lunedì 19 marzo 2012
NO, NON CI VOGLIO CREDERE... ESSU', DAI, PER FAVORE!
UN LIBRO CHE LASCIA IL SEGNO NEL SEGNO DEL SEGNO.
CONSIGLIATO A STOMACI BLINDATI E RINFORZATI.
E A CHI HA UNA PSICHE IN TITANIO
Ogni paio di mesi – più o meno – ci viene presentata una nuova moda.
Per moda intendiamo “come dobbiamo apparire per amarci ed essere apprezzati dagli altri”.
I termini “Moda” ed “estetica” vanno di pari passo, sono la stessa cosa.
Cambiasse mensilmente la “moda di pensiero” saremmo in sella – letteralmente – al cavallo dell’Evoluzione.
Il comune modo di pensare – cos’è giusto, cos’è sbagliato, cosa va, cosa è brutto – rimane immutabile, statico e stitico.
Cambiando mondo di vestirci, di acconciarci i capelli, crediamo di renderci la vita varia, colorata, trendy, casual, e altri puerili aggettivi banali.
Cazzate coniate in laboratorio per renderci come A LORSIGNORI GOVERNANTI fa comodo.
Siamo una massa grigia di coglioni tutti uguali, dentro e fuori.
Gli stilisti stabiliscono cosa sarà “in”, cosa “out”, così facciamo il diavolo a quattro pur di rientrare nei “canoni di normalità”. Vedessimo per strada, in ufficio, un uomo con la maglia della tuta, abbinata a pantaloni eleganti, subito penseremmo “è pazzo”.
Una mente un pizzico diversa penserebbe “Guarda che eccentrico” (difficilmente il termine “eccentrico” lo sentiamo in tv, perciò do per scontato che pochissimi lo conoscano e lo utilizzino).
Presuntuoso?
Il 90% di noi apprende, vive la vita attraverso la tv.
Le mode sono transitorie, mutano in continuazione poi spariscono. Magari tornano a distanza di decenni “modernizzate”, rese più intriganti agli occhi delle nuove generazioni.
Anche il nostro pianeta è transitorio nell’universo, costantemente soggetto a mutazioni.
E presto passerà di moda.
Con la differenza che non tornerà.
Una moda che a me sta particolarmente sui coglioni è scoppiata un paio d’anni fa.
In passato ci veniva dato qualche assaggio di una simile, particolare, sottile presa per il culo, ora è dappertutto.
Installare autovelox – sembrano distributori di caffè al gusto merda - è tra le più infantili manovre attuate dal regime per renderci sempre più schiavi impauriti.
Telecamere di sorveglianza, tutor, autovelox: strumenti per il controllo delle masse.
Con la scusa della “sicurezza nelle strade” il lucchetto alle nostre catene si fa sempre più stretto.
Grazie al nostro pieno consenso; siamo noi a richiedere più sorveglianza, maggiori controlli.
Vi pongo una domanda.
Se ve la siete fatta, e avete una risposta, vi prego di contattarmi.
Con una mano sulla coscienza, l’altra sul portafogli: sarei curioso di sapere chi è realmente convinto che un esercito di macchine fotografiche, installate ai bordi delle strade per immortalare gli automobilisti che guidano a velocità superiori rispetto quella stabilita come appropriata, possano aumentare la “sicurezza”?!
Su una strada il limite è 70Km/h. Ch’io sappia, fino a 10km in più (rispetto al limite) la macchinetta non si proclama Bresson della stradale e non scatta la dannata foto.
Da 11km in poi potrete dire “cheese” , sentirvi la trave del Sistema conficcata nel didietro.
70, 80 all’ora: dov’è il pericolo?
Posso squartare un ciclista anche a 50, dov’è il problema?
Dov’è la sicurezza?
Certo, se vi falciano a 60 dove il limite è 50, state pur certi che il trasgressore avrà la sua bella multa e giustizia sarà fatta.
Ve la godrete dall’aldilà.
Oppure, prendiamo le zone dove si può andare a 50Km/h.
Vi rendete conto cosa succederebbe se anche solo 10 automobili rispettassero il limite?
Si creerebbero file mostruose. I ritardatari, imbottigliati nel traffico impazzirebbero, qualcuno tirerebbe fuori un arma e farebbe giustizia a modo suo.
Purtroppo non avremmo la foto dell’assassino.
Propongo di applicare una targa sul volto di ogni patentato.
Non parliamo dei tratti dove si deve andare a 30; alcune auto ingranata la prima schizzano a 50 appena sfiori l’acceleratore.
Cosa dovranno fare per non prendere una multa, scendere e procedere a spinta?
Perché non installare dispositivi a radiofrequenza che, agendo sulla parte elettrica del motore, limitandone la potenza impossibiliteranno le automobili ad andare più veloce del dovuto?
Pensate che bello: avremmo tutti il pilota automatico.
Perderemmo una consistente fetta di libertà individuale; se è questo il prezzo da pagare per stare sicuri, perché no?
Ci stanno prendendo per il culo, spillandoci soldi con facilità unica.
Il dettaglio che mi fa più incazzare è come ci trattino da bambini scemi e ritardati.
Ci mostrano il lupo cattivo (le infrazioni) poi ci danno dei sistemi di difesa per non essere aggrediti (sorveglianza e controlli).
La sicurezza è un solo un'altra illusione con cui vi fanno fare ciò che vuole chi sta al potere.
Ci spaventano con pirati della strada, terroristi della viuzza, poi ci propongono una soluzione scema, limitante le libertà individuali, presentandocela come l’unica cosa da fare e noi a chiappe alte: SIIIIIIIIII, SIIIIIIICUREZZAAAAA, AHHHHHHHHHH.
Vi dico come stanno le cose. È facile saperle, basta fermarsi un attimo, osservare, analizzare la questione.
TUTTI NOI, nessuno escluso, potrebbe morire da un momento all’altro.
Nessun posto è sicuro.
I TERRORISTI, I COMUNISTI, I FASCISTI, I MAGHI, I CARTOMANTI, I TRUFFATORI DELLA DIETA A ZONA, GLI ALIENI, GLI SPIRITI MALVAGI, e i pirati della strada sono O-VUN-QUE.
Perché siamo noi, abbiamo il terrore di noi stessi.
Nessun luogo è riparo.
Decidete di chiudervi in casa perché lì non può succedervi niente?
Ok, vi do ragione un paio di consigli per stare ancora più sicuri.
1) Mettere agli spigoli di ogni mobile dei rivestimenti di gomma protettiva - se sveniste, potreste sbatterci una tempia, diventare tronchi umani vegetali, vivere il resto dei giorni mangiando omogeneizzati da una cannuccia mentre vi cagate addosso - , togliere immediatamente i tubi del gas (se scoppiassero?), smettere di passare lo straccio sul pavimento (sapete ogni anno quanta gente muore scivolando in casa?), togliere tutti i lampadari (se vi cadessero in testa fracassandovela?), staccare la corrente (ci metti un attimo a rimanere folgorato,), rimanere immobili sul divano (sperando che una scossa di terremoto non faccia crollare il tetto) respirando il meno possibile (in ogni casa è pieno di microbi, batteri, e in più sappiamo che i terroristi usano armi batteriologiche (ogni giorno a pranzo e cena, soprattutto su Retequattro e le altre maggiori reti televisive).
2) Per stare più sicuri nella sicurezza installate 1 telecamera (ALMENO UNA) in ogni stanza dell’appartamento: venisse giù il tetto, i soccorritori lo saprebbero, verrebbero a salvarvi a sirene spiegate.
Non morirete, sarete felici e liberi di tornare a vivere in un'altra prigione ancora più sicura.
Col sorriso in bocca e la sicurezza che non vi succeda niente di brutto.
Che non vi succeda NIENTE DI NIENTE.
Non vi succederà più niente.
Però, sapete come funziona con certe esperienze traumatiche.
Guardata la morte in faccia, non ti senti più sicuro come prima.
OPZIONE 3:
Potreste ingaggiare una guardia del corpo – sicuramente, molto presto, ci verranno fornite gratuitamente dallo Stato, per combattere l’inquinamento e il terrorismo – , un bestione esperto in tecniche di combattimento e di soccorso che vegli su voi e la vostra famiglia 24h al giorno, controllando cosa mangiate (sapete quante vittime miete il colesterolo alto?), controllando ciò che leggete (apprendere troppi concetti negativi fa cadere in depressione e la depressione uccide o porta al suicidio, che comunque non è un rimedio sicuro; se per sbaglio ti sparassi alle tempie, grazie alle telecamere arriverebbero i soccorritori, vi salverebbero condannandovi a vivere più cechi di adesso), controllando come vi sdraiate sul letto (anche rivestiti di plastica, gli spigoli dei mobili mietono migliaia di vittime ogni anno), controllando cosa sognate (recenti studi effettuati dalla NASA hanno dimostrato che i brutti sogni causano crisi epilettiche e fanno collassare il sistema respiratorio, e potreste morire soffocati, a meno che non ci sia qualcuno sul posto capace di staccarvi la lingua dal palato).
Lo so, ho detto una cazzata, perché 1 totale, infallibile, eterna sicurezza esiste.
Io so di sapere che l’unica sicurezza che ho è che posso essere SEMPRE sicuro di me stesso, di non avere paura di niente e nessuno.
Perciò, lo Stato può schiaffarsi quelle macchinette su per il culo.
L’impatto veloce azionerà il sensore del velox e scatterà una foto.
Quando andrà a pagare la multa per aver sorpassato il limite di idiozia, lo Stato guarderà le sue viscere, si accorgerà che è marcio, che ha il cancro, che sta per morire.
In tutta sicurezza.
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