I PIEDI E LE SCARPE DELLE DONNE HANNO SEMPRE AVUTO, SU DI ME, UN INFINITO E INQUIETANTE POTERE
Alex di “Arancia meccanica”; generalmente, in latino, la “A” all’inizio di un sostantivo sta a indicare una negazione. Alex: “senza legge”. Io mi chiamo Andrea e ho una negazione all’inizio e alla fine. L’Alfa e l’Omega. Vi chiederete dove voglio andare a parare. Io vi rispondo che non sono un cazzo di portiere, che massimo vado a parare il culo e quindi penso di poter cominciare questo fottuto post. Insomma: i miei genitori hanno rispettivamente 50 e 54 anni. Non hanno fatto il 68 ma c’è mancato poco (50 54 68, giocateveli su Napoli e dite che ‘sti numeri ve li ha dati un morto parlante così farete la figura dei fighi, anche se suona un po’ necrofilo). Insomma, non so il target del mio pubblico (non potete sapere quanto vi voglio bene, anche se la maggior parte di voi non la conosco (si può aprire una parentesi nelle parentesi? Mi sa di no, quindi devo smettere o faccio un casino) ) Ecco, chiudendone due il gioco è fatto. Insomma, ieri sera sono tornato ubriaco nero. Come tutte le azioni meccaniche, mi sono sdraiato sul divano, gentilmente smerdato dalla mia tenera cagnolina. Non me ne sono accorto, vacci a pensare che il tuo divano è diventato la succursale di un cesso canino, e mi sono smerdato il pigiamino. Papà si è arrabbiato, perché non è corretto adagiar le proprie membra ove l’aria sa di stantio. Litigio allucinante. Ok; abbiamo litigato perché ho bevuto: da sobrio, sicuramente, prima di sedermi avrei controllato, è ovvio. Torni a casa e che fai? La prima cosa da fare, (quanto è scontato farlo, naturale come bere un bicchiere di carcadè!!!) è controllare sotto i letti per vedere se qualche Grizzly si è intrufolato in casa di nascosto (abito in Canada, la terra dei fenicotteri e dei Grizzly). A questo punto è normale prendere il mouse e andare a inserire un altro indirizzo, “questo qui è partito di testa non si sa che cazzo sta dicendo” e allora arrivo al punto. Perché non si può bere (ovviamente esclusa l’ipotesi di un alcolismo alcolizzato cronico) ? Non si può bere perché è pericoloso guidare ubriachi, si potrebbero fare risse e cazzi vari. Tutto ciò è successo ieri sera? Direi di no. Allora: perché incazzarsi? Perché “sarebbe potuto succedere”? La generazione dei miei genitori vive nell’attesa dell’imminenza, mica cazzi. E se… e se… Tutti “se” che non servono. Sono più coglione io che mi fotto il fegato per divertirmi o sono deficienti loro che si fottono il fegato per il nulla (e qui si sta parlando di meta rompimento del fegato, un concetto talmente alto, del quale non mi sento di parlare) ? Boh, sta di fatto che tutti quelli che si trovano più o meno in questa età, vivono una situazione di perenne allarmismo. Non so da cosa derivi ma è frustrante. Allora, a ‘sto punto, e se scoppiasse una guerra nucleare? Dovremmo comprare, come minimo, dodici tonnellate di cibo in scatola (è più sicuro e fa molto post atomico) e crearci dei bunker. E se dovessi andare a sbattere? Allora sarebbe corretto non prendere più l’auto, neanche da sobrio. Ora che ci penso, sono anche la generazione del “non si sa mai”. Porca madonna, una generazione di incognite. Ma scusate, se su MTV mi hanno assicurato che scopavate vi drogavate in nome dell’amore, dove cazzo è finito quello spirito ribelle? Ribellarsi è vivere col buco del culo, quindi non penso che faccia al caso mio. Sta di fatto che non mi capacito del “perché”. Giorni fa ho finito di leggere quel capolavoro che è “Rumore Bianco” di Don de Lillo (a mio avviso uno dei più grandi scrittori viventi, anche se il suo mestiere principale è ammorbare il cazzo al lettore, proiettandolo in un mondo di infinite e rompicazzo considerazioni). Aveva già predetto tutto; il libro è dell’84 e non fa una piega. Tutto questo allarmismo, malcontento, quotidianità, banalità, obladi oblada, bla bla bla e altre parole che vi vengono in mente con molte B e molte L. Visto? Stimolo la fantasia del lettore. Sapete perché? E se scoppiasse un olocausto nucleare, ve la sentireste di affrontarlo senza fantasia? Mi hanno appena chiamato per mangiare. Mia madre ha appena finito di predicare. Mi ha detto (testuali parole, ho una memoria di ferro) : - Tu, che mangi sempre al buio (vi giuro, preparatevi), e se nell’impasto della pizza ci fosse un chiodo, te ne accorgeresti? Vi giuro, sarebbe il tetano migliore della mia vita. Buona domenica e ricordatevi che ogni cosa, da un momento all’altro potrebbe accadere. E se cristo si schiodasse dalla croce? Avrebbe un bel da fare. E se quel “da fare” fosse mal interpretato dagli islamici? E se le guerre del futuro si combatteranno senza soldati? E se il Milan fosse di Berlusconi? E se un meteorite vi precipitasse sopra al balcone, distruggendo la celestiale e benevola visione del concetto natalizio di stella cometa che avevate? Ok; la smetto, citando le parole di uno che era molto, molto avvelenato: CHE VI SI SFACCIA LA CASA, CHE LA MALATTIA VI IMPEDISCA, CHE I VOSTRI NATI TORCANO IL VISO DA VOI… e se ciò accadesse per davvero?
Buona domenica piena di “se” di “ma” e di “perché” anche a voi.
Buona domenica piena di “se” di “ma” e di “perché” anche a voi.