domenica 18 gennaio 2009

COSA DOBBIAMO FARE, RESTARCENE CON LE MANI IN MANO MENTRE I CRIMINALI GOVERNANO LA CITTA'?







Scendo le scale e vedo un bambino che sta mimando un bazooka improvvisato con una paletta per raccogliere i rifiuti, il telefono squilla, gli ubriaconi sotto casa squillano anche loro, arriva la polizia, i poliziotti non ci capiscono un cazzo, non sanno se li hanno chiamati per via degli schiamazzi, per non dire rissa epocale, o per il bambino che col bazooka sta distruggendo il mai esistito ordine pubblico.
Fa freddo, anzi no fa caldo, c'è il sole, anzi no piove, boh, non so, forse che mi sono eccitato troppo per la festa di sant'Antonio tanto che ci sono ben sette bancarelle dietro casa mia, si farà festa, i santi che ti portano a bere, dopo quando gli sbirri ti fanno il palloncino, se gli dici che eri con sant'Antonio a bere, ti ritirano la patente perché ti dicono: - Com'è sta storia? A me il santo citato non ha detto un cazzo, e un amico che fa una festa e non mi invita, vuol dire che ho finito le batterie al cellulare.
Di fatti sta squillando, fa freddo, fa caldo.
Voi non potete immaginare quanto sia dura la strada del dandy, pensare che ieri sera non abbiamo pagato un cazzo al Barcode, mi sa che quando ci ritorno saranno cazzi, ma non è un problema, vi giuro che il barista è amico mio, nonostante mi utilizzi come valvola di sfogo per le sue frustrazioni, speriamo non legga il mio blog, anzi, sono sicuro che non lo farà, ma qualcosa mi dice che con la fortuna che ho inizierà proprio oggi, leggerà la notizia e mi farà pagare tutto, e io speravo si fosse scordato no no no non si fosse accorto che neanche ieri sera abbiamo pagato.
Mi sono iscritto ad un corso per subacquei, ma ero troppo ubriaco al momento dell'iscrizione, così, quando ho visto che il corso aveva a che fare con l'acqua gli ho detto che nessuno mi aveva avvertito.
L'acqua non è il mio elemento feng shui, non sono un segno di acqua (sono ariete, come Alex che interpretava Alberto Tomba nel geniale film di Damiano Damiani... da film coi coglioni a questa monnezza, Damiano, ti prego, torna tra noi e salda i miei debiti al Barcode); se non sei un segno d'acqua non puoi fare il subacqueo, a meno che non decidi di guardarti tutta la filmografia del girone dei golosi, tipo commedia sexy, che porca troia l'altra sera in sala prove non abbiano suonato per una buona mezz'oretta perché stavamo a guardare uno di quei pietosi film di Pierino con il ciccione toscano, che porca troia c'erano delle battute che non sono riuscito a capire, erano talmente intelligentemente basse che è stato un problema entrare nella mente di Umberto Lenzi, regista di capolavori di tutti i generi ma era un mercenario, faceva ciò che andava di moda; non capisco perché si abbassò a tanto, boh, è anche toscano come i miei parenti, ma in quel film gli è mancata la verve dei gialli e dei poliziotteschi, allora penso che in questo mondo non ci sia giustizia, porca troia, dopo settantadue edizioni non puoi farmi un altro grande fratello, ma mia madre lo guarda, le piace spiare gli altri, e allora, visto che stiamo a parlà di commedia sexy, non capisco se lei provi gusto a fare come Lino Banfi, spiare la professoressa che si spoglia, dal buco della serratura, il buco del culo è un misero antro, come direbbe Richard Benson, quel che dice Richard per me è religione, quindi penso che diventerò presto raeliano, una di queste religioni fiche che porca troia scopano come i ricci, la prima regola del circolo di Rael è: per allontanare le negatività e smussare l'aggressività carnivora che ti gravita nel cuore, la prima cosa da fare al mattino è una sega, così da poter stare tranquillo, e quando ho letto 'sta cosa mi sono reso conto che involontariamente sono raeliano da quando avevo dodici anni, una sega al mattino è sempre la prima cosa che si fa, a volte capita che neanche apro gli occhi, appena sveglio mi faccio una sega, prima provo a cambiare canale, ma quando vedo che nessuna presentatrice televisiva ha la gonna non ce la faccio, voglio le scarpe coi tacchi e le calze nere, anni fa c'era quella bionda che ancora c'è mi pare su rai tre che fa il programma con Frizzi (ma stimo solo suo fratello) e con quella ci farei una cavalcata degna di un fantino professionista, amo le donne, amo i loro orifizi ma non uso i cotton fioc, non sono cazzi miei, guardi, signor giudice, al momento dell'omicidio ero sul mio letto e mi stavo facendo una pippa con uno zoccolo col tacco alto che mi ha lasciato in eredità la mia ex, ne ho uno solo perché l'altro gliel'ho regalato a natale dell'anno scorso, insieme a un libro di Ammaniti, pensavo lei apprezzasse l'umorismo, pensate che addirittura ci ho schiaffato (dentro alla scatola di scarpe che costituiva la confezione regalo) un angioletto attaccato con la colla, aveva le mani giunte in preghiera, ma poi ho pensato non fosse abbastanza raeliano, così, Tuo onore, mi sono onorato gli organi genitali, quest'anno pensò che sarà una buona annata per la raccolta del grano, uno stronzo sta bussando al mio sfintere, non so che fare, quando scrivi, se ti alzi, sei perduto, ma con l'abbondante dose di stronzate che sto sparando non vedo il motivo per cui Kakà non debba rimanere al Milan, io, che sono una persona educata, IO, je dico, “se figuri, non c'è problema”, il mio sogno è sempre stato fare l'amore mentre Maurizio Merli mi guarda negli occhi, col suo sguardo glaciale, e mi chiede cosa dobbiamo fare, dobbiamo starcene con le mani in mano mentre i criminali governano la città?
E allora IO, eroe, nonché persona educata, smetto le mie folli, quanto sessuali pratiche, mi metto il trench di pelle, giacca e cravatta, e dico che la città non sarà mai più in mano ai criminali, la legge ha le mani legate solo quando non sono io in circolazione, IO sono il detective Shaft dei bainchi, sono bello forte e fico, ma non si sa per quale motivo ho tutti i miei casi polizieschi sotto casa, bevono dalla mattina alla sera, una vocina nel cervello mi sta dicendo di smettere di essere commissario, di togliermi giacca, cravatta, di scendere le scale, di andare a bere con loro, alla faccia dell'ordine e della legge.
Ma ho paura perché, oltre che una caciara immane, sotto casa c'è una rissa in corso, è pieno di sbirri.
E sopratutto potrei esplodere in miliardi di pezzi.
Il bambino con la paletta bazooka non ha ancora smesso di sparare.
Talvolta ho paura.
Ma col potere di Merli e di Sartana al mio fianco, penso che riuscirò a vincere la crisi economica di questo secolo.
Sempre se dopo ci ho il tamburello della pistola a quattro proiettili con le carte da poker scalfite sopra.
A buon intenditore poche parole, così con questa scusa può stare zitto e non enunciare giudizi affrettati.
Penso che si ma che no, in India è sempre un buon partito.
Ciò non toglie che il trans mi ha baciato e mi ha detto che è stato indimenticabile.
Io non lo sapevo, me ne sono accorto quando ho visto che le sue mani potevano contenere ben quattro volte la capienza della mia testa, e IO, che sono una testa di cazzo sì, ma educata, gli ho detto che si doveva figurare.
Non esistono persone con degli ideali; ci sono soltanto persone piene di paure.
L'ho letto dietro alla bustina dello zucchero.
Ma sono diabetico.
Quindi ho deciso di smettere questo post e di andare a cagare.
Mi sa che ho sgommato le mutande; non sono un motociclista, ho i miei limiti.
E li valicherò, con l'aiuto di tutti.
Tranne del bambino, che ha combinato un casino col suo cazzo di bazzoka.
Fatto.
Non aggiungo altro; vi dico solo che puzzava di fiori marci, tipo quelli vecchi del cimitero.
Dopo venti minuti, il tempo di pranzare, ho corretto (spero bene) questa massa di stronzate.
Ecco.
Ora le pubblico.
Grazie Sara, senza le nostre frequenti unioni sessuali non sarei qui così di buon umore.
Grazie.
Grazie.
Grazie.
Grazie.
Grazie.
... ti ho ringraziato?
Allora rimangio tutto; un commissario Betti e un commissario Tanzi e un detective Shfat non ringraziano mai, tanto meno le donne.
Però siamo così educati... che ci vuoi fare?

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