinasky reincarnato? Buon'anno man e grazie come sempre delle lacrime agli occhi!

Alessandro ha detto...

E per regalo ti lascio 'sto link

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/nudi-news/5.html